Ogni uomo stesso porta la responsabilità per la sua anima, e perciò non è sufficiente che si unisca ad una comunità come quello che corre solo accanto, che lo solleva della propria riflessione, che gli prescrive il suo fare e non fare e che ora esegue ciecamente, senza proprio giudizio, se queste pretese siano autorizzate, se lui stesso possa conquistare qualcosa per la sua anima, se fa ciò che viene preteso da lui. Egli porta una grande responsabilità per la sua anima, perché le prepara la sorte per l’Eternità attraverso il cammino della sua vita. Non potrà nemmeno mai scaricare questa responsabilità sugli uomini che lo hanno istruito o guidato erroneamente, perché a lui stesso è stato dato l’intelletto e la libera volontà e questi devono essere usati da lui. Ma lui stesso non la prende sul seriore con l’immortalità della sua anima, non ne ha la giusta fede, è tiepido verso tutto ciò che ha riferimento al suo sviluppo spirituale. E per questo deve rispondere. Questo viene indicato mentalmente ad ogni uomo, nessuno potrà sostenere di non essersi mai occupato mentalmente con la Vita dopo la morte. Ognuno elaborerà di tanto in tanto tali pensieri in sé, ma li respingerà di malavoglia e rifiuterà ogni ulteriore influenza mentale dal Regno spirituale. Ed anche per questo deve rispondere, perché lui stesso rifiuta ogni mezzo che potrebbe aiutarlo alla giusta conoscenza. Ogni uomo deve rispondere per sé stesso, ed ha il diritto ed il dovere, di prendere lui stesso posizione verso tutti gli insegnamenti, che gli vengono sottoposti come Verità spirituale. Perché la deve poter accettare proprio così come errore, per quanto l’accetta come Verità, perché esistono dimostrabilmente molti orientamenti spirituali ed ognuno devia nei suoi insegnamenti dall’altro. Se ora vuole rappresentare uno di questi come Verità, allora lui stesso deve dapprima procurarsi la convinzione, che questo insegnamento sia la $$Verità$$, e per questo ci vuole un esame coscienzioso, che però non lo può eseguire senza l’invocazione a Dio per la sua Assistenza. Egli deve essere interessato alla pura Verità, e deve sapere, che soltanto la Verità conduce alla meta, che soltanto attraverso la Verità può aiutare la sua anima ad una sorte beata nell’Eternità. E perciò ha l’obbligo di cercare la Verità, quindi di esaminare anche tutto, se corrisponde alla Verità. Come colui che corre accanto, l’uomo non si conquista nessun vantaggio per la sua anima, lui stesso deve conquistarsi tutto e perciò rendere attiva la propria volontà, deve sempre desiderare il Sostegno dall’Alto, lui stesso deve stabilire il legame con Dio e sempre cercare di adempiere la Sua Volontà. Questa seria volontà presto gli procurerà anche il giusto pensare, si renderà conto del suo stato e del suo compito sulla Terra ed ora tendere seriamente a vivere in modo, che una volta possa risponderne davanti a Dio, suo Creatore e Padre dall’Eternità.
Amen
TraduttoreJeder Mensch trägt die Verantwortung selbst für seine Seele, und darum genügt es nicht, daß er sich nur als Mitläufer einer Gemeinschaft anschließt, die ihn des eigenen Nachdenkens enthebt, die ihm sein Tun und Lassen vorschreibt und der er nun blindlings folgt, ohne eigenes Urteil, ob die Forderungen berechtigt sind, ob er selbst für seine Seele etwas gewinnen kann, so er tut, was von ihm verlangt wird. Er trägt eine große Verantwortung seiner Seele gegenüber, denn er bereitet ihr durch seinen Erdenlebenswandel das Los für die Ewigkeit.... Er wird auch niemals diese Verantwortung abwälzen können auf die Menschen, die ihn falsch belehrt oder geführt haben, weil ihm selbst Verstand und freier Wille gegeben wurden und diese von ihm genützt werden sollen. Jedoch er selbst nimmt es nicht ernst mit der Unsterblichkeit seiner Seele, er steht nicht im rechten Glauben daran, er ist lau allem gegenüber, was auf seine geistige Entwicklung Bezug hat. Und er muß sich dafür verantworten.... Es wird jeder Mensch gedanklich hingewiesen, es wird kein Mensch behaupten können, daß er sich niemals gedanklich befaßt habe mit dem Leben nach dem Tode.... Ein jeder wird solche Gedanken zeitweise in sich verarbeiten, aber oft sie unwillig zurückweisen und jeder weiteren gedanklichen Beeinflussung aus dem geistigen Reich wehren. Und auch dafür muß er sich verantworten, weil er selbst jedes Mittel ablehnet, das ihm zur rechten Erkenntnis verhelfen könnte. Jeder Mensch muß für sich geradestehen, und er hat das Recht und die Pflicht, selbst Stellung zu nehmen zu allen Lehren, die ihm als geistige Wahrheit unterbreitet werden. Denn er muß genausogut sie als Irrtum annehmen können, wie er sie als Wahrheit annimmt, weil nachweislich es viele Geistesrichtungen gibt und eine jede in ihren Lehren von der anderen abweicht. Will er nun eine davon als Wahrheit vertreten, so muß er selbst sich erst die Überzeugung verschafft haben, daß diese Lehre Wahrheit ist, und dazu gehört ein gewissenhaftes Prüfen, das er allerdings nicht ohne den Anruf Gottes um Seinen Beistand vornehmen kann. Es muß ihm an der reinen Wahrheit gelegen sein, und er muß wissen, daß nur die Wahrheit ihn zum Ziel führt, daß er nur durch die Wahrheit seiner Seele verhelfen kann zu einem seligen Los in der Ewigkeit. Und er hat darum die Pflicht, nach der Wahrheit zu suchen, also auch alles zu prüfen, ob es der Wahrheit entspricht. Als Mitläufer gewinnt kein Mensch einen Vorteil für seine Seele, er muß sich alles selbst erringen und darum seinen eigenen Willen tätig werden lassen, er muß die Unterstützung stets von oben begehren, er muß selbst die Bindung herstellen mit Gott und stets Dessen Willen zu erfüllen suchen.... Dieser ernste Wille wird ihm bald auch rechtes Denken eintragen, er wird sich seines Zustandes und seiner Aufgabe auf Erden bewußt werden und nun ernstlich streben, so zu leben, daß er sich einst verantworten kann vor Gott, seinem Schöpfer und Vater von Ewigkeit....
Amen
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