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La guida dei ciechi

Guidate bene i ciechi, affinché trovino la giusta via verso di Me, accompagnateli, non lasciateli camminare da soli per la via che non riescono a vedere, perché a loro manca la Luce degli occhi. Abbiate compassione con questi ciechi, perché senza aiuto non sono capaci di raggiungere la meta. E sappiate, che sono ciechi nello spirito tutti gli uomini, che camminano senza conoscenza, a cui manca la Luce, che è necessaria per conoscere. E voi dovete assistere questi ciechi nello spirito, perché si trovano in grande miseria. Sovente vengono presi per mano e spinti su una via che viene percorsa da molti, e spensieratamente se ne vanno fra molti non sospettando che la via conduce in basso, lontana dalla meta, alla quale dovrebbero andare incontro. Perciò voi dovete essere delle guide spirituali per questi ciechi, dovete stare attenti sul bordo della via larga e prendervi cura di tali ciechi, attirarli dolcemente via dalla strada larga sulla via stretta, che conduce in Alto e perciò è faticosa da percorrere, che però deve prendere ognuno che ha a fianco una guida, alla quale si può affidare. Quante volte incontrate dei ciechi nello spirito, che vi sono grati per un raggio di Luce, che vi si affidano senza preoccupazione che voi li guidiate bene, che non sono caparbi, ma totalmente ignari, e che ricevono volentieri da voi un sapere che dà loro una Luce nel loro stato di spirito buio. Ma devono sentire il vostro amore, perché sono diffidenti nella loro debolezza ed inerzia. Perciò cercate dapprima di conquistare la loro fiducia, prima di offrivi a loro come guida sulla via verso l’Alto; prendeteli dolcemente per mano, e date loro da comprendere che volete solo aiutare coloro che non riescono a trovare la retta via. Ed allora descrivete loro la meta alla quale devono tendere loro stessi, ed esortateli di camminare con voi sotto la vostra guida, sotto la vostra assistenza e protezione. E quando vi siete conquistati la fiducia, non deludeteli, pensate sempre che dipendono da voi, che dovete assisterli finché non hanno riottenuto la luce dei loro occhi, che potete lasciarli camminare da soli solamente, quando sono diventati vedenti attraverso di voi e non possono più smarrirsi. Allora da loro stessi tenderanno alla meta, che si trova davanti a loro chiaramente splendente, allora vedranno Me Stesso alla fine della via e non distoglieranno più lo sguardo da Me, allora Io Stesso tendo loro la Mano e li attiro su a Me. Allora avete compiuto un’opera di amore misericordioso per il prossimo, che avete aiutato a trovare la Luce a coloro che erano ciechi nello spirito, e vi ringrazieranno eternamente per questa vostra opera d’amore.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Führung der Blinden....

Führet die Blinden recht, daß sie den rechten Weg finden zu Mir, gebet ihnen euer Geleite, lasset sie nicht allein den Weg wandeln, den sie nicht sehen können, weil ihnen das Licht der Augen fehlt.... Habet Mitleid mit diesen Blinden, denn sie sind ohne Hilfe nicht fähig, zum Ziel zu gelangen.... Und wisset, daß alle Menschen blind sind im Geist, die ohne Erkenntnis dahingehen, denen das Licht fehlt, das zum Erkennen nötig ist.... Und diesen Blinden im Geist sollet ihr beistehen, denn sie befinden sich in großer Not. Sie werden oft an den Händen gefaßt und auf einen Weg gedrängt, der von vielen begangen wird, und sorglos schreiten sie dahin unter den vielen, nicht ahnend, daß der Weg abwärts führt, weitab vom Ziel, dem sie entgegengehen sollten. Darum sollet ihr diesen Blinden geistige Führer sein, ihr sollet achtsam am Rand des breiten Weges stehen und euch solcher Blinden annehmen, sie sanft hinwegziehen von der breiten Straße auf den schmalen Weg, der zwar aufwärts führt und daher mühsamer zu gehen ist, der aber von jedem beschritten werden muß, der zur Seite einen Führer hat, dem er sich anvertrauen kann. Wie oft begegnet ihr Blinden im Geist, die euch dankbar sind für einen Lichtstrahl, die sich euch unbedenklich anvertrauen, daß ihr sie recht führet, die nicht verstockt sind, doch völlig unwissend, und die gern von euch ein Wissen entgegennehmen, das ihnen ein Licht gibt in ihrem dunklen Geisteszustand. Doch sie müssen eure Liebe spüren, weil sie mißtrauisch sind in ihrer Schwäche und Hilflosigkeit. Darum suchet, zuerst ihr Vertrauen zu gewinnen, bevor ihr euch ihnen als Führer auf dem Wege zur Höhe anbietet; erfasset sie mit sanfter Hand, und gebet ihnen zu verstehen, daß ihr nur helfen wollet denen, die sich nicht allein zurechtfinden. Und dann schildert ihnen das Ziel, dem ihr selbst zustrebet, und fordert sie auf, mit euch zu gehen unter eurer Leitung, unter eurem Beistand und Schutz. Und so ihr euch das Vertrauen gewonnen habt, enttäuschet sie nicht.... denket immer daran, daß sie auf euch angewiesen sind, daß ihr ihnen so lange beistehen müsset, wie sie noch nicht ihr Augenlicht wiederhaben, daß ihr erst dann sie allein wandeln lassen dürfet, wenn sie sehend geworden sind durch euch und nicht mehr fehlgehen können. Dann werden sie von selbst dem Ziel entgegengehen, das hellstrahlend vor ihnen liegt, dann werden sie Mich Selbst sehen am Ende des Weges und keinen Blick mehr von Mir wenden.... dann strecke Ich Selbst ihnen die Hand entgegen und ziehe sie empor zu Mir.... Und dann habet ihr ein Werk barmherziger Nächstenliebe verrichtet, daß ihr zum Licht verholfen denen, die blind waren im Geist, und sie werden euch dieses Liebewerk danken ewiglich....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde