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La grande miseria a causa dell’assenza di fede

Siete davvero in grave miseria voi, che non credete in un Creatore del Cielo e della Terra, in un Dio e Padre dall’Eternità, in un giusto Giudice, il Quale domina tutto l’Infinito, il Quale vi ha creato e perciò vuole anche Essere riconosciuto da voi uomini. Senza la fede in Lui conducete una vita inutile, perché non adempite lo scopo della vostra vita, vi isolate totalmente, dove però dovete sforzarvi di trovare l’unificazione con Colui il Quale vi ha creato. E quello che fate sulla Terra nella libera volontà, sarà anche una volta la vostra sorte, camminerete isolati, forse per delle Eternità, dove nessuno vi assisterà a trovare la via fuori dalla miseria, perché voi stessi non volete, perché nella vostra non-conoscenza non sapete nessuna via che vi guidi fuori dalla vostra solitudine. Non potete misurare sulla Terra la miseria, ma sarà la vostra sorte, perché senza la fede in Dio non Lo cercate, non Lo desiderate, il Quale Solo può salvarvi. La fede in Dio cambia il vostro pensare e la vostra volontà, la fede in Dio vi spinge verso di Lui ed allora soltanto potete ricevere da Lui la Forza ed adempiere il vostro compito terreno. Senza fede in Dio il vostro pensare e volere è orientato solamente là, dove sono da conquistare beni terreni, perché allora non conoscete nulla di meglio che ciò che desidera il corpo, siete caduti alla materia, siete servi di colui che in certo qual modo vede nella materia ciò che gli appartiene e vuole anche tenere ciò che cerca di staccarsi dalla materia. Siete della sua volontà, che non volete comunque nemmeno riconoscere, ma lo servite lo stesso, che poi vi paga anche il salario, l’eterna non-libertà, dalla quale difficilmente trovate la via d’uscita, dalla quale vi può liberare solo l’Amore di Dio, ma per questo è di nuovo necessaria la vostra volontà, che però premette prima la fede in un Dio e Padre. Siete in grande miseria e non la riconoscete, finché dimorate sulla Terra. Ma una volta la riconoscerete, ed allora sarà indicibilmente difficile sospenderla, ed avrete bisogno di molto aiuto e vi dovete allora cercare degli esseri amorevoli di aiutarvi. E ben per voi, se li trovate, quando vi viene donata l’amorevole intercessione, che vi può guidare fuori dalla miseria. Ben per voi, se riesce ad un essere amorevole, portarvi alla riflessione, quando cambiate il vostro pensare sulla Terra o nel Regno spirituale. Ma prima siete in grave miseria e dovete portare la sofferenza, che voi stessi avete causato. Dio vi viene sempre di nuovo incontro e cerca di renderSi a voi riconoscibile, ma voi non badate a Lui. Dio vi offre il Suo Amore, ma voi Lo respingete, Dio invia a voi i messaggeri che vi devono istruire nel Suo Nome, ma non li accogliete, ed è vana ogni fatica di questi messaggeri. E perciò Dio Si manifesterà in modo insolito, Egli Si rivelerà attraverso le potenze della natura, Egli parlerà agli uomini con un Linguaggio che dev’essere udito e darà ancora da pensare a molti. Perché Egli ha Compassione dell’umanità, che va incontro ad un destino che è oltremodo difficile e colmo di sofferenza. Ed il Suo Amore vuole portare agli uomini l’Aiuto, prima che sia troppo tardi. Egli vuole risvegliare la fede e con ciò distogliere la sorte da loro, che però è destinata a loro inevitabilmente, se rimangono caparbi e non Lo vogliono riconoscere.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Große Not durch Glaubenslosigkeit....

Ihr seid wahrlich in arger Not, die ihr nicht glaubet an einen Schöpfer des Himmels und der Erde, an einen Gott und Vater von Ewigkeit, einen gerechten Richter, Der die ganze Unendlichkeit beherrschet, Der auch euch geschaffen hat und darum auch von euch Menschen anerkannt werden will. Ohne den Glauben an Ihn führet ihr ein nutzloses Leben, denn ihr erfüllet euren Lebenszweck nicht, ihr isoliert euch völlig, wo ihr euch doch bemühen sollet, den Zusammenschluß zu finden mit Dem, Der euch erschaffen hat. Und was ihr auf Erden im freien Willen tut, wird auch dereinst euer Los sein.... isoliert werdet ihr wandeln, vielleicht Ewigkeiten, wo euch niemand beistehen wird, aus der Not herauszufinden, weil ihr selbst nicht wollet, weil ihr in eurer Unkenntnis keinen Weg wisset, der euch aus eurer Einsamkeit herausführt. Die Not könnet ihr auf Erden nicht ermessen, aber sie wird euer Los sein, denn ohne Glauben an Gott suchet ihr Ihn nicht, ihr verlanget nicht nach Ihm, Der allein euch retten kann. Der Glaube an Gott wandelt euer Denken und euren Willen, der Glaube an Gott treibt euch zu Ihm, und dann erst könnet ihr Kraft von Ihm in Empfang nehmen und eure Erdenaufgabe erfüllen. Ohne Glauben an Gott ist euer Denken und Wollen nur dorthin gerichtet, wo irdische Güter zu gewinnen sind, denn ihr kennet dann nichts Besseres als das, was der Körper verlangt, ihr seid der Materie verfallen, ihr seid Knechte dessen, der gewissermaßen in der Materie das Ihm-Hörige sieht und auch das behalten will, was sich von der Materie zu lösen sucht. Ihr seid ihm zu Willen, den ihr zwar auch nicht anerkennen wollet, ihm aber dennoch dienet, der euch dann auch den Lohn auszahlet.... ewige Unfreiheit.... aus der ihr schwer herausfindet, aus der euch nur die Liebe Gottes befreien kann, dazu aber wieder euer Wille benötigt wird, was aber erst den Glauben an einen Gott und Vater voraussetzt. Ihr seid in großer Not und erkennet sie nicht, solange ihr auf Erden weilet. Einstmals aber werdet ihr sie erkennen, und dann wird es unsagbar schwer sein, sie zu beheben, und ihr werdet viel Hilfe benötigen und müsset euch dann liebende Wesen suchen, die bereit sind, euch zu helfen. Und wohl euch, wenn ihr solche findet, wenn euch liebende Fürbitte geschenkt wird, die euch aus der Not herausführen kann. Wohl euch, wenn es einem liebenden Wesen gelingt, euch zur Besinnung zu bringen, wenn ihr euer Denken wandelt, auf Erden oder im geistigen Reich.... Zuvor aber seid ihr in arger Not, und ihr müsset das Leid tragen, das ihr selbst verschuldet habt. Gott kommt euch immer wieder entgegen und sucht Sich euch erkenntlich zu machen, doch ihr achtet Seiner nicht.... Gott trägt euch Seine Liebe an, doch ihr weiset sie ab, Gott sendet euch Boten zu, die euch in Seinem Namen belehren sollen.... ihr nehmet sie nicht auf, und jegliche Mühe dieser Boten ist umsonst.... Und darum wird Gott Sich ungewöhnlich in Erscheinung bringen, Er wird Sich offenbaren durch die Naturgewalten, Er wird reden zu den Menschen mit einer Sprache, die gehört werden muß und vielen zu denken geben wird.... Denn Ihn erbarmet die Menschheit, die einem Schicksal entgegengeht, das überaus schwer und leidvoll ist. Und Seine Liebe will den Menschen Hilfe bringen, ehe es zu spät ist.... Er will den Glauben wecken und dadurch das Los abwenden von ihnen, das jedoch unweigerlich ihnen beschieden ist, so sie hartnäckig bleiben und Ihn nicht anerkennen wollen....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde