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L’oscurità dello spirito - L’agire d’amore - Allontanamento da Dio

Più gli uomini si allontanano da Dio, più il loro spirito è oscurato e meno possono avere la comprensione per gli insegnamenti spirituali. Ed il grado della lontananza da Dio determina sempre il grado dell’amore che possiedono. Dove non è sviluppato l’amore, il Divino nell’uomo, nemmeno Dio Stesso può agire con il Suo spirito, quindi non vi può essere nessuna Luce e nessuna Forza di conoscenza. E’ difficile predicarvi il Vangelo, perché echeggia oltre alle orecchie degli uomini e non penetra fino nel cuore, per loro suona come una eco vuota, perché il cuore che non è capace di amare, lo respinge e lo sente solo l’orecchio e quindi rimane senza impressione. Appena un tale uomo ha compiuto un atto d’amore ed in seguito a questo gli vengono dati degli insegnamenti spirituali, sarà già volenteroso di accettarli. E perciò dapprima l’uomo dev’essere stimolato all’agire d’amore tramite il buon esempio, portandogli vicino dei prossimi bisognosi d’aiuto, guidando la sua attenzione alla miseria ed il bisogno ed all’urgente aiuto. Appena comincia a muoversi in lui la compassione, allora la scintilla dell’amore non è del tutto coperta e può divampare con l’azione dell’amore, che poi lo renderà interiormente felice e lo può stimolare ad ulteriori opere d’amore. Un uomo che ha compiuto un’azione d’amore, per breve tempo è ora anche di cuore tenero, ed allora gli insegnamenti o conversazioni spirituali possono cadere su un suolo buono. Ma un uomo che è privo d’amore, non si dichiarerà mai per questo oppure non rifletterà nemmeno mai, per quanto possa essere di intelletto altamente sviluppato. Non sarebbe in grado di riconoscere le Verità spirituali come tali, perché per questo ci vuole il cuore, non solo l’intelletto. La lontananza da Dio diventerà sempre più grande, più si avvicina la fine, perché anche l’attività d’amore diventa sempre più debole, dove predomina l’amore dell’io e questo determina il pensare ed il volere degli uomini. E sulla Terra diventerà sempre più buio, perché la Luce spirituale irromperà solo in pochi punti e nessun’altra Luce può vincere l’oscurità che solo la pura Verità che ha la sua Origine in Dio, dell’eterna Luce. E’ quindi la Verità che illumina lo spirito dell’uomo e solo questa dev’essere predicata agli uomini. Solo la Verità può convincere, dove esiste la seria volontà di trovare il chiarimento. La Verità significa Luce e Forza di conoscenza per colui che cerca la Verità. Perché costui rivolge il suo volto già a Dio, ed imparerà anche a riconoscerLo tramite la Verità trasmessagli, mentre questa rimane incompresa per colui che non la desidera, perché volge ancora le spalle a Dio e perciò non può riconoscere il Divino. L’oscurità lo tiene catturato e non lo lascerà nemmeno libero nell’aldilà, finché l’anima non cerca di sfuggirle per propria spinta. Ma allora è notevolmente più difficile giungere alla Luce, benché non sia impossibile. Perché la volontà di rifiuto che l’anima porta con sé di là, è riconoscibile da lontano ed ostacola lo spirituale della Luce, di diventare efficace, così a lungo, finché il desiderio per la Luce non diventa una volta viva nell’anima, che però può durare un tempo infinitamente lungo, perché la libera volontà viene rispettata anche nell’aldilà ed anche là viene valutato solo l’amore.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Dunkelheit des Geistes.... Liebewirken.... Entfernung von Gott....

Je weiter sich die Menschen von Gott entfernen, desto verdunkelter ist ihr Geist und desto weniger vermögen sie das Verständnis aufzubringen für geistige Lehren. Und den Grad der Entfernung von Gott bestimmt immer der Grad der Liebe, den sie besitzen. Wo die Liebe, das Göttliche im Menschen, nicht entfaltet ist, kann auch Gott Selbst nicht wirken mit Seinem Geist, also kann dort auch kein Licht sein und keine Erkenntniskraft. Dort das Evangelium zu verkünden ist schwer, denn es verhallt an den Ohren der Menschen und dringt nicht bis zum Herzen, es klingt ihnen wie ein leerer Schall, weil das Herz, als nicht liebefähig, abwehrt und nur das Ohr es vernimmt und es also ohne Eindruck bleibt. Sowie ein solcher Mensch einmal eine Liebetat vollbracht hat und ihm im Anschluß daran geistige Belehrungen gegeben werden, wird er schon willig sein, sie anzunehmen. Und darum soll der Mensch zuerst angeregt werden zum Liebewirken durch gutes Beispiel, durch Naheführen von hilfsbedürftigen Mitmenschen, durch Hinlenken seiner Aufmerksamkeit auf Not und Elend und dringliche Hilfe. Sowie sich das Mitgefühl nun zu regen beginnt, ist der Liebefunke nicht gänzlich verschüttet, und er kann aufflammen mit der Betätigung in Liebe, die ihn dann innerlich beglücken und zu weiteren Liebewerken bewegen kann. Ein Mensch, der eine Liebetat vollbracht hat, ist für kurze Zeit nun auch weichen Herzens, und dann können geistige Belehrungen oder Unterhaltungen auf guten Boden fallen. Niemals aber wird ein Mensch sich dazu bekennen oder auch darüber nachdenken, der bar jeder Liebe ist, und wäre dieser noch so hochentwickelten Verstandes. Er wäre nicht fähig, geistige Wahrheiten als solche zu erkennen, weil dazu das Herz gehört, nicht nur der Verstand. Die Entfernung von Gott wird immer größer werden, je näher das Ende kommt, weil auch die Liebetätigkeit immer schwächer wird, wo die Ichliebe vorherrscht und die Ichliebe das Denken und Wollen der Menschen bestimmt. Und immer finsterer wird es auf der Erde werden, denn das geistige Licht wird nur an wenigen Stellen hervorbrechen, und kein anderes Licht kann die Finsternis bezwingen als nur die reine Wahrheit, die ihren Ausgang hat in Gott, dem ewigen Licht. Die Wahrheit also ist es, die des Menschen Geist erleuchtet und die allein den Menschen gepredigt werden soll. Die Wahrheit allein vermag zu überzeugen, wo der ernste Wille vorhanden ist, Aufklärung zu finden.... Die Wahrheit bedeutet Licht und Erkenntniskraft für den, der die Wahrheit suchet. Denn dieser kehret sein Antlitz schon Gott zu, und er wird Ihn auch erkennen lernen durch die ihm vermittelte Wahrheit, während diese unverständlich bleibt dem, der sie nicht begehrt, weil er Gott noch den Rücken kehret und er daher auch nichts Göttliches zu erkennen vermag. Die Finsternis hält ihn gefangen und wird ihn auch nicht freigeben im Jenseits, solange die Seele nicht aus eigenem Antrieb ihr zu entfliehen sucht. Dann aber ist es bedeutend schwerer, zum Licht zu gelangen, wenngleich es nicht unmöglich ist. Denn der Abwehrwille, den die Seele mit hinübernimmt, ist weithin erkennbar und hindert das lichtvolle Geistige, wirksam zu werden so lange, bis einmal das Lichtverlangen in der Seele rege wird, was aber endlos lange Zeit dauern kann, weil der freie Wille auch im Jenseits geachtet und auch dort allein die Liebe gewertet wird....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde