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L’immortalità dell’anima

Ricordatevi che cosa sarà della vostra anima dopo la morte del corpo; cercate di immaginarvi che non esiste una fine per ciò che in voi pensa, sente e vuole, e che l’anima non può morire. Immaginatevelo se non riuscite ancora crederlo fermamente. Allora vi assalirà un disagio, perché l’anima sente che non l’attende una bella sorte, perché una fede in una continuazione della vita avrebbe anche prodotto un differente cammino di vita, un cambio nell’amore, come però anche un cambio nell’amore le avrebbe procurato la fede. Ogni uomo sa che deve morire secondo il corpo, ma una continuazione di vita non può essere insegnato come sapere consolidato. Ciononostante nell’uomo può diventare convinzione anche senza dimostrazione. Ed ora questa convinzione determina il suo pensare, volere ed agire. Allora l’uomo vive coscientemente il suo compito, di svilupparsi sulla Terra verso l’Alto e di preparare il suo grado di maturità rispetto alla sorte dell’anima nell’aldilà. Allora pensa alla vita dell’anima dopo la morte ed è anche sempre disposto, a scambiare la vita terrena con la vita nel Regno dell’aldilà perché sa, che non esiste la morte eterna, soltanto un cambiamento del luogo di soggiorno per l’anima. Ogni uomo che è di buona volontà sente anche, che non vive per questa Terra, e la sua fede diventa sempre più intensa e più convinta. Perché chi è di buona volontà, non resiste alle indicazioni, che gli vengono sempre di nuovo offerte tramite l’Amore di Dio e stimolano il suo pensare. Chi è di buona volontà cura anche l’amore, e quindi viene fortificato nella sua fede e chiede Luce, che gli verrà anche accesa. Ogni uomo può credere nella continuazione della vita dell’anima se lo vuole, se muove in sé dei pensieri in questo senso desiderando la Verità e se desidera chiarimento. Ma la volontà che rinnega una continuazione di vita sarà sempre impedito nella fede, perché allora le forze dell’oscurità dominano poi già l’uomo, che odiano ogni Luce. Non passate incuranti sui vostri pensieri, quando vi ammoniscono sulla vita dell’anima dopo la morte. Cercate di sondare, ma non rigettate tutti i pensieri, quando vi sfiorano. Perché senza la volontà per la Verità non potete raggiungerla, senza desiderarla non potete essere istruiti. Esiste una vita dopo la morte, e voi stessi vi formate questa vita sulla Terra. Voi stessi create all’anima la sorte nell’Eternità e dovete perciò provvedere, che non cada nella morte spirituale, che è tormentosa, ma non significa mai una non-esistenza. Perché l’anima è la realtà nell’uomo e rimane esistente anche quando il corpo passa. Riflettete su questo, affinché giungiate alla fede, affinché conquistiate la convinzione interiore, che il corpo può bensì morire, ma l’anima è imperitura.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Unsterblichkeit der Seele....

Gedenket dessen, was mit eurer Seele wird nach dem Tode des Leibes; versuchet euch vorzustellen, daß es kein Ende gibt für das, was in euch denkt, fühlt und will, und daß die Seele nicht sterben kann. Stellet es euch vor, wenn ihr es noch nicht fest glauben könnet. Dann wird euch ein Unbehagen befallen, weil die Seele es fühlt, daß kein schönes Los sie erwartet, weil der Glaube an ein Fortleben auch einen anderen Lebenswandel gezeitigt hätte, einen Wandel in Liebe, wie aber auch ein Wandel in Liebe ihr den Glauben eingetragen hätte. Jeder Mensch weiß es, daß er sterben muß dem Leibe nach, doch ein Weiterleben der Seele kann nicht als feststehendes Wissen gelehrt werden. Dennoch kann es im Menschen Überzeugung werden auch ohne Beweis. Und diese Überzeugung bestimmt nun sein Denken, Wollen und Handeln. Dann lebt der Mensch bewußt.... bewußt seiner Aufgabe, sich auf Erden zur Höhe zu entwickeln und seinem Reifegrad entsprechend der Seele das Los im Jenseits zu bereiten.... Dann gedenket er des Lebens der Seele nach dem Tode und ist auch immer bereit, das irdische Leben mit dem Leben im geistigen Reich zu vertauschen, weil er weiß, daß es keinen ewigen Tod gibt, nur einen Wandel des Aufenthaltsortes für die Seele. Ein jeder Mensch, der guten Willens ist, fühlt es auch, daß er nicht nur für diese Erde lebt, und sein Glaube wird stets tiefer und überzeugter. Denn wer guten Willens ist, der widerstrebt nicht den Hinweisen, die ihm durch Gottes Liebe immer wieder geboten werden und sein Denken anregen. Wer guten Willens ist, der pfleget auch die Liebe, und also wird er gestärkt in seinem Glauben und verlangt nach Licht, das auch in ihm entzündet wird. Ein jeder Mensch kann glauben an ein Fortleben der Seele, wenn er es will, wenn er verlangend nach der Wahrheit diesbezügliche Gedanken in sich bewegt und Aufschluß begehrt.... Doch das Verneinen-Wollen eines Fortlebens wird stets ein Hindernis sein zum Glauben, weil dann schon die Kräfte der Finsternis den Menschen beherrschen, die jegliches Licht hassen. Gehet nicht achtlos über eure Gedanken hinweg, so sie euch an das Leben der Seele nach dem Tode gemahnen.... Suchet zu ergründen, aber verwerfet nicht alle Gedanken, so sie euch berühren. Denn ohne den Willen zur Wahrheit könnet ihr nicht dazu gelangen, ohne das Verlangen danach könnet ihr nicht belehrt werden. Es gibt ein Leben nach dem Tode, und dieses Leben gestaltet ihr euch selbst auf Erden, ihr selbst schaffet der Seele das Los in der Ewigkeit und sollet darum sorgen, daß sie nicht dem geistigen Tode verfalle, der qualvoll ist, aber niemals ein Nicht-Sein bedeutet. Denn die Seele ist das Wirkliche im Menschen und bleibt bestehen, wenn auch der Leib vergeht.... Denket darüber nach, auf daß ihr zum Glauben gelanget, auf daß ihr die innere Überzeugung gewinnet, daß wohl der Leib sterben kann, die Seele aber unvergänglich ist....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde