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La Giustizia di Dio - La Longanimità - La Misericordia

Io Sono un Dio buono e giusto e lascio comunque splendere il Mio Sole sui giusti e sugli ingiusti, suo buoni e suoi cattivi, perché voglio mutare il male in Bene, ma non rovinare. Io Sono un Dio dell’Amore e l’Amore conserva, ma non distrugge. Io Sono un Dio della Sapienza ed ho formato le Mie creature, affinché debbano sussistere in eterno, ma che non sono periture. Ma un sussistere in Forza e Luce premette uno stato che corrisponde al Mio Essere Primordiale, quindi che può essere chiamato in un certo grado perfetto. Ed Io cerco di mettervi in questo stato, ma sotto l’osservanza della libera volontà, finché l’uomo dimora sulla Terra. E perciò in questo tempo vi lascio entrare nella cerchia di Luce del Mio Sole, della Radiazione di Grazia dal Mio Regno, lasciandovi comunque liberi se vi volete dimorare e perfezionare oppure se preferite fuggire nelle ombre e poi anche rimanere imperfetti e di entrare imperfetti nel Regno dell’aldilà. Dal Mio Sole di Grazia vengono toccati i giusti e gli ingiusti e devono solo volere per diventare beati. Ma finché il male non cambia nel Bene, non lo posso accogliere nel Mio Regno, perché lì svanirebbe, perché tutto l’impuro viene consumato nell’ardore d’Amore degli esseri del Regno di Luce, che può ospitare solo dello spirituale diventato perfetto. Perciò sarà anche comprensibile la Mia Giustizia e Pazienza, che mette pure in dubbio la Mia Giustizia. Ma quest’ultima non è esclusa. Una volta Si fa avanti, ma solo di nuovo per ristabilire l’Ordine divino che può essere rovesciato solo fino ad un certo grado, per non avere l’effetto illegittimo. Allora retrocedono la Longanimità, la Pazienza e la Misericordia ed in fondo non sono comunque esclusi, perché anche questo Atto di Giustizia è un Atto di Misericordia, per impedire un totale invertire nel contrario, per non far precipitare l’essenziale nell’abisso più profondo, da dove la risalita verso l’Alto è quasi impossibile. Finché gli uomini dimorano sulla Terra, trasgrediscono sovente contro l’Ordine divino, senza sperimentare una subitanea punizione che corrisponde alla Mia Giustizia. Ma l’uomo ha la libera volontà, ed ogni subitaneo pareggio della sua ingiusta azione taglierebbe la libera volontà, dato che la paura della punizione lo renderebbe non-libero e quindi non si svolgerebbe nessuno sviluppo verso l’Alto dall’interiore. Perciò la Mia Giustizia sulla Terra non è così evidente, comunque Mi è propria nell’altissimo grado, perché ogni trasgressione deve trovare la sua espiazione, perché anche è una Legge dell’Ordine, che non può essere rovesciata. Ma anche la punizione più aspra da Parte Mia è di nuovo una dimostrazione del Mio Amore, dato che è contemporaneamente un mezzo di educazione, con cui l’essere deve finalmente giungere comunque alla perfezione, che è la prima ed ultima meta di tutto ciò che è proceduto da Me, attraverso la Mia Forza e dal Mio Amore. E tutto raggiungerà una volta questa meta ed anche se passano delle Eternità, una volta tutto il creato diventerà beato.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gerechtigkeit Gottes.... Langmut - Barmherzigkeit....

Ich bin ein guter und gerechter Gott und lasse doch Meine Sonne scheinen über Gerechte und Ungerechte.... über Gute und Böse, denn Ich will das Schlechte wandeln zum Guten, nicht aber verderben. Ich bin ein Gott der Liebe, und die Liebe erhält, aber vernichtet nicht. Ich bin ein Gott der Weisheit und habe Meine Geschöpfe gebildet, auf daß sie ewig bestehen sollen, nicht aber vergänglich sind. Doch ein Bestehen in Kraft und Licht setzt einen Zustand voraus, der Meinem Urwesen entspricht, also in einem gewissen Grad vollkommen genannt werden kann. Und in diesen Zustand suche Ich euch zu setzen, doch unter Beachtung des freien Willens, solange der Mensch auf Erden weilt. Und darum lasse Ich euch in dieser Zeit in den Lichtkreis Meiner Sonne, der Gnadenstrahlung aus Meinem Reich, eintreten, euch jedoch freilassend, ob ihr darin verweilen und euch vollenden wollet oder ob ihr es vorzieht, in den Schatten zu fliehen und dann auch unvollkommen zu bleiben und unvollkommen einzugehen in das jenseitige Reich. Gerechte und Ungerechte werden von Meiner Gnadensonne berührt, Gerechte und Ungerechte werden von Meiner Liebe bedacht und brauchen nur zu wollen, um selig zu werden. Jedoch solange sich nicht das Schlechte wandelt zum Guten, kann Ich es nicht aufnehmen in Mein Reich, weil es darin vergehen würde, denn alles Unreine wird aufgezehrt von der Liebeglut der Wesen des Lichtreiches, das nur vollkommen-gewordenes Geistiges bergen kann. Darum wird auch Meine Langmut und Geduld zu verstehen sein, die gleichsam Meine Gerechtigkeit in Frage stellt.... Doch letztere ist nicht ausgeschaltet.... Einmal tritt sie hervor, doch wieder nur, um die göttliche Ordnung herzustellen, die umgestoßen werden darf nur bis zu einem gewissen Grade, um sich nicht widergesetzlich auszuwirken. Dann treten die Langmut, Geduld und Barmherzigkeit zurück und sind doch im Grunde nicht ausgeschaltet, denn auch dieser Gerechtigkeitsakt ist ein Akt der Barmherzigkeit, um ein völliges Verkehren in das Gegenteil zu verhüten, um das Wesenhafte nicht abstürzen zu lassen in die tiefste Tiefe, von wo der Aufstieg zur Höhe fast unmöglich ist. Solange die Menschen auf Erden weilen, verstoßen sie oft gegen die göttliche Ordnung, ohne eine sofortige Strafe zu erfahren, die Meiner Gerechtigkeit entspricht. Doch der Mensch hat freien Willen, und jede sofortige Ausgleichung seiner ungerechten Handlung würde den freien Willen beschneiden, da die Furcht vor Strafe ihn unfrei machen und also keine Aufwärtsentwicklung von innen heraus stattfinden würde. Darum ist Meine Gerechtigkeit auf Erden nicht so offensichtlich, aber dennoch Mir im höchsten Grade eigen, denn jedes Vergehen muß seine Sühne finden, weil auch dies ein Gesetz der Ordnung ist, das nicht umgestoßen werden kann. Doch auch die schärfste Strafe Meinerseits ist wieder ein Beweis Meiner Liebe, da sie gleichzeitig ein Erziehungsmittel ist, wodurch das Wesen endlich doch zur Vollkommenheit gelangen soll, die erstes und letztes Ziel alles dessen ist, was aus Mir, durch Meine Kraft und aus Meiner Liebe hervorgegangen ist. Und alles wird einmal dieses Ziel erreichen, und ob auch Ewigkeiten darüber vergehen.... alles Geschaffene wird einmal selig werden....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde