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Le Rivelazioni - La Verità e l’errore - Il sapere antecedente

Quando Io Mi rivelo, allora tengo conto dello stato spirituale di colui che Mi lascia parlare a sé. Il sapere che un ricevente possiede prima delle Mie Rivelazioni, sarà sempre riconoscibile, cioè il genere di ciò che è da Me, ciò che ha ricevuto da Me come patrimonio spirituale, si adeguerà quasi sempre al suo sapere, che non deve comunque necessariamente deviare dalla pura Verità, anche se il suo sapere antecedente non è del tutto libero dall’errore. Le Comunicazioni giungono al ricevente in modo che corrispondano nel puro contenuto alla Verità, anche se colui che pensa diversamente, possa interpretare le parole come le vuole avere. Lo spirito risvegliato però riconosce la Verità e perciò dedurrà anche sempre al giusto Donatore, riconoscerà le Comunicazioni come divine Rivelazioni. Ma se lo spirito di un uomo non è ancora risvegliato, allora considera anche il proprio pensare per Rivelazioni divine, ma solo quando deviano dalla pura Verità, perché questo è un mezzo del Mio avversario di ingarbugliare gli uomini nell’errore, di confondere il loro pensare e di deformare la Verità. E per questo si serve di nuovo di tali uomini che nel fervore fanatico rappresentano l’errore, che sono in certo qual modo strumenti volenterosi nella lotta contro la Verità. Ma questi si riconoscono, perché sono più fanatici che buoni uomini. E da loro non irradierà nessuna illuminazione spirituale. Chi li ascolta ed è affamato di Verità, rimarrà insoddisfatto e non avrà il chiarimento, quindi non riceve nessuna Luce. Ciò che procede da Me, dà all’uomo Luce ed in ciò si riconosce già la Verità. Io parlo nella forma più comprensibile a colui al quale Mi voglio rivelare, e se lui stesso è volenteroso ed amante della Verità, lui stesso riconoscerà anche dove il suo pensare era finora errato. Accoglierà le Rivelazioni con il cuore e l’intelletto e diventerà sapiente, perché diventa anche capace di giudicare e può soppesare, quando il patrimonio spirituale ricevuto è rivolto contro il suo vecchio sapere. I Miei strumenti saranno sempre quegli uomini che Mi portano un cuore colmo d’amore e fervore di servire, perché posso parlare a loro come un padre parla con i suoi figli. L’amore illumina lo spirito e dove questo può agire nell’uomo, presto anche l’errore verrà riconosciuto come tale e l’uomo se ne libererà, perché la Verità lo rende felice e lascia volentieri andare il falso sapere. Ma Io veglio sui Miei e li custodisco da cattiva influenza, quando Mi vogliono servire e perciò potete accettare sempre tranquillamente come Verità ciò che testimonia di Me, ciò che indica la Mia Opera di Redenzione ed il Mio infinito Amore per voi, le Mie creature, che sono nella miseria e le quali voglio aiutare alla Beatitudine. Ovunque è riconoscibile il Mio Amore, là è anche all’Opera il Mio Spirito e dove opera il Mio Spirito, vi è la Verità.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Offenbarungen.... Wahrheit und Irrtum.... Vorheriges Wissen....

Wenn Ich Mich offenbare, so trage Ich dem Geisteszustand dessen Rechnung, der Mich zu sich sprechen lässet. Das Wissen, das ein Empfänger Meiner Offenbarungen zuvor besitzt, wird immer zu erkennen sein, d.h., die Art der Wiedergabe dessen, was von Mir ist, was er von Mir an Geistesgut empfangen hat, wird sich zumeist seinem Wissen angleichen, braucht aber dennoch nicht von der reinen Wahrheit abzuweichen, wenn auch sein Wissen zuvor nicht ganz frei war von Irrtum. Die Kundgaben gehen so dem Empfänger zu, daß sie rein inhaltlich der Wahrheit entsprechen, obzwar ein anders Denkender die Worte so auslegen kann, wie er sie haben will. Der erweckte Geist aber erkennt die Wahrheit und wird daher auch stets auf den rechten Geber schließen, er wird die Kundgaben als göttliche Offenbarungen anerkennen. Ist aber der Geist eines Menschen noch unerweckt, dann hält er mitunter auch eigenes Denken für göttliche Offenbarungen, jedoch nur dann, wenn sie von der reinen Wahrheit abweichen, weil dies ein Mittel Meines Gegners ist, die Menschen in den Irrtum zu verstricken, ihr Denken zu verwirren und die Wahrheit zu verbilden. Und er bedient sich dazu wieder solcher Menschen, die im fanatischen Eifer den Irrtum vertreten, die gewissermaßen willige Werkzeuge sind im Kampf gegen die Wahrheit. Diese aber sind zu erkennen, weil sie mehr Fanatiker als gute Menschen sind. Und von ihnen wird keine geistige Erleuchtung ausstrahlen. Wer sie anhöret und wahrheitshungrig ist, der wird unbefriedigt und unaufgeklärt bleiben, also kein Licht empfangen. Was von Mir ausgeht, gibt dem Menschen Licht, und daran schon ist die Wahrheit zu erkennen. In der verständlichsten Form spreche Ich zu dem, dem Ich Mich offenbaren will, und so er selbst willig und wahrheitsliebend ist, wird er selbst auch erkennen, wo sein bisheriges Denken irrig war. Er wird die Offenbarungen mit Herz und Verstand entgegennehmen und weise werden, weil er auch urteilsfähig wird und abwägen kann, wann das empfangene Geistesgut seinem alten Wissen entgegengerichtet ist. Meine Werkzeuge werden immer die Menschen sein, die Mir ein Herz voll Liebe und Diensteifer entgegenbringen, weil Ich zu ihnen reden kann, wie ein Vater zu seinen Kindern redet. Die Liebe erhellet den Geist, und wo dieser im Menschen wirken kann, wird auch bald der Irrtum als Irrtum erkannt werden, und der Mensch wird sich frei machen davon, weil ihn die Wahrheit beglückt und falsches Wissen gern hingeben lässet. Ich aber wache über den Meinen und hüte sie, so sie Mir dienen wollen, vor schlechtem Einfluß, und darum könnet ihr stets unbedenklich als Wahrheit entgegennehmen, was von Mir zeuget, was hinweiset auf Mein Erlösungswerk und auf Meine unendliche Liebe zu euch, Meinen Geschöpfen, die in Not sind und denen Ich zur Seligkeit verhelfen will. Wo immer Meine Liebe erkenntlich ist, ist auch Mein Geist am Werk, und wo Mein Geist wirket, ist Wahrheit....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde