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La Preoccupazione del Padre per i Suoi figli - La figliolanza di Dio

Tutti gli uomini sono figli Miei, ed Io afferro tutti con lo Stesso Amore, perché il Mio Amore per le Mie creature non può mai cessare e non conosce eccezione. E malgrado ciò innumerevoli uomini sono ancora così lontani da Me, che non sentono più la Forza del Mio Amore, ma questo per la propria volontà, perché loro stessi si distolgono ancora da Me ed i Miei Raggi d’Amore possono toccare soltanto un cuore aperto. Questi dunque sono uguali ai figli che hanno abbandonato la Casa del Padre, che sono andati lontani, perché credevano di poter fare a meno dell’Amore del Padre. E voglio riconquistare questi figli, perché il Mio Amore ha nostalgia di loro e so anche, che fuori dalla Mia Casa di Padre vivono nella miseria e nel bisogno, perché conosco i Miei figli ed il loro stato infelice, la loro sorte, finché sono separati da Me. Io cerco di riconquistarli, cerco il loro amore, e questo finché sono di nuovo Miei, finché sono beati nelle Braccia del loro Padre. Ma può passare del tempo infinito, prima che abbia raggiunto la Mia Meta, ma Io Sono longanime e paziente, ed il Mio Amore non conosce limiti. Quello che non raggiungo presto, lo raggiungo più tardi, ma una volta anche l’ultimo figlio avrà trovato la via del ritorno, anche se in un tempo infinitamente lungo. Io raggiungo certamente la Mia Meta, ma le Mie creature devono ancora soffrire indicibilmente, finché sono ancora lontani da Me, e per questo motivo cerco di abbreviare il loro stato di sofferenza ed impiego tutti i mezzi, per spezzare la loro caparbietà e di darMi a loro come l’amorevole Padre, ma sempre rispettando la libera volontà, che devono conservare come Miei veri figli, per diventare perfetti. Loro devono raggiungere la “figliolanza di Dio”, diventare in tutto simili a Me, devono entrare come veri figli nella Mia Eredità, l’Eredità del loro Padre, devono creare e formare con Me ed essere eternamente felici e beati. Le anime possono raggiungere questa meta soltanto sulla Terra, di maturare a veri figli Miei. A loro è posta la meta più sublime e più bella. Ma quanto poco viene desiderato dagli uomini, ai quali come Padre vorrei preparare la sorte più meravigliosa. Una volta erano succubi del Mio avversario e si sono lasciati influenzare da lui, e loro devono dapprima dissolvere questo rapporto di succubi, prima che trovino di nuovo l’accoglienza nella Casa del Padre. Devono rinunciare al mondo, che è il regno di Satana, cioè, non devono desiderare questo mondo terreno con il suo fascino e le sue gioie, ma devono rivolgere la loro volontà a Me, devono avere nostalgia come figli erranti della Mia Protezione Paterna ed il Mio Amore Paterno. Allora vado loro incontro per mostrare loro la via, che conduce sicuramente a Me, di ritorno nella Casa del Padre. Ed una volta ogni anima ritornerà a Me, ma il Mio Amore cerca di abbreviare il tempo della distanza da Me, perché è un tempo senza beatitudine, un tempo dell’oscurità dello spirito ed assenza di Forza. E dato che amo tutte le Mie creature, allora Mi avvicino anche a tutti gli uomini, affinché imparino a riconoscere Me, loro Padre, e si adeguino alla Mia Volontà, Ma chi è ancora contro di Me, non lo costringo. Ma lui stesso si prepara una sorte difficile, si deruba della celestiale felicità e beatitudine, rinuncia a dei tesori preziosi per via di un possesso terreno caduco, ed egli rimane ancora separato da Me per tempi eterni e quindi si trova nel potere del Mio avversario, ma sempre per la propria colpa.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Sorge des Vaters um Seine Kinder.... Gotteskindschaft....

Alle Menschen sind Meine Kinder, und alle erfasse Ich mit gleicher Liebe, weil Meine Liebe zu Meinen Geschöpfen niemals aufhören kann und keine Ausnahme kennt. Und doch sind noch unzählige Menschen so weit von Mir entfernt, daß sie die Kraft Meiner Liebe nicht mehr spüren, dies jedoch aus eigenem Willen, weil sie selbst sich abwenden von Mir und Meiner Liebe Strahlen nur ein geöffnetes Herz berühren kann. Diese also sind Kindern gleich, die das Vaterhaus verlassen haben, die in die Fremde gezogen sind, weil sie die Liebe des Vaters entbehren zu können glaubten. Und diese Kinder will Ich wieder zurückgewinnen, weil Meine Liebe sich nach ihnen sehnt und Ich auch weiß, daß sie außerhalb des Vaterhauses in Not und Elend leben, weil Ich Meine Kinder kenne und ihren unheilvollen Zustand, der ihr Los ist, solange sie von Mir getrennt sind. Ich suche sie zurückzugewinnen, Ich werbe um ihre Liebe, und das so lange, bis sie wieder Mein sind, bis sie in den Armen des Vaters selig sind.... Doch endlos lange Zeit kann vergehen, ehe Ich Mein Ziel erreicht habe, doch Ich bin langmütig und geduldig, und Meine Liebe kennt keine Grenzen. Was Ich nicht bald erreiche, erreiche Ich später, aber einmal wird auch das letzte Kind zurückgefunden haben, wenn auch in endlos langer Zeit. Ich erreiche Mein Ziel sicher, Meine Geschöpfe aber müssen noch unsäglich leiden, solange sie ferne von Mir sind, und darum suche Ich, ihren Leidenszustand zu verkürzen, und wende alle Mittel an, ihren Starrsinn zu brechen und Mich ihnen als liebevollsten Vater zu erkennen zu geben.... doch immer unter Beachtung des freien Willens, den sie als Meine rechten Kinder behalten müssen, um vollkommen zu werden.

Die Kindschaft Gottes sollen sie erreichen, in allem Mir ähnlich werden, sie sollen als rechte Kinder das Erbe des Vaters antreten, sie sollen mit Mir schaffen und gestalten und ewig glückselig sein. Nur auf Erden können die Seelen das Ziel erreichen, zu Meinen rechten Kindern heranzureifen. Das höchste und schönste Ziel ist ihnen gesetzt.... Doch wie wenig wird es angestrebt von den Menschen, denen Ich als Vater das herrlichste Los bereiten möchte. Sie waren einstmals Meinem Gegner hörig und ließen sich von ihm beeinflussen, und dieses Hörigkeitsverhältnis müssen sie zuvor lösen, ehe sie Aufnahme finden im Vaterhaus, sie müssen der Welt entsagen, die sein Reich ist, d.h., sie dürfen nicht diese irdische Welt mit ihren Reizen und Freuden begehren, sondern sie müssen ihren Willen zu Mir richten, sie müssen wie verirrte Kinder sich sehnen nach väterlichem Schutz und väterlicher Liebe. Dann komme Ich ihnen entgegen, um ihnen den Weg zu zeigen, der sicher zu Mir, zurück ins Vaterhaus führt. Einmal kehrt jede Seele zu Mir zurück, doch Meine Liebe sucht die Zeit der Entfernung von Mir abzukürzen, weil es eine Zeit ist ohne Seligkeit, eine Zeit der Dunkelheit des Geistes und der Kraftlosigkeit. Und da Ich alle Meine Geschöpfe liebe, trete Ich auch allen Menschen nahe, auf daß sie ihren Vater erkennen lernen und sie sich Seinem Willen fügen. Wer aber dennoch Mir widersteht, den zwinge Ich nicht. Er selbst aber bereitet sich ein schweres Los, er beraubt sich der himmlischen Glückseligkeit, er gibt kostbare Schätze auf um vergänglichen irdischen Besitzes willen.... und er bleibt noch ewige Zeiten von Mir getrennt und ist also in der Gewalt Meines Gegners.... doch stets aus eigener Schuld....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde