Confronta annuncio con traduzione

Altre traduzioni:

Tolleranza

La tolleranza nel campo spirituale è fuori luogo, quando si tratta di sostenere la Verità, d’illuminare delle dottrine errate e combattere contro la menzogna. Poi deve essere perseguita una via diritta. Non possono essere fatte delle concessioni contro la propria convinzione, appena un uomo è attivo su Mio incarico, ed egli viene anche istruito da Me nella Verità. La Verità però è e rimane sempre la Stessa, e quando Io Stesso istruisco un uomo, allora questo è anche capace di motivare qualcosa secondo l’intelletto, quello che lui propone ai prossimi come Verità. Ma se ora l’opinione dei prossimi non coincide con quella spiegazione, allora il rappresentante della Mia Verità non deve cedere per tolleranza, oppure lasciare valere l’opinione dei prossimi che è in contrasto alla sua più intima convinzione. Una tale tolleranza sarebbe anche un rinnegare ciò che ho guidato al portatore della Verità. Perché riconosce l’errore e non lo affronta. Appena delle opinioni degli uomini si dividono, non tutti stanno nella Verità, e può essere giusta soltanto l’opinione di colui, che ha ricevuto il suo sapere da Me Stesso, che quindi dopo intima preghiera rivolta a Me è convinto saldamente del suo patrimonio mentale, perché lo ha istruito il Mio Spirito, per cui devono esistere comprensibilmente le premesse, che l’uomo creda im Me, osservi i Miei Comandamenti e desideri la Verità. Costui può quindi considerarsi istruito da Me e rappresentare il suo patrimonio mentale anche convinto nei confronti dei suoi prossimi. Chi è riconoscibile con evidenza come portatore della Verità, chi accoglie il suo sapere su vie insolite attraverso la Parola interiore, può rifiutare giustificato ogni altro insegnamento e condannarlo, perché questo è il suo dovere, di adoperarsi per la Verità che ha ricevuto direttamente da Me. Una tolleranza nei confronti di colui che la pensa diversamente, lo rende indegno per il grande Dono di Grazia, che riceve da Me, eprché non lo rispetto, se non si adopera per questo. Quindi ad un portatore della Verità non deve mai essere accusato di essere intollerante verso rappresentanti di inegnamenti errati, perché solo la Verità procura agli uomini il progresso spirituale, solo la Verità conduce a Me, all’eterna Via nella Beatitudine, e la Verità soltanto aiuta alla conoscenza e quindi significa Luce per l’essere che è incorporato sulla Terra come uomo. Perciò sarebbe sbagliato, di lasciare il prossimo nell’errore per tolleranza, questo sarebbe una concessione della propria insicurezza e dubbio nella Verità di ciò che l’uomo deve rappresentare. Questo sarebbe anche una tiepidezza nel lavoro per Me ed il Mio Regno, che dà ai prossimi il diritto di dubitare sia della missione, che anche dell’origine del bene spirituale, che non viene rappresentato con $$quel$$ fervore, come un Dono di Grazia divina deve essere rappresentato. E poi Mi scelgo da portatori della Verità tali uomini, che hanno una forte volontà, ma che possono anche rappresentare intellettualmente la Mia Parola, che non temono né il mondo, né i Miei falsi servi. Mi scelgo dei difensori coraggiosi, affinché combattano per Me con la spada della bocca là, dove c’è pericolo che la Verità venga sfigurata.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Toleranz....

Die Toleranz auf geistigem Gebiet ist unangebracht, wenn es gilt, für die Wahrheit einzutreten, Irrlehren zu beleuchten und gegen die Lüge anzukämpfen. Dann muß ein gerader Weg verfolgt werden, es können keine Zugeständnisse gemacht werden wider die eigene Überzeugung, sowie ein Mensch in Meinem Auftrag tätig ist und also auch in der Wahrheit unterrichtet wird. Die Wahrheit aber ist und bleibt stets die gleiche, und so Ich Selbst einen Menschen belehre, dann ist dieser auch befähigt, verstandesmäßig etwas zu begründen, was er als Wahrheit den Mitmenschen hinstellt. Stimmt nun die Ansicht des Mitmenschen mit jener Erklärung nicht überein, dann darf der Vertreter der Wahrheit aus Mir nicht aus Toleranz nachgeben oder die Ansicht des Mitmenschen gelten lassen entgegen seiner innersten Überzeugung. Eine solche Toleranz wäre gleich dem Verleugnen dessen, was von Mir dem Wahrheitsträger zugeleitet wurde. Denn er erkennt den Irrtum und geht nicht wider ihn an. Sowie Meinungen der Menschen voneinander abweichen, stehen nicht alle in der Wahrheit, und es kann nur die Ansicht dessen richtig sein, der sein Wissen von Mir Selbst empfangen hat, der also nach innigem Gebet zu Mir von seinem Gedankengut fest überzeugt ist, weil Mein Geist ihn belehrt hat, wofür verständlicherweise die Voraussetzungen da sein müssen, daß der Mensch an Mich glaubt, Meine Gebote hält und nach der Wahrheit verlangt. Dieser kann sich als von Mir gelehrt betrachten und sein Gedankengut auch überzeugt vertreten den Mitmenschen gegenüber. Wer offensichtlich als Wahrheitsträger erkennbar ist, wer sein Wissen auf ungewöhnlichem Wege entgegennimmt durch das innere Wort, der kann berechtigt jede andere Lehre ablehnen und sie verurteilen, denn es ist dies seine Pflicht, für die Wahrheit einzutreten, die er direkt von Mir empfängt. Eine Toleranz dem anders Denkenden gegenüber macht ihn unwürdig der großen Gnadengabe, die er von Mir entgegennimmt, denn er achtet sie nicht, so er sich nicht dafür einsetzt. Also darf einem Wahrheitsträger niemals der Vorwurf gemacht werden, daß er intolerant ist gegen Vertreter irriger Lehren, denn nur die Wahrheit trägt den Menschen geistigen Fortschritt ein, die Wahrheit allein führt zu Mir, zum ewigen Leben in Seligkeit, und die Wahrheit allein verhilft zur Erkenntnis und bedeutet also Licht für das Wesen, das als Mensch auf Erden verkörpert ist. Darum wäre es falsch, aus Rücksichtnahme den Mitmenschen im Irrtum zu belassen, um tolerant zu gelten, es wäre dies ein Zugeständnis eigener Unsicherheit und Zweifel an der Wahrheit dessen, was der Mensch vertreten soll. Es wäre ferner eine Lauheit in der Arbeit für Mich und Mein Reich, die dem Mitmenschen die Berechtigung gibt, zu zweifeln an der Mission sowohl als auch an dem Ursprung von Geistesgut, das nicht mit dem Eifer vertreten wird, wie eine göttliche Gnadengabe vertreten werden sollte. Darum erwähle Ich Mir zu Wahrheitsträgern Menschen, die einen starken Willen haben und auch verstandesmäßig Mein Wort vertreten können und die sich weder fürchten vor der Welt noch vor Meinen falschen Dienern, und Ich erwähle Mir mutige Streiter, auf daß sie kämpfen für Mich mit dem Schwert des Mundes, wo immer die Wahrheit verunstaltet wird....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde