Dei mediatori fra Me verso gli uomini potranno sempre essere soltanto coloro, che si adoperano in una vivace attività anche in relazione terrena. Devono essere volonterosi e capaci per un costante lavoro. Perché Io pretendo questo quando qualcuno entra nel Mio servizio, e la devo pretendere soprattutto, quando si tratta di ammaestrare un servo che Mi serve e di prepararlo ad una attività. Soltanto chi è terrenamente fedele al dovere e fervente, può essere impiegato per un lavoro che tocca bensì dello spirituale, ma che richiede anche l’utilizzo della forza corporea, quindi in certo qual modo può essere chiamato terreno. Chi dunque viene considerato idoneo da Me per questo lavoro, a costui verrà assegnato il Mio Dono di Grazia, che poi potrà essere considerato come proceduto dalle sue mani, fino al momento in cui il prossimo stesso assume il lavoro, di formare la sua anima secondo la Mia Volontà, che gli viene annunciato dal Dono di Grazia offerto dall’Alto. Allora comprende l’urgenza di una trasmissione dall’Alto, e riconosce il compito puramente spirituale di colui che è attivo su Incarico Mio. Ma chi non bada a questo lavoro sull’anima, non considererà mai gli Annunci come venuti dall’Alto, ma vedrà in questo solamente un lavoro terreno, che secondo la sua opinione è totalmente inutile. Ma Io ci tengo molto e non cedo a tenere davanti agli occhi l’urgenza anche ai Miei servitori e li ammonisco sempre di nuovo ad essere oltremodo attivi e di non lasciarsi irretire per via dei discorsi sdegnosi dei prossimi, perché si tratta della cosa più sublime, si tratta della sorte dell’anima nell’Eternità. Chi si tiene questa seriamente davanti agli occhi, conferisce anche più considerazione agli Annunci, e non saranno senza successo. (29.08.1947) Ma per poter accogliere gli Annunci, per prima cosa il ricevente deve credere in questo e cioè che provengono dall’Alto. Se manca questa fede, allora non è nemmeno possibile, che s’includano degli esseri di Luce nei pensieri del ricevente. Ed allora anche il prossimo è incline a credere in un influenza da parte umana, e lo rifiuta. La fede nel Mio Agire nell’uomo mediante il Mio Spirito è assolutamente necessaria, per ricevere da Me un tale Dono di Grazia. E perciò sarà raro, che Io Mi possa esprimere in questo modo, malgrado la volontà dell’uomo di vivere nella Mia Volontà, e malgrado la fede in Me, nel Mio Amore, Onnipotenza e Sapienza. Perché solamente la fede induce l’uomo ad ascoltare nell’interiore, ed allora può sentire la Voce interiore, quando è sensibile, cioè quando può valutare ogni sensazione. Perché sentire la Voce interiore è una sensazione affinata e contemporaneamente anche una necessità, perché stabilire un contatto dal regno terreno a quello spirituale, richiede un pensare rivolto al Regno spirituale, che però deve essere accoppiato con la ferma volontà di servire Dio. Ambedue le cose apportano all’uomo una facoltà di percepire in modo affinato, e soltanto così è possibile sentire la Mia Voce. (30.08.1947) Ma il tempo avvenire è così difficile e farà oscillare degli uomini di fede leggera e debole. Io conferisco però ad ogni uomo la possibilità di prendere conoscenza dell’eterna Verità, e perciò non parlo solo direttamente, ma attraverso dei mediatori a tutti gli uomini, quindi questi ricevono in certo qual modo la stessa cosa, come i servitori sulla Terra direttamente istruiti da Me, soltanto che Io parlo attraverso la loro bocca a coloro, che sono ancora deboli nella fede. Perché la Parola espressa da Me deve essere offerta loro in modo che possa essere accolta o rifiutata nella libera volontà. E per questo Mi riservo anche il modo della trasmissione, mentre metto anche le Parole in bocca ai Miei servitori, come serve al meglio al prossimo. E perciò anche i discorsi prenderanno il decorso, che Io considero vantaggioso, cioè i Miei servitori parleranno in modo, com’è la Mia Volontà, quando sostengono la Mia Parola, quando sono attivi per Me, cioè quando conducono dei colloqui nella cornice dello spirituale. Dove l’uomo è sensibile, là deve essere afferrato, se le Parole non devono rimanere senza impressione, e dove si trova nel pensare errato, deve essere iniziata la lotta, perché dapprima deve essere combattuto l’errore, e questo non si ottiene con la tolleranza, con l’aver riguardo ad una vecchia tradizione. Chi combatte per Me, deve combattere con la spada della bocca, non deve diventarMi infedele per via di uomini; la Mia Parola gli deve essere più importante che l’affetto di una persona, la cui vita e le cui opinioni contraddicono la Mia Parola. E perciò Mi eleggo dei combattenti temerari, senza paura sulla Terra, che scoprono la minima contraddizione contro la Mia Parola, che s’impegnano con fervore per tutto ciò che hanno percepito tramite la Voce interiore, coloro che, una volta che hanno riconosciuta la Mia Verità, non la lasciano più e sfruttano ogni occasione di diffonderla. Ed il loro lavoro sarà benedetto. Per quanto sia il successo che ne ricava il prossimo, dipende sempre e comunque dalla sua volontà e dal suo desiderio per la Verità, perché la sua volontà è libera.. Io voglio aiutare gli uomini a riconoscere la Verità, e la offro a loro ma non li costringo ad accettarla, e lascio a loro la libertà.
Amen
TraduttoreVermittler von Mir zu den Menschen werden immer nur die sein können, die sich einer regen Tätigkeit befleißigen auch in irdischer Beziehung. Sie müssen willig und fähig sein zu einer ständigen Arbeit. Denn diese verlange Ich, so jemand in Meine Dienste tritt, und muß sie erst recht verlangen, so es gilt, einen Mir dienenden Knecht auszubilden und ihn zu einer Tätigkeit vorzubereiten. Nur wer irdisch pflichtgetreu und emsig ist, der kann zu einer Arbeit herangezogen werden, die wohl Geistiges berührt, jedoch auch Nützen der Körperkraft erfordert, also gewissermaßen irdisch genannt werden kann. Wer also tauglich für diese Arbeit von Mir befunden wird, dem wird Meine Gnadengabe zugewendet werden, die dann aus seinen Händen hervorgehend angesehen werden kann, so lange, bis der Mitmensch selbst eine Arbeit in Angriff nimmt.... seine Seele zu gestalten nach Meinem Willen, der ihm durch die von oben gebotene Gnadengabe kundgetan wird. Dann begreift er die Dringlichkeit einer Übermittlung von oben, und er erkennt die rein geistige Aufgabe dessen, der in Meinem Auftrag tätig ist. Wer aber diese Seelenarbeit außer acht lässet, der wird niemals die Kundgaben als von oben kommend betrachten, sondern nur eine irdische Arbeit darin ersehen, die seiner Ansicht nach völlig unnütz ist. Ich aber lege großen Wert darauf, und lasse nicht nach, auch Meinen Dienern die Dringlichkeit vor Augen zu halten, und Ich ermahne sie stets von neuem, überaus rührig zu sein und sich nicht durch abfällige Reden der Mitmenschen beirren zu lassen, denn es geht um das Höchste, es geht um das Los der Seele in der Ewigkeit. Wer sich dies ernsthaft vor Augen hält, der schenkt auch den Kundgaben mehr Beachtung, und sie werden nicht ohne Erfolg bleiben. (29.8.1947) Um aber die Kundgaben aufnehmen zu können, muß der Empfänger erstmalig daran glauben, daß sie von oben stammen. Fehlt dieser Glaube, dann ist es auch nicht möglich, daß sich Lichtwesen einschalten in die Gedanken des Aufnehmenden. Und dann ist auch der Mitmensch geneigt, zu glauben an eine Beeinflussung menschlicherseits, und er lehnt es ab. Der Glaube an Mein Wirken im Menschen durch Meinen Geist ist unbedingt nötig, um eine solche Gnadengabe von Mir zugewendet zu bekommen. Und darum wird es selten sein, daß Ich Mich in dieser Weise äußern kann, trotz des Willens der Menschen, in Meinem Willen zu leben, und trotz des Glaubens an Mich, Meine Liebe, Allmacht und Weisheit. Denn erst der Glaube veranlaßt den Menschen, zu horchen nach innen, und dann kann er die innere Stimme vernehmen, wenn er sensibel ist, d.h. jede Empfindung auswerten kann. Denn die innere Stimme zu vernehmen ist verfeinertes Empfinden und gleichfalls eine Notwendigkeit, denn von dem irdischen zum geistigen Reich Verbindung herzustellen erfordert ein dem geistigen Reich zugewandtes Denken, das aber gepaart sein muß mit dem festen Willen, Gott zu dienen. Beides trägt dem Menschen verfeinertes Empfindungsvermögen ein, und nur dadurch ist es möglich, Meine Stimme zu vernehmen. Doch die kommende Zeit ist so schwer und wird leichte und schwachgläubige Menschen wankend machen. Ich aber gebe jedem Menschen Möglichkeit, (30.8.1947) Kenntnis zu nehmen von der ewigen Wahrheit, und spreche deshalb nicht nur direkt, sondern durch Mittler zu allen Menschen, also nehmen diese gewissermaßen das gleiche entgegen, wie die direkt von Mir gelehrten Diener auf Erden, nur daß Ich durch deren Mund zu ihnen rede, um einen Glaubenszwang auszuschalten bei denen, die noch schwach sind im Glauben. Denn das von Mir gesprochene Wort muß ihnen so dargeboten werden, daß sie es im freien Willen entgegennehmen oder es auch ablehnen können. Und darum behalte Ich Mir auch die Art des Übermittelns vor, indem Ich auch Meinen Dienern die Worte so in den Mund lege, wie sie dem Mitmenschen am dienlichsten sind, um ihn zum Nachdenken anzuregen. Und darum werden auch die Gespräche den Verlauf nehmen, den Ich als günstig erachte, d.h., es werden Meine Diener so reden, wie es Mein Wille ist, so sie für Mein Wort eintreten, so sie für Mich tätig sind, also Gespräche führen im Rahmen des Geistigen. Wo der Mensch empfindlich ist, muß er angefaßt werden, sollen die Worte nicht ohne Eindruck bleiben, und wo er sich in irrigem Denken befindet, dort muß der Kampf einsetzen, denn es muß der Irrtum als erstes bekämpft werden, und es ist dies nicht mit Toleranz zu erreichen, mit einer Rücksichtnahme auf alte Tradition. Wer für Mich kämpft, der muß mit dem Schwert des Mundes kämpfen, er darf nicht Menschen zuliebe Mir untreu werden; es muß ihm Mein Wort wichtiger sein als die Zuneigung eines Menschen, dessen Leben oder Anschauungen Meinem Wort widersprechen. Und darum erwähle Ich Mir furchtlose, unerschrockene Streiter auf Erden, die den geringsten Widerspruch gegen Mein Wort aufdecken, die mit Eifer eintreten für alles, was sie durch die innere Stimme vernommen haben, die, so sie einmal Meine Wahrheit erkannt haben, nicht mehr davon abgehen und jede Gelegenheit nützen, sie zu verbreiten. Und ihre Arbeit wird gesegnet sein.... Wieweit sie jedoch erfolgreich ist für die Mitmenschen, ist deren Willen und Verlangen nach der Wahrheit völlig überlassen. Denn ihr Wille ist frei.... Ich will den Menschen helfen, die Wahrheit zu erkennen, und biete sie ihnen dar, jedoch sie anzunehmen, dazu zwinge Ich sie nicht, sondern lasse ihnen ihre Freiheit....
Amen
Traduttore