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La Creazione del mondo - Mosé – Linguaggio figurato

Non lasciatevi trascinare a nessun giudizio finché non siete ancora di spirito pienamente risvegliato. Esiste così infinitamente tanto che graverebbe sul vostro intelletto se lo dovesse elaborare che però è comunque Sapienza divina, quindi un Sapere che corrisponde totalmente alla Verità. L’uomo nella sua imperfezione non può afferrarne nemmeno una particella, non può neanche riceverne una Luce mediante una attività d’intelletto per quanto acuto, ma deve desiderare e ricevere un chiarimento su questo per vie spirituali. Deve far parlare a sé Dio direttamente oppure in forma di pensieri, che salgono a lui dopo una intima preghiera per l’illuminazione. Quello che all’uomo è pienamente comprensibile, può essere all’altro un sapere oscuro come la notte più profonda, e quindi l’ultimo rigetterà quello che il primo riconosce ed accetta come pura Verità. Ma un dibattito però può dare a costui un chiarimento se lo desidera. Dio può anche diffondere la Verità in forma di insegnamenti tramite dei prossimi, se Egli Stesso Si può esprimere attraverso un organo oppure gli detta nella penna ciò che è necessario di sapere: ci sono diverse spiegazioni sul testo della Scrittura sulla Creazione del mondo, ed ognuna può essere la Verità, quando ha avuto la sua origine da Colui il Quale E’ l’eterna Verità Stessa. E perciò dipende dal grado di maturità di colui che deve essere istruito di quale spiegazione ha bisogno. Egli può osservare i Giorni della Creazione come vuole, può voler riconoscere un collegamento puramente spirituale e di conseguenza viene istruito, ma può considerare anche sé stesso come centro di ogni Creazione materiale e di conseguenza interpretare i detti tramandati di Mosé oppure metterli agli atti fino ad interim come incomprensibili per lui, finché sarà aumentata la sua maturità, di conoscenza di un modo di vivere secondo la Volontà divina. Non giungerà mai alla totale comprensione sulla Terra perché la Sapienza divina è inesauribile, insondabile, prima che l’uomo non sia perfetto, benché Dio illumini l’uomo e gli possa trasmettere un voluminoso sapere mediante il Suo Spirito. La Creazione del mondo non può essere resa chiara agli uomini se non attraverso immagini. Gli uomini al tempo di Mosé avevano confidenza con il linguaggio figurato in modo che non comprendevano soltanto lo sviluppo terreno, cioè materiale della Terra, ma anche il collegamento spirituale, quando desideravano conoscerlo. Le parole di Mosé non sono date in modo superficiale, perciò non possono nemmeno essere intese alla lettera, ma Dio Stesso parlava a Mosé e questo per l’intera umanità di tutta un’epoca di Redenzione, che comprende uno spazio di tempo infinitamente lungo. Ed il suo discorso era tenuto in modo che poteva trovare l’impiego sul presente, passato e futuro. Illuminava sia il tempo dall’inizio alla fine di un’epoca di Redenzione che anche il tempo antecedente e l’epoca di tempo ancora da venire, che venne previsto chiaramente e sicuramente da uno che contemplava spiritualmente come Mosé, benché l’uomo come tale non sapesse niente sulle cose future. Ma a colui che contempla spiritualmente si rivela tutto e di conseguenza anche il suo agire. Mosé quindi dava all’umanità una Luce, egli si trovava nella più totale sintonia con la Volontà di Dio, e perciò poteva anche pronunciare ciò che lo spingeva interiormente al discorso: Dio voleva ora annunciare agli uomini la sequenza della Creazione terrena, per cui deve essere considerato che per questo era stato impiegato un tempo infinitamente lungo e che questo tempo deve essere riferito sia allo sviluppo spirituale che anche a quello terreno. Lo sviluppo spirituale riguarda sempre come ultima fase l’incorporazione dell’entità come uomo. Di conseguenza lo sviluppo verso l’Alto come uomo è anche da confrontare con il lento sviluppo della Creazione terrena, e dato che la prima si svolge nell’Ordine divino, deve essere pari al percorso di sviluppo del mondo terreno materiale, che ha pure il suo percorso nell’Ordine voluto da Dio. Soltanto l’uomo che tende spiritualmente comprende il collegamento e può fare questa constatazione, e costui comprende anche il senso delle parole di Mosè secondo il loro significato spirituale. Non si può dare una spiegazione più comprensibile, finché non si cerca il parallelo dello sviluppo spirituale e materiale verso l’Alto. Non era davvero importante menzionare agli uomini il divenire della Creazione materiale, e l’uomo non si arricchisce sapendolo. Ciononostante il suo inizio corrispondeva allo stato spirituale dell’essenziale. Tutto ciò che seguiva risultava da ciò che precedeva. Ma non è per nulla da negare, che Dio fornisce continuamente delle indicazioni agli uomini sulla loro destinazione, lo scopo della loro vita terrena e sullo sviluppo verso l’Alto dell’anima. Tramite Mosé avveniva lo stesso appunto nel modo in cui agli uomini veniva indicato il sorgere della Creazione terrena con vista alla meta spirituale. E nello stesso modo Gesù illustrava le parole di Mosé, spinto dallo Spirito in Lui e per Lui lo sviluppo spirituale dell’uomo era della massima importanza, cosicché spiegava tutto al riguardo di questo, per indurre gli uomini a dare meno importanza alla vera Creazione del mondo che alla rispondenza spirituale, al parallelo, che ha da mostrare ogni avvenimento terreno e che deve essere considerato molto di più, se l’uomo vuole registrare il successo per la sua anima. Possono bensì essere offerte ancora molte altre spiegazioni, e questo è anche il caso, che i riceventi delle Comunicazioni spirituali ricevono su queste differenti interpretazioni mediante l’Agire dello Spirito. Ma allora di tanto in tanto è necessaria una confrontazione, e dove si trovano le stesse opinioni, le stesse spiegazioni, là si può anche parlare di un sicuro Agire dello Spirito, perché ogni spiegazione deve coincidere con l’altra ed alla fine riguardare sempre lo sviluppo verso l’Alto dell’uomo spirituale, anche se in una rappresentazione comprensibile più o meno difficile. Dove lo Spirito di Dio Stesso può agire, è garantita anche la comprensione.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Erschaffung der Welt.... Moses.... Bildersprache....

Lasset euch zu keinem Urteil hinreißen, solange ihr noch nicht vollerweckten Geistes seid. Es gibt so unendlich vieles, das euren Verstand belasten würde, so er es verarbeiten sollte, das aber doch göttliche Weisheit ist, also ein Wissen, das völlig der Wahrheit entspricht. Der Mensch kann in seiner Unzulänglichkeit nicht ein Teilchen davon erfassen, er kann auch nicht durch noch so scharfe Verstandestätigkeit Licht darüber empfangen, sondern er muß auf geistigem Wege darüber Aufklärung begehren und in Empfang nehmen.... Er muß Gott zu sich sprechen lassen direkt oder in Form von Gedanken, die nach innigem Gebet um Erleuchtung in ihm aufsteigen. Was dem einen Menschen voll verständlich ist, kann dem anderen dunkleres Wissen sein als die tiefste Nacht, und also wird letzterer verwerfen, was der erste als reine Wahrheit erkennt und annimmt. Es kann aber eine Debatte darüber auch jenem Aufklärung geben, so er solche verlangt. Ebenso kann Gott auch in Form von Belehrungen durch Mitmenschen die Wahrheit austeilen, so Er durch ein Organ Sich Selbst äußern kann oder diesem in die Feder diktiert, was zu wissen nötig ist:.... Es gibt verschiedene Erklärungen über den Schrifttext von der Erschaffung der Welt, und jede kann Wahrheit sein, wenn sie ihren Ausgang genommen hat von Dem, Der die ewige Wahrheit Selbst ist. Und es ist sonach vom Reifegrad des Belehrtwerdenden abhängig, welche Erklärung er benötigt. Er kann die Schöpfungstage betrachten, wie er will, er kann einen rein geistigen Zusammenhang erkennen wollen und wird entsprechend belehrt.... er kann aber auch sich selbst als Mittelpunkt jeglicher materiellen Schöpfung betrachten und dementsprechend die überlieferten Aussprüche Moses auslegen oder sie als ihm unverständlich ad akta legen bis auf weiteres, d.h., bis seine Erkenntnisreife erhöht ist durch einen dem göttlichen Willen gemäßen Lebenswandel. Er wird nie zum restlosen Verständnis gelangen auf Erden, denn die göttliche Weisheit ist unerschöpflich, unergründlich, bevor nicht der Mensch vollkommen ist, wenngleich Gott den Menschen erleuchtet und ihm ein umfangreiches Wissen durch Seinen Geist vermitteln kann. Die Erschaffung der Welt kann den Menschen nicht anders als in Bildern klargemacht werden. Die Menschen zur Zeit Moses waren mit der Bildersprache vertraut, so daß sie nicht nur die irdische, d.h. die materielle Entwicklung der Erde darunter verstanden, sondern auch den geistigen Zusammenhang begreifen konnten, so sie diesen zu erfahren wünschten. Es sind die Worte Moses nicht oberflächlich gegeben, und sie können daher auch nicht ihrem Wortlaut gemäß zu verstehen sein, sondern Gott Selbst sprach zu Moses, und zwar für die gesamte Menschheit einer ganzen Erlösungsepoche, die einen endlos langen Zeitraum umfaßt.... (5.8.1947) Und seine Rede war so gehalten, daß sie Anwendung finden konnte auf Gegenwart, Vergangenheit und Zukunft. Sie erleuchtete sowohl die Zeit von Anfang bis zum Ende einer Erlösungsepoche als auch die Vorzeit und die noch kommende Zeitepoche, die von einem geistig Schauenden, wie Moses es war, klar und sicher vorausgesehen wurde, wenn auch der Mensch als solcher über zukünftige Dinge nicht Bescheid weiß. Dem geistig Schauenden aber enthüllt sich alles, und entsprechend ist auch sein Handeln. Moses gab also der Menschheit ein Licht, er stand in vollstem Übereinklang mit dem Willen Gottes, und er konnte daher auch aussprechen, was in ihm zur Aussprache drängte: Gott wollte nun den Menschen kundtun die Reihenfolge der irdischen Schöpfung, wobei jedoch zu bedenken ist, daß endlos lange Zeit dazu benötigt wurde und diese Zeit sowohl auf die geistige als auch auf die irdische Entwicklung bezogen werden muß. Die geistige Entwicklung betrifft immer als letztes das Wesenhafte in der Verkörperung als Mensch. Folglich muß die Aufwärtsentwicklung als Mensch auch zu vergleichen sein mit der langsamen Entwicklung der irdischen Schöpfung, und da erstere sich vollzieht in der göttlichen Ordnung, muß sie dem Entwicklungsgang der irdisch materiellen Welt gleichen, der auch in Gott-gewollter Ordnung seinen Lauf nahm. Nur der geistig strebende Mensch versteht den Zusammenhang und kann diese Feststellung machen, und dieser versteht auch den Sinn der Worte Moses ihrer geistigen Bedeutung nach. Eine verständlichere Erklärung ist jedoch nicht zu geben, solange nicht die Parallele gesucht wird von geistiger und materieller Aufwärtsentwicklung. Den Werdegang der materiellen Schöpfung den Menschen zu erläutern war wahrlich nicht von Bedeutung, und das Wissen darum bereichert den Menschen nicht. Dennoch war ihr Anfang dem geistigen Zustand des Wesenhaften entsprechend.... Alles Folgende ergab sich aus dem Vorhergehenden. Es ist aber keineswegs abzuleugnen, daß Gott den Menschen ständig Hinweise gibt auf ihre Bestimmung, auf ihren Lebenszweck.... die Höherentwicklung der Seele. Durch Moses geschah das gleiche in eben der Weise, daß die Menschen auf die Entstehung der irdischen Schöpfung aufmerksam gemacht wurden immer mit dem Hinblick auf das geistige Ziel.... Und in der gleichen Weise erläuterte der Mensch Jesus die Worte Moses, getrieben vom Geist in Sich, und Ihm war die geistige Entwicklung des Menschen von größerer Bedeutung, so daß Er alles im Hinblick darauf erklärte, um die Menschen zu veranlassen, der eigentlichen Erschaffung der Welt die geringere Bedeutung beizulegen als der geistigen Entsprechung, der Parallele, die jedes irdische Geschehen aufzuweisen hat und die weit mehr beachtet werden muß, will der Mensch Erfolg verzeichnen für seine Seele.... Es können noch viele andere Erklärungen geboten werden, und es ist dies auch der Fall, daß die Empfänger geistiger Kundgaben verschiedene Auslegungen darüber erhalten durch Geisteswirken. Dann aber ist von Zeit zu Zeit eine Aussprache nötig, und wo gleiche Ansichten, gleiche Erklärungen anzutreffen sind, dort kann auch von sicherem Geisteswirken gesprochen werden, denn eine jede Erklärung muß übereinstimmen mit der anderen und letzten Endes immer die Aufwärtsentwicklung des Geistmenschen betreffen, wenn auch in leichter oder schwerer zu fassenden Darstellung. Wo der Geist Gottes selbst wirken kann, ist auch das Verständnis garantiert....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde