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La contemplazione spirituale

Grazie alla vista spirituale l’uomo potrebbe dare uno sguardo nel Regno spirituale, ma questo richiede un grado di maturità dell’anima che solo di rado un uomo raggiunge sulla Terra. Ma a questo non è più chiuso il Regno spirituale, per lui la materia terrena e l’involucro materiale della sua anima non sono più un ostacolo per elevarsi dalla Terra e di camminare nei campi dell’aldilà per la propria istruzione e per aumentare la maturità della su anima. Solo a colui che tende seriamente e colui che ha sete di Verità avrà questa Grazia ed appunto solo così potrà essere dato il chiarimento da lui a quegli uomini che tendono anche loro alla maturità spirituale, perché ciò che Dio ha nascosto agli uomini, rimarrà loro nascosto finché loro stessi non adempiono le Leggi che hanno per conseguenza di levare il velo. Più un uomo sulla Terra è perfetto, più profondo è anche il suo legame con il Regno spirituale, perché la voragine fra l’uomo ed il Regno spirituale è solo l’imperfezione del primo; se questa viene sospesa, allora è già fatto il ponte sul quale l’uomo, cioè la sua anima, si può librare nel Regno spirituale per ricevervi le ricchezze che promuovono il suo sviluppo. L’anima può anche dimorare inconsapevolmente in quei campi senza che l’uomo se ne renda conto, quindi le sue percezioni corporee ne rimangono intoccate, quindi l’uomo come tale non sà, mentre l’anima ne trae il più grande vantaggio, perché viene costantemente istruita e quindi aumenta in Forza e Vigore, per continuare ad istruirsi spiritualmente nello stato consapevole e quindi percorre la via terrena nel costante tendere alla perfezione. Ma se l’uomo è pienamente cosciente di ciò che l’anima ha contemplata nel Regno spirituale, allora è arrivato ad un grado di sviluppo superiore ed anche vicino alla sua fine corporea. Il suo dimorare sulla Terre ha poi solo ancora lo scopo di agire chiarendo verso coloro che tendono, ma che non ce l’hanno ancora fatta a raggiungere quella perfezione e perciò devono essere spronati all’attività spirituale, a tendere appunto alla perfezione. Ma anche solo a questi prossimi saranno afferrabili le impressioni, perché il Regno spirituale indica infinitamente tante variazioni nel Regno terreno e solo quando l’uomo penetra in un sapere spirituale più profondo attraverso l’agire nell’amore, gli sono comprensibili le spiegazioni di una contemplazione spirituale, perché sono escluse leggi terrene ed il comprendere le Leggi spirituali premette un grado di perfezione. Ma l’’anima di colui che contempla spiritualmente è infinitamente felice di ciò che le si rivela nel Regno spirituale e vive la vita terrena solo ancora come in un sogno, perché ha riconosciuta che non è la vera vita dell’anima, che la sua vera Patria è il Regno spirituale e che solo allora comincia la vera Vita, quando può entrare nel Regno spirituale senza involucro materiale. Sà anche apprezzare quella straordinaria Grazia che le ha aperta la vista spirituale ed è colma di gratitudine e lode per il suo Creatore, suo Padre dall’Eternità, ed il suo unico tendere sulla Terra è di adempiere i Suoi Comandamenti e con il Quale è anche unita animicamente e spiritualmente e lo rimarrà in tutta l’Eternità.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Geistiges Schauen....

Vermöge der geistigen Sehe könnte der Mensch Einblick nehmen in das geistige Reich, doch es erfordert dies einen Reifegrad der Seele, den selten nur ein Mensch auf Erden erreicht. Diesem aber ist das geistige Reich nicht mehr verschlossen, für ihn ist die irdische Materie und die materielle Hülle seiner Seele kein Hindernis mehr, sich von der Erde zu erheben und zu wandeln in jenseitigen Gefilden zur eigenen Schulung und zur Erhöhung seiner Seelenreife. Nur dem ernstlich Strebenden und nach der Wahrheit Dürstenden wird diese Gnade zuteil, und ebenso wird auch nur von ihm aus den Menschen Aufklärung gegeben werden können, die gleichfalls streben nach geistiger Reife, denn was Gott den Menschen verborgen hat, wird ihnen verborgen bleiben, bis sie selbst die Gesetze erfüllen, die ein Lüften des Schleiers zur Folge haben. Je vollkommener ein Mensch auf Erden ist, desto tiefer ist auch die Bindung von ihm mit dem geistigen Reich, denn die Kluft zwischen dem Menschen und dem geistigen Reich ist nur die Unvollkommenheit des ersteren; wird diese behoben, so ist die Brücke schon geschlagen, auf welcher der Mensch, d.h. dessen Seele, jederzeit in das geistige Reich sich schwingen kann, um dort Reichtümer entgegenzunehmen, die ihre geistige Entwicklung fördern. Es kann die Seele auch unbewußt in jenen Gefilden weilen, d.h., ohne daß es dem Menschen vollbewußt wird, also seine körperlichen Empfindungen unberührt bleiben davon, daß der Mensch als solcher es nicht weiß, während die Seele größten Vorteil davon zieht, weil sie ständig belehrt wird und also zunimmt an Kraft und Stärke, um sich im bewußten Zustand weiter geistig zu bilden, und den Erdenweg also zurücklegt in stetem Streben nach Vollkommenheit. Ist aber der Mensch sich vollbewußt dessen, was die Seele im geistigen Reich geschaut hat, dann ist er auf einer höheren Entwicklungsstufe angelangt und auch nahe vor seinem leiblichen Ende. Sein Verweilen auf der Erde hat dann nur noch den Zweck, erklärend zu wirken denen gegenüber, die streben, aber es noch nicht zu jener Vollkommenheit gebracht haben, und die dadurch angespornt werden sollen zu geistiger Tätigkeit, zum Streben nach Vollkommenheit. Faßlich werden die Eindrücke aber auch nur diesen Mitmenschen sein, denn das geistige Reich weiset unendlich viele Abweichungen auf von dem irdischen Reich, und erst, so der Mensch in tieferes geistiges Wissen eindringt durch Wirken in Liebe, sind ihm die Erklärungen eines geistig Schauenden verständlich, weil irdische Gesetze ausschalten und, geistige Gesetze zu verstehen, einen Grad der Vollkommenheit voraussetzt. Doch die Seele des geistig Schauenden ist maßlos beglückt von dem, was sich ihr im geistigen Reich offenbart, und sie lebt das Erdenleben nur noch wie in einem Traum, weil sie erkannt hat, daß es nicht das wahre Leben der Seele ist, daß deren wahre Heimat das geistige Reich ist und daß erst dann das eigentliche Leben beginnt, wenn sie eingehen kann ohne materielle Hülle in das geistige Reich.... Sie weiß auch jene außergewöhnliche Gnade zu schätzen, daß ihr die geistige Sehe geöffnet ist, und ist voller Dank- und Lobpreisung gegen ihren Schöpfer, ihren Vater von Ewigkeit, Dessen Gebote zu erfüllen ihr einziges Streben ist auf Erden und Dem sie darum auch verbunden ist seelisch und geistig und bleiben wird bis in alle Ewigkeit....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde