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La Divenuta Uomo di Dio

Che Io ho preso dimora sulla Terra in un involucro umano rimarrà un problema irrisolto per gli uomini finché sono sulla Terra, perché non potranno mai afferrare che il più Maestoso, il Creatore del Cielo della Terra, poteva celarSi in un Essere umano, in un involucro che significava limitazione per questo Spirito dall’Eternità. Gli uomini non saranno mai in grado di penetrare in questo Mistero, persino quando viene loro spiegato secondo la maturità della loro anima. Questo problema della Divenuta Uomo è così misterioso ed il Mio Amore cerca comunque di renderlo sempre di nuovo comprensibile agli uomini, affinché possano credere ciò che devono credere per diventare beati. Nel Mio infinito Amore si trova intanto la motivazione della Mia Divenuta Uomo sulla Terra. Le Mie creature non erano più in grado di riconoscere il collegamento da sé verso il loro Creatore. E quindi Io Stesso volevo farMi riconoscere da loro per stimolarli a ristabilire il legame con Me, perché il Mio Amore desidera eternamente ciò che è proceduto da Me. Ed il desiderio deve anche essere dalla parte delle Mie creature, se deve aver luogo il collegamento. Il Mio Amore quindi voleva portare Sé Stesso agli uomini, affinché Mi riconoscessero. L’uomo è solo un’Opera di Creazione nella piccolissima miniatura, misurato alla Mia infinitamente grande Forza, non potrebbe stare di fronte alla Mia Pienezza di Forza, senza venirne schiacciato. Quindi Io dovevo venirgli di fronte in una forma per lui afferrabile e sopportabile, per dargli la possibilità di entrare in collegamento con Me. E quindi Sono venuto dagli uomini come Uomo. Il Mio Spirito che sonnecchia anche come scintilla spirituale in ogni uomo, ha preso in tutta la pienezza dimora in una Forma umana. Questa quindi celava il Divino davanti ai loro occhi, davanti al Quale non potevano sussistere se li avesse irrfadiato in tutta la pienezza di Forza. Il Mio Spirito colma l’Infinito, ma Si poteva anche nascondere nell’involucro più piccolo, perché il Mio Spirito non E’ legato al tempo ed allo spazio. Il Mio Spirito non aveva bisogno di nessun involucro, ma Si E’ dato in un involucro per via delle Mie creature che non erano mai in grado di sopportarMi senza involucro. Mi Sono quindi portato vicino agli uomini visibile in una Forma umana. Ogni forma umana viene prima vivificata tramite la Mia scintilla spirituale, attraverso il Mio Respiro, la Mia Parte che all’inizio dell’incorporazione come uomo viene posta in lui, sonnecchia ed attende il risveglio. E la Mia creatura diventa divina, appena risveglia questa scintilla spirituale tramite l’amore, la Parte di Me Stesso. L’Uomo Gesù ha ora portato alla Vita la scintilla spirituale in Sé tramite l’agire nell’amore, la scintilla si è accesa alla chiara Fiamma ed ha attirato Me in tutta la pienezza nella Sua Forma corporea esteriore. Il Mio Spirito dall’Eternità non E’ legato a tempo e spazio, non E’ limitato, colma tutto il Cosmo, il Regno spirituale e tutte le Creazione, Egli E’ ovunque, di conseguenza deve poter anche dimorare in un involucro umano, se questo involucro permette il Suo dimorare in quanto si forma in modo che non viene più consumata dalla Mia Forza e dal Mio Amore. Perché questo premette la Perfezione che manca agli uomini, ma che Gesù aveva raggiunto sulla Terra. Perciò l’Uomo Gesù poteva entrare in strettissimo collegamento con Me senza scomparire, mentre il Suo involucro celava Me davanti a coloro che non potevano sopportare la Mia Vicinanza, perché erano ancora imperfetti. Malgrado ciò Mi potevano vedere, ma non Mi riconoscevano, vedevano solo l’Uomo Gesù, ma non Me in Lui. Io Stesso però Ero diventato Uomo, Io Stesso avevo dato a Me un Involucro umano, perché Io Stesso Sono appunto il Creatore di tutto ciò che è visibile. Che Io Sono venuto agli uomini, ha la sua motivazione nel Mio ultragrande Amore per loro, perché avevano bisogno della Mia Presenza, per ritrovare di nuovo la via del ritorno a Me. Io Sono diventato Uomo e come Uomo ho intrapreso la lotta con il Mio avversario, che voleva respingere da Me le Mie creature ed ha tolto loro ogni forza di volontà di opporsi a lui. E quindi ho lottato con lui per gli uomini. E la Mia Arma era l’Amore che vince tutto ciò che Gli si oppone. Ho sofferto e Sono morto come Uomo per gli uomini, per Amore per loro, per vincere l’avversario, la cui forza non poteva resistere a quest’Arma, la cui forza ho spezzato tramite l’Amore. (10.01.1946) La Mia Discesa sulla Terra era quindi di eseguire una lotta fra la Luce e la tenebra. La Luce Stessa Si E’ posta al principe della tenebra per spezzare il suo potere sullo spirituale, che doveva decidersi nella libera volontà per la Luce oppure per la tenebra. Il Mio avversario però non ammetteva questa decisione della libera volontà, ma costringeva lo spirituale in quanto approfittava della volontà indebolita degli uomini, che rendeva a loro impossibile riconoscere Dio, che quindi cercava di tenere lontano da loro Me come la Luce dall’Eternità, per impedire che si decidessero per Me. E perciò Sono venuto in Aiuto agli uomini. Ho tolto il potere al Mio avversario di agire in questo modo sugli uomini deboli nella volontà, ho posto Me Stesso dalla parte degli uomini e lottavo contro di lui come Uomo, cioè la Mia Forma esteriore era sottoposta alle stesse leggi come ogni altro uomo. Doveva lottare attraverso tutte le tentazioni e debolezze terrene, ma Ero animato dall’Amore e la Forza dell’Amore ha ottenuto la Vittoria, era più forte del potere di colui che era senza amore. Io Ero nell’Uomo Gesù in tutta la Pienezza, il Mio Spirito dall’Eternità aveva preso dimora in Lui, ma dapprima l’Uomo Gesù Si Era formato in modo che Io potessi prendere dimora in Lui. La Mia Forma esteriore era bensì la stessa Mia Opera, l’Opera del Creatore dall’Eternità, ma anche questa Forma esteriore all’inizio dell’incorporazione della Sua Anima, Portatrice di sostanze immature, che attraverso la Volontà dell’Uomo Gesù, attraverso il Suo Amore, doveva dapprima spiritualizzarsi, quindi doveva prima diventare il Vaso d’accoglienza di Me Stesso. Perché Io, lo Spirito più perfetto dall’Eternità, potevo prendere dimora solo in un Vaso perfetto. Ma allora dimoravo visibilmente fra gli uomini, allora Io Stesso camminavo sulla Terra nella Forma di un Uomo; Io Stesso, lo Spirito, il Quale domina l’Infinito, Era disceso sulla Terra, Mi Ero manifestato in una Forma Che Era visibile agli uomini. Questo è un Mistero che vi rimarrà inafferrabile malgrado qualsiasi spiegazione ed Io cerco comunque a rendervelo comprensibile fino al punto che potete riconoscere Me Stesso in Gesù, perché così come una scintilla ardente può crescere per agire in modo elementare come un potente Fuoco, così la scintilla spirituale nell’Uomo Gesù Si è infiammata ad un chiarissimo ardore e Si è unita con l’eterno Fuoco, questo stesso ha consumato tutto il terreno dell’Uomo Gesù e rimaneva solo il Divino in e su di Lui. Ero Io il Grande Spirito dall’Eternità il Quale Era visibile agli uomini per portare loro di nuovo conoscenza di Dio, al Quale dovevano tendere sulla Terra, per il Quale dovevano decidersi nella libera volontà, il Quale conquistava per loro di nuovo la Forza attraverso la Sua morte sulla Croce, che l’Uomo Gesù ha preso su di Sé per liberare i Suoi prossimi.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Menschwerdung Gottes....

Daß Ich in einer menschlichen Hülle auf Erden Aufenthalt nahm, wird ein unlösbares Problem bleiben für die Menschen, solange sie auf Erden weilen, denn niemals werden sie es fassen können, daß Sich der Erhabenste, der Schöpfer Himmels und der Erde, bergen konnte in einem menschlichen Wesen, in einer Hülle, die sonach Begrenzung für diesen Geist von Ewigkeit bedeutete. Niemals werden die Menschen in dieses Mysterium einzudringen fähig sein, selbst wenn es ihnen erklärt wird ihrer Seelenreife gemäß. Es ist dieses Problem der Menschwerdung so geheimnisvoll, und doch sucht Meine Liebe, es immer wieder den Menschen verständlich zu machen, auf daß sie glauben können, was sie glauben sollen, um selig zu werden. In Meiner unendlichen Liebe liegt vorerst die Begründung für Meine Menschwerdung auf Erden. Meine Geschöpfe vermochten nicht mehr, den Zusammenhang von sich zu ihrem Schöpfer zu erkennen. Und also wollte Ich Mich Selbst ihnen erkennbar machen, um sie anzuregen, die Bindung mit Mir wiederherzustellen, denn Meine Liebe verlangt ewiglich nach dem, was aus Mir hervorgegangen ist. Und es muß das Verlangen auch auf seiten Meiner Geschöpfe sein, soll der Zusammenschluß stattfinden können. Meine Liebe also wollte sich selbst den Menschen nahebringen, auf daß sie Mich erkannten.... Der Mensch ist nur ein Schöpfungswerk in kleinster Miniatur, gemessen an Meiner unendlich großen Kraft.... er würde Meiner Kraftfülle nicht gegenüberstehen können, ohne erdrückt zu werden davon.... Ihm mußte Ich also gegenübertreten in für ihn faßlicher und ertragbarer Form, um ihm die Möglichkeit zu geben, mit Mir in Verbindung zu treten. Und also kam Ich zu den Menschen als Mensch.... Mein Geist, der als geistiger Funke auch in jedem Menschen schlummert, nahm in aller Fülle Aufenthalt in einer menschlichen Form. Die Form also verbarg das Göttliche vor ihren Augen, vor dem sie nicht bestehen konnten, so es in aller Kraftfülle sie bestrahlen würde.... Mein Geist füllte die Unendlichkeit aus.... Er konnte sich aber auch bergen in kleinster Hülle, weil Mein Geist nicht an Zeit und Raum gebunden ist. Mein Geist benötigte keine Hülle, aber er gab sich eine Hülle Meiner Geschöpfe wegen, die hüllenlos Mich nimmer zu ertragen vermochten. In einer menschlichen Form also brachte Ich Mich den Menschen in schaubare Nähe. Jede menschliche Form wird erst belebt durch Meinen Geistesfunken, durch Meinen Odem, Meinen Anteil, der, zu Beginn der Verkörperung als Mensch in ihn gelegt, schlummert und der Erweckung harrt. Und es wird Mein Geschöpf göttlich, sowie es diesen Geistesfunken, den Anteil Meiner Selbst, erwecket durch die Liebe.... Der Mensch Jesus nun brachte durch Liebeswirken den Geistesfunken in Sich zum Leben, der Funke entzündete sich zur hellen Flamme, und er zog Mich in aller Fülle in Seine körperliche Außenform, die nun zum Aufenthalt Meiner Selbst wurde. Mein Geist von Ewigkeit ist nicht gebunden an Zeit und Raum, er ist nicht begrenzt, er erfüllt das ganze Weltall, das geistige Reich und alle Schöpfungen, er ist überall.... folglich muß er auch in einer menschlichen Hülle weilen können, so diese Hülle sein Verweilen darin zuläßt insofern, als daß sie sich so gestaltet hat, daß sie nicht mehr verzehrt wird von Meiner Kraft und Liebe.... Denn dies setzt Vollkommenheit voraus, die den Menschen mangelte, Jesus aber erreicht hatte auf Erden. Darum konnte der Mensch Jesus mit Mir in engster Verbindung stehen, ohne zu vergehen, während Seine Hülle Mich barg vor denen, die Meine Nähe nicht ertragen konnten, weil sie noch unvollkommen waren. Dennoch konnten sie Mich sehen, aber sie erkannten Mich nicht, sie sahen nur den Menschen Jesus, nicht aber Mich in Ihm. Ich Selbst aber war Mensch geworden, Ich Selbst hatte Mir eine menschliche Hülle gegeben, denn Ich Selbst bin ja der Schöpfer alles dessen, was ersichtlich ist. Daß Ich zu den Menschen kam, hat in Meiner übergroßen Liebe zu ihnen seine Begründung, weil sie Meine Gegenwart benötigten, um wieder zu Mir zurückzufinden. Ich wurde Mensch und nahm als Mensch den Kampf auf mit Meinem Gegner, der Meine Geschöpfe von Mir abdrängen wollte und ihnen jegliche Willenskraft nahm, sich ihm zu widersetzen.... Und also kämpfte Ich mit ihm für die Menschen.... Und Meine Waffe war die Liebe, die alles besiegt, was sich ihr widersetzet.... Ich litt und starb als Mensch für die Menschen, aus Liebe zu ihnen, um den Gegner zu besiegen, dessen Kraft dieser Waffe nicht standhalten konnte, dessen Kraft Ich brach durch die Liebe.... (10.1.1946) Meine Niederkunft auf Erden war sonach der Austrag eines Kampfes zwischen Licht und Finsternis. Das Licht Selbst stellte Sich dem Fürsten der Finsternis, um seine Macht zu brechen über das Geistige, das im freien Willen sich entscheiden sollte für Licht oder für die Finsternis. Mein Gegner aber ließ diese freie Willensentscheidung nicht zu, sondern er zwang das Geistige insofern, als daß er den geschwächten Willen der Menschen für sich in Anspruch nahm, daß er es den Menschen unmöglich machte, Gott zu erkennen, daß er also Mich als das Licht von Ewigkeit ihnen fernzuhalten suchte, um zu verhindern, daß sie sich für Mich entschieden. Und deshalb kam Ich den Menschen zu Hilfe. Ich nahm Meinem Gegner die Macht, in dieser Weise einzuwirken auf die willensschwachen Menschen, Ich stellte Mich Selbst auf die Seite der Menschen und kämpfte gegen ihn als Mensch.... d.h., Meine Außenform war den gleichen Gesetzen unterworfen wie jeder andere Mensch. Sie mußte sich hindurchringen durch alle Versuchungen und irdische Schwächen, doch sie war von Liebe beseelt, und die Kraft der Liebe behielt den Sieg, sie war stärker als die Macht dessen, der ohne Liebe war. Im Menschen Jesus war Ich in aller Fülle, Mein Geist von Ewigkeit hatte in Ihm Wohnung genommen, doch zuvor hatte Sich der Mensch Jesus so gestaltet, daß Ich Ihn zur Wohnung nehmen konnte. Meine Außenform war wohl gleichfalls Mein Werk, das Werk des Schöpfers von Ewigkeit, doch auch diese Außenform war zu Beginn der Verkörperung Seiner Seele Träger unreifer Substanzen, die durch den Willen des Menschen Jesus, durch Seine Liebe, sich zuvor vergeistigen mußte, also erst werden mußte zum Aufnahmegefäß Meiner Selbst.... Denn Ich, der vollkommenste Geist von Ewigkeit, konnte nur in einem vollkommenen Gefäß Aufenthalt nehmen.... Dann aber weilte Ich sichtbar unter den Menschen, dann wandelte Ich Selbst auf Erden in der Form eines Menschen; Ich Selbst, der Geist, Der die Unendlichkeit beherrscht, war zur Erde niedergestiegen, Ich hatte Mich manifestiert in einer Form, Die den Menschen schaubar war.... Es ist dies ein Mysterium, das euch unfaßlich bleiben wird trotz jeglicher Erklärung, und doch versuche Ich, es euch so weit verständlich zu machen, daß ihr in Jesus Mich Selbst anerkennen könnt, denn so, wie ein glimmendes Fünkchen anwachsen kann, um als mächtiges Feuer elementar zu wirken, so entflammte der Geistesfunke im Menschen Jesus zu hellster Glut und vereinigte sich mit dem ewigen Feuer, es verzehrte das ewige Feuer alles Irdische vom Menschen Jesus, und es blieb nur das Göttliche in und an Ihm.... Ich war es, der große Geist von Ewigkeit, Der den Menschen sichtbar war, um ihnen wieder die Kenntnis zu bringen von Gott, Dem sie zustreben sollten auf Erden, für Den sie sich entscheiden sollten im freien Willen und Der ihnen dazu wieder die Kraft erwarb durch Seinen Tod am Kreuze, den der Mensch Jesus auf Sich nahm, um Seine Mitmenschen zu erlösen....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde