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La debolezza di volontà - Il pericolo di morte - L’avvenimento della natura

L’uomo è debole ed esposto inerme ai poteri dell’oscurità se non invoca Dio per l’Aiuto. Ma questa debolezza ha l’effetto solamente sulla sua anima, per cui sulla Terra può essere forte e potente ed apparentemente non ha bisogno di un Aiuto. E’ il suo corpo che viene provveduto con la forza dal basso, se lascia inosservato Dio e così dichiara la sua appartenenza al Suo avversario. Ma l’anima è debole e scoraggiata, è legata e sente la catena come tormento, senza poter liberarsene per via della sua debolezza di volontà. E soltanto l’invocazione a Dio, l’invocazione a Gesù come Redentore del mondo, può aiutarla alla Forza della volontà in modo che possa determinare il corpo a cambiare la conduzione della sua vita e rivolgersi totalmente a Dio, cioè che il corpo coincida con l’anima ed ora persegue altre mete che quelle mondane. Senza l’Aiuto e la Grazia di Dio l’uomo non ottiene nulla e la sua anima rimane nel più fitto avvolgimento, nell’oscurità e perciò senza conoscenza. E benché la sua vita terrena non faccia riconoscere nessuna mancanza di forza, la morte corporea termina lo stato di forza e l’anima entra nel Regno dell’aldilà totalmente senza forza. Ha vissuto inutilmente la vita terrena, senza qualsiasi successo spirituale, i suoi successi terreni sono caduci e senza influenza sulla Vita nell’Eternità. E così innumerevoli anime entreranno nell’aldilà, nude e spoglie e dimorano nella tenebra, perché sulla Terra non riconoscono Dio e non Lo invocano per la Grazia. E Dio pensa a queste anime, mentre Egli vuole annunciarSi loro in modo particolare, mentre vuole farSi riconoscere da loro in modo straordinario. Egli le mette in una situazione in cui la forza ed il vigore terreni non possono fare nulla, dove sono esposte inermi ad un altro potere, dove gli elementi della natura incorporano per loro questo potere e sono apparentemente esposte a questo senza salvezza. Le mette in una situazione nella quale Lo devono invocare, senza però costringere la loro volontà. Devono trovarLo in vista del pericolo di morte in cui si trovano, devono imparare a riconoscere una Potenza la Quale E’ più forte che ogni potere terreno e darsi a questa Potenza nella fiducia e la fede che le aiuterà. L’ora del pericolo di morte può ancora procurare un cambiamento del pensare del singolo uomo ed allora questi sono salvati, persino, quando perdono la vita del corpo, perché entrano nell’aldilà con altra mentalità e là possono trovare più facilmente la via che conduce in Alto. Ma coloro che rimangono in vita, la possono ancora utilizzare fino alla fine per la loro maturità spirituale. Dio parlerà per via dei pochi e Si mostrerà all’umanità, impiegherà l’ultimo mezzo prima della fine che può ancora procurare un cambiamento del pensare in coloro che non sono del tutto ostinati ed i loro cuori non del tutto induriti. E per via di questi pochi Egli indugia sempre ancora con la definitiva distruzione della Terra, perché Egli cerca di salvare ogni anima che si vuole lasciar salvare, dal ripetuto percorso attraverso la Creazione. Ma chi non Lo vuole riconoscere nemmeno allora, deve ripercorrere quella via senza pietà, per lui non esiste più nessuna possibilità di cambiare su questa Terra, perché si è dato totalmente ai poteri dell’oscurità e perciò entra anche nel loro regno, nel regno degli spiriti relegati, che devono espiare per i loro peccati attraverso un tempo infinitamente lungo dell’essere relegato nella solida materia, nelle Creazioni della nuova Terra.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Willensschwäche.... Todesgefahr.... Naturgeschehen....

Schwach ist der Mensch und hilflos den Mächten der Finsternis preisgegeben, so er nicht Gott anruft um Hilfe. Doch diese Schwäche wirkt sich nur an seiner Seele aus, weshalb er auf Erden stark und mächtig sein kann und einer Hilfe scheinbar nicht bedarf. Es ist sein Körper, der bedacht wird mit Kraft von unten, so er Gott außer acht lässet und dadurch seine Zugehörigkeit zu Seinem Gegner bekennt. Die Seele aber ist schwach und verzagt, sie ist gefesselt und empfindet die Fessel als Qual, ohne sich von ihr lösen zu können ihrer Willensschwäche wegen. Und nur der Anruf Gottes, der Anruf Jesu als Erlöser der Welt, kann ihr zur Willensstärke verhelfen, so daß sie den Körper bestimmen kann, seine Lebensführung zu ändern und sich voll und ganz Gott zuzuwenden, d.h., daß der Körper mit der Seele übereinstimmt und nun andere Ziele als weltliche verfolgt. Ohne Gottes Hilfe und Gnade erreichet der Mensch nichts, und seine Seele bleibt in dickster Umhüllung, in Dunkelheit und darum ohne Erkenntnis. Und wenngleich sein irdisches Leben keinen Kraftmangel erkennen läßt, der Leibestod beendet den Kraftzustand, und die Seele geht völlig kraftlos ins jenseitige Reich ein. Das Erdenleben hat sie umsonst gelebt, ohne jeglichen geistigen Erfolg, ihre irdischen Erfolge sind vergänglich und ohne Einfluß auf das Leben in der Ewigkeit. Und so werden unzählige Seelen ins Jenseits eingehen, nackt und bloß und in Finsternis weilen, weil sie auf Erden Gott nicht anerkennen und Ihn anrufen um Gnade. Und dieser Seelen gedenket Gott, indem Er sich ihnen ganz besonders kundtun will, indem Er Sich ihnen in außergewöhnlicher Weise zu erkennen geben will. Er versetzt sie in eine Lage, wo irdische Kraft und Stärke nichts vermag, wo sie hilflos einer anderen Macht preisgegeben sind, wo die Naturelemente ihnen diese Macht verkörpern und sie diesen scheinbar rettungslos ausgeliefert sind. Er versetzt sie in eine Lage, wo sie Ihn anrufen müssen, ohne jedoch ihren Willen zu zwingen. Angesichts der Todesgefahr, in der sie schweben, sollen sie zu Ihm finden, sie sollen eine Macht erkennen lernen, Die stärker ist als jede irdische Macht, und sich dieser Macht hingeben im gläubigen Vertrauen, daß Sie helfen wird. Die Stunde der Todesgefahr kann noch eine Wandlung des Sinnes einzelner Menschen zuwege bringen, und dann sind diese gerettet, selbst wenn sie das Leibesleben verlieren, denn sie gehen anderen Sinnes in das Jenseits ein und können dort leichter den Weg finden, der zur Höhe führt. Die aber am Leben bleiben, können noch dieses nützen bis zum Ende zu ihrer geistigen Reife.... Um der wenigen willen wird Gott sprechen und Sich zeigen der Menschheit, Er wird das letzte Mittel anwenden vor dem Untergang, das noch eine Änderung des Denkens herbeiführen kann bei denen, die nicht gänzlich verstockten und verhärteten Herzens sind. Und um dieser wenigen willen zögert Er noch immer mit der endgültigen Vernichtung der Erde, denn jede Seele suchet Er zu retten vor dem nochmaligen Gang durch die Schöpfung, die sich retten lassen will. Doch wer Ihn auch dann noch nicht erkannt hat, der muß ohne Erbarmen jenen Weg zurücklegen, für Ihn gibt es auf dieser Erde keine Möglichkeit mehr, sich zu wandeln, denn er hat sich voll und ganz den Mächten der Finsternis verschrieben und geht daher auch in dessen Reich ein, in das Reich der gebannten Geister, die büßen müssen für ihre Sünden durch endlos lange Zeit des Gebundenseins in der festen Materie, in den Schöpfungen auf der neuen Erde....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde