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Il progresso – L’arresto – La retrocessione nel mondo spirituale

Nel mondo spirituale non esiste né un arresto né una retrocessione, appena l’essere si trova nella conoscenza, quindi è entrato nel Regno di Luce. Dato che allora riceve continuamente la Forza, è anche ininterrottamente attivo, ed ogni attività è un agire nell’amore, che significa progresso spirituale. Riceventi di Luce e Forza nel Regno spirituale non possono mai sostare nell’inattività, che sarebbe pari ad un arresto, oppure mai pensare ed agire in modo disamorevole e con ciò indurre una retrocessione. Ma l’essere tende ininterrottamente verso l’Alto, la sua forza aumenta costantemente mediante il suo dare e può irradiare una Luce sempre più chiara e perciò essere inimmaginabilmente beato, perché lo stato di Luce è Beatitudine. E perciò tutto lo spirituale deve essere una volta liberato dal suo stato oscuro, perché questa è l’attività degli esseri di Luce nel Regno spirituale, di spezzare l’oscurità, di portare la Luce agli esseri senza luce. Passeranno soltanto tempi infiniti prima che tutto lo spirituale si trovi nello stato di Luce, quindi nell’illimitata Beatitudine. Per questo motivo serviranno ancora innumerevoli Creazioni, dove lo spirituale possa maturare ed anche queste Creazioni sono i prodotti dell’agire spirituale nell’amore. L’attività degli esseri di Luce nel Regno spirituale è differente, secondo il loro grado di perfezione, e consiste nella trasmissione di Luce e Forza, nella trasmissione del sapere all’ignaro e l’apporto di Forza di Vita, oppure anche un creare e formare Creazioni terrene secondo la Volontà di Dio, quindi nell’Irradiazione della Forza di Dio in misura crescente, perché questa Forza diventa visibile nelle Creazioni che portano in sé la vita, perché ospitano lo spirituale ancora immaturo allo scopo della maturazione. Queste Creazioni sono quindi la volontà diventata forma dello spirituale, che in unione con Dio dispone di una misura di Forza e compie la Sua Volontà attraverso queste Creazioni e così si manifesta. Queste Creazioni sono l’Opera di Dio, perché la Sua Forza e Potenza diventano visibile in queste, ma innumerevoli esseri operano nella Sua Volontà e partecipano alla formazione e conservazione di tutta la Creazione materiale, perché in ciò trovano la massima felicità e rendono efficace la Forza di Dio che a loro affluisce costantemente. Non possono agire diversamente che nell’amore e creano perciò sempre nuove opportunità per la maturazione dello spirituale ancora non sviluppato. Questo è il privilegio dei figli di Dio che assumono la parte dell’eredità del Padre, che quindi possono creare e formare come Lui utilizzando la Forza di Dio, che a loro fluisce continuamente, perché sono intimissamente uniti con Lui. E ciononostante per loro non esiste nessuna limitazione della loro Beatitudine, le loro facoltà non saranno mai arrivate ad un limite, perché l’illimitato è il simbolo della perfezione. E così si avvicinano sempre di più a Dio, benché siano fusi con Lui in eterno. Ma l’eterna Divinità Stessa E’ una Entità, alla Quale si tende comunque costantemente, perché E’ perfetta oltre ogni misura e non può mai essere raggiunta nella Sua Perfezione. Quindi nel Regno di Luce esiste soltanto un costante sviluppo verso l’Alto e costante Pienezza di Luce crescente, ma quello che esiste al di fuori del Regno di Luce, sosta nell’arresto, oppure retrocede nel suo sviluppo, perché è senza Forza e dipende da sé stesso e perciò non può nemmeno ricevere la Forza, eccetto che si decida nella libera volontà a servire nell’amore, Allora gli verrà trasmesso la Forza, e poi avrà luogo anche l’unificazione con degli esseri ugualmente maturi ed inizia la lenta risalita nelle sfere di Luce. Ma se non c’è questa volontà, allora sosta nelle Eternità nello stato inerte, buio, oppure sprofonda negli abissi più profondi e s’indurisce di nuovo nella sua sostanza, finché viene di nuovo relegato nelle nuove Opere di Creazione allo scopo di vincere la materia. E questo stato è inimmaginabilmente atroce per lo spirituale, è inattivo, non-libero ed ignaro, è lontano da Dio e senza Forza. Deve percorrere la via dello sviluppo verso l’Alto fino allo stadio della libertà della volontà, finché possa di nuovo ricevere la Forza spirituale che Dio gli trasmette attraverso i Suoi messaggeri, appena esso stesso è pronto ad utilizzarla per l’avvicinamento a Dio. Soltanto allora inizia l’attività degli esseri di Luce, che ora provvedono all’essere nell’amore e nella pazienza, per rendergli possibile l’unificazione con Dio, per renderlo maturo per il Regno spirituale, per le sfere di Luce, nelle quali può arrivare alla contemplazione di Dio ed è beato, perché è costantemente nutrito con la Sua Forza e quindi percepisce sensibilmente la Vicinanza di Dio che lo rende l’essere più beato.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Fortschritt - Stillstand - Rückgang in der geistigen Welt....

In der geistigen Welt gibt es weder einen Stillstand noch einen Rückgang, sowie das Wesen im Erkennen steht, also in das Lichtreich eingegangen ist. Denn da es dann unentwegt Kraft empfängt, ist es auch unentwegt tätig, und jede Tätigkeit ist ein Wirken in Liebe, das geistigen Fortschritt bedeutet. Es können Licht- und Kraftempfänger im geistigen Reich niemals in Untätigkeit verharren, was gleich wäre einem Stillstand, oder niemals lieblos denken und handeln und somit einen Rückgang veranlassen. Sondern unentwegt strebt das Wesen zur Höhe, unentwegt vermehrt sich seine Kraft durch seine Abgabe, und immer helleres Licht kann es ausstrahlen und darum unvorstellbar selig sein. Denn der Zustand des Lichtes ist Seligkeit.... Und darum muß auch einmal alles Geistige erlöst sein aus seinem finsteren Zustand, weil dies die Tätigkeit der Lichtwesen im geistigen Reich ist, die Finsternis zu durchbrechen, den lichtlosen Wesen Licht zu bringen. Nur werden endlose Zeiten vergehen, ehe alles Geistige im Zustand des Lichtes, also in unbegrenzter Seligkeit, steht. Und darum werden noch unzählige Schöpfungen benötigt, wo das Geistige ausreifen kann, und auch diese Schöpfungen sind Produkte des geistigen Liebewirkens. Die Tätigkeit der Lichtwesen im geistigen Reich ist verschieden, je nach ihrem Vollkommenheitsgrad, und besteht im Übermitteln von Licht und Kraft, im Übermitteln von Wissen dem Unwissenden und Zuführen von Lebenskraft.... oder auch im Schaffen und Gestalten von irdischen Schöpfungen nach dem Willen Gottes, also einem Ausstrahlen der Kraft Gottes in erhöhtem Maß, daß diese Kraft sichtbar wird in Schöpfungen, die Leben in sich tragen, weil sie das noch unreife Geistige in sich bergen zum Zwecke des Ausreifens. Diese Schöpfungen also sind der Form gewordene Wille des Geistigen, das im Zusammenschluß mit Gott über ein Maß von Kraft verfügt und Seinen Willen durch diese Schöpfungen erfüllt und zum Ausdruck bringt. Es sind diese Schöpfungen Gottes Werke, weil Seine Kraft und Macht sichtbar wird an ihnen, doch unzählige Wesen wirken in Seinem Willen und beteiligen sich an der Gestaltung und Erhaltung aller materiellen Schöpfung, weil sie darin höchste Beglückung finden und die aus Gott ihnen ständig zuströmende Kraft zur Geltung bringen. Denn sie können nicht anders als tätig sein in Liebe und schaffen daher immer wieder neue Gelegenheiten zum Ausreifen des noch unentwickelten Geistigen. Es ist dies das Vorrecht der Kinder Gottes, die das Erbteil des Vaters antreten.... die also schaffen und gestalten können gleich Ihm, unter Nützung der Kraft aus Gott, die ihnen unentwegt zuströmt, weil sie in innigstem Verband stehen mit Ihm....

Und doch gibt es für sie keine Begrenzung ihrer Seligkeit.... ihre geistigen Fähigkeiten werden niemals an einer Grenze angelangt sein, denn das Unbegrenzte ist das Merkmal der Vollkommenheit.... Und so nähern sie sich Gott immer mehr, obgleich sie mit ihm verschmolzen sind auf ewig. Doch die ewige Gottheit Selbst ist eine Wesenheit, Die dennoch ständig angestrebt wird, weil Sie über alle Maßen vollendet ist und niemals in Ihrer Vollkommenheit erreicht werden kann. Also gibt es im Lichtreich nur ständige Aufwärtsentwicklung und ständig zunehmende Lichtfülle, doch was außerhalb des Lichtreiches ist, das verharrt im Stillstand, oder es geht in seiner Entwicklung zurück, weil es kraftlos ist und auf sich allein gestellt und daher auch keine Kraft empfangen kann, es sei denn, es entschließt sich aus freiem Willen zum Dienen in Liebe.... Dann wird ihm Kraft vermittelt werden, und dann wird auch der Zusammenschluß stattfinden mit gleich-reifen Wesen, und es beginnt der langsame Aufstieg in die Sphären des Lichtes. Ist aber dieser Wille nicht vorhanden, dann verharrt es Ewigkeiten im kraftlosen, dunklen Zustand, oder es sinkt ab bis in die tiefsten Tiefen und verhärtet sich wieder in seiner Substanz, bis es wieder in neuen Schöpfungswerken gebannt wird zum Zwecke des Überwindens der Materie. Und dieser Zustand ist unvorstellbar qualvoll für das Geistige, es ist untätig, unfrei und unwissend, es ist Gott-fern und kraftlos.... Es muß den Weg der Aufwärtsentwicklung zurücklegen bis zu dem Stadium der Willensfreiheit, bis es wieder geistige Kraft in Empfang nehmen kann, die Gott ihm durch Seine Boten vermittelt, sowie es selbst bereit ist, sie zu nützen zur Annäherung an Gott. Dann erst setzt die Tätigkeit der Lichtwesen ein, die nun das Wesen versorgen in Liebe und Geduld, um ihm den Zusammenschluß mit Gott zu ermöglichen, um es reif zu machen für das geistige Reich, für die Lichtsphären, in denen es zur Anschauung Gottes gelangen kann und selig ist, weil es ständig mit Seiner Kraft gespeist wird und also die Gottnähe fühlbar spürt, die es zum seligsten Wesen macht....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde