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Riconoscere il peccato – L’attivazione della volontà

E’ la volontà che genera il peccato e quindi la volontà dev’essere anche pronta a liberarsene. Perciò l’uomo deve dapprima giungere all’ammissione che ha peccato, prima che possa essere intrapresa l’opera di purificazione dal peccato. Deve rendersi conto della sua colpa, prima che la voglia estinguere e perciò non può esserci nessun perdono del peccato, finché l’uomo non abbia riconosciuto il suo stato peccaminoso, perché il peccatore continua a peccare, finché gli manca questa conoscenza. L’uomo però può arrivare a riconoscere il peccato solamente, se in lui l’amore diventa mobile, l’amore per Dio e per il prossimo, contro il Quale ha peccato, perché soltanto questo gli porta alla consapevolezza l’ingiustizia, solo quando il suo cuore è capace, allora comprende che ha infranto l’amore, che è diventato peccatore. Secondo la profondità del suo amore egli cerca di liberarsi da questo peccato. Allora sarà attiva la sua volontà, come era diventato attiva prima di commettere il peccato.

Se l’uomo non ha conquistato dapprima questa conoscenza, allora continua anche a peccare, lascerà diventare attiva la sua volontà in modo contrario a Dio ed allora non può nemmeno essere liberato dalla sua colpa, perché questo richiede pure la volontà dell’uomo. Così è anche comprensibile, che una Redenzione attraverso Gesù Cristo premette sempre la volontà dell’uomo di lasciarsi redimere, altrimenti in tutto il mondo non esisterebbe più nessun peccato ed il potere di Satana sarebbe spezzato in eterno. Gesù Cristo ha bensì vinto la morte ed il potere del Suo avversario, Egli ha fatto diventare la Sua Volontà come Uomo al più forte Vigore e grazie al Suo Amore ha compiuto l’Opera di Redenzione, ma lasciando sempre agli uomini la libera volontà di riconoscere la Sua Opera e di seguirLo, quindi di lasciar diventare attiva anche la loro volontà per la Redenzione.

Egli non esclude nessun uomo dalle Benedizioni e Grazie dell’Opera di Redenzione, ma nessun uomo viene redento per costrizione, egli stesso deve riconoscere che è peccatore ed in questa conoscenza avvicinarsi a Lui, il divino Redentore e chiedere a Lui il Perdono della sua colpa. Allora si svolge l’Atto più inafferrabile, Dio gli rimette la sua colpa, Egli lo perdona per via di Gesù Cristo, il Quale ha versato il Suo Sangue per i Suoi prossimi ed i loro peccati. Dio ha accettato il Sacrificio di un Uomo amorevole e innumerevoli uomini possono passare senza punizione, se nella conoscenza della loro colpa se ne pentono e chiedono il Perdono per via di Gesù Cristo.

Gli uomini non l’afferrano la grandezza della colpa di peccati degli uomini nei confronti di Dio e non potrebbero mai espiare sulla Terra la loro colpa ed anche nell’aldilà passerebbero delle Eternità fino all’ultima estinzione della loro colpa, se Gesù Cristo non Si fosse impietosito e non li avesse riscattati dall’indicibile pesante sofferenza sulla Terra e nell’aldilà attraverso il Suo Sangue, attraverso un Sacrificio del Suo Amore, che ardeva in Lui e Lo ha reso il Salvatore dell’intera umanità. Ma nessun uomo che non si rivolge a Lui nella libera volontà nell’ammissione della sua colpa e chiede il Perdono, può pretendere la Redenzione, colui dunque che non Lo riconosce, perché questa è la premessa, perché la libera volontà dell’uomo viene rispettata ed anche in eterno non verrà sfiorata da Dio e perché l’uomo è libero e deve decidersi liberamente a chi rivolgersi – a Dio oppure al Suo avversario.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Erkennen der Sünde.... Tätig-Werden des Willens....

Der Wille ist es, der die Sünde gebärt, und also muß auch der Wille bereit sein, sich frei zu machen davon. Und darum muß unweigerlich der Mensch erst zur Einsicht kommen, daß er gesündigt hat, ehe er das Werk der Reinigung davon in Angriff nimmt. Er muß sich seiner Schuld bewußt sein, bevor er sie tilgen will. Und es kann daher keine Vergebung der Sünde geben, bevor der Mensch seinen sündigen Zustand erkannt hat. Denn der Sünder sündigt gleichfort weiter, solange ihm diese Erkenntnis mangelt. Zum Erkennen der Sünde kann der Mensch aber erst kommen, so in ihm die Liebe rege wird, die Liebe zu Gott und zum Nächsten, gegen den er sich versündigt hat. Denn erst diese bringt ihm das Unrecht zum Bewußtsein, erst so sein Herz liebefähig ist, begreift er, daß er gegen die Liebe verstoßen hat, daß er sündig geworden ist. Und je nach der Tiefe seiner Liebe sucht er, dieser Sünde ledig zu werden. Dann wird sein Wille tätig, wie er auch tätig wurde zuvor beim Begehen der Sünde. Hat der Mensch diese Erkenntnis nicht zuvor gewonnen, dann wird er gleichfort weiter sündigen.... seinen Willen also in Gott-widriger Weise tätig werden lassen, und dann kann er auch nimmermehr seiner Schuld ledig werden, denn dies bedingt gleichfalls den Willen des Menschen. Und so ist es auch verständlich, daß eine Erlösung durch Jesus Christus immer den Willen des Menschen voraussetzt, sich erlösen zu lassen, ansonsten es auf der ganzen Welt keine Sünde mehr gäbe und die Macht des Satans für ewig gebrochen wäre.... Wohl hat Jesus Christus den Tod überwunden und die Macht Seines Gegners gebrochen, Er hat Seinen Willen als Mensch zu äußerster Stärke werden lassen und kraft Seiner Liebe das Erlösungswerk vollbracht, doch immer den Menschen die Freiheit ihres Willens lassend, Sein Werk anzuerkennen und Ihm nachzufolgen.... also gleichfalls ihren Willen zur Erlösung tätig werden zu lassen. Keinen Menschen schließt Er von den Segnungen und Gnaden des Erlösungswerkes aus, doch gezwungenerweise wird kein Mensch erlöst werden, sondern er selbst muß erkennen, daß er sündig ist und in dieser Erkenntnis sich Ihm, dem göttlichen Erlöser, nahen und Ihn um Vergebung seiner Schuld bitten.... Dann vollzieht sich der unfaßbarste Akt.... Gott läßt ihm seine Schuld nach, Er vergibt ihm um Jesu Christi willen, Der Sein Blut vergossen hat für Seine Mitmenschen und deren Sünden.... Gott hat das Opfer eines liebenden Menschen angenommen, und es können zahllose Menschen straflos ausgehen, so sie in Erkenntnis ihrer Schuld diese bereuen und um Jesu Christi willen um Vergebung bitten.... Die Größe der Sündenschuld der Menschen Gott gegenüber fassen die Menschen nicht, und nimmermehr könnten sie auf Erden ihre Schuld abbüßen, und auch im Jenseits würden Ewigkeiten vergehen bis zur letzten Tilgung ihrer Schuld, wenn Jesus Christus Sich nicht erbarmt hätte und sie von unsagbar schwerem Leid auf Erden und im Jenseits losgekauft hätte durch Sein Blut, durch ein Opfer Seiner Liebe, die Ihn durchglühte und zum Retter der gesamten Menschheit werden ließ. Jedoch kann kein Mensch den Anspruch auf Erlösung machen, der nicht aus freiem Willen, in der Erkenntnis seiner Schuld, sich Ihm zuwendet und um Vergebung bittet.... der Ihn also nicht anerkennt. Denn dies ist Voraussetzung, weil der freie Wille des Menschen geachtet wird und auch ewiglich nicht angetastet wird von Gott aus und weil es dem Menschen freisteht und er sich also selbst entscheiden muß, wem er sich zuwendet.... Gott oder Seinem Gegner....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde