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La volontà per il Bene – L’influenza degli esseri di Luce - La maschera dell’avversario

E’ unicamente determinante la volontà di fare il bene e di appartenere a Dio, che all’uomo si avvicinano delle Forze buone e cercano di influenzarlo. Una volontà distolta da Dio non attirerà mai a sé queste Forze e delle forze cattive non conquisteranno mai il potere su un uomo che tende verso Dio. Perciò è comprensibile che Dio non lascia cadere questi ultimi nel potere del male, perché Egli Stesso stende le Sue Mani in Protezione su coloro che Lo desiderano. Gli esseri della Luce sono abbastanza forti per respingere ogni male da un uomo che attraverso il suo pensare e volere comunica che aborrisce il male. Il potere dell’avversario è bensì grande, ma conquista il predominio sull’uomo solamente se costui mette sé stesso nelle sue mani attraverso un pensare ed agire contrario a Dio, poi l’avversario si traveste come figura di Luce per sedurre gli uomini che attraverso la loro volontà sono ancora di spirito oscuro e non lo riconoscono sotto la maschera del bene. Ma colui che tende verso Dio non è abbagliato dalla luce d’inganno. Egli riconosce l’agire di colui che è dall’oscurità, perché gli esseri di Luce glielo spiegano, illuminano il suo spirito e gli fanno dare uno sguardo nelle debolezze ed infermità degli uomini che cadono a questo spirito d’inganno. L’uomo che tende a Dio deve bensì costantemente vegliare e pregare affinché non cada nella tentazione e queste vengono anche ammesse per mettere alla prova la sua forza di volontà, per fortificare la sua forza di resistenza, ma Dio non permette mai e poi mai che il tentatore stesso si avvicini all’uomo, che questo non lo possa più riconoscere, se il suo pensare e volere è giusto. E gli esseri di Luce formano anche un muro intorno all’uomo terreno affidato a loro, che si affida alla loro guida attraverso il cosciente tendere a Dio. Il potere del male quindi è solo minimo su di lui ed è in pericolo solamente, quando l’uomo stesso cede nel suo tendere e rivolge il suo desiderio al mondo ed ai suoi beni e gioie. Ma allora subentra una lotta delle Forze buone e quelle cattive per l’anima di costui e la Forza degli esseri di Luce è davvero maggiore e protegge l’uomo dalla totale caduta. Ma è sempre determinante la volontà dell’uomo stesso e perciò l’avversario di Dio non dev’essere temuto dove questa volontà è rivolta a Dio ed all’unificazione con Lui. L’agire delle Forze della Luce e quelle della tenebra si possono ben discernere e quindi anche riconoscere nei loro risultati, perché le forze cattive non determineranno l’uomo a buone azioni e gli esseri di Luce non a cattive azioni e perciò riconoscerete nei frutti sotto quale influenza sta l’uomo e di conseguenza dovete anche riconoscere un agire della Luce, dove ogni pensiero dell’uomo è rivolto solo ad una meta, di servire Dio e di vivere secondo il Suo Compiacimento. Perché unicamente questo tendere fa già riconoscere dove Dio Stesso E’ all’Opera, perché attraverso il desiderio per Dio l’uomo stesso attira a sé la Forza divina e Dio non lascia andare in rovina la fede di colui che confida pienamente in Lui e lo dimostra attraverso l’intima preghiera, attraverso il fattivo amore per il prossimo ed in una volontà dedicata a Lui.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Willen zum Guten - Einfluß der Lichtwesen.... Maske des Widersachers....

Der Wille, das Gute zu tun und Gott anzugehören, ist allein ausschlaggebend, daß gute Kräfte sich dem Menschen nahen und ihn zu beeinflussen suchen. Niemals wird ein Gott-abgewandter Wille diese Kräfte an sich ziehen, und niemals werden schlechte Kräfte Macht gewinnen über einen Gott-zustrebenden Menschen. Es ist das so verständlich, daß Gott letztere nicht der Gewalt des Bösen verfallen läßt, daß Er Selbst schützend Seine Hände ausbreitet über sie, die nach Ihm verlangen. Es sind die Wesen des Lichtes kraftvoll genug, alles Schlechte abzuwehren von einem Menschen, der durch sein Denken und Wollen bekundet, daß er dem Bösen abhold ist. Wohl ist die Macht des Widersachers groß, doch nur dann gewinnt er die Herrschaft über den Menschen, so dieser sich selbst in seine Hände begibt durch Gott wider- strebendes Denken und Handeln, und dann verkleidet er sich als Lichtgestalt, um die Menschen zu betören, die durch ihren Willen noch finsteren Geistes sind und den Widersacher unter der Maske des Guten nicht erkennen. Doch der Gott-Zustrebende ist nicht geblendet durch das Truglicht. Er durchschaut das Wirken dessen, der aus der Finsternis ist.... denn die Lichtwesen klären ihn darüber auf, sie erhellen seinen Geist und lassen ihn Einblick nehmen in die Schwächen und Gebrechen der Menschen, die diesem Truggeist verfallen. Es soll der Gott zustrebende Mensch wohl ständig wachen und beten, damit er nicht in (der) Versuchung falle, und es werden auch Versuchungen zugelassen, um seine Willenskraft zu erproben, um seine Widerstandskraft zu bestärken, doch nimmermehr läßt Gott den Versucher selbst sich dem Menschen in einer Gestalt nahen, daß dieser ihn nicht mehr erkennen kann, so sein Denken und Wollen ein rechtliches ist. Und ebenso bilden die Lichtwesen einen Schutzwall um den ihnen anvertrauten Erdenmenschen, der sich ihrer Führung überläßt durch bewußtes Streben zu Gott. Die Macht des Bösen ist also über ihn nur gering und nur dann eine Gefahr, wenn der Mensch selbst nachläßt in seinem Streben und sein Verlangen der Welt und deren Gütern und Freuden zuwendet. Doch dann setzet ein Ringen ein der guten und der bösen Kräfte um die Seele dessen, und die Kraft der Lichtwesen ist wahrlich größer und schützet den Menschen vor gänzlichem Abfall. Doch immer ist der Wille des Menschen selbst entscheidend, und darum braucht der Gegner Gottes nicht gefürchtet zu werden, wo dieser Wille Gott und der Vereinigung mit Ihm gilt. Das Wirken der Kräfte des Lichtes und der Finsternis ist wohl zu unterscheiden und also auch zu erkennen an seinen Ergebnissen, denn schlechte Kräfte werden nicht zum guten, und die Lichtwesen nicht zu schlechtem Handeln die Menschen bestimmen, und darum werdet ihr an den Früchten erkennen, unter welchem Einfluß ein Mensch steht, und sonach auch ein Wirken des Lichtes anerkennen müssen, wo jeder Gedanke des Menschen nur dem einen Ziel gilt, Gott zu dienen und nach Seinem Wohlgefallen zu leben. Denn dieses Streben allein schon läßt erkennen, wo Gott Selbst am Werk ist, denn durch das Verlangen nach Gott zieht der Mensch selbst die göttliche Kraft an sich heran, und Gott läßt den Glauben dessen nicht zuschanden werden, der Ihm voll und ganz vertraut und dies beweiset durch inniges Gebet, durch werktätige Nächstenliebe und einen Ihm ergebenen Willen....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde