Ciò che rende l’uomo felice e gli dà la pace interiore, è la giusta conoscenza e la pura Verità. Finché cammina ancora nella non-conoscenza, non è né equilibrato né definitivamente soddisfatto, perché gli manca il sapere sul collegamento del Creatore, della creatura e degli avvenimenti, non sà nulla della causa e dell’effetto di qualsiasi avvenimento e perciò non comprende nemmeno il senso e lo scopo della necessità di tutte le cose e di tutti gli avvenimenti intorno a sé. Attraverso il giusto sapere, attraverso la pura Verità gli viene dato il chiarimento, diventa vedente ed ora si illumina ciò che era buio, gli diventa comprensibile ed il sapere lo rende felice. Perché comincia persino a comprendere la gravità, la sofferenza della vita terrena; sà che è necessario e perciò non gli sembra più così sofferto; sà della Benedizione, dell’effetto, appena riconosce anche la causa e considera ogni esperienza come un mezzo che lo porta vicino all’ultima meta. Appena l’uomo diventa sapiente, per lui non esistono più domande senza risposta, non esiste nessuna paura, nessuno scoraggiamento, nessuna titubanza e nessun dubbio, la sua vita diventa facile attraverso l’assoluta fiducia in Dio, attraverso una profonda fede irremovibile. Da lui cade ogni oppressione, perché sà che tutto è fondato nell’Amore di Dio e perciò dev’essere buono e conduce alla meta. Non porrà mai la domanda disperata al destino: perché? Egli sà che Dio E’ l’Amore e lui stesso la creatura che è proceduto dal Suo Amore. E così sà anche che la definitiva fusione con l’eterno Amore è la sua ultima meta e che tutto sulla Terra è soltanto il mezzo allo scopo. Egli sà anche quale resistenza l’uomo oppone all’eterno Amore e quale mezzo d’educazione diventa necessario per spezzare questa resistenza. E quindi l’uomo sapiente deve portare in sé la pace, perché se riconosce in tutto l’amorevole e conducente Mano di Dio, avrà la calma interiore, perché ora si affida pienamente al suo Creatore. Finché l’uomo non è ancora penetrato in questo sapere, non può ancora comprendere l’amorevole Guida di Dio; perciò vede gli avvenimenti terreni con occhi diversi. Lo aggravano e lo opprimono e lo derubano della calma interiore. Ma la giusta conoscenza lo rende libero. La giusta conoscenza fa cercare all’uomo il collegamento con Dio e lo troverà anche, perché se sà dell’Amore di Dio e si riconosce come un prodotto di questo Amore, tende inarrestabilmente al suo Creatore e Conservatore e cerca di unirsi con Lui. Ma solo la giusta conoscenza, il sapere della pura Verità, procura questo collegamento con Dio, mentre l’uomo ignaro chiama suo proprio sempre soltanto un patrimonio mentale sconclusionato, non può dare nessun chiarimento soddisfacente e perciò è anche insoddisfatto interiormente di ciò che considera Verità. E di conseguenza il suo patrimonio mentale non lo renderà nemmeno felice, anzi gli darà sovente il motivo per domande e dubbi che lui stesso non può rispondere oppure combattere, a meno che non si rivolga al Donatore della Verità, che chieda a Dio Stesso l’illuminazione dello spirito.
Amen
TraduttoreEs la cognición correcta y la verdad pura lo que hace feliz al ser humano y le da paz interior. Mientras camina todavía en la ignorancia, no está equilibrado ni completamente satisfecho, porque le falta el saber acerca de la correlación del Creador, las criaturas y de los acontecimientos, no sabe nada acerca de la causa y el efecto de cada acontecimiento, y por eso tampoco comprende el significado, el propósito y la necesidad de todas las cosas y todos los acontecimientos que le rodean.... A través del saber correcto, a través de la verdad pura, se ilumina, se vuelve capaz de ver.... y ahora lo que estaba oscuro se vuelve claro, se vuelve comprensible para él y el saber le hace feliz.
Porque incluso comienza a comprender lo pesado, el sufrimiento de la vida terrenal; sabe que es necesario, y por eso ya no le parece tan doloroso; sabe que la bendición de ello, de su efecto, así como reconoce también la causa y ve todo lo que experimenta como un medio que lo acerca a la meta final. Tan pronto como una persona tiene conocimiento, no quedan preguntas sin respuestas para él, no hay miedo, ni desánimo, ni timidez, ni dudas.... su vida se vuelve fácil a través de la confianza incondicional en Dios, a través de una fe profunda e inquebrantable. Todo lo que es opresivo se aleja de él porque sabe que todo se basa en el amor de Dios y por tanto tiene que ser bueno y conducir a la meta. Y nunca le hará al destino la pregunta desesperada: ¿por qué?....
Sabe que Dios es el Amor, y que él mismo es la criatura surgida de Su amor. Y por eso también sabe que la fusión con el amor eterno es su objetivo último y que todo lo que hay en la Tierra es sólo un medio para un fin. Sabe también qué resistencia opone el hombre al Amor Eterno y qué medios de educación son necesarios para romper esa resistencia.... Y por eso el hombre que sabe tiene que llevar la paz en sí mismo, porque puede reconocer en todo la mano amorosa y guía de Dios una paz interior se apoderará de él, porque ahora confía plenamente en su Creador....
Mientras el hombre aún no haya penetrado en este conocimiento, no podrá comprender la guía amorosa de Dios; Por eso también mira los acontecimientos terrenales con otros ojos. Le agobian, le oprimen y le roban su paz interior. Pero la cognición correcta hace libre.... La cognición correcta permite al ser humano buscar la unificación con Dios y también encontrarla, porque si sabe acerca del amor de Dios y él se reconoce como un producto de este Amor, lucha constantemente por su Creador y Sustentador y busca unirse con Él.
Pero sólo la cognición correcta.... el saber de la verdad pura.... produce esta unificación con Dios, mientras que el ser humano ignorante siempre posee sólo ideas incoherentes, no puede dar explicaciones suficientes y por lo tanto no está interiormente satisfecho al respecto, lo que cree como verdad. Y, en consecuencias, sus ideas no le harán feliz; más bien, le darán motivos para preguntas y dudas que él mismo no puede responder ni combatir, a menos que recurra al Dador de la verdad, es decir, a Dios Mismo, que implora la iluminación del espíritu....
amén
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