La prima condizione dei Comandamenti divini è il loro adempimento per un cammino di vita compiacente a Dio. I Comandamenti divini però pretendono dall'uomo soltanto l'amore, quindi il cammino di vita dell'uomo dev'essere un continuo agire nell'amore, quest'ultimo è lo scopo della vita terrena, per diventare simile a Dio, il Quale in Sé E' l'Amore; e dato che l'uomo è senza conoscenza quando inizia la sua vita terrena, gli vengono dati i Comandamenti divini come linea di condotta per il suo cammino terreno, che sono un continuo agire nell'amore, e rimane lasciato alla sua libera volontà di predisporsi rispettivamente la sua vita. Ma nessun uomo può diventare beato senza amore, quindi l'ultimo scopo dei Comandamenti divini è il poter entrare nell'eterna Beatitudine. Dio ha dato i Suoi Comandamenti, per poter rivolgere agli uomini la grande felicità, che dura in eterno, perché senza amore nessun uomo può diventare beato. Lo deve diventare da sé stesso, come lo pretende l'entrata nel Regno di Luce, ma egli è senza forza e la sua ignoranza non sarebbe nessuna spinta a formare lui stesso la sua anima per il Regno spirituale. Perciò Dio dà all'uomo i Suoi Comandamenti, affinché attraverso l'adempimento di questi venga nutrito con la Forza ed il suo stato ignaro si trasformi in uno sapiente; perché appena sarà diventato sapiente, egli forma sé stesso, cioè per la spinta interiore, alla somiglianza di Dio, egli cerca di adeguarsi all'eterna Divinità, cosa che può nuovamente avvenire solamente tramite l'agire nell'amore. Allora non ha più bisogno dei Comandamenti divini, perché appena il suo cuore è capace d'amare, viene spinto ad esercitare l'amore, perché la Forza di Dio affluisce costantemente su di lui e questa lo spinge ad attivarsi nell'amore. Perciò, i Comandamenti divini sono solo un mezzo, affinché l'uomo ignaro venga stimolato all'accettazione della Forza, che quindi testimonia prima della sua volontà e Dio lo possa provvedere secondo questa volontà. I Comandamenti divini sono l'indicazione alla retta via, perché soltanto tramite l'agire nell'amore percorre questa via, inizialmente ancora ignaro del successo spirituale, che però si manifesta in una conoscenza sempre più limpida, che è una dimostrazione della Forza di Dio che affluisce all'uomo. Dio vuole educare gli uomini all'amore, Egli da loro i Suoi Comandamenti, che pretendono soltanto l'amore. Finché l'uomo è ancora lontano da Dio, egli percepisce questi Comandamenti come aggravio, perché lui stesso non conosce l'amore. Ma se viene stimolato ad osservare questi Comandamenti, allora sente anche che Dio gli viene più vicino, in modo che adempie sempre più volontariamente i Comandamenti di Dio, perché attraverso la Forza di Dio viene fortificato ed il suo spirito illuminato. Perciò dev'essere educato all'agire nell'amore, affinché questo poi venga esercitato in tutta la libera volontà e procura all'uomo lo stato del sapere, della conoscenza, che lo rende capace di entrare nel Regno spirituale. L'agire nell'amore è l'unica via verso Dio e questa via viene indicata agli uomini attraverso i Comandamenti divini, il cui adempimento però non viene mai preteso per costrizione. Se l'uomo li vuole lasciare inosservati, allora rimane in uno stato di spirito offuscato; non viene per nulla costretto di esercitare l'amore, ma viene sempre soltanto di nuovo ammonito di attivarsi amorevolmente attraverso sofferenze e lotte durante la sua vita terrena, perché Dio non lo vuole lasciare nella sua rovina. Perciò gli vengono sempre di nuovo tenuti davanti i Comandamenti divini, il suo pensare viene sempre di nuovo influenzato, e viene sempre di nuovo messo in situazioni, in cui può eseguire delle opere d'amore, affinché possa provare su sé stesso, quale effetto ha l'agire nell'amore; perché dall'adempimento dei Comandamenti dipende il suo stato spirituale e da questo l'entrata nell'eterna Beatitudine.
Amen
TraduttoreDas Erfüllen der göttlichen Gebote ist erste Bedingung für einen Gott-wohlgefälligen Lebenswandel. Die göttlichen Gebote aber fordern nur die Liebe des Menschen, es soll also der Lebenswandel des Menschen ein fortgesetztes Liebeswirken sein.... letzter Zweck des Erdenlebens ist, Gott ähnlich zu werden, Der in Sich die Liebe ist; und da der Mensch ohne Kenntnis ist, so er sein Erdenleben beginnt, werden ihm die göttlichen Gebote, die ein fortgesetztes Liebeswirken fordern, zur Richtschnur für seinen Erdenwandel gegeben, und seinem freien Willen bleibt es überlassen, sein Leben danach einzurichten. Es kann aber ohne Liebe kein Mensch selig werden, also ist letzter Zweck der göttlichen Gebote, das Eingehen-Können zur ewigen Glückseligkeit.... Gott hat Seine Gebote gegeben, um den Menschen das große Glück zuwenden zu können, das ewig währt, weil ohne die Liebe kein Mensch selig werden kann. Von selbst soll er so werden, wie das Eingehen in das Lichtreich es erfordert, doch er ist kraftlos, und seine Unwissenheit würde auch kein Antrieb sein, seine Seele selbst zu formen für das geistige Reich. Und darum gibt Gott dem Menschen Seine Gebote, auf daß er durch das Erfüllen dieser mit Kraft gespeist wird und sein unwissender Zustand sich in einen wissenden wandelt. Denn sowie er wissend geworden ist, formt er sich selbst, d.h. aus innerem Antrieb, zur Gottähnlichkeit, er sucht sich der ewigen Gottheit anzugleichen, was wieder nur durch Liebeswirken geschehen kann. Dann benötigt er die göttlichen Gebote nicht mehr, denn sowie sein Herz liebefähig ist, drängt es ihn, die Liebe zu üben, weil fortgesetzt die Kraft aus Gott auf ihn überströmt und diese Kraft zur Betätigung in Liebe antreibt. Also sind die göttlichen Gebote nur ein Mittel, daß der unwissende Mensch zur Kraftentgegennahme angehalten wird, daß er also vorerst seinen Willen bezeugt und Gott ihn diesem Willen entsprechend bedenken kann. Es sind die göttlichen Gebote der Hinweis auf den rechten Weg, denn nur durch Liebeswirken beschreitet er diesen Weg, anfangs noch unbewußt des geistigen Erfolges, der aber in immer hellerer Erkenntnis sich auswirkt, was ein Beweis ist für die dem Menschen zuströmende Kraft aus Gott.... Gott will die Menschen zur Liebe erziehen, und Er gibt ihnen Seine Gebote, die nur Liebe fordern.... Solange der Mensch noch Gott fern ist, empfindet er diese Gebote als Belastung, weil er selbst die Liebe nicht kennt. Wird er aber dazu angehalten, diese Gebote zu beachten, dann spürt er es auch, daß er Gott näherkommt, so daß er immer freiwilliger die Gebote Gottes erfüllt, weil er durch die Kraft aus Gott gestärkt und sein Geist erhellt wird. Und darum soll er erzogen werden zum Liebeswirken, damit letzteres dann in aller Willensfreiheit ausgeübt wird und dem Menschen den Zustand des Wissens, der Erkenntnis, einträgt, der ihn fähig macht zum Eingehen in das geistige Reich. Es ist das Liebeswirken der einzige Weg zu Gott, und dieser Weg wird den Menschen gezeigt durch die göttlichen Gebote, deren Erfüllung aber niemals zwangsweise gefordert wird. Will der Mensch sie unbeachtet lassen, dann bleibt er in einem finsteren Geisteszustand; er wird keineswegs gezwungen, Liebe zu üben, nur durch Leiden und Kämpfe während seines Erdenlebens immer wieder gemahnt, sich liebend zu betätigen, weil Gott ihn nicht seinem Verderben überlassen will. Daher werden ihm immer wieder die göttlichen Gebote vorgehalten, immer wieder wird sein Denken beeinflußt, und immer wieder wird er in Lagen versetzt, wo er Liebeswerke ausführen kann, damit er an sich selbst erproben kann, wie sich das Liebeswirken auswirkt.... denn vom Erfüllen der Gebote hängt sein geistiger Zustand ab und von diesem das Eingehen in die ewige Seligkeit.
Amen
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