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La non-libertà spirituale - oppure la sottomissione della volontà

Le conseguenze della ribellione contro Dio devono essere portate dallo spirituale stesso, che con ciò si rende colpevole verso Dio, oppure lo spirituale si deve sottomettere a Dio, per stabilire di nuovo lo stato in cui era una volta. Quindi lo spirituale deve sentire la non-libertà come tormento oppure conquistarsi di nuovo la libertà, mentre è sottomesso a Dio. Lo stato non-libero però non può mai essere terminato arbitrariamente dall’essenziale che attraverso la sottomissione della volontà alla Volontà divina. Di conseguenza esiste solo un sostare nello stato relegato oppure un liberarsene. Il primo è la volontà rivolta contro Dio, l’ultimo è una rinuncia alla resistenza contro Dio. In certo qual modo la rinuncia alla resistenza è una fuga dallo stato non-libero, che significa tormento per l’essere e perciò deve percorrere la infinitamente lunga via terrena, per poter finalmente sentire l’Amore di Dio, affinché poi l’essere si rivolga a Dio nel gioioso desiderio. Non deve sentire più lo stato legato solo come tormento, ma gli deve anche apparentemente procurare felicità e gioia, e malgrado ciò l’uomo deve desiderare Dio, solo allora non è più giudicato, cioè indotto per costrizione alla sua decisione per Dio, ma la totale libera volontà lo ha determinato a cercare l’unificazione con Dio e solo allora può diventare definitivamente libero dal suo stato legato. Perché ora si sottomette alla Volontà divina e stabilisce di nuovo il rapporto primordiale, e lo spirituale una volta caduto è ora di nuovo unito presso e con Dio in tutta l’Eternità.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Falta de libertad espiritual o subordinación de la voluntad.....

Las consecuencias de la rebelión contra Dios tienen que ser soportadas por lo espiritual mismo, que con ello pecó contra Dios, o lo espiritual tiene que someterse a Dios para restaurar el estado que existía anteriormente. Entonces lo espiritual tiene que sentir la falta de libertad como un tormento o recuperar la libertad o volver a conseguir la libertad estando sujeto a Dios.

Pero el estado no libre nunca puede ser terminado por la esencia por iniciativa propia, excepto subordinado la voluntad a la voluntad divina. En consecuencia, entonces sólo queda permanecer en el estado hechizado o de liberarse de ello.

La primera es la voluntad que desafía a Dios, la segunda es renunciar a la resistencia a Dios. En cierto sentido, renunciar a la resistencia es escapar del estado de falta de libertad, lo que significa una tortura para el ser, y por eso tiene que recorrer el interminable camino terrenal para poder finalmente sentir el amor a Dios, para que el ser entonces en el alegre deseo puede volverse hacia Dios.

Ya no sólo tiene que sentir el estado atado como un tormento, sino que también debe traerle aparentemente felicidad y alegría y, sin embargo, el ser humano debe anhelar a Dios, sólo entonces ya no será dirigido, es decir, obligado a tomar su decisión para Dios, sino que su libre albedrío lo determina a buscar la unión con Dios, y sólo entonces podrá ser completamente libre de su atadura.

Porque ahora se somete a la voluntad divina y restaura la relación original, y lo espiritual que una vez cayo ahora está de regreso con Dios y unido a Dios hasta toda la eternidad.....

amén

Traduttore
Tradotto da: Hans-Dieter Heise