La predisposizione d’animo degli uomini è così diversa, che sovente basta il minimo motivo perché si affrontino, e questo sarà sempre il caso, quando si aggrappano troppo ad una dottrina, che è solo una sottospecie della Dottrina annunciata da Cristo. Appena questa pura Dottrina di Cristo è messa in una forma, allora gli uomini vedono più la forma che il nucleo, e considerano ogni deviazione come un minare la Dottrina cristiana. Ma se si bada solo al nucleo, gli uomini rimarranno strettamente uniti, perché ora vivono anche secondo la Dottrina di Cristo. Coloro però che attaccano il loro cuore alla forma, non possono sopportare il minimo cambiamento e considerano tale con sentimenti animosi. Credono bensì anche, di lavorare per il Regno di Dio, ma non ne sono idonei, perché insegnano solamente ciò che è stato trasmesso da uomini, senza poterlo rappresentare con piena convinzione, dato che a loro manca la propria esperienza. Chi vuole dare agli uomini la Parola di Dio, la deve lui stesso ricevere da Dio, altrimenti dice solo delle parole vuote, che non penetrano nel cuore, perché non sono benedette da Dio con la Sua Forza. Il sapere trasmesso dagli uomini può pure diventare la Parola vivente, quando viene stabilito il contatto con Dio ed ora Lui Stesso spiega all’uomo questa Parola, quando non viene quindi più accolta dall’orecchio, ma dal cuore. Un tale uomo impiegherà il suo sapere per istruire il prossimo, ma non se ne vorrà mai separare, se pensa diversamente, quindi secondo la sua opinione cammina nell’errore. La viva fede unisce gli uomini sempre più strettamente, la fede morta invece conduce a separazioni, perché la viva fede fa parlare il cuore, la fede morta l’intelletto. Il cuore afferma, l’intelletto nega, dove si tratta di cose divine, perché il cuore è più vicino al Divino, l’intelletto però rimane più attaccato alla Terra. Il sapere accolto scolasticamente molto sovente non coincide con le Sapienze offerte dall’Alto, e questo darà sempre dei conflitti fra gli uomini, finché vorranno esaminare queste intellettualmente. L’intima presa di contatto con Dio fornisce all’uomo anche la chiarezza del pensare, e quello che gli sembrava la pietra d’intoppo, ora è mutato in un nulla. E così tali conflitti si lasciano subito sospendere, quando ognuno si rivolge a Dio Stesso e chiede chiarezza. Quando due contendono, uno dev’essere nell’errore; solo non lo riconosce. E se gli uomini desiderano seriamente la Verità, allora lasciano a Dio Stesso il Chiarimento delle questioni di contesa, ma non che si combattono reciprocamente oppure si attacchino a delle esteriorità che sono inutili. La pura Verità è solo poco rappresentata fra gli uomini, perché a loro non bastava ed è stata orlata da opera d’uomo. Se ora viene una volta sfiorata l’opera d’uomo, allora c’è grande disdegno, e l’uomo cerca con ostinazione di conservare l’esteriore e non bada al nucleo interiore, che gli viene offerto in tutta la purezza e senza opera umana aggiunta. Il Dono di Dio conduce piuttosto a delle contese fra gli uomini, e si formano partiti pro e contro la Dottrina, che dev’essere trasmessa all’umanità in tutta la purezza. Ma la riconosceranno solamente quegli uomini, che pregano intimamente per l’illuminazione, perché loro soltanto stanno nel giusto pensare ed accetteranno o rifiuteranno, com’è la Volontà divina.
Amen
TraduttoreEs ist die geistige Einstellung der Menschen so verschieden, daß oft der geringste Anlaß genügt, daß sie gegeneinanderstehen, und immer wird dies dann der Fall sein, wenn sie sich zu fest an eine Lehre klammern, die erst eine Abart der von Christus verkündeten Lehre ist. Sobald diese reine Lehre Christi in eine Form geprägt ist, sehen die Menschen dann mehr die Form als den Kern, und sie betrachten jede Abweichung als ein Unterminieren der christlichen Lehre. So aber nur des Kernes geachtet wird, werden die Menschen eng verbunden bleiben, denn sie leben nun nach der Lehre Christi.... Die aber ihr Herz an die Form hängen, können nicht die geringste Abänderung vertragen und betrachten solche mit feindlichen Gefühlen. Sie glauben wohl auch, für das Reich Gottes zu arbeiten, sind jedoch untauglich dazu, denn sie lehren nur, was ihnen von Menschen vermittelt wurde, ohne es in voller Überzeugung vertreten zu können, da ihnen das eigene Erleben mangelt. Wer Gottes Wort den Menschen weitergeben will, muß es selbst von Gott empfangen haben, ansonsten er nur leere Worte redet, die nicht zu Herzen dringen, weil sie nicht von Gott gesegnet sind mit Seiner Kraft. Das von Menschen vermittelte Wissen kann gleichfalls lebendiges Wort werden, wenn die Verbindung mit Gott hergestellt wird und nun Gott Selbst dem Menschen dieses Wort erläutert, es also nicht mehr mit dem Ohr, sondern mit dem Herzen aufgenommen wird. Ein solcher Mensch aber wird sein Wissen anwenden, um den Mitmenschen zu belehren, niemals aber sich von diesem trennen wollen, wenn er anders denkt, also seiner Auffassung nach in Irrtum wandelt. Der lebendige Glaube verbindet die Menschen immer enger miteinander, der tote Glaube dagegen führt zu Trennungen, denn der lebendige Glaube läßt das Herz sprechen, der tote Glaube den Verstand. Das Herz bejaht, der Verstand verneint, wo es sich um göttliche Dinge handelt.... Denn das Herz steht dem Göttlichen näher, der Verstand aber bleibt mehr auf der Erde haften. Das schulmäßig aufgenommene Wissen stimmt sehr oft nicht überein mit den von oben gebotenen göttlichen Weisheiten, und es wird dies immer Konflikte geben zwischen den Menschen, solange diese rein verstandesmäßig prüfen wollen. Die innige Fühlungnahme mit Gott gibt dem Menschen auch Klarheit des Denkens, und was ihm als Stein des Anstoßes erschien, ist nun in ein Nichts verwandelt.... Und so lassen sich solche Konflikte sofort beheben, wenn ein jeder sich zu Gott Selbst wendet und um Klarheit bittet. Wenn zwei sich streiten, muß der eine im Unrecht sein; er erkennt dies nur nicht.... Und ist es den Menschen ernst um die Wahrheit, so überlassen sie die Klärung der Streitfragen Gott Selbst, nicht aber, daß sie einander bekämpfen oder sich an Äußerlichkeiten hängen, die belanglos sind. Die reine Wahrheit ist nur wenig vertreten unter den Menschen, weil sie ihnen nicht genügte und von Menschenwerk umsäumt wurde. Wird nun einmal das Menschenwerk angetastet, dann ist große Empörung, und mit Zähigkeit sucht der Mensch das Äußere zu erhalten und achtet nicht des inneren Kerns, der ihm dargeboten wird in aller Reinheit und ohne menschliches Beiwerk. Vielmehr führt die Gabe Gottes zu Zwistigkeiten unter den Menschen, und es bilden sich Parteien für und wider die Lehre, die der Menschheit in aller Reinheit vermittelt werden soll. Doch erkennen werden diese nur die Menschen, die innig beten um Erleuchtung.... Denn sie allein stehen im rechten Denken und werden annehmen oder abweisen, wie es göttlicher Wille ist....
Amen
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