La Volontà di Dio è stata quindi omessa e da ciò si è formato un abuso che mette seriamente in pericolo la fede. Pochi uomini soltanto afferrano il nocciolo e questi pochi adempiono bensì i Comandamenti prescritti, ma sono contemporaneamente così uniti con il Signore, che da questo legame attingono la Forza, che però assegnano all’adempimento di quei Comandamenti. Quest’opinione errata non nuoce alla sua anima, ma quella Forza può affluire all’uomo anche senza cerimonie riconoscibili esteriormente, se soltanto il suo cuore cerca l’unificazione con Dio e vi s’inoltra. Mentre invece delle cerimonie senza l’interiore unificazione non hanno nessuna conseguenza di alcuna benedizione. Inoltre è importante di prendere una volta posizione sulla questione della figliolanza di Dio. Secondo il dogma, soltanto il cattolico ha il diritto di potersi chiamare figlio di Dio ma questa è un’opinione totalmente falsa, che non è per nulla da motivare. Chi intende di lavorare su di sé ininterrottamente e così tende al perfezionamento, chi sottopone sempre soltanto sè stesso ed il suo agire ad un severo esame, chi tende costantemente ad adempiere la Volontà divina, costui è seriamente interessato alla figliolanza di Dio ed il Padre lo considera come Suo figlio. Ma degli obblighi ed il loro adempimento non sono mai così preziosi come un gioioso servire Dio nella libera volontà. La costrizione non fa mai diventare attiva la propria volontà. L’adempimento dei Comandamenti nello stato di costrizione non è particolarmente meritevole davanti a Dio, ma la minima libera dedizione al suo Creatore ha uno straordinario progresso per l’anima dell’uomo. Così Dio ha bensì sempre portato vicino all’uomo la Sua Volontà, ma non ha mai ordinato di adempiere per dovere la Sua Volontà, perché per Lui ha valore solamente, quando l’uomo vince sé stesso e per amore per Dio prende qualcosa su di sé, perché soltanto ora la volontà dell’uomo si piega e tende coscientemente al legame con il Padre nel Cielo, solo ora viene avviato il rapporto del figlio con il Padre; solo l’uomo che si sforza di essere obbediente al Padre nel Cielo come un figlio, ama suo Padre e cerca di prepararGli la Gioia e di formare sé stesso, in modo che il Padre lo prenda amorevolmente al Suo Cuore e così, l’uomo tende coscientemente alla figliolanza di Dio.
Amen
TraduttoreEs ist also der Wille Gottes übergangen worden, und es hat sich daraus ein Mißstand gebildet, der den Glauben ernstlich gefährdet. Wenige Menschen nur erfassen den Kern, und diese wenigen erfüllen wohl die vorgeschriebenen Gebote, sind aber gleichzeitig dem Herrn so verbunden, daß sie aus dieser Verbindung die Kraft schöpfen, welche sie jedoch dem Erfüllen jener Gebote zuschreiben. Es schadet diese irrige Ansicht zwar nicht seiner Seele, jedoch kann auch ohne äußerlich erkennbare Zeremonien jene Kraft dem Menschen zufließen, so nur sein Herz den Zusammenschluß mit Gott sucht und anbahnt. Wohingegen die Zeremonien ohne den innigen Zusammenschluß keinerlei Segen nach sich ziehen. Es ist weiterhin wichtig, einmal Stellung zu nehmen zur Frage der Gotteskindschaft. Laut Dogma hat nur der Katholik Anspruch darauf, sich ein Kind Gottes nennen zu dürfen. Es ist dies eine völlig falsche Auffassung, die durch nichts zu begründen ist. Wer sich angelegen sein läßt, unverdrossen an sich zu arbeiten, und also strebt nach Vollkommenheit, wer immer nur sich selbst und sein Handeln einer strengen Prüfung unterzieht, wer ständig trachtet, den göttlichen Willen zu erfüllen, dem ist es ernst um die Kindschaft Gottes, und diesen sieht der Vater als Sein Kind an. Nie aber sind Pflichten und ihre Erfüllung so wertvoll wie ein freudiges Gott-Dienen in aller Willensfreiheit. Der Zwang läßt niemals den eigenen Willen tätig werden. Das Erfüllen der Gebote im Zwangszustand ist nicht besonders verdienstvoll vor Gott, doch die geringste freiwillige Hingabe an seinen Schöpfer außerordentlich fortschrittlich für die Seele des Menschen. Und also hat Gott wohl stets Seinen Willen den Menschen nahegebracht, Er hat aber nimmermehr geboten, pflichtgemäß Seinen Willen zu erfüllen, denn Ihm ist nur von Wert, so sich der Mensch selbst überwindet und aus Liebe zu Gott manches auf sich nimmt, denn nun erst beuget sich der Wille des Menschen und strebet bewußt die Verbindung mit dem Vater im Himmel an, nun erst wird das Verhältnis des Kindes zum Vater angebahnt; es bemüht sich der Mensch, einem Kind gleich dem Vater im Himmel gehorsam zu sein, es liebt das Kind seinen Vater und sucht Ihm Freude zu machen und sich selbst so zu gestalten, daß es der Vater liebevoll an Sein Herz nimmt, und also erstrebt der Mensch bewußt die Gotteskindschaft....
Amen
Traduttore