La voce interiore dà all’uomo l’annuncio della Volontà di Dio, e perciò dapprima si deve badare a questa, perché quando la segue, cammina anche sulla retta via. Per sentire la voce in sé, l’uomo dev’essere pronto ad eseguire la Volontà di Dio, deve richiedere le Indicazioni divine per poterle adempiere e se dimostra questa volontà, Dio gli Si comunica anche in modo secondo quanto ne sia degno e questo quasi sempre attraverso la voce della coscienza. Ogni uomo che ascolta nell’interiore, la può sentire, è l’ammonimento di fare il bene, e l’avvertimento di non fare del male, è l’indicatore più sicuro della via, la Chiamata d’Ammonimento ed il Segnale d’Avvertimento dall’Alto. Chi bada ai suoi pensieri riconoscerà, che questi affluiscono in lui, sia che siano desiderati, sia che non lo siano. Sorgono sovente dei pensieri che gli danno noia, che vogliono determinarlo e impedirgli ad eseguire qualcosa e tali pensieri sono sempre la voce interiore percettibile all’uomo, la voce della coscienza. Se ora l’uomo si lascia guidare da tali pensieri sempre in vista a Dio e nella volontà di fare la cosa giusta, allora sarà davvero guidato bene. Ma il non seguire questa voce fa diventare sempre più debole la Chiamata dall’Alto, finché alla fine diventa del tutto muta, perché non c’è la volontà per il bene, che è la precondizione per sentire la voce interiore. Ma se l’uomo stabilisce un intimo rapporto con il Padre nel Cielo attraverso un fervente eseguire la Volontà divina, allora la voce risuona più forte, perché dove la volontà del figlio terreno si sottomette del tutto alla Volontà divina, là il Signore fa risuonare la Sua Voce ed elimina le barriere che erano erette fra Lui ed il figlio terreno. Per questo non ci vuole davvero nessun dono esteriore particolare, ma ne basta un cuore che veramente ama Dio e la dedizione più interiore, perché in un tale cuore il Signore e Salvatore Stesso può prendere dimora ed ora parlare in modo chiaramente percettibile con il figlio Suo. Questo libera delle delizie del Cielo nel figlio reso così felice. Deve soltanto desiderare la Voce divina ed ora non farà mai una richiesta errata ed il Salvatore divino Stesso lo istruisce nel modo più amorevole e gli annuncia la Sua Volontà. Questo Dono straordinario è a disposizione di ogni uomo e ciononostante non si bada a questa. Essere in diretto contatto con Dio per poter sentire le Sue buone Parole di Padre per attingervi la Grazia, il Conforto e la Forza in una insospettata Pienezza, è veramente il più grande Dono di Grazia di Dio e malgrado ciò vi si bada così poco, e nel tempo della miseria l’umanità langue e questo per propria colpa.
Amen
TraduttoreDie innere Stimme gibt dem Menschen Kunde vom Willen Gottes, und dazu soll dieser zuerst geachtet werden, denn so er diese befolget, wandelt er auch den rechten Weg. Um nun die Stimme in sich zu vernehmen, muß der Mensch bereit sein, dem Willen Gottes nachzukommen, er muß gleichsam die göttlichen Weisungen erbitten, um ihnen entsprechen zu können, und so er diesen Willen bezeiget, wird Sich Gott ihm auch kundtun, und zwar, je nach Würdigkeit, in verschiedener Weise. Zumeist durch die Stimme des Gewissens.... Diese ist jedem Menschen vernehmbar, der nach innen lauscht, sie ist die Mahnung, das Gute zu tun, und die Warnung, das Böse zu lassen, sie ist der sicherste Wegweiser, der Mahnruf und das Warnsignal aus der Höhe. Wer seine Gedanken beachtet, der wird erkennen, daß diese auf ihn einströmen erwünscht und unerwünscht. Es tauchen so oft Gedanken auf, die ihm lästig sind, die ihn zu etwas bestimmen wollen oder ihn hindern wollen, etwas auszuführen, und immer sind solche Gedanken die dem Menschen vernehmliche innere Stimme, die Stimme des Gewissens. Läßt sich nun der Mensch von solchen Gedanken lenken, immer im Hinblick auf Gott und im Willen, das Rechte zu tun, so wird er wahrlich recht geleitet sein. Doch das Nichtbefolgen dieser Stimme läßt den Ruf aus der Höhe immer schwächer werden, bis er zuletzt ganz verstummt, denn es ist der Wille zum Guten, die Vorbedingung zum Vernehmen der inneren Stimme, nicht vorhanden. Stellt jedoch der Mensch durch eifriges Befolgen des göttlichen Willens ein inniges Verhältnis zum Vater im Himmel her, so ertönet die Stimme desto lauter, denn wo der Wille des Erdenkindes sich gänzlich dem göttlichen Willen unterstellt, dort lässet der Herr vernehmlich Seine Stimme ertönen und beseitigt alle Schranken, die zwischen Ihm und dem Erdenkind errichtet waren. Es bedarf dazu wahrlich keiner besonderen äußeren Gabe, sondern es genügt dazu ein wahrhaft Gott-liebendes-Herz und innigste Hingabe, denn in einem solchen Herzen kann der Herr und Heiland Selbst Wohnung nehmen und nun deutlich vernehmlich mit Seinem Kinde sprechen. Und dies löset alle Wonnen des Himmels aus in dem so beglückten Erdenkind. Es darf nur der göttlichen Stimme begehren und wird nun niemals eine Fehlbitte tun, und der göttliche Heiland Selbst unterweiset es in liebreichster Weise und verkündet ihm Seinen Willen. Und diese außerordentliche Gnade steht einem jeden Menschen zu, und doch wird ihrer nicht geachtet.... In direkter Verbindung zu stehen mit Gott, Seine gütigen Vaterworte vernehmen zu dürfen und daraus Gnade, Trost und Kraft schöpfen zu dürfen in ungeahnter Fülle ist wahrlich das größte Gnadengeschenk Gottes.... und doch wird dessen so wenig geachtet, und in Zeiten der Not darbet die Menschheit, und dies durch eigene Schuld....
Amen
Traduttore