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Costellazioni - Leggi della natura - L’inutile ricerca

Cara figlia, è una saggia Legge ur che nel Cosmo, secondo la Volontà del Signore, i corpi celesti percorrono la loro via sempre alla stessa distanza dal Sole e ad una regolarità che sempre si ripete nell’Eternità. Tutto ciò che è creato nel Cosmo, dipende dal sistema solare. Nessuna singola Stella può esistere senza la Forza di splendore del Sole, perché ogni corpo celeste ha la sua destinazione, che nuovamente innumerevoli esseri vitali hanno questa per luogo di dimora, e ciononostante la costituzione di ognuna è di altro genere. Se volete sondare questo, allora dovreste contare con delle Leggi che finora vi sono totalmente sconosciute. La Terra è una Stella a sé stante totalmente diversa dall’altro mondo, cioè diversa dagli altri corpi celesti, con leggi della natura destinati propriamente per la Terra, e così potete spiegarvi le Costellazioni che vedete al Firmamento soltanto secondo queste leggi della natura, ma con ciò non vi avvicinate alla Verità, perché per tutti gli abitanti valgono le leggi della Terra, che però deviano dalle leggi delle altre Costellazioni, di conseguenza non vi sarà mai possibile stabilire su queste degli insegnamenti e regole, perché non conoscete le leggi del Cosmo. E’ all’incirca lo stesso, come se voleste rendere comprensibile agli esseri del regno animale, che il pensare di ogni uomo è differente, così come ogni spirito si forma da sé la vita e queste vite possono essere fondamentalmente diverse, e l’animale non potrebbe comprendere l’atmosfera spirituale nella quale si trova l’uomo, anche se si trova anche sulla Terra come l’essere animale, così ogni Costellazione è totalmente diversa dall’altra, malgrado che tutte si trovano in un Cosmo e sono sottoposte ad una Volontà. Con ciò a voi uomini l’ultima soluzione rimane inesplorata, perciò è totalmente senza scopo stabilire delle ricerche scientifiche su regioni e questioni, che l’uomo non può mai risolvere, perché persino quando ha trovato una soluzione, chi vuole dimostrare, che questa sia la giusta? Calcolerete sempre soltanto secondo le leggi che valgono per la Terra ed emetterete il vostro giudizio, ma il Cosmo cela così grandi Misteri, che per esplorarli è fatica sprecata per voi nell’esistenza terrena. Chi vi dà la garanzia che la Creazione del Signore si sia svolta nello stesso modo in tutte le Costellazioni, chi vuole sostenere sulla Terra delle cose, che non sono nel suo potere di dimostrare? Quanto una Costellazione è lontana dall’altra, così diversa è anche la destinazione di ogni Costellazione per gli esseri a lei assegnata e le leggi a cui sottostanno queste Costellazioni, sono state date dal Creatore del Cosmo secondo la Sua saggia Misura, ma totalmente incomprensibile per gli abitanti della Terra e non afferrabile con l’intelletto umano. Nella Sua Opera di Creatore tutti gli esseri devono riconoscere la Grandezza del Signore, e se l’uomo si dedica una volta a tale osservazione, che ha una conoscenza solo approssimativa di una parte del tutto minuscola della Creazione e persino questa parte, la Terra, non è in grado di sondare esattamente in tutta la sua costituzione, allora gli deve venire comunque un minimo sospetto dell’Infinità del Cosmo, dell’inafferrabile Grandezza del Creatore, e deve rendersi conto, che tutto è stato creato secondo un saggio Piano divino e l’uomo come parte di quest’Opera di Creazione vi è stato posto nel mezzo, pure con un compito, che compierlo dev’essere lo scopo della sua vita terrena. E per voler servire il Signore del mondo, dev’essere il risultato della riflessione di colui, che cerca di esplorare la Terra e le Costellazioni che la circondano. Perché il Cosmo è indicibilmente grande e minuscolo l’uomo.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gestirne.... Naturgesetze.... Forschen vergeblich....

Liebes Kind.... es ist ein urweises Gesetz, daß im Weltall ohne Unterbrechung, dem Willen des Herrn gemäß, die Himmelskörper ihre Bahn gehen immer in gleichem Abstand von der Sonne und in Ewigkeit sich wiederholender Gleichmäßigkeit. Alles, was im Weltall geschaffen ist, ist abhängig vom Sonnensystem.... Es kann kein einziger Stern ohne die Leuchtkraft der Sonne bestehen, denn ein jeder Himmelskörper hat seine Bestimmung, daß wieder unzählige Lebewesen diesen zum Aufenthaltsort haben.... und doch die Beschaffenheit eines jeden von anderer Art ist. Wolltet ihr dies ergründen, so müßtet ihr mit Gesetzen rechnen, die euch bisher völlig unbekannt sind.... Es ist die Erde ein völlig von der anderen Welt.... bzw. den anderen Himmelskörpern abgeschlossener Stern mit eigens für die Erde bestimmten Naturgesetzen, und so könnet ihr nur nach diesen Naturgesetzen euch die Gestirne, die ihr am Himmelszelt seht, erklären.... doch kommt ihr damit der Wahrheit nicht nahe.... für alle Erdenbewohner gelten die Gesetze der Erde.... die von den Gesetzen der anderen Gestirne jedoch abweichen.... folglich wird es euch niemals möglich sein, über diese Lehren und Regeln aufzustellen, denn ihr beherrschet nicht die Gesetze des Weltalls. Es ist ungefähr dasselbe, als wolltet ihr im Tierreich den Wesen verständlich machen, daß das Denken eines jeden Menschen ein anderes ist.... so, wie eines jeden Geist sich sein Leben formt und diese Leben so grundverschieden sein können.... und das Tier nicht verstehen könnte die geistige Atmosphäre, in der der Mensch sich befindet, obwohl dieser sich gleich dem Tierwesen auch auf der Erde befindet.... so ist auch ein jedes Gestirn völlig voneinander verschieden, trotzdem sie alle sich in einem Weltall bewegen und einem Willen unterstellt sind.... Somit bleibt euch Menschen die letzte Lösung unerschlossen, es ist darum vollkommen zwecklos, wissenschaftliche Forschungen aufzustellen über Gebiete und Fragen, die der Mensch niemals lösen kann, denn selbst wenn ihr eine Lösung gefunden habt.... wer will beweisen, daß diese Lösung richtig ist?.... Ihr werdet immer nur nach den für die Erde geltenden Gesetzen rechnen und euer Urteil fällen, doch das Weltall birgt so große Geheimnisse, denen nachzuforschen euch im Erdendasein vergebene Mühe ist.... Wer gibt euch die Gewähr, daß des Herrn Schöpfung sich auf allen Gestirnen in gleicher Weise vollzogen hat.... wer will auf Erden Dinge behaupten, die zu {ergründen} beweisen nicht in seiner Macht liegen?....

So weltenfern ein Gestirn vom anderen auseinander ist, so verschiedenartig ist auch die Bestimmung eines jeden Gestirns für die ihm zugeteilten Wesen, und die Gesetze, denen diese Gestirne unterliegen, sind vom Schöpfer des Weltalls nach Seinem weisen Ermessen gegeben worden, doch den Erdenbewohnern völlig unverständlich und mit menschlichem Verstand nicht zu fassen.... An Seinem Schöpfungswerk sollen alle Wesen erkennen die Größe des Herrn, und gibt sich der Mensch nur einmal einer solchen Betrachtung hin, daß er nur annähernd Kenntnis hat von einem ganz winzigen Teil der Schöpfung und selbst dies Teil.... die Erde.... nicht in ihrer ganzen Beschaffenheit gründlich zu erforschen imstande ist.... so muß ihm doch ein leises Ahnen kommen von der Unendlichkeit des Weltalls.... von der unfaßbaren Größe des Schöpfers.... und es muß ihm klarwerden, daß alles nach einem weisen göttlichen Plan erschaffen ist und der Mensch als ein Teil dieses Schöpfungswerkes hineingestellt wurde, ebenfalls mit einer Aufgabe, der nachzukommen der Zweck seines Erdenlebens sein muß. Und dem Herrn der Welt dienen zu wollen muß das Ergebnis des Nachdenkens sein dessen, der die Erde und ihre sie umgebenden Gestirne zu erforschen sucht. Denn unsagbar groß ist das Weltall und winzig klein der Mensch.

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde