2527 Un ripetuto percorso attraverso la Creazione - Rinnovata relegazione nella forma

29 ottobre 1942: Libro 33

Innumerevoli anime devono ripercorrere ancora una volta il percorso dello sviluppo sulla Terra e questa è la cosa più orrenda che spetta ancora a queste anime, dato che hanno già condotte una vita in una certa libertà ed ora vengono nuovamente relegate nella forma solida. Questo è così tormentoso che l’eterna Divinità ne ha Compassione ed impiega tutti i mezzi per risparmiare a quelle anime il rinnovato percorso terreno. Ma una cosa Dio deve lasciare agli uomini, la libera volontà. E perciò Egli non può guidare le anime verso l’Alto nella costrizione, ma lo sviluppo verso l’Alto è lasciato alla volontà dell’uomo e questa volontà si distoglie quasi sempre dalla meta spirituale, cosa che si manifesta nella sua vita puramente mondana, una vita che viene condotta totalmente senza Dio. Una tale vita non può procurare nessuno sviluppo verso l’Alto e quando termina la vita terrena nel basso grado di maturità immutato, allora lo sviluppo verso l’Alto è messo in dubbio anche nell’aldilà. Esiste il pericolo che l’anima si sviluppi in retrocessione e di conseguenza si allontani sempre di più da Dio, cioè lo spirituale si indurisce ed allo scopo del suo ulteriore sviluppo viene di nuovo relegato nella forma più solida, per ripercorrere ancora una volta il percorso terreno di nuovo fino allo stadio come uomo, dove gli viene di nuovo data la libera volontà. Dev’essere lasciato all’uomo come si predispone verso il suo sviluppo animico, secondo questa predisposizione però sono anche le conseguenze sia terrene come anche nella Vita nell’aldilà. Dover percorrere ancora una volta il cammino attraverso la Creazione, è così orrendo che Dio cerca di guidare in altro modo gli uomini alla conoscenza e di rivolgere contemporaneamente la loro volontà a Sé, affinché l’anima già all’entrata nell’aldilà abbia il desiderio per Lui, perché questo desiderio è necessario per essere accolta da Dio. E per questo motivo Dio lascia venire sul mondo qualcosa che fa rifugiare gli uomini nel Padre celeste, affinché abbiano il desiderio per Lui ed ora possano essere provveduti secondo questo desiderio. E malgrado ciò, anche questa catastrofe risveglierà solo una minima parte degli uomini. Solo una minima parte valuterà seriamente il resto della sua vita. Quindi innumerevoli anime dovranno ripercorrere di nuovo il cammino attraverso la Creazione, se gli uomini non pensano più alle loro anime e con ciò percorrono inutilmente il lungo cammino terreno, affinché ora stanno sullo stesso gradino di sviluppo come prima dell’inizio della loro incorporazione come uomo.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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