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Happily effect of spiritual gifts on soul and body....

The bliss of receiving is not so unusually perceptible to the human being physically as long as earthly life still makes its demands on him and he therefore cannot completely switch off the physical senses. Then the soul lives a separate life, so to speak, which only comes into its own when the body is not occupied. Then it feels the happiness of the connection with God, then it is also receptive to the extent that the intellect also grasps what the spirit imparts to the soul.... Then the soul will also glow with love and feel the need to be active, because then the strength of love will flow through it. Nevertheless, the soul does not remain untouched by the effect of spiritual gifts even if it does not consciously feel the delightful sensation; it absorbs a knowledge which remains with it and suddenly emerges when it needs this knowledge. It is, so to speak, constantly fed, and the spiritual nourishment promotes its growth, its maturing and thus its upward development. For every transmission is a supply of strength which is received with full will, even if not always with the same ability of understanding. The soul cannot always separate itself from its earthly surroundings, from a sphere which is little suitable for a purely spiritual life, yet if it establishes contact with God in the will to receive truth and to serve God, the gift of grace will flow to it, and a divine gift will always have its effect as soon as it is not opposed. Yet the human being should seriously strive to detach himself from earth as much as possible, he should try to increase his faith to such an extent that he will be completely unimpressed by the demands of the world, trusting that God will arrange everything as it should be, and he should devote himself all the more intensively to spiritual work, then he will also soon feel the purely physical pleasing sensation, because the strength from God has to refresh him as soon as the body surrenders to its effect. The person's way of life certainly contributes to the extent to which the body is involved or uninvolved in receiving the gifts from above. The living out of the divine word carries the blessing in itself, the lived word of God makes the body and soul quiet, calm and peaceful, and then every spiritual gift in the feeling of spiritual communion with God must also trigger a feeling of happiness, for restlessness, worldly worries, the lack of inner peace burden the body so that it cannot participate in receiving the spiritual gifts, that therefore only the soul receives and this is not or only slightly noticeable physically. Yet the human being is not spared these trials, for he should try to pass them himself, he should eagerly fight against being dependent on the body; again and again he should try to separate himself from all earthly thoughts, he should take refuge with the heavenly father, present his adversity to Him and listen entirely to His voice, for only He is able to banish earthly adversity Who also allows it in order to win His children's hearts. The earthly task God sets for the human being is never unfulfillable as soon as the human being asks for God's help. Then every previously seemingly inextricable knot will be easy to untie, the human being will succeed in every task, he will master life because he first pays attention to his spiritual task.... he establishes the connection with God.... God has assured people of earthly help and His promises will be fulfilled, yet he has to work on his own initiative to shape his soul, and he does this as soon as he often withdraws into himself and communes with the father in heaven, as soon as he requests spiritual nourishment from Him and allows himself to be taught in humble devotion to Him. And the strength from God will never emanate ineffectively but always benefit the soul, however, it will only be felt when the body completely surrenders itself to Him and disregards the earth, when it strives together with the soul to unite with the spirit within itself and thus strives to fulfil its actual task on earth.... to overcome matter and to assimilate itself to the eternal deity, Which instructs it through the inner word so that the attainment of the aim will be easy for it and it will become perfect....

Amen

Il felice effetto di Doni spirituale su anima e corpo

All’uomo non sarà insolitamente percettibile la Beatitudine del ricevere, finché la vita terrena gli pone ancora le sue pretese e quindi non può escludere del tutto i sensi corporei. L’anima vive poi in certo qual modo una vita separata che assume valore solamente quando il corpo non è considerato. Allora sente la felicità del collegamento con Dio, allora è anche ricettiva nella misura che anche l’intelletto afferra ciò che lo spirito trasmette all’anima. Allora anche l’anima arderà nell’amore ed avrà il bisogno di diventare attiva, perché allora la Forza dell’Amore affluisce su di lei. L’anima non rimane comunque intoccata dall’effetto dei Doni spirituali, anche se non sente coscientemente la felice percezione; accoglie un sapere che le rimane e che appare all’improvviso quando ha bisogno di questo sapere. Viene in certo qual modo nutrita continuamente e questo Nutrimento spirituale promuove la sua crescita, la sua maturazione e quindi il suo sviluppo verso l’Alto, perché ogni trasmissione è un apporto di Forza che viene accolta con piena volontà, anche se non sempre con la stessa facoltà di comprendere. L’anima non si può sempre isolare dal suo ambiente terreno, da una sfera che è poco adeguata per una vita soltanto spirituale, ma se ha la volontà di ricevere la Verità e di servire Dio, di stabilire il collegamento con Dio, allora le giunge anche il Dono di Grazia ed un Dono divino avrà sempre il suo effetto, quando non gli viene opposta nessuna resistenza. Ma l’uomo deve tendere con tutta la serietà di staccarsi il più possibile dalla Terra, deve cercare di portare la sua fede ad una tale forza, che il mondo con tutte le sue pretese lo lasci totalmente non impressionato, nella fiducia che Dio disporrà tutto com’è bene e deve darsi più intensamente al lavoro spirituale, allora sentirà anche presto in modo puramente corporeo la felice percezione, perché la Forza di Dio lo deve ristorare, appena anche il corpo si è dato al suo effetto. Il cammino di vita dell’uomo contribuisce bensì quanto sia partecipe o no il corpo nell’accoglimento dei Doni dall’Alto. Vivere fino in fondo la Parola divina porta in sé la Benedizione, la Parola di Dio vissuta rende silenziosi, calmi e pacifici corpo ed anima, ed allora ogni Dono spirituale nella sensazione della comunione spirituale con Dio deve far scaturire anche una sensazione di felicità, perché l’inquietudine, le preoccupazioni mondane, la mancanza di pace interiore, pesano sul corpo in modo che non possa partecipare alla ricezione dei Doni spirituali, che quindi riceve soltanto l’anima e questo corporalmente non è percettibile o solo poco. Ma all’uomo non vengono risparmiate queste prove, perché lui stesso deve cercare di superarle, deve combattere con fervore a non dipendere dal corpo; deve sempre di nuovo fare il tentativo di separarsi da tutti i pensieri terreni, deve rifugiarsi nel Padre celeste, presentare a Lui la sua miseria ed ascoltare la Sua Voce, perché la miseria può essere bandita solo da Colui il Quale la permette anche, per conquistare i cuori dei figli Suoi. Il compito terreno che Dio pone all’uomo, non è mai ineseguibile, appena l’uomo chiede per questo l’Assistenza di Dio. Allora sarà facilmente risolvibile ogni nodo che dapprima sembrava inestricabile, all’uomo riuscirà ogni lavoro, affronterà la vita, perché considera per primo il suo compito animico, stabilisce il collegamento con Dio. Dio ha assicurato agli uomini l’Aiuto terreno e le Sue Promesse si adempiono, ma egli stesso dev’essere attivo per propria spinta nella sua formazione animica e lo fa appena si ritira sovente in sé e tiene il dialogo con il Padre nel Cielo, appena Gli chiede il Nutrimento spirituale e si lascia istruire con umile dedizione a Lui. E la Forza di Dio non defluirà mai in modo inefficace, ma sarà sempre a vantaggio dell’anima, percettibile però soltanto quando anche il corpo si dà totalmente a Lui e lascia inosservata la Terra, quando insieme all’anima tende all’unificazione con lo spirito in sé e quindi tende ad adempiere il suo vero compito terreno, di vincere la materia e di adeguarsi all’eterna Divinità, la Quale lo istruisce attraverso la Parola interiore, affinché gli sia facile raggiungere la meta e diventare perfetto.

Amen