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Ostersonntag....

Ein Werk tiefster Liebe und Erbarmung hat der Mensch Jesus für euch dargebracht, weil Er die übergroße Sündenschuld tilgen wollte, die sonst euch auf ewig das Lichtreich verschlossen hielte, doch ihr müsset auch dieses Erlösungswerk annehmen im vollen Bewußtsein, daß ihr eine große Schuld auf euch geladen hattet und ihr nun davon frei werden wollet. Denn was der Mensch Jesus für euch gelitten hat, bis Er Sein Erbarmungswerk mit dem Tode am Kreuz beendete, ist nicht zu beschreiben, denn es waren die größten Qualen, die Seine unendliche Liebe auf sich nahm, weil Er Seinen unglücklichen Brüdern helfen wollte in ihrer geistigen Not. Doch niemals werdet ihr für diese Qualen Verständnis aufbringen, denn sie sind unermeßlich gewesen, aber die Liebe in Ihm gab Ihm Kraft, sie zu ertragen, weil Er nur mit einem solchen Opfer die Schuld entsühnen konnte, weil Seine Seele und Sein Körper in einem Maß leiden mußten, das untragbar für jeden anderen Menschen gewesen wäre. Darum kann auch niemals das Leid eines Menschen zum Vergleich angeführt werden, denn immer nur wird der Körper des Menschen von dem Leid betroffen werden, doch für Jesus war das Leid, das Seine Seele ausgestanden hat, weit schlimmer, und es ist auch nicht annähernd zu beschreiben, denn Er litt gleichsam für die einstige Sünde der Zurückweisung der Liebekraft, Er mußte die Qualen einer kraftlosen Seele auf Sich nehmen, weil dies die einstige Sünde, war die sich in Form von ungeheurer Schwäche auswirkte, unter der die Seele gelitten hat unbeschreiblich.... Doch Seine Liebe war so groß, daß Er alles auf Sich nahm, um Gott die Sühne zu leisten für alle, die das Erlösungswerk annehmen, die sich der am Kreuz erworbenen Gnaden bedienen und heimkehren wollen zum Vater, von Dem sie sich einst freiwillig trennten. Der ganze Erdenlebensweg des Menschen Jesus war für Ihn eine (Qual), denn Er sah in Momenten hellen Schauens, wie Er ihn beenden mußte.... Er sah alle Leiden und Schrecknisse voraus und konnte sie doch nicht abschütteln, denn Er war des Willens, diesen Gang zu gehen, weil Er auch das letzte Ziel erkannte: die Erlösung der gefallenen Brüder von einer unermeßlichen Schuld, und die Größe dieser Schuld gab Ihm auch die Willenskraft, den Weg zu gehen bis zum Ende.... Doch der letzte Tag Seines Erdenlebens war so bitter, daß Ihn fast die Kraft verließ und Er darum betete: "Vater, laß diesen Kelch an Mir vorübergehen, doch nicht Mein, sondern Dein Wille geschehe!".... Und immer wieder war die Liebe zu den unglückseligen Brüdern stärker, und kraft dieser Liebe, die Ihn erfüllte, ergab Er Sich in Sein Los, das Er wohl von Sich auch hätte abwenden können und Er darum nur immer inniger betete, daß Er nicht versagen möge. Doch es waren unermeßliche Leiden, die er schon vor der Kreuzigung ausstehen mußte, es waren Leiden, die Er nur ertragen konnte, weil die Liebe so mächtig in Ihm war und Er diese Liebe nur dazu verwandte, daß Er durchhielt bis zum Ende. Denn Er mußte als "Mensch" leiden, wenngleich die Liebe Selbst in Ihm war, aber Sie hielt mit Ihrer Kraft zurück, bis Er die Worte aussprach: "Es ist vollbracht...." Und immer wieder muß den Menschen Sein Kreuzestod vor Augen geführt werden, um sie die große Liebe des Menschen Jesus erkennen zu lassen, denn nur ein Werk der Liebe konnte die einstige Sündenschuld tilgen, weil sie darin bestand, daß sich die Wesen gegen die Liebe vergingen.... Darum stieg auch eine Seele des Lichtes zu Erde hernieder, weil nur eine solche den Liebegrad aufbringen konnte und weil Sich in dieser Liebeseele Gott Selbst manifestieren konnte, Der in ganzer Fülle in ihr gewesen ist, und daher die Liebe Selbst dieses Opfer gebracht hat.... Es ist aber das Werk eines Menschen gewesen, Der leidensfähig war, da Gott nicht leiden konnte. Darum war Sein Kreuzesopfer von einer ungewöhnlichen Bedeutung, und es muß auch anerkannt werden im freien Willen, denn es brachte der Mensch Jesus wohl das Opfer dar für alle Menschen der Vergangenheit, der Gegenwart und der Zukunft, doch erst der Mensch selbst bestimmt, ob es für ihn die Erlösung von der einstigen großen Schuld bedeutet.... Und so ist seine Einstellung zu Jesus Christus das Wichtigste, denn davon hängt seine Seligkeit ab, wie er sich zu Ihm und Seinem Erlösungswerk stellt. Und ihr Menschen könnet nicht eindringlich genug darauf hingewiesen werden, daß ihr Ihn nicht ablehnet, sondern euch zu Ihm und Seinem Erlösungswerk bekennt, wollet ihr von eurer Ursünde frei werden und das Reich des Lichtes nach eurem Leibestode betreten können....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

Domenica di Pasqua

L’Uomo Gesù ha compiuto per voi un’Opera del più profondo Amore e Misericordia, perché voleva estinguere l’ultragrande colpa di peccati che altrimenti vi avrebbe tenuto chiuso in eterno il Regno di Luce, ma dovete anche accettare quest’Opera di Redenzione nella piena consapevolezza, che avevate caricata su di voi una grande colpa e da questa volete ora diventare liberi. Perché ciò che l’Uomo Gesù ha sofferto per voi, finché non ha terminato la Sua Opera di Misericordia con la morte sulla Croce, non può essere descritto, perché erano i tormenti più grandi che il Suo infinito Amore ha preso su di Sé, perché voleva aiutare i Suoi fratelli infelici nella loro miseria spirituale. Ma non potrete mai avere comprensione per questi tormenti, perché sono stati incommensurabili, ma l’Amore in Lui Gli ha dato la Forza di sopportarli, perché Lui poteva espiare la colpa con un tale Sacrificio, perché la Sua anima ed il Suo Corpo dovevano soffrire in una misura, che per ogni altro uomo sarebbe stato insopportabile. Perciò la sofferenza di un uomo non può mai essere presa come confronto, perché dalla sofferenza sarà sempre soltanto colpito il corpo dell’uomo, ma per Gesù la sofferenza che la Sua Anima ha sopportata, era molto più grave e non è nemmeno descrivibile minimamente, perché Lui ha sofferto pure per il peccato di una volta del rifiuto della Forza d’Amore, doveva prendere su di Sé i tormenti di un’Anima senza Forza, perché questo era il peccato di una volta che ha avuto l’effetto nella forma di una immensa debolezza, sotto la quale l’Anima ha sofferto in modo indescrivibile. Ma il suo Amore era così grande, che Egli ha preso tutto su di Sé, per prestare a Dio l’Espiazione per tutti coloro che accettano l’Opera di Redenzione, che si servono delle Grazie conquistate sulla Croce e che vogliono tornare a Casa al Padre, dal Quale si sono una volta liberamente separati. Tutta la via della Vita terrena dell’Uomo Gesù era per Lui un tormento, perché in momenti della più chiara visione Egli vedeva come doveva portarla a termine. Egli ha visto in anticipo tutte le sofferenze e spaventi e non li poteva comunque scuotere via, perché aveva la Volontà di percorrere questo cammino, perché riconosceva anche l’ultima meta: la Redenzione dei fratelli caduti da una colpa incommensurabile, e la grandezza di questa colpa Gli dava anche la Forza di Volontà, di percorrere la Via fino alla fine. Ma l’ultimo Giorno della Sua Vita terrena era così amaro, che Lo abbandonava quasi la Forza e perciò pregava: “Padre, lascia passare oltre a Me questo Calice, ma non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta!” E l’Amore per i fratelli infelici era sempre di nuovo più forte, e grazie all’Amore che Lo colmava, Egli Si E’ arreso nella Sua Sorte, che Egli avrebbe ben potuto distogliere da Sé e perciò pregava sempre più intimamente, affinché non fallisse. Ma erano delle sofferenze incommensurabili che aveva da subire già prima della Crocifissione, erano delle sofferenze che Egli poteva sopportare solamente, perché l’Amore in Lui Era così potente ed Egli impiegava questo Amore soltanto per perseverare fino alla fine, perché Egli doveva soffrire come “Uomo”, benché l’Amore Stesso Era in Lui, ma Si teneva indietro con la Sua Forza, finché Egli non pronunciava le Parole: “E’ compiuto.... ” Ed agli uomini deve sempre di nuovo essere guidata davanti agli occhi la Sua morte sulla Croce, per far loro riconoscere il grande Amore dell’Uomo Gesù, perché soltanto un’Opera dell’Amore poteva estinguere la colpa di peccato di una volta, perché consisteva nel fatto, che gli esseri avevano peccato contro l’Amore. Anche per questo l’Anima di Luce E’ discesa sulla Terra, perché soltanto una Tale poteva avere il Grado d’Amore e perché in quest’Anima d’Amore Dio Stesso poteva manifestarSi, il Quale Era Stato in Lei in tutta la Pienezza, e perciò l’Amore Stesso ha compiuto questo Sacrificio. Ma è stata l’Opera di un Uomo il Quale Era in grado di soffrire, dato che Dio non poteva soffrire. Perciò il Suo Sacrificio sulla Croce era di un insolito Significato, e deve anche essere riconosciuto nella libera volontà, perché l’Uomo Gesù ha ben portato il Sacrificio per tutti gli uomini del passato, del presente e del futuro, ma soltanto l’uomo stesso determina, se significa per lui la Redenzione della grande colpa di una volta. E così la predisposizione d’animo verso Gesù Cristo è la cosa più importante, perché da questo dipende la sua Beatitudine, come si predispone verso di Lui e la Sua Opera di Redenzione. Ed a voi uomini non può essere indicato con abbastanza urgenza, affinché non Lo rifiutiate, ma di dichiararvi per Lui e la Sua Opera di Redenzione, se volete diventare liberi dalla vostra colpa ur e poter entrare nel Regno di Luce dopo la morte del vostro corpo.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich