Die Gnaden des Erlösungswerkes anzufordern ist das Gebot der Stunde. Denn nun wird es sich erweisen, um wie vieles stärker der Wille des Menschen sein kann, der um Jesu Christi Tod willen bittet um Kraft und Gnade. Jesus Christus starb den schmerzvollsten Tod am Kreuze, um den Menschen Leiden zu ersparen. Er nahm das Leid der Menschen auf Seine Schultern, Er trug das Kreuz für sie, und folglich können die Menschen vom Leid verschont bleiben, so sie sich gläubig unter das Kreuz Christi stellen, so sie Jesus Christus anrufen um Seinen Beistand, daß Er ihre Last von ihnen nehme und sie an ihrer Stelle tragen möge. Und es wird der Mensch gekräftigt sein nach diesem Anruf, denn der göttliche Erlöser Selbst vermittelt ihm die Kraft als Gnade Seines Erlösungswerkes. Und sein Wille wird erstarken, jede Bangigkeit wird von ihm weichen, er wird mit vermehrter Kraft zur Höhe streben, und irdisches Leid wird ihn kaum berühren, weil Jesus Christus es ihm tragen hilft. Doch wie wenige rufen Ihn um Hilfe an.... wie wenige stehen im Glauben an Ihn und Sein Erlösungswerk, und wie selten werden die Gnaden des Erlösungswerkes angefordert und also bewußt empfangen.... Sie rufen Gott, erkennen Ihn aber nicht in Jesus Christus an, und darum hat das Leid auf Erden ein Maß erreicht, das übervoll zu sein scheint.... Und die Menschen müssen es selbst tragen. Sie müssen es auf sich nehmen, weil sie nicht an Ihn glauben.... Und es ist darum die Not so groß, und die Menschheit ist willensschwach, weil sie ohne Jesus Christus ihren Weg geht und darum, als ungeheuer belastet, durch große Läuterungsleiden hindurchgehen muß.
Gott will noch auf Erden den Menschen Gelegenheit geben, Jesus Christus zu erkennen, indem Er sie selbst den Weg nach Golgatha gehen läßt, der ihre Seelenhülle schmelzen soll, der in ihnen den Liebesfunken entzünden soll, auf daß sie nun auch den Weg der Nachfolge Jesu gehen und Ihn Selbst als Erlöser der Welt kennenlernen. Und wenn das Leid nur zu dem Ziel verhilft, daß sie Jesus Christus am Ende ihrer Tage nicht abweisen, dann haben sie viel gewonnen, und sie werden dereinst dankbar sein und auch das Leid segnen, das ihnen diese Erkenntnis eingetragen hat. Doch verringern können sie es auf Erden nur, so sie im tiefen Glauben an Ihn darum bitten, daß Er ihnen das Kreuz tragen helfe.... Seine Bekenner aber werden jegliche Schwäche des Willens verlieren, sie werden unverzagt durch die Leidenszeit hindurchgehen, denn sie schöpfen die Kraft von Ihm, sie nehmen die Gnaden des Erlösungswerkes in Anspruch, und also mangelt es ihnen nicht mehr an Kraft, vermittels derer sie alles meistern, was die Welt von ihnen fordert, und auch vom Leid nicht niedergedrückt werden. Denn Jesus Christus trägt für sie das Leid, Er starb für die Sünden der Menschheit, und also nahm Er auch die Sündenstrafen auf Seine Schultern.... Und es kann der Mensch geläutert aus seinem Erdenleben hervorgehen, so er nur im tiefen Glauben an Ihn um Vergebung der Sünden bittet.... Er bedarf nicht des Läuterungsmittels, des Leides.... während die ungläubigen Menschen nur durch Leid noch gerettet werden können, so sie nicht gänzlich verstockten Sinnes sind. Die Gnaden des Erlösungswerkes stehen dem Menschen unbegrenzt zur Verfügung, und er kann sie anfordern stets und ständig. Doch wirkungslos bleiben sie an denen, die Jesus Christus ablehnen, und ihr Erdenlos gestaltet sich wahrlich nicht leicht, da es die Zeit des Endes ist, die ausgenützet werden muß, sollen die Seelen noch gerettet werden. Wer an Jesus Christus glaubt, der weiß sich nicht verloren, denn er flüchtet hin zum Kreuz in jeder Not.... Und er wird nicht vergeblich bitten. Sein Leid wird erträglich sein, sein Wille wird gestärkt und seine Kraft zur Überwindung jeder geistigen und leiblichen Not vermehrt werden, und er wird seinen Lebenskampf bestehen, und sein Erdenweg wird erfolgreich sein.... er wird geistig reifen und das ewige Leben gewinnen.... Denn Jesus Christus Selbst hat ihm die Verheißung gegeben: "Wer an Mich glaubt, der wird nicht sterben, sondern das ewige Leben haben...."
Amen
ÜbersetzerRichiedere le Grazie dell’Opera di Redenzione è il Comandamento del momento. Perché adesso si dimostrerà di quanto più forte può essere la volontà dell’uomo, che per via della morte di Gesù Cristo chiede la Forza e la Grazia. Gesù Cristo ha subito la morte più dolorosa sulla Croce, per risparmiare agli uomini le sofferenze. Egli ha preso sulle Sue Spalle la sofferenza degli uomini, Egli ha portato per loro la Croce, e di conseguenza gli uomini possono essere risparmiati dalla sofferenza, se si mettono credenti sotto la Croce di Cristo, se invocano Gesù Cristo per l’Assistenza, che Egli tolga da loro il peso e lo voglia portare al posto loro. E l’uomo sarà fortificato dopo questa invocazione, perché il divino Redentore Stesso gli trasmette la Forza come Grazia della Sua Opera di Redenzione. E la sua volontà diventerà forte, da lui sparirà ogni timore, tenderà verso l’Alto con maggior Forza, e non lo toccherà quasi la sofferenza terrena, perché Gesù Cristo lo aiuta a portarla.
Ma pochissimi Lo invocano per l’Aiuto, quanto pochi hanno la fede in Lui e la Sua Opera di Redenzione, e quanto poco vengono richieste le Grazie dell’Opera di Redenzione e così ricevute coscientemente. Loro invocano Dio, ma non Lo riconoscono in Gesù Cristo, e perciò la sofferenza sulla Terra ha raggiunto una misura sempre più ultrapiena. E gli uomini stessi la devono portare. Devono prenderla su di sé perché non credono in Lui, e perciò la miseria è così grande, e l’umanità ha una volontà debole, perché percorre la sua via senza Gesù Cristo e perché, aggravata immensamente, deve passare attraverso una grande purificazione di dolore.
Dio vuole dare agli uomini ancora sulla Terra l’occasione di riconoscere Gesù Cristo, mentre Egli fa percorrere loro stessi la via verso il Golgota, che deve sciogliere l’involucro della loro anima, che deve accendere in loro la scintilla d’amore, affinché ora prendano anche la via della successione di Gesù ed imparino a conoscere Lui Stesso come Redentore del mondo. E se la sofferenza aiuta soltanto alla meta, affinché non rifiutino Gesù Cristo alla fine dei loro giorni, allora hanno conquistato molto ed una volta saranno grati e benediranno anche la sofferenza, che ha portato loro questa conoscenza. Ma sulla Terra possono diminuire la sofferenza solamente se chiedono nella profonda fede in Lui, che Egli aiuti loro a portare la croce.
Coloro che Lo confessano perderanno ogni debolezza della volontà, attraverseranno intrepidi il tempo della sofferenza, perché attingono la Forza da Lui, utilizzano le Grazie dell’Opera di Redenzione e quindi a loro non manca più la Forza, con la quale possono eseguire tutto ciò che il mondo pretende da loro, e non vengono nemmeno schiacciati dalla sofferenza. Perché Gesù Cristo porta per loro la sofferenza, Egli è morto per i peccati dell’umanità, e così ha preso sulle Sue Spalle anche le punizioni dei peccati. E l’uomo può uscire purificato dalla sua vita terrena, se soltanto nella profonda fede in Lui chiede il Perdono dei peccati. Non ha bisogno del mezzo di purificazione, della sofferenza, mentre gli uomini empi possono essere salvati soltanto ancora tramite la sofferenza, se non sono del tutto di senso caparbio. Le Grazie dell’Opera di Redenzione sono a disposizione dell’uomo in misura illimitata e le può richiedere sempre e continuamente. Ma rimangono senza effetto su coloro che rifiutano Gesù Cristo, e la loro sorte terrena si forma davvero non facile, dato che è il tempo della fine che deve essere sfruttato, se le anime devono ancora essere salvate.
Chi crede in Gesù Cristo, sa di non essere perduto, perché si rifugia in ogni miseria sotto la Croce. E non chiederà invano. La sua sofferenza sarà sopportabile, la sua volontà fortificata e sarà aumentata la sua Forza per vincere ogni miseria spirituale e corporea, e sosterrà la lotta della sua vita e la sua via terrena sarà di successo, maturerà spiritualmente e conquisterà la Vita eterna. Perché Gesù Cristo Stesso gli ha dato la Promessa: “Chi crede in Me, non morrà, ma avrà la Vita eterna …”.
Amen
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