8496 Ogni uomo deve rendere conto di sè stesso

14 maggio 1963: Libro 89

L’uomo deve rendere conto per il suo cammino della sua vita terrena, per il suo parlare, pensare ed agire, perché ha ricevuto da Me il Dono dell’intelletto, il Dono del pensare e perciò può anche soppesare tutto in quanto corrisponde alla Mia Volontà. Questo vale in particolare per la sua predisposizione verso le dottrine, che gli vengono apportate da parte dei prossimi, che toccano dei campi spirituali, perché quando gli viene sottoposto qualcosa di terreno, vi dispone anche i suoi pensieri ed accetta o rifiuta e questo sovente con grande fervore, quando se ne promette qualunque vantaggio. L’uomo è capace di pensare ed ora deve anche usare questa facoltà. E se ora gli viene portato un bene spirituale, allora deve sottoporre questo anche ad un esame, per ora poter accettare o rifiutare giustificato. Ma allora non si deve soltanto fidare del prossimo di quello che gli consiglia, ma prenderne lui stesso posizione, perché lui stesso deve rispondere per questo, ed allora non potrà spingere una colpa sul prossimo, che lo ha consigliato al suo pensare ed agire. Ogni uomo porta per sé la responsabilità, come ogni uomo è in grado di pensare. E se non è sicuro della giustezza del suo pensare, allora deve prendere la via verso Me Stesso, ma non fidarsi del prossimo, il cui pensare può essere ugualmente orientato male. E commette una grande ingiustizia, l’uomo che si crede chiamato, di dover agire sul prossimo, che gli sottopone le sue opinioni, in modo che questo deve accettare senza contraddizione, ciò che l’altro gli offre. Un uomo può bensì essere istruito, ma deve sempre essere lasciato libero, di accettare questi insegnamenti, perché l’uomo stesso deve decidersi e rispondere per la sua decisione, ma non può rovesciare la responsabilità su coloro, che lo hanno istruito, e questi non devono mai obbligare un uomo di accettare l’insegnamento. La libertà della volontà è il grande fattore che è determinante per il perfezionamento di un uomo ed ogni taglio alla libera volontà è un’ingiustizia, un peccato, che non posso accettare senza pretenderne il contraccambio. E nuovamente deve essere indicato, che dalla parte di un insegnante devono essere dapprima esternati i Comandamenti dell’Amore ed unicamente deve essere richiesta l’osservanza di questi Comandamenti, perché allora il pensare dell’uomo riconoscerà anche chiaro e limpido il vero e giusto e poi l’uomo si decide da sé per questo. Però accettare un insegnamento, ma escludere una vita d’amore, non può mai condurre ad un successo spirituale, persino quando quell’insegnamento corrisponde alla Verità, ma degli uomini disamorevoli non potranno mai dare un giudizio, dov’è la Verità e dov’è l’errore ed infine non decide l’intelletto dell’uomo, ma l’amore del cuore. Dove manca questo, non potrà essere emesso un giusto giudizio, ma allora non serve nemmeno l’accettazione di un insegnamento senza rifiuto, perché è totalmente senza valore per l’anima. Perciò pretendo come primo la presa di posizione mentale verso un bene spirituale, che ad un uomo viene trasmesso dall’esterno e se ora gli viene sottoposti la Dottrina d’Amore e vi riflette anche, allora può già essere accesa una piccola luce in lui e si può sforzare, di vivere a fondo l’amore e questo soltanto porta l’anima alla maturazione. Chi perciò cerca di stimolare i suoi prossimi all’amore, sarà da Me benedetto. Chi però trasmette loro un bene spirituale con la pretesa, di accettare e riconoscere lo stesso senza contraddizione, non agisce secondo la Mia Volontà, perché induce i prossimi alla pigrizia del pensare e questi ora credono, di essere sollevati dalla loro responsabilità, di poterla rovesciare su coloro che li hanno istruiti. Questa scusa non varrà un giorno dinanzi a Me, perché ho provvisto tutti gli uomini con il Dono della facoltà del pensare e questa deve anche essere usata, quando si tratta del bene delle anime, in particolare quando riflettete con fervore su tutto il terreno, se e come può essere a vostro vantaggio. Nessun uomo vi toglierà una volta la responsabilità, perciò non date nemmeno a nessun uomo il diritto, di agire su di voi in modo determinante, quando si tratta del bene delle vostre anime, perché anche su questo vi viene data una Luce da Me, quando ascoltate la Mia Parola, che vi risuona dall’Alto e che guido a tutti quelli che sono di buona volontà. Non v’infliggo nessuna costrizione, Io vi spiegherò e motiverò sempre soltanto tutto, ma siete sempre liberi di accettare o rifiutare la Mia Parola, perché voglio, che vi perfezioniate sulla Terra. E voglio perciò anche chiarire su tutto il falso, affinché non vi lasciate obbligare a pensare ed agire nella volontà del prossimo, ma di esaminare voi stessi, se agite bene e come pensate davanti a Me, il Quale Sono Io Che vi ho creati in modo che ogni uomo deve anche portare la responsabilità per sé ed il bene della sua anima.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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