Il peso del peccato che ho preso sulle Mie Spalle, era incommensurabilmente grave e poteva essere estinto solamente attraverso un Sacrificio d’Espiazione altrettanto grande, come è stato per Me il Cammino verso la Croce e l’oltremodo doloroso soffrire e morire sulla Croce. Perché questo era assolutamente tormentoso. Voi uomini non siete in grado di immaginarvi solo minimamente la misura di sofferenza, perché Mi sentivo abbandonato dalla Mia forza Dio, Io, Che Ero sempre unito con il Padre, dovevo percorrere da Solo la Via che Mi sembrava delle Eternità, che ho preso comunque su di Me nell’infinito Amore, perché avevo Compassione per l’umanità e sapevo, che soltanto questo Sacrificio di Me Stesso poteva portare la Redenzione agli uomini. E dovevo sempre di nuovo sperimentare le crudeltà degli sgherri del boia, e tutto il mondo infernale vi partecipava. Ma non dovevo difenderMi e non impiegare la Forza di Dio dimorante in Me, perché quest’Opera di Redenzione doveva essere un’Opera della libera volontà, per cui ho percorso come “solo Uomo” questa via di sofferenza, sempre soltanto pregando di poterla anche condurre alla fine, di non fallire prima, che potesse anche superare la morte sulla Croce, che solo questa portava a conclusione l’Opera di Redenzione. Quello che ho dovuto sperimentare in tormenti ed umiliazioni, lo potrete misurare soltanto nel Regno dell’aldilà nella sua dimensione, quando potrete contemplare la Mia morte sulla Croce. Ma per il tempo della vostra esistenza come uomo vi mancano tutti i concetti per i Miei tormenti, perché voi stessi avreste già perduto la vita con una misura minore, ma la Mia Volontà di liberarvi era così forte, che Mi ha dato la Forza di gustare fino all’estremo tutte le sofferenze, che ho anche sopportato coscientemente la morte sulla Croce e potevo ancora pregare per i Miei torturatori: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.” Loro non sapevano, che in Me avevano inchiodato sulla Croce il Padre Stesso, il Quale voleva redimere gli uomini da tutti i peccati. Ma Io Sapevo che Egli Si Era soltanto ritirato da Me, per non esercitare nessuna costrizione su di Me come Uomo, perché soltanto l’Uomo Gesù poteva soffrire e questa sofferenza ha riappacificato il Padre. Perciò ho pronunciato le Parole: “E’ compiuto.... ”, per dire con ciò, che è stato un Atto predeterminato dall’Eternità, che era soltanto giunto all’esecuzione. Ma l’effetto (l’esecuzione) di ciò si è esteso sul passato, sul presente e sul futuro. E con ciò sono liberati tutti gli esseri che una volta erano caduti da Dio. Potrete eternamente sperimentare (nell’aldilà) la morte sulla Croce dell’Uomo Gesù, ma nessun uomo, finché vive sulla Terra, non potrà mai misurare gli orrendi tormenti, perché per questi gli manca la comprensione. Perché la Sua grande sofferenza (la grande sofferenza dell’Uomo Gesù) non consisteva soltanto nei tormenti corporei, che gli erano inflitti, ma la Sua pura Anima ha sofferto molto di più che E’ (Era) discesa dal Regno di Luce sulla Terra, per via di quest’Opera di Redenzione. Quello che significa per un’Anima pura, di stare in mezzo al pantano del peccato, ciò che significa per un’Anima perfetta, di dimorare in mezzo alle creature imperfette, può essere afferrato solamente, quando l’anima stessa dimora già nel Regno di Luce, ma allora potrà anche misurare la profondità dell’Amore, che ha mosso Gesù di prestare l’Aiuto ai fratelli peccaminosi, ed allora rabbrividiranno nella riverenza e canteranno lode e ringraziamento a Colui, il Quale ha redento il mondo da ogni peccato.
Amen
TraduttoreDie Last der Sünde, die Ich auf Meine Schultern genommen habe, war unermeßlich schwer und konnte nur durch ein ebenso großes Sühneopfer getilgt werden, wie für Mich der Kreuzgang und das überaus schmerzvolle Leiden und Sterben am Kreuz gewesen ist. Denn dieses war überaus qualvoll.... Ihr Menschen seid nicht fähig, das Maß von Leiden nur annähernd euch auszudenken, denn Ich fühlte Mich von der Gotteskraft verlassen, Ich.... Der Ich stets mit dem Vater verbunden war.... mußte allein den Weg zurücklegen, der Mir Ewigkeiten dünkte, den Ich aber dennoch auf Mich nahm in grenzenloser Liebe, weil Mich die Menschheit erbarmte und Ich es wußte, daß nur dieses Opfer Meiner Selbst den Menschen Erlösung bringen konnte.... Und immer wieder mußte Ich die Grausamkeiten der Henkersknechte erfahren, und die ganze höllische Welt beteiligte sich daran. Doch Ich durfte Mich nicht wehren, indem Ich die in Mir wohnende Gotteskraft zur Anwendung brachte, denn es mußte dieses Erlösungswerk ein Werk des freien Willens sein, weshalb Ich als "nur Mensch" diesen Leidensweg gegangen bin, immer nur darum betend, daß Ich ihn auch zu Ende führen konnte, daß Ich nicht zuvor versagte, daß Ich auch den Kreuzestod noch überstehen durfte, der erst das Erlösungswerk zum Abschluß brachte. Was Ich an Qualen und Demütigungen habe erleben müssen, das werdet ihr erst im jenseitigen Reich in seinem Umfang ermessen können, wenn ihr Meinen Kreuzestod werdet schauen können. Doch für die Zeit eures Menschseins fehlen euch alle Begriffe für Meine Qualen, denn ihr selbst hättet schon bei einem geringeren Maß das Leben verloren, doch Mein Wille, euch zu erlösen, war so stark, daß er Mir die Kraft gab, alle Leiden bis zum äußersten zu durchkosten.... daß Ich auch den Kreuzestod bewußt ertragen habe und noch für Meine Peiniger beten konnte: "Vater, vergib ihnen, denn sie wissen nicht, was sie tun.".... Sie wußten es nicht, daß sie in Mir den Vater Selbst ans Kreuz schlugen, Der die Menschen erlösen wollte von aller Sünde.... Doch Ich wußte es, daß Er Sich nur von Mir zurückgezogen hatte, um keinen Zwang auszuüben auf Mich als Mensch, weil nur der Mensch Jesus leiden konnte und dieses Leiden den Vater versöhnte. Daher sprach Ich die Worte aus: "Es ist vollbracht....", um damit zu sagen, daß es ein seit Ewigkeit vorbestimmter Akt gewesen ist, der nun zur Ausführung gekommen war. Doch die Auswirkung (Ausführung) dessen erstreckte sich über die Vergangenheit, die Gegenwart und die Zukunft. Und es sind somit alle Wesen erlöst, die einst abfielen von Gott.... Den Kreuzestod des Menschen (Jesus) werdet ihr ewig (im Jenseits) erleben können und (aber) kein Mensch.... solange er auf Erden (lebt) weilt.... wird die entsetzlichen Qualen je ermessen können, denn dafür fehlt ihm das Verständnis. Denn Sein großes Leid (das große Leid des Menschen Jesus) bestand nicht nur in den körperlichen Qualen, die Ihm zugefügt wurden, sondern weit mehr hat Seine reine Seele gelitten, die aus dem Reiche des Lichtes zur Erde gestiegen ist (war), um dieses Erlösungswerkes willen.... Was es für eine reine Seele bedeutet, mitten im Pfuhl der Sünde zu sein.... was es für eine vollkommene Seele bedeutet, inmitten von unvollkommenen Geschöpfen zu weilen, das kann nur dann erfaßt werden, wenn die Seele selbst schon im Reiche des Lichtes weilt, dann aber wird sie auch die Tiefe der Liebe ermessen können, die Jesus bewogen hat, den sündigen Brüdern Hilfe zu leisten, und dann werden sie in Ehrfurcht erbeben und Lob und Dank singen Dem, Der die Welt erlöste von aller Sünde....
Amen
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