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L’Ascesa al Cielo

Il tempo della Mia Esistenza sulla Terra nella Forma visibile di un Uomo era terminata, quando ascesi al Cielo, perché avevo compiuto la Missione come Uomo ed ora alla fine davo ancora ai Miei discepoli come a coloro, che credevano in Me come Figlio di Dio, un ultimo segno, che doveva fortificare la loro fede. Mi mostravo loro ancora una volta visibilmente, e dimostrai loro la Mia Divinità mediante la visibile Ascesa al Cielo, che potevano sperimentare solamente per via della loro forza di fede e che doveva nuovamente colmarli con grande Forza per la loro missione dopo: annunciare al mondo Me Stesso ed il Mio Vangelo. Anche per la Mia Ascesa al Cielo non si possono fornire delle dimostrazioni, e malgrado ciò si è svolta davanti a quegli uomini che Mi appartenevano completamente, perché per costoro l’Ascesa al Cielo non significava più nessuna costrizione di fede, Mi riconoscevano, e per loro nulla era più dubbioso, erano anche iniziati da Me nel sapere più profondo, e perciò potevo ascendere davanti ai loro occhi come ultimo segno della Mia Potenza e Magnificenza, che ha potuto svolgersi visibilmente, perché ho fortificato i Miei insolitamente per questa esperienza. Ma si è svolto solamente un procedimento che è lo stesso per ogni anima che si perfeziona sulla Terra, quando esce dal suo corpo ed ora entra nei campi spirituali, nella Luce raggiante, che però rimane nascosta all’occhio umano. Ma lei fluttua in Alto, nel Regno che è la sua vera Patria. Anche per questa agli uomini doveva essere data una dimostrazione, che però non verrà riconosciuta dagli uomini che sono ancora immaturi e che non hanno raggiunto nessuna spiritualizzazione. L’Ascesa al Cielo di Gesù rimarrà per gli uomini una leggenda, finché non saranno penetrati nel sapere spirituale, perché si è svolto qualcosa di straordinario, che potevano sperimentare appunto solamente i Miei seguaci, ma non viene più messa in dubbio, appena la maturità dell’anima dell’uomo ha raggiunto un determinato grado, in cui l’uomo non dubita più di nulla nella conoscenza, che per Dio nulla è impossibile. Con l’Ascesa al Cielo di Gesù l’Opera di Redenzione ha trovato la sua conclusione. Ero disceso sulla Terra e Sono di nuovo ritornato nel Mio Regno, che però non avevo mai abbandonato, perché Io Ero e Sono ovunque, ma avevo assunto una Forma umana, per Essere visibile per voi uomini, e perciò Sono anche di nuovo asceso visibilmente, per rimanere ora per sempre ed in eterno visibile per tutto lo spirituale da Me creato per la sua Beatitudine. I Miei sono rimasti indietro e si sentivano soli ed abbandonati, quando Ero scomparso ai loro occhi, ma erano colmati del Mio Spirito ed ora vedevano chiaramente davanti a sé la loro missione, e si sentivano spinti dallo Spirito ad eseguire ora l’Incarico, con cui li ho mandati fuori a tutti i popoli della Terra. Perciò ho fatto loro anche sperimentare l’insolito, che era l’ultimo Miracolo che concludeva il Mio cammino terreno. Perché avevano molto bisogno della fortificazione della fede, dato che con la costante frequentazione con Me erano giunti ad una certa dipendenza, che doveva essere ancora vinta da loro ed ognuno dei Miei discepoli poteva tenersi sempre di nuovo davanti agli occhi gli ultimi avvenimenti, com’era la Mia Volontà. Ma rimanevo con loro nello Spirito, ed anche durante il loro agire per Me ed il Mio Regno potevano sentire sovente dei Discorsi, che rendevano loro evidente la Mia Presenza, in modo che il loro amore per Me era sempre più profondo e nella stessa misura cresceva la loro conoscenza e così anche la loro facoltà nell’agire per Me. Avevo estinto la grande colpa di peccato degli uomini attraverso la Mia Opera di Redenzione, e di questa doveva essere data conoscenza all’umanità, e ciò poteva nuovamente avvenire soltanto tramite degli uomini che loro stessi avevano sperimentato Me e la Mia morte sulla Croce. Da parte loro poteva ora essere annunciata la purissima Verità su questa grande Opera di Misericordia, e perciò proprio i Miei primi discepoli sono stati fortificati e provvisti in modo insolitamente forte per la loro missione, Io ho potuto istruirli e prepararli personalmente prima per il loro compito, ed ho fortificato insolitamente la loro fede, ma conservavano la libertà della loro volontà, ed il loro amore per Me ed il loro cammino di vita permetteva, che ho potuto provvederli in più per la loro funzione, perché tutta l’umanità doveva sapere ciò che si era svolto da Parte divina per gli uomini, e perciò per la preparazione di quel sapere avevo bisogno di adeguati servitori e messaggeri. E costoro dovevano poter adoperarsi con piena convinzione per ciò che insegnavano. L’amore che era in loro, li rendeva capaci di accettare anche insolite esperienze ed anche di testimoniare con tutto il fervore davanti ai loro prossimi. Ma quel sapere sulla Mia Opera di Redenzione pretenderà sempre un certo grado d’amore, per essere accettata e creduta. Ma il Mio Spirito colmerà anche un uomo amorevole e lo guiderà in tutta la Verità, come Io Stesso l’ho annunciato.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Himmelfahrt....

Die Zeit Meines Daseins auf der Erde in einer den Menschen sichtbaren Form war beendet, als Ich auffuhr zum Himmel.... Denn Ich hatte die Mission als Mensch erfüllt und gab nun noch zuletzt Meinen Jüngern sowie denen, die an Mich glaubten als Gottes Sohn, ein letztes Zeichen, das ihren Glauben verstärken sollte.... Ich zeigte Mich ihnen noch einmal sichtbar, und Ich bewies ihnen Meine Göttlichkeit durch die sichtbare Auffahrt zum Himmel.... die sie nur ihrer Glaubensstärke wegen erleben durften und die sie wiederum mit großer Kraft erfüllen sollte für ihre fernere Mission: Mich Selbst und Mein Evangelium in der Welt zu verkünden.... Auch für Meine Himmelfahrt sind keine Beweise zu erbringen, und dennoch hat sie sich vollzogen vor den Augen der Menschen, die Mir voll und ganz angehörten, denn für diese bedeutete die Himmelfahrt keinen Glaubenszwang mehr, sie erkannten Mich, und ihnen war nichts mehr zweifelhaft, sie waren auch durch Mich eingeweiht in tiefstes Wissen, und darum konnte Ich vor ihren Augen emporsteigen als letztes Zeichen Meiner Macht und Herrlichkeit, das sichtbar stattfand und stattfinden konnte, weil Ich die Meinen ungewöhnlich stärkte für dieses Erleben. Es spielte sich jedoch nur ein Vorgang ab, der bei jeder Seele, die sich vollendet hat auf Erden, der gleiche ist, wenn sie ihrem Körper entsteigt und nun in geistige Gefilde eingeht, in strahlendem Licht, das jedoch dem menschlichen Auge verborgen bleibt. Aber sie entschwebt zur Höhe, in das Reich, das ihre wahre Heimat ist. Auch dafür sollte den Menschen ein Beweis gegeben werden, der jedoch nicht anerkannt werden wird von Menschen, die noch unreif sind und keinerlei Vergeistigung erreicht haben. Die Himmelfahrt Jesu wird den Menschen eine Legende bleiben, solange sie nicht in geistiges Wissen eingedrungen sind, weil sich etwas Außergewöhnliches zutrug, das eben nur Meine Anhänger erleben durften, jedoch nicht mehr angezweifelt wird, sowie des Menschen Seelenreife einen bestimmten Grad erreicht hat, wo der Mensch nichts mehr anzweifelt in der Erkenntnis, daß bei Gott nichts unmöglich ist.... Mit der Himmelfahrt Jesu fand das Erlösungswerk seinen Abschluß. Ich war zur Erde gestiegen und wieder zurückgekehrt in Mein Reich, das Ich jedoch niemals verlassen hatte, denn Ich war und bin überall, aber Ich hatte eine menschliche Form bezogen, um für euch Menschen schaubar zu sein, und darum bin Ich auch schaubar wieder aufgestiegen, um nun immer und ewig für alles von Mir Erschaffene schaubar zu bleiben zu dessen Seligkeit.... Die Meinen blieben zurück und fühlten sich vereinsamt und verlassen, als Ich ihren Augen entschwunden war, doch sie waren von Meinem Geist erfüllt und sahen nun ihre Mission deutlich vor sich, und sie fühlten sich getrieben von dem Geist, nun den Auftrag auszuführen, mit dem Ich sie hinaussandte zu allen Völkern der Erde. Darum ließ Ich sie auch das Ungewöhnliche erleben, das das letzte Wunder war, das Meinen Erdengang beschloß.... Denn sie brauchten viel Glaubensstärkung, waren sie doch durch den ständigen Umgang mit Mir zu einer gewissen Unselbständigkeit gekommen, die noch von ihnen überwunden werden mußte und jeder einzelne Meiner Jünger darum sich immer wieder die letzten Ereignisse vor Augen halten konnte, um nun mit ganzem Eifer tätig zu sein, wie es Mein Wille war.... Doch im Geist blieb Ich bei ihnen, und sie durften auch während ihres Wirkens für Mich und Mein Reich des öfteren Ansprachen vernehmen, die ihnen Meine Gegenwart offenkundig werden ließen, so daß ihre Liebe zu Mir stets tiefer war und also im gleichen Maße ihre Erkenntnis stieg und so auch ihre Fähigkeit zum Wirken für Mich.... Ich hatte die große Sündenschuld der Menschen getilgt durch Mein Erlösungswerk, und es mußte davon der Menschheit Kenntnis gebracht werden, und dies konnte wieder nur durch Menschen geschehen, die selbst Mich und Meinen Kreuzestod erlebt hatten.... Von ihrer Seite konnte nun die reinste Wahrheit über dieses große Erbarmungswerk verkündet werden, und darum sind gerade Meine ersten Jünger ungewöhnlich gestärkt und ausgerüstet worden für ihre Mission, Ich konnte sie persönlich zuvor lehren und zubereiten für ihre Aufgabe, und Ich stärkte ungewöhnlich ihren Glauben, doch sie behielten ihre Willensfreiheit, doch ihre Liebe zu Mir und ihr Lebenswandel ließen es zu, daß Ich sie zusätzlich bedenken konnte für ihr Amt, denn es sollte die ganze Menschheit erfahren, was sich zugetragen hatte von göttlicher Seite für die Menschen, und Ich brauchte daher zur Verbreitung jenes Wissens geeignete Diener und Boten. Und diese mußten mit voller Überzeugung dafür eintreten können, was sie lehrten.... Die Liebe, die in ihnen war, machte sie fähig, auch ungewöhnliche Erleben hinzunehmen und mit allem Eifer nun alles zu bezeugen vor ihren Mitmenschen. Immer aber wird jenes Wissen um Mein Erlösungswerk einen gewissen Liebegrad erfordern, um angenommen und geglaubt zu werden.... Doch einen liebenden Menschen wird auch Mein Geist erfüllen und ihn in alle Wahrheit leiten, wie Ich Selbst es verkündet habe....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde