Ogni anima d’uomo è uno spirito ur caduto, che si trova poco prima della sua perfezione, cioè la sua via è solo ancora breve fino all’unificazione con Me, premesso che nell’ultimo stadio, come uomo, rivolga a Me la sua libera volontà, che quindi si riconosce di nuovo per Me, il Quale una volta non ha voluto riconoscere. Ed ogni anima d’uomo ha dietro di sé una via di sviluppo infinitamente lunga, perché questo era necessario, per uscire dall’abisso senza fondo, per salire in Alto, dove soggiornava nel principio ur. In questo stadio come uomo, l’anima è anche di nuovo ricettiva per una Luce, cioè può di nuovo conquistare un grado di conoscenza che aveva perduta nella caduta da Me. Perché l’anima è consapevole dell’io, può di nuovo pensare e volere come in principio, soltanto in un debole grado, che lei stessa però può aumentare durante la vita terrena.
Il grado di conoscenza è anche determinante per l’anima, quando ha percorsa l’esistenza come uomo ed ora entra nel Regno spirituale, perché questo grado di conoscenza significa Luce, senza la quale l’anima non può mai diventare beata. L’uomo stesso durante l’esistenza terrena può conquistarsi un alto grado di Luce, può stare molto nella conoscenza, quando sfrutta l’esistenza terrena per formare il suo essere nell’amore, che era il suo stato primordiale, che deve di nuovo essere assolutamente raggiunto, per poter poi rimanere con Me nella beata unione nel Regno spirituale. La trasformazione nell’amore è l’opera che l’uomo stesso deve compiere, ma la può anche fare, perché per questo gli viene concesso l’aiuto in ogni modo.
Ma l’essere dell’uomo all’inizio della sua incorporazione è ancora nell’amore invertito come conseguenza della sua caduta nel peccato nel Regno spirituale ed anche per via della rinnovata caduta nel peccato dei primi uomini. Lui è dominato dall’amor proprio e questo deve essere trasformato nell’amore disinteressato per il prossimo. Per questo l’uomo è sulla Terra, oppure anche: lo spirito primordiale stesso deve svolgere questa trasformazione nell’amore nella libera volontà, affinché raggiunga la sua divinizzazione ed ora può creare ed agire nella Libertà, Luce e Forza in comunione con Me. E questa trasformazione nell’amore è lo scopo della vita terrena e non rimane risparmiata a nessun essere, perché è contemporaneamente la prova di volontà superata dell’essere. E’ la dimostrazione della divinità dell’essere, che è proceduto da Me ed era stato creato perfetto, ma ora deve aspirare nella libera volontà a questa perfezione, per poter sussistere accanto a Me come essere divino, per poter soggiornare presso di Me come “Mio figlio”, dal Quale è proceduto una volta come “creatura”.
La Mia meta è la divinizzazione degli esseri da Me creati, che Io raggiungerò anche certamente, ma la cui durata di tempo la decide l’essere stesso. E se ora ha raggiunto lo stadio come uomo, allora si trova poco dinnanzi alla sua meta, ed ora l’uomo deve fare di tutto, per usare bene l’ultima breve spanna di tempo per la sua ultima perfezione. Dovrebbe procurarsi da sé il sapere sullo scopo della sua vita terrena, su tutti i collegamenti e la Mia Volontà, perché l’adempimento della Mia Volontà è l’agire nell’amore, e l’agire nell’amore gli porta anche la Luce, un sapere che corrisponde alla Verità; un sapere che gli dona piena conoscenza e che lo spinge a perseguire soltanto la meta, di perfezionarsi sulla Terra, a formare il suo essere nell’amore e con ciò stabilire sempre il contatto con Me, che poi è indissolubile ed è anche assicurato il raggiungimento della meta.
L’uomo dovrebbe anche valutare la sua auto consapevolezza, cioè riflettere su di sé, ed allora gli starò anche sempre a fianco, guiderò nel modo giusto i suoi pensieri ed Io Stesso l’assisterò in ogni modo, affinché raggiunga la sua meta. Ma se ha lasciato trascorrere inutilmente il tempo terreno e saprà del percorso di sviluppo infinito in precedenza, il suo pentimento sarà una volta amaro. Ma come uomo non gli deve essere data la reminiscenza, perché allora un cammino di vita nella libera volontà sarebbe escluso, perché allora vivrebbe nella paura ed in una certa costrizione ed il suo volere ed agire non potrebbe essere valutato come decisione della libera volontà. Non dovete mai dimenticare, che la vita terrena come uomo è una Grazia, che dovete soltanto usare bene, per diventare beati.
Amen
TraduttoreJede Menschenseele ist ein gefallener Urgeist, der kurz vor seiner Vollendung steht, d.h., dessen Weg nur noch ein kurzer ist bis zur Vereinigung mit Mir, vorausgesetzt, daß er im letzten Stadium der Entwicklung.... als Mensch.... seinen freien Willen Mir zuwendet, daß er sich also wieder zu Mir bekennt, Den er einst nicht anerkennen wollte. Und jede Menschenseele hat einen endlos langen Entwicklungsweg hinter sich, weil dies erforderlich war, um aus der grundlosen Tiefe herauszukommen, emporzusteigen zur Höhe, wo sie uranfänglich weilte.... In diesem Stadium als Mensch ist die Seele auch wieder aufnahmefähig für ein Licht, d.h., sie kann wieder einen Grad der Erkenntnis gewinnen, den sie verloren hatte beim Abfall von Mir.... Denn die Seele ist ichbewußt, sie kann wieder denken und wollen wie im Anbeginn, nur in einem schwachen Grade, den sie selbst aber erhöhen kann während des Erdenlebens.... Der Erkenntnisgrad ist für die Seele auch entscheidend, wenn sie das Dasein als Mensch zurückgelegt hat und nun eingeht in das geistige Reich, denn dieser Erkenntnisgrad bedeutet Licht, ohne welches die Seele niemals selig sein kann. Der Mensch selbst kann während des Erdendaseins sich einen hohen Lichtgrad erwerben, er kann weit in der Erkenntnis stehen, wenn er das Erdendasein nützet, um sein Wesen zur Liebe zu gestalten, die sein Urzustand war, der unbedingt wiedererreicht werden muß, um in seliger Verbindung mit Mir dann im geistigen Reich weilen zu können. Diese Umgestaltung zur Liebe ist das Werk, das der Mensch selbst vollbringen muß, das er aber auch kann, weil ihm dazu in jeder Weise Hilfe gewährt wird. Aber des Menschen Wesen ist bei Beginn seiner Verkörperung noch in der verkehrten Liebe stehend als Folge seines Sündenfalles im geistigen Reich und auch des erneuten Sündenfalles der ersten Menschen.... Die Ichliebe beherrscht ihn, und diese soll gewandelt werden in uneigennützige Nächstenliebe. Dazu ist der Mensch auf der Erde, oder auch: Der gefallene Urgeist muß diese Wandlung zur Liebe im freien Willen selbst vollziehen, auf daß er seine Vergöttlichung erreiche und nun im Zusammenschluß mit Mir schaffen und wirken kann in Freiheit, Licht und Kraft.... Und diese Umgestaltung zur Liebe ist Erdenlebenszweck und kann keinem Wesen erspart bleiben, denn es ist gleichzeitig die bestandene Willensprobe des Wesens.... Es ist der Beweis der Göttlichkeit des Wesens, das aus Mir hervorgegangen ist und vollkommen geschaffen wurde, aber diese Vollkommenheit nun im freien Willen selbst anstreben muß, um als göttliches Wesen neben Mir bestehen zu können, um als "Mein Kind" bei Mir weilen zu können, von Dem es einst als "Geschöpf" ausgegangen war.... Die Vergöttlichung der von Mir erschaffenen Wesen war und ist Mein Ziel, das Ich auch sicher erreiche, dessen Zeitdauer aber das Wesen selbst bestimmt. Und hat es nun das Stadium als Mensch erreicht, dann steht es kurz vor seinem Ziel, und der Mensch sollte nun alles daransetzen, die letzte kurze Zeitspanne gut zu nützen für seine letzte Vollendung. Er sollte sich selbst das Wissen erwerben um seinen Erdenlebenszweck, um alle Zusammenhänge und um Meinen Willen, denn die Erfüllung Meines Willens ist Wirken in Liebe, und Wirken in Liebe bringt ihm auch Licht.... ein Wissen, das der Wahrheit entspricht, ein Wissen, das ihm volle Erkenntnis schenkt und das ihn antreibt, nur das Ziel zu verfolgen, sich zu vollenden auf Erden, sein Wesen zur Liebe zu gestalten und dadurch immer die Bindung herzustellen mit Mir, die dann unlösbar ist und das Erreichen des Zieles nun auch gesichert ist. Sein Ichbewußtsein sollte der Mensch auch auswerten, d.h. über sich nachdenken, und dann werde Ich ihm auch immer zur Seite sein, Ich werde seine Gedanken recht lenken, und Ich werde Selbst ihm beistehen in jeder Weise, auf daß er sein Ziel erreiche. Doch bitter wird einst seine Reue sein, wenn er die Erdenzeit ungenützt vorübergehen ließ und wissen wird um den endlosen Entwicklungsgang zuvor.... Doch als Mensch darf ihm die Rückerinnerung nicht gegeben werden, weil dann ein Lebenswandel im freien Willen ausgeschlossen wäre, weil er dann in Furcht und also einem gewissen Zwang leben würde und sein Wollen und Handeln nicht gewertet werden könnte als freier Willensentscheid.... Niemals sollet ihr vergessen, daß das Erdenleben als Mensch eine Gnade ist, die ihr nur recht zu nützen brauchet, um selig zu werden....
Amen
Traduttore