Confronta annuncio con traduzione


Dio come amorevole Padre

Per la maggior parte degli uomini Io Sono il Dio lontano, inavvicinabile, premesso che credano ancora in Me. Ma non hanno nessun legame con Me, Mi cercano in lontananza, vedono bensì in Me il loro Dio e Creatore, ma non il loro Padre, non hanno ancora stabilito il rapporto di un figlio verso il Padre e perciò non osano parlare a Me come ad un Padre, non si aspettano nemmeno l’Aiuto, perché escludono l’Amore del Padre e vedono in Me solamente il Dio punitivo, il Giudice inesorabile, il Quale li condanna senza pietà, se non vivono secondo la Sua Volontà. Gli uomini non sanno del Mio ultragrande Amore per loro, altrimenti si avvicinerebbero fiduciosi e terrebbero con Me il dialogo a Me. Loro non sanno, che sono proceduti dal Mio Amore e perché il Mio Amore è per loro, anche se sono diventati peccatori. Mi sono ancora distanti, e perciò non possono nemmeno essere compenetrati dalla Mia Forza, perché allora dovrebbero rivolgersi credenti a Me, perché dovrebbero cercare la Mia Vicinanza e avere la volontà, di essere accettati da Me come figli. E’ difficile, trasmettere loro questo sapere, perché Io Sono e Rimango per questi uomini l’Essere irraggiungibile, che è molto al di sopra degli uomini ed ha poco o nessun contatto con loro. Non credono ad un collegamento del Creatore con la Sua creatura, si sentono isolati e lo sono anche, finché non eliminano loro stessi l’isolamento e cercano di seguire Me. Ma Io voglio essere il Padre dei Miei figli, voglio stare vicino agli uomini, così vicino, che sono in grado di sentirMi. Ma per questo ci vuole la libera volontà dell’uomo, di entrare in contatto con Me. Anche l’uomo deve volere di venirMi vicino, egli stesso deve eliminare la grande distanza fra di noi per essere appunto unito con Me mediante la volontà. E questa volontà può risvegliarsi nell’uomo, quando gli viene sempre di nuovo annunciato del Mio Amore, quando gli vengo rappresentato come l’Essere più sublimemente perfetto, Che E’ soltanto Amore e Che vuole donare il Suo grande Amore alle Sue creature, affinché siano beate. Io devo essere rappresentato agli uomini come il più sublimemente perfetto, ed alla Perfezione appartiene una ultramisura di Amore, che è per le Mie creature. Soltanto quando l’uomo può credere nel Mio Amore, egli divamperà anche nel suo amore per Me, ed avrà nostalgia dell’unione con Me. Ed allora si sentirà anche come Mio figlio e desidererà il Padre, per tenere con Lui un fiducioso dialogo. Allora non conoscerà più nessun impedimento, parlerà con Me, come un figlio parla al Padre, e sentirà anche il Mio Amore e verrà perciò fiducioso a Me. Ed allora gli posso essere presente, allora la grande distanza è superata, allora il figlio può anche sentire la Mia Voce, quando tende a Me Stesso, anch’egli stesso è diventato amore, che opera l’unificazione del figlio con il Padre. E quando potete rappresentare al vostro prossimo Me Stesso, il loro Dio e Creatore, come il più amorevole Padre, che desidera solamente, di essere di nuovo insieme con i Suoi figli come era in principio, appena Mi presentate come un Dio dell’Amore, allora svanirà anche il grande timore di Me, gli uomini si rivolgeranno a Me fiduciosi, quando sono nella miseria. Conosceranno il Mio Aiuto e tenderanno a venirMi sempre più vicino, perché allora li afferra anche il Mio Amore e li attira soavemente, ma costantemente in Alto. Ed allora una volta avrà anche luogo l’unificazione, perché appena l’uomo ha sentito il Mio Amore, non si allontanerà più da Me, ma tenderà sempre più ferventemente a Me, e la grande lontananza è poi definitivamente eliminata, l’uomo non vede più in Me solamente il suo Dio e Creatore, ma il suo Padre, verso il Quale prende ora la sua via e raggiunge anche certamente la sua meta.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gott als liebender Vater....

Für die meisten Menschen bin Ich der ferne, unnahbare Gott, vorausgesetzt, daß sie noch an Mich glauben.... Aber sie haben keine Bindung mit Mir, sie suchen Mich in der Ferne, sie sehen in Mir wohl ihren Gott und Schöpfer, aber nicht ihren Vater.... sie haben noch nicht das Verhältnis eines Kindes zum Vater hergestellt, und sie wagen sich darum auch nicht, Mich wie einen Vater anzusprechen, sie erwarten auch keine Hilfe, weil sie die Vaterliebe ausschalten und nur in Mir den strafenden Gott sehen, den unerbittlichen Richter, Der sie gnadenlos verurteilt, wenn sie nicht nach Seinem Willen leben. Die Menschen wissen nicht um Meine übergroße Liebe zu ihnen, ansonsten sie sich zutraulich Mir nahen würden und mit Mir Zwiesprache hielten.... Sie wissen nicht, daß sie aus Meiner Liebe hervorgegangen sind und daß Meine Liebe ihnen gehört, auch wenn sie sündig geworden sind.... Sie stehen Mir noch fern, und darum können sie auch nicht von Meiner Kraft durchflutet werden, weil sie sich dann Mir gläubig zuwenden müßten.... weil sie Meine Nähe suchen und den Willen haben müßten, von Mir als Kind angenommen zu werden.... Und es ist schwer, ihnen dieses Wissen zu übermitteln.... denn Ich bin und bleibe für diese Menschen das unerreichbare Wesen, Das überhoch über den Menschen steht und wenig oder keine Verbindung mit ihnen hat. Sie glauben nicht an einen Zusammenhang des Schöpfers mit Seinem Geschöpf, sie fühlen sich isoliert und sind es auch, solange sie nicht selbst die Isolierung aufheben und sich Mir anzuschließen suchen. Ich aber will der Vater Meiner Kinder sein, Ich will den Menschen nahestehen, so nahe, daß sie Mich zu hören vermögen. Aber es gehört dazu als erstes der freie Wille des Menschen, mit Mir Verbindung zu haben. Auch der Mensch muß wollen, Mir nahezukommen, er muß die weite Entfernung zwischen uns selbst aufheben eben durch den Willen, mit Mir verbunden zu sein. Und es kann dieser Wille im Menschen erwachen, wenn ihm immer wieder von Meiner Liebe gekündet wird, wenn Ich ihm dargestellt werde als ein höchst vollkommenes Wesen, Das nur Liebe ist und Das Seine große Liebe an Seine Geschöpfe verschenken will, auf daß sie selig sind. Ich muß den Menschen als höchst vollkommen hingestellt werden, und zur Vollkommenheit gehört ein Übermaß von Liebe, die Meinen Geschöpfen gilt. Erst wenn der Mensch glauben kann an Meine Liebe, wird auch seine Liebe zu Mir erglühen, und er wird sich nach der Verbindung mit Mir sehnen.... Und dann wird er sich auch als Mein Kind fühlen und zum Vater verlangen, um mit Ihm vertraulich Zwiesprache zu halten. Er wird dann keine Hemmungen mehr kennen, er wird reden mit Mir, wie ein Kind zum Vater spricht, und er wird auch Meine Liebe fühlen und darum zutraulich zu Mir kommen.... Und dann kann Ich ihm gegenwärtig sein, dann ist die weite Entfernung aufgehoben, dann kann das Kind auch Meine Stimme vernehmen, weil es.... wenn es Mich Selbst anstrebt.... auch selbst zur Liebe geworden ist, die den Zusammenschluß des Kindes mit dem Vater bewirkt.... Und sowie ihr also euren Mitmenschen Mich Selbst, ihren Gott und Schöpfer, als liebevollsten Vater darstellen könnet, Der nur danach verlangt, mit Seinen Kindern wieder zusammen zu sein, wie es war im Anbeginn.... sowie ihr also Mich als einen Gott der Liebe hinstellt, wird auch die große Scheu vor Mir sich verlieren, die Menschen werden sich vertrauensvoll an Mich wenden, wenn sie in Not sind. Sie werden Meine Hilfe erfahren und dann Mir immer näherzukommen trachten, denn dann ergreift sie auch Meine Liebe und zieht sie sanft, aber stetig zur Höhe. Und es wird einmal dann auch die Vereinigung stattfinden, denn sowie der Mensch einmal Meine Liebe gespürt hat, löset er sich auch nicht mehr von Mir, sondern er strebt Mich immer eifriger an, und die weite Entfernung ist nun endgültig aufgehoben, es sieht der Mensch nicht mehr in Mir nur seinen Gott und Schöpfer, sondern seinen Vater, zu Dem er nun seinen Weg nimmt und auch sicherlich sein Ziel erreicht....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde