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L’Amore e la Giustizia di Dio

Non avrete mai da temere in Me un Giudice spietato il Quale vi condanna senza Pietà, persino se lo avreste meritato. Certo, la Mia Giustizia deve manifestarsi in ogni Verdetto di Giudizio, ma il Mio Amore lo accompagna sempre attenuando e non vi condanna mai spietatamente, perché non può altro che perdonare, aggiustare ed imporre la Mano guaritrice sulle ferite, che l’uomo stesso si è causato attraverso il suoi peccati, perché ogni sciagura, tutti i dolori dell’anima, ogni miseria e tormento, se l’è preparata da sé e non Io le ho pronunciato per questo il verdetto, ma lei stessa si è giudicata nella libera volontà, lei stessa si è creata lo stato d’animo in cui ora si trova. La Mia Giustizia Mi vieta di sollevarla da questa terribile situazione auto creata, se lei stessa non lo desidera per via di Gesù Cristo. Si trova bensì nel Giudizio, ma lei stessa si è scelta questo Giudizio. Questo deve sempre essere riconosciuto, che Io non Sono un “Dio punitivo”, il Quale ha posto al peccatore quindi tali punizioni come espiazione per i suoi peccati, ma che il peccatore ha teso ed è entrato liberamente in questo stato punitivo ed in base alla Mia giustizia non posso dargli nessuna sorte migliore di quella che lui stesso ha scelto tramite la sua libera volontà. Ho Compassione della miseria, nella quale si trovano le anime diventate peccatrici, ed il Mio Amore vorrebbe davvero creare loro una sorte migliore, ma questa è nuovamente una faccenda della libera volontà, che né il Mio Amore né la Mia Giustizia toccheranno. L’anima stessa deve volere di uscire dalla sua miseria e deve, perché da sola è troppo debole per eseguire la sua volontà, invocare Gesù Cristo per la Forza e per l’Aiuto. Questa è l’unica via che le può essere indicata, allora si manifesterà la Mia Misericordia e per via di Gesù Cristo tutti i peccati verranno perdonati. Se ora si parla dell’ultimo “Giudizio”, con ciò non è inteso un Atto di punizione da Parte Mia, che potrebbe mettere in discussione la Mia Misericordia oppure fare apparire dubbioso il Mio infinito Amore. E’piuttosto da intendere un ristabilimento dell’Ordine, un raddrizzare dello stato orientato male, in cui si trova in particolare l’umanità ed anche tutto lo spirituale ancora legato nell’ultimo tempo, dove gli uomini infuriano sotto l’influenza del Mio avversario e vivono totalmente in modo anti-divino. Allora interviene di nuovo il Mio Amore misericordioso e raddrizza tutto, ma non può preparare allo spirituale che ha fallito come uomo, nessun’altra sorte che quella a cui ha aspirato lui stesso nella libera volontà. Questo è bensì un Giudizio, ma non fondato nella Mia Ira, bandisco però nella profondissima Misericordia lo spirituale nuovamente nella forma, perché la $$Giustizia$$ Mi impedisce di creare a questo spirituale una sorte di beatitudine. Una volta anche a lui spetta questa sorte, una volta la libera volontà di questo spirituale si rivolgerà coscientemente a Me ed allora lo potrò afferrare ed irradiare con il Mio Amore, senza che questo venga respinto, perché anche se il Mio Amore è infinito, anche la Giustizia fa Parte del Mio Essere e questa si manifesta quando il tempo è compiuto.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Liebe und Gerechtigkeit Gottes....

Niemals werdet ihr in Mir einen unbarmherzigen Richter zu fürchten haben, Der euch gnadenlos verurteilt, selbst wenn ihr dies verdient hättet. Zwar muß Meine Gerechtigkeit bei jedem Urteilsspruch hervortreten, doch Meine Liebe wird überall mildernd mitsprechen und euch niemals erbarmungslos verurteilen, weil sie nicht anders kann als verzeihen, rechtrichten und die heilende Hand auf Wunden auflegen, die sich der Mensch selbst geschlagen hat durch seine Sünden. Denn alles Unheil, alle Schmerzen der Seele, alle Not und Qual, hat sie sich selbst bereitet, und nicht Ich habe ihr deswegen das Urteil gesprochen, sie selbst hat sich gerichtet im freien Willen, sie selbst hat sich die Verfassung geschaffen, in der sie nun weilet. Und Meine Gerechtigkeit verbietet Mir, sie aus dieser selbstgeschaffenen entsetzlichen Lage herauszuheben, wenn sie nicht selbst danach verlangt um Jesu Christi willen.... Sie befindet sich wohl im Gericht, aber sie hat sich das Gericht selbst gewählt.... Das soll immer erkannt werden, daß Ich kein "strafender Gott" bin, Der dem Sünder also solche Strafen auferlegt hat als Sühne für seine Sünden, sondern daß dieser Strafzustand von dem Sünder freiwillig angestrebt und eingegangen worden ist und daß Ich auf Grund Meiner Gerechtigkeit ihm kein besseres Los geben kann, als er durch seinen freien Willen sich selbst erwählt hat. Mich erbarmet die Not, in der sich solche sündig gewordenen Seelen befinden, und Meine Liebe möchte ihnen wahrlich ein besseres Los schaffen, doch wieder ist dies Sache des freien Willens, den weder Meine Liebe noch Meine Gerechtigkeit antasten werden.... Die Seele muß selbst wollen, aus ihrer Not herauszukommen, und sie muß.... weil sie allein zu schwach ist, ihren Willen auszuführen.... zu Jesus Christus rufen um Kraft und Hilfe.... Dies ist der einzige Weg, der ihr gezeigt werden kann, dann wird Meine Erbarmung hervortreten, und um Jesu Christi willen werden alle Sünden vergeben sein. Wenn nun vom letzten "Gericht" gesprochen wird, so ist darunter nicht ein Strafakt Meinerseits zu verstehen, der Meine Barmherzigkeit in Frage stellen könnte oder Meine endlose Liebe zweifelhaft erscheinen läßt.... Es ist vielmehr darunter zu verstehen ein Herstellen der Ordnung, ein Zurecht-Richten des falschen verkehrten Zustandes, in dem sich die Menschheit im besonderen und auch noch alles gebundene Geistige befindet in der letzten Zeit, wo die Menschen durch den Einfluß Meines Gegners sich austoben und völlig Gott-widrig leben.... Dann greift wieder Meine erbarmende Liebe ein und richtet alles recht.... kann aber dem Geistigen, das als Mensch versagt hat, kein anderes Los bereiten, als dieses selbst angestrebt hat im freien Willen. Es ist dies zwar ein Gericht, aber nicht in Meinem Zorn begründet, sondern in tiefster Erbarmung banne Ich das Geistige erneut in der Form, weil die Gerechtigkeit Mich daran hindert, diesem Geistigen ein Los zu schaffen, wo es selig ist.... Doch einmal steht auch ihm dieses Los bevor, einmal wird sich der freie Wille auch dieses Geistigen Mir bewußt zuwenden, und dann werde Ich es erfassen können und mit Meiner Liebe durchstrahlen, ohne daß diese{s} zurückgewiesen wird.... Denn ob auch Meine Liebe unendlich ist.... auch die Gerechtigkeit gehört zu Meinem Wesen, und diese tritt hervor, wenn die Zeit erfüllet ist....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde