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La Via sotto la Croce

Voi uomini dovete rivolgere lo sguardo sulla Croce, per percorrere la via sulla Terra tendendo alla meta, per essere sempre guidati bene da Colui il Quale ha versato il Suo Sangue sulla Croce per i vostri peccati. Gesù Cristo Stesso vi fa cenno dalla Croce, perché il peso dei peccati può essere portato solamente sotto la Sua Croce, se lo deve aver estinto anche per voi attraverso la Sua morte. Soltanto sotto la Sua Croce potete liberarvi del vostro peso di peccati, che significa, che dovete riconoscere l’Opera di Redenzione e quindi anche il divino Redentore Stesso, nel Quale l’Amore di Dio ha compiuto l’Opera di Redenzione, di morire per gli uomini e di estinguere la colpa ur. Nessun uomo che non vuole sapere nulla di Gesù Cristo, può essere liberato da questa colpa, che non accetta la Divenuta Uomo di Dio in Gesù, che quindi non riconosce Gesù Cristo come Figlio di Dio e Redentore del mondo. L’uomo deve sapere e credere, che un Uomo per l’ultragrande Amore Si è lasciato mettere sulla Croce per i Suoi prossimi e che in quest’Uomo Gesù l’Eterno Amore Stesso Si è incorporato, che quindi l’Amore è morto per gli uomini e questo Amore Era Dio Stesso. L’Eterno amore, Dio Stesso, discese sulla Terra, prese dimora nell’Uomo Gesù, nel Quale dimorava un’Anima di Luce, ed ora l’ “Uomo” ha percorso una indicibile amara via di sofferenza, che terminava con la Sua morte sulla Croce. Finché voi uomini non potete spiegarvi la Divenuta Uomo di Dio, non potrete nemmeno credere vivamente in Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione. Ma in voi stessi dev’esserci anche l’amore, per poter credere in un tale sapere, che corrisponde alla Verità. E vivere questo Amore è stato il contenuto della Dottrina, che l’Uomo Gesù ha predicato sulla Terra. Il Suo ultragrande Amore voleva soffrire e morire per voi uomini per redimervi; ma anche voi dovreste dichiararvi per la Sua Vita d’Amore, dovreste seguirLo, dovreste pure voi adoperarvi per una vita d’amore, per poter ora aver parte dell’Opera di Redenzione, perché soltanto attraverso una vita d’amore il sapere sull’Opera di Redenzione diventa “viva certezza” che siete redenti, se voi stessi lo volete e vi date al divino Redentore Gesù Cristo, quindi prendete la via sotto la Sua Croce. La fede in Lui vi spingerà anche verso di Lui, riconoscerete Dio Stesso in Lui e Lo invocherete per la Compassione ed il Perdono della vostra colpa, chiedere a Lui le Grazie, che Egli ha conquistato per voi attraverso la sua morte sulla Croce, saprete che non siete più esposti senza speranza al nemico, ma che l’Uno vi vuole e può liberarvi da lui, quando voi stessi vi affidate a quest’Uno. Ma chi passa oltre alla Croce, chi non crede in Lui e non stabilisce nessun intimo legame con Lui, è ancora tanto lontano da Dio come nella sua caduta nell’abisso, anche quando ha già raggiunto il grado di sviluppo come uomo, ma soltanto la libera decisione per Gesù Cristo è la prova di volontà superata, che deve assolvere come uomo. E se non ha nessun legame con Gesù Cristo, allora la sua colpa ur non gli è stata ancora tolta, che lo respinge lontano dal suo Dio e Creatore, Che in Gesù Cristo vuole essere conosciuto e riconosciuto come Padre. Non ha ancora rivolto il suo sguardo verso la Croce, per lui la Croce non è un ammonimento al ritorno a Dio; non crede nell’Opera di Redenzione e la colpa ur grava ancora così tanto su di lui, che è di spirito totalmente oscurato e non può riconoscere niente, perché per questo gli manca la volontà. Ma lui ha l’occasione come ogni altro uomo, di riflettere sull’Uomo, il Quale ha lasciato mettere Sé Stesso sulla Croce per i Suoi prossimi, perché il sapere su questo viene guidato ad ogni uomo, ma l’uomo stesso deve anche prendere posizione verso questo sapere. Ora decide la sua predisposizione, se passa dalla Terra redento oppure se rimane legato ancora per delle Eternità, quando deve lasciare questa Terra. Ma fino alla sua morte gli rimane il tempo per la sua Redenzione, cioè per la giusta predisposizione verso Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione. E fino alla morte gli sarà visibile la Croce, entrerà sempre di nuovo nel suo campo visivo, verrà sempre di nuovo spinto interiormente verso la Croce, se non si ribella e se fugge dalla Croce, Perché Colui Che è morto sulla Croce, attira inarrestabilmente gli uomini di venire a Lui sotto la Sua Croce e di depositare quivi il peso di peccati, per poter procedere sulla via libero e redento ed infine per entrare attraverso la Porta nel Regno di Luce, quando sarà venuta per lui l’ora della morte. Solo allora l’uomo risorgerà alla Vita, la sua anima risorgerà alla Vita, non gusterà nulla della morte, perché è redenta dal peccato e dalla morte, dai dolori e dalle sofferenze, è diventata libera dalla sua colpa ed ora ritorna nella Casa del Padre in eterno, perché ha vinto la morte, quindi anche colui, che una volta ha causato il suo precipizio nell’abisso.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Der Weg unter das Kreuz....

Den Blick auf das Kreuz müsset ihr Menschen richten, um den Weg auf Erden zielentsprechend zu gehen, um allzeit recht gelenkt zu werden von Dem, Der am Kreuz Sein Blut vergossen hat für eure Sünden. Jesus Christus Selbst winkt euch vom Kreuz aus, denn nur unter Sein Kreuz kann die Sündenlast getragen werden, wenn Er sie auch für euch getilgt haben soll durch Seinen Tod. Nur unter Seinem Kreuz könnet ihr eurer Sündenlast ledig werden.... was soviel heißt, als daß ihr das Erlösungswerk anerkennen müsset und also auch den göttlichen Erlöser Selbst, in Dem Gottes Liebe das Erbarmungswerk vollbracht hat, für die Menschen zu sterben und die Urschuld zu tilgen. Es kann kein Mensch von dieser Schuld frei werden, der von Jesus Christus nichts wissen will, der die Menschwerdung Gottes in Jesus nicht akzeptiert, der also Jesus Christus nicht anerkennt als Gottes Sohn und Erlöser der Welt. Es muß der Mensch wissen und glauben, daß Sich ein Mensch aus übergroßer Liebe ans Kreuz schlagen ließ für Seine Mitmenschen und daß in diesem Menschen Jesus die Ewige Liebe Selbst verkörpert hat.... daß also die Liebe für die Menschen starb, und diese Liebe war Gott Selbst. Die Ewige Liebe.... Gott Selbst.... stieg zur Erde herab, bezog Wohnung im Menschen Jesus, Dem eine Lichtseele innewohnte, und es legte nun der "Mensch" Jesus einen unsagbar bitteren Leidensweg zurück, der mit Seinem qualvollen Tode am Kreuz endete. Solange ihr Menschen euch nicht die Menschwerdung Gottes erklären könnet, werdet ihr auch nicht lebendig glauben können an Jesus Christus und Sein Erlösungswerk. Aber es muß auch Liebe in euch selbst sein, um solches Wissen glauben zu können, das der Wahrheit entspricht. Und diese Liebe zu leben ist Inhalt gewesen der Lehre, die der Mensch Jesus auf Erden predigte. Seine übergroße Liebe wollte für euch Menschen leiden und sterben, um euch zu erlösen; aber auch ihr mußtet euch bekennen zu Seinem Liebeleben, ihr solltet Ihm nachfolgen, ihr solltet gleichfalls euch eines Liebelebens befleißigen, um nun des Erlösungswerkes teilhaftig werden zu können, weil erst durch ein Liebeleben in euch das Wissen um das Erbarmungswerk zur "lebendigen Gewißheit" wird, daß ihr erlöst seid, wenn ihr selbst dies wollet und euch dem göttlichen Erlöser Jesus Christus hingebet, also den Weg unter Sein Kreuz nehmet. Der Glaube an Ihn wird euch auch hintreiben zu Ihm, ihr werdet Gott Selbst in Ihm erkennen und Ihn anrufen um Erbarmen und Vergebung eurer Schuld, ihr werdet Ihn bitten um Gnaden, die Er für euch durch Seinen Tod am Kreuz erworben hat.... ihr werdet wissen, daß ihr nicht mehr rettungslos dem Feind ausgeliefert seid, sondern Einer euch von ihm frei machen kann und will, wenn ihr selbst euch diesem Einen anvertraut. Wer aber am Kreuz vorübergeht, wer nicht an Ihn glaubt und auch keine innere Bindung zu Ihm herstellt, der ist Gott noch genauso fern wie bei seinem Absturz zur Tiefe, auch wenn er den Entwicklungsgrad als Mensch erreicht hat.... aber erst der freie Entscheid für Jesus Christus ist die bestandene Willensprobe, die er als Mensch ablegen muß. Und hat er keinerlei Bindung mit Jesus Christus, so ist seine Urschuld noch nicht von ihm genommen, die ihn weit abdrängte von seinem Gott und Schöpfer, Der in Jesus Christus als Vater erkannt und anerkannt werden will. Er hat seinen Blick noch nicht dem Kreuz zugewandt, für ihn ist das Kreuz kein Mahnzeichen der Rückkehr zu Gott; er glaubt nicht an das Werk der Erlösung, und die Urschuld belastet ihn noch derartig, daß er völlig finsteren Geistes ist und nichts erkennen kann, weil sein Wille dazu fehlt. Er hat aber genau wie jeder andere Mensch Gelegenheit, nachzudenken über den Menschen, Der Sich Selbst ans Kreuz schlagen ließ für Seine Mitmenschen, denn das Wissen darum wird jedem Menschen zugeführt, aber es muß der Mensch auch selbst zu diesem Wissen Stellung nehmen. Und seine Einstellung nun entscheidet, ob er erlöst von der Erde geht oder ob er gefesselt bleibt noch Ewigkeiten, wenn er diese Erde einmal verlassen muß. Aber bis zu seinem Tode bleibt ihm Zeit für seine Erlösung, d.h. für die rechte Einstellung zu Jesus Christus und Seinem Erlösungswerk. Und bis zum Tode wird das Kreuz ihm sichtbar sein, immer wieder wird es in sein Blickfeld treten, immer wieder wird es ihn innerlich hintreiben zum Kreuz, wenn er sich nicht selbst wehrt und das Kreuz flieht. Denn Der am Kreuz gestorben ist, Der lockt unaufhörlich die Menschen, zu Ihm zu kommen unter Sein Kreuz und dort die Sündenlast abzuladen, um als frei und erlöst nun weiter des Wegs gehen zu können und zuletzt durch die Pforte einzugehen in das Lichtreich, wenn die Stunde des Todes für ihn gekommen ist. Dann wird der Mensch erst zum Leben erstehen, seine Seele wird auferstehen zum Leben, sie wird den Tod nicht schmecken, denn sie ist erlöst von Sünde und Tod, von Schmerzen und Leiden, sie ist frei geworden von ihrer Schuld und kehret nun für ewig zurück in ihr Vaterhaus, denn sie hat den Tod überwunden.... also auch den, der einst ihren Sturz zur Tiefe verschuldet hatte....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde