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La motivazione dell’Opera di Redenzione di Gesù Cristo

I Comandamenti dell’amore per Dio e per il prossimo sono la cosa primaria nell’esistenza umana, perché quando vengono osservati, è adempiuto il senso e lo scopo della vita terrena, ed allora è ristabilito anche l’Ordine divino, che una volta era stato rovesciato. Il Piano di Salvezza di Dio punta ora solamente sul ristabilimento dell’Ordine divino, e tutto il Suo Agire ed Operare è soltanto rivolto a questo, perché lo stato del Ordine è divino e perché tutto il divino è anche indescrivibilmente beato. Dio come l’Eterno Amore vorrà sempre soltanto rendere felice, ma rispetto il Suo Essere perfetto il rendere felici le Sue creature non può mai aver luogo al di fuori della Giustizia. Quindi Lui può rendere felice solamente qualcosa divino e di perfetto, come corrisponde al Suo Amore, perché l’imperfetto è colpevole nella sua costituzione, perché nella libera volontà ha rinunciato alla perfezione, quindi ha disdegnato anche liberamente la felicità beata. Questa era una colpa, che ha posto una barriera nell’Amore di Dio che voleva rendere felice, certo non una barriera che la Potenza di Dio non avesse potuto spezzare, che però metterebbe in dubbio il Suo Essere più sublimemente perfetto, se Dio volesse donare qualcosa all’essere imperfetto malgrado il suo rifiuto, cosa che premette la Perfezione. Dapprima dev’essere pareggiata la colpa, l’essere deve riconoscere la sua colpa e cercare di ristabilire di nuovo lo stato in cui si trovava primordialmente, perché la Giustizia non può essere esclusa. Il rendere felice la creatura può quindi aver luogo solamente nello stato dell’Ordine divino e rendere felice significa “Irradiare con la divina Forza d’Amore”, significa, che la Forza divina dell’Amore fluisce nell’essere, che ora è anche capace attivarsi in modo creativo e formativo per la sua propria felicità. Ma per l’essere che una volta ha respinto la Forza d’Amore di Dio, è smisuratamente difficile rientrare nello stato dell’Ordine divino, perché attraverso la mancanza di Forza subentrata tramite la ribellione contro Dio gli manca anche la Forza di cambiare di nuovo e perciò dovrebbe rimanere eternamente nello stato miserevole a cui ha teso liberamente, se dipendesse dall’essere stesso di ritornare nello stato dell’Ordine divino. Soltanto, senza Aiuto non ne è più in grado, perché la colpa era così grande e l’abisso, nel quale era caduto attraverso questa colpa, era senza fondo. L’Amore e la Misericordia di Dio era ora nuovamente così grande, che voleva prestare questo Aiuto dall’essere caduto da Lui. Ma il Suo Amore non poteva semplicemente cancellare una colpa, perché questo non lo permetteva la Sua Giustizia. Doveva pretendere un’espiazione e la colpa doveva essere pagata. E dato che la colpa era incommensurabilmente grande e gli esseri stessi non l’avrebbero mai potuto rimettere nella loro debolezza ed oscurità, Si è offerto un Essere di Luce più sublime, di estinguere in modo sostitutivo la colpa, affinché a Dio venisse data Giustizia ed il Suo amore ora potesse di nuovo donarSi. L’Essere di Luce voleva portare un Sacrificio a Dio, che però corrispondeva anche a quella grande colpa. Per questo voleva approfittare della Forza d’Amore di Dio, per poter eseguire come “Uomo” un’Opera di Misericordia, che doveva portare la Redenzione a tutto l’essenziale caduto. Voleva privare Sé Stesso della Sua Forza e della Sua Luce, assumere una forma umana ed ora percorrere, come Essere Lui Stesso debole, un percorso terreno terribilmente difficile con la meta di Sacrificare Sé Stesso, di dare la Sua Vita per i Suoi fratelli caduti. Egli si voleva servire per questo soltanto della forza d’Amore di Dio voleva portare al più sublime sviluppo l’Amore in Sé e quindi vivere per gli uomini una vita d’amore come esempio, che Gli procurava la Forza d’Amore di Dio, che aveva per conseguenza che “l’Eterno Amore” Lo colmava totalmente, che prendeva possesso del Corpo dell’Uomo Gesù ed ora gli era anche possibile di subire l’atroce morte sulla Croce e di espiare la colpa attraverso la Sua sofferenza e morte. E Dio accettò il Sacrificio, il Suo Amore era disposto a creare Lui Stesso il pareggio, che esigeva la Giustizia di Dio. La colpa è quindi stata estinta da Gesù, nel Quale Dio Stesso Si incorporava, perché l’Amore che E’ Dio, colmava totalmente l’Uomo Gesù e di conseguenza “l’Uomo” Si è divinizzato, cioè Si E’ unito con Dio, E’ quindi diventato Uno con Lui. A questa Divinizzazione deve ora tendere ogni essere caduto e averla come meta, e dato che la Divinizzazione può essere raggiunta solamente tramite l’Irradiazione della Forza divina dell’Amore, allora l’essere caduto nello stadio come uomo deve condurre una vita d’amore, con cui ora entra in intima unione con Dio e con ciò è anche ristabilito l’Ordine divino. E dato che gli uomini sono così a lungo senza conoscenza, finché li illumina la divina Luce d’Amore, a loro sono stati dati i Comandamenti dell’amore per Dio e per il prossimo, il cui adempimento procura loro quella Luce d’Amore. Devono anche sapere, perché questo Comandamento è predominante, devono sapere, che soltanto l’amore più condurre all’unificazione con Dio e che questa significa anche la Divinizzazione, il ristabilimento dello stato primordiale, dove tutto si muoveva nella Legge dell’eterno Ordine e che può ora anche utilizzare nell’amore e nella sapienza la Forza di Dio che ora gli affluisce, nella Volontà di Dio, che adesso è anche la volontà dell’essere. Perciò l’amore è la Legge di Base. Ma l’uomo è ancora debole e di spirito oscurato finché si trova al di fuori dell’Ordine divino, finché cammina ancora sotto il peso del peccato ur. E fino ad allora difficilmente svolgerà delle opere d’amore per il prossimo. Ma il sapere che l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo è stata compiuta anche per lui, lo può indurre ad invocarLo, può occuparsi mentalmente con Lui, persino quando non è pienamente convinto della Sua Missione spirituale. Ogni pensiero rivolto a Lui nella buona volontà è già un legame, che ha l’effetto benefico, perché il divino Redentore Stesso con ciò conquista già l’influenza sull’anima dell’uomo. Tutto il resto dipende semplicemente dal fatto, se l’uomo si lascia ora determinare o no da questa influenza. L’influenza però consiste nel fatto, di stimolare l’uomo all’agire nell’amore, perché Gesù Cristo farà lo stesso ciò che Egli ha fatto come l’Uomo Gesù sulla Terra: indicare sempre soltanto l’amore, perché questo è il principio dell’Ordine divino, quindi l’amore deve assolutamente essere esercitato, per giungere intanto ad un grado di illuminazione, che determina poi l’uomo a cercare seriamente l’unificazione con Dio. Questo grado d’illuminazione lo possono quindi raggiungere anche degli uomini che non sanno nulla di Gesù Cristo e della Sua Opera di Redenzione, se soltanto vivono nell’amore, perché in ogni cuore d’uomo è posta una scintilla d’amore. Quindi un uomo deve soltanto essere volenteroso d’amare, perché esiste la capacità d’amare come Dono di Grazia divina. L’uomo può eliminare con l’agire d’amore la debolezza aggravante che è sorta dal peccato ur, perché Gesù Cristo E’ morto per tutti gli uomini, perché Egli ha compiuto l’Opera di Redenzione per tutti gli uomini. Questi uomini sono entrati nell’Ordine divino tramite la loro volontà d’amare, e se a loro viene guidato il sapere su Gesù Cristo, allora lo afferreranno anche ed entrano coscientemente in contatto con Colui con il Quale si erano inconsapevolmente uniti tramite l’amore. Ma a loro verrà fulmineamente la conoscenza quando abbandonano la vita terrena e perciò possono valere come redenti, perché l’anima spinge verso Gesù Cristo grazie al loro amore. Per ogni uomo è possibile esercitare l’amore, perché Dio non lascia nessun uomo totalmente al Suo avversario e perché sulla volontà dell’uomo viene agito anche dalla parte spirituale buona. Ma sovente la debolezza di volontà è così grande, che ha bisogno d’Aiuto, che gli viene certamente prestato tramite l’invocazione di Gesù Cristo. Ma dove il sapere su Gesù Cristo non è stato ancora guidato all’uomo, là le Forze della Luce si adoperano costantemente, per stimolare gli uomini ad una vita nell’amore ed anche là può giungere il sapere tramite un’illuminazione interiore, non importa, in quale forma gli venga offerto. Ma impareranno a credere in un Dio il Quale Si china su loro nell’Amore e nella Misericordia. E se si danno coscientemente a Lui, allora anche loro avranno la Redenzione dalla loro colpa di una volta, diventeranno liberi dal potere che li teneva legati, perché l’Eterno Amore Stesso scioglie le catene dall’essere che esercita l’amore e con ciò si unisce di nuovo con Lui nella libera volontà.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Begründung des Erlösungswerkes Jesu Christi....

Die Gebote der Gottes- und der Nächstenliebe sind das Primäre im menschlichen Dasein. Denn werden sie erfüllt, dann ist Sinn und Zweck des Erdenlebens erfüllt, und dann ist auch die göttliche Ordnung wiederhergestellt, die einstmals umgestoßen wurde. Der Heilsplan Gottes nun geht nur auf die Herstellung der göttlichen Ordnung hinaus, und all Sein Wirken und Walten ist nur darauf gerichtet, weil der Zustand der Ordnung ein göttlicher ist und weil alles Göttliche auch unvergleichlich selig ist. Gott als Ewige Liebe wird immer nur beglücken wollen, aber Seinem vollkommenen Wesen entsprechend kann ein Beglücken Seiner Geschöpfe niemals außerhalb der Gerechtigkeit stattfinden.... Also kann nur etwas Göttliches und Vollkommenes von Ihm so beglückt werden, wie es Seiner Liebe entspricht, weil das Unvollkommene schuldig ist an seiner Beschaffenheit, weil es im freien Willen sich der Vollkommenheit begab, also auch die Glückseligkeit freiwillig verschmähte. Es war dies eine Schuld, die Gott in Seiner beglückenwollenden Liebe eine Schranke setzte, zwar keine Schranke, die Gottes Macht nicht durchbrechen könnte, die aber Sein höchst vollkommenes Wesen in Frage stellen würde, wenn Gott trotz jener Zurückweisung dem unvollkommenen Wesen schenken möchte, was Vollkommenheit voraussetzt. Die Schuld muß zuvor beglichen sein, es muß das Wesen seine Schuld erkennen und den Zustand wiederherzustellen suchen, in dem es uranfänglich sich befand. Denn die Gerechtigkeit kann nicht ausgeschaltet werden. Das Beglücken des Geschöpfes kann also nur stattfinden in dem Zustand göttlicher Ordnung, und Beglückung bedeutet "Durchstrahlung mit göttlicher Liebekraft", es bedeutet, daß göttliche Liebekraft einströmt in das Wesen, das nun auch fähig ist, sich schaffend und gestaltend zu betätigen zur eigenen Beglückung.... Es ist aber für das Wesen, das einstmals die Liebekraft Gottes zurückgewiesen hat, maßlos schwer, wieder in den Zustand der göttlichen Ordnung einzutreten, weil ihm in der durch die Auflehnung gegen Gott entstandenen Kraftlosigkeit auch die Kraft mangelt, sich wieder zu wandeln, und es darum ewig in dem freiwillig angestrebten elenden Zustand verbleiben müßte, wenn es von dem Wesen selbst abhängig wäre, in den Zustand der göttlichen Ordnung zurückzukehren. Allein, ohne Hilfe, ist es nicht mehr dazu fähig, denn die Schuld war zu groß und die Tiefe abgrundlos, in die es durch diese Schuld gefallen ist.... Die Liebe und Erbarmung Gottes nun war wiederum so groß, daß Er diese Hilfe den von Ihm abgefallenen Wesen leisten wollte.... Aber Seine Liebe konnte nicht eine Schuld einfach streichen, weil dies Seine Gerechtigkeit nicht zuließ. Er mußte eine Sühne fordern, und es mußte die Schuld bezahlt werden.... Und weil die Schuld unermeßlich groß war und die Wesen selbst sie niemals hätten abtragen können in ihrer Schwäche und Finsternis, erbot Sich ein höchstes Lichtwesen, vertretungsweise die Schuld zu tilgen, auf daß Gott Gerechtigkeit wurde und Seine Liebe sich nun wieder verschenken konnte.... Das Lichtwesen wollte Gott ein Opfer bringen, das aber auch jener großen Schuld entsprach. Es wollte dazu die Liebekraft Gottes in Anspruch nehmen, um als "Mensch" ein Barmherzigkeitswerk ausführen zu können, das allem gefallenen Wesenhaften Erlösung bringen sollte.... Es wollte Sich Selbst Seiner Kraft und Seines Lichtes entäußern, eine menschliche Form beziehen und nun als selbst-schwaches Wesen einen entsetzlich schweren Erdengang gehen mit dem Ziel, Sich Selbst zu opfern, Sein Leben hinzugeben für Seine gefallenen Brüder.... Und Es wollte Sich nur der Liebekraft Gottes dafür bedienen, Es wollte die Liebe in Sich zur höchsten Entfaltung bringen und den Menschen also ein Liebeleben vorleben, das Ihm die Liebekraft Gottes eintrug, das zur Folge hatte, daß Ihn die "Ewige Liebe" ganz erfüllte, daß Sie Besitz nahm von dem Körper des Menschen Jesus und also es Ihm nun auch möglich war, den entsetzlichsten Tod am Kreuz zu erleiden und durch Sein Leiden und Sterben die Schuld zu entsühnen.... Und Gott nahm das Opfer an, Seine Liebe war bereit, Selbst den Ausgleich zu schaffen, den die Gerechtigkeit Gottes forderte.... Die Schuld also ist getilgt worden von Jesus, in Dem Gott Selbst Sich verkörperte, weil die Liebe.... Die da ist Gott.... den Menschen Jesus voll und ganz erfüllte und sonach der "Mensch" Sich vergöttlichte, d.h. Sich mit Gott zusammenschloß, also eins wurde mit Ihm. Diese Vergöttlichung nun muß jedes einst gefallene Wesen anstreben und sich zum Ziel setzen, und da die Vergöttlichung nur durch die Einstrahlung der göttlichen Liebekraft erreicht werden kann, so muß also das gefallene Wesen im Stadium als Mensch ein Liebeleben führen, wodurch es nun in innigen Verband tritt mit Gott und somit auch die göttliche Ordnung wiederhergestellt ist.... (23.9.1957) Und weil die Menschen so lange erkenntnislos sind, bis sie das göttliche Liebelicht erleuchtet, sind ihnen die Gebote der Gottes- und Nächstenliebe gegeben worden, deren Erfüllen ihnen jenes Liebelicht einträgt.... Und sie sollen auch wissen, warum dieses Gebot das vornehmlichste Gebot ist, sie sollen wissen, daß nur die Liebe zur Vereinigung mit Gott führen kann und daß Vereinigung mit Gott auch Vergöttlichung bedeutet, das Herstellen des Urzustandes, wo alles sich in dem Gesetz ewiger Ordnung bewegt und die ihm von Gott zuströmende Kraft nun auch gebrauchen kann in Liebe und Weisheit.... im Willen Gottes, der nun auch der Wille des Wesens ist. Liebe also ist Grundgesetz.... Der Mensch aber ist so lange noch schwach und verfinsterten Geistes, wie er außerhalb göttlicher Ordnung steht, wie er noch unter der Last der Ursünde dahingeht. Und so lange wird er auch schwerlich Werke der Nächstenliebe verrichten. Aber das Wissen darum, daß das Erlösungswerk Jesu Christi auch für ihn vollbracht worden ist, kann ihn veranlassen, Ihn anzurufen, er kann gedanklich sich mit Ihm befassen, selbst wenn er nicht voll überzeugt ist von Dessen geistiger Mission.... Und jeder Gedanke an Ihn im guten Willen ist schon eine Bindung, die sich segensreich auswirkt. Denn der göttliche Erlöser Selbst gewinnt dadurch schon Einfluß auf des Menschen Seele. Und alles Weitere hängt lediglich davon ab, ob sich der Mensch nun von diesem Einfluß bestimmen läßt oder nicht. Der Einfluß aber besteht darin, den Menschen zum Liebewirken anzuregen, denn Jesus Christus wird das gleiche tun, was Er als Mensch Jesus auf Erden getan hat: immer nur auf die Liebe hinweisen, weil diese das Prinzip göttlicher Ordnung ist, also die Liebe unbedingt geübt werden muß, um vorerst zu einem Grad der Erleuchtung zu kommen, der den Menschen dann bestimmt, ernstlich den Zusammenschluß zu suchen mit Gott.... Und so können also diesen Grad der Erleuchtung auch Menschen erlangen, die nichts von Jesus Christus und Seinem Erlösungswerk wissen, wenn sie nur in der Liebe leben. Denn ein Liebefunke ist in eines jeden Menschen Herz gelegt.... Also es braucht nur ein Mensch liebewillig zu sein, weil die Liebefähigkeit vorhanden ist als göttliches Gnadengeschenk. Es kann der Mensch die durch die Ursünde ihn belastende Schwäche durch Liebewirken beheben, weil Jesus Christus für alle Menschen gestorben ist, weil Er das Erlösungswerk für alle Menschen vollbracht hat. Es sind diese Menschen durch ihre Liebewilligkeit in die göttliche Ordnung eingetreten, und so ihnen das Wissen um Jesus Christus zugeführt wird, werden sie es auch erfassen und in bewußte Verbindung treten mit Dem, Dem sie unbewußt sich schon verbunden hatten durch die Liebe.... Aber die Erkenntnis wird ihnen blitzschnell kommen, wenn sie das Erdenleben verlassen, und sie können deshalb als erlöst gelten, weil die Seele zu Jesus Christus hindrängt kraft ihrer Liebe.... Die Liebe zu üben ist jedem Menschen möglich.... weil Gott keinen Menschen Seinem Gegner gänzlich überlässet und weil auf den Willen des Menschen auch von guter geistiger Seite eingewirkt wird.... Aber die Willensschwäche ist oft so groß, daß er Hilfe benötigt, die ihm durch den Anruf Jesu Christi sicher geleistet wird. Wo aber das Wissen um Jesus Christus noch nicht dem Menschen zugeleitet wurde, dort sind die Kräfte des Lichtes unentwegt bemüht, die Menschen zu einem Liebeleben anzuregen, und auch dorthin kann durch innere Erleuchtung das Wissen gelangen, ganz gleich, in welcher Form es ihnen geboten wird. Aber sie werden glauben lernen an einen Sich ihnen in Liebe und Barmherzigkeit zuneigenden Gott.... Und geben sie sich bewußt Ihm hin, dann wird auch ihnen Erlösung werden von ihrer einstigen Schuld, sie werden frei werden von der Macht, die sie gebundenhielt, weil die Ewige Liebe Selbst die Ketten löset dem Wesen, das Liebe übet und dadurch sich Ihr wieder anschließet im freien Willen....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde