Ogni singolo può e deve svolgere il lavoro di Redenzione, cioè aiutare ogni prossimo oppure anche le anime nell’aldilà alla liberazione dal loro stato legato. Ma allora egli stesso deve aver trovato la Redenzione tramite Gesù Cristo, il Quale da Solo può sfilargli le catene e quindi renderlo poi anche capace, di essere egli stesso di nuovo in modo salvifico. E così potete anche dedurre che ogni uomo, che vuole annunciare al suo prossimo il Vangelo, deve essere totalmente colmo dello Spirito di Cristo, che viva quindi un vero cristianesimo e si dimostri come redento da Gesù Cristo. Portare l’aiuto ai legati richiede Forza e Libertà, che però nessun uomo possiede, se non è stato redento dapprima mediante Gesù Cristo. Redenzione però significa, di essere stato liberato dal potere dell’avversario di Dio, che influenza gli uomini sempre soltanto in modo negativo ed ha anche potere su di loro, finché stanno ancora distanti dal divino Redentore Gesù Cristo. Ed il suo potere si manifesta nel cammino di vita disamorevole, in errori e vizi di ogni genere, in uno stato visibilmente imperfetto, nel quale si trova quindi tutto lo spirituale non liberato. Ed un tale uomo non è in grado di essere attivo in modo salvifico sui suoi prossimi. Non vorrà nemmeno aiutare lo spirituale non liberato nel Regno dell’aldilà, perché per causa della sua miseria non può avere nessun amore misericordioso. Ed un tale uomo non è neanche idonei di annunciare il Vangelo, perché le sue parole non avranno forza e non potranno mai risvegliare dalla morte alla Vita. Egli stesso non è ancora liberato. Un lavoro di Redenzione di successo però può essere prestato solamente con la Grazia e la Forza di Gesù Cristo. E perciò voi uomini non dovete nemmeno stupirvi, che lo stato dell’essere legato, l’appartenenza all’avversario di Dio si manifesta così chiaramente, perché mancano aiutanti che possono attivarsi in modo salvifico. Mancano i seguaci e testimoni del divino Redentore, coloro stessi che attingono conoscenza e Forza nella dedizione a Lui. Mancano i veri liberati, perché questi stessi si mettono ora al loro lavoro, perché sono spinti dall’interiore di portare anche ai loro prossimi la libertà che rende felici loro stessi. E chi ha trovato lui stesso la via verso Gesù Cristo e l’ha percorsa coscientemente, attira e chiama anche i suoi prossimi sulla stessa via, egli stesso li guida a Gesù Cristo, non riposa prima finché si fanno riconoscere su di loro anche i segni della Redenzione. Ed egli sarà più fervente nel suo lavoro, più successo può registrare, perché aumenta costantemente la ForZA che ora gli affluisce per il suo lavoro di Redenzione. Dio non Si lascia ingannare tramite belle parole e gesti, e nessun uomo può illudere la Redenzione tramite Gesù Cristo, perché questa si fa riconoscere esteriormente. Ed un agire nell’amore disinteressato è il segno più sicuro per la Redenzione dal potere dell’avversario. Ma se questo non è riconoscibile, allora l’uomo non s’impegna con piena serietà per l’Opera di Redenzione sui prossimi, perché allora gli manca anche la fede, persino quando la confessa con la bocca. Egli stesso si trova ancora nel peccato, si trova ancora sotto il potere avverso, non conosce la beatitudine di una Redenzione tramite Gesù Cristo. Ed egli rimane un annunciatore morto di Gesù, egli stesso non ha ancora afferrato il Significato della Sua Opera di Redenzione. Per questo però, ognuno che ha trovato la Redenzione tramite il Sangue di Gesù, può prestare egli stesso nuovamente il lavoro di Redenzione, senza esserne privilegiato esteriormente. Può mettere alla prova mediante il suo cammino di vita nella sua libertà dall’avversario. Può impegnarsi pieno di Forza per Gesù Cristo e la Sua Dottrina, può indicare Lui ai suoi prossimi, Il Quale Solo può sciogliere i loro lacci; può agire nel silenzio ed ottenere più successo di coloro che si chiamano rappresentanti di Dio sulla Terra, ma che rappresentano molto di più il Suo avversario. Egli può contribuire molto di più con il proprio esempio e l’intercessione per la Redenzione delle anime, può essere per Dio un fervente collaboratore già sulla Terra e poi nel Regno spirituale, perché il Mio Amore, il Segno dell’essere redento, lo spinge in continuazione, di portare l’aiuto a coloro che non sono ancora liberati.
Amen
TraduttoreJeder einzelne kann und soll Erlöserarbeit verrichten, d.h. seinen Mitmenschen oder auch den Seelen im Jenseits verhelfen zur Freiwerdung aus der Gebundenheit. Aber er muß dann erst selbst Erlösung gefunden haben durch Jesus Christus, Der allein die Fesseln von ihm streifen kann und ihn also dann auch befähigt, selbst wieder erlösend tätig zu sein. Und so könnet ihr daraus schließen, daß jeder Mensch, der seinem Mitmenschen das Evangelium verkünden will, voll und ganz vom Geist Christi erfüllt sein muß, daß er also ein rechtes Christentum lebt und als von Jesus-Christus-erlöst sich ausweiset. Den Gebundenen Hilfe zu bringen erfordert Kraft und Freiheit, die aber kein Mensch besitzt, der nicht zuvor erlöst wurde durch Jesus Christus. Erlösung aber bedeutet, frei geworden zu sein aus der Gewalt des Gegners von Gott, der den Menschen immer nur in negativer Weise beeinflußt und auch Gewalt über ihn hat, solange er noch abseits vom göttlichen Erlöser Jesus Christus steht. Und seine Gewalt kommt in lieblosem Lebenswandel, in Fehlern und Lastern aller Art, zum Ausdruck, in einem sichtlich unvollkommenen Zustand, in dem sich also alles Unerlöste befindet.... Und ein solcher Mensch ist nicht fähig, erlösend an seinen Mitmenschen tätig zu sein. Er wird auch nicht dem Unerlösten im jenseitigen Reich helfen wollen, weil er für dessen Not keine erbarmende Liebe aufbringen kann.... Und ein solcher Mensch ist auch nicht tauglich zum Verkünden des Evangeliums, denn seine Worte werden keine Kraft haben und niemals Totes zum Leben erwecken können. Er ist selbst noch unerlöst.... Erfolgreiche Erlöser-Arbeit aber kann nur geleistet werden mit der Gnade und Kraft Jesu Christi.... Und es darf euch Menschen darum auch nicht verwundern, daß die Gebundenheit, die Zugehörigkeit zum Gegner Gottes so offen zutage tritt, denn es fehlt an Helfern, die sich erlösend betätigen können.... Es fehlt an Anhängern und Bekennern des göttlichen Erlösers, die selbst aus ihrer Hingabe an Ihn Erkenntnis und Kraft schöpfen, auch ihren unglücklichen Mitmenschen zur Erlösung zu verhelfen.... Es fehlt an wahrhaft Erlösten.... Denn diese begeben sich nun selbst an ihre Arbeit, weil es sie von innen heraus drängt, auch ihren Mitmenschen die Freiheit zu bringen, die sie selbst nun beglückt.... Wer selbst den Weg zu Jesus Christus gefunden hat und ihn bewußt gegangen ist, der locket und rufet auch seine Mitmenschen auf den gleichen Weg, er führt sie selbst zu Jesus Christus, er ruhet nicht eher, als bis sich auch an jenen die Zeichen der Erlösung erkennen lassen.... Und er wird desto emsiger in seiner Arbeit, je mehr Erfolg er verzeichnen kann, denn es mehret sich stets die Kraft, die ihm nun zuströmt für seine Erlöserarbeit. Gott läßt sich nicht täuschen durch schöne Worte und Gebärden, und es kann kein Mensch Erlösung durch Jesus Christus vortäuschen, denn eine solche wirkt sich auch nach außen erkenntlich aus. Und ein uneigennütziges Liebewirken ist das sicherste Zeichen der Erlösung aus der Gewalt des Gegners. Ist aber solches nicht erkenntlich, dann setzt sich auch der Mensch nicht vollernstlich ein für das Erlösungswerk an den Mitmenschen, denn dann fehlt ihm auch der Glaube, selbst wenn er ihn mit dem Munde bekennt.... Er steckt selbst noch in der Sünde, er steht noch unter gegnerischer Gewalt, er kennt die Glückseligkeit einer Erlösung durch Jesus Christus nicht.... Und er ist und bleibt ein toter Verkünder Jesu, der selbst noch nicht die Bedeutung Seines Erlösungswerkes begriffen hat. Wiederum aber kann ein jeder, der Erlösung fand durch Jesu Blut, selbst wieder Erlöserarbeit leisten, ohne nach außen dafür privilegiert zu sein.... Er kann durch seinen Lebenswandel seine Freiheit vom Gegner unter Beweis stellen, er kann voller Kraft eintreten für Jesus Christus und Seine Lehre, er kann seine Mitmenschen hinweisen zu Ihm, Der allein ihre Banden lösen kann; er kann wirken in Stille und mehr Erfolg erreichen als jene, die sich Vertreter Gottes auf Erden nennen, aber weit mehr Seinen Gegner vertreten.... Er kann durch eigenes Beispiel und Fürbitte sehr viel zur Erlösung der Seelen beitragen, er kann Gott ein eifriger Mitarbeiter sein auf Erden schon und dereinst im geistigen Reich, weil Meine Liebe.... das Zeichen des Erlöst-Seins.... ihn unaufhörlich drängt, denen Hilfe zu bringen, die noch unerlöst sind....
Amen
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