Le azioni che compite sulla Terra, hanno l’effetto nel Regno dell’aldilà. Sono quindi queste opere che ha fatto la carne, che possono essere buone oppure anche cattive, secondo la forza di spinta che ne è stato il motivo, perché l’uomo può ascoltare la voce del suo spirito, ma anche la voce del mondo, che cerca di influenzare il corpo, ed il desiderio di questo è quasi sempre rivolto contro la spinta dello spirito. Ma lo spirito spinge all’agire d’amore e se ora l’uomo, che vive nella carne sulla Terra, è così attivo, svolge delle opere d’amore e secondo queste riceverà anche una volta la sua ricompensa, mentre il desiderio del corpo ha sempre come premessa l’amor proprio e le opere dell’egoismo troveranno pure nell’aldilà la loro retribuzione, soltanto in una forma che non significa nessuna beatitudine.
Ma gli uomini che creano ed agiscono soltanto per egoismo per dare al loro corpo il benessere, hanno già avuto la loro ricompensa, hanno creato loro stessi una sorte terrena nelle gioie e godimenti e non sono giustificati di nessuna ricompensa nel Regno dell’aldilà, perché a loro manca l’amore, che è l’unico che viene valutato da Dio. Così un uomo può vivere sulla Terra in ricchezza e felicità e non utilizzare la sua ricchezza per l’agire nell’amore, allora non lo seguono delle buone opere ed entra povero e misero nel Regno dell’aldilà, allora le opere della carne sono evidenti, verrà giudicato secondo queste opere, perché sulla Terra non gli mancava la forza di agire secondo la Volontà di Dio. Ma se di là arriva povero, allora gli manca anche la Forza di recuperare ciò che ha mancato di fare sulla Terra, allora dipende dall’aiuto affinché gli venga dato ciò di cui ha bisogno.
Ma anche questo aiuto premette la sua volontà come sulla Terra e raramente la volontà di un’anima nell’aldilà è diversa di come era sulla Terra. Sulla Terra era soltanto la sua volontà, che lo ha ostacolato nell’agire d’amore, perché l’amore dell’io era troppo forte e non ha superato sé stesso. Come agite nella carne sulla Terra, così è anche la vostra ricompensa nel Regno spirituale. E quello che avete omesso di fare sulla Terra, benché lo potevate fare, vi viene pure calcolato come un ammanco, di cui dovete una volta rispondere.
Perciò create ed agite per l’Eternità, non valutate troppo alta la vita terrena, pensate alla sorte dell’anima dopo la morte del corpo e procurate per questa Vita, provvedete, affinché solo delle opere d’amore si rivelino nel Giorno del Giudizio, nel Giorno in cui decedete da questa Terra e verrete giudicati secondo le vostre opere, perché potete ricevere la vostra ricompensa soltanto per opere d’amore, perché solo queste vi seguono nell’Eternità.
Amen
TraduttoreDie Taten, die ihr auf Erden vollbringet, wirken sich aus im jenseitigen Reich.... Es sind also dies die Werke, die das Fleisch getan hat, die gut oder auch schlecht sein können, je nach der Triebkraft, die Anlaß war dazu. Denn es kann der Mensch auf die Stimme seines Geistes hören, aber auch auf die Stimme der Welt, die den Körper zu beeinflussen sucht und das Verlangen des Körpers zumeist dem Drängen des Geistes entgegengerichtet ist. Der Geist aber treibt zum Liebeswirken, und so nun der Mensch, der im Fleisch auf Erden lebt, also tätig ist, verrichtet er Werke der Liebe, und er wird nach diesen Werken auch dereinst seinen Lohn empfangen, während das Verlangen des Körpers stets Eigenliebe zur Voraussetzung hat und Werke des Eigennutzes gleichfalls im Jenseits ihre Entgeltung finden, nur in einer Form, die keine Seligkeit bedeutet. Doch die Menschen, die nur schaffen und wirken aus Eigennutz, um ihrem Körper zum Wohlbehagen zu verhelfen, haben ihren Lohn schon dahin.... sie haben sich selbst ein Erdenlos geschaffen in Freuden und Genüssen und sind keines Lohnes im jenseitigen Reiches berechtigt, weil ihnen die Liebe fehlt, die allein von Gott gewertet wird.... Und so kann ein Mensch auf Erden in Reichtum und Glück leben, und er nützet seinen Reichtum nicht zum Liebewirken, dann folgen ihm keine guten Werke nach, und er geht arm und elend in das jenseitige Reich ein, dann sind die Werke des Fleisches offensichtlich, und er wird gerichtet nach diesen Werken.... Denn auf Erden fehlte es ihm nicht an Kraft, zu wirken nach Gottes Willen. Kommt er aber drüben arm an, dann fehlt ihm auch die Kraft, das nachzuholen, was er auf Erden versäumt hat, dann ist er auf Hilfe angewiesen, daß ihm gegeben werde, was er benötigt. Doch auch diese Hilfe setzt seinen Willen voraus wie auf Erden, und selten ist der Wille einer Seele im Jenseits anders, als er auf Erden war. Und auf der Erde war es nur sein Wille, der ihn hinderte am Liebewirken, weil die Ichliebe zu stark war und er selbst sich nicht überwand. Wie ihr im Fleisch auf Erden wirket, so auch ist euer Lohn im geistigen Reich.... Und was ihr auf Erden zu tun unterlassen habt, obwohl ihr es tun konntet, das wird euch gleichfalls als ein Manko angerechnet werden, für das ihr euch zu verantworten habt. Darum schaffet und wirket für die Ewigkeit, wertet das Erdenleben nicht zu hoch, denket an das Los der Seele nach dem Tode des Leibes, und schaffet für dieses Leben, sorget, daß nur Werke der Liebe offenbar werden am jüngsten Tage, an dem Tage, da ihr abscheidet von dieser Erde und ihr gerichtet werdet nach euren Werken.... Denn nur für Werke der Liebe könnet ihr Lohn empfangen, denn diese Werke folgen euch nach in die Ewigkeit....
Amen
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