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Il compito di un mediatore tra Dio e gli uomini

Ricevere la Parola divina pone al ricevente anche degli obblighi che non deve ignorare, perché un Dono divino viene sempre dato per un determinato scopo e quindi deve anche essere valutato rispettivamente. Di questo fa parte che il ricevente stesso utilizzi il Dono divino, che elabori intellettualmente ciò che gli è giunto attraverso il cuore. Deve riflettere su ciò che gli viene rivelato, elaborarlo mentalmente, per poterlo riferire ai prossimi con proprie parole, se non può rendere possibile una diretta trasmissione di ciò che ha ricevuto. Deve in certo qual modo diventare l’insegnante dei suoi prossimi, che richiede un profondo immergersi nel sapere guidatogli dall’Alto. Si deve guardare dall’indifferenza e tiepidezza nella sua missione, con cui è inevitabilmente collegata una ricezione della Parola divina, ma valutare nella profondissima serietà tutto ciò che ha ricevuto, perché è un compito spirituale che deve aiutare gli uomini alla guarigione delle loro anime. Deve costantemente distribuire ciò che lui stesso riceve e questo con maggior fervore, più è vicina la fine. Esso ha da adempiere un compito grande, ma anche bello, di agire come mediatore fra Dio e gli uomini, e si deve sempre rendere conto di questo compito, non deve dimenticare che l’amore per i prossimi gli ha procurato questo compito e che non deve lasciare diventare minimo questo amore, ma deve diventare sempre più profondo a causa della miseria che aumenta costantemente, affinché proceda inarrestabilmente nel suo agire. Deve ricordare che nei prossimi dev’essere risvegliata la fame spirituale e che è possibile solamente, quando a loro viene offerto il Nutrimento spirituale e solo allora sentono il vuoto interiore. Non lasciate giacere nella maggese la cosa più preziosa che possedete, guidatela continuamente oltre, procurate un corso all’Acqua viva che fluisce dalla Fonte divina, affinché possa fluire ovunque si trovano delle anime assetate, sfruttate ogni occasione di dare conoscenza ai prossimo dell’afflusso dell’Amore e Sapienza divini, della Sua Parola che dona Forza e vivifica ogni viandante terreno e voi stessi accoglietela nel vostro cuore e vivetela fino in fondo. Allora potrete parlare ai vostri prossimi dalla convinzione più interiore e convincere così anche loro della Forza della Parola che viene guidata all’umanità dall’Alto, per aiutarla nella più grande miseria spirituale. Ed istruite tutti coloro che si lasciano istruire. Lavorate con la libbra che vi è stata prestata finché ne avete il tempo, perché succederà che vi si cerca di ostacolare e che non potete più svolgere il vostro lavoro come finora. Allora deve già essere stata sparsa molta semenza che germoglierà, dove la volontà è buona. Perciò lavorate ed operate finché è ancora giorno, perché arriva la notte dove non potete più agire.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Aufgabe eines Mittlers zwischen Gott und den Menschen....

Das lebendige Wort zu empfangen legt auch dem Empfänger Verpflichtungen auf, die er nicht übersehen darf, denn eine göttliche Gabe wird immer zu einem bestimmten Zweck verliehen und muß also auch entsprechend verwertet werden. Dazu gehört auch, daß sich der Empfänger selbst die göttliche Gabe zunutze macht, daß er verstandesmäßig verarbeitet, was ihm durch das Herz zugeflossen ist. Er muß, was ihm offenbart wird, durchdenken, es gedanklich verarbeiten, um es mit eigenen Worten den Mitmenschen wiedergeben zu können, wenn er nicht eine direkte Vermittlung des Empfangenen ermöglichen kann. Er muß gewissermaßen zum Lehrer seiner Mitmenschen werden, was ein tiefes Versenken in das von der Höhe ihm zugeleitete Wissen erfordert. Er muß sich hüten vor Gleichgültigkeit und Lauheit in seiner Mission, mit der ein Empfangen des göttlichen Wortes unweigerlich verbunden ist, sondern in tiefstem Ernst alles Empfangene verwerten, weil es eine geistige Aufgabe ist, die den Menschen zum Heil ihrer Seelen verhelfen soll. Er muß ständig austeilen, was er selbst empfängt, und das desto emsiger, je näher das Ende ist. Er hat eine große, aber auch schöne Aufgabe zu erfüllen.... als Mittler zwischen Gott und den Menschen zu wirken.... und er soll sich dieser Aufgabe ständig bewußt sein, er soll nicht vergessen, daß seine Liebe zu den Mitmenschen ihm diese Aufgabe eingetragen hat und daß er diese Liebe nicht gering werden lassen darf, sondern daß sie sich durch die ständige steigernde Not vertiefen soll, auf daß sein Wirken unausgesetzt seinen Fortgang nimmt.... Er soll bedenken, daß in den Mitmenschen der geistige Hunger erweckt werden soll und das nur dann möglich ist, wenn ihnen die geistige Nahrung angeboten wird und sie dann erst die innere Lehre spüren. Lasset das Köstlichste, was ihr besitzet, nicht brachliegen, leitet es unausgesetzt weiter, schaffet dem Lebenswasser, das dem göttlichen Quell entströmt, einen Lauf, daß es überallhin fließen kann, wo sich durstige Seelen befinden, nützet jede Gelegenheit, die Mitmenschen in Kenntnis zu setzen von dem Zustrom göttlicher Liebe und Weisheit, von Seinem Wort, das kraftspendend und belebend ist für jeden Erdenwanderer, und nehmet es selbst auf in euer Herz und lebet es aus. Und ihr werdet dann zu euren Mitmenschen reden können aus innerster Überzeugung und so auch diese überzeugen von der Kraft des Wortes, das aus der Höhe der Menschheit zugeleitet wird, um ihr zu helfen in größter geistiger Not. Und belehret alle, die sich belehren lassen.... Arbeitet mit dem Pfunde, das euch verliehen ist, solange noch Zeit ist dazu, denn es wird kommen, daß man euch zu hindern suchet und ihr eure Arbeit nicht mehr so ausführen könnet wie bisher. Dann soll schon viel Samen ausgestreut sein, der aufgehen wird, wo der Wille gut ist.... Darum schaffet und wirket, solange noch Tag ist, denn die Nacht kommt, wo ihr nicht mehr wirken könnt....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde