Lo spirituale che si è deciso per il ritorno a Dio nella libera volontà, supererà anche la prova della vita terrena, perché è determinante unicamente la volontà per cogliere la Forza da Dio. Egli sosterrà in ogni modo la volontà rivolta a Lui ed anche se si avvicinano delle tentazioni all’uomo, Dio lo tiene affinché non cada, gli và incontro appena la volontà prende la giusta direzione ed intraprende la retta via verso di Lui. La volontà per Dio è l’inizio della liberazione dello spirituale dalla forma. L’uomo deve costantemente maturare attraverso continua lotta, di conseguenza la sua volontà viene sempre di nuovo messa alla prova tramite avversità che ora o vincerà o cambierà la sua volontà. Ma che ora l’uomo si allontana totalmente da Dio, che distoglie di nuovo la sua volontà da Lui, non sarà mai il caso, perché Dio non lascia più ciò che si è una volta sottomesso liberamente a Lui, quindi era deciso di tendere verso di Lui. Possono bensì subentrare temporaneamente dei periodi d’arresto, l’uomo può essere indeciso e transitoriamente pagare il tributo al mondo, ma ritornerà sempre di nuovo a Colui il Quale gli ha dato la vita, in lui diventerà sempre di nuovo vivo il desiderio di rimuoversi nell’eterno Ordine, quindi di adempiere i Comandamenti divini e questo è uguale alla sottomissione della volontà alla Volontà di Dio e quindi una prova di fede già superata che termina con l’unificazione con Dio. All’inizio dell’incorporazione come uomo l’anima si dichiara disposta a prendere su di sé la vita terrena allo scopo dell’ultima maturazione, quindi in lei diventa viva per la prima volta la volontà di appartenere a Dio e di fare nella vita terrena ciò che le procura l’unificazione con Lui. Ma deve portare all’esecuzione questa volontà anche nella piena consapevolezza come uomo. E perciò viene posta in certo qual modo libera nella vita terrena, affinché si possa decidere e l’uomo può prendere questa decisione solamente, quando si rende conto della sua lontananza da Dio. Quindi deve riconoscere il suo stato imperfetto e tendere alla perfezione, per cui tende quindi anche a Dio Stesso. Allora diventa attiva anche la sua volontà e Dio lo provvede poi pure con la Forza e non lo lascia mai e poi mai più cadere nelle mani dell’avversario, dal quale l’uomo si è svincolato nella libera volontà. Allora trova costantemente il sostegno da quegli esseri che sono già entrati totalmente nella Volontà di Dio e vogliono a ciò anche muovere gli uomini. (02.08.1949) Allora questi non stanno più da soli nella lotta contro le aggressioni di questo mondo, allora gli esseri di Luce agiscono mentalmente sugli uomini e la volontà per Dio diventa sempre più forte e perciò aumenta anche l’apporto di Forza, perché tramite l’adempimento dei Comandamenti di Dio l’uomo sta in collegamento con il Donatore della Forza e la può ricevere costantemente da Lui. E questa via della vita terrena non sarà senza successo, l’uomo raggiungerà la sua meta, l’unificazione con Dio, perché la sua volontà è rivolta a Dio.
Amen
TraduttoreDas Geistige, das sich zur Rückkehr zu Gott im freien Willen entschlossen hat, wird auch die Erdenlebensprobe bestehen, denn der Wille allein ist ausschlaggebend, um auch die Kraft aus Gott in Empfang zu nehmen. Gott wird den Ihm zugewandten Willen unterstützen in jeder Weise, und ob auch die Versuchungen an ihn herantreten, Gott hält ihn, auf daß er nicht fallet, Er kommt ihm entgegen, sowie er durch seine Willensrichtung den rechten Weg zu Ihm einschlägt. Der Wille zu Gott ist der Beginn der Erlösung des Geistigen aus der Form. Es muß aber der Mensch ständig reifen durch ständigen Kampf, folglich wird sein Wille immer wieder auf die Probe gestellt durch Widerstände, die er nun entweder besiegen oder seinen Willen wandeln wird. Daß sich der Mensch nun aber völlig von Gott entfernt, daß er seinen Willen von Ihm wieder abwendet, wird niemals der Fall sein, weil Gott nichts mehr hergibt, was sich Ihm einmal freiwillig unterstellt hat, also entschlossen war, Ihm zuzustreben. Es können wohl zeitweise Stillstandsperioden eintreten, es kann der Mensch unentschlossen sein und vorübergehend der Welt den Tribut zollen, doch immer wieder wird er zurückkehren zu Dem, Der ihm das Leben gab, immer wieder wird in ihm das Verlangen rege werden, sich in der ewigen Ordnung zu bewegen, also die göttlichen Gebote zu erfüllen, und es ist dies gleichbedeutend mit dem Unterstellen des Willens unter Gottes Willen und also schon eine bestandene Glaubensprobe, die mit dem Zusammenschluß mit Gott endet. Bei Beginn der Verkörperung als Mensch erklärt sich die Seele bereit, das Erdenleben zwecks letzten Ausreifens auf sich zu nehmen, also wird in ihr das erste Mal der Wille rege, Gott anzugehören und im Erdenleben das zu tun, was ihr den Zusammenschluß mit Ihm einträgt. Doch sie muß diesen Willen auch im vollen Bewußtsein als Mensch zur Ausführung bringen. Und darum wird sie gewissermaßen frei ins Erdenleben gestellt, auf daß sie sich entscheiden kann, und diese Entscheidung kann der Mensch erst treffen, so wie ihm seine Entfernung von Gott bewußt wird. Also er muß seinen mangelhaften Zustand erkennen und die Vollkommenheit anstreben, wodurch er also auch Gott Selbst anstrebt. Dann wird auch sein Wille tätig, und dann versieht ihn Gott auch mit Kraft und lässet ihn nimmermehr zurückfallen in die Hände des Gegners, dem sich der Mensch freiwillig entwunden hat. Dann findet er ständig Unterstützung von jenen Wesen, die schon völlig in den Willen Gottes eingegangen sind und auch die Menschen dazu bewegen wollen.... (2.8.1949) Dann stehen sie im Kampf gegen die Anfechtungen dieser Welt nicht mehr allein, dann wirken die Wesen des Lichtes gedanklich auf den Menschen ein, und der Wille zu Gott wird immer stärker und daher auch die Kraftzufuhr vermehrt, weil durch das Erfüllen der Gebote Gottes der Mensch in Verbindung steht mit dem Kraftspender und ständig von Ihm Kraft entgegennehmen kann. Und der Erdenlebensweg wird nicht erfolglos sein, es wird der Mensch sein Ziel.... die Vereinigung mit Gott.... erreichen, weil sein Wille Gott zugewendet ist....
Amen
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