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La Giustizia pareggiante – Peccato ed espiazione

Il Dio della Giustizia pareggia tutto e così l’atteggiamento dell’umanità troverà ben la sua espiazione, ma non sempre così come gli uomini la considerano come giusta. La Sapienza di Dio riconosce le debolezze degli uomini, il grado morale di maturità e lo stato imperfetto delle anime e così a volte impiega dei mezzi che possono anche ottenere il contrario, perché l’uomo stesso tende all’abisso, finché là si spera ancora un vantaggio. Perciò dapprima deve cercare di liberarsi dalle brame terrene, altrimenti l’ingiustizia diventa sempre più grande e la Giustizia di Dio ha poi sempre di più da pareggiare, che significa il tempo più difficile sulla Terra e sovente una sorte insopportabile nell’aldilà. Perché ogni ingiustizia dev’essere espiata, a meno che il divino Salvatore e Redenzione non prendo su di Sé la colpa e l’espia attraverso la Sua morte sulla Croce, cosa che però premette una totale dedizione a Lui e la volontà per un cammino di vita secondo i Suoi Comandamenti. Allora l’uomo ha già raggiunto il gradino di un miglioramento, che gli assicura il perdono dei suoi peccati. Ma chi non crede nell’Opera di Redenzione di Cristo, deve lui stesso espiare inevitabilmente la colpa sulla Terra o nell’aldilà.

Ma il mondo giace incommensurabilmente profondo nel peccato ed incommensurabilmente grande è perciò anche la miseria che ha l’effetto terrenamente e genera nuove ingiustizie su ingiustizie. Chi le riconosce ed aborrisce, non ne ha più nessuna parte, ma ne soffrirà, perché l’oscurità viene percepita come tormento da ogni uomo che desidera la Luce. Ma l’ora del Giudizio non è più lontana, la ricompensa non mancherà, e perciò voi uomini non dovete dubitare della Giustizia di Dio.

Alla volontà dell’uomo come anche all’agire di Satana dev’essere lasciato libero corso, affinché gli uomini si liberino dei loro veri istinti, affinché venga emessa da ogni singolo la decisione della volontà, che può essere buona o cattiva e perciò deve anche essere visto il Bene ed il male, per compierlo oppure aborrirlo. Ma non pensate che mancherà l’espiazione. Perché una volta arriva il giorno in cui ogni singolo deve rispondere per il suo pensare, volere ed agire, e più vicina è la fine, più chiaramente riconoscibile è l’infuriare delle potenze dell’oscurità e perciò anche l’assalto contro i giusti, che si spaventano davanti ai diavoli in forma umana ed invocano la Giustizia di Dio. Ma l’espiazione non mancherà.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Ausgleichende Gerechtigkeit.... Sünde und Sühne....

Der Gott der Gerechtigkeit gleicht alles aus, und so wird das Gebaren der Menschheit wohl seine Sühne finden, doch nicht immer so, wie die Menschen es für richtig halten. Gottes Weisheit erkennt die Schwäche der Menschen, den sittlichen Reifegrad und den mangelhaften Zustand der Seelen, und so greift Er mitunter zu Mitteln, die auch das Gegenteil bewirken können, weil der Mensch selbst der Tiefe zustrebt, solange er dort noch einen Vorteil erhofft.... Er muß sich daher erst frei zu machen suchen von irdischen Begierden, ansonsten das Unrecht immer größer wird und die Gerechtigkeit Gottes stets mehr und mehr auszugleichen hat, was schwerste Zeit auf Erden und ein oft unerträgliches Los im Jenseits bedeutet. Denn jedes Unrecht muß gesühnt werden, es sei denn, der göttliche Heiland und Erlöser nimmt die Schuld auf Sich und sühnet sie durch Seinen Kreuzestod, was aber völlige Hingabe an Ihn voraussetzt und den Willen zu einem Lebenswandel nach Seinen Geboten. Dann hat der Mensch schon die Stufe einer Besserung erreicht, die ihm die Vergebung seiner Sünden sichert. Wer aber nicht an das Erlösungswerk Christi glaubt, muß unweigerlich die Schuld selbst abbüßen auf Erden oder im Jenseits. Die Welt aber liegt unermeßlich tief in der Sünde, und unermeßlich groß ist daher auch die Not, die sich irdisch auswirkt und Ungerechtigkeiten über Ungerechtigkeiten neu gebärt. Wer sie erkennt und verabscheut, der hat keinen Teil mehr daran, doch er wird darunter leiden, weil die Finsternis von jedem nach Licht verlangenden Menschen als Qual empfunden wird. Doch die Stunde des Gerichtes ist nicht mehr fern, die Vergeltung bleibt nicht aus, und darum sollt ihr Menschen nicht an der Gerechtigkeit Gottes zweifeln.... Es muß dem Willen des Menschen sowohl als auch dem Treiben des Satans freier Lauf gelassen werden, auf daß sich die Menschen entäußern ihrer wahren Triebe, auf daß der Willensentscheid jedes einzelnen getroffen werde, der gut oder böse sein kann, und daher auch Gutes und Böses gesehen werden muß, um es zu tun oder zu verabscheuen. Aber denket nicht, daß die Sühne ausbleibt.... Denn einmal kommt der Tag, wo sich jeder einzelne verantworten muß für sein Denken, Wollen und Handeln.... und je näher das Ende ist, desto deutlicher erkennbar ist das Wüten der Mächte der Finsternis und daher auch der Ansturm gegen die Gerechten, die zurückschrecken vor den Teufeln in Menschengestalt und nach Gottes Gerechtigkeit rufen.... Die Sühne aber bleibt nicht aus....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde