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Lo spirituale primo creato e la sua caduta

Lo spirituale primordialmente creato stava nella più sublime perfezione. Era proceduto dalla Volontà di Dio nella più sublime perfezione, era provvisto con tutti i Doni, era nella pienezza di potere e Forza, perché era stato creato ad Immagine di Dio, in cui Egli Stesso ha trovato Piacere e che perciò possedeva tutto il Suo Amore. Il Suo Amore ha fatto sorgere qualcosa che Egli voleva rendere felice e nello spirituale creato si manifestava una insuperabile Sapienza e Forza. E questo spirituale primordialmente creato stava nella libera volontà, perché la perfezione è impensabile senza la libera volontà. Ma questa libera volontà ha portato lo spirituale alla caduta, perché una cosa differenziava lo spirituale creato dal suo Creatore, traeva la sua Forza da Dio, il Quale E’ La Fonte della Forza Stessa dall’Eternità. E lo spirituale non voleva lasciar valere questa differenza. La sua Forza e potere era inesauribile, che credeva di potersi staccare dal Centro della Forza, che credeva di poter sussistere come donando esso stesso la Forza e grazie alla sua propria Forza poter diminuire la Forza di Dio, quindi voleva rendere succube Dio Stesso. E dato che stava nella libera volontà, non è stato ostacolato nel suo intento, benché era ineseguibile. Ma bastava la volontà per rendere peccaminoso questo spirituale primordialmente creato. Ma gli viene lasciata la Forza come prima, Dio non gliela sottraeva, perché ciò che è proceduto perfetto dalla Sua Mano, non diventa mai imperfetto attraverso la Sua Volontà e la pienezza di Forza faceva parte della Perfezione. Ed ora lo spirituale primo creato divenuto empio la sfruttava. Attraverso la propria volontà e la Forza di Dio faceva di nuovo procedere degli esseri spirituali, lo spirituale primo creato creava a sua volta innumerevoli esseri pure nella più sublime perfezione, perché per questo aveva a disposizione la Forza di Dio e quindi anche a queste essenzialità era data la libera volontà. Ma Dio non lo poteva mai più approvare, perché la volontà dello spirituale primo creato era di sottrarre la Forza a Dio attraverso la creazione delle entità e di sollevare sé stesso al di sopra di Dio. Quindi sfruttava la Forza di Dio per agire contro di Lui e determinava le entità create allo stesso procedere contro Dio. Ma Egli considerava come Sua Proprietà anche le essenzialità che erano procedute dalla volontà dell’avversario, dato che erano sorto dalla Sua Forza. Ma dato che queste entità avevano la libera volontà, esse stesse dovevano decidere a Chi volevano appartenere. E si sono decise per l’avversario di Dio, perché questo aveva messo nelle essenzialità create la sua volontà che era rivolta contro Dio. La perfezione primordiale di queste però significava anche piena conoscenza, quindi le essenzialità non sono cadute da Dio per non-conoscenza, ma proprio per arroganza e con la premessa di detronizzare Dio. Quindi anche queste essenzialità diventavano empie. Ma tutto è proceduto dall’Amore di Dio, perché la Forza di Dio era il Suo Amore. E questo Amore non può scomparire in eterno. Quindi ha afferrato anche queste essenzialità che si erano distolte da Dio per guidarle di nuovo a Sé, ma dato che erano provviste con la libera volontà, questa non può essere rivolta a Dio contro la loro volontà, ma devono sentire sé stesse così attirate dall’Amore di Dio, da rivolgersi a Lui nella libera volontà. E questo ricondurre a Sé Stesso è l’eterno Piano di Salvezza di Dio, che è alla base dell’intera Sua Creazione e che, anche se dopo tempi infinitamente lunghi, dopo delle Eternità, condurrà una volta alla meta, che tutto l’essenziale avrà riconquistato il suo stato primordiale e si unirà di nuovo nella più sublime perfezione con Dio, dal Quale è una volta proceduto come Forza.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Das urgeschaffene Geistige und sein Fall....

Das urgeschaffene Geistige stand in höchster Vollkommenheit. Es war aus Gottes Willen in höchster Vollendung hervorgegangen, es war mit allen Gaben ausgestattet, es stand in Macht- und Kraftfülle, denn es war geschaffen als Ebenbild Gottes, an dem Er Selbst Gefallen fand und das darum Seine volle Liebe besaß. Seine Liebe ließ etwas entstehen, was Er beglücken wollte, und unübertreffliche Weisheit und Kraft kam in dem geschaffenen Geistigen zum Ausdruck. Und dieses urgeschaffene Geistige stand im freien Willen, weil die Vollkommenheit ohne freien Willen nicht zu denken ist. Der freie Wille aber brachte das Wesenhafte zum Fall.... Denn eines unterschied das geschaffene Geistige von seinem Schöpfer.... es bezog seine Kraft aus Gott, Der Selbst der Kraftquell war von Ewigkeit. Und es wollte das Geistige diesen Unterschied nicht gelten lassen. Seine Kraft und Macht war unerschöpflich, daß es sich lösen zu können glaubte von dem Kraftzentrum, daß es als selbst kraftspendend bestehen zu können glaubte und vermöge seiner eigenen Kraft die Kraft Gottes schmälern, also Gott Selbst sich untertänig machen wollte.... Und da es im freien Willen stand, wurde es von Gott in seinem Vorhaben nicht gehindert, wenngleich es unausführbar war. Der Wille aber genügte, um dieses urgeschaffene Geistige sündig zu machen. Ihm blieb jedoch die Kraft nach wie vor belassen, Gott entzog sie ihm nicht, weil, was vollkommen aus Seiner Hand hervorgegangen, nimmermehr durch Seinen Willen unvollkommen wurde und die Kraftfülle zur Vollkommenheit gehörte. Und dies nützte nun das sündig gewordene Geistige aus.... Es ließ nun durch eigenen Willen und der Kraft aus Gott wieder geistige Wesen hervorgehen, es schuf das urgeschaffene Geistige unzählige Wesenheiten gleichfalls in höchster Vollendung, denn dazu stand ihm die Kraft aus Gott zu Gebote, und also ward auch diesem Wesenhaften der freie Wille gegeben. Gott aber konnte es nimmermehr gutheißen, weil der Wille des urgeschaffenen Geistigen war, durch die Schaffung der Wesenheiten Gott die Kraft zu entziehen und sich selbst über Ihn zu erheben. Also nützte es die Kraft aus Gott zum Wirken gegen Ihn, und es bestimmte das erschaffene Wesenhafte zum gleichen Vorgehen gegen Gott.... Gott aber betrachtete auch das aus dem Willen des Gegners hervorgegangene Wesenhafte als Sein Eigentum, da es aus Seiner Kraft entstanden war. Doch da es freien Willen hatte, sollte es selbst entscheiden, wem es angehören wollte.... Und es entschied sich für den Gegner Gottes, denn dieser hatte in das von ihm geschaffene Wesenhafte seinen Willen gelegt, der wider Gott gerichtet war. Die ursprüngliche Vollkommenheit des Wesenhaften aber bedeutete auch volle Erkenntnis, also es fiel das Wesenhafte nicht aus Unkenntnis von Gott ab, sondern gleichfalls aus Überheblichkeit und dem Vorsatz, Gott zu entthronen. Also wurde auch dieses Wesenhafte sündig.... Doch aus der Liebe Gottes ist alles hervorgegangen, denn die Kraft Gottes war Seine Liebe.... Und diese Liebe kann ewig nicht vergehen.... Also ergriff sie auch das Wesenhafte, das von Gott sich abwandte, um es wieder Sich zuzuleiten, doch da das Wesenhafte mit freiem Willen ausgestattet ist, kann es nicht wider dessen Willen zu Gott gerichtet werden, sondern es muß sich selbst von der Liebe Gottes so angezogen fühlen, daß es aus freiem Willen sich Ihm zuwendet. Und dieses Zurückleiten zu Sich Selbst ist Gottes ewiger Heilsplan, der Seiner gesamten Schöpfung zugrunde liegt und der, wenn auch nach endlos langen Zeiten, nach Ewigkeiten einmal zum Ziel führen wird, daß alles Wesenhafte seinen Urzustand zurückgewonnen hat und wieder in höchster Vollkommenheit sich mit Gott vereinigt, von Dem es als Kraft einstmals ausgegangen ist....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde