Lo stato che lo spirituale deve sopportare nella forma solida, è indescrivibilmente tormentoso ed è anche di durata infinitamente lunga. E’ uno stadio dell’essere legato che nessun essere prenderebbe su di sé con volontà. Ma gli è stata tolta la libera volontà ed il suo percorso di sviluppo gli è destinato da Dio, cioè è un certo stato dell’obbligo, contro cui lo spirituale non può ribellarsi. E dato che originariamente era stato creato libero, percepisce ogni costrizione come un tormento. Dapprima non era impedito, poteva volere ed eseguire, perché tramite la Volontà di Colui che l’ha fatto sorgere, era il ricevente di Forza, che però ha impiegato nel senso contrario a Dio, che ha quindi utilizzato per Creazioni di nuovo con la volontà opposta a Dio. Queste Creazioni non sono delle cose materiali, ma delle Creazioni spirituali che fluiscono attraverso il Regno spirituale come pensieri e che hanno l’effetto contrario a Dio. L’influenza di queste correnti è percepita di nuovo dalle entità che tendono verso Dio e perciò lo spirituale viene ostacolato in ciò e gli viene data contemporaneamente la possibilità di cambiare la sua volontà contraria a Dio. Mediante la Volontà di Dio viene legato nella forma solida, in un involucro, che non può compenetrare, perché questo involucro consiste di sostanza spirituale ancora più dura che rende impossibile ogni fuga dello spirituale legato in questo. L’involucro esteriore avvolge sempre più saldamente lo spirituale originariamente libero e l’opprime tremendamente, gli è tolta ogni Forza, è esposto in modo impotente a questa oppressione, per quanto se ne inalberi. Sotto questi tormenti comincia quindi il suo cammino di sviluppo sulla Terra, dopo che ha percorso prima un tale cammino sulla Terra senza successo oppure si è dimostrato come parassita nel Regno spirituale, che ha quindi cercato di influenzare lo spirituale che doveva decidere su di sé, alla caduta da Dio. Allora a questo spirituale deve essere tolta ogni libertà della volontà, perché ogni aperta lotta contro Dio è un peccato che gli procura soltanto la non-libertà. La sua volontà viene legata per lungo tempo, affinché si rivolga di nuovo lentamente a Dio, che ha però di nuovo per conseguenza dei tormenti, ai quali può sfuggire solamente tramite una volontà mutata, mediante una sottomissione sotto la Volontà divina, mentre lo spirituale si dichiara pronto a servire, quindi comincia a rinunciare alla sua resistenza contro Dio. Soltanto dei tormenti ultragrandi operano questo, e perciò anche una forma esteriore più tormentosa è da considerare ancora come un mezzo di Grazia, perché è un mezzo per la Redenzione, per lo sviluppo verso l’Alto, anche se questo dura sovente lunghi tempi, dato che tutti i periodi necessitano di un tempo determinato per continuare ad istruire lo spirituale nel costante mutamento fino all’ultimo stadio, che poi permette l’incorporazione come uomo, dove allo spirituale viene di nuovo restituita la libera volontà, che l’uomo ora deve utilizzare bene, per diventare privo di ogni forma esteriore e così anche dei tormenti collegati con questa.
Amen
TraduttoreUnbeschreiblich qualvoll ist der Zustand, den das Geistige in der festen Form ertragen muß, und er ist auch von endlos langer Dauer. Es ist ein Stadium des Gebundenseins, das mit Willen kein Wesen auf sich nehmen würde. Doch ihm ist der freie Wille genommen, und sein Entwicklungsgang ist ihm von Gott bestimmt, d.h., es ist ein gewisser Mußzustand, gegen den sich das Geistige nicht auflehnen kann. Und da es ursprünglich frei geschaffen war, empfindet es jeden Zwang als Qual. Es war vordem ungehindert, es konnte wollen und ausführen, weil es durch den Willen Dessen, Der es entstehen ließ, Kraftempfänger war, die es aber in Gott-widrigem Sinne anwandte, also sie nützte zu Schöpfungen wieder mit Gott entgegengesetztem Willen. Es sind diese Schöpfungen keine materiellen Dinge, sondern geistige Schöpfungen, die Gedanken-gleich das geistige Reich durchströmen und sich Gott-widrig auswirken. Den Einfluß dieser Strömungen spüren wieder die Wesenheiten, die Gott zustreben, und darum wird das Geistige daran gehindert, und gleichzeitig wird ihm die Möglichkeit gegeben, seinen Gott-widrigen Willen zu wandeln. Es wird durch Gottes Willen gebunden in der festen Form, in einer Hülle, die es nicht durchdringen kann, weil diese Hülle wieder besteht aus noch härterer geistiger Substanz, die dem in ihr sich bergenden Geistigen jedes Entfliehen unmöglich macht. Immer fester umschließt die äußere Hülle nun das ursprünglich freie Geistige und bedrängt es ungemein, jegliche Kraft ist ihm entzogen, es ist machtlos diesem Bedrängen preisgegeben, und ob es sich noch so sehr dagegen aufbäumt.... Unter diesen Qualen beginnt es also seinen Entwicklungsgang auf Erden, nachdem es zuvor entweder auf Erden einen solchen erfolglos zurückgelegt hat oder es sich als Schädling im geistigen Reich erwiesen hat, daß es also das frei über sich bestimmen sollende Geistige zu beeinflussen suchte zum Abfall von Gott. Dann muß diesem Geistigen jegliche Willensfreiheit genommen werden, denn jeder offene Kampf gegen Gott ist eine Sünde, die ihm nun Unfreiheit einträgt. Sein Wille wird gebunden auf lange Zeit, auf daß es sich langsam Gott wieder zuwendet, was aber wieder nur die Folge ist von Qualen, denen es nur entfliehen kann durch einen gewandelten Willen.... durch ein Unterwerfen unter den göttlichen Willen, indem das Geistige sich bereit erklärt zu dienen, also seinen Widerstand gegen Gott aufzugeben beginnt. Nur übergroße Qualen bewirken dieses, und darum ist auch die qualvollste Außenform noch als ein Gnadenmittel anzusehen, denn sie ist ein Mittel zur Erlösung, zur aufsteigenden Entwicklung, wenn dies auch oft lange Zeiten dauert, da alle Perioden eine bestimmte Zeit benötigen, um das Geistige in ständiger Wandlung bis zum letzten Stadium fortzubilden, das dann die Verkörperung als Mensch zuläßt, wo der freie Wille dem Geistigen wieder zurückgegeben wird, den der Mensch nun recht nützen muß, um jeglicher Außenform ledig zu werden und also auch der damit verbundenen Qualen.
Amen
Traduttore