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La resistenza, impedimento per la Forza di conoscenza

L’uomo combatte contro qualcosa che gli rimane incomprensibile finché non ha rinunciato alla resistenza interiore. Può riconoscere la Verità solamente quando gli giunge la Forza per la conoscenza, che è di nuovo la conseguenza del desiderio per la Verità. Ma desiderarla premette una certa volontarietà, quindi il contrario della resistenza. Un sentimento umile fa sempre scaturire la volontarietà, mentre la resistenza si accoppia con l’arroganza. L’umiltà procura all’uomo la Grazia, ma l’arroganza gliela tiene lontana e senza la Grazia l’uomo non può maturare nella sua anima. Senza Grazia però rimane cieco nello spirito, ignaro e senza Luce. Ma dove all’uomo affluisce la Grazia divina, costui diventa vedente, sapiente e compenetrato dalla Luce. Quindi la resistenza è volontà invertita, che dev’essere orientata bene. Se l’uomo rinuncia alla resistenza, cioè se la sua volontà è rivolta a Dio, molte cose che prima ha rifiutato come inaccettabili gli sembrano accettabili, e questo lo opera la Grazia divina che poi affluisce all’uomo, quando la sua volontà si dichiara coscientemente per Dio. Per questo motivo gli uomini oppongono delle obiezioni contro le Rivelazioni divine, finché non abbiano dichiarato la volontà per il Chiarimento, perché allora sono disposti ad ascoltare la Risposta, ed il loro intelletto la afferra sin da quel momento, in cui in esso diventa vivo il desiderio per la Risposta. Senza domanda la Verità non gli può essere elargita; e se gli venisse offerta, l’uomo sarebbe incapace di accoglierla, e perciò camminerà nell’oscurità dello spirito finché non porta il desiderio per la Luce.

Amen

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Tradotto da: Ingrid Wunderlich

A resistência dificulta o poder da cognição....

O que o ser humano resiste permanece incompreensível para ele até que ele tenha desistido da sua resistência interior. Ele só pode reconhecer a verdade quando recebe o poder do conhecimento, que é novamente o resultado do desejo da verdade. O desejo de verdade, no entanto, pressupõe uma certa vontade, portanto o oposto de resistência. A voluntariedade desencadeará sempre um sentimento de humildade, enquanto a resistência é acompanhada de arrogância. A humildade ganha a graça do ser humano, mas a arrogância o afasta dele, e sem graça o ser humano não pode amadurecer em sua alma. Sem graça, porém, ele permanece cego de espírito, ignorante e sem luz. Mas onde a graça divina flui para o homem, ele se torna vidente, conhecedor e radiante de luz. Portanto, a resistência é uma vontade errada que deve ser julgada. Se o ser humano desistir da resistência, isto é, se a sua vontade se voltar para Deus, então muitas coisas lhe parecerão aceitáveis, as quais ele anteriormente rejeitou como inaceitáveis, e isto faz com que a graça divina flua para o ser humano quando a sua vontade confessa conscientemente a Deus. É por isso que as pessoas continuam a se opor às revelações divinas até que tenham expressado sua vontade de esclarecimento. Pois então eles estão dispostos a ouvir a resposta, e seu intelecto a agarra a partir do momento em que o desejo pela resposta é despertado nela. Sem dúvida, a verdade não lhe pode ser entregue; e se lhe fosse oferecida, o ser humano não poderia recebê-la e, portanto, viverá nas trevas espirituais enquanto não desejar a luz._>Amém

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Tradotto da: DeepL