7452 L'errore e la Verità fra l'umanità

10 novembre 1959: Libro 78

E' un grande salto che dovete fare, se volete staccarvi da ogni errore, il quale, visto spiritualmente ha ingarbugliato voi uomini. Voi tutti vi muovete soltanto poco nella Verità, a meno che non siete istruiti dallo spirito in voi, il quale vi introduce nella Verità, come ve l'ho promesso. Ma senza l'agire dello Spirito si trova poca Verità; gli uomini si muovono in un pensare che dà molto spazio all'errore, perché sulla Terra è diffuso molto più errore e pochi soltanto si sforzano di sfuggirgli per via della pura Verità. Persino dov'è la Verità, non viene riconosciuta come tale e perciò non vi si tende, ma ogni errore viene accolto volentieri e senza indugio. Da ciò potete già vedere, che le masse sono quasi tutte cadute nell'errore, perché lo accettano più facilmente, mentre il numero dei ricercatori della Verità è solo scarso. Qui si parla “della Verità” che deve colmare il pensare spirituale dell'uomo; si tratta del sapere, che si estende su cose spirituali e di mondi, che non possono essere sondati intellettualmente e perciò non può nemmeno venir insegnato come ogni altro sapere mondano, che viene trasmesso da uomo ad uomo e che può essere affermato con dimostrazioni e perciò anche insegnato scolasticamente. Tutto ciò che può muovere mentalmente l'uomo all'esterno del terreno, rimane una faccenda di cuore del singolo, può farsene un'idea secondo il proprio beneplacito, in cui il cuore e l'intelletto devono agire insieme, per giungere ad un risultato secondo la Verità. Perché esiste una Verità che è più sondabile dal cuore che dall'intelletto, benché anche l'intelletto dev'essere partecipe, per potere diffondere la Verità come tale. Ma dapprima se ne deve occupare il cuore, perché solo colui che è amorevole di cuore, possederà la Verità. L'Amore e la Verità non si possono dividere, e questa è anche la spiegazione del perché c'è da trovare così poco amore fra l'umanità, mentre invece sono molto presenti di più l'errore e la menzogna. I cuori degli uomini si sono molto raffreddati, possiedono poca volontà d'amore e perciò sono poveri d'amore, ed un cuore povero e disamorevole non può afferrare né riconoscere la Verità. Un tale cuore non la desidera nemmeno che, essendo la Verità divina, è l'opposto all'essere di un uomo senza amore. E così l'umanità si muove in una fitta boscaglia di insegnamenti errati sulla sua vera destinazione, sull'inizio e la meta dell'uomo e sul suo rapporto verso un Dio e Creatore. Nessun insegnamento che corrisponde alla Verità, viene accettato, mentre invece vengono sostenute molti presupposti, in modo che ognuno possa farsi un'altra opinione che ora sostiene senza esserne convinto interiormente. La cecità spirituale aumenta, più si avvicina la fine; viene sempre badato meno a ciò che viene apportato agli uomini come 'Verità'; agli insegnamenti d'errore si concede sempre di più l'accesso, ed è diventato quasi impossibile accendere una Luce, nella quale si potrebbero riscaldare tutti e rischiarare la loro oscurità, tutto viene rifiutato e si bada soltanto a ciò che appartiene al mondo, e presto non esisterà più nessuna soluzione per liberare gli uomini dal loro oscuro stato spirituale che un totale scuotimento del loro pensare attraverso avvenimenti insoliti. Ma anche questi avranno un successo soltanto parziale, perché gli uomini nell'oscurità non vogliono nessuna Luce e non possono essere illuminati nella costrizione. Ma la Luce della Verità irromperà comunque una volta, soltanto per molti che verranno sorpresi dalla notte, sarà troppo tardi; perché la Luce splende solo ancora finché è giorno. Una volta la notte verrà sugli uomini che fuggono ogni Luce.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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