4499 La giustificazione per il rifiuto della Verità - Dio come Giudice

30 novembre 1948: Libro 52

Non potete giustificarvi in nessun modo se siete accusati di aver rifiutato la Verità, perché eravate totalmente liberi di accettarla, se ne avevate la volontà. Vi viene portata la Verità, perché Io provvedo che venga guidata ad ogni singolo, anche se in forma diversa e secondo la volontarietà di accettare affinché il suo sapere sulla pura Verità venga ampliato. Ma chi si chiude, non può guadagnare, soltanto perdere il poco che possiede. Chi è di debole fede, attraverso l’apporto della pura Verità conquisterà una fede fortificata, ma chi rifiuta, perderà ancora la fede debole. “Chi ha molto, a colui viene ancora aggiunto, ma chi ha poco, gli viene tolto ancora il poco che ha.... “ Così sono da intendere queste Parole. All’uomo non manca la forza di giudizio, quando si tratta di riconoscere la Verità come tale, perché dato che Io Stesso voglio che stia nella Verità, vi renderò anche capaci di riconoscerla, soltanto la vostra volontà dev’essere pronta di accogliere la Verità dalla Mia Mano e dichiarare questa disponibilità che siete interessati ad esaminare ciò che vi viene sottoposto, che ve ne occupate mentalmente, soppesate il pro e contro e così esprimete il desiderio di accettare la Verità, se la riconoscete come tale. Ed allora guiderò bene il vostro pensare, allora guadagnerete solo, ma non perderete mai. E dovete rispondere come vi siete comportati verso l’offerta della Mia Parola, della pura Verità. Vi dò davvero costantemente l’occasione di giungere alla conoscenza della Mia Volontà, vi viene sempre di nuovo indicata la Mia Parola, la potete ricevere ovunque, se voi stessi ne avete il desiderio. Ma dato che siete materiali, la Mia Parola vi è di noia, dato che vi mette in guardia dal tendere alla materia e vi ammonisce di superarla. Ma attaccate il vostro cuore ai beni di questo mondo e perciò non volete sapere nulla di ciò che viene dal mondo spirituale. La vostra volontà rinnega oppure è orientata erroneamente, dove potrebbe essere anche ben orientata. E per questo verrete chiamati a rispondere e nessuno potrà dire di essere rimasto senza sapere della Mia Parola e della Mia Volontà.

Io Sarò il vostro Giudice, dove volevo Essere il vostro Padre, perché avete respinto il Mio Amore e non ascoltate la Mia Parola. Ma come Giudice posso comparire solamente se trovo in voi una colpa e questa consiste nel fatto che non Mi riconoscete come Padre e perciò non badate nemmeno alla Mia Parola. Ma voi stessi vi siete derubati del diritto della figliolanza, non posso più agire su di voi come un Padre, ma devo venir di fronte a voi come Giudice e giudicarvi per via della vostra volontà distolta da Me. E quindi vi metto urgentemente in guardia dalla scarsa stima della Mia Parola, di un Regalo che vi offre il Mio grande Amore, che non meritate come creature ancora ribelli contro di Me, che però vi rivolgo comunque per aiutarvi a riconoscerMi ed imparare ad amarMi. Ma se la vostra avversità è ancora così pronunciata da fuggire la Mia Voce oppure da cercare di coprirla, allora non siete nemmeno i Miei veri figli, allora appartenete ancora al Mio avversario, e perciò tengo il Giudizio su di voi. E verrete dichiarati colpevoli, la vostra avversità avrà per conseguenza che Io Mi distolgo da voi, che la distanza fra Me e voi diventa sempre più grande e vi procura l’indurimento della vostra sostanza, che diventate di nuovo materia che vi ha impedito di accettare lo Spirituale, la Mia Parola dall’Alto. E siete giudicati, perché voi stessi non lo volevate diversamente.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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