0250 La sofferenza - La partecipazione all’Opera di Redenzione – Sofferenza e gioia di breve durata

7 gennaio 1938: Libro 5/6

“Se ricevi le Mie Parole, rimani nel Mio Amore.... ” Scriviti profondamente nel cuore queste Parole, e rifiuta tutti i pensieri del tentatore. Guarda, in un tempo di umiliazioni riconosci sempre di nuovo la Grazia del Cielo, se la consideri sempre soltanto come indicazioni preoccupati all’Eternità. Ed in un tale tempo devi lottare con te stessa, allora adempi il compito che ti era dato sulla Terra. In te viene fortificato qualcosa in modo silenzioso ed impercettibile, e presto tali umiliazioni non ti possono più rubare la pace interiore, riconosci in loro la Mano del Padre che conduce e ti inchini volenterosa. La via del signore sulla Terra passava su pietre e spine. Dovete ristorarvi nella Sua Grazia ed allora comprenderete anche, quanto sia infinitamente benevolo, quando il Signore ve la concede continuamente. Cercate perciò di giungere sempre nel possesso della Grazia divina, allora vi verrà evidente, come il Suo Amore sia costantemente intorno a voi, ed allora nessuno dei vostri giorni sarà perduto, perché allora adempirete la vostra destinazione sulla Terra, e questo ancora con maggior facilità, più vi affluisce la Grazia divina. Il cuore del Salvatore ha sofferto sulla Terra per voi uomini, ogni sofferenza su questa Terra la portate insieme con il Signore e Salvatore, se pensate al Suo Amore e riconoscendoLo siete pronti a sacrificarGli la vostra sofferenza. Ognuno cerchi di liberarsi della sua opinione che foste capaci di entrare nell’eterno Regno senza portare sofferenza. Questo Regno è destinato soltanto a colui che ha partecipato all’Opera di Redenzione di Cristo attraverso la sua sofferenza, che ha anche contribuito a diminuire la sofferenza sulla Terra per l’umanità, perché ciò che porta per amore per il Salvatore, il Signore lo accoglie in Grazia, e nuovamente è estirpato una parte della grande colpa di peccato per la salvezza dell’umanità. Dovete avere piena fiducia nel Signore, allora verrete guidati attraverso ogni sofferenza della Terra, e senza che l’anima ne venga danneggiata, da ciò vi sorge piuttosto una insospettata Benedizione, se in vista alla sofferenza e morte sulla Croce di Gesù Cristo desiderate sempre soltanto, di procurarvi con ciò le Grazie conquistate. Il Signore ha sempre provveduto il figlio terreno nella massima miseria, quando si rivolgeva a Lui chiedendo, perciò sarà anche sempre terminata ogni sofferenza, se la sacrificate al Signore nell’intima preghiera e se supplicate la consolazione in ogni miseria. In questa vita nulla è di durata, né sofferenza, né gioia dura a lungo, perché tutto ciò che è terreno è appunto perituro e messo sull’uomo o concesso solamente allo scopo, che in ciò riconosca come deve sempre essere attento a trarre dalla sofferenza come anche dalla gioia l’utilità per l’Eternità. Ambedue portano all’uomo la Benedizione solamente, quando le accetta nella fede e nell’amore per il Creatore e si subordina volenteroso a Lui, come il Signore glielo comunica anche sempre. Solo allora l’uomo si afferma ed in questo mondo non ha nulla da temere, perché la sofferenza lo porta costantemente più vicino all’Eternità, dove gli verrà calcolato una volta nella Beatitudine.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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