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Exámenes serias con imparcialidad....

Las personas que se creen conocedoras son inenseñables, porque son inaccesibles a cualquier instrucción. No desean lo que creen que tienen y, por lo tanto, no se les puede dar sabiduría si les falta la voluntad y el deseo al respecto. Un examen estricto les haría sospechar, pero este examen debe realizarse de manera imparcial, la persona debe estar preparada para aceptar o rechazar según su leal saber y conciencia, pero nunca debe buscar sólo lo que puede rechazar.

Y debe ejercer las más estricta crítica en sí misma. Su voluntad debe ser la de servir a Dios queriendo servir a la verdad, rechazando el error y reconociendo la pura verdad para transmitir sólo la pura verdad. Y el conocimiento existente es un obstáculo para una prueba tan seria porque aprisiona demasiado al humano. No quiere renunciar a ello si contradice lo que se supone que debe examinar.

Y entonces sólo hay una manera de hacerle aceptar la pura verdad: que él mismo entre en duda a través de los acontecimientos, que su conocimiento anterior ya no le sirva de apoyo, que ya no sea capaz de conciliarlo con su pensamiento. Y, por tanto, son necesarias para esos humanos pruebas fuertes, pruebas que sacudan su fe y que les hagan dudar mientras les falte la verdad.... Porque las enseñanzas erróneas no podrán dar una explicación exhausta y, por tanto, tendrán que ser corregidas y sólo ahora el humano está dispuesto a reconocer lo que antes había rechazado y es capaz de un examen imparcial....

amén

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Traducido por: Hans-Dieter Heise

Un serio esame nell’obiettività

Gli uomini che si credono sapienti sono incorreggibili, perché sono inaccessibili per ogni insegnamento. Non chiedono ciò che credono di possedere e perciò a loro non può essere trasmessa nessuna Sapienza, quando per questa manca loro la volontà ed il desiderio. Lo renderebbe sorpreso un serio esame, ma questo deve svolgersi nell’obiettività, l’uomo dev’essere disposto di accettare o rifiutare secondo il miglior sapere e coscienza, ma non deve mai voler cercare ciò che può rifiutare. E deve esercitare la più severa critica di sé stesso. La sua volontà dev’essere di servire Dio, mentre vuole servire la Verità, mentre rifiuta l’errore e vorrebbe riconoscere la pura Verità per dare oltre di nuovo solo la pura Verità. E per un tale serio esame un sapere già preesistente è un impedimento, perché tiene l’uomo troppo catturato. Non vi deve rinunciare se è in contraddizione a ciò che deve esaminare. Allora esiste solo ancora una via ad indurlo all’accettazione della pura Verità, che attraverso avvenimenti egli stesso capiti nel dubbio che il suo attuale sapere non gli dà più nessun sostegno, che non è più in grado di metterlo in accordo con il suo pensare. E perciò per quegli uomini sono necessarie forti prove, prove che scuotono la loro fede e li fanno dubitare finché manca loro la Verità. Perché insegnamenti errati non potranno dare un chiarimento esauriente e perciò devono sperimentare una correzione e soltanto ora l’uomo sarà incline a riconoscere ciò che ha rifiutato prima ed è idoneo per un esame obiettivo.

Amen

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Traducido por: Ingrid Wunderlich