Proclamations for Easter

This document contains all the proclamations that Bertha Dudde was allowed to receive at Easter time. It also includes the proclamations of the Saturday between Good Friday and Easter Sunday.

Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamations/special/easter

0379 Le Forze divine – Il Deflusso dell’Amore di Dio

16 aprile 1938: Libro 9

Per la via della tua vita varranno sempre le Leggi che il tuo cuore ti prescrive di adempiere. Devi percorrere la stessa via come tutti coloro ai quali Io ho comandato di adoperarsi per i Miei Insegnamenti. Devi agire per Me nello stesso senso, deve soltanto predominare la preoccupazione per la salvezza delle anime. Guardati dal tuo proprio giudizio, chi sia bisognoso di questa preoccupazione; ho destinato tutti i Miei figli per l’eterna Beatitudine, ma appena costoro si distolgono da Me, il Mio Amore si occupa doppiamente di loro, e per questo mondo la lotte rivolta a queste anime è incommensurabile. E se siete progrediti sulla corsia della conoscenza, allora dovete anche percepire quanto il Mio Amore vi abbraccia, perché dispongo un avvenimento nell’altro soltanto per il motivo, che il vostro spirito si elevi al di sopra di tutto il terreno. Intorno a voi operano delle Forze divine, che non hanno nulla in comune con la Terra, e se lasciate passare da voi le loro benedizioni, allora dovrete di nuovo lottare a lungo, prima che vi affluisca una tale Grazia, perché che cosa ha valore se non ciò che proviene dall’Alto, e quello che pretende di entrare nel vostro cuore. Il Signore ha Compassione di una tale miseria, Egli dà ovunque soltanto se volete prendere. Egli colma la nostalgia del vostro cuore e vi risveglia nello spirito. Così tutto ciò che vi vivifica nello spirito, è un Deflusso del Mio Amore su di voi, e se afferrate il profondo senso del Mio Dono, allora siete liberi da ogni preoccupazione. Non abbandonate più la via, dove Io Stesso cammino fra di voi, camminerete nella Mia Forza, e dove questa opera, il vostro cuore non deve temere. Dovete essere interessati all’azione, perché attraverso questa Mi dimostrate, che riconoscete in Me l’Altissimo, quando seguite le Mie Parole, vi dichiarate per il Mio Amore. Allora il vostro agire sulla Terra è solo un visibile esercitare della Mia Volontà. Mettete in sintonia il compito della vostra vita con la Mia Volontà, allora nulla più vi spaventerà, perché voglio dimorare fra di voi in modo, che dovete riconoscere il vostro Maestro divino. Chi lavora solo per sé, non utilizza la Forza che gli viene data. Indaga delle cose, che gli sono nascoste, finché non si attiva l’amore. Ma se questo è poi la Forza di spinta, allora può formare sé stesso, potrà utilizzare per questo tempo terreno il suo sapere ed esserne felice, si darà volontariamente in un legame che lo libera nuovamente, saprà ringraziare il suo Creatore per il tempo e per l’Eternità, perché già sulla Terra ha trovato l’esaudimento della sua nostalgia, di attingere incommensurabili Grazie dalla Fonte dell’Eternità, dall’Amore divino.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0380 La Parola di Dio – La Forza – La Grazia - L’illimitato Dono dello Spirito

17 aprile 1938: Libro 9

Segui le Mie Istruzioni. Troverai confermato tutto ciò che ti veniva detto, perché tu dimori fra gli uomini, ai quali il Dono di Dio è inspiegabile e ne hanno comunque nostalgia di sentire le Parole. Ed ora in ciò sperimenti la cosa meravigliosa, che il Signore crea per te dei collegamenti secondo la necessità, perché Egli guarda nei cuori di coloro che Lo desiderano. E dove i loro pensieri si rivolgono in Alto, là il Signore mostra loro presto la retta via. Guarda, questa è la Volontà di Dio, che la Sua Parola si adempia per il futuro. Se vi unirete sempre, quando si tratta di servire Lui, allora per il tempo terreno starete nella Sua Custodia. Nuovamente il Nome del Signore rimane l’unica Porta, attraverso la quale entrate nel Suo Regno. Perché se vi dichiarate per Lui, allora rimanete nella Sua Grazia, ma se lasciate echeggiare la Sua Parola e non l’accogliete nei vostri cuori, allora perdete questa Grazia, e senza questa vi manca la Forza, e vi stancherete nella lotta della vita ed il peso dell’anima è terribile, lei lotta e non perde le sue catene, se le manca la Forza, e dove rimane l’utilità della vostra esistenza terrena? Come riconoscete il Signore, dove lo spirito rimane avvolto nell’oscurità? Le Parole del Signore trasmettono la Sua Grazia, ed il Suo Amore che non Si stanca mai, opera visibilmente, se soltanto supplicate la Grazia al Signore. Egli non la nega a nessuno, ma deve sempre di nuovo predominare il desiderio di entrare in contatto con il Signore; potete sfuggire a tutto il male, se in voi c’è soltanto la volontà, e proprio allora potete ricevere i Doni dello Spirito, se ne avete il desiderio, perché Dio il Signore distribuisce illimitatamente a coloro il cui desiderio è illimitato. Egli ha sempre pronta la Sua Parola, chiunque la voglia ascoltare, e se apre sempre il suo cuore, verrà riccamente provveduto secondo la Verità, e così riceverà pure la Forza colui, che segue questa Parola, perché allora gli affluisce una Forza viva, affinché si adempia la Promessa: “Vi voglio ristorare con la Mia Parola.... ” Solo un po’ di fiducia, e potete ottenere infinitamente molto, perché il Signore vi assiste in ogni miseria. E perciò non respingete da voi, quando nella vostra vita entra l’indicazione alla Parola di Dio, allora badate ad ogni indicazione, ed otterrete tutto per giungere alla maturità. Dev’essere buona soltanto la vostra volontà e sottomettersi volentieri alla Volontà divina, allora sentite la Mano del Padre vostro nel Cielo, che Si stende incontro a voi e chi l’afferra, viene guidato bene in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0381 Rimanere nella Volontà di Dio – La Rivelazione - “Padre mio” – La ricompensa

18 aprile 1938: Libro 9

Benedetti sono coloro, che rimangono sempre nella Mia Volontà. Guarda, sulla Terra nulla ha un tale valore che un sempre continuo rimanere nella Volontà di Dio. E come vi era data la forza di pensare e di agire nella vostra propria volontà, così sarà merito di ognuno di sacrificare questa vostra volontà del tutto a Me. Ma allora avete scelta la parte migliore, allora aumenterà il vostro sapere, la vostra forza e la vostra fede, riconoscerete quanto saggiamente e bene siete guidati. Avete data la vostra responsabilità al Signore, se vi sottomettete alla Sua Volontà, ed ora siete in buona Custodia. Figlia Mia, a te stessa verrà rivelato lo Spirito dell’Amore, affinché tu sia colma di tutto l’Essere della Divinità, per quelle ore il tuo cuore riceve una facoltà soprannaturale per la ricezione e tutto ciò che ti giunge in Insegnamenti spirituali, ti renderà infinitamente felice. Tali Insegnamenti verranno trasmessi a te stessa luminosi e contemplabili, che poi non vorresti afferrare diversamente, ma ricevi delle Comunicazioni facili e comprensibili per i tuoi sensi sulle cose, che stupiranno il tuo animo ed il tuo spirito. Dal tuo occhio spirituale verrà riconosciuta la Grandezza della Creazioni divina in vista di queste Rivelazioni, e questo penetrare nell’Agire divino ti toglie ogni dubbio, allora l’Amore di Dio ti afferrerà con un tale vigore, che il tuo cuore si rivolgerà sempre di più al tuo Salvatore nell’intimo desiderio, e più intimamente ora Mi desideri, più ti Sarò vicino e proteggerò il tuo corpo e la tua anima. Il Mio più grande Desiderio è di possedere del tutto il tuo cuore e quello di ogni Mio figlio, solo allora, quando l’avete dato a Me completamente, lo posso formare secondo la Mia Volontà, solo allora il Mio Amore e Grazia hanno influenza su un tale cuore, se niente e nessun ne ha parte al di fuori di Me. Quello che si offre a Me, viene afferrato da Me e non più lasciato, perché è la Volontà di Dio, che tutto si sottometta a Lui, e chi dice dandosi a Me “Padre mio”, deve sentire in tutta la pienezza l’Amore del Padre. Quello che ho preparato per questi Miei figli, è già destinato a loro sin dall’Eternità. Ma se cadete nell’errore, di desiderare di ricevere la ricompensa già sulla Terra e non imparate a rimenare modesti nella pazienza, allora difficilmente vi attenderà l’eterna Beatitudine, ma siete ricompensati a sufficienza delle azioni nelle gioie del mondo già sulla Terra. Perciò non preoccupatevi dei beni della Terra, rinunciate volenterosi a tutto e cercate con tutta la vostra forza e vigore di volontà solo l’eterna ricompensa, mentre accettate la Mia Guida e volete sempre soltanto ciò che è la Mia Volontà. Perché colui Che vi assiste durante la vostra esistenza terrena, vuole certamente il meglio ed il più bello per i Suoi figli, Egli non vuole che l’anima naufraghi, ma che abbia la Vita eterna.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0853 Il soffrire e morire di Gesù – L’ora della morte

7 aprile 1939: Libro 17

L’anima che ama, soffre. E perciò il Salvatore ha anche vissuto in anticipo la Sua sofferenza, e questo per Amore per gli uomini. Se pensate all’ora della Sua morte, pure il vostro cuore sentirà un profondo dolore, quando s’infiamma d’amore per il Salvatore e Gli avete portato il vostro cuore. Nell’ora tormentosa della morte il Suo Corpo era esposto ad insopportabili dolori; ha percepito doppiamente l’oltraggio dell’innalzamento sulla Croce, perché i Suoi propri figli Lo hanno inchiodato sul legno da martire e Gli hanno gridato in Volto scherno e derisione. Non un secondo uomo sulla Terra ha sofferto ciò che Gesù ha prese sulle Sue Spalle santificate per Amore per l’umanità, neanche uno ha concluso la sua vita terrena in un tale martirio, e malgrado ciò il divino Redentore non ha lottato contro la Sua sofferenza e morte. L’ha preso liberamente sulle Sue Spalle e con ciò ha conquistato per gli uomini l’eterna Beatitudine. E così anche voi dovete passare attraverso sofferenza ed afflizione, se volete aver parte della grande Opera di Redenzione e della sua Benedizione. Ricordate, che dovete sottoporre al Salvatore anche la vostra colpa di peccato, che Lo dovete pregare di aver Pietà della vostra colpa di peccato, allora il Signore Si impegna con tutto l’Amore e Mansuetudine di togliervi la vostra sofferenza, di tenervi lontano tutto e di liberarvi dalla colpa di peccato, perché la Sua Benignità e Mansuetudine sono indescrivibili, Egli include nel Suo Amore tutti coloro che vogliono appartenere a Lui e gli rivelano fiduciosi le loro sofferenze. A coloro Egli E’ un Salvatore da ogni miseria, li protegge da ogni disagio, e cambia tutto ciò che li opprime nello stato di libertà e Redenzione, l’anima viene liberata dal suo peso e sospesa da tutte le preoccupazioni, il figlio terreno si dà speranzoso al Padre nel Cielo alla Sua Grazia, e non chiederà invano l’Aiuto del divino Salvatore, se ricorda soltanto con fede e profondissima compassione l’ora della sofferenza del Signore ed è pronto a portare tutta la sua sofferenza rassegnato nella Volontà di Dio per la Redenzione dell’umanità dal sonno di morte alla Vita eterna.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0854 Lo spirito da Dio – Le Rivelazioni - La scienza e la vera erudizione

8 aprile 1939: Libro 17

Agli uomini si offrono le più differenti occasioni ed ognuna dovrebbe essere utilizzata nel modo più esauriente. Accogli quanto segue per la fortificazione dello spirito: Fin dove l’eterna Divinità permette, gli uomini si muovono al Centro del divino Agire d’Amore, e solo la totale attenzione fa riconoscere questo. Ma dove la divina Volontà Si è creata un campo d’azione che dal punto di vista umano è impossibile abbracciare con lo sguardo, può trovare la giusta spiegazione soltanto lo spirito da Dio risvegliato alla Vita, perché ciò che si manifesta supera la capacità di comprensione umana, gli uomini credono di poter decifrare da sé ciò che è comunque l’Intervento dell’Amore divino e quindi comprensibile agli uomini, quando anche loro stanno nell’amore. Sanno risolvere i più strani grovigli dell’esperienza umana e spiegarli intellettualmente, ma osservare qualcosa che a loro sembra incomprensibile e cercare di afferrarlo spiritualmente come l’Agire divino, per loro è impossibile. E così a loro è posto un ultimatum, il Signore esige dai Suoi fedeli l’assoluta sottomissione ed osservanza dei Suoi Comandamenti ed assicura loro nello stesso modo la conoscenza più alta, affinché ogni uomo possa appropriarsi del sapere spirituale, se soltanto adempie il suo dovere verso Dio. E‘ subentrato un certo arresto, che ha l’effetto, che i Comandamenti divini non vengono più osservati e che con ciò la condizione spirituale ha sperimentata una certa retrocessione. Gli uomini chiudono occhio ed orecchio ai Doni dall’Alto, preferiscono la cecità spirituale, e questo conduce al pienissimo estraniamento da Dio e subentra una incapacità di riconoscere tutto il Divino. Tutte le indicazioni a questo riguarda stanno in contraddizione con il pensare umano, ed una spiegazione scientifica, che è contro la divina Rivelazione, viene accettata senza contraddizione, mentre si rifiuta con arroganza la Verità. Così oggi è tutto nel segno della scienza, ci si scervella in continuazione, si calcola e si indaga, senza trovare un risultato definitivamente soddisfacente, ma gli uomini passano oltre alla pura Verità e perciò rimangono costantemente nell’errore e intricati in contraddizioni. Perciò vengono tracciati dei confini, e si troverà la vera erudizione soltanto là, dove viene riconosciuto l’Agire divino e con ciò nell’uomo agisce l’eterna Divinità Stessa. Ed il risultato di tutte le ricerche umane deviano davvero notevolmente dalla sapienza che viene data ai ricercatori in Dio. E così Egli gratifica tutti coloro, che desiderano Lui e non permette che cadano nell’errore. Comprensibilmente però Egli rimarrà anche lontano da coloro, che confidano nella propria forza e si sottraggono alla Cerchia dell’Agire divino; essi percorrono invano la via terrena, ed il loro spirito non si risveglierà alla Vita, dato che fuggono la Forza divina.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0855 Parole di Padre

8 aprile 1939: Libro 17

Vedi, figlia Mia, la tua inquietudine ha la sua motivazione. L’anima cerca il contatto con il suo Salvatore ed ha nostalgia del duraturo collegamento con Me, e perciò tutto il terreno le è d’ostacolo per l’unificazione, sente per così dire ancora la sua condizione incatenata e desidera la liberazione. E quando questo desiderio è diventato così forte, che vede in Me il suo Salvatore, che vede in Me anche la Meta della sua nostalgia, quando desidera solo Me e si è distolta da tutto il terreno, allora ha superato il suo tempo di prova sulla Terra ed aspetta solo ancora il giorno, quando viene richiamata nell’Eternità, dove trova poi il definitivo esaudimento della sua nostalgia. Ma finché le spetta ancora l’adempimento del dovere terreno, deve portare pure ancora le catene del corpo, ma il suo spirito si può unire con Me. E questa le sarà anche una condizione deliziosa, anche se non percettibile al corpo sulla Terra. E così fatti coraggio ed accogli nel Segno del Mio Amore il Consiglio, che ti deve anche dare la pace interiore: cercaMi sempre e continuamente e desidera di accoglierMi nel tuo cuore, e la tua nostalgia verrà esaudita ancora sulla Terra; perché chi Io rendo felice con il Mio Amore, la sua nostalgia è calmata e sale comunque di nuovo nell’incommensurabile. E così guardi all’ora nella quale tremerà il tuo cuore; qualunque cosa sia ancora dato al corpo da superare, da ciò l’anima diventa solo ancora rinforzata e si unirà sempre più intimamente con Colui, di Cui brama l’Amore. Nell’ora dell’unificazione nemmeno il corpo è più un ostacolo, ma totalmente arreso all’anima. E per il resto della vita terrena l’anima non ha più delle lotte, perché nell’unificazione con il suo Signore e Salvatore ha raggiunto la meta. Può completare la via della sua vita nella certezza, di essersi affidata alla giusta Guida e di essere amata da Lei in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0856 Parole di Padre – La Voce udibile - La fiducia e la fermezza della fede

9 aprile 1939: Libro 17

Devi seguire la Voce del cuore, figlia Mia, e verrai magnificamente fortificata in ogni miseria e pericolo. E quando ti giunge l’Ammonimento dall’Alto, non diventare tiepida, questo avviene infine per via di te stessa. Perciò non mancare di ascoltare nell’interiore dopo ogni domanda che presenti al tuo Creatore, e ti verrà offerta la Risposta chiara e limpida, se desideri riceverla ed aggiungi il tuo di accoglierla, cioè ascolti la Voce sonante nel cuore. E così ricevi dunque: Io ti Sono sempre vicino e so di tutte le tue preoccupazioni, perché non ti affidi sconfinatamene a Me? Io voglio che i figli Miei vengano a Me con ogni faccenda, perché voglio che passino leggeri attraverso la vita, e questo è nel loro potere, se affidano a Me ogni sofferenza, affinché Io aiuti loro portarle. Io voglio che siano uno con Me, che vengano a Me nella sofferenza e nella gioia, che non facciano nessun passo senza di Me, che chiedano Consiglio a Me in tutte le miserie della vita quotidiana. Voglio Essere Io Che domina in loro, nel Quale si rifugiano con ogni faccenda. Voglio Essere tutto per loro, Amico e Fratello, e non devono mai temere di venire a Me, qualunque cosa li preme. Perché solo quando l’anima Mi cerca in continuazione e non può essere senza di Me, il cuore è pronto a ricevere, ed Io posso prendervi dimora e rimanere con il figlio terreno in tutta l’Eternità. Così non desiderare nemmeno tu altro che la definitiva unificazione con Me, e sentirai sempre e costantemente la Mia Voce, presto suonerà in te udibilmente e ti annuncerà chiaramente la Mia Volontà. Se Mi vuoi sentire, allora ascolta sempre soltanto nell’interiore. Affidati alla ferma fede e tutto ciò che vuoi, avviene. Figlia Mia, quando ti viene data questa assicurazione, perché non ti affidi pienamente alle Mie Parole? Colui il Quale ha creato tutto il mondo, potrà ben compiere anche questo e manifestarSi a te udibilmente? Se confidi senza riserva nel tuo Salvatore, ti si aprono tutte le Porte e ti verrà evidente ciò che desideri sapere. Il Mio Spirito ti ha amato sin dall’Eternità, Si E’ incorporato in te, ed aspira all’unificazione con Me, perché la separazione da Me è una condizione sofferta, se ora credi, fermamente e indubbiamente, ogni separazione viene pontificata. Lo spirito da Dio si unisce di nuovo con Me e compie anche la stessa cosa, formula e forma, com’è la sua volontà, perché questa volontà è la stessa, che manifesta lo Spirito divino. E così anche la ferma fede deve procurare di vincere con facilità il peso della Terra; dev’essere così forte, che puoi affrontare tutto attraverso la tua volontà; perché il potere è unicamente nella fede, la vera fede è appunto la stessa Forza da Dio, grazie alla quale deve riuscire tutto ciò che viene intrapreso in una tale condizione di fede. (Qui sono inserite tre righe in stenografia, che non possiamo leggere = l’editore) rifugiati nella preghiera e rimani intimamente unita con il tuo Salvatore e Redentore, affinché ti fortifichi nello spirito.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0857 L’Adempimento delle Previsioni della Scrittura - La Ricezione della Parola

10 aprile 1939: Libro 17

“Cercate nello Spirito”, dice il Signore, “e starete nella Verità.... ” Chi mai potrà guidare meglio nella Verità che il Signore e Maestro Stesso?! E’ avvenuto per Sua Volontà, che si sono aperti al mondo spirituale la porta ed il portone. Egli ha fatto riecheggiare nell’aldilà la chiamata dalla Terra e la Risposta di coloro che la desideravano, l’hanno ricevuta, perché la volontà che lo spirito esprime, viene esaudita a tutti. Così cominciava il tempo nuovo, che continuerà. Il Signore ha indicato questo tempo, lo ha menzionato durante il Suo Cammino sulla Terra, Egli ha anche indicato il tempo, nel quale comincerà la decadenza spirituale dell’umanità ed in cui verrà la grande miseria sulla Terra. Egli ha menzionato tutti gli avvenimenti che precedono il difficile tempo ed ha anche indicato la visibile fortificazione, che viene offerta dal Cielo ai Suoi, affinché non dovessero affondare nel generale caos senza protezione e senza conforto. Se ora osservate i fenomeni del tempo attuale, saprete anche che il tempo è vicino, dovrete però anche comprendere, che quelle Previsioni si debbano anche adempiere, che indicano il collegamento dalla Terra all’aldilà, e tutto questo non vi sembrerà più così improbabile se riconoscete, che si adempie soltanto la Scrittura. L’Aiuto visibile che vi viene offerto, deve soltanto restituirvi la fede che avete già perduta, la fede nell’eterna Divinità, la Quale dimora fra voi visibilmente e percettibilmente, riconosciuta da coloro che L’amano, che osservano i Suoi Comandamenti. Deve far sorgere la fede nel Suo incommensurabile, grande Amore con Cui vorrebbe provvedere ogni figlio terreno, se non si ribella contro questo Amore divino. Perciò Si annuncia in una forma, che deve stimolare il pensare umano e contemporaneamente dare testimonianza della costante Provvidenza, che è rivolta ai Suoi figli terreni. Chi bada a queste Comunicazioni, chi le riceve come Pane quotidiano dai Cieli, chi le fa diventare l’unico contenuto della vita, chi desidera vivere nella pienissima Verità, a costui il Signore E’ vicino in ogni tempo. Non ha mai nulla da temere, che il Signore limiti o possa sospendere totalmente il Suo apporto di Grazie, è piuttosto compiacente al Padre nel Cielo, se il figlio terreno desidera la Sapienza dai Cieli. Verrà corrisposto ad ogni desiderio spirituale ed il Signore benedice coloro che desiderano Lui e la Sua Parola. Colui che si sente attratto verso l’Alto, l’Amore del Padre lo afferra e gli fornisce provvidenzialmente ciò che gli serve per il suo volo verso l’Alto, Chiarimento in tutte le cose, Consiglio ed Aiuto, Conforto e costante Grazia, e dove l’amore è la forza di spinta verso il Padre celeste, il figlio terreno viene presto gratificato con un sapere, che gli spiega sufficientemente tutti i Miracoli divini della Creazione ed è comunque oltremodo beatificante per l’uomo che dimora ancora sulla Terra, affinché si renda degno della grande Grazia del Signore e si sforzi di dare all’umanità errante l’Annuncio dell’Agire visibile di Dio. E così queste Comunicazioni saranno comprensibili per gli uomini che desiderano Dio, mentre gli uomini che non riconoscono la Divinità non afferreranno mai il profondo senso delle Parole e perciò non sentiranno in sé un tale desiderio per la Verità, perché soltanto questo è il privilegio dell’uomo che si dà in tutto l’amore al Padre nel Cielo, che riceve le Parole dell’Amore dall’Alto.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1353 Il desiderio per la Luce - Il sapere - La Verità

25 marzo 1940: Libro 23

Desiderate la chiarezza dello spirito affinché vi possa essere data, affinché la Luce dai Cieli vi risplenda nell’oscurità dell’esistenza terrena. E se ora vi risplende la Luce, non evitatela, ma lasciatela agire coscientemente su di voi per sentire il suo beneficio e ne desiderate sempre di più. Ed allora riconoscete tutto intorno ed in voi. Vedete sorpresi cadere un velo dopo l’altro, raggiante, chiara e limpida vi si rivela la Creazione, testimoniando della Sapienza ed Onnipotenza di Dio e voi diventate sapienti. La maggioranza degli uomini cammina ancora nella più profonda oscurità dello spirito. Non fa nulla, per migliorare questo stato senza Luce, è contenta con un’esistenza, che le nasconde ciò che significa Luce e Luminosità. Gli uomini non desiderano essere compenetrati dalla Luce, camminano senza riconoscere l’Agire di Dio intorno a loro, percorrono vie oscure, che non annunciano loro niente delle magnifiche Opere dell’Amore ed Onnipotenza di Dio. Non vedono nulla, perché a loro non splende nessuna Luce che farebbe loro vedere l’Agire di Dio. Non sanno nulla dell’Amore di Dio, non sanno nulla dello scopo della Creazione, non trovano nessun collegamento di tutte le cose che mostrano loro la vita terrena. Vedono sempre soltanto lo scopo terreno di tutte le cose, ma non quello spirituale. E così camminano nell’oscurità dello spirito. E questo significa un arresto dello sviluppo spirituale ed un inimmaginabile deficit quando la vita terrena è finita. Non troverete mai la retta via, non raggiungerete la meta, perché nell’oscurità della via non la riconoscete, e così camminate attraverso la vita terrena che non vi procurerà nessun successo per l’anima. Perciò non dovete aspettare inattivi finché un raggio di Luce non penetra a voi, ma dovete desiderare la Luce e badare al minimo bagliore e seguirlo, e questo bagliore di Luce diventerà sempre più forte, presto vi illuminerà una via percorribile, ed allora la vostra miseria animica sarà sospesa, perché ora non dovete mai più temere di smarrirvi oppure che la Luce diventi più debole. Perché coloro che una volta vi hanno fatto giungere la Luce, sono vigili affinché questa non vi mancherà mai più. E guarderete liberati intorno a voi e riconoscerete sempre l’Operare ed Agire di Dio, ovunque camminate. I divini portatori di Luce rimangono sempre intorno a voi, perché nel loro amore vogliono trasmettere la Luce a tutti gli esseri, che li rende oltremodo felici, e questa deve soltanto essere desiderata e quindi ricevuta con gratitudine. Colui il Quale vi promette ora la Luce, ha la Volontà che attingiate dalla divina Fonte di Grazie, che il Suo Amore vi ha aperto, perché Luce è sapere, conoscere la divina Verità. E Dio Stesso vi offre questa Verità in illimitata pienezza. Chi quindi desidera stare nella Luce del divino Sole di Grazia, riceverà smisuratamente la divina Verità e questa sarà colma di Forza e Potenza, l’Amore divino Stesso Si manifesterà e ciò che è da Dio, dev’essere anche in sé Forza e Luce. E quindi tutto il sapere della divina Verità significa camminare nella Luce raggiante. La via del figlio terreno è chiaramente e limpidamente presegnata, quando ha accolto in sé la divina Verità, sarà vedente e diffonderà anche intorno a sé stesso una raggiante chiarezza e questa Luce potrà di nuovo essere ricevuta da chi vuole pure accogliere la divina Verità attraverso il figlio terreno. Perché ciò che Dio fa giungere ai Suoi sulla Terra, non è misurato in modo limitato, e perciò l’uomo può distribuire ai prossimi, ma la Luce non risplenderà meno chiara, ma diffonderà smisurata chiarezza, quando si bada alla Luce che viene dai Cieli e che deve guidare gli uomini a Dio. La Luce è dello stesso significato di Vita, ma l’oscurità dello spirito è indubbiamente il concetto di assenza di vita. E vivrà chi sta nella Luce; e questa vita significherà la cosa più meravigliosa che è destinata alla creatura di Dio. Prometterà una incomparabile Vita eterna al figlio di Dio, che ha ricevuto la Verità da Dio e quindi ha percorso la via terrena nel desiderio per la Luce. Perché E’ Dio Stesso che ha agito in lui, il Quale E’ la Luce, la Verità e l’Amore Stesso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1885 Nuovo modo di vivere dopo la catastrofe

11 aprile 1941: Libro 28

Agli uomini sembra impossibile che una catastrofe della natura potesse avere un effetto che gli uomini siano costretti ad una conduzione di vita totalmente nuova. Ma si trovano direttamente davanti ad una tale svolta. Questo cambiamento della vita sarà per certi così indicibilmente difficile, perché qualunque attività terrena svolta, sarà collegata con ostacoli di ogni genere e richiederà grandissimo amore e pazienza per poterla eseguire ancora. E ciononostante ognuno dovrà raddoppiare la sua attività terrena perché verrà preteso molto da coloro che si tirano fuori dall’inimmaginabile caos tramite il lavoro delle loro mani. Questi uomini conoscono l’amore, sono pronti ad aiutare ed ora cercano la giusta occasione per sfruttare totalmente la loro forza al servizio di Colui, il Quale invia tutta la sofferenza sugli uomini, ma che può anche togliere la sofferenza dagli uomini, se Egli lo vuole. E perciò Dio assisterà con il Suo Aiuto quegli uomini quando a loro sembra insopportabile il peso. Ma soltanto una piccola parte dell’umanità crederà pienamente e riconoscerà la Voce divina. L’uomo pienamente credente vede nell’avvenimento della natura soltanto la conferma degli Scritti dati dall’Alto. Appena la grande catastrofe della natura fa precedere i suoi segnali ad egli è provveduto doppiamente a formarsi secondo la Volontà di Dio e di pregare. A lui lo dice la voce interiore quando sarà venuto il tempo. Si vede posto dinanzi a grandi compiti, ma l’uomo deve aver chiuso con tutto ciò che ha rallegrato ancora il suo cuore, allora la catastrofe della natura non gli causerà nessun danno degno di essere nominato, perché il suo scopo è che l’uomo impari a separarsi dai beni terreni. Chi rinuncia liberamente a questi, riceverà di nuovo da Dio ciò che gli serve per la sua vita.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1886 Segni e dimostrazioni - La preghiera - Straordinari fenomeni

12 aprile 1941: Libro 28

Da un uomo il cui cuore entra nell’intimissimo collegamento con Dio, procede una incomparabile Forza, e che attraverso questo collegamento riceve la Forza divina. Questa Forza si comunica a tutti coloro, che vengono a contatto con un tale uomo, devono soltanto essere della stessa mentalità, cioè tendere pure a Dio, perché un uomo che rifiuta Dio non potrà mai ricevere la Forza da Dio. Se ora questa Forza si manifesta visibilmente, cioè viene con evidenza ad effetto, allora questo è una Manifestazione dell’Agire dell’Amore divino. Attraverso un segno visibile Dio vuole sottolineare la credibilità della Sua Parola pronunciata. E’ comunque di molto maggior valore, quando gli uomini accettano incondizionatamente la Parola di Dio, quando vorrebbero credere senza segni e dimostrazioni, perché allora il loro spirito sarebbe già progredito così tanto, che la conoscenza interiore ha insegnato loro il giusto pensare, che riconoscono ciò che è Verità e ciò che è menzogna, perché in loro agisce lo spirito da Dio, quindi si manifesta la Forza da Dio. L’uomo crede di essere un essere che è totalmente isolato da Dio, e con questa crede che renderebbe ogni preghiera inutile. Quest’opinione colma con orrore ogni uomo credente, perché la preghiera è la prima cosa che ha per conseguenza l’Amore di Dio, la Sua Vicinanza e la Sua Irradiazione di Forza. La preghiera è il collegamento fra Dio e l’uomo. E’ la richiesta della Forza divina ed il suo intervento è contemporaneamente la garanzia per l’esaudimento di tutte le richieste spirituali. Ma ora l’umanità sperimenterà più sovente dei segni e dimostrazioni, che sono così straordinari, che può essere riconosciuta soltanto l’eterna Divinità come Origine di tali fenomeno straordinari, ed il collegamento con Dio non può più essere rinnegato oltre. L’uomo diventa riflessivo attraverso tali dimostrazioni della Sua Forza ed ora è facilmente disposto a riconoscere questo Agire divino. Allora esiste la possibilità, che gli uomini si lascino afferrare dall’infinito Amore di Dio, che prendono parte alla trasmissione della Forza ed entrino nella Cerchia della Corrente dell’Amore divino. E tali fenomeni sono da aspettarsi nel tempo in arrivo, perché ne esiste la necessità, perché agli uomini dev’essere portato l’aiuto nella loro miseria spirituale. L’uomo perde quasi sempre la sua sicurezza nei confronti di straordinari avvenimenti, e questo è necessario affinché sia ricettivo per dei pensieri, che gli vengono trasmessi dall’aldilà. Una silenziosa affermazione della Forza spirituale ed un porre domande mentalmente è la premessa per la trasmissione della Risposta e contemporaneamente già una debole ammissione della sua dipendenza da Dio, perché manda le sue domande interrogative ad una Forza nel Cosmo, la Quale E’ sapiente, la Quale gli E’ quindi superiore, ed apre il suo cuore volenteroso alla Risposta dall’Alto. L’Amore di Dio vuole procurare questo stato degli uomini e dato che l’uomo non pensa più a sé stesso, Egli cerca di spingerlo là attraverso dei fenomeni, che lo inducono a fare domande. E questo sarà più volte il caso nel tempo in arrivo, che degli uomini devoti a Dio vengono provvisti con la Forza ed ora possono compiere cose straordinarie, per indurre i prossimi alla fede. La fede non deve comunque essere costretta, e perciò non è necessario obbligatoriamente seguire questo agire. L’uomo può anche rimanere del tutto non impressionato e cercare di spiegarsi tali insoliti fenomeni in modo naturale, se è del tutto non volenteroso a riconoscere una Divinità. Ma allora si oppone contro l’Amore divino compassionevole e non può esserne afferrato, cosa che è a suo proprio svantaggio animico.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1887 Spiegazione spirituale e terrena della catastrofe del mondo

13 aprile 1941: Libro 28

Per quanto minimo possa sembrare anche a voi uomini, che nella natura si svolgono dei cambiamenti, questo è comunque del più grande significato, perché questi sono i presegnali di grandi avvenimenti. Ogni procedimento deve avere sia una spiegazione spirituale come anche terrena, cioè quello che si svolge nella vita spirituale, deve anche poter essere spiegato logicamente in modo terreno ed avere nuovamente la motivazione in procedimenti puramente naturali. Quindi la liberazione dello spirituale dalla forma solida deve nuovamente essere collegato con un fenomeno della natura comprensibile agli uomini, e questo fenomeno della natura deve di nuovo poter essere spiegato terrenamente (umanamente), e questo allo scopo, che l’uomo non sia costretto di accettare l’avvenimento come Mandato divino, che si svolge per via degli esseri spirituali. Un procedimento straordinario, per il quale non si troverebbe nessuna spiegazione, costringerebbe gli uomini obbligatoriamente alla fede, ed una tale fede non è voluta da Dio. Ma dove l’uomo può dare a sé stesso una risposta, non è così facilmente disposto a vedere un Mandato divino in una catastrofe della natura. Se lo fa comunque, allora la sua fede è del tutto libera e quindi giusta davanti a Dio.

Ora alla grande catastrofe del mondo precedono innumerevoli segnali, ma soltanto una piccola parte viene osservato dai credenti, e quindi il mondo si vedrà ancora davanti a grandi sorprese. La spiegazione spirituale di una catastrofe del mondo è facilmente comprensibile all’uomo credente. Ma la deve anche accettare, senza che gli possa essere dimostrata. Ma la spiegazione terrena sarà anche comprensibile all’uomo miscredente, perché ha la possibilità di esaminare. E così nel tempo in arrivo aumenteranno i fenomeni, che annunciano un violento cambiamento della superficie della Terra.

Le irregolarità delle leggi della natura sono ancora minime, ma la Decisione divina sospende anche la legge della natura, quando appare necessario. Ogni avvenimento ha la sua destinazione, e così molti fenomeni della natura provocano all’improvviso una catastrofe, che si svolge per Volontà divina nella cornice del naturale, per non costringere appunto gli uomini alla fede. Quando ora l’interno della Terra comincia a muoversi, a questo sono sempre preceduti certi cambiamenti alla superficie della Terra. La Terra mostrerà quindi localmente maggiori masse d’acqua, che cercano un deflusso e non lo possono trovare da nessuna parte. Di conseguenza spingono verso l’alto e si creano l’afflusso con forza elementare. Questo è l’inizio della catastrofe in arrivo, che si svolge in modo puramente naturale.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1888 La retrocessione della vegetazione – Tempeste – Maltempi

14 aprile 1941: Libro 28

Non è per nulla un caso, che la vegetazione della superficie della Terra è diventata un’altra, per quanto si riferisce a tratti di terreno, dove la volontà ed attività umana era determinante per questa. Questo vale in particolare per i boschi o piantagioni di alberi, che sono caduti vittime alla volontà distruttiva degli uomini, che non rimane senza influenza sia sul clima che anche sulla costituzione del suolo. Questi disboscamenti sono primariamente un grande pericolo per gli uomini, quando si svolgono prima del tempo, cioè, prima che lo spirituale nelle Creazioni vegetali sia maturati per la vivificazione della forma successiva. Perché questo spirituale diventato libero anzitempo non lascia il luogo del suo soggiorno interrotto, comportandosi in modo da non lasciare quel luogo rispettivamente indenne, mentre opprime l’essenziale dell’ambiente e si manifesta sovente indesiderabile nello stato non legato, cosa che non gli viene nemmeno impedito da Parte di Dio. Quindi gli uomini in tali regioni avranno da soffrire di straordinarie tempeste e desertificazioni, che sminuisce anche fortemente la crescita dell’intero (mondo) vegetale. Ma dove la vegetazione è scarsa, là si percepiscono anche altri disturbi. Le condizioni acquifere lasciano molto a desiderare, cioè la superficie terrestre s’insabbia per la mancanza di costante apporto d’acqua. E quindi tali tratti di terreno possono diventare brulle e deserte, ed anche se gli uomini credono (apparentemente) di non averne nessuna influenza, sono comunque i veri autori della sterilità di interi tratti di terreno e di ultragrande siccità. In questo è ora il pericolo, che tutto ciò non venga riconosciuto e che gli uomini spensieratamente lascino cadere vittime alla brama di guadagno sempre nuovi tratti di terreno, perché questo è quasi sempre il motivo di desertificazione di interi tratti. Se per vantaggio terreno l’uomo distrugge delle Creazioni, allora questo è un’ammissione della volontà del potere maligno. Per via del denaro e per il valore del denaro egli interviene in un Piano divino di Creazione, che ha dato ad ogni cosa la sua destinazione e non in ultimo all’intero mondo vegetale sulla superficie della Terra. Ma un tale intervento deve anche avere un relativo effetto, anche se questi effetti non sono immediatamente riconoscibili, ma hanno bisogno di un certo tempo. Delle tempeste e maltempi prenderanno il sopravento, la carenza d’acqua renderà difficoltose le culture vegetali, e questo avrà per conseguenza una retrocessione della vegetazione e contemporaneamente anche una restrizione di possibilità di sviluppo spirituale per l’essenziale, che vuole prendere il suo rispettivo grado di maturità nella dimora nel mondo vegetale e quindi ne viene ostacolato, ciò che si manifesta sempre in nuove tempeste e maltempi.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

2288 L’Essere dell’Eterna Divinità

3 aprile 1942: Libro 32

L’Essere dell’Eterna Divinità non è afferrabile dall’intelletto umano, mentre invece è piuttosto comprensibile ad un cuore amorevole, perché per sondare Dio, l’uomo deve essere colmo d’amore, dato che l’Amore è la Sostanza Ur dell’eterna Divinità e soltanto il Simile può essere compreso dal simile. Se l’uomo si forma nell’amore, allora nulla gli sarà più estraneo o inspiegabile, e così potrà anche penetrare nell’Essere dell’eterna Divinità, perché è il suo spirito che lo introduce nel sapere, ed il suo spirito può dargli una totale spiegazione, perché egli stesso è una parte dell’eterna Divinità. Dio in Sé E’ Luce e Forza, questo vuol dire onnisapiente ed onnipotente, Egli E’ onnipresente, E’ l’Amore nella più alta Potenza, E’ un Essere, Che unisce in Sé tutti i Vantaggi, Che E’ il più sublimemente perfetto, E’ illimitato, cioè non legato né a tempo né a spazio, non vi è da nessuna parte il Suo Inizio e la Sua Fine. Ciò che Lui vuole, avviene. Conosce ogni essere nel mondo, ed il Suo Spirito domina tutto il Cosmo, e quindi lo Spirito di Dio Si manifesta sempre ed ovunque. Amore, Sapienza e Forza, questo è il Principio. L’Amore ha risvegliato alla Vita tutto ciò che è. La Sapienza ha assegnato il suo compito ad ogni Opera di Creazione, e la Forza di Dio provvede alla sussistenza di ciò che l’Amore ha fatto sorgere. Senza la Forza l’Amore e la Sapienza di Dio sarebbero concetti vuoti, perché nulla sarebbe eseguibile, perché per questo è necessario la Forza. La Forza però non lascerebbe sorgere nulla di perfetto, se la Sapienza non fosse determinante nel Creare, che diede ad ogni cosa scopo e meta, altrimenti nulla di perfetto sarebbe nuovamente pensabile. Ma Dio E’ sublimemente perfetto e perciò tutto ciò che è sorto da Lui, sarà pure perfetto e dimostrerà un certo Ordine spirituale. L’Essenzialità di Dio è qualcosa di oltremodo perfetto e comunque qualcosa di inspiegabile all’uomo, perché leggi terrene sono totalmente escluse e l’uomo non è capace di accogliere il sapere su Leggi ultraterrene. Quindi potrà spiegare ed affermare l’Essenza di Dio solamente quando ha lasciato l’involucro corporeo terreno ed ha trovato lui stesso l’ingresso nel Regno degli spiriti. Allora decadono tutti i pensieri terreni ed ora l’anima è in grado di sondare l’Essere dell’eterna Divinità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

2289 Dio E’ l’Amore – Il Mistero dell’Amore

4 aprile 1942: Libro 32

Il più grande Mistero è l’Amore di Dio, e questo Mistero è da svelare soltanto mediante l’amore, cioè soltanto l’uomo, che egli stesso è attivo nell’amore, è in grado di comprendere l’Amore divino. Ogni pensiero spirituale (amorevole) è un’Irradiazione di Dio, il Quale E’ in Sé Amore. E la volontà di accettare un tale pensiero, cioè di guidarlo dal cuore, dove nasce, al cervello, quindi in certo qual modo farlo suo proprio, è la disponibilità di ricezione di questa Irradiazione d’Amore di Dio. Perché la volontà del cuore è premessa, che l’Amore di Dio diventi attivo. Dio E’ l’Amore. Questo è un Mistero e rimarrà un Mistero per gli uomini, finché appartengono a questa Terra e sovente anche ancora nell’aldilà. Perché a loro l’Amore appare come un concetto, con il quale deve essere messo in contatto con un essere. A loro l’amore sembra una caratterizzazione di una Entità, e comunque l’Amore è l’Entità Stessa. L’Amore è qualcosa di spirituale, che non rende comprensibile l’Essenza, ma è in Sé qualcosa di Essenziale. L’Amore è il Bene, il Divino, quando la Parola viene usata sugli uomini, mentre Dio Stesso E’ immaginabile soltanto come Amore, ma questo diventa comprensibile soltanto per gli uomini, che sono loro stessi compenetrati dall’amore, che nell’agire d’amore sentono anche la Vicinanza di Dio, perché quello che ora percepiscono, è di nuovo soltanto l’amore, e così ora sono vicini a Dio, perché Dio e l’Amore sono Uno. Tutto ciò che si trasforma in amore, è in intimo contatto con Dio, cioè, la trasformazione nell’amore è un adeguare di ciò che finora era imperfetto al perfetto. L’Amore è qualcosa di Perfetto. Dio E’ la Perfezione, quindi l’Amore e Dio deve essere Uno. La mancanza d’amore però è un grado di imperfezione, è anche uno stato di lontananza da Dio, perché Dio non è immaginabile senza Amore. Perciò l’azione nell’amore fa sempre scaturire un sentimento di felicità, e questa è la Vicinanza di Dio, che anche l’anima percepisce sensibilmente, di conseguenza anche ogni attività d’amore deve manifestarsi in un sentimento accresciuto di felicità, in pace interiore e vigorosa auto consapevolezza, perché tutto questo è divino, cioè una dimostrazione della Vicinanza di Dio, quindi delle percezioni dell’anima, non nel benessere del corpo. La Vicinanza di Dio produce di nuovo amore, perché dato che Dio in Sé E’ Amore, la Sua Presenza deve di nuovo manifestarsi nel sentimento dell’amore. E questo amore rifluisce a Dio, alla sua Origine, Cioé l’uomo diventato amore unisce la sua anima con Dio. L’amore fluisce verso l’Amore, e così ha luogo l’unificazione dell’entità con l’Entità UR, la Quale E’ in Sé soltanto Amore.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

2290 La Protezione di Dio al ricevente delle Rivelazioni

6 aprile 1942: Libro 32

La Parola di Dio rivelata, cioè la Parola che viene ricevuta direttamente da Dio, porta in sé il Timbro dell’Amore divino, perché questa Parola è la diretta Irradiazione di Colui il Quale E’ l’Amore Stesso. Quindi il ricevente di questa Parola non deve aver alcun dubbio che venga oppresso per via della Parola finché riceve la Rivelazione divina. Sia gli avversari spirituali come terreni non possono usare il loro potere e forza, perché questi si spezzano sulla Forza di Dio. Al ricevente della Parola possono bensì avvicinarsi delle tentazioni in forma di minacce, ma queste non potranno mai giungere all’esecuzione, perché Dio Stesso veglia sui Suoi strumenti finché non abbiano ancora adempiuto la loro missione. La volontà dell’uomo di servire Dio è la più grande Protezione contro quelle forze. Con questa forma pure un muro impenetrabile intorno a sé che nessun avversario potrà penetrare, perché chi è un ricevente della Forza da Dio può anche prestare resistenza attraverso appunto quella Forza che gli affluisce direttamente. Ogni attacco deve rimanere senza effetto e solo la debolezza della fede può diminuire la forza di resistenza. Ma finché lo spirito da Dio opera manifestamente è data la dimostrazione che l’Amore di Dio Si china ai Suoi servitori ed il Suo Amore ed Onnipotenza li proteggerà da ogni pericolo. Inoltre la Parola divina può essere guidata solo di rado alla Terra, perché questo dipende dalla volontà di servire di una persona. La necessità della trasmissione della pura Verità è però comprensibile ad ogni uomo pensante e la Potenza di Dio sarebbe davvero molto scarsa se non bastasse la Sua Volontà di sottrarre un uomo pronto a servire alle aggressioni del suo avversario. Costui potrà assolvere senza preoccupazione la sua funzione, perché è appunto l’esecutore della Volontà divina e serve una questione che è vantaggiosa per il bene spirituale dell’umanità, cioè che deve essere per la salvezza delle sue anime. Finché l’uomo è disposto a servire come mediatore fra Dio e gli uomini, egli è, benché ancora sulla Terra, un collaboratore degli esseri di quel Regno dove il potere terreno non arriva e quindi è anche irraggiungibile per il potere terreno, perché la Potenza divina guida ora la via della sua vita e decide secondo il Suo eterno Consiglio. E così si svolgerà ora la sua vita terrena secondo la Volontà divina, perché egli sottomette la sua volontà coscientemente sotto la Volontà divina, si è lasciato afferrare dall’Amore di Dio, si è lasciato compenetrare e riceve ora continuamente la Forza divina contro la quale il potere terreno è impotente. Solo quando l’uomo ha adempiuto la sua missione terrena, il suo agire sulla Terra verrà fermato, però mai da parte degli uomini, ma Dio Stesso determina la fine mentre lo richiama dalla Terra affinché possa continuare la sua attività salvifica nell’aldilà, dove lo attende un nuovo compito.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3464 L’aiuto degli esseri di Luce nella miseria spirituale e terrena

30 marzo 1945: Libro 45

In ogni miseria spirituale gli esseri di Luce sono pronti ad intervenire aiutando, quando viene chiesto loro; la miseria corporea deve invece essere presa su di sé dagli uomini, appena lo determina la Volontà di Dio. Ciononostante gli esseri di Luce guidano anche gli avvenimenti terreni per il bene dell’anima, quando è stata fatta la richiesta d’aiuto a loro. Fanno valere la loro influenza sui pensieri dell’uomo e trasmettendo a lui la Forza, lo rendono generalmente in grado di superare tutte le difficoltà, senza danneggiare la sua anima. Perché l’anima è stata affidata alla loro protezione speciale, e loro la curano e la vezzeggiano durante tutta la vita terrena, affinché raggiunga la meta, la Vita eterna. E la vita terrena si svolge in modo, com’è per il meglio dell’anima. Gli esseri di Luce adempiono subito ogni richiesta spirituale, ma le richieste terrene devono coincidere con la Volontà di Dio, altrimenti non possono essere esauditi dagli esseri di Luce. La miseria terrena è soltanto la conseguenza delle miserie spirituali, ed appena l’uomo è accessibile per gli insegnamenti, che gli vengono trasmessi mentalmente da quegli esseri, allora non deve nemmeno più temere le miserie terrene, perché verranno sospese rispetto alla malleabilità spirituale dell’uomo. Nei tempi della massima miseria spirituale dell’intera umanità il singolo uomo deve prendere su di sé anche sofferenza e fatica, benché tenda spiritualmente e cerchi di inserirsi nella Volontà di Dio. Ma questo tempo della miseria è previsto sin dall’Eternità, ed in questo tempo s’incorporano degli uomini, le cui anime hanno bisogno di un forte fuoco di purificazione, per poter entrare senza scorie nel Regno spirituale. Il loro cammino sulla Terra è presegnato ed è iniziato con l’assenso dell’anima prima dell’incorporazione nella conoscenza, che la vita terrena prescritta possa portarle la liberazione da ogni prigionia. Inoltre le stanno sempre a fianco gli assistenti spirituali, donando loro Forza, dove ne hanno bisogno e la richiedono. E perciò quegli esseri di Luce devono sempre essere invocati per l’assistenza, affinché possano eseguire senza impedimento la loro attività, affinché possano dare dov’è desiderato il loro dono. Perché i loro doni significano per voi uomini Forza di resistenza in tutte le situazioni di vita, sia spirituali che anche terrene, lo aiutano ad una fede forte, guidano bene i suoi pensieri, affinché li invii sovente e volontariamente verso l’Alto, incontro a Dio, e quindi impari a superare la Terra. Loro gli sono anche vicini nella miseria terrena, proteggendolo dall’influenza del male, che si spinge in avanti nella miseria terrena e vuole indebolire l’uomo nella sua fede in Dio. Il corpo deve rinunciare ad ogni desiderio, che deve essere estirpato per rendere libera l’anima senza impedimento, colei che desidera di salire in Alto. E perciò delle miserie corporee sono inevitabili, dato che la meta deve essere percorsa nel tempo più breve, perché è venuto il tempo della fine. E perciò l’umanità deve attraversare la miseria e l’afflizione, che appare quasi insopportabile, ma deve essere sopportato con la Forza di Dio, appena l’uomo ne approfitta mediante l’invocazione di Dio e degli esseri di Luce, che sono attivi su Suo Incarico secondo la Sua Volontà. L’uomo deve chiamare l’Aiuto a Dio con la fede e la piena fiducia, e gli sarà dato, come Egli lo ha promesso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3465 “Mio Padre ed Io Siamo Uno”

31 marzo 1945: Libro 45

Mio Padre ed Io Siamo Uno. Dovevo pronunciare queste Parole agli uomini che non potevano comprendere che l’Amore, l’eterna Forza Creativa, da Cui tutto era proceduto, Era in Me e Mi rendeva quindi in grado di fare lo stesso che poteva compiere il Padre, il Genitore di tutto ciò che è. Volevo dimostrare agli uomini la Forza dell’Amore che era attiva in Me e volevo rendere loro comprensibile che questa Forza era la Forza Ur che ha fatto sorgere tutto, e che questa Forza opera in un uomo che in sé è l’amore. Perché il Padre come l’eterno Amore Si sposa con tutto ciò che l’Amore ha formato e quindi E’ uno con questo. La Forza Ur si unisce nuovamente con ciò che ha avuto la sua Origine come Sua Corrente di Forza, e così l’uomo che è diventato amore non è più separato da Lui. E quindi anche la Forza si manifesterà in tutta la sua Efficacia, dove ha avuto luogo l’unificazione con il Padre, e l’uomo che è colmato dall’eterno Amore sarà potente, potrà usare la sua potenza e forza e compiere delle cose, che sono al di fuori delle capacità umane, sarà in grado di operare dei Miracoli, come anch’Io disponevo di quella Forza e l’ho impiegato, per dimostrare agli uomini la Forza dell’Amore. Volevo rendere visibile agli uomini il Potere dell’Amore, per stimolarli all’agire nell’amore, per muoverli a seguire Me e di intraprendere pure l’unificazione con il Padre. Ma l’umanità non lo ha capito perché era di spirito offuscato attraverso il disamore, e l’oscurità dello spirito non poteva essere eliminata se non attraverso l’agire nell’amore, perché la Chiarezza spirituale ha per premessa l’Irradiazione della Forza d’Amore di Dio, ma questa può manifestarSi solamente là dove viene esercitato e percepito l’amore. La Chiarezza spirituale però è Luce, Chiarezza spirituale è Sapienza che nasce dall’Amore. E così Luce e Forza è uno, Sapienza e Amore non è pensabile l’una senza l’altro, come quindi il Padre non è pensabile senza il Figlio, l’Amore come Forza generatrice e la Sapienza come Irradiazione di questi, come Luce che non fa più sorgere nessuna oscurità. E la Sapienza Divina doveva riempire il Mio Essere quando camminavo come Uomo sulla Terra, perché la Forza d’Amore fluiva in tutta la Pienezza nel Mio Involucro corporeo e lo rendeva capace di operare dei Miracoli. Ma gli uomini non lo afferrano finché non sono diventati loro stessi amore e possono percepire in sé la Forza dell’amore. Possono stabilire il più intimo contatto con Dio, loro Padre dall’Eternità, possono essere uno con il loro Padre celeste, l’eterno Amore, proprio come Io Ero Uno con Lui, se soltanto vivono nell’amore e così si adeguano all’eterno Amore, la Forza Ur, da Cui una volta hanno avuto la loro Origine. Irradiato dall’eterno Amore è incomparabile beatitudine, essere sapiente e potente e ricevere questo Sapere e Potere direttamente da Dio, non percepire nessuna separazione dal Padre, il Cui Amore attira nel Suo Reame tutto ciò che non si oppone a Lui. Questa beatitudine è così travolgente, che l’uomo mortale non è in grado di sopportare. Ciononostante vi può tendere con la consapevolezza, che il Padre lo porta a Sé nel Regno spirituale, quando ha intrapreso l’unificazione con Lui sulla Terra. Il Mio Cammino di Vita sulla Terra però doveva rendere contemplabile agli uomini la Forza dell’Amore, dovevano imparare ad afferrare il suo significato, per prendere d’Esempio il Mio Cammino di Vita e come Me, scegliere come meta della loro vita terrena il Padre, l’Eterno Amore. L’Unificazione con Dio ha già avuto luogo sulla Terra, visibilmente nel suo effetto per gli uomini, che erano privi di qualsiasi amore e perciò senza Luce, cioè ignari. Volevo venire in loro Aiuto ed indicare loro la via, di uscire dal buio della notte ed entrare nella chiara Luce del Giorno. Li ho istruiti ed ho dato loro il Comandamento dell’amore, perché Dio Era in Me e quindi anche la Sua Sapienza. Ero Uno con Mio Padre, incomprensibile per l’umanità. Ero fuso con Lui in eterno, perché all’eterno Amore ritorna tutto ciò che si è trasformato nell’amore.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3466a “Il Mio Regno non è di questo mondo.... ”

2 aprile 1945: Libro 45

Chi Mi segue, conquisterà il Mio Regno già sulla Terra ed Io Stesso lo introdurrò in questo Regno. Ma il Mio Regno non è di questo mondo e perciò dovete aver superato totalmente questo mondo, se volete trovare accoglienza nel Mio Regno che vi offre del Bello più incomparabile di questo mondo, che è ancora la parte del Mio avversario, perché il mondo – la materia terrena – è lo spirituale relegato a Me ancora infedele, che il Mio avversario cerca di dominare e nell’ultimo stadio del suo sviluppo lo vuole allontanare del tutto da Me. E voi dovete superare questo regno, vi dovete distaccare da lui e tendere coscientemente verso di Me. Se dunque prendete la via che ho percorsa Io sulla Terra, la via dell’amore, se in questo cercate di seguirMi, allora vi staccate anche dal suo regno, perché l’amore è la Parte Mia, ed ogni uomo amorevole appartiene a Me, totalmente. Il suo cuore si apre al Mio Amore ed Io l’attraggo a Me, nel Regno che è la sua vera Patria, nel quale non esiste più nessuna morte, nel quale tutto è Vita e Amore. Per questo motivo vi lascio passare attraverso delle prove sulla Terra, affinché impariate a superarla, affinché non tendiate più a nulla che appartiene ancora a colui che è privo di qualsiasi amore, perché l’amore vi rende degli esseri beati, ma dev’essere rivolto a Me, al Mio Regno, affinché lo spirito si unisca con Me, con lo Spirito del Padre dall’Eternità. Attraverso l’amore raggiungete questa meta e per questo vi ho dato il Comandamento dell’amore che dovete adempiere se Mi volete seguire. Date al prossimo l’amore, aiutatelo nella miseria del corpo e dell’anima, non lasciatelo languire, dove potete dare, prendetevi cura di ogni bisognoso d’aiuto, create e provvedete a lui e tendete soprattutto di conquistare la sua anima per il Mio Regno, cercate di stimolare anche lui all’agire nell’amore. Allora amate anche Me, che come Padre voglio riconquistare dalle Mie creature, tutto ciò che crede di potersi allontanare da Me. Allora se adempite i Comandamenti dell’amore per Dio ed il prossimo, vi adeguate al Mio Essere, ed il Mio Amore ve lo ricompenserà, vi darà come voi siete volenterosi di dare, potete ricevere ciò che distribuite. Ed il Mio Dono è davvero un Regalo che vi rende oltremodo beati. SeguiteMi e camminate sulla via dell’amore. Vi benedirò e vi porterò a Casa nel Mio Regno, quando sarà venuta la vostra ora.

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3746 Lo Spirito della Verità

19 aprile 1946: Libro 47

I mediatori della Verità si troveranno sempre nel giusto pensare, appena sono attivi per il Mio Regno. Quindi l’ascoltatore non deve mai e poi mai temere di venir istruito erroneamente, quando costui gli trasmette la Parola divina che non ha attinto da una fonte estranea, sia da libri oppure tramite lo studio. Appena un uomo si adopera per Me e la Mia Dottrina, ed in certo qual modo rappresenta il proprio patrimonio mentale, quindi un sapere, che è nato in lui stesso, anche il suo pensare sarà giusto, perché al sapiente l’Origine del pensiero non è un problema irrisolto. Chi parla per Me, chi rappresenta da sé il Mio Nome e la Mia Dottrina d’Amore, è anche il Mio operaio, sta nel Mio Servizio e viene guidato bene da Me nel pensare, parlare ed agire. Perciò ad un portatore e diffusore della Mia Parola può sempre essere data fede, appena si adopera con la più intima convinzione per ciò che dice, appena può confutare tutte le obiezioni e repliche logicamente ed in modo accettabile per l’uomo che desidera la Verità. (19.04.1946) L’ascoltatore deve percepire, che l’uomo insegnante non rappresenta qualcosa da autodidatta, ma un patrimonio mentale, che in lui stesso è diventato vivo, e di ciò si potrà convincere attraversi botta e risposta. Allora può essere anche convinto, che Io come l’eterna Verità, agisco spiritualmente attraverso quest’uomo, quando si adopera per Me, che non gli permetto di diffondere una non-verità, perché questo contraddice il Mio Amore e la Mia Sapienza. Perciò dev’essere però anche data l’opportunità all’ascoltatore di esprimersi, affinché il pensare logico dell’insegnante possa iniziare e venir riconosciuto. Chi non è colmo del Mio Spirito, non potrà nemmeno portare oltre in modo vivo la Mia Parola, persino quando dispone di un ricco sapere che ha conquistato scolasticamente, attraverso lo studio. Ma il sapere rimane morto, e quando viene costretto da una replica di sostenerlo, si servirà di nuovo di un sapere studiato, non potrà confutare in modo chiaro e comprensibile le obiezioni o dissipare dei dubbi, affinché l’ascoltatore sia convinto della Verità del suo discorso. Il Mio Spirito deve poter essere attivo nell’uomo, e la Mia Parola sarà anche attiva in ogni insegnante, se costui si adopera con fervore per la diffusione della Verità, per guidare a Me i prossimi, il Quale ha riconosciuto come l’eterna Verità. Io guido il suo pensare, ed il segno più sicuro del Mio Spirito in lui è che rappresenta soltanto la Mia Parola, che annuncia ai prossimi la Mia Dottrina d’Amore e che cerca di rendere comprensibile l’effetto dell’agire d’amore. Unicamente questo è il Mio vero rappresentante sulla Terra, il portatore della Verità e quindi Mio discepolo e servitore, che è attivo nel Mio Incarico. La sua missione è di stimolare il prossimo all’attività d’amore, e secondo l’adempimento di questo Mio primo e più grande Comandamento dell’amore diventerà sapiente, sarà compenetrato dalla Verità, appena ascolta ed esegue la Mia Parola. Allora il Mio Spirito sarà che efficace anche in lui, sarà pienamente convinto di camminare nella Verità, appena conduce una vita nell’amore, perché il Mio Spirito protegge dal pensare errato ognuno, che tende a Me dal cuore più intimo, che cerca di cambiare nell’amore per somigliare a Me, Che Sono l’eterno Amore Stesso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3747 Il significato dell’Opera di Redenzione

20 aprile 1946: Libro 47

La profondità della Mia Opera di Redenzione, la sua complessiva importanza per tempi eterni, non la commisurerete mai sulla Terra, perché il vostro intelletto non l’afferra, finché non siete rinati, e questo nell’alto grado. Ciononostante vi potrà essere comprensibile che senza la Mia Redenzione sareste perduti per un tempo infinitamente lungo, perché per raggiungere da voi stessi il grado per rendervi degni della contemplazione di Dio, passerebbero dei tempi eterni, se soprattutto lo potete raggiungere in generale. Ma sarebbe più probabile che sprofondereste sempre di più attraverso la debolezza della vostra volontà sulla Terra, che nel Regno dell’aldilà non può essere sospesa senza il Mio Aiuto. Perciò Sono venuto su questa Terra per liberarvi da uno stato del tormento e dell’eterna assenza di speranza. Quello che l’umanità nella sua debolezza di volontà non ha potuto ottenere per la sua salvezza spirituale, lo doveva riuscire ad ottenere la Volontà di un Uomo, se l’intera umanità doveva avere la salvezza. Potete comprendere questo che, se l’umanità doveva essere aiutata, le doveva essere mostrata la via e che il compito doveva essere risolto da un Uomo, altrimenti nessuno si sforzerebbe di affrontare un lavoro, che umanamente non sembra eseguibile. Come Uomo dovevo vivere per loro la vita da esempio, e l’uomo che aspira alla Redenzione, deve seguire l’Uomo Gesù. Per questo ci vuole una volontà oltremodo forte, ma questa era troppo debole, perché all’umanità al tempo della Mia Discesa sulla Terra mancava la fede in un Dio dell’Amore, della Sapienza e dell’Onnipotenza. L’assenza di fede degli uomini era la causa della volontà indebolita, e perciò per loro non c’era nessuna salvezza, se non avessero imparato prima a credere e con la fede sperimentavano anche la fortificazione della volontà. Come Uomo ho cercato di restituire loro la fede, li istruivo, operavo dei Miracoli per dimostrare loro la Forza della fede. Ho dato loro l’ultima dimostrazione della Verità della Mia Parola, ho vinto la morte, Sono risorto come Uomo all’eterna Vita. Così, da Uomo dovevo anche essere pronto a prendere su di Me la difficile morte, la morte sulla Croce, affinché tutti gli uomini ne avessero potuto prendere conoscenza, per poter riconoscere anche la Mia Resurrezione dalla morte come Incoronamento, come Successo della forte Volontà di giungere a Dio nella fede in Lui. Al contrario degli uomini dovevo sviluppare una forte Volontà, dovevo lasciarMi uccidere, per dar loro la dimostrazione che la morte è superabile. Ho compiuto quest’Opera, per liberare gli uomini dalla debolezza della loro volontà, che significa eterna morte e tempi eterni di inafferrabile tormento. Sono morto sulla Croce per gli uomini con la morte più dolorosa, più amara, perché volevo condurli all’eterna Vita. Quello che l’intera umanità non ha potuto compiere, lo doveva eseguire l’Amore di un Uomo che era di volontà forte in contrasto all’umanità, la cui volontà era totalmente debole, perché non credeva più, perché le mancava ogni collegamento con Me e perciò non potevo portarle nessuna Forza. Ed attraverso l’Uomo Gesù ho indicato all’intera umanità la via sulla quale poteva trarre da Me smisurata Forza e quindi poteva anche diventare libera dallo stato di morte. Ho compiuto l’Opera della Redenzione come Uomo non per un uomo, ma per tutti coloro che credono. E per costoro è sufficiente la vita terrena, per liberarsi dallo stato di morte e di giungere alla Vita eterna. Quello di cui nessuno è capace con la propria forza, lo può compiere con Me, nella fede nel divino Redentore, in Gesù Cristo, il Quale è morto sulla Croce per gli uomini, per fare di loro dei vincitori della morte. Chi crede in Me, ha vinto la morte, perché Sono morto per loro, e possono sospendere la debolezza della loro volontà con il Mio Aiuto, con la Mia Grazia, che ho conquistato per l’intera umanità tramite la Mia morte sulla Croce, e non gusterà la morte nell’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3748 Continuazione dell’Opera di Redenzione - La Missione

21 aprile 1946: Libro 47

La Mia Missione sulla Terra dev’essere portata avanti, mentre la Mia dottrina dell’Amore viene annunciata sempre e continuamente agli uomini che sono di buona volontà, affinché tutti possano aver parte delle Grazie dell’Opera di Redenzione, affinché tramite l’agire nell’amore comprendano, in che cosa consiste la Redenzione, affinché possano essere istruiti dall’interiore tramite il Mio Spirito sul senso e lo scopo della vita terrena ed il loro compito spirituale collegato a questa. Al tempo del Mio Cammino terreno l’umanità viveva nella più oscura notte dello spirito, e questo a causa della sua propria colpa, perché ha disatteso l’amore. Ho mostrato loro la via verso la Croce e tramite la Mia morte sulla croce ho conquistato per loro la stessa facoltà, la forza della volontà di percorrere questa via. Ho insegnato loro ad adempiere i Comandamenti dell’amore e con ciò li ho guidati nella Sapienza, nel sapere circa la meta e la destinazione di ogni singolo uomo e dei mezzi per il raggiungimento di questa meta. Ed a coloro che Mi seguivano, ho aperto la Porta del Cielo, sono stati liberati dalla pressione, che gravava da tempi eterni sulle loro anime. Hanno riconosciuto che cosa significa possedere l’eterna Vita, erano liberati dall’essere legati, redenti dall’ignoranza, dall’assenza di Forza. Si avvicinavano a Me e potevano ricevere la Mia Forza d’Amore, che significava per le anime umane pienezza di Luce e Forza. Ma la Mia Opera di Redenzione era stata compiuta per tutti i tempi; perché la Terra è sempre vivificata dallo spirituale immaturo, che langue ancora nei lacci del Mio avversario, che giace ancora legato al suolo finché non si libera da questa catena tramite la propria volontà. Ma deve conoscere il suo stato spirituale, della schiavitù di Satana, del suo stato primordiale e della possibilità di riconquistarlo di nuovo, a questo spirituale immaturo dev’essere indicata la via, gli deve essere dato l’Annuncio dell’Opera di Redenzione, che un Uomo ha compiuto nell’ultragrande Amore per l’intera umanità, affinché diventi libera dal potere avverso. E questo sapere dev’essere guidato agli uomini. Questa è la Missione, per la quale ho bisogno dei servitori sulla Terra, affinché la Mia Opera di Redenzione continui, finché esiste la Terra. Risveglio sempre e sempre di nuovo dei servitori e profeti, cioè degli uomini dediti a Me, che sono volenterosi di compiere per Me quel lavoro, per cui ho bisogno di loro. E costoro devono diffondere la Mia Dottrina d’Amore ed ammonire gli uomini al continuo agire nell’amore. Solo allora può iniziare il Processo della Redenzione, solo allora l’uomo può diventare sapiente ed aspirare coscientemente a ciò per cui gli manca altrimenti ogni sapere come segno della sua non-libertà, come segno della notte dello spirito, nella quale l’umanità cammina. Nel buio dev’essere portata la Luce, e dei portatori di Luce devono essere attivi nel Mio Incarico per diffondere la Mia Parola, affinché gli uomini vengano stimolati a seguire Me, affinché credano in Me e nella Mia Opera di Redenzione e rendersi utili tramite questa fede le Grazie della Mia Opera di Redenzione, affinché venga fortificata la loro volontà e possano percorrere la via verso l’Alto con il Mio Sostegno, con la Mia forza, che è a disposizione per ognuno che la desidera e che se ne rende degno attraverso l’agire d’amore. E la morte sarà vinta, l’uomo non sentirà e non gusterà più la morte, vivrà nell’Eternità, come l’ho promesso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3749 L’irrevocabile fine - L’Ordine di Dio e l’infrazione

22 aprile 1946: Libro 47

Il tempo della fine è arrivato irrevocabilmente ed ogni uomo che lo vuole riconoscere, lo può fare. Non tengo le Mie creature nell’ignoranza, Io Stesso lo comunico loro, ma a chi manca la fede in Me e nella Mia Parola, chi non riflette lui stesso sulla causa dell’intera decadenza e non è in grado di riconoscere questa nel basso stato spirituale, a costui non può essere trasmesso nessun altro sapere, non gli può nemmeno essere dimostrata la credibilità della Mia Parola, perché lui stesso rifiuta ogni dimostrazione. Il tempo della fine si fa notare con evidenza, ma tutto ciò che è riconoscibile in modo terreno, sarà anche spiegabile in modo terreno, cioè naturale, da parte dell’uomo. E malgrado tutto ciò alla base c’è una causa spirituale che dev’essere prima considerata; si deve cercare di sospendere la causa spirituale, se si vogliono evitare le conseguenze. Ma questo tentativo viene totalmente omesso da parte degli uomini e così il tempo va irrevocabilmente verso la fine, cioè la Terra sperimenta il suo ultimo tempo nella forma sua attuale. Io parlo chiaramente agli uomini, ma loro chiudono le loro orecchie, non hanno la volontà e perciò nemmeno la Forza di accettare degli Insegnamenti, che renderebbero loro possibile di scoprire anche dalla decadenza, nella grande miseria e tutto ciò che succede, una conformità al Piano, non vogliono saper nulla e perciò non possono nemmeno essere istruiti secondo la piena Verità. Invio loro sempre di nuovo incontro i Miei servitori e messaggeri, per guidarli al giusto pensare. Ma il Mio Piano dall’Eternità è stabilito, la Mia Sapienza riconosce l’urgenza di un cambiamento di ciò che esiste, ed il Mio Amore e la Mia Volontà esegue ciò che necessariamente è inevitabile, per salvare ancora i pochi che si vogliono lasciar salvare. Perché all’agire degli uomini sono posti dei limiti e quando li superano, è giunto anche il tempo della fine. Che gli uomini agiscono contro il divino Ordine, lo può riconoscere ognuno facilmente. Che cosa è allora più comprensibile, che l’Ordine dev’essere ristabilito secondo la Mia Volontà? Soltanto, questo non può avvenire nel genere a cui aspira la volontà umana. Ma si deve svolgere secondo la Mia Legge dall’Eternità. Un cambiamento della volontà secondo gli uomini su questa Terra non avrebbe per conseguenza nessun cambiamento spirituale, nessuna risalita spirituale, ma questa è l’unico scopo del cammino terreno delle Mie creature, e questa dev’aver luogo; quindi per questo devono esistere anche le necessarie premesse, che sono delle Creazioni totalmente nuove per lo spirituale che rimane ancora nella resistenza contro di Me. Quindi la vecchia Terra passerà in quanto le Creazioni su di essa verranno distrutte, per venir di nuovo vivificata da reazioni totalmente nuove secondo la Mia Volontà e questo significa l’inizio di un nuovo periodo terreno, l’inizio di una nuova epoca di Redenzione nel senso spirituale. Questo è così facilmente comprensibile, che un cammino sulla Terra contro il Mio Ordine deve aver per conseguenza anche una totale dissoluzione; ma chi non vuole riconoscere un Legislatore dall’Eternità, si ribella anche a riconoscere l’infrazione contro il Mio Ordine, perché lui stesso non vive nel Mio Ordine in quanto valuta di più la materia terrena che il Regno spirituale, che però dev’essere scopo e meta della sua vita terrena. Chi non rimane nel Mio Ordine attraverso l’agire d’amore ed un cosciente collegamento con Me, non avrà nemmeno un pensare ordinato, ed il suo sapere è un sapere apparente senza valore permanente. Ma chi apre occhi ed orecchie, riconoscerà la decadenza spirituale e saprà anche, che la fine è vicina, e si sforzerà di rimanere nel Mio eterno Ordine e non temerà la vicina fine, perché per lui è l’inizio di una nuova Vita, una Vita nell’eterna Beatitudine.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4015 La Rivelazione divina, la più grande Fonte di Grazia

4 aprile 1947: Libro 49

Nessun uomo dovrebbe lasciare inosservata una Rivelazione divina, perché è una inestimabile Fonte di Grazia; dove Dio Stesso Si manifesta, Egli ha l’Intenzione di aiutare gli uomini nel loro sviluppo verso l’Alto e vuole guidarli sulla retta via, perché hanno intrapresa una via errata e Dio Si rivela solo in un tempo di miseria spirituale, quando gli uomini corrono il pericolo di cadere da Lui oppure sono capitati nel pensare errato. Allora Egli cerca di guidare a loro la Verità e questa può essere guidata alla Terra solo da Lui Stesso. Esiste forse qualcosa di più imponente che essere istruiti direttamente da Dio Stesso? Esiste forse qualcosa di più delizioso che essere nutrito da Lui Stesso con un Nutrimento per l’anima che cela in sé tutta la Forza? Può essere offerto per questo una sostituzione che abbia presumibilmente lo stesso effetto? Non è la Parola di Dio il più prezioso Dono di Grazia che un uomo sulla Terra può ricevere? La Sua Parola, la Sua Stessa diretta Irradiazione è percettibile ad una persona e può essere guidata al prossimo, affinché pure lui possa giungere nella Benedizione di questo prezioso Dono di Grazia. Se Dio Stesso parla agli uomini, dovrebbe anche essere maggiore la spinta di seguire la Sua Parola, dovrebbe spingere la volontà all’attività, come in genere la volontà dell’uomo dovrebbe essere spinta nella giusta direzione attraverso la Parola. Ma questo sarà sempre soltanto il caso, quando gli uomini credono che la Parola venga dall’Alto, che è una diretta trasmissione della Verità divina, perché la fede in questa soltanto sprona l’uomo a condurre un cammino di vita secondo la Parola. E l’uomo può conquistare questa fede se esamina seriamente e chiede a Dio l’illuminazione del suo pensare. Allora sentirà bensì nel suo cuore quale Dono di Grazia riceve. Allora il possesso della Parola divina lo renderà beato, allora non la vorrà mai più perdere e si lascerà costantemente nutrire da Dio con il Pane del Cielo, con il Nutrimento che assicura all’anima la Vita e perciò è così oltremodo prezioso e delizioso. Ne dovete aver fame, allora sentirete anche la Forza che vi affluisce attraverso l’accoglienza del Cibo dal Cielo e non ne vorrete mai più fare a meno, perché un Dono di Grazia così prezioso non può essere sostituito da nulla sulla Terra. Il vostro desiderio per questo diventerà sempre più forte e vi condurrà anche immancabilmente a Dio, perché Egli E’ la Verità e Dio E’ la Parola dall’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4016 “Io busso e voi non Mi accogliete.... ”

4 aprile 1947: Libro 49

Chi non Mi ascolta, deruba sé stesso della più grande Grazia ed una volta se ne pentirà, quando sarà arrivato alla conoscenza che cosa significa per gli uomini la Mia Rivelazione. Io Stesso discendo sulla Terra e Mi chino verso le Mie creature che non fanno il minimo tentativo per arrivare vicino a Me. Io parlo loro come un Padre parla ai Suoi figli, Parole d’Amore, e cerco di conquistare i loro cuori e di rendere beati i figli Miei, mentre li istruisco e li introduco nell’eterna Verità. Offro loro il Regno spirituale, un Tesoro che è indistruttibile e che potete ricevere anche soltanto da Me, per il Quale non esiste nessuna sostituzione, né sulla Terra, né nell’aldilà e che vi assicura la Vita eterna. Provvedo a voi per l’Eternità, che sia per voi felice e beata, affinché viviate e non cadiate nella morte spirituale. Per questo motivo Io Stesso vengo a voi nella Parola, perché voglio fare di voi delle creature felici e beate, e voi non Mi accogliete. Mi lasciate bussare invano e non Mi aprite la porta del vostro cuore che vorrei possedere, perché vi amo. Una volta lo riconoscerete, qual prezioso Regalo di Grazia avete lasciato inosservato ed il pentimento sarà grande. Ma non posso obbligarvi ad accettare la Mia Parola, perché avete la libera volontà e dovete decidere per voi stessi ed anche la Cosa più deliziosa, la Mia Parola, ve la devo offrire in modo che non siate costretti ad accettarla. Perciò ve la devo trasmettere in un modo, che possiate bensì credere all’origine divina, ma non dimostrare, perché una dimostrazione di ciò sarebbe una costrizione di fede, che non impiego mai, se dovete raggiungere il grado della perfezione. Vi viene però reso facile credere che la Parola procede da Me, il Quale Sono la Parola Stessa sin dall’Eternità. La Mia Parola insegna soltanto l’Amore e chi l’esamina seriamente, vi riconoscerà anche soltanto l’Amore, e l’Origine divina gli sarà indubbia, perché l’Amore dimostra sempre Divinità, perché l’Amore ed Io Siamo Uno. Chi però rifiuta senza esaminare, non ha nemmeno un desiderio di Me, della Verità, dell’Amore, della Grazia e dell’eterna Vita. Lui stesso ne dovrà rispondere, se non Mi avrà dato ascolto e si preparerà anche poco per l’Eternità. Vivrà alla giornata senza pensieri come deve formare la sua vita dopo la morte del corpo, darà considerazione soltanto alla sua vita terrena e non sentirà la Mia Voce, perché la fa coprire dalla voce del mondo. Verrà la fine, il Giorno in cui gli verrà tolto tutto e verranno salvati solamente coloro che sono diventati Miei, che accettano la Mia Parola e vivono di conseguenza e quindi hanno a disposizione un ricco Tesoro di Grazia che li renderà felici nel Regno spirituale, nell’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4017 Che cosa è la fede?

6 aprile 1947: Libro 49

L’uomo deve diventare beato tramite la sua fede. Che cosa è la fede? Perché l’uomo può dire di sé con ragione di credere? Se gli vengono sottoposti degli insegnamenti spirituali, non ne esigerà o non potrà mai offrire una dimostrazione, perché lo spirituale è al di fuori dell’attività d’intelletto e non sarà mai dimostrabile. Quindi l’uomo, se crede, deve considerare per vero qualcosa che non può essere dimostrato. E malgrado ciò, se vuole diventare beato, da lui viene preteso di più che soltanto una cieca fede che consiste nel fatto che l’uomo non ne parli contro, quindi che accetti apparentemente ciò che gli viene offerto come patrimonio mentale. Da lui viene preteso che interiormente se ne predisponga del tutto affermativamente, che accetti un insegnamento perché ne è interiormente convinto, anche senza avere nessuna dimostrazione. Questa convinzione interiore sarà però sempre il prodotto della sua attività mentale, una presa di posizione verso ciò che viene preteso da lui di credere. E questa presa di posizione deve procedere da lui stesso senza costrizione esteriore, un insegnamento deve occuparlo mentalmente così a lungo, deve soppesare il pro e contro, finché lui stesso ha lottato per arrivare ad una opinione che ora però può anche sostenere convinto, quando gli viene chiesto a manifestarla. L’insegnamento di fede dev’essere pensato fino in fondo, prima che possa essere un proprio patrimonio mentale, altrimenti si deve solo parlare di una fede cieca, che è totalmente inutile davanti a Dio. A quale risultato arriva attraverso la riflessione, dipende dalla sua volontà per la Verità ed il suo desiderio per Dio che lo spinge anche inconsapevolmente all’attività d’amore. Dio non lascerà davvero nell’errore un uomo che cerca seriamente la Verità, se esso stesso si rende degno per la Verità attraverso il suo cammino di vita. Ma dato che nel mondo è diffuso l’errore, dato che il principe della menzogna cerca di diffondere ovunque l’oscurità e vorrebbe spegnere ogni Luce, è comprensibile che l’errore ha preso posto fra l’umanità, dato che Dio rispetta la libera volontà di ognuno, ed anche la Sua Parola santificata, la purissima Verità è esposta alla libera volontà degli uomini, di conseguenza dev’anche essere lasciata alla libera volontà dell’uomo di credere oppure no, se esamina i singoli insegnamenti e ne prende posizione. Ma per poterlo fare convinto, deve assolutamente esaminare, cioè occuparsene mentalmente e se ora il suo desiderio è serio ed adempie le condizioni che Dio pone per poter elargire il patrimonio spirituale, anche il suo pensare verrà illuminato e gli sarà chiaro ed illuminante a cui il suo cuore si dispone in modo affermativo. Ed allora può anche dire convinto senza dimostrazione: io credo. Come potrebbero essere riconosciuto degli insegnamenti errati come tali e come potrebbe Dio ben pretendere dagli uomini la responsabilità, se fosse nella Sua Volontà che l’attività mentale venga esclusa ed al suo posto venga messa incondizionatamente la cieca fede? Allora non sarebbero responsabili gli uomini, ma solo i pochi che cercano di diffondere questo insegnamento e vogliono rendere impossibile ogni resistenza attraverso la pretesa della fede cieca. Ma questa non è la Volontà di Dio, dato che solo tramite l’attività mentale inizia anche il lavoro sull’anima, che nel primo caso rimane quasi sempre inosservata. Solo attraverso l’attività mentale viene stabilito il collegamento con il Regno spirituale e gli esseri di Luce possono entrare in azione e cominciare la loro vera attività d’insegnamento, cosa però è impossibile se l’uomo crede ciecamente. E giungerà certamente ad un risultato soddisfacente, se è serio per arrivare al sapere secondo la Verità, per la sua presa di posizione verso Dio e la sua anima. Perché Dio non lascia nell’oscurità coloro che cercano la Luce e gli uomini saranno sempre soddisfatti del risultato mentale, se lo ha conquistato dopo una preghiera di fede rivolta a Dio, il Quale soltanto gli può dare il chiarimento e quando si muove nel giusto pensare. Se credete in un Dio dell’Amore, Sapienza ed Onnipotenza, allora questo vi basta pienamente per conquistare una fede convinta negli insegnamenti che sono proceduti da Dio, come riconoscerete anche ciò che è stato aggiunto umanamente e fin dove questo corrisponde alla Verità. Perché Dio come l’eterna Verità lo aiuterà ed ordinerà sempre il suo pensare, gli darà la forza del giudizio se soltanto è volenteroso di riconoscere il giusto e di adoperarsi per la Verità, per ciò che ha riconosciuto come Verità nei confronti dei prossimi, perché Dio vuole che venga diffusa la Verità, perché lei soltanto conduce in Alto e rende beato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4018 Il giusto pensare dei servitori di Dio - Il guidare insieme, lo scopo dell’ammaestramento

6 aprile 1947: Libro 49

Il vostro pensare sarà guidato bene, se Mi volete servire e rimanete in costante collegamento con Me attraverso la vostra preghiera ed il fattivo amore per il prossimo. E così non avrete nulla da temere che il vostro pensare, sentire e volere si muova in un’altra direzione che quella compiacente a Me, per quanto il vostro tendere sia di conquistare il Mio Compiacimento, perché allora siete di buona volontà ed avete rinunciato a qualsiasi resistenza contro di Me, allora siete già Miei attraverso la vostra volontà. Ed Io proteggerò sempre i Miei dal pensare errato e non permetto nemmeno che diffondano l’errore attraverso discorsi oppure attraverso il silenzio, se è necessario parlare. Mi servo dei Miei servitori sulla Terra per agire sui prossimi, per tenere davanti a loro in modo puramente umano i loro errori, oppure anche per guidare i loro pensieri affinché entrino da sé stessi nella Mia Volontà, per tenere l’introspezione e di lavorare su di sé per giungere ad una maturità superiore dell’anima. E per Me è possibile in ogni momento guidare i Miei servitori a coloro che hanno bisogno di aiuto animico, ma lo farò sempre in un modo che non appare esteriormente, per non esercitare nessuna costrizione di fede sugli uomini. E così possono essere condotti tutti i discorsi, indurranno alla riflessione e possono anche essere di buon effetto, se l’uomo intende seriamente svilupparsi verso l’Alto. E quindi i Miei servitori parleranno ed agiranno solo nella Mia Volontà ed il loro pensare sarà ordinato dallo spirito in sé che è la Mia Parte, quindi dovranno pensare e parlare com’è conveniente per il prossimo, benché costui vorrebbe insinuare debolezze umane e pensare errato di colui che è incaricato da Me. Io sò chi ha bisogno di aiuto spirituale e non guido insieme arbitrariamente gli uomini, ma solo allo scopo che si devono completare ed istruire reciprocamente Ed anche se possa sembrare come se uno soccombesse nella sua attività d’insegnamento, anche se possa sembrare come se parlasse da sé stesso e rappresenti semplicemente la sua propria opinione, costui sta nel Mio Servizio ed esegue solamente ciò che Io gli dico, perché Mi servo anche del mezzo più naturale, affinché l’uomo raggiunga la sua meta, un grado di maturità possibilmente alto della sua anima finché dimora sulla Terra. Perché attraverso la bocca d’uomo Io parlo a tutti coloro che hanno bisogno della Mia Parola, se si tratta di rispettare la libera volontà e di agire comunque sugli uomini ai quali manca ancora la giusta comprensione.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4019 Contrapporre una forte volontà all’avversario di Dio

7 aprile 1947: Libro 49

Soltanto una forte volontà può affermarsi, quando si tratta di eseguire una missione per il Regno di Dio e le viene opposta la resistenza da tutte le parti. Allora l’uomo debole cederà nella sua attività, mentre una forte volontà non si lascia irretire e persegue e raggiunge per via diretta la sua meta.

Ogni attività per il Regno di Dio si attirerà la persecuzione dell’avversario di Dio, ed il suo tendere sarà sempre di ostacolare l’agire per Dio oppure renderlo impossibile. E così ad un servitore di Dio sorgeranno sempre degli avversari fra i prossimi, che cercheranno di convincerlo dell’inutilità del suo lavoro per il Regno di Dio, per soffocare in lui la spinta per la fervente attività. Questi sono degli uomini che vengono fortemente influenzati dall’avversario di Dio e danno ascolto ai suoi sussurri mentali.

L’avversario di Dio però è il nemico della Verità e perciò combatterà sempre la Verità, avrà cura affinché i servitori di Dio vengano costantemente oppressi dai prossimi, che costoro rappresentano il lavoro spirituale come insignificante e spargono anche dei dubbi nei cuori di quei rappresentanti della Dottrina divina. Egli sarà all’opera ovunque esiste la possibilità di conquistare delle anime per il Regno di Dio, e soltanto dove i servitori di Dio gli oppongono una forte volontà, dove non si lasciano irretire da resistenze di ogni genere, anche là si potrà registrare il successo. Allora non cederà e l’unificazione con Dio rafforza anche la sua volontà all’attività per Lui.

L’avversario di Dio lavora con astuzia e violenza, e dove non riesce ad ottenere nulla tramite il dubbio presso gli incaricati di Dio, là cerca di ostacolare gli uomini nell’accettazione della Parola divina, egli cerca di guidarli in un’altra scia d’acqua, affinché lascino inosservato il prezioso Dono oppure si distolgano da Lui. Ma egli sparge costantemente dell’erbaccia fra le semenze divine, cerca di minare la Verità tramite insegnamenti errati e di respingerla.

Ed il servitore di Dio deve nuovamente offrirgli la resistenza, deve impiegare il suo sapere spirituale e confutare ogni obiezione, quando gli è possibile. Non deve stancarsi, ma deve tenersi davanti agli occhi la grande miseria che ha mosso Dio di venire in evidente Aiuto agli uomini ed esserGli ora un fedele servitore, che lavora con fervore per il suo Signore, per compiere la Sua Volontà. Perché la miseria è grande ed un buon operaio nella Vigna del Signore può prestare molto lavoro, e diventerà anche vincitore sul nemico delle anime, se soltanto chiede a Dio una forte volontà e l’Aiuto nella propria miseria spirituale.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4615 La morte sulla Croce - L’Opera di Redenzione

15 aprile 1949: Libro 53

Gesù ha dato la Sua Vita sulla Croce, Egli ha preso su di Sé la morte più oltraggiosa, che era punizione ed Espiazione per i criminali, ai quali veniva negato ogni miglioramento. Egli Si E’ abbassato a questa morte, che avrebbe anche potuto distogliere da Sé grazie alla Sua Potenza e Magnificenza, perché in Lui dimorava la Pienezza dello Spirito di Dio, che però Egli non utilizzava in vista dell’Opera di Misericordia che voleva compiere, per aiutare i Suoi prossimi. Dal Suo più profondo Amore veniva la Volontà di quest’Azione, l’Amore era così forte, che anche la volontà umana ne sperimentava una fortificazione, che Lo rendeva capace per quest’Opera. Lo ha spinto l’Amore, e la Sua Volontà umana ha eseguito ciò che Gli comandava l’Amore. E quindi ha preso su di Sé tormenti ed umiliazioni che contraddicevano la Sua Natura divina e che perciò lo torturavano immensamente, ma fortificavano anche la Sua Volontà di salvare gli uomini da questo pantano del peccato. Egli ha avuto Pietà di questa grande miseria spirituale nella quale languiva l’umanità, che come conseguenza del peccato non sapeva più nulla della sua sorte sulla Terra e nell’aldilà, che andava incontro ad una ultragrande sofferenza nel Regno dell’aldilà ed era totalmente senza conoscenza sul suo stato. Egli ha avuto Pietà dell’assenza d’amore e la totale dipendenza da colui che era colpevole nel suo sprofondare nell’abisso. Egli voleva strappare indietro gli uomini, voleva dare loro la possibilità di andare incontro ad uno stato beato nella completa libertà della volontà. Voleva trasmettere loro la Forza, dove loro stessi erano troppo deboli, ed Egli Si è conquistato il Dono della Forza divina per la fortificazione della volontà solo attraverso la Sua morte sulla Croce. Egli voleva effondere una Ricchezza, nel cui possesso Egli Stesso doveva metterSi attraverso il Suo Sacrificio dell’Espiazione per l’intera umanità. Su di lei gravava il peccato, doveva venir indebolito nel suo effetto; ma la Giustizia di Dio non permetteva un’estirpazione della più grande colpa di peccato senza un Sacrificio, se l’eterna Divinità non voleva abbassare Sé Stessa nei confronti delle Sue creature. E nella conoscenza di questo eterno Ordine, l’Uomo Gesù Si E’ deciso di portare a Dio un Sacrificio, per quanto questo era possibile per il Suo Corpo umano. L’Amore per l’umanità Lo ha mosso a questo e perciò Dio ha accettato il Sacrificio, perché l’Amore estingue tutto, perché l’Amore è la Potenza più forte ed addolcisce l’Ira di Dio, cioè dove l’Amore è la Forza di spinta per ogni azione, la Sua Giustizia viene pienamente soddisfatta. Ma il Sacrificio era smisuratamente grave. Superava la Forza di un Uomo e perciò veniva anche valutato sommamente alto, mentre viene assicurato pieno Perdono della colpa di peccato a coloro che ricnoscono Gesù Cristo come Redentore del mondo, che Lo seguono, che quindi si sforzano seriamente di condurre una vita nell’amore, proprio come l’ha condotta Gesù sulla Terra, per mostrare agli uomini l’unica via alla Vita eterna, che è riconoscibile solo attraverso una vita d’amore e che in Lui ha sperimentata l’Incoronamento attraverso la morte più dolorosa sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4616 L’agire spirituale - Previsioni per la fine

17 aprile 1949: Libro 53

La Grazia è indescrivibilmente grande che vi viene data, quando Io Stesso parlo a voi e quindi entrate nella Cerchia della Corrente del Mio Amore. Ma dovete voler servirMi nella piena consapevolezza, vi dovete essere offerti a Me nella libera volontà come servi, altrimenti questa ultragrande Grazia non può affluire a voi. Dovete voler lavorare per Me ed il Mio Regno. Dapprima dev’essere data questa volontaria assicurazione, a cui può poi iniziare l’Agire del Mio Spirito nella forma che è insolita e perciò raramente riconosciuto dagli uomini come il Mio Agire. Ma dove una volta si è svolto questo procedimento attraverso la volontà dell’uomo, là Io stò dietro proteggendo e respingendo tutto le forze spirituali che vogliono intervenire disturbando o disgregando. E così ascolta quindi ciò che segue: Ho bensì Compassione dell’umanità, e sento ogni chiamata per l’Aiuto e Compassione; riconosco anche la volontà ed il tendere dei Miei fedeli, vedo però chiaramente e limpidamente l’influenza del Mio avversario nel suo effetto ed il totale fallimento della maggior parte dell’umanità, ed anche a lei va la Mia Compassione, solo la via per la salvezza è un’altra di come voi uomini ve la immaginate. E perciò non può più esserci nessun rinvio, quindi il Mio Piano dall’Eternità è immutabile, e perciò faccio notare continuamente agli uomini ciò che verrà in breve tempo. Chi ora sà del Mio Piano di Salvezza dall’Eternità, è attivo come collaboratore per il Mio Regno, altrimenti non gli viene guidato questo sapere, oppure non ne è ricettivo. Perciò l’Annuncio di questo urterà sempre contro resistenza, e malgrado ciò è la più profonda Verità, perché la Mia Parola si deve adempiere, attraverso la quale viene annunciato l’inizio della fine per quest’epoca, che poi subentra, quando lo stato spirituale degli uomini ha raggiunto un grado che una fine soltanto significa ancora salvezza per lo spirituale, perché la Mia Compassione non lascia andare perduto nulla in eterno e perciò tutto ciò che succede, ha per motivazione il Mio Amore per lo spirituale non-redento. Il Mio Piano dall’Eternità non è comprensibile per la maggior parte degli uomini e perciò non accettabile, ma devono riconoscere la Mia Parola. Ma che è profetato una fine e che veniva sempre di nuovo confermata da veggenti, non lo potranno negare, e quindi è soltanto ignoto il momento, che però non determinano mai gli uomini, ma solo Io Stesso. E quindi fornirò a voi, che siete miscredenti, la conferma, ma per il vostro terrore, perché attraverso la vostra miscredenza vi cullate in sicurezza e perciò sarete molto spaventati, perché verrà così com’è annunciato nella Parola e nella Scrittura.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4617 Il peccato contro lo Spirito „Tutti i peccati vengono perdonati, ma non quello contro lo Spirito”

18 aprile 1949: Libro 53

Vi staccate troppo difficilmente dalla lettera e non penetrate nello Spirito della Parola, perciò molto vi rimane incomprensibile di ciò che Io vi ho lasciato come la Mia Parola. Perciò dovete sempre di nuovo approfittare di Me come il Maestro, il Quale vi conduce nella Verità, quindi vi può e vuole spiegarvi tutto secondo la Verità.

L’Agire dello Spirito nell’uomo è visibilmente un segnale della Partecipazione dell’eterna Divinità nella perfezione di ogni singola creatura, com’è quindi anche una manifestazione visibile della sua Irradiazione di Forza. Se ora Io agisco tramite il Mio Spirito in un uomo, la Mia unione con quest’uomo non può più essere negato, perché la scintilla spirituale che riposa nel cuore dell’uomo, è inseparabilmente unito con lo Spirito del Padre dall’Eternità e che ora tramite il Mio Avvicinamento si risveglia all’attività, quindi “agisce nell’uomo”. L’Agire del Mio Spirito nell’uomo significherà però sempre un Aiuto sulla via verso il perfezionamento, sarà un rivolgere dei pensieri nel Regno spirituale ed un spingere dell’anima all’unificazione con Me, perciò un maturare verso l’Alto nello sviluppo spirituale. Lo Spirito renderà l’anima incline a tutte le presentazioni e l’aiuterà a superare il desiderio per la materia, lo Spirito darà un chiarimento all’anima sul suo scopo e la sua futura destinazione, lo Spirito rivelerà all’anima l’Essere di tutto il divino, le trasmetterà un sapere chiaro e profondo, quindi le darà una Luce, che la renderà incomparabilmente felice, quando può operare in tutta la Forza di Luce. L’Agire dello Spirito nell’uomo è quindi una Rivelazione divina. Io Stesso Mi prendo cura dell’uomo e gli do un piccolo concetto della Mia Magnificenza, e gli Sono presente appena si predispone, affinché il Mio Agire possa essere efficace in lui, non importa se i risultati del Mio Agire significano delle evidenti Comunicazioni oppure l’interiore illuminazione sulla via mentale. Ma l’uomo ha sempre operato il contatto con Me volontariamente ed ha eseguito la volontà mediante la formazione del suo cuore nell’amore, cioè ad una dimora degna per accogliere l’eterna Divinità, la Quale ora può rivelarSi dall’interiore. Un tale Atto dimostrabile dell’Agire dello Spirito testimonia di Me Stesso, è quindi anche in certo qual modo una dimostrazione che supera la fede. Chi una volta ha conquistato questa convinzione perché è stata fornita la dimostrazione della Mia Esistenza e della Mia Presenza, si trova comprensibilmente su un gradino dello sviluppo, che dovrebbe rendere impossibile uno sprofondare, perché questo non è quasi possibile nella conoscenza della Verità, e comunque egli può, finché vive come uomo sulla Terra, entrare lui stesso nell’ombra ed oscurare la Luce, egli può peccare contro lo Spirito, e con ciò mancare nel modo più grossolano, rifiutandoMi nuovamente e quindi ripete la sua caduta di allora da Me. Egli può impedire coscientemente l’Agire dello Spirito, malgrado una miglior conoscenza può non fare uso del suo sapere, quindi favorire una retrocessione spirituale, commettere una ingiustizia nella piena consapevolezza. Egli ha conquistato la dimostrazione e la convinzione della Mia Presenza e si è comunque distolto da Me. La sua volontà quindi è nuovamente stata catturata dall’avversario, al quale era già sfuggito, e non se ne difende. Peccare contro lo Spirito può solamente quell’uomo, il quale ha riconosciuto Me ed il Mio Agire tramite lo Spirito, che si è appropriato della Sapienza trasmessagli come patrimonio mentale, mentre aveva anche conquistato nella comprensione la convinzione interiore, quindi poteva credere ed in questa fede salda si è adoperato. Egli ha ricevuto la Mia Grazia nella misura più abbondante e ne ha anche approfittato ed ora la lascia diventare inefficace; perciò non può aspettarsi nessuna Misericordia, perché respinge da sé la Divinità, la Quale gli Si Era portata molto vicino nel Suo infinito Amore e gli aveva tolto il velo davanti agli occhi. E questo peccato non può essergli perdonato per il fatto che si chiude poi anche nei confronti dell’Opera di Redenzione di Cristo, perché, quando respinge il Mio Spirito, rifiuta anche il divino Redentore, quindi non vuole più credere, benché abbia potuto credere. Si è poi anche giocato le Grazie dell’Opera di Redenzione, non accettando l’Aiuto di Cristo, prima di peccare, perché i primi di certi pensieri il divino Redentore li avrebbe dispersi ed orientati bene, se soltanto Gli avesse chiesto l’Aiuto. Egli era dapprima nel Regno compenetrato di Luce ed è uscito nell’oscurità. Egli era provvisto con delle facoltà di riconoscere la Verità, e la Verità non gli piaceva perché lo obbligava all’attività salvifica che non voleva eseguire, perché l’amore in lui si raffreddava. Questo succede raramente negli uomini che hanno sperimentato l’Agire del Mio Spirito, perciò è anche imperdonabile, perché è una aperta resistenza contro di Me che non può trovare il Perdono, che significa tanto quanto di dovere stare per dei tempi infinitamente lunghi nella più grande distanza da Dio, finché non si rivolge di nuovo a Me e si deve nuovamente conquistare le Grazie, per essere guardato da Me, cioè che Io Mi avvicini di nuovo a lui. Questo peccato non può essere perdonato per Grazia e Misericordia, ma deve essere rimesso in tutta la colpa, ha per conseguenza irrevocabilmente una nuova Rilegazione e quindi tutta la via attraverso la Creazione, perché è una ripetuta caduta, che non è da meno della caduta dello spirituale d’un tempo da Me, perché viene commessa nella pienissima conoscenza, perché un uomo, nel quale può già agire lo Spirito, si trova anche nella Luce e perciò commette un grave peccato, se Mi tradisce nuovamente con colui che lo influenza come Mio avversario, che viene riconosciuto da lui e ciononostante gli dà la sua volontà. Non perdonare un peccato significa quindi, che la colpa non possa essergli tolta, ma deve essere portata da lui stesso, per cui però non deve essere considerato come perduto in eterno, passano soltanto delle Eternità, finché non si confessa definitivamente per Me.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4876 La Via della Croce di Gesù Cristo

8 aprile 1950: Libro 55

Chi vuole seguirMi, percorre una via solitaria, incompreso dai prossimi, come era anche la Mia Parte, malgrado l’Amore che Io donavo ai prossimi. Chi vuole seguirMi, deve prendere su di sé la sua croce, come l’ho fatto Io, benché il Mio eterno Amore non fa diventare la croce di nessun uomo così pesante come quella dell’Uomo Gesù. Egli la deve portare, ma può in ogni tempo diminuire il suo peso, se Mi invoca per Aiuto. Allora Io prenderò la croce sulle Mie Spalle e la porterò per lui, e con Me tutto diventa più leggero, con Me non cammina più così solo, Io lo comprendo sempre e condivido tutto con lui, sofferenze e gioie; lui può sempre percorrere la sua via terrena insieme a Me, in due, e perciò sentirà sopportabile la sua croce e arrendersi nel suo destino.

Io ho preso la sofferenza dell’intera umanità sulle Mie Spalle, quando camminavo, la morte della Croce davanti agli Occhi e dovevo subire un’indicibile sofferenza corporea. Per tutti coloro che poi volevano seguirMi, ho percorso la difficile Via che terminava con la morte sulla Croce. Come Uomo ho sofferto indicibilmente, affinché la sofferenza degli uomini venisse diminuita. Ho preso Parte nella sofferenza dell’intera umanità ed ho portato la Croce per questa. E chi Mi amava, Mi seguiva. Erano soltanto pochi, misurato all’intera umanità, coloro per i quali Io morii, solo pochi condividevano il Mio dolore, loro soffrivano con Me e per Me. Pure loro portavano la loro croce, perché Mi seguivano, perché l’amore per Me fece loro sentire doppiamente tutta la sofferenza. Ma il loro amore era balsamo sulle ferite, che Mi hanno dato gli uomini crudeli; il loro amore aumentava la Mia Volontà, di soffrire per gli uomini e di portare loro l’Aiuto mediante la Mia morte sulla Croce. Molti Mi seguivano sulla Via verso il luogo dell’esecuzione, ma solo pochi presero parte ai Miei dolori. Molti sono viandanti sulla Terra, ma pochi soltanto Mi seguono. Io Sono morto sulla Croce per tutti gli uomini, ma solo pochi accettano il Mio Sacrificio ed approfittano delle Grazie conquistate. Solo pochi Mi seguono, e malgrado ciò gli uomini possono diventare beati solamente tramite la Mia Successione. Ognuno prenda su di sé la sua croce e si ricordi del Mio Percorso di Sacrificio verso il Golgota, che era quasi troppo pesante per un Uomo e Mi fece crollare. Ma l’amore di un uomo Mi aiutò, dove Io come Uomo ho quasi fallito, ed ho portato il Sacrificio, ho bevuto il calice della sofferenza fino in fondo. E quando voi uomini dovete soffrire, allora ricordate le Mie Parole: “Chi Mi vuole seguire, prenda su di sé la sua croce”. Sappiate, che ogni sofferenza che portate rassegnati nella Mia Volontà, vi viene messa in conto come un percorso della croce, che per voi significa la Redenzione e Liberazione da tutta la colpa. Sappiate che voi percorrete il cammino terreno, per privarvi di una colpa, la cui grandezza voi come uomo non potete misurare, una colpa, per la quale Io Sono morto per diminuirla, che però anche ogni singolo di voi deve estirpare, per quanto stia nelle vostre forze, se volete partecipare all’Opera di Redenzione, che il Mio Amore ha cominciata con la Mia morte sulla Croce. A voi è dato di portare solamente una piccola crocetta, perché Io ho preso da voi il carico più pesante, ma non potete rimanere totalmente senza sofferenza, per spingervi verso Colui, il Quale vuole aiutarvi in ogni tempo, il Quale dovete seguire, affinché diventiate beati in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4877 L’Irraggingibilità di Dio – Riconoscere il Suo Essere

9 aprile 1950: Libro 55

Lo spirito di nessun uomo può afferrare Me finché non si sia unito a Me, al Mio Spirito di Padre dall’Eternità. L’unificazione con Me è un atto che premette la massima disponibilità ad entrare nella Mia Volontà, significa dunque un adeguarsi al Mio Essere dall’Eternità. Soltanto allora Mi può riconoscere colui che è diventato uno con Me, altrimenti si può parlare soltanto di fede, ma non di riconoscenza. Lo spirito dell’uomo ha bensì la facoltà della riconoscenza, però mai da solo, ma unicamente nell’unificazione con Me. Egli porta in sé una scintilla dell’eterno Spirito di Padre ed è perciò una parte di Me, che è proceduto da Me e che è inesorabilmente in collegamento con Me, ma viene messo in questo stato soltanto mediante la volontà dell’uomo in cui può entrare in funzione. E questa volontà deve ora sottomettersi a Me, allora la scintilla spirituale nell’uomo può diventare attiva. Ma sovente passa molto tempo prima che l’uomo risvegli in sé lo spirito mediante la sua volontà e questo tempo è perduto per l’eternità. Nello stato della non-conoscenza il cammino terreno dell’uomo è senza risultato per l’anima, perché allora vive soltanto per il mondo, non comprende il senso e lo scopo del cammino terreno, non è venuta ancora a contatto con lo spirito in sé e perciò è totalmente cieca. Soltanto il risveglio della scintilla spirituale nell’uomo assicura all’anima l’evoluzione verso l’Alto, la maturazione; perché lo spirito, quando è desto, influenza l’anima a distogliersi dal mondo e ad ascoltare la sua voce. Ed ora comincia ad albeggiare, il buio viene spezzato dalla Luce. Lo spirito istruisce l’anima su di Me come Essenza, sul Mio Operare e la Mia costante preoccupazione per le Mie creature. Lo spirito la conduce nella Verità, gli trasmette un sapere che non può venirgli apportato dall’esterno, perché gli verrebbe presentata assolutamente incomprensibile oppure essa non ne avrebbe nessuna capacità di comprensione. Lo spirito spinge ora l’anima continuamente all’unificazione con Me, perché esso stesso è la Mia Parte e vuole anche tirare a sé l’anima, cioè la sua meta deve essere ugualmente l’unificazione con Me. Soltanto in un certo grado di maturità l’uomo comincia ad aver comprensione per il Mio Essere, anche se non può essere sondato da lui eternamente in tutta la Sua Profondità. Come uomo non lo afferra ed anche come essere di luce si trova ancora in grande distanza da Me, bensì compenetrato dalla Mia Forza, in modo che è oltremodo beato. E’ impossibile sondare totalmente il Mio Essere, perché Io supero tutto con l’irradiazione in Luce e Forza e Sono perciò qualcosa di Inafferrabile per ogni essere, persino quando ha raggiunto nella perfezione un alto grado. Perché se potessi essere sondato, allora non Sarei niente di Illimitato, sia nella Perfezione che anche nella Potenza. Ma proprio il Non-Sondabile è per un essere di luce la cosa beatificante, che può guardare in alto a Me e percepire un amore sempre più profondo per Me, che tende sempre verso Me, Mi desidera e trova costantemente adempimento del suo desiderio. Che Ii sia irraggiungibile per l’essere aumenta il suo amore, perché percepisce il Mio Amore per lui come Dono più grande nella consapevolezza della Mia Irraggiungibilità. Ma d’altra parte la Mia creatura è legata a Me inseparabilmente. La sua imperfezione auto incolpata, il suo stato totalmente opposto al Mio Essere dall’Eternità non limita il Mio Amore per lui e non può mai indurMi a respingerlo da Me, cioè a separarMi da lui. Per quanto Io sia irraggiungibile all’essere, esso è comunque in collegamento con Me, fa parte di Me, perché è proceduto dalla Mia Forza ed è quindi principalment, una Parte di Me. E quest’appartenenza deve ora trovare il suo incoronamento nell’unificazione cosciente da parte dell’essere. Esso deve mettersi nello stato di beatitudine mediante il suo tendere verso Me, perché per sentire il Mio Amore e poterlo percepire come beatitudine, la volontà dell’essere deve essere assolutamente rivolta a Me. Nell’essere non deve più esistere nessuna resistenza, deve voler venire da Me, per venire elevato da Me. E questo venire elevato, questo attirare a Me, è uno stato che mai finisce nell’eternità. L’essere non raggiunge mai l’ultima meta, ma si avvicina sempre di più a Me, una certezza che per voi uomini sulla Terra è ancora incomprensibile. Ma la beatitudine dell’essere consiste nel continuo desiderare ed adempiere. Un essere che fosse assolutamente soddisfatto, non potrebbe più sentire nessun desiderio e gli mancherebbe anche la beatificazione dell’adempimento. Ma voglio che i Miei figli debbano costantemente tendere verso Me, voglio costantemente poter dare, perciò anche costantemente essere desiderato. E così stimolerò gli esseri al più sublime amore e nostalgia come ultima meta, voglio stare sempre al di sopra delle Mie creature – non per meno Amore, ma per ultragrande Amore, perché voglio preparare della beatitudine che non finisce mai, perché il Mio Amore non può mai finire per l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5092 Le sofferenze di Cristo (Venerdì Santo)

23 marzo 1951: Libro 57

Le sofferenze di Cristo sulla Croce non sono spiegabili più esattamente agli uomini sulla Terra, perché nella loro imperfezione non afferrano che cosa significhi per un Uomo Perfetto di diventare vittima dei peccati, perché la malvagità degli uomini ha in certo qual modo vinto su di Lui, il Quale non aveva fatto loro alcun male. L’Anima di Luce dell’Uomo Gesù rabbrividiva davanti agli aborti dell’inferno, ma non Si E’ difesa. Ha lasciato fare tutto di Sé, ma era stato presa dall’orrore davanti a tanta sporcizia e cattiveria degli uomini. Ha sofferto indescrivibilmente ancora più che il corpo attraverso ciò che gli era stata fatto.

L’Anima si trovava in mezzo all’oscurità, e la Sua Luce non sopportava l’oscurità; ma ciononostante non la fuggiva, perché voleva bere il Calice fino in fondo, per redimere gli uomini. Lei Stessa ha lasciato la Luce, altrimenti non le avrebbe potuto succedere quello che l’Amore dell’Uomo Gesù voleva lasciar accadere, per offrire a Dio un Sacrificio per i peccati dell’umanità. Quindi ha lasciato diventare inefficace la Sua Luce e Si è trovata in mezzo all’oscurità, che La tormentava ed intimoriva oltremodo, che aumentava la Sua sofferenza ancora migliaia di volte, perché i tormenti dell’Anima superavano le sofferenze del corpo, cosa che potrebbe comprendere solamente un uomo perfetto.

Ma Gesù Era perfetto, come Suo Padre nel Cielo E’ Perfetto, e ciononostante ancora sulla Terra in mezzo al peccato. Il Suo Regno era il Regno della Luce, la Terra era il regno di Satana, ed in questo regno l’Anima della Luce Si è lasciata fare violenza. La colmava uno smisurato orrore, l’Essere più puro e più chiaro Che mai ha vissuto sulla Terra. Doveva farSi toccare da mani che Le facevano orrore, perché Le si stendevano dall’inferno e L’afferravano, doveva ascoltare delle parole che La ferivano profondissimamente; in certo qual modo Era separata dal Suo Mondo e lasciata all’oscurità senza protezione, che era bensì sin dall’Eternità la Sua propria Volontà, per compiere l’Opera di Redenzione, ma non per questo meno terribile, perché veniva intimorita e torturata fino allo sfinimento. Per questo Gesù ha gridato le Parole: “Mio Dio, Mio Dio, perché Mi hai abbandonato…” Non sapeva più niente della Sua Missione in questo momento, percepiva solamente la separazione da Dio, dalla Luce, di Cui aveva nostalgia ed a Cui gridava nella Sua miseria.

Era la cosa più crudele che mai ha dovuto subire un uomo sulla Terra, perché non soltanto la sofferenza del corpo doveva essere sopportata da Lui, ma perché l’Anima soffriva notevolmente di più, per la qual cosa l’umanità non ha nessuna comprensione. E perciò nessun uomo, per quanto gravemente dovesse soffrire, non raggiungerà questa misura che l’Uomo Gesù ha sopportato, il Quale lo sapeva già molto tempo prima ed ha pregato nella Sua umanità: “Padre, fa passare da Me questo Calice, ma non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta…”

Era anche contemporaneamente la Volontà dell’Anima, la Quale Si era totalmente subordinata a Dio per compiere l’Opera di Redenzione, e Si E’ data in questa sorte, perché l’Amore per l’umanità sofferente era ultragrande, come però anche la colpa di peccati era così grande, che soltanto i tormenti e le sofferenze più estreme potevano valere come Sacrificio di Espiazione, che l’Uomo Gesù ha portato per questo. Ma la profondità della sofferenza è incommensurabile, come anche il Suo Amore è incommensurabile, che ha fatto prendere su di Sé tutta la sofferenza del corpo e dell’Anima, per redimere l’umanità dalla morte eterna.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5093 La Resurrezione

25 marzo 1951: Libro 57

Egli ha vinto la morte, Egli E’ risorto il terzo giorno come lo aveva predetto ai Suoi discepoli, e si sono adempiute tutte le profezie, il mondo era redento, Egli ha spezzato il potere della morte con cui è da intendere che Egli ha combattuta la vittoria sull’inferno, la vittoria su Satana che ha messo gli uomini nello stato di morte attraverso la sua influenza, che aveva causato in genere la morte dello spirituale, che per propria forza non poteva portarsi alla Vita, perché Satana lo teneva legato. E l’Uomo Gesù ha spezzato questo potere e lo ha potuto spezzare, perché nella Sua vita terrena Si E’ unito con il Padre Suo dall’Eternità e quindi con la Sua Forza ha intrapreso la lotta con Satana, ma Si E’ appropriato della Forza per questa, perché Egli Era colmo d’Amore e con ciò E’ diventato il Ricevente della Forza di Dio. Come Uomo ha dato la dimostrazione agli uomini che era possibile liberarsi dalle catene di Satana, se percorrevano come Lui la via dell’amore, che li metteva nel possesso della Forza di Dio, che rende tutto possibile, anche la liberazione dal principe dell’inferno Gesù Cristo Era risorto dai morti, Egli E’ uscito gloriosamente dalla tomba ed E’ venuto in mezzo ai Suoi. Egli doveva bensì prima subire la morte terrena, perché questa formava la corona della Sua Opera di Redenzione, perché Egli voleva portare il Sacrificio d’Espiazione a Dio per i peccati degli uomini. L’Uomo Gesù E’ morto, ma lo Spirituale trasfigurato E’ di nuovo risorto dalla tomba ed E’ comparso ai Suoi visibilmente, per fortificare la loro fede. In Lui si è svolto il procedimento visibilmente che si svolge su ogni uomo la cui anima si è spiritualizzata attraverso l’amore, quando cade l’involucro corporeo. L’anima risorge alla Vita eterna. L’anima non può morire, può solo ancora essere nel potere dell’avversario di Dio, allora il suo stato non è più da chiamare vita, ma è ancora nella notte della morte, ma per propria colpa. Perché il Redentore Gesù Cristo Si E’ sacrificato per tutti gli uomini ed ha conquistato per loro la Vita eterna. E così anche gli uomini possono avvalersi per sé delle Grazie dell’Opera di Redenzione. Se non lo fanno, mentre non Lo riconoscono come Figlio di Dio e Redentore del mondo e non Lo pregano per il Suo Aiuto, allora sono ancora succubi dell’avversario di Dio, e la morte non è stata ancora vinta per loro. Egli Si E’ mostrato ai Suoi discepoli, loro Lo vedevano, perché Si E’ presentato loro visibilmente. Loro e tutti coloro che Lo potevano vedere, avevano la maturità di poter contemplare la Luce spirituale, altrimenti sarebbero svaniti alla Sua Vista. Egli ha portato con Sé il Suo Corpo, anche la Sua Anima avrebbe ben potuto farSi mostrare loro in modo riconoscibile, ma allora gli uomini non avrebbero mai creduto nella Resurrezione di Gesù che Egli ha promesso a coloro che vivevano secondo il Suo Insegnamento. Era intesa bensì la Resurrezione dell’Anima, ma in segno della Verità delle Sue Parole è risorto anche il Suo Corpo, e questo è ancora più comprensibile, perché anche il Suo Corpo si era spiritualizzato e non aveva più bisogno di un’ulteriore sviluppo sulla Terra. Corpo, Anima e Spirito Si erano uniti e rivolti a Dio Padre, e perciò poteva anche ascendere al Cielo in tutta la Gloria visibile ai Suoi e quindi dare un’ultima testimonianza della Sua Divinità, una testimonianza che Egli ha vinto la morte e dà la Vita eterna a colui che crede in Lui e Lo segue attraverso un cammino nell’amore sulla Terra. Perché anche costui risorgerà alla Vita eterna, non gusterà più la morte nell’Eternità, perché Gesù Cristo ha vinto la morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5094 La ricchezza spirituale - “Prendete e mangiate.... “ - Il lavoro nell’aldilà

26 marzo 1951: Libro 57

L’accoglimento delle Comunicazioni dal Regno spirituale significa una incommensurabile ricchezza, se hanno la loro Origine in Me, la Fonte Primordiale di ogni sapere che corrisponde alla Verità. Perché queste Comunicazioni trasmettono a voi uomini un sapere che è il fondamento per l’eterna Beatitudine; vi procurano una ricchezza con la quale potete lavorare già sulla Terra e dopo la morte del vostro corpo nel Regno spirituale. Sono Tesori spirituali il cui valore misurerete solamente, quando avrete deposto il terreno e vi trovate in un Regno del tutto diverso di quanto è per voi la Terra, dove tutto il materiale è escluso e si agisce ed opera solo nel mondo spirituale, dove avete bisogno di Tesori totalmente diversi per poter condurre una giusta Vita, e dove questi Tesori spirituali vi renderanno infinitamente felici, perché loro soltanto vi garantiscono una Vita nell’Eternità. Questi soltanto vi rendono capaci di essere attivi secondo la Mia Volontà. E perciò vi voglio rendere accessibili i Tesori spirituali già sulla Terra e conquistarvi una ricchezza che fa di voi i cittadini più beati del mondo spirituale, com’è la vostra destinazione sin dall’Eternità. Perciò non voglio però distribuire solo a voi dei Tesori spirituali, ma a tutti gli uomini e rendere dipendente da questi il vostro aumentato sapere, come valorizzate il poco sapere, vi voglio dare, affinché conduciate oltre i Doni ed anche perciò voi stessi ricevete di più. Voglio trasmettere all’umanità la Verità dall’Alto, affinché venga ricevuta non falsificata e sia di Benedizione. Che gli uomini stessi la deformano sempre di nuovo, non deve trattenerMi di guidarla sempre sulla Terra in tutta la purezza ed i suoi riceventi potranno sempre disporre di un grande Tesoro che devono distribuire ai loro prossimi, proprio come ho fatto Io con le Parole: “Prendete e mangiate, prendete e bevete, fate questo in Memoria di Me.... “ Dovete ricevere e distribuire ciò che vi offre il Mio Amore dall’Alto, la Mia Parola che voi non potete misurare nel suo valore. Allora lavorate già sulla Terra secondo la vostra destinazione di una volta, allora aumentate di molto la vostra ricchezza spirituale, ed al vostro decesso potrete guardare indietro ad una vita terrena benedetta, dato che vi siete raccolti dei Tesori spirituali che portate con voi nell’Eternità. Finché dimorate sulla Terra, non vi rendete pienamente conto del valore dei Doni spirituali, malgrado ciò dovete credere ciò che Io vi dico e tendere con fervore ad aumentare il vostro possesso e non sarete delusi, ma riconoscerete che il suo valore supera tutto ciò che la Terra vi ha mai potuto offrire e lasciate volentieri indietro tutto il terreno per via del possesso spirituale, che vi attende di là e vi rende eternamente beati. Per credere vi deve bastare la Mia Parola, altrimenti non vi possono giungere i Miei Doni nella misura come lo garantisce una profonda fede. Perciò conquistatevi dei Beni spirituali finché siete sulla Terra, affinché entriate riccamente benedetti nel Regno spirituale, quando la vostra vita terrena è terminata.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5361 La caduta degli Angeli – Messaggio del Venerdì Santo

11 aprile 1952: Libro 59

Voi tutti che camminate sulla Terra, siete stati afferrati dal Mio Amore, e per voi sono state create delle possibilità di poter di nuovo entrare nel rapporto ur (primordiale) con Me, vi era stato concesso un periodo per questo cambiamento da un rapporto totalmente anti divino per la riunificazione con Me. A voi sono state dischiuse tutte le Grazie per raggiungere questa meta, ed il Mio Amore che mai finisce, aiuta dove voi rischiate di fallire. Ma una cosa il Mio ultra grande Amore per voi non lo può fare, con il Mio Potere cambiare la vostra volontà. La vostra volontà è il fattore con cui si deve contare, che da solo deve compiere il cambiamento e che può egualmente fallire. Perché la vostra volontà è indebolita da colui che è il Mio avversario e voi, che lui ha precipitato nell’abisso con il peccato contro di Me, vorrebbe trattenere nell’abisso e devia la vostra via verso Me in ogni modo, che quindi vorrebbe mantenere debole anche la vostra volontà e con ciò incapaci, di compiere il cambiamento dell’essere. La volontà è debole perché l’essere, che è ancora in suo potere, è anche privo di ogni amore e perciò non può sviluppare nessuna forza, perché l’amore è forza in sé e fornirebbe immancabilmente anche alla volontà la necessaria forza. L’entità che gli appartiene, è totalmente indebolita nella volontà e non riesce a salvare se stessa dal suo dominio su di sé. Ed a questa entità Io ho portato Aiuto.

Voi uomini potete ora comprendere cosa Mi ha stimolato a scendere sulla Terra ed a portarvi Salvezza? Io all’inizio ero lo stesso come lo spirituale precipitato da Lucifero nell’abisso, Io ero proceduto dall’Amore di Dio quale Spirito d’Angelo e riconobbi Dio come la Somma di tutta la Potenza e Forza e Magnificenza dall’Eternità. Io stavo come avversario di Lucifero verso Colui il Quale ci aveva creato dalla Sua Forza d’Amore. Anch’Io non potevo vedere Iddio, ma il Mio Amore per Lui era la Mia Beatitudine. Ma Mi colmava anche l’Amore per lo spirituale caduto da Dio e fece maturare in Me il Piano, di contribuire alla Salvezza di questi dal potere della tenebra, perché Io sapevo del potere di Lucifero e dell’influenza sullo spirituale senza volontà. Io volevo aiutarlo nel modo che da solo poteva vincere l’avversario. Io volevo impiegare la Forza di Dio per poter procedere contro di lui e raggiungere la meta, a lottare per conquistare gli esseri e portarli di nuovo da Dio, da Cui erano proceduti. Io volevo conquistare la Forza per questo caduto e dargliela affinché diventassero forti nella volontà e liberarsi dal potere di Satana. La debolezza di volontà è mancanza di forza d’amore, quindi una conseguenza di sentimento senza amore. Se Io ora volevo rimediare a questi esseri una forte volontà, allora dovevo cercare di stimolarli all’amore e risvegliare il loro amore di nuovo attraverso il Mio Amore. Io dovevo liberarli dal suo potere, pagandogli il prezzo per le anime che teneva prigioniere. Egli stessi non dà mai l’assenso, lui non libera mai l’anima, ma l’anima stessa ora ha la forza di liberarsi, per cui egli non la può ostacolare quando si serve della Mia Forza che Io gli fornisco, appena è pronta ad accettarla, quindi di fare uso della Grazia conquistata sulla Croce. Io ho pagato per tutte le anime questo prezzo d’acquisto con la Mia Sofferenza e Morte sulla Croce. Ogni anima può di nuovo ottenere la sua libertà se soltanto si rivolge a Me, quando dà alla sua volontà la giusta direttiva, quando riconosce Me e la Mia Opera di Salvezza e acclama Aiuto a Me. Per fortificare la volontà di questi esseri Io sono morto sulla Croce, Io ho posto un ultra grande Amore contro il potere di Satana e l’ho vinto, in modo che anche la più forte catena può essere spezzato da colui che si mette al Mio fianco.

Due esseri proceduti dall’eterna Forza d’Amore si combattevano. Ma Io Mi servivo di questa Forza d’Amore, Io lottavo per Dio e con Dio, l’Amore Mi ha totalmente colmato ed il Mio corpo terreno divenne perciò portatore dell’eterna Divinità, la Mia Anima di Luce Le si è subito attaccata con il corpo, ed ora ha avuto luogo l’unificazione, che anche ogni singolo essere creato da Lui dovrebbe compiere secondo la decisione sin dall’Eternità, per poter ora agire perfezionato nella Luce e Forza e Beatitudine. Lo spirito creato ur (primordiale) era caduto da Dio, riceveva Luce e Forza in ultra misura e ne ha abusato per agire contro Dio. La Forza di Dio compenetrava anche lui, ma egli l’ha utilizzata in senso negativo e si è per questo sempre più allontanato da Dio. Utilizzare la Forza da Dio nella Sua Volontà però porta anche ad una totale fusione con Lui, che Io come Uomo sulla Terra ho raggiunto con l’Amore. L’Amore è il potere più forte e deve anche influenzare la volontà in modo che si rivolga a Dio. Ed Io ho conquistato come Uomo questa devoluzione di Forza per la volontà degli uomini su questa Terra attraverso il Mio Soffrire e Morire sulla Croce, attraverso indicibili dolori ed ultragrandi torture, ed ognuno può servirsi di questa Forza, che Mi riconosce e porta allo sviluppo l’amore in sé stesso. Ogni uomo potrà voler sfuggire al suo signore attuale e lo potrà anche colui che Mi chiede Aiuto quale Salvatore e Liberatore, perché Io non lascio cadere questo nelle mani del Mio avversario, Io sciolgo le sue catene e lo libero. Ma Io posso fare questo soltanto appena la volontà dell’uomo stesso cerca la liberazione, Io non posso liberarlo contro la sua volontà. Il Mio Amore però è infinito, e strapperà all’avversario ogni anima la quale raggiunge l’amore, che la volontà di ogni essere cambia una volta e si rivolge a Me. E per questo Io Sono morto sulla Croce, affinché la volontà indebolita del caduto ottenga forza, e così Io ho salvato il mondo dalla schiavitù di Satana.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5362 La motivazione delle Rivelazioni: Imparare a riconoscere ed amare Dio

12 aprile 1952: Libro 59

Vi viene mostrata la via che dovete percorrere ed il vostro compito è, di farvi guidare e di pensare sempre che siete solo strumenti di Colui il Quale Si vuole annunciare tramite voi ai vostri prossimi. Egli può conquistare voi uomini solamente, quando vi introduce nella Verità, perché la Verità Lo fa riconoscere come un Dio dell’Amore, Sapienza ed Onnipotenza, come un Essere perfetto Che deve anche Essere amato sopra tutto e restituisce l’Amore in ultramisura. Voi uomini porterete a Lui il vostro amore solamente, quando Lo avete riconosciuto come ciò che E’, come Padre buono e giusto, il Quale vorrebbe sempre rendere felici i figli Suoi e perciò li vuole conquistare per Sé e questa conoscenza del Suo Essere può esservi data solamente tramite la pienissima Verità, perché ogni non-verità, ogni errore, deforma l’Immagine di Dio oppure la rende offuscata e questo significa, che nel cuore sorgono dei dubbi che diminuiscono anche l’amore per Dio. Agli uomini dev’essere offerta la Verità, che ha la sua Origine in Dio Stesso. E perciò Dio Si serve di uomini volenterosi attraverso i quali Egli può parlare a tutti gli uomini. Egli vi guida nella Verità solo perché vi vuole conquistare per Sé, e voi dovete sempre riconoscere che è una dimostrazione dell’ultragrande Amore e Misericordia, quando Egli cerca il collegamento con voi uomini, quando Egli Stesso vuole parlare a voi e lo fa, dove E’ ascoltato. Ma Egli conosce i cuori degli uomini, conosce la loro volontà, lo stato della loro maturità, Egli conosce i loro più intimi pensieri e perciò sà anche, chi è volenteroso e capace di accogliere la Verità dalla Sua Mano. Ora Egli la guida a voi uomini che Lo volete servire, che prendete parte nella diffusione della Sua Parola. Vi guida sulla via coloro nei quali vede la premessa che vogliono riconoscere ed accettare la Verità. Egli ha bensì pronta per tutti gli uomini la Verità, ma non tutti gli uomini la desiderano e l’accettano. E perciò costoro non troveranno la via verso di Lui, dovranno percorrere ancora molte vie d’errore, finché non incontrano il giusto messaggero di Luce, che può e darà loro il chiarimento. Malgrado ciò dovrete istruire anche tali uomini, perché benché non vi seguiranno, in loro rimane comunque qualcosa di ciò che hanno sentito, ed una volta giunge alla superficie dei loro pensieri, quando sarà venuta l’ora in cui si devono decidere per Dio oppure contro di Lui. Ed allora le parole sentite possono essere ancora la loro salvezza, all’improvviso possono giungere a riconoscere la Verità ed adoperarsi per questa con focoso fervore, perché la Verità è di un effetto al quale nessuno che è di buona volontà, si può chiudere. E perciò dovete agire in silenzio su tutti coloro che vi vengono guidati sulla via, perché questi sono chiamati e possono essere risvegliati da voi, possono anche giungere alla conoscenza della Verità, quando offrite loro nell’amore la Parola divina, che è colma di Forza e che svela loro l’Essere di Dio e può anche muoverli ad amarLo.

Dovete essere servi Suoi, vi dovete lasciar guidare da Lui, accogliere i Suoi Insegnamenti ed agire per la Benedizione fra i vostri prossimi; voi stessi dovete darvi a Lui, affinché Egli possa parlare agli uomini tramite voi per salvarli dalla miseria spirituale, per guidarli fuori dall’errore alla Verità, mediante la quale soltanto possono diventare beati.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5363 Il messaggio di Pasqua

13 aprile 1952: Libro 59

LasciateMi risorgere nei vostri cuori e poi camminate con Me in beata unione. Finché percorrete ancora la via senza amore, Io Sono morto per voi, ma anche voi siete morti nello spirito, vivete bensì sulla Terra, però vi muovete nell’oscurità spirituale, in uno stato che è come la morte, perché la vita del corpo vi può essere tolta in ogni ora, allora vi circonda, cioè la vostra anima, un orrendo silenzio di tomba, una oscurità, ed è totalmente priva di ogni Forza. Risvegliatevi alla Vita già su questa Terra, mentre Mi seguite, mentre procurate alla vostra anima la Mia Forza. LascieteMi diventare vivo nei vostri cuori, e non morirete mai più, per voi non esiste più in eterno nessuna morte. Cercate di rinascere spiritualmente, quindi sperimentate per così dire una trasformazione spirituale, affinché possiate abbandonare in ogni momento la tomba del vostro involucro corporeo ed entrare nel più raggiante bagliore di Luce nella Vita eterna.

La Mia Resurrezione il terzo giorno vi ha fornito la dimostrazione, che la morte può essere superata da ogni uomo che Mi segue in Verità. Risorgerà anche colui che tramite l’amore, Mi ha accolto nel suo cuore, perché sarà colmo di Forza e di Luce, potrà irrompere attraverso l’involucro materiale e condurre solo una vita spirituale, non potrà morire nell’anima, ma lasciare indietro solo il corpo che gli era solo una catena. Ed Io lo voglio accogliere nel Mio Regno, lo voglio introdurre e mostrargli le Magnificenze che nessun occhio d’uomo ha mai veduto e nessun orecchio d’uomo ha mai sentito; gli voglio preparare una dimora come l’ho promesso. Gli devono essere rivelate le Magnificenze del Padre celeste e deve vivere nell’Eternità.

LasciateMi risorgere nei vostri cuori, solo allora potete anche dire con ragione: Gesù Cristo E’ morto per me, Gesù Cristo Mi ha redento. Solo allora non dovete più temere la morte, perché per voi esiste solo una Vita, siete accolti dalla tomba del vostro peccato nella Luce, potete camminare in regioni celesti, unito con Me potete gustare le Beatitudini del Regno spirituale, sentire la Vicinanza di Colui il Quale vi ha redento, è caduto da voi tutto ciò che avvolgeva il vostro spirito, siete liberi e vivrete nell’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5364 Il piccolo gregge nella lotta alla fine della Terra

14 aprile 1952: Libro 59

Il Mio piccolo gregge alla fine di questa Terra dovrà stare saldamente unito, per fortificarsi e confortarsi a vicenda, per formare insieme un forte muro, quando le forze dell’oscurità vogliono accorrere per buttarlo giù. Saranno soltanto pochi che Mi rimangono fedeli nella fede, perché Io richiamo già prima coloro che non sarebbero all’altezza degli ultimi attacchi, la cui fede è bensì per Me, che però non la fanno diventare così forte da poter prestare la resistenza. Io so chi sta saldamente con Me e preparo loro affinché possano essere un sostegno per i loro prossimi, che siano loro l’esempio e che possano aiutare ai deboli nella lotta contro l’oscurità. Io guido insieme i Miei e tengo le Mie Mani in Protezione su di loro, perché il mondo sarà loro sempre contro e li opprimerebbe duramente anche già prima se Io non stessi al loro fianco e portassi loro l’Aiuto, quando si trovano nella miseria. Io li guido su tutte le vie ed il Mio Spirito li accompagna, in modo che camminino sempre in modo com’è la Mia Volontà e li fortifico costantemente con la Mia Parola. Io Stesso parlo a coloro che Mi vogliono ascoltare, e costoro non saranno mai senza Forza. Perché quando Io parlo loro, Io Stesso Sono con loro, Presente presso di loro ed anche con tutti coloro che ascoltano queste Mie Parole e le accolgono nei loro cuori. Ma più si avvicina la fine, più piccolo diventa il numero di coloro che desiderano sentire Me Stesso, che Mi fanno Essere Presente in sé. E perciò vi dico: cercate diligentemente di conquistare delle anime che potete ancora condurre a Me, cercatele ora, prima che sia troppo tardi. Ancora potete apertamente essere attivi spiritualmente, ancora non vi sono poste delle barriere dal potere terreno, ancora potete parlare senza timore, potete trovare dei nemici soltanto nei prossimi che vi vogliono combattere, ma ciononostante potete lavorare per Me ed il Mio Regno su Incarico Mio. Ma verrà il tempo dove vi verranno poste delle barriere, dove verrete attaccati e dovete lasciar passare su di voi queste animosità, perché non dovete difendervi. Verrà il tempo, dove si cercherà di impedirvi di essere attivi per Me, sotto la minaccia di punizioni. Ed allora dovete già aver fatto tanto lavoro preliminare, che nel silenzio produca dei successi; dovete già aver sparsa la semenza ovunque, dovete aver portato a molti uomini la conoscenza della Mia Parola, che vi viene trasmessa dall’Alto. E la semenza germoglierà e si diffonderà mediante la Mia Benedizione. Prestate del lavoro preliminare, dovunque e come lo potete, non lasciatevi trattenere dal lavoro terreno dall’attività spirituale, diffondete la Mia Parola, portate ovunque l’annuncio di questa e portate ai prossimi il Vangelo; non accontentatevi dell’attività delle chiese pubbliche; siate voi stessi ferventi e cercate al di fuori della chiesa, perché là vi è grande miseria. Ci sono degli uomini che cercano e non possono trovare la cosa giusta. Date loro conoscenza, ed allora la volontà del singolo avrà da decidersi, come valuta questa conoscenza. SiateMi dei fedeli collaboratori, perché Io vi guiderò le persone sulle quali dovete svolgere il lavoro da Vigna; Io vi conferirò il Dono del parlare, affinché sfruttiate tutte le possibilità, per conquistare degli uomini per Me ed il Mio Regno, per condurre ancora delle pecorelle al Mio piccolo gregge, che riconoscono in Me il loro Pastore, il Quale vogliono seguire.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5643 Venerdì Santo – La Via per il Golgota

3 aprile 1953: Libro 62

La via verso il Golgota era la conclusione del Mio percorso terreno, era la Vittoria ed il Compimento, era il cammino del Sacrificio più difficile e più amaro, perché stava chiaramente davanti ai Miei Occhi in tutti i particolari sin dall’ora della morte. Sapevo di tutte le sofferenze e tormenti ed ho comunque percorso coscientemente questa via. Ma avevo davanti agli Occhi anche la incommensurabile colpa di peccato, ed il suo effetto gravava sulle Mie Spalle come un peso ammassato e sapevo che, se toglievo questo peso, cosa che potevo ben fare nella Mia Potenza e Forza, l’umanità ne sarebbe crollata e non poteva mai farcela da sola con questo peso. Sapevo che questo peso di peccati tormentava l’umanità per delle Eternità e non la lasciava giungere mai alla libertà ed alla beatitudine. Vedevo questi tormenti dell’intera umanità davanti al Mio Occhio spirituale, ed ho avuto Pietà dello spirituale infelice. Perciò ho tolto all’umanità il peso del peccato ed ho percorso la via verso il Golgota, ho preso su di Me l’indicibile sofferenza, per espiare la colpa che era così grande, che soltanto la sofferenza sovrumana come prestazione d’Espiazione era sufficiente. Perciò volevo soffrire e morire per gli uomini e non diminuire in nessun modo la Mia sofferenza. Voi uomini non potrete mai misurare la grandezza della Mia Opera di Misericordia, perché anche voi che credete in Me, conoscete la Mia Divinità, che poteva indebolire anche la sofferenza più grande. Ma ho sofferto e Sono morto come Uomo. Tutti i tormenti, che un uomo può sopportare, sono stati esercitati da me, Sono stato maltrattato nel Corpo e nell’Anima nel modo più miserabile, i Miei aguzzini non tormentavano soltanto il Mio Corpo, ma pronunciavano delle parole così terribile e colme d’odio, che la Mia Anima le riconosceva come espressione dell’inferno e veniva martoriata insopportabilmente. Quello che si riesce in qualche modo ad immaginare come sofferenza, l’ho sopportato e ciò per Amore per gli uomini, che avrebbero dovuto loro stessi espiare la loro immensa colpa di peccati e ne avrebbero impiegato delle Eternità. Come Uomo Gesù potevo vedere nell’insieme la sofferenza di questo uomini e volevo evitare per loro questa incommensurabile sofferenza, mentre Io ho sopportato ciò che Ero in grado di sopportare. Il Mio Amore non poteva passare oltre dalla grande miseria dell’umanità, voleva aiutare, voleva portare la Redenzione a tutti gli schiavizzati, voleva supplicare il Perdono per tutti i peccatori, voleva prestare per loro l’Espiazione e perciò portare Sé Stesso in Sacrificio al Padre celeste. Ma gli uomini devono riconoscere il Sacrificio dato e lasciarsi redimere da Me. Perciò vi esclamo nell’Amore più ardente: Fate che Io non abbia portato invano il Sacrificio per voi. Riconoscete che su di voi grava una grande colpa di peccato e vogliate diventarne liberi. Considerate il Mio Sacrificio della Croce offerto per voi, mettetevi pure sotto la Croce del Golgota, non lasciate senza effetto su di voi le Mie Sofferenze e la Mia morte sulla Croce. Portate a Me tutti i vostri peccati, affinché Io vi possa liberare, affinché vi sia data il Perdono, affinché il Padre vi accolga per via dell’Amore del Figlio Suo, lasciatevi redimere mediante il Mio Sangue, che è stato versato per voi uomini sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5644 Pasqua – Resurrezione – Il superamento della morte

5 aprile 1953: Libro 62

Pensate alla morte, ma non temetela, perché Io ho vinto la morte e Sono risorto per darvi la fede che anche per voi esiste una resurrezione alla Vita che dura in eterno. La morte è stata vinta, ho conquistato la Vita per tutti coloro che vogliono vivere e fanno la stessa cosa che Io ho fatto sulla Terra, di mettere l’anima ed il corpo nello stato di Vita che non ammette nessuna morte, benché l’involucro ceda a svolgere la sua attività, benché l’uomo muoia. L’anima entrerà nella Vita eterna e non potrà mai più svanire. E così non avete più bisogno di temere l’ora della morte, che era bensì giustificata prima della Mia morte sulla Croce, prima della Mia Resurrezione, perché la Porta per l’eterna Vita era chiusa, Io dovevo aprirla affinché le anime potessero entrare nel Regno della Vita. Mediante la Mia morte sulla Croce ho conquistato per tutti la giustificazione, Io ho aperto la Porta ed ho mostrato a tutti gli uomini la via che conduce a questa Porta. Ho mostrato agli uomini come potevano conquistare l’eterna Vita come Me, come l’uomo stesso può vincere la morte, che è uno stato di impotenza ed oscurità ed a cui deve essere dato il cambio di uno stato di Forza e Luce, per essere vinto. Gli uomini erano di volontà totalmente indebolita nel suo fascino che era il Mio avversario, erano inattivi perché erano senza forza, perché a loro mancava l’amore, che a loro avrebbe apportato la Forza senza misura. Il Mio avversario aveva gli uomini saldamente nel suo potere, li ostacolava nell’agire d’amore e perciò impediva anche l’apporto di Forza che era necessaria per la Vita, per uno stato della libera attività. E la loro volontà indebolita era la conseguenza del loro peccato. Io ho preso su di Me tutti i peccati degli uomini, ho espiato la grande colpa mediante la Mia morte sulla Croce ed ho conquistato per gli uomini ora una volontà fortificata. Ho sciolto le catene con le quali il Mio avversario li teneva legati ed aiutavo loro di muoversi ora nell’attività che testimoniava la Vita. Ora erano in grado di svolgere delle opere d’amore, quando Mi invocavano per l’Aiuto. Ho vinto la morte, cioè il Mio avversario. Mediante la Mia morte, la Mia Opera d’Amore per gli esseri schiavizzati, ho pagato per loro il riscatto e quindi li ho liberati. Ora siete liberi e potete di nuovo agire quando vivete come Io ve l’ho mostrato sulla Terra, nell’amore disinteressato per Dio e per il prossimo. Allora sorgete anche voi dalla tomba della morte all’eterna Vita, allora nessun potere vi trattiene nell’oscurità, allora gettate da voi tutti gli involucri corporei ed entrate liberi nel Regno dell’aldilà, pieni di Forza di Vita e nella Luce più raggiante, allora anche voi siete in Verità risorti dai morti, la vostra anima non conosce più nessuna catena, lascia indietro soltanto lo spirituale immaturo, l’involucro corporeo, per dare ancora a questo anche la possibilità di maturare. L’anima non può più essere trattenuta dal potere dell’oscurità, è libera e tende verso di Me, il Quale l’ho redenta dalla figura oscura, dalla quale Io Stesso Sono risorto il terzo Giorno per mostrare a voi uomini che Io ho vinto la morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5645 Per quanto tempo Lucifero ha potuto creare?

6 aprile 1953: Libro 62

La Mia Forza era operativa nell’essere primo creato finché la decisione di volontà era stata definitivamente dichiarata, oppure anche: Lucifero o il portatore di Luce poteva far sorgere ancora dell’essenziale finché era ancora colmato della Mia Forza d’Amore, che però con la sua costante caduta nell’abisso, con il suo allontanamento da Me diventava sempre più debole per diventare alla fine del tutto inefficace. Quindi non Io ho sottratto a questo essere primo creato la Forza, ma egli stesso l’ha resa inefficace, quando si è allontanato all’infinito da Me. L’Atto della decisione di volontà non è stata una faccenda di un attimo, anche questa decisione era un processo che si estendeva su tempi infiniti, perché anche la volontà di Lucifero nei Miei confronti si è sviluppata lentamente, e gli esseri proceduti da lui erano anche formati di conseguenza, portando in sé la volontà più o meno distolta da Me. Fintanto che l’essere primo creato non aveva ancora eseguito la totale rottura con Me era ancora attivo nel creare e formare, ma sempre di più scomparve questa facoltà del creare, ma non ristretto da Me, ma la Mia Forza perse d’effetto secondo la Legge Ur, come incontrò della resistenza. Finché allora l’essere primo creato rimase nella Regione della Mia Forza d’Amore, poteva ancora creare, ma sempre corrispondente alla sua volontà ad accettare la Mia Forza nella conoscenza che la traeva da Me Quale la Fonte dall’Eternità della Forza. Questo tempo della volontà ancora indecisa bastava perfettamente per la creazione di esseri incalcolabili con volontà ugualmente indecisa, che poi si distolse sempre di più da Me e fece diventare incapace anche l’essere primo creato a chiamare in vita ulteriori esseri. L’intima unione con Me fece affluire della Forza senza ostacoli all’essere che il Mio Amore una volta aveva creato – la definitiva separazione da Me doveva avere per conseguenza inevitabilmente anche la totale assenza di Forza. L’effetto di Forza diminuiva nella stessa misura in cui si distolse la volontà da Me. Ma finché usava la Mia Forza per creare, riconosceva anche Me come Fonte di Forza, ma non trasferì questa conoscenza a quelli che aveva chiamato in vita. E quando volontariamente non voleva più trarre Forza da Me nella credenza di possederLa esso stesso, era compiuta la sua decisione di volontà. Egli rifiutò la Forza, e questo significava infinita lontananza da Me e quindi anche assenza di Forza, in modo che dopo la caduta nell’abisso era spezzato anche il suo potere a far sorgere ulteriori esseri mediante la sua volontà. Comprendete bene: c’era un tempo incommensurabilmente lungo tra il primo momento di resistenza e del totale distacco da Me, e l’essenziale creato in questo tempo era anche formato di conseguenza, per cui era anche necessario che Io dovessi irradiare tutto l’essenziale con la Mia Luce di conoscenza, da cui Io pretendevo la decisione di volontà, che esso però utilizzò in modo così differente, come esso stesso era formato differentemente. Ma esso poteva decidersi giustamente, il modo della sua creazione non era determinante, ma la volontà di ogni essere era libera. Si poteva già parlare della caduta nell’abisso a partire dal momento del primo volontario distoglimento da Me – che però non era ancora definitivamente compiuto finché Io Stesso venivo ancora riconosciuto come Fonte di Forza. E fino allora l’essere primo creato poteva anche usare la Forza che affluiva da Me senza limiti secondo la sua volontà. Perché esso rimase nel Cerchio di Corrente del Mio Amore fino a quando riconobbe Me Stesso. Ma uscì da questo Cerchio di Corrente quando Mi si oppose coscientemente – quando esso stesso rifiutò la Forza per non doverMi riconoscere, perché ritenne sé stesso abbastanza forte e pieno di forza, per poter creare e formare arbitrariamente. Ora la Mia Forza rimase inefficace secondo la Legge dall’Eternità dall’Eternità. Ed ora non era nemmeno possibile la creazione dell’essenziale, perché ora Io utilizzavo tutta la Mia Forza d’Amore per il Rimpatrio dello spirituale caduto. L’Opera della creazione spirituale era completata, ora cominciò la divinizzazione di ciò che era stato creato, l’istruzione delle creature nella libera volontà a figli Miei – un’Opera a cui va tutta la Mia Forza d’Amore e che nemmeno il Mio avversario potrà impedire, a cui anche questo avversario si arrenderà volontariamente, per arrivare di nuovo nello stato di illimitata Forza e di utilizzare poi secondo la Mia Volontà.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5932 La morte sulla Croce

16 aprile 1954: Libro 64

Si è svolta un’Opera inafferrabile di Misericordia mediante la Mia morte sulla Croce, e quest’Opera di Misericordia era per l’intera umanità, gli uomini del passato, del presente e del futuro. Io Sono morto per tutti gli uomini, ho preso su di Me il peso del peccato di tutti gli uomini, perché tutti gli uomini vengono al mondo aggravati della colpa primordiale. Questa colpa primordiale quindi Mi ha mosso, di soffrire e morire per gli uomini, perché Io volevo espiare questa colpa primordiale davanti a Colui, contro Cui era rivolta, perché volevo rendere Soddisfazione alla Giustizia di Dio. Voi uomini non vi rendete conto né della grandezza della vostra colpa, né della profondità del Mio Amore, che ha compiuto per voi l’Opera di Redenzione. Ma comunque vi vengano descritte le Mie sofferenze, non potete misurare minimamente la misura delle sofferenze e dolori che Io ho sopportato per voi, perché non soltanto il Corpo, ma piuttosto la Mia Anima soffriva, che rabbrividiva davanti alla peccaminosità degli uomini, che non poteva difendersi, quando tutte le forze dell’inferno erano contro di lei e le infliggevano tutto ciò che potevano infliggerle di male. Perché la Mia Anima era chiara e pura, la sua distanza verso gli uomini oscuri era enorme e si trovava in mezzo a sfere demoniache, dove non le veniva incontro nient’altro che l’agire satanico. La Mia Anima colma di Luce e d’Amore guardava nell’abisso più profondo e rabbrividiva davanti a tanto peccato ed oscurità. Il Corpo soffriva pure indicibilmente, perché qualunque cosa che gli uomini potevano solo escogitare in tormenti ed umiliazioni, Me l’infliggevano e gioivano ancora del loro agire degno di ribrezzo. Si era scatenato l’inferno contro di Me, era la lotta più difficile, che mai un uomo aveva da combattere, per rimanere Vincitore tramite l’Amore, che era per tutti questi uomini infelici, che Satana aveva nel suo potere ed a cui Io volevo ridare la libertà. Io vidi l’ultragrande scelleratezza dei Miei aguzzini e soffrii e morii lo stesso anche per loro. Perché Io sapevo che erano soltanto i complici di colui contro cui Io combattevo, Io sapevo, che Satana stesso era contro di Me, e vincere lui era lo scopo della mia Opera di Redenzione, di liberare l’umanità dal suo potere, era la Missione, che Io avevo assunto liberamente, quando discesi sulla Terra; il Mio Amore per gli uomini era ultragrande, e per questo Io soffrivo molto di più, perché il Mio Amore veniva ricompensato in modo che soltanto l’odio ed il disamore contro di Me si esprimeva in tutto ciò che Mi veniva fatto. Ma Io volevo soffrire, perché volevo espiare per gli uomini, e percorsi coscientemente la difficile via verso la Croce, bevvi il calice fino in fondo. Non permisi nessuno svenimento benefico, che Mi liberasse per un breve tempo dalle sofferenze e dai tormenti. Ho costretto il Mio Corpo che resistesse, finché era venuta la Mia Ora. Perché Io volevo soffrire, perché diversamente non era possibile per voi uomini nessuna Opera di Redenzione, che catturare l’effetto di tutti i peccati e di caricarli sul Mio Corpo e sulla Mia Anima, che altrimenti ogni uomo avrebbe dovuto portare da sé e ne sarebbe crollato. Ho sofferto per l’intera umanità e perciò dovevo soffrire incommensurabilmente, perché la colpa era incommensurabilmente grande. Voi uomini però non potete farvi nessuna immagine di questa Mia Sofferenza della Via Crucis e dei Tormenti del morire sulla Croce, perché voi stessi crollereste sotto la violenza dell’impressione, se volessi farvi prendere soltanto uno sguardo in quelle ore, che precedettero la Mia morte sulla Croce, ma una volta potrete voi stessi parteciparvi, una volta vi verrà rivelata, che cosa ho fatto Io per voi e del perché l’ho fatto. E Mi loderete e glorificherete e Mi sarete eternamente grati, che Io vi ho salvati dalla morte eterna, che tramite la Mia Opera di Redenzione vi ho liberato dalle mani di colui che voleva la morte della vostra anima. Ed allora vi verrà anche rivelato il Mio Amore che è per voi per tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5933 Il Patto con Dio

17 aprile 1954: Libro 64

Concludete un Patto con Me, quando Mi pregate per la Mia Protezione e la Mia Assistenza, per Forza, Grazia e Luce. Perché allora riconoscete la vostra propria imperfezione e riconoscete Mi Stesso come perfetto, come un Essere Che può e vi vuole aiutare. Credete quindi nella Mia Onnipotenza ed Amore e vi affidate a Me. Volete che Mi prenda Cura di voi, che le Mie Braccia vi circondino e vi sostengano dove voi stessi vi sentite troppo deboli. Vi unite con Me. Se nella vostra vita terrena siete arrivati a questo punto, che stabilite questo legame con Me, vi è anche garantita la risalita, la maturazione delle vostre anime ed il raggiungimento dell’ultima meta, perché vi siete dati a Me, non camminate più da soli ed ignari della retta via, ma vi siete affidati alla giusta Guida, Che Essa Stessa vuole che raggiungiate la meta, ed alla Quale non deve soltanto essere prestata nessuna resistenza per guidarvi ora sicuri verso l’Alto. Allora non vi lascio davvero smarrire ed anche se voi stessi siete a volte inclini di spingervi via dalla retta via, anche se capitate sovente in pericolo di essere attirati via, su una via larga, ma per voi pericolosa. Io non permetto mai e poi mai più, se Mi avete una volta eletto come vostra Guida e quindi Mi concedete il Diritto di provvedere a voi e di proteggervi dalle aggressioni del Mio avversario, che però vi perseguiterà e tenterà comunque ancora sempre, che però Io respingo appena siete in pericolo di soccombergli. Se avete una volta concluso il Patto con Me, allora questo significa che voi stessi difficilmente vi potete staccare da Me, perché il Mio Amore vi tiene legato. A meno che vi ribellate contro di Me e strappate voi stessi da Me con violenza. Allora non vi trattengo, perché la vostra volontà è libera. Ma non lo dovete più temere voi, che vi donate a Me nella libera volontà e dal più profondo del cuore, voi che volete servire Me coscientemente, non potete più staccarvi da Me, perché credete vivamente in Me. Chi è giunto una volta alla fede viva, costui è e rimarrà anche Mio. E costui si dà pienamente nelle Mie Mani, è indissolubilmente unito con Me e lo rimarrà anche in tutta l’Eternità. E persino i più gravi colpi del destino non possono più staccare la sua anima da Me, benché il corpo non può prestare nessuna resistenza, anche se viene apparentemente sopraffatto dalle forze nemiche. L’anima però è e rimane Mia, Io Ero la sua meta e perciò non Mi perderà nemmeno più in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5934 La Resurrezione

18 aprile 1954: Libro 64

„Gioite e rallegratevi, perché Egli E’ risorto dai morti...“. Così risuonava dalla bocca dei Miei, e loro credevano in Me che Io Ero Gesù Cristo, l’Unto del Signore, che Io Ero davvero e realmente Dio e che avevo redento il mondo mediante la Mia morte sulla Croce. Ero risorto dai morti. Avevo dato loro la dimostrazione della Verità delle Mie Parole: “Abbattete il tempio ed Io lo riedificherò in tre giorni…”.Avevo spezzato il potere della morte.

La Mia Resurrezione però doveva essere per gli uomini soltanto una dimostrazione che la vita non termina con la morte del corpo. Dovevano imparare a credere in una Vita dopo la morte, e perciò feci passare visibilmente davanti agli uomini che cosa deve aspettarsi ogni anima dopo il decesso terreno. Perché a tutti mancava questa fede, e persino i sacerdoti e scribi indicavano la morte dei profeti come dimostrazione, che anche gli uomini più pii alla fine cadono nella morte, perché non sapevano niente degli effetti di un modo di vivere spirituale, e quindi mettevano in dubbio la Resurrezione dell’anima, perciò per loro erano anche incomprensibili e scomodi gli Insegnamenti dell’Uomo Gesù ed Io volevo far riconoscere con evidenza l’effetto spirituale nel seguire i Miei Insegnamenti. Ero il Signore sulla Vita e sulla morte, ho risvegliato i morti alla Vita durante il tempo del Mio Cammino terreno, e gli uomini non Mi credevano che Io avevo il Potere sulla Vita e sulla morte. E così dimostrai a loro in Me Stesso, che Ero anche il Signore sulla morte, che la Vita non può essere tolta a colui che l’aveva già trovata spiritualmente anche, quando gli si toglie la vita terrena.

Ma Io ho fatto risorgere anche il Corpo terreno come segno che questo non aveva più niente di terreno in sé, che anche questo era spiritualizzato e così aveva in sé la Forza di risorgere nella forma spiritualizzata. Al Mio Corpo non era attaccato più nulla di terreno, perché attraverso le terribili sofferenze si era pienamente purificato, perché tutto il terreno si era invertito nello spirituale e questo spirituale poteva ora elevarsi nella piena Vita. E per questo il Corpo ha potuto uscire dalla tomba, perché nulla lo tratteneva nella Terra. Questo era un procedimento di cui l’intera umanità doveva prendere conoscenza, come mai è possibile di risorgere nuovo alla Vita dopo la morte del corpo, e del perché di questa presa di conoscenza, della fede nella Mia Resurrezione dipende anche la fede nella Mia Divinità, la fede nella Mia Missione sulla Terra come Figlio di Dio e anche il perché, attraverso l’adempimento della Missione, ho raggiunto la totale Unificazione con Dio.

Io Sono davvero e realmente risorto dai morti e Mi Sono mostrato visibilmente ai Miei, e con ciò ho mostrato agli uomini che come Uomo ho vinto la morte, che colui che ha portato la morte nel mondo, non aveva il potere di trattenere il Mio Corpo sulla Terra, perché aveva già rivestito la Veste spirituale mediante l’Opera della Redenzione. E quest’Opera di Redenzione vale per l’intera umanità. Quindi nessun’anima che è sfuggita al suo potere, che è redenta dalla Mia morte sulla Croce, non può più essere trattenuta dal Mio avversario. Non avrà da temere la morte, risorgerà alla Vita eterna e giubilerà e si rallegrerà, perché sa che il suo Redentore vive e che ha dato la Vita a tutti coloro che credono in Lui e nella Sua Resurrezione.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5935 La Forza dello Spirito nel tempo della fine

19 aprile 1954: Libro 64

Dovete sperimentare la Forza dello Spirito tutti voi che credete, perché si va verso la fine. Avrete bisogno ancora di molta Forza in questo tempo, e perciò voglio farvi partecipi con evidenza della Mia Forza, perché credete ed affinché anche la fede dei vostri prossimi sia fortificata, affinché prestino resistenza all’assalto da parte del Mio avversario. Voi tutti che vivete in questo ultimo tempo, dovete far passare su di voi molta miseria ed afflizione, perché la lotta fra la Luce e la tenebra s’infiamma nel modo più acuto ed avrà un sensibile effetto su voi uomini, perché l’inferno con tutte le sue forze studia solo tutto il possibile per portare i Miei seguaci dalla caduta da Me, studiano tutto il possibile soltanto per istigare gli uomini reciprocamente e di disprezzare i Comandamenti dell’amore e ci vuole molta Forza e fede per rimanere fedeli a Me in questo tempo della fine e di rivolgere gli sguardi sempre solo in Alto, da dove giungerà l’Aiuto, come Io l’ho promesso.

Ed in questo tempo voi tutti sperimenterete visibilmente la Mia Presenza, e seguirete sempre di più Me ed infine condurrete la vostra vita solo ancora nello strettissimo collegamento con Me, ma starete anche nella Benedizione di questo collegamento. Potrete agire nel Mio Nome attraverso il Mio spirito in voi e questo significa, che non dovete temere il tempo che è dinanzi a voi, perché potrete andare incontro ad ogni gravità con la Forza della vostra fede e per voi nulla deve essere più impossibile, nulla di insuperabile. Il Mio Spirito agirà in voi ed attraverso voi. Dove si trova insieme una piccola cerchia di credenti, là Mi manifesterò anche con evidenza, mentre una persona colma del Mio Spirito sentirà in sé le Mie Istruzioni ed ora sente anche la Mia Forza in sé, che ora la fa eseguire ciò che le annuncia il Mio Spirito.

Ed avrete urgentemente bisogno di una tale fortificazione e di consolazioni, perché in vista degli eventi sarete di mentalità scoraggiata ed altrove non potrete trovare nessun aiuto, perché voi, Miei credenti, sarete disprezzati per via della vostra fede. E questo tempo deve comunque arrivare, affinché si adempia ciò che sta scritto, che capiteranno in miseria tutti coloro che credono in Me. Ma Io vi voglio assistere ed appena siete di fede ferma ed irremovibile, anche questo tempo passerà da voi come un pesante sogno, perché voi stessi sarete in grado di bandire la miseria grazie alla vostra fede. Perciò cercate solamente di giungere alla profonda fede, vivete nell’amore, affinché si fortifichi la vostra fede e lasciatevi colmare con il Mio Spirito, perché questo è potente e quando opera in voi, vivrete e non perderete nemmeno in eterno la Vita.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6232 Venerdì Santo - L’Amore

8 aprile 1955: Libro 67

L’amore può tutto, l’amore sopporta la sofferenza più grande, sopporta i più grandi dolori, perché per questo l’amore dà la Forza. Perciò solo l’Amore poteva prestare l’Espiazione per l’immensa colpa di peccato dell’umanità, che richiedeva una ugualmente grande prestazione d’Espiazione per via della Giustizia divina. Perché un essere senza amore non sarebbe mai stato capace di sopportare ciò che ha sopportato l’Uomo Gesù per l’umanità empia, per liberarla. Non ci sarebbe nemmeno mai stata la volontà, dove non c’era nessun amore. E così, anche l’Opera di Redenzione di Gesù e la Divenuta Uomo di Dio è comprensibile, che Dio come l’Eterno Amore Si E’ incorporato in un Uomo per compiere appunto questa Opera di Redenzione e che persino Dio Stesso Si E’ lasciato inchiodare sulla Croce per liberare gli uomini. L’Amore ha preso totalmente possesso di un Uomo, oppure anche: Un Uomo ha sviluppato in Sé l’Amore al più alto ardore ed ora l’Uomo Gesù ha subìto le più grandi sofferenze e tormenti con Cuore colmo d’Amore, per portare con ciò la Redenzione ai Suoi prossimi dalla loro colpa di peccato. Era un’Opera dell’ultragrande Amore, perché i tormenti erano incommensurabili che l’Uomo Gesù ha preso su di Sé, che Egli ha sopportato fino all’ora della morte, pienamente cosciente e senza la minima resistenza. Nella Sua Pienezza di Potere e Forza che aveva attraverso il Suo Amore, avrebbe ben potuto terminare le Sue sofferenze. Avrebbe potuto davvero anche diminuire la misura delle Sue sofferenze, perché in Lui era la Forza di Dio come l’effetto del Suo Amore. Ma Egli ha sofferto nella libera Volontà, perché solo così gli uomini trovavano la liberazione dall’enorme colpa che aveva procurato loro la schiavitù di Lucifero, dalla quale Gesù li voleva liberare. Erano i terribili tormenti che l’Uomo Gesù ha sofferto corporalmente ed animicamente, che però erano sopportabili solo attraverso l’Amore, perché per l’Amore tutto è possibile. Voi uomini non avete nessuna idea della grandezza della vostra colpa, come perciò non potete nemmeno avere nessuna immagine della misura di sofferenza di Gesù il Quale come puro Uomo, come Essere totalmente senza peccato, ha sofferto del tutto diversamente che voi uomini, perché la Sua Anima ha sentito dei tormenti ancora molto più grandi, la Quale doveva stare in una sfera che contraddiceva del tutto alla Sua Luce e alla Sua Purezza. Questo vi sarà afferrabile solo nel Regno spirituale, quando voi stessi dimorate nelle sfere di Luce e solo allora potrete misurare che cosa significa, aver scambiato questa sfera contro l’oscurità sulla Terra, dove gli uomini erano aggravati con il peccato e che si precipitavano come diavoli su quell’Anima pura, la Quale ha lasciato passare tutto pazientemente su di Sé, che non Si E’ difesa, che ha preso su di Sé indescrivibili tormenti, solo per aiutare le anime incatenate, schiavizzate da Lucifero. L’Amore dell’Uomo Gesù per i Suoi prossimi era così profondo, che Egli Si E’ recato liberamente nelle sfere dell’oscurità, perché solo attraverso l’Amore potevano avere la Salvezza, solo Dio Stesso, l’eterno Amore, poteva portare la Salvezza agli uomini. E perciò nell’Uomo Gesù Si E’ incorporato “l’Amore”. La Divenuta Uomo di Dio è spiegabile solo così a voi uomini, che $$l’Amore$$ $$Stesso$$ E’ disceso dall’Alto giù a voi uomini, perché diversamente non era possibile nessuna Salvezza, nessuna Liberazione dal potere dell’avversario di Dio. All’Amore però tutto è possibile, ma l’Opera di Redenzione doveva svolgersi $$visibilmente$$ per gli uomini, per gli uomini doveva essere evidente di cui era capace l’umanità empia e che cosa d’altra parte poteva fare $$l’Amore$$. Doveva morire un Uomo Puro sulla Croce sotto terribili tormenti, ma questa morte di Sacrificio veniva presa liberamente e per Amore su di Sé per gli uomini che con ciò trovavano la Redenzione, se volevano che l’Opera di Redenzione era stata compiuta anche per loro. Perché l’Amore E’ morto per $$tutti$$ gli uomini, ha estinto la colpa di $$tutti$$ gli uomini. L’Amore ha riportato la Vittoria su Lucifero, che è privo di qualsiasi amore e perciò impotente dove viene combattuto solo con l’arma dell’Amore.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6233 Il soffrire ed il morire

9 aprile 1955: Libro 67

Il Mio soffrire e morire sulla Croce era inevitabile, dovevo bere il Calice fino in fondo, dovevo prendere tutto su di Me, se l’Opera di Redenzione doveva essere compiuta per voi uomini, che vi liberava da ogni colpa. Solo la conoscenza della vostra situazione compassionevole Mi ha indotto a questo percorso di Sacrificio, perché il Mio Cuore era colmo d’Amore per voi, e questo Amore voleva togliere da voi l’orrenda sorte, che vi aspettava dopo la morte del vostro corpo. Dato che sapevo di questa orrenda sorte, perché poteva far passare davanti ai Miei Occhi le Beatitudini del Regno di Luce come anche le sofferenze ed i tormenti nel regno dell’oscurità e perché il Mio Amore era per voi come Miei fratelli caduti, cercavo una via d’uscita che potesse togliere via l’orrenda sorte. Io Stesso ho preso su di Me ogni colpa di peccato e con questa presi la via verso la Croce. Quello che hanno fatto a Me terrenamente, era per così dire soltanto il simbolo di ciò che significava per Me l’intero peso di peccati, un peso incommensurabilmente schiacciante, doloroso e che abbatte, che Mi gettava sempre di nuovo giù e che ho sopportato comunque per l’ultragrande Amore. Qualunque cosa il Mio Corpo poteva sopportare come dolori, l’ho preso su di Me, perché ho portato per voi il peso dei peccati, per questo volevo prestare l’Espiazione, che avreste dovuto espiare voi irrevocabilmente, per cui non sareste stati capaci nell’Eternità. Ma ho sofferto e lottato, ho davvero sudato Sangue, ho guardato in tutte le profondità dell’inferno, e paura e terrore strappavano la Mia Anima. Ho sopportato tutto ciò che avreste dovuto soffrire voi stessi. Ed il Mio Amore per voi Mi dava la Forza di perseverare fino all’ora della morte. Non c’è nessun paragone per queste Mie sofferenze, nessun uomo avrebbe sopportato questa misura, ma Io Mi Sono offerto liberamente perché sapevo, che soltanto così poteva essere portata a voi la liberazione dalle catene di Satana. Sapevo già prima ciò che Mi aspettava, e portavo anche con Me questo peso, ho percorso coscientemente la via la cui meta finale era la Croce, ma attraverso questo Mio Sapere soffrivo indicibilmente e perciò non potevo mai Essere lieto in mezzo ai Miei. Vedevo la sciagura messa sulle anime, vedevo l’insuccesso del loro cammino terreno, se avessi fallito e non portassi loro la salvezza dal peccato e dalla morte. E questo Mio sapere rafforzava la Mia Volontà, in modo che Mi rassegnavo senza resistenza nel Mio Destino, che è stata lo scopo e la meta del Mio Cammino terreno. Ma dovevo lottare fino alla fine, fino alla fine il peso aumentava così immensamente davanti a Me, che sentivo scomparire la Mia forza e perciò come Uomo invocavo Dio di far passare da Me il Calice. Ma la Forza del Mio Amore era più forte che la Mia debolezza umana. Ed il Giorno del Mio indicibile soffrire ed il Mio morire sulla Croce è diventato per voi uomini il Giorno della Redenzione da ogni colpa. Ed il sapere questo Mi ha fatto prendere su di Me tutto pazientemente, in modo che alla fine ho potuto esclamare: “E’ compiuto.... ” E la Mia Anima poteva ritornare là da dove era venuta, perché attraverso la Mia morte ha avuto luogo la totale unificazione con il Padre, dal Quale Ero anche una volta proceduto.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6234 Morte e Resurrezione – La Vita

10 aprile 1955: Libro 67

Ho percorso la Via che Mi era presegnata, che dovevo però percorrere liberamente per raggiungere la meta, per Essere totalmente unito con il Padre dall’Eternità. Ho percorso la via attraverso la morte alla Vita, attraverso l’oscurità alla Luce. Ed ho dimostrato agli uomini la Luce e la Vita attraverso la Mia Resurrezione il terzo giorno. Dovevo bensì subire la morte, ma per entrare ora nella Vita eterna, perché “Vita” è soltanto nel collegamento con Dio, il Quale E’ in Sé “eterna Vita”.

Si tratta di una cosa molto più grande che voi uomini intendete così facilmente sotto la Parola “Vita”. E’ la divinizzazione di ciò che era creato, che era posto come meta al creato e per raggiungere questa definitiva divinizzazione, dev’essere vinto l’abisso, dev’essere percorsa una via che conduce oltre la morte alla Vita. E morte è tutto ciò che è lontano da Dio. La Via alla Vita è la Via verso Dio, e dato che il creato nella maggioranza era primariamente “caduto”, ora doveva “risorgere”. E deve ritornare dall’oscurità alla Luce, deve uscire dalla notte di tomba, in cui ha languito per tempi eterni e di entrare nella Luce del giorno.

Io Sono risorto dai morti, Io ho fornito a voi uomini la dimostrazione, che anche voi potete risorgere alla Vita, benché terrenamente subiate la morte. Vi ho dimostrato che la morte è vincibile, che voi tutti potete uscire dalla notte di morte ed entrare nella Luce del giorno, se Mi seguite, se vivete come Io ho vissuto sulla Terra: se conducete un cammino di vita nell’amore. Perché allora ottenete l’avvicinamento a Dio, allora può aver luogo l’unificazione con Dio ed allora per voi non può più esistere nessuna morte, perché vi siete appunto uniti con la “Vita”, ma dovete comunque deporre il corpo terreno, che vi è solo d’ostacolo per una Vita nella Libertà e Beatitudine.

Quindi,dovete morire in modo terreno, la vostra anima sale dalla tomba che la teneva prima rinchiusa; entra raggiante nel Regno che è la sua vera Patria; sorge dal buio alla Luce. Quello che è successo di Me, avverrà anche su di voi, e perciò non dovete più temere nessuna morte, perché le ho tolto ogni spavento. Io Sono risorto il terzo giorno diventando visibile per i Miei discepoli, che dovevano contemplare il Mio Corpo spiritualizzato, affinché credessero loro stessi e che potessero andare in tutto il mondo ed annunciare che Io vivo.

Ma prima della Mia morte sulla Croce gli uomini rimanevano ancora nell’abisso anche dopo la loro morte, la via non era ancora stata resa libera per l’entrata nel Regno di Luce e perciò dovevo scendere anche nell’abisso dopo la Mia morte e costruire anche da lì un ponte verso l’Alto, nel Mio Regno e Mi potevano seguire tutte le anime che languivano nell’abisso. Il Mio Amore chiamò anche loro di seguirMi. Anche per le anime nell’abisso era venuto il giorno della Resurrezione, anche loro potevano giungere alla Vita attraverso la Mia Opera di Redenzione, perché la morte era vinta attraverso la Mia Opera dell’Amore ed all’eterna Vita risorgeranno tutte le anime che, come Me, cercano l’unificazione con il Padre dall’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6235 Il tempo della lotta prima della fine – Oppressioni

11 aprile 1955: Libro 67

Dovrete sostenere ancora una difficile lotta contro voi stessi ed anche contro i vostri nemici, verrete oppressi dall’esterno, che vi sarà difficile accettare tutto e perciò dovete anche lottare con voi stessi, affinché la materia terrena non diventi la vostra disgrazia, che rinunciate a Me per via della materia, perché fareste un cattivo scambio, perché dura soltanto breve tempo, quando il vostro corpo deve languire e vivere in condizioni disagevoli, perché Io abbrevierò i giorni per via degli uomini, perché so che hanno bisogno di molta Forza per resistere contro i loro nemici. Poi riceveranno la ricompensa per la loro fedeltà. Perciò avverto ed ammonisco voi uomini, a non lasciarvi schiacciare, qualunque cosa venga su di voi. Tutto questo deve precedere e così deve anche essere pretesa da voi la decisione; ma allora dovete anche sapere, che presto ci sarà la fine, che Io verrò per portarvi via e che proprio questa dimostrazione nella fede vi dà l’impronta dei Miei. Perciò ricordatelo sempre, che gli uomini possono ben uccidere il corpo, ma non la vostra anima, e se credete questo fermamente, anche il vostro corpo sopporterà tutto ed Io vi darò la Forza, affinché non percepisca tanto quanto ne ha l’apparenza per i prossimi. Sarà bensì una lotta che dovrete condurre contro voi stessi, ma soltanto fino al momento che vi immergete nella Mia Parola, finché lasciate parlare Me Stesso a voi, allora fluirà attraverso voi una magnifica calma e Forza ed allora non indugerete un attimo, non rinuncerete a ciò che si pretende da voi, ma difenderete la vostra fede con le Parole che il Mio Spirito vi ispira. Non sentirete più nessuna paura, ma sarete confessori di Me con cuore gioioso, appena viene pretesa da voi la dichiarazione per Me ed il Mio Nome. Ma per questo vi ammonisco, di lasciarMi parlare a voi già prima il più sovente possibile, vi ammonisco per questo, affinché raccogliate già in voi la Forza, affinché non giungiate nelle oppressioni interiori, affinché sappiate ciò che è dinanzi a voi e nel cuore vi stacchiate già dapprima da tutto ciò che vi verrà comunque tolto, se volete rimanere fedeli a Me. Non avete davvero nulla da temere, se il vostro cuore Mi appartiene totalmente; questa lotta è difficile solamente per i tiepidi, ed a costoro parlo perciò insistentemente, affinché si debbano preparare al tempo di lotta, quando si tratta di dimostrare la fedeltà a Me oppure di rinnegare Me per via del mondo e dei suoi beni. Anche voi dovrete prendere la via verso la Croce, ma anche voi potete essere vincitori della morte, perché il Mio Amore vi starà sempre a fianco aiutando, appena siete pronti a testimoniare per Me. Ma vi devo sempre di nuovo indicare, che sarà una lotta, che non vi dovete appropriare della palma della vittoria senza fatica, ma che siete capaci di sostenere la lotta e perciò vi dovete soltanto preparare che dobbiate rimanere in costante contatto con Me e poi otterrete anche costantemente la Forza di perseverare fino alla fine. Voi che potete ricevere la Mia Parola, siete benedetti, perché accogliete costantemente la Forza e potete dare oltre la Parola anche con la sua Forza. Allora dovrete adoperarvi particolarmente, per venire in aiuto anche ai deboli, per rialzarli e per rendere loro chiaro il significato di una decisione per oppure contro di Me. Vi sto preparando particolarmente per questo tempo di lotta, e non avrete nemmeno da temere nessun fallimento, perché vi siete offerti come combattenti per Me ed Io Stesso combatto al vostro fianco. Ma dovete essere attivi senza sosta per rappresentare Me e la Mia Parola anche prima, dovete affermarvi come Miei veri servitori sulla Terra, che eseguono sempre soltanto l’Incarico del loro Signore ed annunciano Me ed anche la vicina fine. Dovete lasciarvi guidare volonterosamente e riconoscere tutto come la Mia Guida. Il vostro lavoro sarà benedetto e porterà frutto nel tempo in arrivo della lotta. Voi stessi amministrerete la vostra funzione colmi di Forza e distribuirete la Forza nella misura più abbondante a tutti coloro, che vi vogliono ascoltare e rimanere fedeli a Me.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6513 L’Espiazione della colpa attraverso Cristo

30 marzo 1956: Libro 70

Prendere su di Me la sofferenza dell’umanità era indicibilmente difficile. Non esisteva una cattiva azione che non doveva avere effetto sugli uomini, ed avreste dovuto soffrire in modo incommensurabile, se aveste dovuto estinguere da voi tutti i peccati che gravavano su di voi. Ed il peccato della ribellione di una volta contro Dio era già da solo così grande, che non lo potevate espiare, né nel vostro stato legato, né nello stato come uomo. Perciò ho preso su di Me ogni vostra colpa, ho catturato l’effetto di ogni cattiva azione, ho caricato tutto sul Mio Corpo umano, e questo espiava ora la vostra colpa attraverso il soffrire e morire oltremodo tormentoso sulla Croce. Per questo Mi ha mosso il Mio Amore per aiutarvi. E tutto lo spirituale di Luce, tutti gli esseri primordiali creati che Mi sono rimasti fedeli, colmava lo stesso Amore. Ma l’Amore non lascia andare perduto nulla, l’Amore non lascia nulla nell’oscurità, nella miseria e tormento. L’Amore Stesso si è offerto per la Salvezza, per l’Estinzione della grande colpa. In un Essere di Luce e colmo d’Amore, l’Amore Stesso discese sulla Terra. Ma ciò che ora doveva aver luogo sulla Terra, doveva avvenire in una Forma umana; l’Amore doveva rivestire un abito umano, Io Stesso dovevo incorporarMi nella carne e perciò ho preso dimora nell’Uomo Gesù, il Quale però Era così senza peccato e puro, che Io ho potuto manifestaMi in Lui. E quest’Uomo Gesù ha espiato la vostra colpa, quest’Uom Gesù ha preso sulle Sue Spalle l’immenso peso di peccato dell’umanità e con ciò andava sulla Croce. Ed anche se vi viene sempre di nuovo descritta la sofferenza disumana, non la potrete afferrare in tutta la sua profondità, perché a questo vi impedisce la imperfezione del vostro essere. Le Sue sofferenze erano incomparabilmente difficili, ed Egli lo sapeva già molto tempo prima, perché Era colmo del Mio Spirito, perché Io Stesso ho preso Dimora in Lui e perciò sapeva anche tutto, della Sua Missione ed anche della Sua morte sulla Croce. La Sua Anima tremava, perché Lui Era Uomo, e la Sua Divinità ottenuta tramite l’Amore Gli dava bensì la Forza, ma non diminuiva la misura di sofferenze. Un Uomo E’ andato sulla Croce, Che voleva soffrire per i Suoi prossimi per aiutarli. Perché quest’Uomo sapeva della incommensurabile sofferenza di coloro che venivano tenuti legati nell’abisso dal Mio avversario. Gesù sapeva che doveva essere portato un Sacrificio, per riscattare le anime da quest’avversario. Lui sapeva che la grande colpa di peccato doveva essere espiata, per soddisfare la Giustizia del Padre, il Quale non poteva accogliere nella Sua Casa nessun figlio carico di colpa. Lui Mi voleva riportare i Miei figli, Lui voleva pagare il prezzo di riscatto per le anime. E dato che la colpa era gigantesca, anche il Sacrificio doveva essere insolitamente grande. E perciò sapendo questo l’Uomo Gesù ha preso su di Sé l’ultragrande sofferenza, perciò ha lasciato succedere su di Sé ciò che nessun uomo eccetto Lui avrebbe sopportato. Egli percorse coscientemente la Via verso la Croce e soffrì indicibili tormenti, che infine terminavano con la morte più dolorosa sulla Croce. Misurare la Grandezza dell’Opera di Misericordia sull’umanità non è ancora possibile per voi uomini, ma dovete sempre di nuovo chiamarvi a mente che Lui Era totalmente senza colpa e che ha sofferto per voi, che senza la Sua Opera di Redenzione non avreste mai più potuto ritornare dall’abisso al Padre. Io Stesso Ero nell’Uomo Gesù, l’Amore Lo colmava, senza il Quale non avrebbe mai più potuto compiere quest’Opera, ma Io dovevo tenerMi in silenzio in Lui nelle ore più difficili del Suo percorso di sofferenza, perché un Uomo doveva soffrire e morire, perché la Divinità in Lui non poteva soffrire, la Divinità non poteva nemmeno estinguere nessuna colpa senza l’Espiazione secondo la divina Giustizia. Quello che per voi uomini è ancora inafferrabile, lo potrete comprendere una volta in tutta la sua profondità, ed allora potrete anche prendere parte in quest’Opera più grande della Misericordia. L’Uomo Gesù attraverso il Suo Essere Uomo, stava nella vostra sfera, e perciò la Sua Anima soffriva così terribilmente, dato che Era discesa dall’Alto, dal Regno della Luce, e che guardava nell’oscurità più profonda e veniva oppressa dalle forze dell’inferno. Perciò l’Uomo Gesù non ha sofferto solamente corporalmente, ma ha dovuto subire i più profondi tormenti dell’Anima, che aumentavano ancora migliaia di volte le Sue sofferenze. Ma Lui ha portato a voi uomini la Redenzione dal peccato e dalla morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6514 La Resurrezione alla Vita

31 marzo 1956: Libro 70

Gli uomini devono risorgere alla Vita. Devono risorgere dalla loro tomba e salire nella Luce, devono sfuggire alla morte ed ora poter essere attivi con la Forza, cioè “vivere”. Sono morto per voi uomini sulla Croce e con ciò vi ho dimostrato la Mia Resurrezione il terzo giorno, che ho vinto la morte, che non c’è bisogno di nessuna morte eterna, che quindi anche voi potete risorgere all’eterna Vita, se camminate come Me sulla via terrena, se conducete una vita nell’amore. Allora vincete colui che ha portato la morte nel mondo, allora attirate a voi continuamente la Forza dell’Amore di Dio, e poi per voi non esiste più nessuno stato di assenza di Forza e di Luce, allora il corpo può scomparire, e l’anima esce dal suo involucro nella Luce raggiante, risorge dalla sua tomba e vivrà eternamente. Era stato un cammino della sofferenza amara, che ho percorso sulla Terra, e sovente Sono stato preso da paura che potessi fallire, perché sapevo della Mia Missione che Mi ha fatto discendere sulla Terra come Spirito d’Angelo. L’involucro umano Mi opprimeva e Mi ha fatto sovente dubitare del Vigore della Mia Volontà e della Mia Forza. L’involucro umano Mi ha reso timoroso e scoraggiato, e nulla Mi è stato risparmiato di lotte e sofferenze interiori, ho sofferto indicibilmente già prima attraverso queste paure che sorgevano a volte, di non essere all’altezza della Mia Missione. Ma l’Amore per i prossimi cresceva e con lui anche la Forza. Sapevo che come Uomo dovevo lottare ed Essere Vincitore, se volevo aiutare i prossimi a diventare liberi dal potere dell’avversario, dato che pretendevo da loro di percorrere la stessa via per poter risorgere alla Vita, ma perché non avrebbero mai potuto percorrere la via di un Dio nella loro costituzione aggravata di peccato. Perciò Io Ero bensì senza peccato, cioè la Mia Anima era dall’Alto, ma il Corpo era nella stessa costituzione come quello dei Miei prossimi e quindi avevo anche da lottare contro tutte le bramosie, debolezze e stati opprimenti, per i quali esisteva solamente un mezzo: l’Amore. Perciò voi uomini potete uscire pure come vincitori da questa vita terrena, se conducete come Me una vita nell’amore, perché questo è la Forza che supera tutto, al quale nulla può resistere. E vi ho dimostrato questa Forza come Uomo attraverso la Mia Resurrezione il terzo giorno. La Mia Anima uscì dalla tomba, ed ho preso con Me tutte le sostanze spiritualizzate del Corpo, un procedimento, che si svolge in ogni anima, soltanto che questo procedimento, perché puramente spirituale, non è visibile per gli uomini ancora terreni, mentre Io Stesso ho lasciato svolgersi visibilmente questa Resurrezione, per dare a voi uomini la dimostrazione di una Resurrezione all’eterna Vita dopo la morte. Perciò nessun uomo deve temere la morte del corpo, perché svanisce soltanto il guscio, ma il nocciolo rimane esistente. L’anima sfugge al corpo ed entra nell’eterna Vita, premesso che cammini nella via della Mia successione, la via dell’amore. La Mia Resurrezione il terzo Giorno ha incoronata la Mia Opera d’Amore e di Misericordia, che per Me come Uomo era smisuratamente difficile, ma l’Umano in Me con ciò aveva raggiunto la totale Unificazione con il Divino, che è la meta di tutti voi nella vita terrena, che però non avreste mai raggiunto senza il Mio Aiuto. Ho vissuto per voi uomini la vera Vita come esempio e, perché eravate troppo deboli per poterla eseguire, l’ho conquistata per voi attraverso la Mia morte sulla Croce, le Grazie per la fortificazione della vostra volontà, dei quali voi tutti vi potete servire, per poi raggiungere anche con sicurezza la vostra meta. Non dovete temere la morte, perché risorgerete, proprio come Io Sono risorto il terzo giorno. E potete entrare alla Vita nella Magnificenza, ma dovete avere la volontà, altrimenti la notte della morte vi può tenere catturati ancora per molto tempo. Ma il vostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo vi viene prendere dalle vostre tombe, appena Lo invocate.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6809 Vivere l’Opera di Redenzione nell’aldilà

19 aprile 1957: Libro 73

Comunque vi vengono descritti le sofferenze e tormenti della Mia Via Crucis e la Mia morte sulla Croce, non potete misurare, quale Opera di Compassione ed Amore ho compiuto per voi. Ma una volta potrete anche voi essere testimoni, una volta nella retrospezione voi stessi potrete sperimentare tutto ed allora vi sarà evidente il Mio infinito Amore che Mi ha mosso a quest’Opera di Redenzione. Perché appena avete raggiunto un certo grado di Luce, per voi non esiste più nessun concetto di tempo e quindi potete anche vivere il passato come presente. E sarete sopraffatti da un avvenimento, che nessuna bocca d’uomo è in grado di riferire e che nessun intelletto d’uomo può afferrare, per quanto vi venisse descritto bene. Perché le sofferenze ed i tormenti erano incommensurabili, per cui, Io, anche se Uomo, ho sofferto indicibilmente sotto la sporcizia del peccato che contraddiceva il Mio Essere puro, divino. Come Uomo ho comunque celato in Me la Pienezza dell’eterna Divinità, quindi non potevo concedere contemporaneamente l’accesso all’avversario, che però attraverso il Miei aguzzini si è spinto a Me e perciò Mi ha indotto alla più estrema difesa in modo, che il Mio Corpo e la Mia Anima dovevano soffrire dei tormenti, che voi uomini non potete comprendere, perché per voi il contrasto fra immacolatezza e peccato non è quasi comprensibile. Ma il Mio Corpo era ancora rivolto al terreno, ha percepito tutte le sofferenze e tormenti in ultramisura, l’Anima Si difendeva contro i Suoi oppressori ed aumentava i tormenti ancora molteplice volte, (ha sofferto molto di più i tormenti), perché guardava nell’inferno più profondo, Si vedeva di fronte alla più grande scelleratezza, vedeva gli abissi che La facevano rabbrividire e tutte le Sue paure e spaventi venivano ancora trasferiti al Corpo in modo, che ogni altro uomo non avrebbe potuto davvero subire la morte sulla Croce, perché già dapprima avrebbe perduto la sua vita terrena sotto le mani dei suoi aguzzini. Ma ho avuto Compassione anche di costoro, perché sapevo che si trovavano nel potere del Mio avversario e quindi si sfogavano su di Me su suo incarico. E perciò volevo prendere su di Me la più grande misura in sofferenze, perciò volevo condurre alla fine l’Opera di Redenzione, per portare anche a costoro la Salvezza, per liberare anche loro dal suo potere. Quello che si è svolto nel giorno della Mia Crocifissione sulla Terra, si svolge sempre e sempre di nuovo nel Regno spirituale visibile a tutte le anime che stanno nella Luce e che lodano sempre di nuovo il Mio Amore e Compassione in vista del Sacrificio d’Espiazione per l’intera umanità. Ma non, che il procedimento si ripeta costantemente, ma che tutto lo spirituale di Luce vive il passato nella retrospezione come presente, che gli è visibile in ogni momento il passato, presente e futuro, perché per gli esseri di Luce non esiste più nessuna limitazione, quindi è escluso anche qualsiasi concetto di tempo. Se voi uomini sulla Terra cercate di immaginarvi l’Opera di Misericordia dell’Uomo Gesù, sarà sempre soltanto un debole paragone per ciò che una volta voi stessi potrete sperimentare, perché vi potete bensì portare davanti agli occhi gli avvenimenti esteriori, ma non l’innominabile sofferenza che l’Anima di Gesù ha dovuto subire e che diventa comprensibile solamente, quando un’anima sta nella Luce e sà degli spaventi dell’oscurità, quando sà che cosa significa, dover scambiare il Regno di Luce con il regno dell’oscurità ed ora essere esposto a tutti i poteri demoniaci. L’Anima dell’Uomo Gesù Era venuta liberamente dal Regno di Luce ed ha cercato di pareggiare tutte le influenze contrarie con l’Amore. Ma persino questo Amore non poteva impedire che l’avversario si impossessasse del Suo Corpo, che tutte le forze dell’inferno si sono messe alla prova su di Lui. E perciò ha preso su di Sé pazientemente anche la sofferenza più difficile: Ha percorso la Via verso la Croce. Egli ha lasciato passare su di Sé tutte le ingiurie e maltrattamenti ed ha costretto la Sua Anima ed il Suo Corpo di perseverare fino alla morte sulla Croce. Perché il peso del peccato dell’umanità era incommensurabilmente grande, e perciò anche l’Opera d’Espiazione doveva essere smisuratamente sofferta. Io Stesso Ero nell’Uomo Gesù, Io Stesso Gli davo la Forza, ma non determinavo la Sua Volontà, soltanto che come l’Amore che dimorava in Lui, era la Forza che Lo rendeva capace di eseguire il Sacrificio della Croce. E perciò il Sacrificio della Croce non è da valutare come opera d’uomo, ma era stata compiuta per voi uomini da Me Stesso in Gesù Cristo. E perciò potrete anche afferrare il grande Significato e l’incommensurabile sofferenza solamente, quando voi stessi nella retrospezione nel Regno spirituale la sperimenterete, per poi anche lodare e glorificare Colui il Quale vi ha redento dal peccato e dalla morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6810 La Resurrezione il terzo giorno

20 aprile 1957: Libro 73

Come voi uomini vi dichiarate verso la Mia Opera di Redenzione, è determinante se credete in una vita dopo la morte, in una resurrezione dalla tomba e nell’entrata nel Regno dell’aldilà, perché l’Opera di Redenzione, il Mio soffrire e morire sulla Croce, ha trovato il Suo incoronamento nella Resurrezione il terzo giorno, che doveva confermare tutte le precedenti dottrine, che doveva dare agli uomini per questo una dimostrazione che con la morte del corpo la vita non è cessata, ma ora inizia la Vita spirituale, se l’uomo ha vissuto secondo la Mia Dottrina. Questa Mia Resurrezione viene bensì messa in dubbio e viene presa per conoscenza come leggenda e non può nemmeno essere dimostrata, tali Insegnamenti possono essere soltanto creduti oppure rifiutati. Anche la fede è un effetto della Mia Opera di Redenzione oppure un segno del fatto, che l’uomo è redento attraverso Gesù Cristo, perché crede in Lui come il divino Redentore e quindi valuta anche le Grazie dell’Opera di Redenzione.

Che il Mio Corpo sorse visibilmente dalla tomba non significa però, che sia risorta “la carne”, ma il Mio involucro corporeo si era totalmente spiritualizzato attraverso il soffrire e morire sulla Croce, era l’Abito dello Spirito, che l’Anima aveva assunta e che Mi faceva diventare visibile per gli uomini per mostrare loro, che la morte ora aveva perduto ogni spavento, perché avevo vinto la morte. Il Mio cammino terreno doveva disegnare agli uomini la via che conduceva dall’abisso verso l’Alto.

Ho allacciato a tutti i Miei Insegnamenti la Promessa, che li attende una Vita eterna. Ma pretendevo la fede in Me in Cristo. Questa l’ho trovato solo in pochi e persino che i Miei discepoli erano di fede debole, ed erano spaventati a morte, quando Mi Sono dato nelle mani dei Miei nemici. La loro fede non era ancora così forte che Io Ero Padrone anche sulla morte, e perciò non hanno pensato alle Mie Parole: “Dopo tre giorno voglio riedificare il tempio …” Erano presi da grande afflizione tutti coloro che erano i Miei più stretti seguaci, per loro era crollato qualcosa, quando dovevano vedere la Mia morte sulla Croce. Volevo venir loro in Aiuto, per fortificare di nuovo la loro fede e dare loro contemporaneamente la dimostrazione, che Io Sono un Signore sulla Vita e sulla morte.

Per questo motivo ho lasciato svolgersi qualcosa di visibile che però è destinato a tutte le anime che non possono morire, ma si risvegliano in un altro Regno, che però è costituito secondo il loro cammino sulla Terra. L’anima abbandona il corpo, ma questo, non ancora maturato, rimane indietro e perciò l’uomo non ha nessuna dimostrazione per una resurrezione dopo la morte, che però non gli può nemmeno essere data per via della libertà della sua volontà. Ma Io ho potuto far risorgere il Corpo contemporaneamente, perché le sue sostanze si erano spiritualizzate, e quindi anche questa Mia Resurrezione il terzo giorno non ha da essere messa in discussione. Ma non tutti gli uomini potevano contemplarMi, soltanto i Miei, ai quali Io ero apparso, perché avevo loro annunciato la Mia Resurrezione il terzo giorno e perché lo permetteva anche il loro grado di maturità. Ma coloro che trovavano la Mia tomba vuota, si sono cercate sufficientemente altre spiegazioni per la scomparsa del Mio Corpo, e per questo per costoro non era una costrizione di fede. Io Ero risorto dai morti. Gli uomini potevano uccidere soltanto il Mio Corpo, e persino questo non era sottoposto alle leggi della natura dopo la Mia morte sulla Croce, perché era diventato libero da ogni catena.

Solo raramente un uomo raggiunge sulla Terra il grado di maturità in modo, che le sostanze del corpo si possono adeguare all’anima dopo la morte terrena del corpo, e perciò la fede in una resurrezione è soltanto oltremodo debole o collegata a falsi concetti. Perciò dev’essere preceduta la Redenzione attraverso Gesù Cristo, perché un uomo che è ancora aggravato con la sua colpa di peccato, si trova anche totalmente ancora sotto il potere del Mio avversario. Costui soffocherà ogni pensiero ad una possibile Resurrezione, influenzerà gli uomini sempre in senso negativo e presenterà loro anche la Mia Opera di Redenzione e la Mia Resurrezione come non degna di fede. Ma che la Resurrezione si è comunque svolta il terzo giorno, non ne dubiterà quasi nessun uomo che si dichiara pienamente per Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione, perché a lui lo dice il Mio Spirito ed i suoi pensieri vengono quindi guidati bene da Me, perché attraverso il Mio Spirito posso agire in ogni uomo che ha di nuovo trovato Me in Gesù Cristo. Non gusterà nemmeno più la morte, perché entrerà nella Vita, che Gesù Cristo gli ha promesso. E’ sfuggito alla morte, perché è sfuggito a colui che ha portato la morte nel mondo. E’ sfuggito a costui, perché si è rifugiato in Me in Gesù Cristo, è risorto dalla morte già al momento della sua dedizione a Gesù Cristo, solo ora è diventato vivente e non perderà in eterno la sua Vita.

Nemmeno il miscredente svanirà, anche lui perderà soltanto il suo corpo terreno, ma non l’esistenza della sua anima, soltanto questa entrerà nel Regno dell’aldilà in uno stato che è pari alla morte. La tomba la terrà ancora rinchiusa, e se Gesù Cristo Stesso non rotolerà via la pietra tombale, lei rimarrà anche nella sua tomba. Ma il divino Redentore E’ morto sulla Croce per tutti, ed una volta suonerà per ogni anima l’ora della resurrezione, perché una volta lei stessa invocherà Me in Gesù Cristo Che non lascerà echeggiare invano la sua chiamata. Allora salirà dalla tomba e si risveglierà alla Vita, allora scomparirà da lei il buio della tomba e potrà vedere la Luce, perché Sono morto per tutti gli uomini ed anche coloro, che riposano nelle loro tombe, prenderanno conoscenza che Io Sono risorto dai morti e che darò la Vita anche ad ognuno che desidera vivere.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6811 La resurrezione alla vita di ciò che è morto

21 aprile 1957: Libro 73

L’umanità giaceva nei legami e non sarebbe diventata libera in eterno, se non Mi fossi sacrificato, per riscattare le anime degli uomini da colui che li teneva legati. Il Mio ultragrande Amore Mi ha mosso di portare il Sacrificio, di pagare il prezzo di riscatto, che Mi dava il diritto di strappare le anime al Mio avversario, se loro stesse si volevano staccare da lui e seguire Me. Il Sacrificio che ho portato attraverso la Mia morte sulla Croce, valeva per tutto lo spirituale una volta caduto, valeva per gli uomini del passato, del presente e del futuro, era stato portato per lo spirituale, che una volta ha percorso come uomo il cammino sulla Terra e che deve ancora percorrere. Ho riscattato la libertà per ogni essere che il Mio avversario una volta ha tirato giù nell’abisso e lo teneva là legato in catene e l’ho pagato con il Mio Sangue, e nessun essere ha più bisogno di rimanere oltre nell’abisso, com’è la sua propria volontà. Ma esso stesso deve aver la nostalgia di salire dall’abisso, deve desiderare di giungere in Alto, deve desiderare di arrivare di nuovo a Me, dal Quale una volta si è allontanato liberamente. Attraverso il suo allontanamento di una volta da Me era quindi capitato nella morte, perché l’abisso significa per l’essere totale assenza di Luce e Forza, lo stato di morte. Affinché dovesse quindi risorgere dalla morte alla Vita, affinché l’essere potesse salire ed uscire dalla sua tomba alla nuova Vita, ho riscattato attraverso la Mia morte la Vita per ciò che era morto, e nessun essere non necessita più di rimanere nell’eterno morte, ogni essere può risorgere, proprio come Io Sono risorto il terzo giorno. Ma il Mio avversario vorrà ostacolare gli esseri di sfuggire al suo reame, e perciò devono essere aiutati perché da soli non possono elevarsi e perché il Mio avversario tiene saldamente chiuso la tomba, che circonda gli esseri nell’oscurità. Una invocazione a Me però compenetra anche le tombe più dense, un’invocazione a Me in Gesù Cristo fa accorrere Me Stesso in Aiuto dell’anima debole e tormentata, ed il Mio avversario non può davvero resistere a Me Stesso, deve allontanarsi, perché ho pagato il prezzo di riscatto e quindi non ha più nessun diritto sull’anima, che vuole uscire dalla tomba dell’oscurità, dalla tomba del peccato e della rovina. Comprendete ora il Significato della Mia Opera di Redenzione, del Mio Sacrificio della Croce, che è stato compiuto per la Salvezza dello spirituale una volta caduto? Comprendete perché soltanto la vostra propria volontà compie questa Redenzione, perché voi stessi dovete voler salire dalla tomba, prima che Io possa rotolare via la pietra tombale? Il Mio avversario ha un diritto su di voi finché gli concedete il diritto, finché non vi difendete contro le catene che egli vi ha imposte, finché non invocate Colui il Quale Solo può sciogliere queste catene. Vi giunge la Forza di liberarvi appena Mi riconoscete in Gesù Cristo, appena desiderate di essere redenti da Lui e chiedete il Suo Aiuto. Allora il Mio avversario non può più trattenervi, vi deve liberare, allora deve tollerare che Io rotolo via la pietra tombale e vi aiuto alla resurrezione, perché ne ho conquistato il Diritto attraverso la Mia morte sulla Croce. Ho pagato il prezzo di riscatto per voi e perciò non è indifferente, se voi uomini sulla Terra riconoscete o no il divino Redentore Gesù Cristo, perché siete infelici finché giacete nella tomba. E così verrà per ogni anima il giorno della resurrezione, come Io Stesso Sono risorto il terzo giorno e vivrete e non perderete la Vita in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6812 Indicazioni sulla fine di un periodo di tempo

22 aprile 1957: Libro 73

Voi entrate in un nuovo stadio di sviluppo, perché si completa un periodo di salvezza ed uno nuovo prende il suo inizio. Già sovente vi è stato detto, senza però trovare credibilità da voi uomini. Ma malgrado sia del massimo significato che voi vi crediate, perché voi stessi decidete, se nel vostro nuovo sviluppo andate avanti o indietro, ma questi sono due destini totalmente diversi che vi attendono - o estremamente meravigliosi e belli, oppure terribilmente strazianti. Da ora la vostra vita non procede più così monotona, come finora, ma arriva un grande sconvolgimento, come voi non siete in grado di immaginare, e per questo voi continuate a vivere così indifferenti, anche se vi viene sempre di nuovo fatto notare. Ma voi non credete, che cosa vi viene annunciato dai Miei messaggeri e voi ve ne pentirete amaramente che non avete accettato questo ed ancora meno eseguito, ciò che vi veniva consigliato. La Mia Parola è l’unica possibilità per farvi notare ciò che vi attende, e per questo parlo di nuovo attraverso la bocca d’uomo e vorrei trovare da voi fede finché non diventate riflessivi e voi stessi vi rendete una volta conto del vostro cammino di vita. – Chi però ascolta la Mia Parola? Chi la riconosce come la Voce di suo Padre, Colui che vuole salvare i suoi figli dalla rovina? La superbia spirituale degli uomini è troppo grande, perché considerano il loro proprio pensiero degno della massima stima e non vogliono accettare nulla, perché credono di non aver bisogno di alcun insegnamento. Loro si accontentano di un bene d’insegnamento morto, che ha perduto ogni forza guaritrice. E coloro che nel mondo si presentano come Miei rappresentanti sulla terra, loro stessi hanno troppo poco contatto interiore con Me, altrimenti potrebbero sentire da Me la stessa predica – gli stessi ammonimenti e avvertimenti. E loro Mi farebbero anche parlare attraverso la loro bocca, in modo che anche ai loro oratori potrebbe venire comunicato lo stesso, ciò che annuncio continuamente: - che voi vi trovate davanti ad una grande svolta, spirituale e terrena. Voi uomini pianificate però ancora molto in avanti, voi create ed agite, come se aveste ancora a disposizione tempi eterni. Non volete credere ad un termine di un epoca, che però vi sta poco dinanzi. – In fatti terreni siete ininterrottamente attivi, ma che cosa fate per la vostra anima? Perché non pensate pure anche a lei, dato che sapete, che una volta dovete morire e non potete portare i vostri beni terreni nel regno dell’aldilà? Ma se vi dico, che una fine improvvisa spezza la vita di tutti gli uomini, questo dovrebbe stimolarvi ad un lavoro maggiore alla vostra anima e farvi capire l’inutilità della caccia e tendenza terrena. Ma voi non credete e non potete nemmeno essere costretti a questa fede. Ma ciononostante dovete sentirlo ripetutamente da Me attraverso i Miei messaggeri che vi portano la Mia Parola. Perché non dovete poter dire che siete stati sorpresi senza preavviso. E perciò verranno sempre sulla vostra via ripetutamente degli ammonitori ed avvisatori, ma anche l’avvenimento intorno a voi deve contribuire affinché diventiate riflessivi. E beato chi bada a ciò e vi si dispone, che succede un grande cambiamento. Costui in verità certamente un tempo MI sarà grato, perché gli ho fatto notare ciò che arriverà. perché il tempo, che vi è stato assegnato per il perfezionamento spirituale, è compiuto.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7083 Venerdì Santo

4 aprile 1958: Libro 75

Pensate sempre soltanto al Mio infinito Amore per voi che Mi ha mosso a compiere per voi l’Opera di Redenzione. Ciò che l’Uomo Gesù ha vissuto e sopportato sulla Terra, lo ha fatto per Amore per i prossimi che Egli sapeva nella più grande miseria spirituale. Egli aveva già conoscenza come Uomo della grande colpa di peccato degli uomini e dell’assenza di speranza di divenire liberi da questa senza aiuto. Questa conoscenza era la conseguenza della Sua Vita d’Amore e per questo aveva Compassione dell’umanità e uiI la voleva aiutare. Contemporaneamente Egli però riconosceva anche la conseguenza del Suo Amore, che aveva da compiere una Missione, che Io Stesso Lo avevo inviato sulla Terra, affinché Egli Mi servisse da Involucro e quindi Io Stesso ho potuto compiere in Lui l’Opera di Redenzione per eliminare quella grande colpa di peccato. E secondo questa Missione si è compiuto il Suo Cammino terreno: una via d’incommensurabili miserie e sofferenze, che prima Lo avevano dovuto fare maturare e già la permanenza in mezzo agli uomini hanno preparato la Sua Anima. Perché la Sua Anima proveniva dal Regno di Luce giù nella tenebra. Ma l’Involucro terreno che celava l’Anima, doveva prima essere purificato mediante continue lotte contro le brame e passioni che le erano attaccate, per essere ora un Vaso d’Accoglienza degno per Me Stesso, Che Io ora colmavo totalmente e Sono divenuto Uno con Lui. Ed ora cominciava la sua vera Missione: di portare la Luce agli uomini, di annunciare loro la Verità, di predicare l’Evangelo dell’Amore e mostrare loro quindi la via e viverla d’esempio, che anche loro la devono percorrere, se dopo la loro morte vogliono entrare nel Regno di Luce e della Beatitudine – per poi in ultimo concludere la Sua via terrena con un’Opera di Misericordia ineguagliabile: con la Sua più amara via di sofferenza e della morte più dolorosa sulla Croce in Sacrificio per la colpa di peccato dell’umanità. E questa Missione l’ha ben compiuta un Uomo, ma Io Stesso Ero in quest’Uomo, Io Stesso come l’eterno Amore ho compiuto l’Opera di Redenzione, perché soltanto l’Amore era capace d’un tale Sacrificio, soltanto l’Amore poteva sopportare i tormenti della via della Croce e soltanto l’Amore poteva fornire la Forza per resistere pazientemente nella pienissima Consapevolezza fino alla Sua morte. Ed anche se l’Uomo Gesù sulla Croce ha esclamato le Parole: “Mio Dio, Mio Dio, perché Mi hai abbandonato”, quest’esclamazione era comunque soltanto una Confessione del fatto che la Divinità in Lui non Lo spingeva alla Sua Azione, ma che l’Uomo Gesù ha portato nella totale libera volontà il Sacrificio per i Suoi prossimi, che l’Amore in Sé Lo ha indotto all’esecuzione, ma che non Lo ha reso non libero nel Suo Pensare ed Agire. L’Uomo Gesù ha preso tutto il peso del peccato dell’umanità sulle Sue Spalle ed è andato con questo sulla Croce – nessuno di voi uomini può afferrare questa espressione in tutta la sua profondità. E’ vero che Io Stesso ho compiuto l’Opera di Misericordia, perché anche l’Uomo Gesù non sarebbe stato in grado, senza Amore, di prendere su di Sé questa misura di Sofferenze e Tormenti. Ma d’altra parte la “Divinità” non poteva soffrire e per questo la misura di dolori e sofferenze la doveva sopportare un’Anima capace di soffrire, un Uomo, il Cui Corpo era sensibile al dolore ed il Quale espiava in certo qual modo ciò che ha fatto divenire colpevole l’intera umanità davanti a Dio. E anche Quest’Anima ha sofferto indescrivibilmente, perché proveniva dal Regno di Luce e già la tenebra sulla Terra significava per Lei un indescrivibile tormento. L’Uomo Gesù Era “Mio Figlio” nel Quale Io avevo grande Compiacenza – Egli era rivolto a Me con tutti i Suoi Sensi, con tutto il Suo Amore. Egli Si è piegato in mezzo all’umanità peccaminosa e la Sua Anima Mi cercava inesorabilmente, il Suo Dio e Padre dall’Eternità, il Suo Amore Mi ha costretto ad un continuo Affluire in Lui e così poteva avere luogo l’Unificazione di Uomo e Dio oppure: il “Divenire Uomo di Dio” poteva svolgersi nel totale Ordine di Legge. Perché mai avrei potuto sceglierMi un involucro umano come dimora, che non fosse stato puro Amore, perché Io Stesso non avrei potuto unirMi con qualcosa di impuro. Ed ogni sostanza immatura veniva spiritualizzata mediante la via di sofferenza dell’Uomo Gesù, e contemporaneamente veniva tolta la colpa di peccato per l’intera umanità, perché l’Uno Si è sacrificato per Amore per i Suoi prossimi. L’Uomo Gesù ha magnificato con la Sua morte Me Stesso ed Io ho magnificato Lui, mentre ho eletto Lui come Involucro visibile per Me Stesso per l’eterno – mentre Io Stesso Sono diventato in Lui la Divinità visibile per tutti i Miei esseri creati, che si rendono degni per la “Contemplazione di Dio”. Finché rimanete sulla Terra, potete sempre tenere davanti agli occhi soltanto il Mio infinito Amore che vi ha aiutato alla liberazione mediante l’Opera di Redenzione. Ma potete comprendere questo Atto di Misericordia nella sua totale profondità soltanto quando voi stessi sarete entrati nel Regno di Luce, quando la Luce della conoscenza vi irradia di nuovo come un tempo. Allora anche voi stessi potete partecipare, voi stessi sperimenterete come presente e solo ora comprenderete il Mio infinito Amore, che ha fatto tutto per riconquistare i Suoi figli che un tempo ha perduto a causa di quella grande colpa della caduta da Me.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7084 La fede in una Missione dell’Uomo Gesù

5 aprile 1958: Libro 75

Per poter credere in Gesù Cristo e la sua Opera di Redenzione, in una Missione dell’Uomo Gesù e la sua esecuzione, non bastano le ricerche scientifiche oppure delle conoscenze acquisite intellettualmente, perché la Sua Missione era spirituale, e lo spirituale non si lascia sondare o dimostrare intellettualmente. L’Uomo Gesù è passato bensì sulla Terra proprio come ogni altro uomo, perché anche quegli insoliti fenomeni, che accompagnavano la Sua Nascita ed anche la Sua Vita terrena, possono ora soltanto ancora essere creduti. Possono essere spiegati naturalmente oggi come anche allora dagli avversari, per quanto esistano anche delle credibili testimonianze per tali fenomeni. Ma anche questo è stato da Me pianificato così, perché proprio la fede in Lui e la sua Opera di Redenzione non dovrebbe essere raggiunta per costrizione, ma dev’essere una faccenda della libera volontà di ogni singolo uomo. Questa fede poteva essere conquistata sotto certe premesse e richiederà sempre di nuovo queste premesse finché esiste la Terra, appunto perché si tratta della maturazione dell’anima, della totale liberazione dal Mio avversario. In ogni tempo potranno essere guidati degli uomini in un sapere, il cui più importante contenuto appunto è l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo ed agli uomini sarà possibile in ogni tempo di conquistare una fede viva in ciò che viene sempre deposto con il più grande fervore come leggenda, per cui non vi si lasciano mai portare tali dimostrazioni, che costringono l’uomo alla fede in Gesù Cristo. Agirò sempre di nuovo fra gli uomini nello Spirito. Ma un tale Agire dello Spirito non dovrà sempre essere una dimostrazione al cento per cento per i prossimi. Il sapere spirituale verrà sempre soltanto creduto e compreso da quegli uomini, che tendono loro stessi spiritualmente, che risvegliano il loro spirito in sé alla vita e che poi non necessitano davvero più di nessuna dimostrazione e che sono comunque colmi della convinzione interiore. Chi si avvicina intellettualmente a quelle questioni che riguardano Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione, si perde in molteplici pensieri e non ne trova l’uscita, perché cerca sempre soltanto di sondare dell’umano, soppesa ogni pro e contro ed alla fine è proprio così ignaro come prima perché, benché trovi delle dimostrazioni per l’Esistenza dell’Uomo Gesù, per i motivi della Sua condanna e la sua oltraggiosa morte sulla Croce, finché non conosce i motivi spirituali della Sua esistenza su questa Terra, finché non crede, che Io Stesso volevo creare ed ho creato in quest’Uomo Gesù un Collegamento con tutta l’umanità, finché in genere gli manca il sapere spirituale, è anche del tutto indifferente, il voler dimostrare la Vita terrena dell’Uomo Gesù oppure voler spiegare il Suo Agire terreno, perché è anche del tutto trascurabile per tali uomini, se Egli abbia vissuto sulla Terra oppure no e se la Sua Esistenza può essere dimostrata storicamente. E’ unicamente determinante riconoscere Gesù Cristo come il divino Redentore, come il Mio Inviato, il Quale ha servito Me Stesso come Involucro. Questo Mistero non è da sondare su vie intellettuali, ma molto facilmente da comprendere da uomini che Mi desiderano, che osservano i Miei facili Comandamenti dell’amore. Costoro risveglieranno in sé lo spirito, che dà loro la Luce su tutto ed in particolare sull’Opera di Redenzione. Perciò sarà possibile in ogni momento ottenere un pieno Chiarimento sull’Uno, il quale dev’essere riconosciuto come “Figlio di Dio e Redentore del mondo”. Il quale dev’essere riconosciuto perché ha celato Me Stesso e quindi il Suo riconoscimento è contemporaneamente il riconoscimento di Me Stesso, che una volta Mi avete negato e perciò siete anche caduti nello stato dell’assenza di conoscenza. L’Uomo Gesù adempie una Missione con la sua vita terrena: espiare questo vostro peccato di una volta. Finché questa Missione dell’Uomo Gesù non viene riconosciuta, finché quindi all’uomo manca anche la viva fede, egli rimane invariato in quello stato dell’assenza di conoscenza, ed allora non gli sarà nemmeno possibile cambiare intellettualmente questo stato. Ma appena comincia a considerare tutto dalla vedetta spirituale, che cosa richiede una vita d’amore fedele ai Miei Comandamenti, troverà anche la spiegazione per tutte le vicissitudini durante il cammino terreno di Gesù. Nemmeno allora potrà “dimostrare” nulla, ma interiormente sarà pienamente convinto di pensare in modo giusto. Crederà quindi vivamente, allora nemmeno il più acuto pensatore intellettuale potrà distoglierlo dalla sua fede, perché allora Gesù Cristo Stesso lo aiuta, allora agisce il Suo Spirito in lui, come lo ha promesso. Allora la volontà dell’uomo è rivolta a Me Stesso in Gesù Cristo e lui riconosce chiaramente e limpidamente ciò che a tutti gli altri è ancora nascosto.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7085 „Gesù, il mio Redentore, vive“

6 aprile 1958: Libro 75

Nel mondo spirituale vi è un Giubilo ed una Gioia sulla Mia Opera di Redenzione, perché a tutti gli esseri di Luce diventa sempre di nuovo evidente ciò che si è svolto sulla Terra, e loro Mi lodano e glorificano come il loro Salvatore da peccato e morte, Che ha aperto a loro la Porta al Regno di Luce. Loro sanno del significato spirituale del Mio soffrire e morire, della morte sulla Croce e della Resurrezione il terzo giorno. Loro sanno che tramite questa più grande Opera di Misericordia per l’umanità è assicurata una “resurrezione”, che non è caduta all’eterna morte e che per tutti gli uomini una volta suona l’ora della redenzione dopo un tempo infinitamente lungo della più dura prigionia.

E per questo il loro ringraziamento, il loro giubilo ed il loro amore per Me è incommensurabile ed aumenta, appena partecipano all’Opera di Redenzione, che possono sempre di nuovo vivere come nel presente, perché nel Regno di Luce non esiste nessun limite di tempo, perché vivono anche tutti gli avvenimenti del passato e del futuro come presente. E se gli uomini sulla Terra si immedesimassero pure in quel processo della Crocifissione e della Resurrezione di Gesù, anche loro ne trarrebbero la massima benedizione e nei loro cuori entrerebbero il giubilo e una profonda gratitudine, che Io Stesso in Gesù Cristo ho portato a voi uomini la liberazione dal peccato e dalla morte. Perché questo processo era unico, mai un uomo ha preso su di sé l’incommensurabile sofferenza e mai un uomo ha percorso in totale assenza di colpa la via della Croce più amara, che terminava con la Sua morte sulla Croce, benché molto sovente degli uomini si trovano in situazioni, dove la crudeltà prepara ai prossimi una sorte che sembra insopportabile.

Ma nell’Opera di Redenzione di Gesù Cristo si svolgevano dei processi spirituali, che aumentavano ancora di molto la sua sofferenza corporea, perché l’Anima si trovava nella più alta conoscenza e perciò poteva vedere tutto in trasparenza, sia la miseria spirituale che aveva colpito tutti gli uomini, che anche lo stato spirituale di coloro, che Lo tormentavano ed hanno compiuto su di Lui l’opera dell’oltraggio, che hanno fatto in modo che il Suo Corpo puro servisse ai loro miserabili vizi e cattivi istinti ed Egli li ha percepiti come inviati dell’inferno. Ma Egli ha resistito fino alla Sua morte. Ed Egli risorse in tutta la Gloria il terzo giorno di nuovo dalla tomba, che non poteva tenerLo prigioniero. E così questa Sua Resurrezione ha coronato l’Opera di Redenzione, perché per tutti coloro che si lasciano liberare tramite Gesù Cristo, una cosa è certa, che anche loro risorgeranno di nuovo alla Vita eterna.

La vita dell’uomo non termina comunque con la morte del corpo, perché l’anima non può morire, rimane eternamente esistente. Ma se lo stato dell’anima è poi uno stato della vita o della morte, questo dipende unicamente dal Divino Redentore Gesù Cristo, perché soltanto Lui può dare la Vita all’anima ed Egli è la Porta alla Vita nella Beatitudine. Quindi un’anima può entrare nel Regno dell’aldilà anche nello stato di morte e rimane anche in questo stato finché non invoca Gesù Cristo, che Egli le voglia dare la Vita.

Ma “chi crede in Me, non morrà in eterno”. Per ogni uomo l’ora della morte del corpo può anche già essere l’ora della resurrezione, nessun uomo deve temere l’ora della sua morte, perché Uno ha vinto la morte e Quest’Uno promette ad ognuno la Vita se crede in Lui. E così anche sulla Terra gli uomini potrebbero giubilare ed essere felici, se afferrassero l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo nel suo intero significato e ne volessero anche partecipare, allora per tutti gli uomini la morte ha perduto il suo dardo. E tutti gli uomini potrebbero intonare il canto di lode degli esseri spirituali: “Egli è veramente risorto – Gesù, il mio Redentore, vive.”

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7086 Mediante la Resurrezione di Gesù la morte ha perduto il suo dardo

7 aprile 1958: Libro 75

Ad ogni uomo è predestinata l’ora della sua fine. E ciononostante non deve temerla, perché non è la vera fine, ma risorgerà, perché la sua anima depone l’involucro terreno, che era soltanto una catena nella vita terrena ed ora può entrare leggera nel Regno dell’aldilà, premesso che il suo modo di vivere sulla Terra sia stato così com’è la Mia Volontà, che la sua anima abbia raggiunto sulla Terra un certo grado di maturità. Quindi non esiste nessuna fine, benché possa esistere una morte, uno stato di morte dell’anima, ma malgrado ciò non sia scomparsa. E per questo Io Sono morto sulla Croce e risorto di nuovo il terzo Giorno, affinché anche l’uomo, cioè la sua anima, possa sperimentare la resurrezione, che possa salire dalla tomba ed ora di nuovo entrare nel Regno che è la sua vera Patria.

Che l’anima non svanisce è una Legge irremovibile, perché ciò che è proceduto da Me, è imperituro e lo rimane. E l’anima è l’essere spirituale che ha avuto la sua origine in Me, quindi potrà risorgere nella Luce e nello splendore dopo la sua morte corporea, questo era diventato possibile soltanto dopo la Mia morte sulla Croce e la Mia Resurrezione, perché dapprima era ancora gravata dal peccato primoridale della sua caduta di una volta da Me, c’era sempre ancora l’oscurità, era il buio della tomba, a cui l’anima non poteva sfuggire, non era ancora stata tolta la pietra tombale da Gesù Cristo, il divino Redentore, oppure: per quelle anime non era ancora stata prestata nessuna Espiazione, e la loro colpa di peccato non poteva essere estinta senza l’Espiazione.

E perciò era anche buio nelle anime degli uomini, a loro mancava ogni fede nella resurrezione dopo la morte, erano circondate da una buia notte tombale, e la morte era diventata per loro uno spavento. E perciò Io Sono risorto dai morti il terzo Giorno, per fornire agli uomini la dimostrazione che con la morte del corpo non era finita, che l’anima risorge e lascia indietro soltanto il corpo che non è ancora così spiritualizzato affinché lo possa portare contemporaneamente nel Regno dell’aldilà, dove Mi era ben possibile, perché corpo ed anima avevano rivestito la veste dello spirito ed il corpo non aveva bisogno di dover passare un ulteriore processo di maturazione su questa Terra.

Con la Mia Resurrezione volevo togliere agli uomini lo spavento della morte, volevo dimostrare loro che è soltanto un cambiamento del luogo di soggiorno per l’anima, quando depone il corpo terreno, quando sarà suonata l’inevitabile ora della morte. Per questo Io Sono risorto dai morti, perché ho vinto la morte, cioè colui che ha portato la morte nel mondo. E così nessun uomo deve temere l’ora della morte, perché è soltanto l’ora dell’ingresso nella vera Vita che dura in eterno. La morte ha perduto il suo dardo.

Ma una cosa è necessaria, che l’uomo riconosca anche la Mia Opera di Redenzione e che accetti le Grazie che Io ho conquistato per voi mediante il Mio soffrire e morire sulla Croce, che si lasci salvare da Gesù Cristo, che quindi anche la sua colpa primordiale sia stata dapprima estinta e Gesù Cristo possa rotolare via la pietra dalla tomba affinché ora l’anima possa salire dal buio della tomba alla chiara Luce, affinché ora entri nella Vita eterna.

Chi teme l’ora della morte si trova ancora nel legame di quella grande colpa, non ha ancora trovato la Redenzione tramite Gesù Cristo, non si è ancora liberato dal buio che lo circonda, si trova ancora nella tomba dei suoi peccati, benché il suo corpo viva ancora sulla Terra. Perché perderà ogni paura della fine del suo corpo, quando si è dato nelle Mie Braccia, quando Mi prega intimamente di pensare a lui, quando sarà venuta la sua ora. Perché costui s’addormenterà beato nella pace con il suo Dio e Padre, lascerà indietro soltanto il suo corpo su questa Terra, ma l’anima risorgerà, salirà verso la Luce, non sentirà intorno a sé il buio della tomba, perché Gesù Cristo Stesso la prenderà per mano e la porterà fuori dal suo involucro corporeo, la guiderà attraverso la Porta della Vita. E lei saprà che anche lei è risorta dai morti, che ora vivrà nell’Eternità.

Che l’Uomo Gesù Sia risorto dai morti è certamente vero, e coloro che credono in Lui come il Figlio di Dio e Redentore del mondo, come Mio Inviato, nel Quale Io Stesso Mi Sono incorporato sulla Terra, non avranno nessuna paura dell’ora della loro propria morte, perché Gesù Cristo ha dato loro la Promessa di precedere solamente, per preparare una dimora a tutti coloro che credono in Lui. Quindi anche loro risorgeranno alla Vita eterna, ed Egli Stesso Se li prenderà come lo ha promesso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7318 Venerdì Santo

27 marzo 1959: Libro 77

Oltre ogni misura era sofferta la via verso la Croce in Gesù ed il Suo morire sulla Croce. E se a voi uomini dovesse essere resa evidente questa sofferenza, affinché la poteste afferrare, svanireste davvero di terrore e non potreste comprendere, che un Uomo poteva sopportare una tale misura. Ma era la Forza dell’Amore che sopportava questa per i prossimi, che stavano sotto la schiavitù di Satana ed Egli li voleva liberare da questa schiavitù. L’Uomo Gesù vedeva, grazie al Suo alto Grado d’Amore, l’incommensurabile sofferenza dell’intera umanità sotto il dominio di Satana. E questo Gli dava Compassione, in modo che voleva prendere tutto su di Sé, soltanto per diminuire le sofferenze per gli uomini e per liberare loro la via verso il loro Padre celeste, il Quale avevano una volta abbandonato liberamente e perciò erano caduti nelle mani dell’avversario. Egli sapeva dell’infinitamente grande peccato della caduta da Dio, come Egli però sapeva anche, che gli uomini non erano mai capaci di prestare Soddisfazione per questi peccati. E quindi questa incapacità significava anche l’eterna separazione da Dio, dal Padre, dal Quale erano una volta proceduti come figli nella più sublime perfezione. Nel Suo infinito Amore per Dio ed anche per i fratelli caduti Egli cercava di unirli di nuovo ed Era disposto a pagare per questo il prezzo più alto, di compiere l’Opera di Redenzione sulla Croce come Sacrificio d’Espiazione per la grande colpa della caduta di una volta. L’Uomo Gesù però celava un’Anima dal Regno di Luce. Ma questa stessa doveva compiere quell’Opera d’estinzione della colpa nella forma di un Uomo debole, cosa che significava che la grandezza della colpa non stava in nessun rapporto verso la misura di tormenti e sofferenze, che un Uomo era in grado di sopportare, e che un corpo umano non avrebbe mai e poi mai potuto sopportare ciò che l’Uomo Gesù ha preso su di Sé, se Lui non avesse avuto a Disposizione una misura di Forza tramite il Suo ultragrande Amore, che Lo rendeva capace di morire la morte più tormentosa sulla Croce dopo smisurate sofferenze e dolori, che per ogni altro uomo sarebbero già bastati per togliergli la vita terrena. Ma Gesù voleva soffrire per via degli uomini, e la Forza del Suo Amore resisteva fino alla fine. Ma la sofferenza era incommensurabile e non comprensibile per voi uomini, e soltanto perché l’Amore ha compiuto questo Sacrificio, Dio Lo ha accettato, ed Egli ha permesso che su un Uomo puro, senza peccato, si precipitassero i torturatori come inviati di Satana e gli infliggessero sempre nuovi dolori e ferite per aumentare le Sue sofferenze. Era davvero un Atto della più grande Compassione, che vi può esser spiegato solamente con il fatto, che Gesù vedeva anche la terribile miseria spirituale alla quale gli uomini andavano incontro e Lui voleva liberarli da questa miseria. La vita terrena finirà una volta, ma la Vita spirituale continua ed Egli vide nell’insieme questa Vita spirituale in tutto il suo tormento e stato legato. Egli sapeva che non esisteva assolutamente più nessuna salvezza, che gli uomini stessi non potevano salvarsene, che dapprima la grande colpa doveva essere pagata, per cui gli uomini stessi non erano capaci. E questo sapere Lo mosse al suo Piano di Redenzione con tutti i suoi tormenti e sofferenze, con tutta la paura e la sofferenza più amara ed il morire sulla Croce. Gesù E’ andato del tutto consapevole nella morte e proprio questo sapere prima ha aumentato la Sua sofferenza ancora di molto, perché come Uomo doveva tollerare le stesse paure e dolori, quindi non aveva nessuna diminuzione tramite la Sua Divinità. Perché la Presenza di Dio in Lui non aveva determinata la Sua Volontà, che fino alla fine doveva decidersi totalmente libera, che costava appunto le lotte e superamenti più amari, prima che l’ultimo Atto dell’Opera di Redenzione non si fosse svolto. Ma Lui aveva vinto la battaglia, Egli ha dato la Sua Vita liberamente sulla Croce, perché aveva il Potere fino alla fine di deviare tutto da Sé, ma non ha più usato questo Potere, ma soffrì e morì sotto terribili dolori, per compiere l’Opera di Redenzione, per espiare l’umanità di nuovo davanti a Dio e di liberarle la via verso il Padre, che finora le era stata chiusa; perché l’Amore di Gesù per i Suoi fratelli caduti era infinito e questo Amore ha preso tutto su di Sé, per portare loro l’Aiuto, per redimerli dal peccato e dalla morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7319 Pasqua

28 marzo 1959: Libro 77

Anche se prendete conoscenza della Mia Opera di Redenzione, dell’Opera di Misericordia che ho compiuto per Voi, non siete in grado di afferrarla in tutta la sua profondità ed importanza, perché la vostra imperfezione oscura ancora il vostro spirito e lascia guizzare soltanto dei singoli raggi di Luce, in modo che potete scambiare l’oscurità con una Luce crepuscolare, quando vi immedesimate in questa più grande Opera di Misericordia, quando profondamente nell’interiore osservate le singole fasi del Mio Percorso verso la Croce e le Mie sofferenze ed il morire sulla Croce e Mi accompagnate su questo cammino nel profondo amore del vostro cuore. Allora potrete anche solo per momenti presagire qualcosa del Mio incommensurabile Amore per voi, che Mi ha fatto portare questo Sacrificio, e vi parteciperete pure, quando la vostra anima si immedesima e cerca di comprendere che cosa è incomprensibile per voi come solo essere umano. Ho versato il Mio Sangue per voi. Queste Parole vengono detto così alla leggera e non le afferrate davvero nella loro profondità. Con il Mio Sangue, con la Mia Vita ho riscattato di nuovo la vostra Vita che avevate perduta al Mio avversario ed ho pagato davvero il prezzo di riscatto più alto, che un Uomo è in grado di pagare, perché l’Amore mi ha dato per questo la Forza che Mi ha colmato in misura così alta fino all’ora della morte, che ho sofferto pazientemente tutti i dolori ed ho preso su di Me le sofferenze più amare, per restituire a voi uomini la Vita che avevate perduta. Sono morto per voi, perché questa morte ve la siete meritati voi stessi attraverso il vostro peccato di una volta a causa dell’allontanamento da Dio, cioè stavate in mezzo alla morte, vi mancava la Vita per la quale eravate stati creati. E perciò vi mancava anche la Beatitudine, perché soltanto “Vita” è Beatitudine. Ed Io volevo restituirvi questa Beatitudine e perciò dovevo riscattarvi la Vita con il Sacrificio più grande, di cui era capace soltanto un Uomo colmo d’Amore. Ma questo Sacrificio era stato anche per Me incommensurabilmente difficile, perché il Mio Corpo umano non era di altro genere che quello di ogni altro uomo, ma il peso della Croce era così grave, che l’ho potuto portare solamente con l’impiego di tutta la Forza e di tutto l’Amore e l’ho anche portato per voi, i Miei fratelli caduti. Ma questo peso non può essere descritto con Parole e pure così l’intelletto dell’uomo non può afferrare la grandezza del Sacrificio; soltanto un cuore che è colmo d’amore, può immedesimarsi e questo cuore soffrirà pure così e percorrerà il Cammino verso la Croce con Me e Mi renderà smisuratamente felice, perché un tale cuore è un Sacrificio riscattato dal Mio avversario ed ora Mi appartiene in eterno e perché è per Me davvero una ultragrande Gioia sapere, che il Sacrificio della Croce non è stato portato invano per tali anime che Mi amano e che si sforzano a seguirMi. A queste splenderà anche una piccola Luce, sono uscite dall’oscurità spirituale e sono già passato attraverso il primo grado della conoscenza, anche se la Mia Opera di Redenzione nel suo intero significato verrà loro evidente soltanto nel Regno spirituale, ma getta in avanti i Suoi Raggi di Luce e beato colui che si può già muovere in questi raggi finché dimora ancora sulla Terra, beato colui quindi che fa parte dei redenti ed è diventato Mio figlio attraverso la Mia morte sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7320 La Resurrezione il Terzo Giorno

29 marzo 1959: Libro 77

Voi tutti potete rallegrarvi, perché il Signore E’ risorto dai morti. Così risuonò nel Regno degli spiriti, come anche presso i Miei, ai quali Io Sono apparso il terzo giorno, quando avevo lasciato la tomba e Mi mostrai ai Miei discepoli. Nei loro cuori era entrata una grande tristezza, perché avevano perduto ciò che è stato tutto il loro contenuto nel tempo, quando camminavano con Me sulla Terra. Loro Mi avevano perduto, come credevano, in eterno alla morte, anche se prima avevo fatto loro notare questo. I discepoli erano ancora legati al terreno e la realtà del mondo li ha disincantati, ed erano attanagliati da paura e sconforto in una così alta misura, che volevo confortarli e fortificarli e perciò Sono apparso a loro dopo la Mia Resurrezione. Avevo dato loro l’incarico, di uscire nel mondo e di annunciarMi, cioè, di diffondere la Mia divina Dottrina dell’Amore e di dare comunicazione agli uomini dell’Opera di Redenzione, che Io avevo compiuto per tutti gli uomini. Ma per poter eseguire questa Missione, dovevano essere pienamente convinti della Verità di ciò che dovevano annunciare. E dell’Opera di Redenzione faceva parte anche la Mia Resurrezione, che questa soltanto coronava l’Opera di Redenzione, perché gli uomini dovevano sapere che Io avevo vinto la morte, che in eterno non doveva più esistere nessuna morte per colui che è nel Mio Seguito, che vuole giungere nella Benedizione della Mia Opera di Redenzione, e quindi conduce una vita come l’ho condotta Io sulla Terra. Questo dunque non ha più da temere nessuna morte, perché ho vinto la morte e quindi anche colui, che l’ha portata nel mondo. E perciò la Mia Resurrezione si è svolta visibilmente davanti agli uomini, cioè, Io potevo apparire soltanto visibilmente anche a coloro il cui grado di maturità permetteva che potessero contemplare dello Spirituale, perché il Mio Corpo era spirituale, non era più il corpo di carne, che perciò poteva essere visibile soltanto a coloro, che possedevano già la vista spirituale ed ai quali Io avevo anche annunciato la Mia Resurrezione. Che la Mia tomba era vuota, ha stupito anche gli altri uomini, ma si cercavano tutte le altre spiegazioni eccetto quella, che Io Sono risorto dai morti. E questo Insegnamento richiederà appunto sempre una “fede”, che però la possono conquistare anche tutti gli uomini, quando vengono liberamente sotto la Mia Croce, se vogliono far parte di coloro, per i quali Io ho subìto la morte più amara sulla Croce. La fede in Me e nella Mia Opera di Redenzione include anche contemporaneamente la fede nella Mia Resurrezione, perché un’anima salvata mediante il Mio Sangue ha in sé già la certezza di una vita indistruttibile. I discepoli non erano ancora colmi del Mio Spirito, in loro era ancora buio dopo la Mia Crocifissione, perché la paura in loro, che era umana, non permetteva nessuna Luce. Ed a loro Io Sono venuto in Aiuto, mediante la Mia visibile Comparsa, che però li convinceva anche in modo potentissimo e li faceva diventare lieti e beati, in quanto ora la loro missione pareva loro facilmente eseguibile, perché ora si volevano applicare con Forza accresciuta per l’annuncio della Mia Dottrina e della Mia morte sulla Croce oltre alla Mia Resurrezione. Nei giorni dopo la Mia Resurrezione potevo fornire subito della Forza ai Miei discepoli, perché la Redenzione anche di queste anime ora procedeva, e si potevano già liberare lorda colui che fino ad ora era stato il loro padrone e senza timore intraprendevano poi la loro funzione di annunciatori, perché sapevano che ora non potevano più morire oppure solo secondo il corpo, che avrebbero continuato a vivere nel Mio Regno, e così anche per loro la morte aveva perduto il suo spavento. L’Atto della Resurrezione era in certo qual modo intanto un Aiuto per i Miei, che Io avevo lasciato nel più grande bisogno dell’anima, perché la loro fede non aveva ancora la fermezza che era necessaria per il loro incarico, di portare la Mia Parola fuori nel mondo. Ma loro dovevano parlare al Posto Mio, e perciò dovevano ora anche avere questa fede convinta, che premetteva la loro totale Redenzione, che poi era anche presente irrefutabilmente in tutti i Miei discepoli, in modo che potevano essere veramente dei fedeli diffusori della Mia Dottrina, quando cominciavano ora la loro missione.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7321 Il divino Portatore della Croce Gesù Cristo

30 marzo 1959: Libro 77

Portate tutti i vostri pesi e preoccupazioni sotto la Croce. Appena vi affidate al divino Portatore della Croce, verrete sensibilmente sollevati dal vostro peso, perché Lui vi aiuterà a portarlo, oppure vi toglierà il peso e lo getterà sul grande peso di peccato, per cui Egli è morto sulla Croce. Voi uomini utilizzate troppo poco questa grande facilitazione, vi tormentate sovente troppo a lungo, tanto non potete diminuire il peso da voi stessi; ma non prendete nemmeno la via verso di Lui, il Quale vi ha comunque sempre promesso il Suo Aiuto, il quale ama tutti voi e che non vuole che soffriate. Vi ha detto: “Venite tutti a Me, voi che siete stanchi ed aggravati, vi voglio ristorare.... ” Dovete sempre e sempre di nuovo ricordare queste Sue Parole ed andare da Lui, affidarvi a Lui nella vostra miseria ed ora attendere rassegnati il Suo Aiuto, perché vi aiuterà, perché ve lo ha promesso e perché le Sue Promesse si adempiono davvero. Lui conosce bene tutte le vostre miserie, ma pretende da voi che veniate a Lui, che con ciò testimoniate la vostra fede nel Suo Amore e nel Suo Potere. Egli pretende da voi la fiduciosa dedizione a Lui, Egli Stesso vuole che Gli carichiate i vostri pesi, li vuole portare per voi per liberarvene, perché lo può fare appena Lo riconoscete come il Redentore Gesù Cristo, il Quale E’ Uno con il Padre, oppure anche: appena riconoscete Gesù Cristo come vostro Dio e Padre dall’Eternità, il Quale E’ passato per voi sulla Terra nell’Uomo Gesù, per redimervi. Ogni peso è sempre ancora un segno di colpa, di imperfezione, che vi deve quindi spingere sotto la Croce, perché con ciò testimoniate la vostra fede in Lui ed Egli allora vi può liberare con Diritto da ciò che vi opprime ed infastidisce. Ogni peso è per voi sopportabile, quando siete fortificati da Lui, dal divino Portatore della Croce, oppure Egli vi aiuta a portarlo; perché portare una piccola crocetta viene imposto a tutti voi, affinché possiate seguire Gesù. E dovete prendere su di voi questa piccola crocetta con rassegnazione, dato che in ciò viene fortificata la vostra forza di resistenza, diventerete vigorosi combattenti contro il nemico delle vostre anime, robusti combattenti anche per il Signore, al Cui Fianco ora non combattete davvero senza successo. Ma non permetterà nemmeno, che vi schiaccia la croce, che sia troppo pesante sulle vostre spalle, Egli Sarà sempre pronto con le Sue Braccia forti a sostenervi oppure di prendere la croce sulle Sue Spalle, perché il Suo Amore veglia su di voi, affinché non diventiate la vittima di colui che vi vuole far cadere. Perciò ricordate sempre le Parole di Gesù: “Venite tutti a Me che siete stanchi ed aggravati, vi voglio ristorare.... ” Non dovete scoraggiarvi senza speranza, dovete sempre soltanto rivolgervi a Gesù Cristo e di affidarvi a Lui sconfinatamene ed Egli vi ascolterà. Vi attirerà a Sé nell’Amore paterno e corpo ed anima saranno fortificati dal Suo Amore e dalla Sua Misericordia, che cercano sempre soltanto di rendervi felici.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7577 Venerdì Santo

15 aprile 1960: Libro 80

Voi avete trovato la Redenzione dal peccato e dalla morte attraverso il Mio soffrire e morire sulla Croce. Ho portato per voi come Uomo il Sacrificio, ho dato la Mia Vita sotto terribili supplizi, per estinguere la vostra colpa di peccato, per aprirvi nuovamente il Regno di Luce, che vi era chiuso a causa della vostra caduta nel peccato. E l’Amore in Me ha portato questo Sacrificio, perché soltanto Questo era in grado di compiere una tale Opera di Misericordia, perché l’Amore è la Forza, perché l’Amore E’ Dio Stesso dall’Eternità. Ciò che l’Uomo Gesù ha sofferto, non lo potrete mai commisurare voi uomini, benché Io Stesso Ero in Lui, al corpo umano non rimanevano risparmiati le sofferenze ed il dolore, perché Egli voleva espiare la grande colpa per via della Giustizia. Il peccato della caduta di una volta da Me era così incommensurabilmente grande, che gli esseri stessi non avrebbero mai potuto espirarla ed anche se fossero passati delle Eternità, perché gli esseri erano colmi di Luce quando si sono ribellati contro di Me. E l’Uomo Gesù sapeva di questa grande colpa grazie al Suo ultragrande Amore, Egli sapeva che questo peccato richiedeva una incommensurabile espiazione, affinché alla Giustizia venisse data soddisfazione. Ed ho offerto Me Stesso in Sacrificio, ho accettato questo Sacrificio perché l’ha portato l’Amore, oppure: Io Stesso l’ho portato, Che Sono l’Eterno Amore. Ho preso dimora nell’Uomo Gesù, l’ho colmato con il Mio Spirito, con il Mio Amore che è Forza, e così l’Uomo Gesù aveva anche la Forza per quest’Opera di Redenzione, che era unito con incommensurabili sofferenze e supplizi, che corrispondevano alla grandezza della colpa, perché Egli voleva estinguere questa colpa di peccato, Egli voleva prestare l’Espiazione per via della Giustizia. Egli sapeva anche in quale miseria si trovava l’umanità se non le veniva portato nessun’Aiuto, e la Sua Anima Si era offerta a Me in Sacrificio, la Sua Anima era rimasta con Me, quando i Suoi fratelli precipitavano nell’abisso, e la Sua Anima Si offriva per salvare costoro, perché loro stessi non potevano più elevarsi in Alto e perché a loro era anche sbarrata la via di ritorno nella Casa del Padre, finché la loro grande colpa di peccato non era estinta. L’Anima di Gesù sapeva tutto. Avevo inviato Mio Figlio sulla Terra, ho accettato la Sua Offerta, di prestarMi l’Espiazione per i suoi fratelli caduti. Ed Io sapevo della misura delle sofferenze che l’attendeva. Ma il Suo Amore Lo spingeva, il Suo Amore era per Me ed i fratelli caduti, che Egli Mi voleva riportare indietro. Egli discese giù sulla Terra e percorse la via come Uomo, ha accolto Me totalmente in Sé; l’Amore che lo colmava sempre di Mio, Io Stesso, Lo determinava ora a tutto ciò che faceva, perché questo Amore era soltanto per l’umanità schiavizzata che voleva salvare dalle catene del Mio avversario. E così percorse la via verso la Croce, la via delle sofferenze e dell’Amore. Finché era venuto il tempo, in cui offriva la Sua vita per i Suoi prossimi, finché era venuto il Giorno, dove sotto terribili dolori e tormenti soffriva la morte sulla Croce, dove Egli Stesso Si era sacrificato sulla Croce, per estinguere la grande colpa di peccato, che gravava sull’umanità. Egli ha sofferto indicibilmente, i Suoi aguzzini gli hanno inflitti indicibili dolori, che s’infuriavano su di Lui come inviati del Mio avversario. Erano delle sofferenze che nessun uomo avrebbe potuto sopportare, se non Lo avesse sostenuto la Forza d’Amore, se l’Amore Stesso non Lo avesse colmato e Gli dava la Forza di perseverare fino alla Sua morte. E questo Atto d’Amore liberava l’umanità dall’eterna morte. Era stata data soddisfazione alla Giustizia di Dio, il Mio Amore aveva prestato l’Espiazione e gli uomini che riconoscono l’Opera di Redenzione di Gesù e vogliono parteciparvi, sono liberi dalla loro colpa. Io Stesso Mi Sono impietosito degli uomini, Io Stesso ho compiuto nell’Uomo Gesù l’Opera di Redenzione, ho scelto per Me una forma umana che ha preso su di sé una sofferenza sovrumana, affinché all’umanità venisse rivelata la Mia Opera di Redenzione, affinché riconoscesse la grandezza della sua colpa e che portava ora lei stessa la sua colpa a Colui, il Quale era morto per lei sulla Croce. E dato che Io Stesso Ero in quest’Uomo Gesù, ora gli uomini vengono a Me con la loro colpa e Mi chiedono il Perdono. Mi riconoscono, come una volta Mi hanno negato il riconoscimento, e riconoscono e confessano così la loro colpa. Ed Io accetto ognuno che porta la sua colpa sotto la Croce, e per ognuno ora è anche libera la via verso di Me, per ognuno è libera la via nella Casa Paterna, perché Gesù Cristo ha aperto le Porte che erano state chiuse dalla caduta nel peccato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7578 L’aridità spirituale

16 aprile 1960: Libro 80

L’aridità spirituale si è estesa in modo spaventoso ed ovunque viene rifiutato l’afflusso dell’Acqua viva. Ed anche se i Miei messaggeri diffondono ovunque la Mia Parola, solo di rado entra nei cuori e li fertilizza, sovente viene ascoltata solo con le orecchie oppure letta solo la lettera, ma il cuore ne rimane intoccato. E’ la grande miseria spirituale, i campi giacciono incolti, non vi prospera nessuna piantina, perché non viene fertilizzata con l’Acqua della Vita. E perciò anche la Mia Parola rimane morta, non viene risvegliata alla vita senza l’amore. Gli uomini stanno andando incontro alla fine. Non sanno che cosa significa per loro la grande miseria spirituale, non sanno che l’anima deve aver trovato la Vita, quando la vita corporea dell’uomo è terminata, altrimenti rimane nello stato di morte di nuovo attraverso tempi infiniti. L’aridità spirituale è spaventosa e potrebbe comunque essere sospesa facilmente, perché Io lascio fluire costantemente l’Acqua viva e tutti i luoghi la potrebbero accogliere e diventare un giardino d’Eden, perché la Mia Acqua della Vita possiede questa Forza, di trasformare luogo aridi in terreno fertile. Ma gli uomini si sentono bene nell’aridità, a loro non manca nulla e perciò non accettano neanche nulla che potrebbe contribuire ad un cambiamento. E la Mia Corrente d’Amore divino scorre inarrestabilmente, ma solo pochi stanno sotto il suo effetto di Forza, solo pochi si immergono in questa Corrente d’Amore e guariscono a nuova Vita. Ma dove viene rifiutata la Mia Corrente d’Amore, là anche la sua Forza rimarrà inefficace e l’uomo cammina in steppa arida e non può attingere da nessuna parte una bevanda refrigerante. Perché Lucifero passa attraverso il mondo ed ostacola gli uomini di ricevere le Benedizioni del Mio Amore. Ostacola loro la via che conduce alla Fonte, mette davanti ai loro occhi una fata morgana a cui tendono e non giungono mai alla meta. Il Mio avversario determina la volontà degli uomini e loro gli obbediscono, dove possono anche resistergli. E quando i Miei messaggeri offrono l’Acqua della Vita, allora egli sussurra loro nell’orecchio parole vuote e loro non badano a ciò che portano loro i Miei messaggeri. E costui ha questo potere sugli uomini, perché sono senza amore, altrimenti possederebbero anche la Forza per la resistenza e sarebbero già stati aiutati, se si distogliesse da lui la loro volontà. Ed Io vorrei venire loro di nuovo in Aiuto in questa miseria spirituale, come una volta, quando Io Sono disceso sulla Terra. Vorrei solo guidare gli occhi degli uomini sull’Opera di Redenzione, sulla morte di Gesù sulla Croce, vorrei che pensino a Lui e che si rifugino in Lui, il Quale Solo può aiutarli. Perché ho compiuto anche per questi uomini l’Opera di Redenzione e vorrei aiutare anche loro alla Vita dell’anima, ma è necessaria la loro propria volontà. Devono sentire la loro aridità spirituale come tormentosa e desiderare l’Acqua della Vita, devono invocare Me in Gesù Cristo, devono prendere conoscenza della Mia Parola e quindi lasciarsi interpellare da Me. Devono volere che nei loro cuori germogli la semenza e che porti frutto. Devono voler diventare beati, di non rimanere nella morte, ma giungere alla Vita. Devono volere, che “risorgano dai morti”. Appena li colma questa volontà, sfuggiranno sicuri alla morte, perché posso agire sui loro pensieri, perché allora si occupano mentalmente con la Vita dopo la morte e perché allora non passeranno nemmeno più oltre dalla Fonte dell’Acqua viva, ma desidereranno la Bevanda che risveglia alla Vita. Ed allora è sospesa l’aridità spirituale, allora l’anima non avrà da temere di cadere nell’eterna morte, allora verrà nutrita ed abbeverata, giungerà alla Vita ed ora non la perderà mai più in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7579 Pasqua

17 aprile 1960: Libro 80

Ed ho riedificato il Tempio, come l’avevo promesso. Sono risorto il terzo giorno dai morti, ed anche il Mio Corpo uscì dalla tomba, perché lo volevo così in modo, che gli uomini prendessero conoscenza della Mia Resurrezione. Loro non credevano ad una continuazione della vita dopo la morte, ed Io volevo portare loro la dimostrazione, che per Me era possibile di vincere anche la morte, affinché poi dovevano credere alla Mia Promessa, che ogni uomo che crede in Me, risorgesse alla Vita. Perciò ho fatto risorgere per questo il Corpo nello stato spiritualizzato dalla tomba, Sono comparso ai Miei discepoli che Mi potevano vedere ed anche toccare, perché dovevano credere, che Io Sono risorto dai morti, come l’avevo prima annunciato. Ma Mi potevano vedere solo coloro il cui stato di maturità lo permetteva, perché non Ero più corporalmente fra di loro, ma Corpo ed Anima si erano spiritualizzati e perciò erano visibili solo per coloro che erano in grado di contemplare con gli occhi spirituali, perché Io dischiusi loro la vista spirituale.

E questo era nuovamente un motivo, per cui gli uomini dubitavano, che litigavano e pronunciavano dei sospetti, che il Mio Corpo fosse stato allontanato illegittimamente, come anche oggi viene ancora messa in dubbio la Mia Resurrezione il terzo giorno da coloro che non comprendono la Spiritualizzazione dell’Anima e del Corpo. Gli uomini non credono ad una resurrezione dell’anima e malgrado ciò in tutti gli uomini si svolge lo stesso procedimento con la morte del loro corpo, che l’anima lo abbandona ed entra nel Regno dell’aldilà, perché non può morire, soltanto il suo stato è del tutto diverso secondo il suo cammino di vita. Se questo ha ora portato alla maturità sulla Terra, allora l’anima risorge alla Vita, ad una nuova Vita nel Regno spirituale.

La Mia Anima era maturata, si era unita con lo Spirito del Padre dall’Eternità, ed anche durante la vita terrena aveva saputo determinare il Corpo di adeguarsi a tutti i Suoi desideri in modo, che anche il Corpo ha sperimentato la Spiritualizzazione di tutte le sostanze già sulla Terra, per cui ho portato la dimostrazione il terzo giorno. Ma anche questo procedimento può essere soltanto creduto, perché per questo non si possono fornire delle dimostrazioni. Lo spirito di chi è risvegliato, chi sa dello scopo e dalla meta dell’uomo sulla Terra, è anche di fede convinta nella Mia Resurrezione il terzo giorno, perché a lui lo annuncia il Mio Spirito, che dopo la Mia Resurrezione irradiava anche sui Miei discepoli, cosa che è diventato visibile dopo la Mia Ascesa al Cielo, perché anche questa la potevano sperimentare soltanto gli uomini che erano maturati, che erano in grado di contemplare spiritualmente, perché Io lo volevo e perché spiritualmente erano già preparati in modo che per loro l’esperienza dell’Effusione dello Spirito (Ascesa al Cielo) non significava nessuna costrizione di volontà. Così dopo la Mia Ascensione solo dei singoli hanno potuto vederMi, ed ho fortificato questi singoli per questa insolita esperienza. Loro Mi vedevano, ed Io lo volevo così, perché i Miei discepoli dovevano uscire nel mondo per annunciare il Mio Vangelo, e che dovevano testimoniare della Mia Resurrezione il terzo giorno. Ma non Sono apparso ai miscredenti, perché costoro non lo avrebbero potuto sopportare, che avrebbe illuminata la loro oscurità spirituale.

Ma chi sente il Mio Vangelo, chi crede in Me ed alla Mia Opera di Redenzione, deve anche poter credere nella Mia Resurrezione dai morti, e gli sarà anche possibile crederla perché lo spirito in lui, che irradia da Me, lo istruisce nello stesso modo dall’interiore e gli dona una fede viva. Non avrà bisogno di nessuna ulteriore dimostrazione, interiormente sarà totalmente convinto che la sua anima risorge alla Vita, ed allora vivrà anche coscientemente la sua vita terrena, aspirerà all’unificazione con Me, si atterrà a Gesù Cristo ed in Lui entrerà in contatto con Me Stesso, tenderà spiritualmente e cercherà di adempiere costantemente la Mia Volontà, e non avrà da temere la morte, perché sa che risorgerà all’eterna Vita.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7580 Vincere la morte – La Resurrezione

18 aprile 1960: Libro 80

La vostra vita sarà beata, perché essere risorti dai morti significa aver vinto colui che si era incolpato una volta della vostra infelicità, che vi ha precipitato nell’abisso. Essere risorto dai morti significa, essere risalito dall’abisso verso l’Alto, di poter godere di Luce e Vita e di essere sfuggito eternamente all’oscurità. E Vita è ininterrotta attività, riceverete Forza e potrete creare ed agire in Luce e Libertà, gioirete della Vita, perché vi renderà beati la vostra attività, potrete creare come Me e ciò che volete, sorgerà. Finché siete ancora legati nella forma, sia come uomo oppure anche ancora nelle Opere di Creazione, fino ad allora vi trovate pure ancora nello stato di morte, benché come uomo questo stato sia già un poco allentato, benché voi come uomo possedete già la forza vitale che dovete soltanto valorizzare bene, per poi anche giungere alla Vita eterna.

Ma Io ho dovuto prima riscattare per voi questa Vita con il Mio Sangue, dapprima dovevo morire sulla Croce per i vostri peccati e poi risorgere il terzo giorno dai morti, perché dovevo anche vincere la morte e colui che ha portato la morte nel mondo. E solo ora anche voi potevate giungere alla Vita, che non perderete mai più in eterno. Perciò nessun essere andrà nemmeno perduto in eterno, perché l’Opera di Redenzione è stata compiuta per tutti gli uomini e quindi per tutti gli uomini vale anche il Miracolo della Mia Resurrezione, ho vinto la morte per tutti gli uomini, affinché devono giungere alla Vita tutti coloro che sono ancora morti nello spirito. Con la Mia Resurrezione ho dimostrato agli uomini che la morte non deve più avere nessuno spavento, che non esiste la morte, con cui è da intendere un totale scomparire del “io”.

Ogni uomo una volta giungerà alla Vita, e dipende solo da lui stesso se si spiritualizza durante la vita terrena, come l’ha fatto anche la Mia Anime ed anche il Mio Corpo attraverso un cammino di vita nell’amore. Perché l’Amore è la vera Vita, e l’Amore è la Forza, che stimola costantemente all’attività, e deve esercitare l’amore ogni uomo che vuole uscire dallo stato di morte ed entrare nella Vita. Allora anche per lui non esisterà più nessuna morte, abbandonerà solo l’involucro esteriore, ed uscirà dalla tomba, che significava per lui la materia terrena, il suo corpo carnale ed entrerà nell’eterna Vita, come spirito libero che può dimorare ovunque, che può sempre essere attivo, che non è più legato a luogo e spazio e che perciò è anche inesprimibilmente beato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7862 Il “legato” (spirituale) dev’essere redento

1 aprile 1961: Libro 82

Dovete aprire i vostri cuori alla Mia Irradiazione d’Amore dall’Alto e riceverete un delizioso patrimonio spirituale, perché il Mio Amore Si effonde in un cuore aperto e quindi la Corrente del Mio Amore significa anche la “Verità da Dio” che risuona in voi come la Mia Parola. Appena vi può essere donata la divina Verità, riconoscerete anche in piena Luce il senso spirituale della Mia Parola una volta detta a voi. Saprete come voglio areche vengano intese queste Mie Parole: Vi trovate nei legami del Mio avversario fintanto che siete senza fede nel divino Redentore Gesù Cristo, perché nella libera volontà siete diventati sua proprietà, lui ha potere su di voi, non siete liberi, ma siete delle creature legate da lui. Se dovete di nuovo diventare liberi, allora vi deve liberare l’Uno, il Quale E’ più forte di lui e Che attraverso la Sua morte sulla Croce ha spezzato il suo potere, il Quale con il Suo Sangue ha riscattato voi uomini dal suo potere. Quest’Uno, Cristo, ha fatto saltare le catene, a Quest’Uno l’avversario non può più prestare resistenza, da quando Egli ha dato la Sua Vita sulla Croce per restituire la Libertà alle creature legate, per ‘redimerle’. Ma questa “Redenzione” non poteva svolgersi all’istante, perché ogni creatura che era proceduta dalla Mia Forza e dal Mio amore, aveva la sua libera volontà ed ora deve decidere da sé stessa, se la creatura ha nostalgia della liberazione dal suo carceriere, se vuole fuggire dal suo potere. Quando ho istituito i Miei discepoli nella loro funzione, quando ho dato loro l’incarico di uscire nel mondo per annunciare il Vangelo ai popoli, ho dato loro l’incarico di menzionare la Mia Opera di Redenzione, affinché gli uomini dovessero sapere, che ero disceso sulla Terra per riportare loro la libertà. Io Stesso ho iniziato i Miei discepoli nel Mio Piano di Salvezza, ho dato loro il Chiarimento, che gli uomini erano ‘legati’ e che si trovavano nel potere dell’avversario, se non prendevano la loro via verso di Me, affinché li liberassi dal suo potere. Ho incaricato i Miei discepoli d’amministrare la loro funzione e a loro volta di istruire i prossimi, quale via dovevano prendere per uscire dal loro stato legato, per liberarsi dalle catene del Mio avversario, perché costoro volevano essere attivi al Posto Mio, perché Sono passato sulla Terra come Uomo solo per poco tempo, e questo anche soltanto con la meta finale di redimere gli uomini. Chi ora approfittava pienamente cosciente delle Grazie della Mia Opera di Redenzione, era stato indotto dai Miei discepoli al cambiamento della volontà ed ora era garantito anche il ritorno a Me, aveva intrapreso la giusta via sulla Terra e questa via gli era anche dedicata per l’Eternità. Voi uomini dovete comprendere che siete ancora ‘legati’, quando vi incorporate come uomo sulla Terra e che percorrete questa via terrena per uscire da questo stato legato. Dovete però anche sapere che siete legati e chi vi tiene legato. Dovete nuovamente sapere, che vi E’ Uno, il Quale può portarvi la Redenzione dallo stato legato e che cosa dovete fare per diventare liberi. Il sapere su questo viene guidato a voi attraverso la Mia Parola, che vi annunciano i Miei veri servitori. Questi servitori stessi devono essere istruiti da Me, affinché vi possano trasmettere un sapere secondo la Verità ed il Mio Incarico a questi servitori sarà sempre, di annunciare agli uomini la Mia Volontà. Chi dunque ascolta ora questi servitori e messaggeri, si lascia anche da loro indicare la via che conduce alla libertà, perché i Miei servitori lo indirizzeranno a Gesù Cristo, il Solo che li può liberare dalle loro catene, perché Lui ha spezzato il potere dell’avversario attraverso la Sua morte sulla Croce. Lui Solo redime, Lui Solo rende libero ed E’ Lui Che dev’essere annunciato dai Miei servitori e rappresentanti sulla Terra. Perciò il loro lavoro è anche benedetto, perché possono indicare agli uomini la via verso la libertà attraverso il loro servizio per Me, che quindi sono volonterosi di percorrerla.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7863 La Luce dall’Eternità – Gesù Cristo

2 aprile 1961: Libro 82

Il Mio spirito è diventato attivo in voi, quando voi rendete possibile che Io possa parlare a voi, che guidi a voi la Mia Parola e voi la sentite nel cuore come Mio diretto Discorso. Questa Parola vi deve trasmettere la Verità di cui avete bisogno per poter diventare beati. Tutto ciò che per voi è necessario sapere, vi viene annunciato attraverso la Voce dello Spirito, perché finché Io Stesso non vi posso istruire, siete ciechi nello spirito, cioè siete senza alcuna conoscenza e tutto l’essenziale, ciò che è proceduto da Me, si deve muovere in questa Luce, altrimenti non potete diventare beati. Così lascio defluire la Mia Luce nell’Infinito; irradio attraverso tutto l’essenziale, che non Mi oppone nessuna ribellione. Lascio irradiare la Mia Luce sulla Terra, la guido agli uomini che all’inizio della loro incorporazione sono senza Luce. Io li guido nella Verità, in un sapere secondo la Verità, che rende chiaro anche la loro esistenza sulla Terra e che dà loro chiarimento sul senso e lo scopo della loro vita. E questo sapere significa per loro la Luce che procede dall’Eterna Luce e riconduce anche di nuovo all’Eterna Luce. Questo sapere è molto voluminoso, perché abbraccia il Mio intero Piano di Salvezza, abbraccia l’Opera della Mia Creazione, la caduta dello spirituale creato ed il suo rimpatrio a Me. E’ un Atto del Mio ultragrande Amore per voi, che guido a voi questo sapere, che vi dono di nuovo una Luce, a voi che una volta avete respinto questa Luce e perciò siete diventati di spirito oscurato. Ma non dovete essere lasciati in eterno in questa oscurità, Io Stesso voglio perciò illuminare la vostra via terrena, affinché possiate di nuovo ritornare a Me. Quando conoscete la vostra caduta d’un tempo da Me, del vostro peccato ur, qual è stato il motivo che una volta dovete prendere la via sulla Terra come uomo, allora tutto il resto del sapere vi sarà comprensibile. Se ora Io Stesso vi posso trasmettere questo sapere attraverso la Voce dello Spirito, allora vi siete già notevolmente avvicinati a Me, allora vi siete già separati da colui che vi aveva una volta precipitati nell’abisso. Allora avete stabilito il legame con Me, altrimenti non potrei parlare con voi. Siete diventati liberi, siete sfuggiti al potere dell’avversario, vi siete coscientemente rivolti a Me, la vostra volontà desidera di nuovo Me, dal Quale avete avuto una volta la vostra origine. Vi siete potuti liberare perché vi ha aiutato il divino Redentore Gesù Cristo, senza il Quale non vi sarebbe stato mai possibile liberarvi dalla schiavitù di Satana. Ed il sapere del divino Redentore Gesù Cristo è la Luce più potente, che vi splende attraverso il Mio Amore, perché decide la vostra beatitudine. Dovete essere compenetrati da questa Luce, perché finché siete senza conoscenza della grande Opera di Redenzione dell’Uomo Gesù, camminerete nello spirito oscurato e non siete in grado di riconoscere un’altra Luce, perché Io Stesso Sono disceso in Gesù Cristo, la Luce Ur dall’Eternità E’ venuta sulla Terra, per dissolvere l’oscurità, per accendere nei cuori degli uomini una Luce d’amore, che illuminasse loro la via verso l’Alto. Tutti voi uomini sul vostro percorso terreno arrivate ad un bivio. Allora vi verrà indicato Gesù Cristo, allora dovete prendere la via verso Colui Che è morto per voi uomini sulla Croce, per estinguere la colpa ur della vostra caduta da Me. Il Mio ultragrande Amore cercherà di sottoporre a tutti voi il sapere su di Lui, donerò a tutti voi una Luce già prima, mentre cerco di darvi una Spiegazione su Gesù e la Sua Missione. Ma dapprima questa Luce deve trovare in voi stessi il nutrimento e risplendere ad una chiara fiamma. Voi stessi dovete rivolgervi a Lui nella libera volontà. Allora vi è anche assicurato il vostro ritorno a Me, dato che Io Stesso ho compiuto in Gesù l’Opera di Redenzione sulla Croce. Nell’oscurità dello spirito vi manca ogni sapere e l’oscurità dello spirito è quando il Mio avversario cerca di respingere da voi la Luce, quando vi impedisce nell’agire d’amore, perché l’Amore è la Luce dall’Eternità. Perciò vi stimolerò sempre soltanto di nuovo all’agire nell’amore e lo farò attraverso la voce della coscienza, finché non posso parlare a voi direttamente. La scintilla del Mio Spirito in voi Si manifesta dapprima molto sommessamente, affinché vi venga prestato soltanto un piccolo aiuto. Poi decide la vostra volontà e quando si è decisa per Me, allora la Mia Luce splenderà sempre più chiara in lui; egli riconosce Gesù Cristo, egli Mi riconosce in Lui e non ricadrà mai più nell’oscurità, perché la Mia Luce lo attira in Alto, nella Luce riconosce la via e lui raggiunge la sua meta, si unisce con Me in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7864 L’estinzione della colpa mediante la morte sulla Croce

3 aprile 1961: Libro 82

Siete venuti dalla notte della morte alla Vita tramite la Mia morte sulla Croce. La vostra sorte era l’oscurità e lo sarebbe anche rimasta, se non Mi fossi impietosito di voi e non avessi di nuovo aperto le Porte nel Regno di Luce con il fatto, che Io Stesso ho estinto la vostra colpa di peccato, che ho versato per voi il Mio Sangue, che con ciò ho pagato il riscatto per le vostre anime all’avversario, che vi teneva catturato già da delle Eternità, finché Io Stesso non ho estinto per voi la colpa sulla Croce. Ora vi doveva lasciar liberi, non poteva più tenervi incatenati, se voi stessi avete la volontà di staccarvi da lui, se vi rifugiate in Me, che ho compiuto per voi l’Opera di Redenzione.

La vostra colpa di peccato della caduta di una volta da Me era incommensurabilmente grande, e così anche l’Opera dell’Espiazione doveva essere insolita. Si E’ offerta un’Anima della Luce, uno Spirito Ur proceduto da Me, di prestare l’Espiazione per voi, Suoi fratelli caduti, per ricondurvi di nuovo a Me Stesso, per liberarvi di nuovo la via nel Regno di Luce, che altrimenti sarebbe rimasta sbarrata per voi eternamente. Quest’Anima di Luce E’ discesa sulla Terra, ha assunto un involucro umano, come Uomo ha condotta una Vita d’Amore e con ciò preparata Sé Stessa in un Vaso, nel quale Io Stesso Mi potevo celare. Ho preso dimora in quest’Uomo Gesù ed ho compiuto in Lui l’Opera di Redenzione.

L’Uomo Gesù ha preso su di Sé incommensurabili sofferenze, perché voleva espiare l’intera colpa di peccato dell’umanità mediante la Sua Via di sofferenza, che terminava con la morte più amara sulla Croce. Lui voleva prestare Soddisfazione alla Mia Giustizia, perché sapeva che nessun essere poteva sostare vicino a Me, perché era ancora gravato del peso del peccato. Ed Io ho accettato il Suo Sacrificio, perché lo ha portato l’Amore, perché in Lui c’Era l’Amore, e l’Amore Ero Io Stesso. Per voi uomini l’Atto della Divenuta Uomo in Gesù rimarrà per sempre un Mistero, perché soltanto, quando avrete sondato “l’Essere dell’Amore”, vi sarà anche comprensibile questo Atto d’Amore della Mia Divenuta Uomo, perché Io Stesso come “Dio” non potevo soffrire, l’Espiazione doveva essere prestato da un “Uomo” Che era capace di soffrire e che voleva anche soffrire, perché non potevo obbligare nessun uomo di portare un tale Sacrificio per i suoi prossimi.

Ma l’Uomo Gesù Era colmo d’Amore, e questo Amore Lo determinava a sacrificarSi nella libera Volontà come Sacrificio d’Espiazione verso il Padre, Che Lui amava con tutto l’ardore della Sua Anima. Mi ha quindi accolto totalmente nel suo Cuore, perché ogni pensiero, ogni respiro, era per Me, dal quale Era proceduto. Ma chi rimane nell’amore, rimane in Me ed Io in lui, quindi Ero Io, il Quale colmavo totalmente l’Uomo Gesù e Che ho perciò anche portato il Sacrificio, che ho compiuto l’Opera di Redenzione per tutti gli uomini del presente, del passato e del futuro.

L’Uomo Gesù ha preso su di Sé incommensurabili sofferenze per espiare la grande colpa, ed Io Mi Sono accontentato di quest’Atto d’Amore che estingueva la grande colpa, e la via verso il Regno della Luce diventava libera, era stato edificato il Ponte dal regno dell’oscurità verso l’Alto, sul quale ora può camminare ogni uomo che vuole giungere dall’abisso in Alto. Ho vinto la morte, che aveva portato nel mondo colui che Mi è diventato per primo infedele. Io Sono risorto dai morti, ho vinto la morte e conquistato la Vita ad ogni uomo che Mi riconosce come Redentore del mondo, che approfitta coscientemente delle Grazie dell’Opera di Redenzione, che porta i suoi peccati sotto la Croce e chiede il Perdono della sua colpa.

Io Sono risorto dai morti per dare a voi uomini la dimostrazione, che anche voi risorgerete alla Vita eterna, se soltanto credete in Me, se vi lasciate salvare da Me. Allora per voi non esisterà più in eterno nessuna morte, allora siete liberi da ogni colpa, perché l’ho estinto Io Stesso come l’Uomo Gesù, allora il Regno di Luce vi è aperto con tutta la Magnificenza, allora siete davvero usciti dalla notte della morte e giunti alla Luce della Vita e poi non perderete più in eterno questa Vita, perché ora l’avete ricevuta dalla Mia Mano, perché vi amo sin dal principio e vi amerò in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8156 Le tormentose sofferenze di Gesù Cristo – La Divenuta Uomo di Dio

20 aprile 1962: Libro 86

Con le sofferenze e dolori più amari ho concluso la Mia Vita come Uomo su questa Terra, quando ho versato il Mio Sangue per i peccati degli uomini, per estinguere la loro grande colpa. Per gli uomini è morto soltanto un “Uomo” sulla Croce ed anche un Uomo ha preso su di Sé le sofferenze più atroci, per portare a Me il Sacrificio dell’Espiazione, ma Io Stesso Ero nell’Uomo Gesù, perché per questa Opera di Grazia e di Misericordia l’Amore Gli ha trasmesso la Forza, e questo Amore Ero Io Stesso. Finché camminate come uomo sulla Terra e non siete ancora perfetti, non lo potrete comprendere che Io Stesso Ero nell’Uomo Gesù, perché vi è incomprensibile che Dio E’ l’Amore, che di Dio si può parlare solamente quando si tratta dell’Amore, che E’ l’Elemento Ur di Dio. L’Uomo Gesù Era colmo d’Amore, ed il Suo ultragrande Amore Lo ha mosso a sacrificare Sé Stesso per i Suoi prossimi, perché riconosceva il loro stato infelice e voleva portare loro l’Aiuto. Io Stesso però Ero l’Amore Che Lo colmava, Io Stesso Ero nel Mio Elemento dall’Eternità in Lui, e perciò Io Stesso ho compiuto nell’Uomo Gesù il Sacrificio della Croce, ma “l’Uomo” ha sopportato le sofferenze più tormentose, perché Io come “Dio” non potevo soffrire. Voi uomini dovete soltanto credere che Io Stesso Mi sono incorporato nell’Uomo Gesù, dovete soltanto credere, che Io Stesso ho scelto questo Involucro umano, perché diversamente non avreste potuto prendere conoscenza della Mia Opera di Misericordia. Dovete soltanto credere, che nell’Uomo Gesù Mi Sono reso “visibile” e che perciò dovete riconoscere Lui, quando volete di nuovo riconoscere Me, al Quale una volta avete negato il riconoscimento. La Mia Divenuta Uomo in Gesù è un problema così imponente, che non si può spiegare con poche Parole, malgrado ciò cerco sempre di nuovo di risolvervi questo problema, fin dove vi può essere reso comprensibile. Io Stesso ho compiuto per voi il Sacrificio della Croce, perché Era l’Amore Che vi voleva salvare dal peccato e dalla maorte. L’Uomo Gesù ha preso su di Sé incommensurabili dolori, il Suo Involucro umano, il Suo Corpo, soffrì indicibilmente e morì una morte tormentosissima sulla Croce, per espiare la grande colpa di peccato. Ma quest’Uomo Gesù stava in intima unione con Me, altrimenti non avrei potuto prendere dimora in Lui, altrimenti l’Amore non Lo avrebbe potuto colmare totalmente. Io Ero in Lui, Egli Era diventato per Me l’Involucro. La Divinità, il Cui Elemento dall’Eternità era l’Amore, Lo irradiava totalmente, in modo che Egli Era del tutto fuso con Lui, che E’ diventato Uno con Me. Gesù ed Io Siamo lo Stesso, Gesù Era diventato il Dio visibile, mentre dapprima non potevo essere contemplato da nessuno dei Miei esseri creati, perché sarebbero svaniti nel Fuoco dall’Eternità dell’Eterno Amore. La Sofferenza però che l’Uomo Gesù ha portato per i Suoi prossimi, era inimmaginabile, e con ciò veniva espiata la grande colpa del peccato primordiale degli esseri una volta caduti da Me, in modo che per tutti gli esseri la via verso di Me diventava di nuovo libera, nel Regno della Luce e della Beatitudine. Voi uomini non afferrerete mai in tutta la sua profondità quest’Opera di Grazia e di Misericordia, ma potrete credere, che non è stata una Questione puramente umana, che veniva svolta dall’Uomo Gesù sulla Terra, ma che dei motivi spirituali profondi erano alla Base dell’Opera di Redenzione di Cristo e che Io Stesso devo venir conosciuto e riconosciuto in Gesù. Guiderò sempre di nuovo questa conoscenza agli uomini, affinché sappiano che non devono passare oltre da Gesù Cristo e della Sua Opera di Redenzione, se vogliono giungere alla Vita eterna. Io Stesso tramite il Mio Spirito darò sempre di nuovo il Chiarimento su questo agli uomini, perché del sapere scolastico tramandato non verrà mai accettato oppure non troverà mai la giusta comprensione, che però è premessa per riconoscere Gesù Cristo come il Figlio di Dio e Redentore del mondo, nel Quale Io Stesso Sono diventato Uomo, per redimere l’umanità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8157 La Resurrezione spirituale dalla notte della tomba

21 aprile 1962: Libro 86

Il vostro lavoro nella Mia Vigna deve ancora procurare un grande risveglio spirituale, deve aver luogo una “Resurrezione” dalla morte, prima che le tombe si chiudono per un tempo infinitamente lungo. Comprendetelo: Ognuno che trova la Luce, risorgerà anche certamente dalla notte della tomba, ne uscirà ed entrerà nella Luce del giorno e vivrà, perché ora può essere attivo secondo la Mia Volontà. Finché voi uomini camminate nell’oscurità dello spirito, potete anche davvero parlare di una notte da tomba che vi tiene avvolta. Ed appena vi tocca solo un bagliore di Luce, salirete dalla vostra tomba e risorgerete. E gli operai della Mia Vigna hanno il compito di portare la Luce ovunque, perché unicamente la Luce risveglia nell’uomo il desiderio di abbandonare il buio della tomba, perché unicamente la Luce indica la via che conduce fuori dal buio. E’ un risveglio spirituale, non è ancora la resurrezione dell’anima dopo la morte del corpo. Ma è una resurrezione alla Vita spirituale, che è il vero senso e scopo della vita terrena. Perché finché l’uomo vive solo la sua vita terrena, questa vita è ancora una corsa a vuoto. Solo quando si risveglia dal suo stato buio, solo quando tende alla Verità, si accenderà in lui una Luce e poi comincia a condurre una seconda Vita. Allora rinascerà a nuovo, oppure anche, sorgerà dalla morte. Perché l’anima si trova in uno stato senza vita, finché non intraprende la via spirituale ed adempie il vero scopo della vita terrena: di formarsi secondo la Volontà divina, di assumere di nuovo la figura che possedeva inizialmente, quando era proceduta da Me come essere perfetto. Il “risveglio spirituale” è di una così grande importanza per ogni uomo, che voi, Miei servitori del tempo della fine, sperimenterete davvero la Mia Benedizione, quando contribuite a diffondere la Luce, affinché l’anima esca dal suo stato di sonno. E portare la Luce significa sempre soltanto: Diffondere la Mia Parola, perché questa è il diretto apporto della Mia divina Luce d’Amore che, quando tocca il cuore di un uomo, l’accende irrevocabilmente e l’illumina, che dapprima annuncia all’uomo la Mia Volontà e lo illuminerà sempre di più, più serio intende l’uomo adempiere la Mia Volontà. Chi vive nella Mia Volontà, giungerà anche alla Vita eterna, perché la Mia Volontà è una vita nell’amore e questa è di nuovo la trasformazione dell’uomo nell’amore, è la ritrasformazione nel suo essere primordiale. Ed una vita d’amore significa nuovamente aumentata Luce e quando l’uomo è sfuggito alla notte della tomba, l’anima è giunta alla Vita che ora non perderà mai più in eterno. Ed Io aiuterò sempre di nuovo voi uomini, mentre mando un Raggio della Luce d’Amore sulla Terra, che deve solo essere catturato da voi, per agire ora anche in voi. Allora vi toccherà una Luce dall’Alto, Io Stesso vi parlo e ricevete la Mia Parola, sia direttamente oppure trasmessovi anche tramite i Miei messaggeri. E poter sentire la Mia Parola sarà per voi sempre una Luce, perché ricevete la purissima Verità e non dovete temere nessun errore, che è di nuovo pari all’oscurità, che Io Stesso però voglio scacciare con la Mia Luce, che vi risplende dall’Alto. E quando ammonisco gli operai della Mia Vigna di portare la Mia Parola fuori nel mondo, quando li stimolo alla fervente diffusione di ciò che ricevono direttamente da Me, allora voglio soltanto, che la Luce risplenda nell’oscurità della notte. Io voglio solamente, che gli uomini trovino la via che conduce fuori da questo buio e che nel bagliore della Luce riconosciate Me Stesso, vostro Dio e Creatore dall’Eternità, il Quale E’ preoccupato come Padre amorevole per il benessere dei figli Suoi che si trovano ancora nell’oscura notte dello spirito. Perché solo la Luce è Vita, solo la Luce è Beatitudine. E la Luce può procedere solo da Me Stesso, Che Sono la Fonte di Luce e Forza dall’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8158 Resurrezione di Gesù - Pasqua

23 aprile 1962: Libro 86

Il Mio Corpo è risorto il terzo giorno. Ed anche se agli uomini questo procedimento pare non credibile, perché non possono fornire nessuna conferma per questo, comunque deve essere sempre di nuovo annunciato all’umanità mediante il ‘Mio Spirito ‘ che Io Sono veramente risorto dai morti. Perché ho vinto la morte mediante la Mia Opera di Redenzione, che il Mio avversario ha portato nel mondo solo attraverso la sua caduta nell’abisso. E vi ho dimostrato con la Mia Resurrezione che non esiste nessuna morte per l’essere spirituale, che quindi ogni ritrasformazione nell’essere primordiale, che viene raggiunta mediante una vita d’amore come l’ho vissuta d’esempio per gli uomini, esclude ogni stato di morte, ogni impotenza ed assenza di forza ed ora l’anima può entrare nell’eterna Vita, appena questa ha compiuta una tale trasformazione nella vita terrena. La morte è stata vinta mediante il Mio Sacrificio sulla Croce, perché con ciò è stata eliminata la colpa ur ed all’essere è stata data di nuovo la possibilità di eseguire la ritrasformazione nel suo essere ur, che ora garantisce anche una Vita eterna. volevo fornirvi la dimostrazione che anche il corpo fisico può spiritualizzarsi e perciò questo non avrebbe da temere nessuna morte, se all’uomo riuscisse la spiritualizzazione del suo corpo già sulla Terra. Io Stesso come Uomo Gesù mediante la Mia Vita d’Amore ho spiritualizzato tutte le sostanze ancora immature del Mio Corpo, le ho portate alla maturazione; l’Amore ha mitigato tutto il non spirituale in Me, e l’ha indotto ad unirsi con la Mia Anima, in modo che Corpo ed Anima hanno potuto collegarsi con l’Eterno Spirito di Dio e dopo si è svolta la totale fusione con Lui. Un essere totalmente spiritualizzato non può più soccombere alla morte, perché la morte è uno stato d’assenza di forza, un essere spiritualizzato però è Luce e Forza in Abbondanza e libero da ogni legame. Il procedimento della Mia Resurrezione quindi è stato visibile anche agli uomini perché hanno trovato la Mia tomba vuota – che ora gli increduli volevano far credere agli uomini il rapimento del Mio Corpo, cosa che era comprensibile, ma anche questo non lo potevano dimostrare. E soltanto i credenti accetteranno la Mia Resurrezione sempre come Verità, $$quegli$$ uomini che sono già intimamente uniti con Me mediante l’amore oppure la loro buona volontà di camminare giustamente davanti ai Miei Occhi. Ma che questa ha avuto luogo è vero, perché anche con ciò si sono solo adempiute le promesse che erano giunte agli uomini mediante veggenti e profeti. La Mia Resurrezione era una grande sconfitta per il Mio avversario a cui ho portato la dimostrazione che l’Amore è più forte dell’odio, che lui non manterrebbe il suo seguito nello stato di morte in eterno, perché Io Stesso ho vinto la morte e quindi posso dare la vita ad ognuno che riconosce la Mia Opera di Redenzione e che approfitta delle Grazie conquistate sulla Croce. Per il Mio avversario quindi la Mia Resurrezione è una sconfitta e per questo cerca di irritare gli uomini e di rappresentare dubbiosa la Mia Resurrezione. Ma ciononostante non potrà impedire la resurrezione di coloro che Mi seguono, che credono in Me ed ai quali ora posso anche donare la Vita eterna, come l’ho promesso. Ed il suo seguito diminuirà costantemente, perché sempre di nuovo risorgeranno degli uomini alla Vita eterna, perché ho vinto la morte, perché non può eternamente appesantire il suo essere, la cui volontà è di ritornare di nuovo da Me e che perciò si rifugia sotto la Croce per sfuggire alla violenza del Mio avversario. Per questo la morte è stata superata e la resurrezione alla Vita gli è assicurata. (23.04.1962) Anche i Miei discepoli non volevano credere che ero risorto dai morti, benché l’abbia promesso loro già prima. Ma rafforzai la loro fede e Mi riconobbero quando venni da loro. Questi dunque ebbero la conferma che avevo vinto la morte, perché loro dovevano annunciarMi pieni di convinzione, loro dovevano menzionare il Mio morire sulla Croce ed anche la Mia Resurrezione. Dovevano venire a conoscere questo sapere quegli uomini che credono in Me e che devono intraprendere la via verso la Croce, perché soltanto allora potevano trovare la Redenzione, quando anche loro portavano la loro colpa a Me sotto la Croce. Ma anche questa Mia più grande Opera di Redenzione sarebbe caduta nella dimenticanza se il Mio Spirito non avesse potuto sempre operare in quegli uomini che si davano totalmente a Me ed Io, da liberato, potevo anche colmare con il Mio Spirito che li istruiva di nuovo dall’interiore, che dischiuse loro il sapere dell’Opera di Redenzione di Gesù Cristo. Perché tutto ciò che veniva guidato agli uomini come tradizione, non si conservava a lungo nella Verità. Dove l’intelletto umano soltanto era attivo, là si formavano anche punti di vista errati, che però vennero anche tramandati come “tradizioni” e quindi non offrivano più alcuna garanzia per la pura Verità. Ma dove il Mio Spirito poteva agire nell’uomo, veniva anche sempre esternata la pura Verità e sia il sapere delle Mie sofferenze e del Mio morire sulla Croce come anche la Mia Resurrezione viene tramandata agli uomini, perché questo sapere è assolutamente necessario se anche la fede in ciò deve colmare gli uomini. Ed il Mio Spirito sarà anche sempre attivo in quell’uomo che si dona a Me per ricevere la pura Verità. Agli uomini giungerà sempre di nuovo l’annuncio e sarà sempre data la giusta chiarificazione, affinché voi uomini possiate credere convinti alla Mia Resurrezione ed al fatto che ho vinto la morte, che per voi non deve più esistere la morte quando vi ponete al Mio Fianco, quando voi stessi volete che Io Sia morto per voi, quando voi credete vivamente a Me ed alla Mia Opera di Redenzione che Io Stesso ho compiuto nell’Uomo Gesù. Io Sono risorto dai morti e così anche voi risorgerete dopo la morte del vostro corpo, alla Vita eterna. E non avete più bisogno di temere alcuna morte, appena siete divenuti liberi dal nemico delle vostre anime, dal Mio avversario, appena vi lasciate liberare da Me, perché allora per voi non esisterà più la morte, allora vivrete in e con Me e non perderete mai più in eterno questa Vita.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8465 Perché la conoscenza intorno al processo di guida al ritorno è generalmente sconosciuta?

12 aprile 1963: Libro 89

Se prendete sempre soltanto la via verso di Me allora verrete anche aiutati in ogni bisogno e necessità sia spiritualmente che materialmente, vi verrà dato secondo l’utilità della vostra anima, perché soltanto la pura Verità porta benedizione. Non vi ho posto nessun limite, e se volete ampliare il vostro sapere spirituale, Sarò sempre pronto e vi insegnerò. Voi fate la domanda del perché ora vi viene dischiuso un sapere di cui non avevate finora poca o nessuna conoscenza e vi voglio dare il motivo: Sono sempre esistiti degli uomini la cui condizione spirituale ha permesso di venire condotti nei misteri più profondi della Creazione e che perciò avevano anche la conoscenza sull’Inizio Primordiale di tutto il creato, della caduta da Me ed anche sul Mio Piano di Salvezza dall’Eternità. Ma un tale sapere non ha mai potuto essere trasmesso ai prossimi fin quando questi si trovavano ancora in un stato spirituale più basso che coloro che lo hanno ricevuto da Me. Nella sua profondità non sarebbe mai stato compreso e se gli uomini l’avessero soltanto accolto letteralmente, allora il loro intelletto li avrebbe indotti a rifiutarlo come idea cervellotica di un immaginario, perché uno spirito non ancora risvegliato non potrebbe afferrarlo. Ed in questo stato si trovava anche l’umanità al tempo del Mio Cammino sulla Terra, su un grado spirituale ancora molto inferiore, perché stava ancora totalmente sotto il dominio del Mio avversario che era anche la causa della grande oscurità spirituale. E perciò c’erano soltanto pochi uomini che ho potuto istruire anche su tali misteri della Creazione, e persino loro stessi avevano difficoltà ad afferrarlo, perché erano ancora aggravati dal peccato primordiale e questo significava anche una mancanza di conoscenza. Loro Mi chiedevano sempre di nuovo ma potevo soltanto rimandarli al rischiarimento del loro spirito dopo la Mia Morte sulla Croce, dopo l’Opera di Salvezza compiuta, che toglieva l’oscurità a quelli che Mi erano dediti nell’amore. Questi dunque giungevano alla comprensione di ciò che avevo insegnato loro, ma non avrebbero potuto diffondere questo sapere proprio a causa di quel motivo che i prossimi, che non erano ancora di spirito risvegliato, non lo avrebbero potuto afferrare. Dato che quel sapere, cioè lo spirito risvegliato, era soltanto l’effetto di un giusto modo di vivere, l’effetto dell’Insegnamento dell’Amore che Io Stesso ho insistentemente annunciato agli uomini, allora gli uomini dovevano dapprima venire stimolati ad adempiere questi Miei Comandamenti dell’Amore. Inoltre dovete sapere che i Miei discepoli hanno scritto su Mio Ordine per il mondo posteriore per cui diedi loro l’incarico; ma anche loro stessi non riuscivano ad afferrare le Saggezze più profonde e si attennero perciò soltanto al Mio incarico: Di dare Annuncio di ciò che dicevo a quegli uomini i quali Mi seguivano che in Me vedevano un profeta e che si aspettavano da Me dei miracoli o guarigioni di tutti i mali, che coglievano dalle Mie Parole conforto e forza e nei quali ho potuto rafforzare la fede in un unico Dio perché erano di buona volontà. Ma ce n’erano solo pochi i quali volevano penetrare più profondamente e questi venivano anche mossi di più dall’intelletto che dal loro cuore, per chiedere di cose che soltanto potevo rispondere loro. Questi ora accettavano bensì la spiegazione ma rimanevano senza una impressione più profonda, eccetto alcuni cui cuore era disponibile per l’amore e che Mi riconoscevano anche come loro Dio e Creatore. Non c’è un particolare bisogno che anche questi uomini vennero da Me iniziati ed erano oltremodo felici di un tale sapere. Ma questo sapere rimase sempre soltanto un bene spirituale che rendeva felice appunto quei Miei seguaci che Io Stesso iniziavo su questo, ma non si trasmise ai loro prossimi o posteriori, dato che questi non riuscivano a nutrire alcuna comprensione e così tali colloqui non venivano nemmeno menzionati dai Miei discepoli. Inoltre un tale sapere intorno all’Inizio Primordiale e la Meta finale di tutto il creato non era necessario per gli uomini di allora, anzi sovente non era possibile fornirlo, perché se fosse stato dato loro di conoscere come Lezione, allora avrebbe anche potuto agire in modo di costrizione sulla volontà degli uomini, i quali se credevano, avrebbero pensato con orrore al loro sviluppo fino all’uomo e non si sarebbero sentiti liberi o non potevano sentire alcun amore per un Dio il Cui Piano sarebbe stato per loro completamente incomprensibile. Se però ho potuto guidare delle Rivelazioni divine alla Terra, allora è stato dischiuso quel sapere anche per gli uomini. E la vicinanza della fine spiega che su questo viene data una spiegazione sempre più chiara perché ora non può venire presentata abbastanza insistentemente la loro responsabilità perché si tratta dell’atto della nuova relegazione che avviene soltanto alla fine di un periodo di Salvezza, e che è estremamente significativo per tutte le anime in fase di risalita. Quelle anime che prima non raggiungevano la loro maturità sulla Terra, avevano sempre ancora la possibilità di giungere alla maturità nel Regno dell’aldilà. Ma alla fine di un periodo di Salvezza questa possibilità non esiste più, perché allora subentra la cosa più terribile per tutte le anime che hanno fallito nella prova di vita terrena, che vengono di nuovo dissolte e di nuovo bandite in singole particelle nella dura materia. Cosa è allora più comprensibile se do a voi uomini conoscenza su ciò che vi attende se fallite? Voi potreste anche superare senza quel sapere la vostra prova di vita terrena ma soltanto quando vivete nell’amore. Ma quando l’amore si è raffreddato in modo che un fallimento è inevitabile e quando con il nuovo bando dell’anima è sigillato anche il suo destino, allora impiego prima ancora tutti i mezzi per scuotere l’umanità, allora provvedo anche affinché venga data chiarificazione agli uomini sul Mio grande Piano di Salvezza, benché il successo non sia molto diverso di come gli uomini ascoltano increduli un tale sapere e poi lo rifiutano piuttosto che di accettarlo. Ma conosco anche la volontà di singoli uomini e so perciò anche chi non si chiude a tale sapere e ne trae le conseguenze ed in Verità lo porto a loro come ho introdotto nella Verità in ogni tempo, nel sapere spirituale più profondo, coloro che nel loro cuore desideravano una chiarificazione, e che erano anche in grado di accogliere questo tramite una vita d’amore. Perché voi dovete riconoscere un Dio dell’Amore, della Sapienza e della Potenza, e che in ogni avvenimento che voi vivrete e voi dovete fidarvi di Me ed approfittare sempre del Mio Aiuto perché il bisogno sarà ancora grande prima della fine. Ma chi confida in Me e resiste fino alla fine, sarà beato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8466 Che cosa è una preghiera nello Spirito e nella Verità?

13 aprile 1963: Libro 89

Il vostro vero compito è che diate il chiarimento agli smarriti, che diate una risposta secondo la Verità agli interroganti e con ciò portiate la Luce nell’oscurità. Perché l’umanità cammina nell’oscurità, il pensare è guidato nell’errore e perciò non riconoscono la via che conduce a Me, all’ultimo perfezionamento. Solo la Verità può operare questo perfezionamento, ma mai l’errore o la menzogna. E se ora voi, che Mi volete servire, volete dare il chiarimento, voi stessi dovete dapprima riceverlo da Me, perché solo Io vi posso trasmettere un sapere secondo la Verità. E perciò dovete venire a Me con tutte le domande che vi muovono, affinché Io vi risponda e vi ammaestri per essere forze d’insegnamento che ora operano con Benedizione fra i loro prossimi. Quando Mi pregate, allora è unicamente importante, che vi uniate intimante con Me, che non invochiate un Dio lontano come un Essere Che per voi E’ irraggiungibile, Che ha bensì una grande Potenza e perciò sperate da Lui l’Aiuto, dal Quale però vi credete molto lontani, ma potete avvalervi della Sua Potenza, perché siete in miseria. Una tale chiamata Mi dà Gioia. Ma se vedete in Me vostro Padre Che assiste colmo d’Amore tutti i Suoi figli, se ora tenete in tutta l’umiltà il dialogo con il vostro Padre, quando Mi presentate fiduciosi la vostra miseria e siete entrati quindi in un intimo legame con Me attraverso la vostra fiducia, allora questa è una preghiera che Io esaudisco, perché è una chiamata viva dal figlio al Padre. Una tale preghiera non è nulla di avvolto, nulla di segreto, non è nemmeno nulla di formale, ma qualcosa di sentito profondamente nel cuore. E’ quindi una vera preghiera, dove il cuore del figlio scopre tutto davanti al Padre, dove esso stesso si estende dinanzi a Lui e confessa la sua debolezza e disperazione e perciò viene anche da Me valutato così, perché Mi dimostra profonda umiltà ed amore per Me ed ora posso riversare in ultramisura la Cornucopia della Mia Grazia. Allora pregate nello Spirito e nella Verità e potete anche certamente sperare nell’esaudimento, perché appena Mi siete dediti nell’intimo amore, rivolgete anche a Me solo tali richieste, il cui esaudimento non porta nessun danno alla vostra anima, perché l’amore per Me illumina il vostro spirito ed i vostro pensieri sono già molto di più rivolti al Regno spirituale che al mondo con i suoi beni apparenti. Ma ricordate sempre di quale genere sono le preghiere che vengono quasi sempre pronunciate dagli uomini. Ricordate che una giusta preghiera nello Spirito e nella Verità richiedere “il ritiro nella silenziosa cameretta”, con cui voglio aver inteso solamente, che nel momento della preghiera l’uomo si deve ritirare nella cameretta del suo cuore. Ed anche se la preghiera è solo breve, se soltanto è una chiamata a Me nella miseria, questa chiamata però deve venire dal cuore ed allora una preghiera non ha davvero bisogno di parole imparate a memoria oppure determinate formule, perché Io comprendo il balbettio di un figlio e non voglio sentire parole altamente sonanti che ha già di nuovo generato l’intelletto oppure che vengono accettate da altri uomini. Perciò una preghiera di masse può anche essere di un effetto benefico solamente, quando ognuno prega in silenzio nel suo cuore, anche se tutti hanno la stessa richiesta, perché appena delle masse pronunciano ad alta voce la stessa preghiera, si devono servire di una determinata formula ed allora non potrà essere un confidenziale dialogo con Me, che è il solo a garantire un esaudimento della preghiera. Voi uomini potete ottenere molto attraverso la giusta preghiera, ma non pregate quasi mai nel modo giusto. Appena credete in un Dio, vi deve spingere il cuore di unirvi con questo Dio in pensieri ed allora parlerete con Lui, come un figlio parla con il Padre suo, ed allora pregate nel modo giusto, pregate nello Spirito e nella Verità, mentre invece preghiere formali e generali fanno quasi sempre mancare l’intimo legame confidenziale con Me, che è comunque del tutto umano, perché agiscono sempre impressioni esteriori e perciò è richiesto il ritiro nel silenzio. Ma da preghiere formali pronunciate ad alta voce, in azioni generali di preghiera, non potete aspettarvi nessuna particolare Benedizione per le anime, eccetto quegli uomini che sono in grado di isolarsi totalmente interiormente e pregano nel cuore, che non ascoltano ciò che i prossimi pronunciano ad alta voce. Vi voglio spiegare tutto questo solamente, affinché comprendiate, perché molte preghiere rimangono inascoltate e perché esigo da voi una preghiera nello Spirito e “nella Verità”. Davanti a Me vale solo il nucleo, ma non il guscio esteriore, ed Io guardo nel cuore di un uomo e non Mi lascio ingannare da preghiere di labbra oppure quotidiane abitudini che vengono eseguite senz’anima. Ma se un uomo Mi chiama ad alta voce nella miseria del suo cuore, allora una tale chiamata è la dimostrazione che non è soltanto percepita formalmente, ma profondamente nell’interiore, e così viene anche valutata da Me, Che Mi sforzo sempre di aiutare per dimostrare ai figli Miei l’Amore del Padre, perché Io voglio anche conquistare il vostro amore. E perciò voi stessi, quando pregate, vi dovete sempre rendere conto, se dapprima avete stabilito l’intimo rapporto di un figlio verso il Padre oppure vi accontentate di una abitudine, di una formalità, di preghiere che non possono raggiungere il Mio Orecchio. Perché anche la preghiera rivolta a Me, è un ultragrande Dono di Grazia, perché potete stabilire in ogni momento il legame con Me e con ciò fornite anche la dimostrazione della prova di volontà superata, che è scopo e meta della vostra vita terrena.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8467 Da dove partono le tentazioni?

14 aprile 1963: Libro 89

Vi viene offerto molto, perché il Mio Amore per voi è sconfinato, e credete forse che Io vi lasci inesaudita una richiesta che è per il bene della vostra anima? L’anima però trarrà il massimo vantaggio, quando Io la istruisco nella Verità, perché allora impara a riconoscerMi e ad amarMi, ed allora le è anche assicurata la sua meta, che si unisce con Me tramite l’amore. Voi uomini dovete ancora sapere molto tramite i Miei Insegnamenti, dovete penetrare sempre più profondamente nel campo, che vi può essere dischiuso soltanto sulla via spirituale, e perciò Io Mi rivelerò sempre di nuovo a voi, vi guiderò un sapere tramite il Mio Spirito, che vi dovrà rendere felici e condurre alla perfezione. Ed è importante che sappiate, come voi stessi siete costituiti e perché siete fatti così, come camminate da uomo sulla Terra. Si tratta, di sostenere su questa Terra la vostra ultima prova di volontà, si tratta, di compiere la ritrasformazione nel vostro essere primordiale che significa, che trasformiate tutto il negativo che è ancora attaccato a voi, nel positivo e che diventiate di nuovo l’essere perfetto, che siete stati in principio. La vostra imperfezione consiste nel fatto che la vostra libera volontà, che poteva svilupparsi in tutte le direzioni, si è invertita, che quindi tendeva al contrario di ciò che corrisponde alla Mia Volontà, cioè che è l’Ordine secondo la Legge. E’ uscita dalla Legge dell’eterno Ordine, ha abusato della sua volontà ed ha così invertito il suo essere nel contrario. Ma attraverso un tempo infinitamente lungo durante il processo di Rimpatrio è diventata di nuovo capace, di trovare nuovamente una decisione della sua volontà, che nello stato antecedente non poteva emettere nella volontà legata, questo procedimento vi è già stato spiegato precisamente. Ora però l’essere nell’inizio della sua incorporazione come uomo è ancora molto lontano dalla perfezione, perché ha in sé molto del negativo, che deve dapprima superare nella vita terrena. Perché l’essere si trova ancora del tutto sotto il potere di colui, che ha indotto la sua caduta nell’abisso. E dato che gli esseri lo hanno seguito liberamente nell’abisso, ha ancora un diritto sulle anime. Ma anch’Io ho la Mia Parte, perché tutte le creature sono procedute dalla Mia Forza. Ora l’anima stessa deve emettere la decisione, a quale Signore vuole sottomettersi, e per la sua volontà combattiamo sia Io che anche il Mio avversario durante la vita terrena. Quindi anche il Mio avversario ha il diritto di agire sulla volontà dell’uomo, e perciò fa anche di tutto per conquistarla per sé. Dato che l’uomo, lo spirituale incorporato una volta caduto, ha molto del negativo in sé, cioè delle caratteristiche e istinti, che contrassegnano l’appartenenza al Mio avversario, l’uomo deve condurre una lotta contro quelle caratteristiche ed istinti. Deve vincersi, a respingere tutto il negativo e di trasformare di nuovo il suo essere, assumendo delle caratteristiche divine, trovando una giusta misura per tutti gli istinti, che gli sono stati aggiunti naturalmente come uomo, affinché possa mettersi alla prova e condurre una lotta contro sé stesso, cioè contro i pensieri, azioni e sensi dell’uomo messi nel disordine dall’avversario, che quindi hanno invertito totalmente l’essere appunto in conseguenza della caduta di una volta, cioè ha infranto la Legge dell’eterno Ordine. La lotta per la volontà dell’uomo tra Me ed il Mio avversario si svolge continuamente durante la vita terrena, e l’avversario impiegherà in ogni tempo le sue arti di seduzione, stimolerà sempre l’uomo ad agire contro la Legge, quindi di infrangere la Mia Legge dell’Ordine dall’Eternità. E l’uomo stesso deve sempre di nuovo avere la volontà a resistere a queste tentazioni, ma ne riceverà sempre la Forza, quando la chiede a Me. Le tentazioni partono sempre dal Mio avversario, mentre Io voglio soltanto essere chiamato, per proteggere l’uomo dalla caduta. Qualunque cosa ora sia, in quale modo l’uomo capita nella tentazione, è sempre l’agire del Mio avversario. Una tale tentazione non parte mai da Me, ma Io Sono sempre pronto ad aiutare voi uomini a resistere contro le tentazioni. Si tratta che voi uomini vi stacchiate dal Mio avversario, che lotta per voi, mentre cerca di legarvi sempre di nuovo a sé e di farvi cadere. Ma Io non vi indurrò mai ugualmente in tali tentazioni, ma cerco di liberarvi da queste. Ma Io non posso rinnegare al Mio avversario il diritto di lottare per voi, che siete diventati la sua parte nella libera volontà. E così pure non Io ho messo in voi questi istinti invertiti, che quindi vi potrebbero tirare giù per legge naturale, ma la vostra libera volontà stessa deve mettere i confini, dovete trovare la giusta misura, allora non peccherete mai. Il Mio avversario però cercherà sempre di indurvi ad oltrepassare la giusta misura, cioè di invertire tutto il bene nel contrario, di abusare di tutti gli istinti naturali in voi e con ciò spingervi al peccato. Non cederà a tentarvi fino alla fine della vostra vita, ma voi lo potete vincere con la Mia Grazia e la Mia Forza. Che Io permetto tutte queste tentazioni non significa però, che Io Stesso vi “induco in tentazione.... ”, ma vi guido fuori dalla tentazione e vi libero dal male quando voi Me lo chiedete. Di Me nulla di negativo può essere sostenuto, Io Stesso non posso aver posto qualcosa di negativo in un uomo, ma Io posso sempre soltanto creare la Perfezione, che però l’essere stesso nella libera volontà può invertire nel contrario sotto l’influenza del Mio avversario. Nella vita terrena però dovete sostenere la prova, se siete volonterosi a combattere contro tutto ciò che in voi è anti divino, ed a questo Io vi aiuterò in ogni modo, perché Io voglio che giungiate alla perfezione, Io Stesso non aumenterò la vostra miseria spirituale, aumentandovi ancora le possibilità di un fallimento, perché Io vi amo e vi voglio rendere beati in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8468 Solo Gesù può fortificare la volontà

14 aprile 1963: Libro 89

Il fatto che Io Sia morto per voi uomini sulla Croce, è stato un Atto di Grazia dal più profondo significato e non può mai esservi ricordato abbastanza spesso di valutare anche le Grazie con el quali l’Uomo Gesù, mediante questa morte, ha conquistato per voi. Perché appena lasciate inosservata l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo, per voi non esiste nessuna Redenzione, e rimanete incatenati nel potere di colui che è e rimarrà il vostro nemico, che non vuole mai la vostra beatitudine, ma vi precipiterà nella rovina, dato che gli manca l’amore. Anche voi siete privi d’amore mediante la vostra caduta d’un tempo da Me, perché avete rifiutato la Mia Irradiazione d’Amore. E finché siete ancora nel potere dell’avversario, che vi ha indotto alla vostra caduta da Me, non potrete nemmeno mai ricevere la Mia Forza d’Amore, perché voi stessi dovete essere liberamente disposti a lasciarvi irradiare, e non avrete mai in eterno questa volontà, perché la vostra volontà è indebolita fino all’estremo. Mediante la Mia morte sulla Croce ho conquistato per voi le Grazie per una volontà fortificata, quindi non vi sarà più impossibile liberarvi dal potere dell’avversario, se lo volete seriamente e vi rivolgete al divino Redentore Gesù Cristo, che vi liberi, che vi redima dal peccato e dalla morte. Fuori di Lui non esiste nessuno che potrebbe aiutarvi nella vostra miseria, perché Gesù E’ il Redentore, Egli E’ il vostro Dio e Padre, Egli E’ Colui al Quale dovete la vostra esistenza, perché Gesù ed Io, vostro Padre dall’Eternità, E’ Uno. Io Stesso ho offerto per voi uomini l’Opera di Redenzione nella forma dell’Uomo Gesù, affinché l’Opera d’Espiazione per voi uomini si svolgesse visibilmente ed ora anche voi potete portare coscientemente la vostra colpa di peccato alla Croce, perché voi potete essere liberi dalla vostra colpa primordiale solamente, se voi stessi lo volete, quando confessate, che voi stessi avete peccato contro di Me e Mi pregate ora in Gesù Stesso, che Io vi perdoni la vostra colpa. Quello che vi era impossibile prima della Mia morte sulla Croce, che voi stessi potevate avere la Forza di procedere contro il nemico delle vostre anime, è diventato possibile per voi dopo la Mia morte sulla Croce, perché ora sono a vostra disposizione Grazie in ultramisura, che dovete soltanto utilizzare, rivolendovi a Gesù nella libera volontà, e Lo pregate, che Egli voglia Essere morto anche per voi. Ed in Verità, la vostra colpa verrà estinta per via del Sangue di Gesù. Ma non potete mai essere liberati dalla vostra colpa d’un tempo, quando oltrepassate a Gesù Cristo, allora continuate imperterriti a portare il vostro peso, che vi schiaccia al suolo, e rimanete succubi del Mio avversario, continuate a rimanere nell’oscurità ed impotenza, siete degli esseri infelici, che camminano sulla Terra senza nessun successo spirituale, i quali il Mio avversario non lascia liberi e che da soli non possono procurarsi la Forza di liberarsi da lui. Se voi uomini poteste solamente afferrare l’importanza di Gesù e della Sua Missione sulla Terra, e se soltanto aveste la volontà di rivolgervi a Lui per l’Aiuto nella vostra miseria, perché soltanto quando Lo riconoscete come il Figlio di Dio, nel Quale Io Stesso Sono diventato Uomo ed il Quale è morto sulla Croce per voi ed i vostri peccati, Egli fortifichererebbe la vostra volontà, ed allora avreste anche la Forza, di liberarvi dal nemico delle vostre anime. Ma dato che non sapete nulla circa i collegamenti, della causa della vostra esistenza come uomo, per via del vero rapporto con Me, vostro Dio e Creatore, non pensate nemmeno seriamente sul fatto, qual’era il motivo della Vita terrena di Gesù e della Sua Missione di sofferenza, e non approfittate coscientemente delle Grazie, che però sono illimitatamente a vostra disposizione, se soltanto voleste accettarle ed utilizzarle. Così come una volta Lucifero, o Spirito Angelo primo caduto, vi ha precipitato nell’abisso, così vi aiuta ora Gesù, il Figlio di Dio, a salire di nuovo da questo abisso, ma allora non eravate costretti alla caduta, e così anche ora non siete costretti al ritorno. La vostra libera volontà deve indurvi a rivolgervi a Gesù, ed allora percepirete anche davvero la Sua Forza ed il Suo Potere, allora sarete liberi dal Mio avversario e diventerete voi stessi colmi di Luce e Forza, perché il divino Redentore vi donerà Luce e Forza, appena Lo riconoscete solamente e quindi Me Stesso in Lui. Egli ha estinto la grande colpa primordiale di tutto lo spirituale caduto ed ha ora aperto a questo di nuovo la Porta nel Mio Regno, nel quale non avrebbero potuto entrare nello stato carico della colpa primordiale. Egli ha preparato la via per tutti gli esseri, di ritorno nella Casa Paterna. Ma nessun essere viene costretto di percorrere questa via, ma l’uomo deve seguire Gesù liberamente, deve sapere, che anche lui è libero mediante la morte di Sacrificio di Gesù sulla Croce e perciò può liberarsi liberamente dal Mio avversario. E ciò che ora con la propria forza non può eseguire, lo potrà fare con l’Aiuto del divino Redentore, il Quale ha pagato il prezzo di riscatto per tutte le anime, in modo che l’avversario deve liberare ogni anima, che vuole liberarsi di lui. Ed affinché lo voglia, l’Uomo Gesù è morto della morte più amara sulla Croce, Egli ha portato Sé Stesso in Sacrificio ed ha riscattato tutte le anime con il Suo Sangue, quest’Opera di Misericordia è incommensurabilmente importante, e ciononostante molti uomini ne passano oltre e non approfittano della Cosa più Preziosa, che può essere loro offerta su questa Terra. Loro rimangono nel peccato e rifiutano a Gesù il riconoscimento, e quindi non riconoscono nemmeno Me Stesso, Che in Gesù sono morto per loro sulla Croce, per redimerli.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8469 La Resurrezione di Gesù

15 aprile 1963: Libro 89

La morte è stata vinta e quindi anche voi uomini risorgerete dopo la morte del corpo e la vostra anima vivrà in eterno. Perché vi ho dato la dimostrazione, che Sono risorto dalla morte il terzo giorno, perché ho vinto colui che ha portato la morte nel mondo. Io Stesso vi ho promesso una Vita eterna, se solo credete in Me, perché senza Redenzione attraverso Gesù Cristo, nel Quale Io Stesso Sono morto sulla Croce, la vostra anima non può risvegliarsi dallo stato di morte. Perché fino ad allora il Mio avversario ha ancora potere sulla vostra anima, che non vuole far arrivare alla Vita l’anima. Ed anche se voi uomini dubitate che Io Sia realmente risorto dalla tomba, potete comunque giungere alla Vita, se vi attenete solo alla Dottrina che vi ho dato sulla Terra, se vivete nell’amore, perché allora vi risvegliate dalla notte della tomba, allora vi splenderà la Luce del giorno, allora la vostra anima è anche giunta alla Vita che dura in eterno. Ma Io avevo dapprima indicato agli uomini che Io Sarei risorgo il terzo giorno dai morti e la Mia Promessa si è anche adempiuta ed innumerevoli uomini erano testimoni che la tomba era vuota, che non vi è rimasto nulla indietro.

Ho voluto dare a voi uomini solo la dimostrazione che anche voi potete spiritualizzare il vostro corpo, quando Mi seguite, che anche per il vostro corpo non deve esistere più la morte, se spiritualizzate tutte le sue sostanze e si è unito con l’anima e che poi potete entrare davvero viventi nel Regno dell’aldilà, come ve lo ha dimostrata anche la Mia Ascesa al Cielo. Che ora, dopo lungo tempo, non siete più in grado di credere ciò che si è svolto al tempo del Mio cammino terreno e quando questo cammino terreno era terminato per Me, dipende dallo stato dell’assenza d’amore nel quale si trova ora l’umanità. Ma chi vive nell’amore, sà anche da sé stesso che si è svolto tutto così come vi veniva trasmesso, perché glielo dice il suo spirito che lo guida nella Verità. E nulla potrà togliere un uomo interiormente istruito dalla fede nel soffrire e morire di Gesù, nella Sua Resurrezione e l’Ascesa al Cielo. E costui non avrà più paura della morte del corpo, dato che sa, che non può scomparire, ma solo ora ritorna nella sua vera Patria, dove vivrà nell’Eternità.

Io ho vinto la morte, perché senza la Mia Opera di Redenzione voi uomini sareste rimasti eternamente nello stato di morte, perché sareste rimasti eternamente lontani da Me e con ciò il Mio Amore e Forza di Vita non vi avrebbero potuto irradiare. Ma Io ho dato la Mia Vita per riscattare la Vita per voi, affinché ora non abbiate più a temere in eterno la morte, ma entrerete nell’eterna Vita, quando la vostra anima abbandona il corpo terreno. Sì, anche voi potete portare con voi il vostro corpo nel Regno di Luce e Beatitudine, quando lo spiritualizzate nella vita terrena, se attraverso l’amore dissolvete tutte le scorie dell’anima, quando anche voi potete determinare il corpo di darsi totalmente a Me e di vivere nella Mia successione. Anima e corpo può risorgere dai morti come Io ve l’Io dimostrato, ma solo di rado vi riuscirà questa totale spiritualizzazione ancora nella vita terrena. Ma che è possibile, per questo Io Sono morto sulla Croce ed ho sospeso tutti gli spaventi della morte per tutti coloro che Mi riconoscono come Figlio di Dio e Redentore del mondo, nel Quale Io Stesso Sono disceso sulla Terra per soffrire e per morire per l’intera umanità.

E questa Opera di Redenzione ha trovato la sua conclusione con la Resurrezione, che doveva essere per tutti gli uomini la dimostrazione per la Verità della Mia Dottrina, perché Io ho predetto loro la Mia Resurrezione il terzo giorno. Che per questo non ci siano più dimostrazioni concrete, dev’essere, per non limitare gli uomini nella loro libertà di fede e volontà, ma loro stessi si possono procurare le dimostrazione in ogni momento, se vivono secondo la Mia Dottrina, con ciò risvegliano il loro spirito ed ora attraverso questo spirito ricevono insegnamenti che riguardano quell’Opera di Redenzione fino alla fine, fino alla Resurrezione il terzo giorno. Degli uomini non vi potranno più fornire dimostrazioni, ma lo spirito in voi, che è Parte divina, vi può guidare nella Verità ed allora potrete comprendere e credere tutto ciò che diversamente vi sembra inaccettabile. Ma appena potete credere nella Mia Resurrezione, saprete anche che con la morte del vostro corpo la vita non è finita, ma che l’anima risorge ad una Vita che dura in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8787 E’ necessario un sapere per comprendere l’Opera di Redenzione

29 marzo 1964: Libro 92

Per poter afferrare la piena Verità che riguarda l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo, vi deve anche essere trasmesso il sapere del Principio Ur e meta finale di tutto l’essenziale creato una volta da Me. Perché soltanto una cosa spiega l’altra. E soltanto pochi uomini sono in grado di ricevere questo sapere e di comprenderlo, perché questo richiede il cambiamento (libero) del suo essere nell’amore. Più scompare ora l’amore fra gli uomini, più raramente può essere accolto ed afferrato da un uomo anche questo sapere. E la conseguenza è che per l’umanità non è più afferrabile e perciò nemmeno credibile il significato dell’Opera di Redenzione e la sua motivazione, la conseguenza è che un bene mentale ha respinto questo sapere e ciò che si è ancora conservato, è nel migliore dei casi il sapere sul fatto che una volta un Uomo è passato sulla Terra, che ha condotto una vita esemplare ed ha stimolato gli uomini a seguire il Suo Esempio. L’uomo giungerebbe ora irrimediabilmente a quel profondo sapere sul significato dell’Opera di Redenzione di Gesù, se fosse realmente un autentico seguace di Gesù, se si sforzasse di condurre una vita simile a Gesù nel totale amore disinteressato per il prossimo, perché un tale modo di vivere gli garantirebbe una chiara Luce interiore e verrebbe guidato dal suo spirito dall’interiore nella pienissima Verità. Questo agire dello spirito garantisce quindi la più chiara conoscenza, ma è diventata una impossibilità a causa della mancanza d’amore degli uomini, e questo ha per conseguenza che è andato perduto per gli uomini proprio ogni sapere su Gesù e la Sua Missione, che per loro Gesù è appunto soltanto un “Uomo”, anche se nella più alta Perfezione. Gli concedono bensì che Egli abbia raggiunto la Perfezione più altamente possibile su questa Terra, a cui anche tutti gli altri uomini devono tendere; dei collegamenti più profondi che devono essere collegati con la caduta degli spiriti da Me, gli uomini non sanno nulla. E così nemmeno niente della vera Missione di Gesù, di redimere gli uomini dalla colpa della caduta di allora. Non sanno nemmeno niente del Piano della Divinizzazione di tutti gli esseri che Io ho creato. E loro possono comprendere tutto questo soltanto in un certo grado d’amore, perché l’amore è la Luce che illumina i loro cuori e fornisce il pieno chiarimento sul loro essere, sull’inizio e la meta di ogni uomo. Perciò non è un miracolo che l’Opera di Redenzione di Gesù sia sconosciuta agli uomini oppure incredibile, dato che a causa del loro basso grado d’amore non possono avere nessuna comprensione per questa ed il grado d’amore diventa sempre meno e perciò pochissimi uomini tendono ad una Redenzione tramite Gesù e la via verso la Croce è diventato per la maggioranza un concetto incomprensibile, una parola vuota. Gli uomini non avrebbero mai dovuto essere istruiti su ciò in modo diretto come avviene ora mediante l’apporto della Mia Parola dall’Alto, perché una vita d’amore disinteressato avrebbe ordinato ed illuminato il loro sapere, la Verità sarebbe sorta nell’uomo stesso e tutti i collegamenti spirituali sarebbero sorti più chiari e luminosi davanti ai loro occhi. La Verità, che la scintilla spirituale in ogni uomo cela in sé, sarebbe venuta anche alla coscienza dell’uomo, ed ognuno avrebbe guidato da sé la sua via verso Gesù Cristo, per chiedere a Lui l’estinzione della sua colpa Ur. Ma ora l’umanità si trova poco dinanzi alla fine appunto per via del suo stato disamorevole. E perciò è anche spiegabile il perché ha perduto ogni sapere, perché la conoscenza spirituale è sprofondata e gli uomini stessi non fanno più niente per accendere di nuovo la Luce in sé. E così hanno anche perduto ogni sapere della motivazione e del significato dell’Opera di Redenzione di Gesù Cristo, e la “via verso la Croce” non è più motivata in nessun modo, se gli uomini si prendono come esempio soltanto “l’Uomo Gesù” per un modo di vivere. Allora sono di volontà totalmente indebolita per conseguenza del loro peccato primordiale e senza la Redenzione dalla loro colpa Ur non sono più in grado di seguire Gesù. Dovete comprendere che è richiesta da voi una costante lotta contro tutte le tentazioni durante la vita terrena e che, per raggiungere la perfezione e seguire Gesù, avete bisogno di molta Forza ed una forte volontà, altrimenti la meta per voi è irraggiungibile. Ma a causa del vostro peccato primordiale siete di volontà così debole, che non potete mai e poi mai adempiere questo vostro compito terreno di maturare nella vostra anima, appunto per via di questa debolezza della volontà e che il Mio avversario non vi lascerebbe mai liberi. Perciò dapprima dovete essere redenti da quel peccato primordiale, per questo dovete chiedere ed aver ottenuto il Perdono, allora potrete anche utilizzare le Grazie dell’Opera di Redenzione, una volontà fortificata, e vi riuscirà il vostro intento, potete giungere alla perfezione, che però senza la Redenzione è totalmente impossibile. E perciò nel tempo della fine Io spiego a voi uomini in particolare quello che è preceduto al vostro essere uomo. Vi informo su tutto, affinché vi diventi comprensibile il perché dovete riconoscere Gesù Cristo come Redentore, perché non Lo dovete escludere, se volete adempiere lo scopo della vostra vita terrena e raggiungere l’ultima meta, l’unificazione con Me, che è totalmente impossibile senza la Redenzione tramite Gesù Cristo. E chi si sforza a condurre una vita d’amore, chi ascolta la Mia Parola e lascia agire su di sé la Forza della Mia Parola, chi adempie la Mia Volontà che Io gli annuncio tramite la Mia Parola, chi è quindi facitore e non soltanto ascoltatore della Mia Parola, potrà davvero anche comprendere tutto e non dubiterà, perché è interiormente illuminato da una Luce e perché gli viene risolta ogni domanda che lo muove ancora. E perciò Io posso sempre soltanto stimolare gli uomini ad una vita nell’amore disinteressato per il prossimo. Allora presto gli verrà donata piena chiarezza, ed allora saprà anche del significato della Redenzione tramite Gesù Cristo, e tenderà a questa in tutta serietà, per giungere alla Vita che dura in eterno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8791 Il Venerdì Santo

27 marzo 1964: Libro 92

Nessuno di voi uomini può commisurare le sofferenza del cammino verso la Croce e della Crocifissione, perché per dei concetti umani erano insopportabili, e soltanto la Forza del Mio Amore Mi rendeva possibile, di compiere questo più difficile Sacrificio, che doveva di nuovo procurare all’umanità la Riconciliazione con il Padre. Ed anche se cercate di immaginarvi i Miei tormenti e dolori, rimarrà sempre un debole confronto, perché erano sovrumani, erano così grandi, che il Mio Sacrificio sulla Croce è stato e rimarrà davvero unico, perché un “uomo” non sarebbe sopravvissuto a questo tempo dei tormenti, perché ogni altro uomo non lo avrebbe potuto eseguire, perché già una minima parte sarebbe bastata, a togliere la vita all’uomo. Ma Io volevo soffrire e morire, per prestare la giusta Espiazione per i peccati dell’umanità, volevo prendere su di Me tutta la colpa degli uomini e portare per questo il Sacrificio dell’Espiazione, per restituire al Padre i Suoi figli perduti, i quali non avrebbero mai più potuto venire vicino a Lui senza quest’Opera di Redenzione. Ed Io ho fatto la via, liberamente e per Amore per il Padre e per i Miei fratelli caduti. Io sapevo della difficile sorte che Mi attendeva ed ho perciò sofferto doppiamente, perché l’immagine della Crocifissione Mi stava sempre davanti agli Occhi, vedevo sempre la via della sofferenza, che conduceva alla Croce. Ma nella libera Volontà ho compiuto questa Missione ed ho riscattato all’avversario tutte le sue anime che erano pronte, di lasciarsi redimere da Me. Perché Io sapevo della causa della debolezza degli uomini ed ho conquistato tramite la Mia morte sulla Croce la fortificazione della loro volontà, ho conquistato per loro delle Grazie senza numero, con l’aiuto delle quali potevano di nuovo giungere in Alto, da dove erano una volta precipitati, nell’abisso più profondo. Io sapevo, che non potevano mai più giungere in Alto se non fossero stati aiutati. Ed i Miei fratelli caduti M’impietosivano, perché conoscevo la Beatitudine della Vicinanza di Dio, Io sapevo, che cosa avevano rinunciato e che erano eternamente banditi dal Volto del Padre, se Uno non estingueva la grande colpa, di cui si erano aggravati con la loro caduta di una volta dal Padre. Ma era un’Opera estremamente difficile, con la piena consapevolezza della fine, di prendere su di Sé tutti i dolori corporei ed animici e di fare il percorso nella paura e nella miseria, di poter compiere fino alla fine l’Opera di Redenzione. Perché Io ero un Uomo con tutte le sensazioni corporee, ed il Mio pensare era sempre più umano, quando si avvicinava l’esecuzione dell’ultima Missione, quando sono stato catturato e condannato senza pietà alla morte più atroce, che gli uomini si possono immaginare. Perché per l’estinzione dell’incommensurabile colpa, per l’estinzione della colpa Ur della caduta d’una volta da Dio, era necessaria la capacità di soffrire di un uomo, perché Dio, il Quale Era in Me bensì come Amore, non poteva soffrire e con ciò Egli Si è ritirato per l’ultima fase dell’Opera di Redenzione, che faceva scaturire in Me una inesprimibile paura e Mi spingeva alle Parole: “Dio Mio, Dio Mio, perché Mi hai abbandonato.... ”. La consapevolezza del Padre in Me sarebbe stato un lenimento dei dolori, ma la misura dei Miei dolori non sarebbe stata nuovamente abbastanza grande in vista della colpa dell’intera umanità, della colpa di tutti gli spiriti primordiali caduti, che Io volevo salvare dall’abisso. Io volevo “solo come Uomo” condurre alla fine l’Opera e perciò Mi Sono arreso alla Volontà del Padre, che era stata anche la Mia Volontà sin dal principio, soltanto in vista della morte vacillava per breve tempo, ma poi Mi Sono piegato totalmente alla Sua volontà, quando ho esclamato: “Padre, non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta.... ”. Ed ho davvero portato un grave Sacrificio, che né prima né dopo un uomo ha compiuto né poteva compiere, perché superava la forza umana. Ma Io ho tratto la Forza dall’Amore del Padre, perché l’Amore rimaneva in Me fino all’ora della morte, altrimenti non avrei pronunciato le Parole: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.... ”. E così ero e rimanevo unito con il Padre, benché non avessu usato la Forza dell’Amore, per sottrarMi alla morte del Sacrificio. Una volta potrete anche voi vivere questa Mia morte sulla Croce, quando sarete nel Regno di Luce, e soltanto allora vi sarà anche visibile il Mio ultragrande Amore che era per i Miei fratelli, che ha preso tutto su di sé, per ridare la Vita a coloro che avevano scelto liberamente la morte. Ed ognuno, che nella libera volontà Mi riconosce come il suo Redentore e vuole, che Io possa essere morto anche per lui, può ora di nuovo giungere alla Vita, che anche lui faccia parte dei redenti, per i quali ho versato il Mio Sangue e che tramite il Mio Sangue trovano il Perdono dalla loro colpa di peccato, che li teneva separati dal Padre e che Io quindi ho espiato mediante la Mia morte sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8792 Un buon agricoltore sparge della buona semenza

28 marzo 1964: Libro 92

A voi viene offerto molto del patrimonio spirituale, siete abbondantemente provvisti di semenza, dovete sempre soltanto lavorare i campi che sono i cuori degli uomini, ai quali dovete portare la Mia Parola. Questo è il lavoro che dovete svolgere nella Mia Vigna, che vi siete offerti come Miei servi, per servire Me. Un buon seme può anche soltanto portare buon frutto e perciò Io vi fornisco una buona semenza, a cui nessuna è uguale. Io vi porto la Verità dall’Alto ed ora potete anche rappresentare tutto davanti al mondo, perché non c’è niente che potrebbe superare questo bene spirituale, perché procede da Me. Ricordatevi di queste Parole: Io Stesso vi parlo e vi trasmetto un sapere, che corrisponde alla Verità e che nessun’Altro può darvi se non Io Stesso. E ciononostante l’umanità è tiepida di fronte a questa Mia Parola, non è toccata visibilmente dall’insolita Origine, eccetto pochi uomini, che riconoscono il valore e sono ultra beati, di stare nella Grazia di poter ricevere questa Mia Parola. E questi ne trarranno anche una grande utilità, avranno da registrare dei successi spirituali, perché la Mia Parola cela in sé la Forza, che aiuta l’anima dell’uomo alla risalita. Avete da adempiere un compito sulla Terra: di procurare di nuovo alla vostra anima la maturità, nella quale si trovava in principio, quando da essere perfetto ha avuto la sua Origine in Me. E per via di questo compito voi percorrete la via terrena come uomo. Potete pensare ed agire nella libera volontà, perciò secondo questo potete ben raggiungere la vostra meta per diventare perfetti, ma potete anche orientare in modo errato il vostro pensare, volere ed agire e guidare verso il Mio avversario ed allora avete mancato lo scopo della vostra vita terrena. Ed affinché vi venga indicata chiaramente la giusta via, Io guido la Mia Parola giù sulla Terra e vi parlo, direttamente oppure anche indirettamente e siete liberi, di accettare la Mia Parola e di adempiere la Mia Volontà, che si esprime nella Mia Parola, oppure anche di rifiutare la Mia Parola. Ma allora non raggiungete la vostra meta, perché siete come dei campi incolti, che non possono portare frutti, perché a loro manca la buona semenza, perché hanno da mostrare soltanto delle pietre, cocci ed erbacce, dove nulla può crescere, se i campi non sono stati prima puliti e resi fertili e preparati per l’accoglienza di una buona semenza. Io Sono un buon Agricoltore, Io impiego ovunque l’aratro e sconvolgo il suolo. Io lo pulisco da tutta l’erbaccia, per poi spargere la Mia Semenza, per poter una volta fare un buon raccolto. Ma se prima non viene eliminata l’erbaccia, allora anche la buona semenza viene svalutata, non potrà svilupparsi e l’erbaccia l’usurpa. Con questo Io voglio dire, che anche la pura Verità, che vi viene offerta dall’Alto mediante la Mia Parola, non tollera, che passa accanto anche dell’insegnamento falso, perché degli insegnamenti errati presto ombreggiano la Verità e chi non è in grado di staccarsi dall’errore, chi non lo estirpa prima dal suo cuore, non riconoscerà nemmeno la Verità come tale e perciò non toccherà nemmeno la sua anima per portarla alla maturazione. Dovete sempre pensare al lavoro di un agricoltore e di conseguenza dovete anche agire. Dovete liberarvi da ogni pensare errato, dovete svuotarvi da ogni semenza falsa, che è stata posta in voi da uomini incolti, che si presentano anche come operai della Vigna e non sono comunque stati chiamati da Me per il loro servizio. E voi dovete accettare con gratitudine la buona semenza, posarla nei vostri cuori e lasciarla ore maturare, ed in Verità, verrà raccolto un buon frutto, perché la semenza, che ricevete da Me Stesso, è la pura Verità e la Verità vi conduce alla meta, da Me, perché Io Stesso Sono la Verità. Chi si è offerto a Me Stesso per il servizio, verrà anche da Me introdotto nel suo lavoro. Io lo metterò là, dove il suo lavoro è di successo, Io gli affiderò un compito secondo la sua capacità ed egli l’eseguirà poi anche secondo la Mia volontà. E questo vi sia sempre di nuovo detto, che non vi mancherà mai il giusto bene d’insegnamento, che lo potete sempre ricevere da Me, perché dato che Io Stesso voglio ottenere un buon raccolto, è anche sempre Mio Interesse, di darvi tutto ciò che garantisce un buon raccolto. Ma anche voi dovete cercare di estirpare da voi tutti gli errori ed imperfezioni, dovete preparare i vostri cuori per il Dono di Grazia, che Io distribuisco abbondantemente. E dovete sapere, che soltanto la pura Verità può guidare voi uomini all’ultima perfezione e che questa Verità può procedere soltanto da Me. Ma Io vi amo e vi darò sempre ciò di cui avete bisogno, per maturare nelle vostre anime.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8793a Gli spiriti primordiali non caduti raggiungono la figliolanza di Dio?

29 marzo 1964: Libro 92

Su ogni domanda ricever ete la Risposta, affinché vi venga confutata ogni opinione errata, affinché non siate ignari, dove desiderate il giusto sapere. La Mia Meta è la divinizzazione dei Miei esseri creati, che Mi Sono posto nella creazione e che raggiungerò pure una volta, Tutto ciò che è proceduto da Me, era sublimemente perfetto. Erano degli esseri totalmente simili a Me, erano le Mie Immagini, che avevo esternato da Me come esseri autonomi, ma erano sempre soltanto le Mie Opere, che non potevano essere diverse da come le avevo create, erano le Mie creature. Ma volevo accanto a Me dei figli. E per questo li avevo licenziati dalla Mia Volontà, quando dovevano assolvere per Me la prova di volontà, se mantenevano la loro perfezione malgrado la possibilità di invertirla nel contrario. Questa prova di volontà a sua volta aveva la premessa, che l’essere era esposto anche a tutte le tentazioni, a cui doveva da resistere, perché ogni forza necessitava di una resistenza, in cui potersi affermare. Comprendetelo bene: la tentazione si avvicinava ad ogni essere, perché possedeva una libera volontà, che poteva decidersi verso ogni direzione. Ora il primo essere, Lucifero, il portatore di Luce, che il Mio ultragrande Amore aveva esternato da Me, Mi doveva per primo fornire anche la dimostrazione, che voleva conservare la più sublime Perfezione donatagli. Veniva così in oltremisura irradiato dalla Mia Forza d’Amore, che nuotava nella più sublime beatitudine ed usava la Forza che gli affluiva continuamente da Me per creare degli esseri totalmente simili, perché poteva attivarsi creativamente nella sua perfezione come Me. E questo procedimento del creare degli esseri durava da delle Eternità, che però erano sempre delle creature, che comunque non potevano essere diversamente dall’essere il più sublimemente perfetti. Ora pretendevo dal Mio essere primo creato, Lucifero, soltanto il riconoscimento di Me Stesso come Fonte di Forza, quindi non pretendevo da lui soltanto, che Mi doveva presentare anche ai suoi esseri creati come Colui, dal Quale è proceduto anche lui stesso. Ma dato che ora la sua volontà era totalmente libera, poteva pure disattendere la Mia Volontà, cosa che ha anche fatto, mentre presentava sé stesso agli esseri come l’essere più sublime, e questo per il fatto, che questi non Mi potevano contemplare, ma lui era per loro visibile in tutta la magnificenza. Con ciò non ha sostenuto la prova di volontà ed ora affrontava gli esseri creati come tentatore. Lui cercava di determinare nello stesso modo la loro volontà, di rivolgerla contro di Me, e con questo ha avuto un grande successo. Perché anche molti di questi esseri lo riconoscevano, malgrado l’ultragrande pienezza di Luce, malgrado la più splendente conoscenza, come il loro “Signore dall’Eternità” si staccavano da Me, appunto perché non Ero per loro visibile. E questi esseri caduti devono ora, dal più profondo abisso, nel quale si erano precipitati da sé, di nuovo giungere in Alto. Ora devono cercare di divinizzarsi nella libera volontà, cosa che a loro è anche possibile con il Mio Sostegno. E quando hanno raggiunto la meta, allora saranno diventati “figli di Dio”, figli Miei, degli esseri perfetti, a cui loro stessi hanno teso e raggiunta questa perfezione. Allora anch’Io ho raggiunto la Meta, che Mi ero posto nella creazione degli esseri. Ma una grande parte degli spiriti creati primordialmente Mi sono anche rimasti fedeli, hanno posto resistenza alle tentazioni tramite Lucifero, hanno quindi sostenuto la prova di volontà, quando dovevano decidersi, chi sceglievano come loro Signore. Ma che ne è adesso della loro figliolanza di Dio? Dovete sapere, che questi esseri non caduti godono della più sublime beatitudine, perché non hanno perduto niente della loro perfezione, e vengono ancora costantemente irradiati dalla Mia Forza d’Amore, che procura loro questa inafferrabile beatitudine. Ma mediante la loro perfezione sono anche sapienti, a loro è noto il Mio Piano di Salvezza, a loro è visibile l’infelicità degli spiriti primordiali caduti, ed il loro amore è così grande per questi, che vogliono partecipare alla Mia Opera di Redenzione, per promuovere il ritorno dello spirituale una volta caduto. Ma quest’Opera di Rimpatrio richiede delle Eternità, per cui voi uomini non possedete nessuna capacità di stima. E gli spiriti primordiali caduti nello stadio come uomo necessitano sempre di nuovo di un Aiuto fattivo, perché hanno bensì in loro sia la divina scintilla dell’Amore, che rende possibile il loro Ritorno, ma sono deboli, in modo che hanno bisogno d’Aiuto. E questo Aiuto viene ora concesso loro da quegli esseri di Luce non caduti, che s’incorporano come uomo sulla Terra a questo scopo e percorrono contemporaneamente la via attraverso l’abisso, dove loro stessi sono esposti a tutte le tentazioni ed ora assolvono anche coscientemente la prova di volontà. Questa prova di volontà li fa diventare figli Miei, che dopo la prova assolta ora, totalmente liberi, creano ed agiscono accanto a Me e non sono soltanto attivi secondo la Mia Volontà, benché a quegli spiriti primordiali non caduti apparteneva già una illimitata beatitudine. Ed è l’immensamente grande numero di quegli esseri caduti, che richiede delle Eternità, perché la meta della divinizzazione di tutti gli esseri sia raggiunta. Perciò esistono anche infinitamente tante possibilità per gli esseri di Luce rimasti fedeli a Me, a contribuire nella libera volontà alla salvezza degli spiriti primordiali caduti. E mentre tentano di raggiungere la figliolanza di Dio attraverso il superamento dell’abisso, aumentano sempre di più il grado della loro beatitudine. E per Me non esiste nessuna limitazione, e così posso e renderò eternamente felici i Miei figli in una misura inimmaginabile. E già innumerevoli, tanti spiriti primordiali si sono offerti per il percorso sulla Terra, ai quali sta prevalentemente a cuore la salvezza dei fratelli caduti, che quindi non hanno intrapreso l’incorporazione sulla Terra per motivi egoistici, che non hanno superato l’abisso per via della figliolanza di Dio, ma hanno comunque raggiunto la figliolanza di Dio e che ora sono ritornati da Me come Miei veri figli. Questi esseri rimasti fedeli a Me hanno soltanto una cosa più dei loro fratelli caduti, che non hanno mai bisogno di fare il percorso attraverso le Creazioni della Terra e che non falliscono mai nella vita terrena, i quali devono bensì resistere a tutte le tentazioni nella libera volontà, ma a loro è sempre a disposizione tanta Forza, perché hanno in sé l’amore e non vi rinunciano nemmeno nella vita terrena. Ma quegli uomini, nei quali questi spiriti primordialiR non caduti sono incorporati, non lo sanno questi e sovente percorrono delle vie terrene molto difficili, loro lottano, servono e raggiungono con sicurezza la loro meta: la totale unificazione con Me sulla Terra, che per loro non era mai stata interrotta, alla quale però ogni uomo deve tendere seriamente, perché questa è la meta e la rimarrà, perché è la giusta decisione di volontà di ogni essere, di confessarsi liberamente per Me. E tutti gli esseri da Me creati saranno una volta i Miei figli, perché per Me non esiste nessun concetto di tempo; ed anche se devono ancora passare delle Eternità, perché ciò che Mi sono posto come Meta, la raggiungo pure. Ma voi uomini non dovete credere, che quegli esseri rimasti con Me, che non hanno ancora raggiunto la figliolanza di Dio, sono da chiamare meno beati, perché la loro volontà è già rivolta nel modo, che il loro amore per Me è oltremodo potente ed aumenta continuamente, e ricompenso questa fedeltà per Me rispettivamente, ma non farò mai mancare loro la beatitudine, che a loro garantisce la figliolanza di Dio. Tutto il percorso è sin dall’inizio secondo la Legge fino in tutte le Eternità, e non posso agire contro il Mio Ordine dall’Eternità, e quando ho una volta progettato un Piano, allora verrà anche eseguito, perché la Mia Volontà è immutabile.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8793b Completamento al Comunicato Nr. 8793a Gli spiriti “non caduti” raggiungono la figliolanza di Dio?

30 marzo 1964: Libro 92

Gli esseri che una volta sono stati irraggiati fuori da Me, portavano in sé la Mia Volontà finché erano uniti con Me in intimo amore, come potevo irradiarli con il Mio Amore e perciò in loro non poteva esservi nessun’altra Volontà che la Mia, oppure: che il loro volere e pensare era sempre in conformità al Mio Volere e Pensare. E malgrado ciò la volontà degli esseri era libera, appunto erano degli esseri creati da ME nella più sublime perfezione ed avevano in sé la stessa Mia Volontà, senza però stare sotto nessuna costrizione. La loro volontà era libera sin dall’inizio, ma non diversa dalla Mia, e questa uguaglianza della volontà era così da delle Eternità, perché questa affinità della loro volontà con la Mia non poteva essere disturbata, finché la Corrente del Mio Amore irradiava tutti questi esseri. Soltanto quando lo spirito primordiale primo creato, Lucifero, ha impiegato erroneamente la sua facoltà di pensare, quando non ha più accolto con brama d’amore la Parola che gli affluiva da Me e da ciò la Forza d’Amore che gli affluiva da Me subì un leggero indebolimento, la propria volontà in lui, che era libera, cominciava a manifestarsi, senza che questo venisse da Me ostacolato. E soltanto quando cominciava a rifiutare sempre più forte la Mia Forza d’Amore, si poteva parlare della manifestazione della sua libera volontà, che però fino a questo tempo sorgeva totalmente nella Mia volontà, anche se era libera. Ed ora era venuto il tempo, in cui la Mia Immagine prima creata doveva decidersi liberamente, perché pretendevo prima da lui la prova di volontà, quando la sua volontà cominciava a deviare dalla Mia mediante il rifiuto della Mia Corrente di Forza d’Amore. E così stavano le cose anche con gli esseri creati dalla Forza d’Amore di noi Due, che ora sono stati indotti di nuovo da Lucifero alla manifestazione della loro volontà, che era precisamente così libera e sorgeva totalmente nella Mia volontà, finché ricevevano inarrestabilmente la Corrente del Mio Amore. Ed anche loro cominciavano ad abusare del loro modo di pensare e di aggregarsi di più alla volontà di Lucifero, e la loro libera volontà non è stata ostacolata da Me, perché volevo che ora sostenessero apertamente la prova di volontà, decidendo con chi volevano rimanere. Quindi la libera volontà entrava in azione, soltanto quando gli esseri si chiudevano al Mio Amore, che prima questa volontà, anche se libera, era totalmente per Colui, dal Qualeerano proceduti. L’essere quindi ha messo alla prova la libertà della sua volontà soltanto allora, quando si è ribellato contro di Me, perché prima lo ha impedito a ciò il suo grande amore di non rivolgere la sua volontà contro di Me, perché l’Amore sarà sempre con Me di una stessa Volontà. Questo dunque vi sia detto, che ben ogni creatura come attributo divino aveva la libera volontà, perché era la Mia Immagine, che però da delle Eternità non ha fatto uso di questa libera volontà, perché era tutt’uno con Me e si trovava ininterrottamente nel Mio Circolo di Corrente d’Amore, che significa tanto solo in quanto non usciva dall’eterno Ordine. Soltanto il cambiamento di pensiero di Lucifero ha apportato anche un cambiamento della sua volontà, ed ho lasciato libero corso sia al suo falso pensare che anche alla sua volontà invertita, che poi si è trasferito di nuovo dopo tempi infiniti anche sempre di più agli esseri da lui creati, ed ora quindi la volontà si divideva e da ora in poi la “libera volontà” si manifestava apertamente. Quando dunque si dice: gli esseri non hanno voluto diversamente di come era la Mia Volontà, allora questo riguardava lo stato iniziale, quando lasciavano valere soltanto la Mia Volontà per ultragrande amore per Me e per conseguenza dalla Mia ultrapotente Irradiazione d’Amore. In questo stato un’altra volontà fuori della Mia non era possibile, ma non era uno stato di costrizione, nel quale questi esseri si trovavano in principio, ma soltanto la dimostrazione della più sublime perfezione, nella quale ho esternato da Me ogni essere. Che Lucifero ed una gran parte del suo seguito è caduto mediante la decisione di volontà invertita e così è entrato nella più grande infelicità, rendeva però possibile il divenire un “figlio di Dio”, soltanto l’essere deve passare attraverso i più profondi abissi e condurre una lotta così grande sulla sua via del ritorno da Me, che con ciò si conquista anche il diritto di un figlio. Gli esseri non caduti però godono ininterrottamente di beatitudini celestiali, e non sono comunque esclusi dal tendere pure ancora alla figliolanza di Dio e di raggiungerla. Ma so davvero, come ricompensare le Mie creature e quali vie devono percorrere, per raggiungere la meta più alta. Ma è sempre l’unificazione con Me, che apporta loro questa più sublime beatitudine. E Sono così vicino a tutti i figli, che loro Mi possono percepire, e stanno di nuovo così lontani, che tendono ininterrottamente a Me e possono ricevere sempre di nuovo la Mia Irradiazione d’Amore come dimostrazione della Mia Presenza.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8794 La Resurrezione alla Vita

30 marzo 1964: Libro 92

Anche voi risorgerete dai morti, cioè abbandonerete solamente il vostro corpo terreno, ma l’anima entrerà nel Regno spirituale. Ed Io vi ho dato la dimostrazione, ho lasciato passare visibilmente su di Me il procedimento, perché tutto il mondo doveva prendere conoscenza di questo, che Io avevo vinto la morte, che non c’è più bisogno che ci sia la morte per l’uomo, che procura alla sua anima lo stato di maturità sulla Terra, che possa entrare spiritualizzata nel Regno di Luce dopo il suo decesso da questa Terra.

Ma a questa “resurrezione alla Vita” deve sempre precedere la Redenzione attraverso Gesù Cristo, altrimenti l’anima rimane caduta sotto la morte, perché finché si trova ancora nel potere del Mio avversario, non ha nessuna vita, è legata e totalmente inattiva, è veramente uno stato di morte, nel quale si trova l’anima non liberata. Ma ho conquistato per lei la Vita eterna attraverso la Mia morte sulla Croce. Non deve più temere la morte, perché le ho donato la Vita che dura in eterno, libero l’anima solo dal suo corpo di carne e può entrare nella Libertà nel Regno dell’aldilà, l’anima sorge dalla sua tomba, entra in uno stato di Luce che è totalmente l’opposto dello stato legato di prima. Per questo ho dato dunque la dimostrazione agli uomini tramite la Mia Resurrezione il terzo Giorno, perché nessuno crede che la Vita continui dopo la morte, e che perciò conducevano la loro vita terrena indifferenti e tiepidi e non facevano nulla per assicurare all’anima una resurrezione nella Luce. Dovevo dimostrare loro, che anche il Mio Corpo è risorto, che ha spezzato le catene della morte, che sono uscito dalla tomba, per apparire di nuovo ai Miei e dimostrare loro l’adempimento della Mia Promessa, che Sarei risorto di nuovo il terzo Giorno.

Tutti voi uomini dovete credere che non siete stati creati solamente per la Terra, che con la vostra morte nulla è finito, ma che la vera Vita comincia solo allora. Dovete formare il vostro essere in modo che vi spiritualizzate ancora nella vita terrena, che non soltanto le anime, ma anche il vostro corpo dopo la morte possono di nuovo sollevarsi dalla tomba, che possono entrare nella vera Vita e che tutto questo è possibile, ve ne ho dato la dimostrazione. L’ignoranza di quegli uomini al tempo del Mio cammino terreno, la loro cecità spirituale erano così grandi, che loro stessi non sapevano nulla circa lo scopo e la meta della loro esistenza terrena e credevano cancellati sé stessi con il momento della morte e vivevano anche di conseguenza nel senso rivolto puramente al mondo, non pensavano alla salvezza della loro anima e non temevano la responsabilità davanti al loro Dio e Creatore. Perciò si trattava di dare la dimostrazione proprio a questi uomini, che veniva accettata credibile soltanto da coloro che erano di buona volontà, mentre gli altri cercavano di spiegarsi in ogni modo possibile la scomparsa del Mio Corpo dalla tomba.

Ma i Miei venivano fortificati nella loro fede, ai quali comparivo come avevo loro predetto e che inviavo anche con una missione nel mondo, di portare il Mio Vangelo nel mondo, di annunciare la Dottrina dell’amore e di rendere credibile agli uomini la continuazione della vita dopo la morte e di predicare la Mia Resurrezione dalla tomba a tutti coloro che erano di buona volontà e che ascoltavano i Miei discepoli. Agli uomini doveva essere fortificata la loro propria responsabilità per la conduzione del loro cammino di vita, dovevano tendere coscientemente ad una resurrezione dopo la morte ed appena credevano in Me e la Mia Opera di Redenzione, che ho compiuta per l’umanità peccaminosa, potevano credere anche alla Mia Resurrezione ed andare incontro ora anche alla propria resurrezione senza paura e nella fiducia in Me, il Quale li risveglierò una volta nell’Eternità.

Perché Io Stesso vi ho dato la Promessa: Chi crede in Me, vivrà nell’Eternità. Anche se il suo corpo muore, il suo io, la sua anima, non può morire, cambia soltanto il suo soggiorno ed entra nel Regno dell’aldilà, che ora però è costituito secondo il suo cammino di vita. Se Io Stesso posso risvegliare l’anima dal suo sonno di morte, allora le sarà destinata anche una Vita nella Beatitudine, perché appena crede in Me, Mi ha anche trovato nella vita terrena e portato i suoi peccati sotto la Mia Croce. Allora è libera da ogni colpa ed entra sgravata nel Regno dell’aldilà, dove ora vivrà e non può mai più perdere questa Vita.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8964 Venerdì Santo

16 aprile 1965: Libro 94

Il peso del peccato che ho preso sulle Mie Spalle, era incommensurabilmente grave e poteva essere estinto solamente attraverso un Sacrificio d’Espiazione altrettanto grande, come è stato per Me il Cammino verso la Croce e l’oltremodo doloroso soffrire e morire sulla Croce. Perché questo era assolutamente tormentoso. Voi uomini non siete in grado di immaginarvi solo minimamente la misura di sofferenza, perché Mi sentivo abbandonato dalla Mia forza Dio, Io, Che Ero sempre unito con il Padre, dovevo percorrere da Solo la Via che Mi sembrava delle Eternità, che ho preso comunque su di Me nell’infinito Amore, perché avevo Compassione per l’umanità e sapevo, che soltanto questo Sacrificio di Me Stesso poteva portare la Redenzione agli uomini. E dovevo sempre di nuovo sperimentare le crudeltà degli sgherri del boia, e tutto il mondo infernale vi partecipava. Ma non dovevo difenderMi e non impiegare la Forza di Dio dimorante in Me, perché quest’Opera di Redenzione doveva essere un’Opera della libera volontà, per cui ho percorso come “solo Uomo” questa via di sofferenza, sempre soltanto pregando di poterla anche condurre alla fine, di non fallire prima, che potesse anche superare la morte sulla Croce, che solo questa portava a conclusione l’Opera di Redenzione. Quello che ho dovuto sperimentare in tormenti ed umiliazioni, lo potrete misurare soltanto nel Regno dell’aldilà nella sua dimensione, quando potrete contemplare la Mia morte sulla Croce. Ma per il tempo della vostra esistenza come uomo vi mancano tutti i concetti per i Miei tormenti, perché voi stessi avreste già perduto la vita con una misura minore, ma la Mia Volontà di liberarvi era così forte, che Mi ha dato la Forza di gustare fino all’estremo tutte le sofferenze, che ho anche sopportato coscientemente la morte sulla Croce e potevo ancora pregare per i Miei torturatori: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.” Loro non sapevano, che in Me avevano inchiodato sulla Croce il Padre Stesso, il Quale voleva redimere gli uomini da tutti i peccati. Ma Io Sapevo che Egli Si Era soltanto ritirato da Me, per non esercitare nessuna costrizione su di Me come Uomo, perché soltanto l’Uomo Gesù poteva soffrire e questa sofferenza ha riappacificato il Padre. Perciò ho pronunciato le Parole: “E’ compiuto.... ”, per dire con ciò, che è stato un Atto predeterminato dall’Eternità, che era soltanto giunto all’esecuzione. Ma l’effetto (l’esecuzione) di ciò si è esteso sul passato, sul presente e sul futuro. E con ciò sono liberati tutti gli esseri che una volta erano caduti da Dio. Potrete eternamente sperimentare (nell’aldilà) la morte sulla Croce dell’Uomo Gesù, ma nessun uomo, finché vive sulla Terra, non potrà mai misurare gli orrendi tormenti, perché per questi gli manca la comprensione. Perché la Sua grande sofferenza (la grande sofferenza dell’Uomo Gesù) non consisteva soltanto nei tormenti corporei, che gli erano inflitti, ma la Sua pura Anima ha sofferto molto di più che E’ (Era) discesa dal Regno di Luce sulla Terra, per via di quest’Opera di Redenzione. Quello che significa per un’Anima pura, di stare in mezzo al pantano del peccato, ciò che significa per un’Anima perfetta, di dimorare in mezzo alle creature imperfette, può essere afferrato solamente, quando l’anima stessa dimora già nel Regno di Luce, ma allora potrà anche misurare la profondità dell’Amore, che ha mosso Gesù di prestare l’Aiuto ai fratelli peccaminosi, ed allora rabbrividiranno nella riverenza e canteranno lode e ringraziamento a Colui, il Quale ha redento il mondo da ogni peccato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8965 Domenica di Pasqua

18 aprile 1965: Libro 94

L’Uomo Gesù ha compiuto per voi un’Opera del più profondo Amore e Misericordia, perché voleva estinguere l’ultragrande colpa di peccati che altrimenti vi avrebbe tenuto chiuso in eterno il Regno di Luce, ma dovete anche accettare quest’Opera di Redenzione nella piena consapevolezza, che avevate caricata su di voi una grande colpa e da questa volete ora diventare liberi. Perché ciò che l’Uomo Gesù ha sofferto per voi, finché non ha terminato la Sua Opera di Misericordia con la morte sulla Croce, non può essere descritto, perché erano i tormenti più grandi che il Suo infinito Amore ha preso su di Sé, perché voleva aiutare i Suoi fratelli infelici nella loro miseria spirituale. Ma non potrete mai avere comprensione per questi tormenti, perché sono stati incommensurabili, ma l’Amore in Lui Gli ha dato la Forza di sopportarli, perché Lui poteva espiare la colpa con un tale Sacrificio, perché la Sua anima ed il Suo Corpo dovevano soffrire in una misura, che per ogni altro uomo sarebbe stato insopportabile. Perciò la sofferenza di un uomo non può mai essere presa come confronto, perché dalla sofferenza sarà sempre soltanto colpito il corpo dell’uomo, ma per Gesù la sofferenza che la Sua Anima ha sopportata, era molto più grave e non è nemmeno descrivibile minimamente, perché Lui ha sofferto pure per il peccato di una volta del rifiuto della Forza d’Amore, doveva prendere su di Sé i tormenti di un’Anima senza Forza, perché questo era il peccato di una volta che ha avuto l’effetto nella forma di una immensa debolezza, sotto la quale l’Anima ha sofferto in modo indescrivibile. Ma il suo Amore era così grande, che Egli ha preso tutto su di Sé, per prestare a Dio l’Espiazione per tutti coloro che accettano l’Opera di Redenzione, che si servono delle Grazie conquistate sulla Croce e che vogliono tornare a Casa al Padre, dal Quale si sono una volta liberamente separati. Tutta la via della Vita terrena dell’Uomo Gesù era per Lui un tormento, perché in momenti della più chiara visione Egli vedeva come doveva portarla a termine. Egli ha visto in anticipo tutte le sofferenze e spaventi e non li poteva comunque scuotere via, perché aveva la Volontà di percorrere questo cammino, perché riconosceva anche l’ultima meta: la Redenzione dei fratelli caduti da una colpa incommensurabile, e la grandezza di questa colpa Gli dava anche la Forza di Volontà, di percorrere la Via fino alla fine. Ma l’ultimo Giorno della Sua Vita terrena era così amaro, che Lo abbandonava quasi la Forza e perciò pregava: “Padre, lascia passare oltre a Me questo Calice, ma non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta!” E l’Amore per i fratelli infelici era sempre di nuovo più forte, e grazie all’Amore che Lo colmava, Egli Si E’ arreso nella Sua Sorte, che Egli avrebbe ben potuto distogliere da Sé e perciò pregava sempre più intimamente, affinché non fallisse. Ma erano delle sofferenze incommensurabili che aveva da subire già prima della Crocifissione, erano delle sofferenze che Egli poteva sopportare solamente, perché l’Amore in Lui Era così potente ed Egli impiegava questo Amore soltanto per perseverare fino alla fine, perché Egli doveva soffrire come “Uomo”, benché l’Amore Stesso Era in Lui, ma Si teneva indietro con la Sua Forza, finché Egli non pronunciava le Parole: “E’ compiuto.... ” Ed agli uomini deve sempre di nuovo essere guidata davanti agli occhi la Sua morte sulla Croce, per far loro riconoscere il grande Amore dell’Uomo Gesù, perché soltanto un’Opera dell’Amore poteva estinguere la colpa di peccato di una volta, perché consisteva nel fatto, che gli esseri avevano peccato contro l’Amore. Anche per questo l’Anima di Luce E’ discesa sulla Terra, perché soltanto una Tale poteva avere il Grado d’Amore e perché in quest’Anima d’Amore Dio Stesso poteva manifestarSi, il Quale Era Stato in Lei in tutta la Pienezza, e perciò l’Amore Stesso ha compiuto questo Sacrificio. Ma è stata l’Opera di un Uomo il Quale Era in grado di soffrire, dato che Dio non poteva soffrire. Perciò il Suo Sacrificio sulla Croce era di un insolito Significato, e deve anche essere riconosciuto nella libera volontà, perché l’Uomo Gesù ha ben portato il Sacrificio per tutti gli uomini del passato, del presente e del futuro, ma soltanto l’uomo stesso determina, se significa per lui la Redenzione della grande colpa di una volta. E così la predisposizione d’animo verso Gesù Cristo è la cosa più importante, perché da questo dipende la sua Beatitudine, come si predispone verso di Lui e la Sua Opera di Redenzione. Ed a voi uomini non può essere indicato con abbastanza urgenza, affinché non Lo rifiutiate, ma di dichiararvi per Lui e la Sua Opera di Redenzione, se volete diventare liberi dalla vostra colpa ur e poter entrare nel Regno di Luce dopo la morte del vostro corpo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8966 La Resurrezione di Gesù

19 aprile 1965: Libro 94

La Mia Resurrezione verrà bensì messa in dubbio dagli uomini, che non credono in Gesù e la sua Missione sulla Terra e non possono essere dati loro nemmeno delle dimostrazioni, che si sia veramente svolto così come lo hanno riferito i Miei discepoli. Gli uomini che avevano sperimentato così molteplici Miracoli da Me, erano diventati vacillanti nella loro fede in Me e nel Mio Potere, non vi era nessuno che confidava ancora pienamente in Me, ognuno vedeva che non intrapresi nulla contro l’orda che voleva catturarMi, e nei loro cuori strisciava una paura, che gli uomini l’avrebbero eseguito, che non Mi difendevo ed ho lasciato avvenire tutto su di Me, che fino alla fine non ho più utilizzato il Mio Potere, per trattenere gli sgherri dal loro intento. E perciò nessuno credeva nemmeno nella Mia Resurrezione il terzo Giorno, e quando gli uomini ora lo venivano a sapere, per loro era piuttosto credibile il pensiero che Mi avevano tolto dalla tomba, per far sorgere ora la leggenda, che Io fossi risorto dai morti. E persino con i Miei discepoli ho urtato contro miscredenza, dato che non sapevano nulla del grande significato dell’Opera di Redenzione, e quindi non sapevano nemmeno, che tutto doveva avvenire così com’è avvenuto. Perché coloro che non credevano in Me che Ero disceso dall’Alto come Figlio di Dio, a costoro non potevo nemmeno comparire, dato che questo sarebbe stata una costrizione di fede, che non potevo mai e poi mai impiegare. Perché ognuno dei Miei che avevano visto la morte sulla Croce, dovevano dichiararsi liberamente per Me e l’Opera di Redenzione, perché altrimenti non gli può essere dato il Perdono della colpa primordiale. Ma per i Miei discepoli bastava che mostrassi loro le Mie ferite e Mi riconoscevano e si ricordavano delle Mie Parole: “In tre giorni riedificherò questo tempio.... ” Ma ora questo problema è diventato ancora più dubbioso, perché nessun uomo aveva visto questa Mia Opera di Redenzione, tutti devono credere ciò che viene loro riferito e dagli uomini del tempo attuale viene pretesa una fede ancora più forte che Io Sono risorto dai morti, che il Mio Corpo si era spiritualizzato e perciò è diventato visibile solo ai Miei, perché dovevano essere fortificati nel loro intento, di portare fuori la Mia dottrina dell’amore e la Mia Opera di Redenzione doveva venir menzionata in modo del tutto particolare. E crederanno in questa spiritualizzazione del Corpo crederanno anche tutti coloro che venivano guidati in un sapere più profondo attraverso il Mio Spirito. Perché loro avranno anche la comprensione per l’Opera di Redenzione, che Io avevo compiuta nell’Uomo Gesù, perché tramite lo Spirito Stesso sono stati guidati in questo sapere e nessuno può rubare loro la fede, sia nell’Opera di Redenzione come anche nella Mia Resurrezione. Sapranno anche affrontare ogni obiezione, che questo fosse impossibile, perché sanno che la meta finale dell’uomo sulla Terra è di spiritualizzare sé stesso, e che può avvenire la stessa cosa anche con il loro corpo, per cui l’Uomo Gesù ha anche fornita la dimostrazione. Ma chi pensa solo puramente terreno, a lui non basterebbero nemmeno le dimostrazioni, che però non si possono più portare. E negli uomini scomparirà sempre di più la fede in Gesù Cristo e la sua Opera di Misericordia, perché a questo provvede l’avversario, che vede in Gesù sempre soltanto il suo nemico, il Quale gli vuole strappare le anime e questo Gli riuscirà. Ma Io provvederò anche sempre di nuovo, che a voi uomini venga guidato il giusto sapere sul Sacrificio sulla Croce e la sua motivazione, risveglierò sempre degli uomini che si adoperano per Gesù Cristo nella più profonda convinzione, che ascoltano sempre soltanto ciò che trasmette loro il Mio Spirito, e che perciò hanno anche una ferma fede nella Mia Resurrezione, che non può essere scossa da nulla. E guiderò sempre di nuovo il sapere tramite il Mio spirito a coloro che sono volonterosi di credere, perché non posso dare loro altro che la Verità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich