Proclamations for Christmas

This document contains all the proclamations that Bertha Dudde was allowed to receive at Christmas time.

Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamations/special/easter

0236 La Luce è Vita - L’agire dei messaggeri di Dio - La notte di Cristo

24 dicembre 1937: Libro 5/6

Benedetto è colui che accoglie la Mia Parola e rivolge desideroso il suo cuore a Me. Mia cara figlia, svolgi sempre la tua opera nella Mia Grazia e rimaniMi fedele. Vedi, voler servire con inarrestabile fervore il Signore ti porta vicino alle Porte del Cielo, ed il tuo desiderio diventerà continuamente sempre più intimo, perché il Mio Amore non ti lascia. In ogni creature vedi una creatura di Dio, ed ogni creatura di dio è nuovamente una Parte dell’eterna Luce, solo nella Luce vi è la Vita, perciò tendete alla Luce se volete vivere nell’Eternità. La Luce divina E’ venuta sulla Terra per portare l’illuminazione a coloro che camminavano nell’oscurità, ma nel Regno del Padre Mio vi splenderà l’eterna Luce, e non avrete da temere nessuna oscurità, perciò sulla Terra aspirate alla Luce divina. Preparate il vostro cuore al Salvatore in questa notte, affinché Egli trovi l’accoglienza. Tutti i tuoi amici spirituali ti vogliono assistere affinché qualunque cosa cominci, sia per l’Onore di Dio e ti porti la promozione. Figlia Mia, in questa Notte passano molti messaggeri attraverso il paese, cercano ovunque ad adempiere la Volontà del Salvatore, mentre rivolgono i pensieri degli uomini all’ora della Nascita di Cristo e così cercano a renderli ricettivi per i Suoi Insegnamenti ed allo scopo del Suo Cammino sulla Terra. Lo sforzo di tutti noi è rivolto a creare di nuovo un collegamento spirituale fra i figli terreni e degli esseri spirituali che li circondano, affinché possiamo assisterli ad unirsi nuovamente con il Padre celeste, il Salvatore. In questa Notte i pensieri si rivolgono al Cielo. Oh, se potessimo penetrare così profondamente nei loro cuori, che non si stacchino mai più da questi pensieri, che volessero cominciare a dare ai loro pensieri giornalmente ed in ogni ora questa direzione! Quale gioia preparerebbero così al loro caro Salvatore, e quale salvezza per l’anima significherebbe per gli uomini. E Dio il Signore benedirebbe con la Sua Grazia il loro tendere e darebbe loro la Forza, di lavorare da ora in poi su sé stessi, affinché la loro anima trovasse il progresso in questa vita. Dobbiamo assistere senza fare nulla come per i figli terreni la via verso l’Alto diventa sempre più difficile, come si estraniano a tutto ciò che è Divino ed assumono delle opinioni, che non sono in sintonia con gli Insegnamenti del loro Signor Gesù Cristo. Noi lo vediamo e non possiamo aiutarli, perché nessuno di questi figli d’uomini invocano il nostro aiuto, tutto il nostro voler agire sui loro pensieri è vano, loro rifiutano tutto ed in tali tempi di ogni fatica è vana sui figli terreni. Ma ora i cuori degli uomini sono sovente accessibili a tali moti, è un tempo benedetto, in cui certi si perdono in pensieri inconsapevoli in regioni spirituali, e dove lo sentiamo, siamo subito pronti a guidare oltre questi pensieri e di accendere nelle loro anime una piccola scintilla di conoscenza. Vorremmo rivolgere delle anime al Signore ed agli uomini vorremmo portare la Luce della conoscenza. Vorremmo strappare delle anime all’oscurità e trasportarle in uno stato beato, mentre trasmettiamo loro la conoscenza della Verità divina, affinché non camminino mai nell’oscurità dello spirito.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0237 Il Sole - La Forza splendente divina - Luce ed Amore

25 dicembre 1937: Libro 5/6

Oh figlia mia, affidati sempre senza impedimento al tuo Salvatore, allora la pace entrerà nel tuo cuore e sarai liberata da ogni difficoltà che ti opprime. Nel Suo Amore ti devi rialzare, il Signore non vuole che ti scoraggi. Non vuole nemmeno, che il vostro spirito si stanchi, e perciò vi dà nuovamente il Conforto e la Fortificazione tramite la Sua Parola. Ogni agire ed operare nella natura ha la sua origine nel grande Amore di Dio, è come un costante Irradiare di Luce che genera la Vita, con cui tutto l’essere e divenire sulla Terra ed in tutto il Cosmo viene influenzato. E per formare questo divenire secondo la saggia Volontà di Dio, il Signore lascia continuamente irradiare la Luce. Se ti spaventa l’Infinito del Cosmo e ti rendi conto della propria piccolezza, non devono venirti comunque dei dubbi nell’Amore di Dio e della Sua Provvidenza per ogni singolo essere. Così come la Luce del sole illumina la Terra, come la scalda e vivifica tutto ciò che è sulla Terra, come rende possibile la prosperità alle piante, come dà Chiarezza e Calore a tutte le creature della Terra, così irradiano innumerevoli corpi di Soli la loro Luce, affinché l’intero Cosmo stia sotto l’Influenza della Forza splendente divina, e la Luce non si spegnerà mai e poi mai, perché il Padre celeste Stessi E’ la Luce, dal Quale procede ogni Vita. Eternamente è la Luce ed eternamente E’ l’Amore. Ambedue sono un Simbolo di Dio e rimangono sussistenti in tutta l’Eternità. Il Signore nel Suo infinito Amore e Bontà ha creato i Suoi esseri e perciò ogni essere tenderà anche verso la Luce, e chi cammina nella Luce, la sua via conduce in Alto. Chi si rivolge al signore nel desiderio dell’illuminazione divina, sarà circumfluito dalla chiara Luce, perché già la volontà di ritornare di nuovo nello stato primordiale, vi porta più vicino a questo. Ogni pianta cerca di fare breccia nel terreno e si rivolge verso la Luce. Nella vita animale predomina pure il desiderio per la Luce, dovrebbe allora l’uomo voler rimanere nell’oscurità e non rivolgersi al Padre di tutta la Luce? E malgrado ciò l’uomo ha da superare in grande misura delle lotte con forze nemiche, che vorrebbero in eterno escludere il desiderio per la Luce, la loro meta è di avvolgere lo spirito dell’uomo - l’anima - nella totale oscurità e di nascondergli il vero scopo della vita, per avere più potere sugli uomini e di allontanarli dalla cerchia di Luce a cui tendono inconsciamente, e di tirarli giù nell’eterna tenebra. L’Amore e la Provvidenza di Dio è rivolta continuamente a questi figli terreni minacciati da questa oscurità. L’uomo stesso è una creatura senza volontà, appena capita nel potere di quest’oscurità. Senza l’Aiuto divino non potrebbe mai più liberarsi da questo potere, perciò gli sono messi a fianco così tante Forze spirituali, affinché nessun figlio terreno rimanga non avvertito al destino. Come da un lato l’avversario, così dall’altra parte agisce l’amore dei nobili esseri spirituali sui figli terreni e lotta per l’anima. Per il figlio d’uomo è facile se soltanto si affida alle buone Forze, perché la Forza del Bene, la Forza dell’amore, è incomparabilmente più forte di quella maligna. Ma sovente l’uomo è così abbagliato, la sua volontà, che lo dovrebbe guidare incontro al Padre celeste, fallisce sovente proprio là ed al contrario è di nuovo così forte, da accettare senza pensare ciò che gli viene presentato da parte dell’avversario. Perciò è anche la sua responsabilità, dato che impiega la Forza e la volontà che gli sono dati per la promozione dell’anima, per la caduta da Dio. Il Signore ha bisogno di te, figlia mia, degli operai volenterosi di servire il Signore, aiutare i deboli, affinché s’incamminino sulla retta via e tramite gli Insegnamenti del nostro Signor Gesù Cristo ritrovino la via verso il Padre. E’ di inestimabile valore, se agli uomini viene trasmessa la conoscenza della pura Verità, perché attraverso degli anni la lotta reciproca delle chiese la Dottrina di Cristo è stata offerta agli uomini, che oggi difficilmente la vogliono accettare. Non è più la Parola Guida che entra nel cuore, offerta dall’Amore di Dio, molto sovente è soltanto un’opera d’educazione sorta umanamente dalla fede, soltanto accettata per tradizione, che non tocca quasi più il loro interiore, che appunto non prendono più sul serio, ma la vorrebbero piuttosto rifiutare. Perciò il Padre vorrebbe trasmettere loro la Sua Parola in forma nuova, affinché in ciò percepiscano l’Amore di Dio e volessero aprire i loro cuori alla Voce dall’Alto. Il Salvatore dimora nuovamente fra gli uomini. Egli Sarà sempre in mezzo a voi, che annunciate la Sua Dottrina. Vi aiuterà affinché scegliate le giuste parole, che voi stessi esercitiate ciò che insegnate. E così la Sua Parola penetrerà di nuovo nei cuori degli uomini, e tutto costoro agiranno di nuovo nell’amore reciproco, perché la Luce deve splendere a tutti loro, ed ogni essere deve liberarsi dall’oscurità, appena gli splende solo un piccolo Raggio della Luce divina, perché il tendere alla Luce durerà in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0238 Esseri dell’aldilà - Richiedere l’Aiuto

26 dicembre 1937: Libro 5/6

Ti salutiamo nel Nome del Padre e ti annunciamo com’è la Sua Volontà. Intorno a te si ritrovano tutti gli esseri che vorrebbero avere il collegamento con te, così il Signore ha deciso di farli prendere parte, per assecondare il loro desiderio, perché è la Festa dell’Amore. Ai seguenti esseri è concesso di servirsi della tua forza e di annunciarsi tramite te. Ti parla un anziano padre, il suo spirito dimora già da tempo presso di te, ti mette intimamente al cuore a non dimenticare suo figlio, che era vicino a te, ma ora anche lui ha dovuto concludere il suo percorso terreno. Lui entra ed esce da te e segue il tuo tendere e malgrado ciò non può afferrare del perché non può unirsi con te. Nel suo tempo terreno non voleva farsi istruire e non ha mai pensato all’ora della morte, ed ora il Signore lo ha richiamato, ma il suo spirito dimora ancora costantemente vicino alla Terra, non ha ancora preso conoscenza del suo computo nell’aldilà. Suo padre si preoccupa per lui e chiede la tua preghiera per lui. Concedigliela. Ed ora viene di nuovo da te colui che ti voleva parlare e non ti ha annunciato il suo nome, qui ci sono così tanti esseri, li chiami a te con i tuoi pensieri, ma cerca di affidarti a noi e di accogliere solamente ciò che ti diamo noi. Osserva questo. Costui prende viva parte nel tuo lavoro e così ti vorrebbe di nuovo assicurare, che con ciò puoi aiutare molti. Si rivolge a te e rimane sempre vicino a te, in modo che sentirai all’improvviso quando si spinge nei tuoi pensieri. Riesce a ritrovarsi nella tua vicinanza, perché sono tutti degli esseri a lui cari. Lui vorrebbe farsi riconoscere da tutti voi e non riesce comunque farsi comprendere per la sua sofferenza. Ma quando i vostri pensieri rimangono con lui, egli cercherà di farsi notare da voi, se il Padre glie ne concede la Forza. Oggi ti vuole solo salutare e chiedere la tua preghiera. Ma uno vuole ora parlare a te lui stesso, cosa che gli vogliamo concedere. “Cara amica, tutte le tue fatiche sono per noi conforto e ci danno speranza, perché abbiamo bisogno dell’amore degli uomini della Terra, perché nella vita terrena abbiamo mancato di unirci con il Signore. Oh, quanto sbagliata era la nostra vita sulla Terra! Ora la nostra lotta è difficile, e vi siamo così grati, dato che con il vostro caro ricordo, con la vostra preghiera, ci date così tanto aiuto. Dipendiamo dal vostro amore, e perciò siamo sempre intorno a te, perché il Padre permette questa Grazia, e possiamo partecipare al tuo lavoro. Sia ringraziato il Padre celeste, perché ora riconosciamo nel tuo lavoro il nostro compito e ci dedichiamo a questo con grande fervore, spronati attraverso la tua attività spirituale, attraverso il tuo lottare ed agire, e fortificati dalla tua preghiera, nella quale ti ricordi di noi. Per noi tutti che siamo intorno a te, è una Benedizione, perché così anche noi diamo uno sguardo nell’agire degli esseri spirituali superiori, che vengono incontro a tutti noi con molto amore, e possiamo prendere parte con te in ogni collegamento, per poter noi stessi imparare da questo, come anche noi dobbiamo svolgere il nostro lavoro nell’aldilà, per giungere sempre più in Alto.” Ora devi ancora sentire ciò che ti rallegra: Per tutti gli esseri qui nell’aldilà una cosa è d’obbligo, ti assisterti, perciò non ti lasciamo nella miseria dell’anima, noi che siamo in grado di aiutarti, ed intorno a te vi sarà sempre una schiera di coloro che ti stavano vicino sulla Terra ed ancora oggi dimorano volentieri presso di te, perché si tratta di offrirti la protezione contro tutti i pericoli che minacciano la tua anima. Perciò pensa sempre con amore a tutti i tuoi che ti hanno preceduti, che ora sono costantemente intorno a Te e che supplicano a Dio la Protezione per te, per essere una volta uniti con te in eterno. Dona anche a loro la tua preghiera, perché uno deve sempre provvedere per l’altro nell’amore.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0720 Severo Ammonimento (dissidio ed assenza d’amore)

24 dicembre 1938: Libro 15

Dove in una casa regna il dissidio, là Io non posso entrare, perché il signore della casa non è preparato al Mio Arrivo. E così ti ordino, di purificare prima il tuo cuore e di bandirne ogni sentimento d’assenza d’amore, perché questo porta in sé il germe del male. Il tuo serio sforzo deve essere di seguire tutti i Mie Ammonimenti, se vuoi stare nella Grazia di ricevere Me e la Mia Parola. Ti vengono date innumerevoli indicazioni a cui devi badare e seguire, ed il tuo cuore vincerà sempre con maggior facilità ciò che per ora ti pare insuperabile. Sentire la nostalgia per Me è sempre un segno del Mio Agire d’Amore in te. Se ora devi anche avere l’adempimento, allora devi bandire dal tuo cuore tutto ciò che non è amore. Devi nutrire in te solamente il santo puro sentimento dell’amore e inorridire davanti ad ogni sentimento impuro, perché aumenta soltanto la distanza da te a Me. Ognuno vive la sua vita e sfocia nel suo punto di vista, e così è da rispettare anche la caratteristica di ognuno e di tenerne conto e così ognuno deve sopportare con instancabile pazienza il suo prossimo e cercare di adattarsi a questa caratteristica e se non gli riesce, allora deve chiedere per questo la Mia Grazia ed Aiuto e gli verrà la forza per l’auto superamento, uscirà da vincitore da tutte le piccole avversità della vita, finché soltanto l’amore ha il sopravvento in lui. Perché proprio per questo vi ho dato questo ambiente d’azione, che maturiate e dominiate le debolezze ed errori in voi. Quanto dovete esercitarvi nella pazienza, se volete rendervi degni della Mia Pazienza! E quanto amore dovete dare ai vostri prossimi se volete avere sempre presente il Mio Amore! E così rimanete uniti reciprocamente sempre nell’amore, provvedete con amore l’uno verso l’altro e non erigete delle barriere tra di voi, perché tutti questi piccoli tentativi sono soltanto dei mezzi allo scopo. Come potete diventare perfetti, se non imparate a vincervi? Rimanete nell’amore se volete rimanere anche in Me; riconoscete voi stessi, allora riconoscerete anche Me e vi rendete degni della Mia Benedizione.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0721 Riconoscere la Divinità solo attraverso l’amore - Coloro che cercano Dio

25 dicembre 1938: Libro 15

Solo nell’amore potete riconoscere la Divinità, ed in voi vi sarà un portentoso spingere per la Verità, quando siete attivi nell’amore. Quello che si rivela agli uomini, E’ Dio come l’Amore Stesso. Chi sta quindi nella Luce della Verità, dev’essere afferrato dall’Amore ed ora inserirsi in tutto ciò che è voluto dall’Amore di Dio. Chi esegue quindi la Volontà del Signore e tende al perfezionamento sempre più alto, mette per così dire alla base di tutto ciò che fa, l’amore per Dio e così si unisce, proceduto da Dio, di nuovo con la Forza Ur di tutto l’essere, con l’Amore divino. Tutto l’altro agire deve ora fortificare la Forza d’amore interiore. D’ora in poi l’uomo deve attirare a sé tutta la Forza spirituale, che aumenta nuovamente la sua volontà d’amore e lo stimola a trasformarla in azione. Perché si unirà tutta la Forza nel Cielo e sulla Terra, che ha la sua origine nell’Amore di Dio come l’Amore Stesso. Perciò tutti gli esseri terreni che cercano Dio, dapprima interiorizzeranno sé stessi, affinché attraverso l’accettazione della Parola di Dio, che è il Deflusso dell’Amore divino, diventino capaci di riconoscere Dio. E dalla conoscenza sorge l’amore che continuerà a crescere, e dato che Dio E’ l’Amore Stesso, la ricerca dell’essere terreno non rimarrà davvero senza successo, perché il desiderio per Dio da solo è già amore, solo l’uomo non se ne rende conto, perché il Signore afferra con il Suo Amore ogni essere che Lo cerca. Se lo volete comprendere, allora guardatevi intorno nella natura, dove un sempre continuo sorgere dà testimonianza dell’instancabile Volontà di Creare della costante viva Attività d’Amore di Dio. Tutto ciò che sorge, deve vivere per giungere a Dio, ed anche se la sua via è infinitamente lunga e difficile, l’essere ha comunque anche da tener presente come ultima possibilità, la vita carnale come uomo, e questa deve portargli l’esaudimento, se la libera volontà non si oppone alla Volontà divina. Così l’Amore di Dio afferrerà comprensibilmente l’uomo, dove si nota anche solo la minima volontà verso l’Alto, e chi vorrebbe riconoscere Dio nel suo cuore, la sua nostalgia non rimane davvero inesaudita. E tutta la Forza spirituale si unirà, per rinvigorire la Forza che finora era isolata, attraverso l’afflusso della Forza spirituale dall’aldilà, e così un uomo che cerca Dio non sarà davvero mai indotto alla sensazione della propria debolezza a desistere dalla sua intenzione, ma seguirà con evidenza da una sempre nuova Forza di volontà la via della conoscenza che lo condurrà finalmente alla meta.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0722 Afferrare ed espellere pensieri nella Volontà di Dio - Gli spaventi della morte

25 dicembre 1938: Libro 15

Tutti i pensieri che ti affluiscono, sono afferrati dalla tua volontà. La giusta volontà dedita a Dio espelle sempre ciò che non è destinato alla Scrittura. Perciò ricevi solo tali Comunicazioni, che corrispondono del tutto alla Volontà di Dio, ma in parte destinate solo a te, in parte date come puro Insegnamento per l’umanità. Più fervente e con dedizione esegui il tuo lavoro che dev’essere per la Benedizione dell’umanità, più sarai degnata di ricevere la Grazia. Perché per Dio ogni avvenimento ha il suo saggio senso. Egli opera inarrestabilmente per aprire gli occhi ai figli terreni ancora ciechi, perché l’Amore del signore per le Sue creature è illimitato. Chi si affida a questo Amore, è nella costante Custodia ed assistito provvidenzialmente da Lui. La vita offre ai figli terreni molteplici diversificazioni, che però contribuiscono solamente a dimenticare il Creatore. Vorrebbero trascorrere i giorni sulla Terra nella spensieratezza e non dover temere nessuna fine per il loro corpo. E così il loro tendere è rivolto sempre soltanto al bene terreno, e respingono volentieri da sé il pensiero alla morte. Ora però la prima cosa è a danno dell’anima; ma la morte con l’avanzare dell’età, è per loro un pensiero di spavento o di disagio. E questo non è nell’Ordine divino. Chi pensa alla sua anima sulla Terra, non lo deve spaventare la morte, perché in questa vede soltanto la liberazione dell’anima e l’entrata nell’eterna Pace. La Preoccupazione del Creatore ora è unicamente questa, di rendere comprensibile al figlio terreno, che l’attività terrena è rivolta solo in minimissima parte alla conservazione della Creazione divina e che il lavoro sull’anima è il compito più importante dell’uomo sulla Terra. Tutto ciò che serve per la conservazione del corpo ed al ben vivere, diventerà prima o poi vittima della caducità, ma quello che l’uomo fa per la salvezza della sua anima, è imperituro, così come l’anima come tale è imperitura. L’anima non può mai scomparire, ma per lei è della massima importanza, in quale condizione, cioè in quale stato di Luce entra nell’aldilà, perché è determinante il relativo stato di Luce, se l’anima soffre o gode della Beatitudine celeste. Per l’anima è infinitamente tormentoso, di stare nel desiderio per la Luce e per propria colpa dover rinunciare alla Luce. E l’anima sarà nuovamente smisuratamente felice, quando le viene concessa l’entrata nelle regioni di Luce e quindi la sua parte è la vicinanza del Padre celeste.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0723 Parole amorevoli del Padre

26 dicembre 1938: Libro 15

La Mia Grazia sarà vostra in tutta la Pienezza, per poter svolgere il vostro compito sulla Terra, se soltanto avete la piena volontà, di venire vicino a Me e di osservare i Miei Comandamenti. Perché non sapete che Io attendo soltanto il vostro ritorno nella Casa del Padre, per accogliervi con tutto l’Amore, che vi voglio aiutare, dove la vostra forza è debole. In Me avete l’Amico più fidato, il più amorevole Padre ed il Protettore più provvidenziale per la vostra vita terrena. E vi potete affidare senza riserva a questa Mia Protezione, se soltanto vi sentite come figli del vostro Padre e Mi donate il vostro cuore per il tempo e per l’Eternità. Nel tempo del Mio Ritorno sulla Terra ricevete tutti le Grazie in ultramisura, perché Io Sono così vicino a tutti coloro che Mi desiderano, che sentono la Mia Presenza. Oh, rendetevi tutti degni della Mia Presenza, non lasciateMi combattere invano per i vostri cuori ed il vostro amore, ma aprite i cuori, per accoglierMi. ConcedeteMi l’accesso, quando voglio prendere dimora nei vostri cuori. Ed il vostro cammino sarà benedetto sin dall’ora, perché dove Sono Io, là saranno banditi la sofferenza e la preoccupazione, perché proteggo i Miei che Mi hanno riconosciuto. Ogni giusto pensare, ogni volontà rivolta a Me, attira a sé la Pienezza della Mia Grazia Voglio rinsaldare la vostra fede ed aumentare la vostra volontà d’amore, ed aprire il vostro senso spirituale per tutto ciò che viene dall’Alto. Perché amo i Miei figli, e voglio salvare la vostra anima per l’Eternità. Vorrei una volta dischiudervi tutte le Beatitudini e perciò guidarvi alla vera conoscenza.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

0724 L’errore spirituale – Guidare nella Verità - Il recinto marcio – L’istruzione viva

26 dicembre 1938: Libro 15

Indagate il vostro cuore e domandatevi chi vi deve ben portare la Salvezza dalla miseria spirituale, quando il Signore Stesso ha Compassione di voi e respingete il Suo Amore. Allora pensate, che ogni errore nel riferimento spirituale deve trovare un chiarimento, pensate, che proprio questo errore tiene l’uomo nella notte spirituale, ma che non potete mai più essere guidati nella Verità, se la vostra volontà non vi aspira. Temere coscientemente la Luce, dev’essere necessariamente un ostacolo, per giungere alla chiarezza dello spirito. Questo avrà l’effetto che la maggioranza degli uomini non può mai penetrare nella profondità delle Verità divine, finché dimora sulla Terra e non desidera seriamente la Verità. Ma ad una piccola parte dell’umanità l’Amore di Dio Si rivelerà e questa è da chiamare indicibilmente felice, perché si trova in strettissimo contatto con il Signore e Creatore del Cielo e della Terra. Questi uomini riconoscono la loro missione sulla Terra, cercano di adempierla e di agire nella Volontà del Signore. Loro sono immensamente ricchi nel sapere spirituale e trovano perfettamente la loro felicità nel risolvere il compito, che il Signore ha posto loro per la vita terrena. Ma ora il Creatore divino dovrà farSi notare in altro modo, per agire là, dove manca qualsiasi fede in una manifestazione evidente di Forze dell’aldilà. Le Vie del Signore sono sovente così meravigliose e conducono comunque finalmente alla meta. Ma se ora il Signore vi porta nuovamente alle orecchie i Suoi Ammonimenti, allora questo avverrà sovente in modo doloroso, perché avete rifiutato la via dell’Amore e della Mansuetudine e vi siete aggrappati ad un recinto marcio, che prima o poi deve crollare, perché semplicemente non può più offrire nessun sostegno, dato che in sé è inutile ed alla sua esistenza dev’essere posta una fine. La lezione viva che viene data agli uomini sulla Terra, garantisce anche al ricevente uno straordinario sostegno e perciò una rispettiva resistenza contro le animosità di ogni genere. Quello che vi si oppone, viene infine afferrato insieme ed aiuterà a fortificare il baluardo intorno alla pura Dottrina di Cristo, perché il Signore conosce tutti coloro che credono di aggrapparsi severamente alla Sua Parola e conoscono comunque solo superficialmente questa Parole e respingono piuttosto la pura Verità, che ammettere a sé stessi, che nessuna intelligenza terrena può eseguire qualcosa, che vuole aiutare esclusivamente lo spirituale allo sviluppo. E chi ora lascia per primo valere dei dubbi terreni e non desidera di tutto cuore la Verità e cerca di conquistarla, non è adatto come esaminatore determinato, sincero di una tale Rivelazione. Non è in grado di staccarsi dalla Terra, e per penetrare in sfere spirituali, la prima necessità è l’assoluta Verità e l’assoluta volontà di arrivare a Dio.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1748 La svolta spirituale – Confessare Gesù Cristo

24 dicembre 1940: Libro 27

Il mondo deve aspettarsi una svolta dei tempi, che è straordinariamente importante, perché lo spirituale buono discende sulla Terra e procura un’enorme travolgimento del pensare attraverso straordinari avvenimenti, che corrispondono alla Volontà di Dio. La lotta dei differenti orientamenti spirituali assumerà una imponente dimensione, e questo avrà per conseguenza una separazione di coloro che combattono per e contro Dio. Non sono delle particolari caratteristiche che precedono questo tempo, all’uomo vengono soltanto più sovente indicate delle cose ultraterrene, ne verrà stimolato in certo qual modo alla riflessione e quindi indotto a prendere posizione verso questioni che si trovano al di fuori del terreno. Ed ora seguirà questo e quell’orientamento spirituale e questo diventerà una lotta per le sue opinioni. E così inizia un nuovo tempo, in cui gli uomini verranno separati l’uno dall’altro, da un lato dalla chiarezza dello spirito e dall’altro da una profondissima oscurità spirituale, un tempo dove il tendere spirituale dei primi si fa notare chiaramente nella loro predisposizione verso il bene terreno, ma che l’uomo di mentalità mondana cerca di aumentare con tutti il fervore, ma che viene disprezzato dagli altri. Ed ora l’umanità sperimenta una trasformazione del pensare. Il mondo spirituale si incorporerà negli uomini rivolti a Dio, e costoro saranno in grado di contemplare chiaramente e limpidamente e si adopereranno con pienissima convinzione per ciò che trasmette loro questo mondo spirituale. Ma dovranno combattere per la libertà spirituale. Quello che è per Dio, è disprezzato ed esposto a continue minacce, perché i senza Dio sono in sovrappiù, ed il loro potere è grande perché trovano un grande sostegno da parte del potere dominante. E malgrado ciò il spirituale buono vincerà, perché la sua Forza è così grande, dato che l’amore è la sua arma. Il nuovo tempo deve portare il progresso spirituale, l’anima ne deve trarre un grande vantaggio, l’umanità dev’essere accessibile per la Verità e lasciarsi guidare di più dall’amore; Un cosciente tendere verso Dio deve contrassegnare gli uomini che concedono alle Forze spirituale potere su di sé; uno stato pacifico deve rendere felici gli uomini malgrado l’oppressione esteriore ed apparenti ostacoli, perché questi uomini sanno che camminano nel modo giusto, e perciò si sento sicuri e ben custoditi nella Protezione divina e badano meno alle animosità da parte umana. Sono forti nella fede, fiduciosi nella speranza e potenti nell’amore. E su di loro si edificano anche quelli che sono ancora nel dubbio, perché la profonda fede convince di più che molto parlare. Una volta Gesù lottava sulla Terra per le anime ed anche allora cominciava un tempo della lotta spirituale; anche allora gli uomini stavano davanti ad una decisione di dichiararsi per o contro Cristo. Pure questa volta sarà decisiva questa domanda. Anche ora l’uomo dovrà decidersi, se riconosce Gesù Cristo e quindi si dichiara per Lui davanti a tutto il mondo, oppure se Lo rifiuta. E nuovamente la risposta a questa domanda determinerà il suo sviluppo verso l’Alto. Perché solo chi Lo confessa, trarrà una utilità dalla sua vita terrena per la sua anima. E di nuovo dev’essere diffusa la Parola divina, dei discepoli ferventi devono di nuovo portare fuori in tutto il mondo il Vangelo, e deve iniziare prima un lavoro inimmaginabile, che questi discepoli vengano istruiti affinché insegnino bene secondo la Volontà divina. E questi sono già i segni del nuovo tempo in arrivo, di questo Insegnamento divino viene direttamente dall’Alto agli uomini, che quindi l’Insegnamento di Cristo venga offerto loro di nuovo così non deformato, come era sulla Terra ai tempi di Gesù, accompagnato da Miracoli ed avvenimenti straordinari, perché anche il tempo in arrivo porterà dei Miracoli, dai quali è chiaramente riconoscibile la Volontà divina, ma questi Miracoli saranno spiegabili solo a coloro che hanno già sperimentato in sé l’Agire dello Spirito e che perciò seguiranno sempre più intimamente Gesù Cristo e Lo dichiarano davanti a tutto il mondo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1749 La miseria dell’anima richiede sofferenza - “Padre, la Tua Volontà sia fatta”

25 dicembre 1940: Libro 27

L’illimitata fiducia nella Guida divina vi rende facile il cammino della vita terrena, perché accogliete tutto con una certa imperturbabilità se pensate che è stato deciso da Dio così e non diversamente nell’ultragrande Provvidenza per la vostra anima. Tutto ciò che la vita vi carica di portare, è necessario per la maturazione della vostra anima e vi premerà più pesantemente più è necessario per voi. Cercate quindi di formarvi dapprima secondo la Volontà divina, e la sofferenza diminuirà sempre di più ed infine vi verrà tolta del tutto. Esercitatevi nell’amore, nella mansuetudine e nella pazienza, esercitatevi nella misericordia, nell’amore per la tranquillità e chiedete a Dio per questo sempre la Forza, e supererete tutto con facilità, sarete di benedizione per il vostro ambiente, perché tenderà a seguirvi. E la vostra vita terrena sarà leggera, sarete usciti da vincitori dalla battaglia contro il male e con la preghiera per la Forza vi avvicinerete di più a Dio. Se volete giungere a Dio dovete anche darvi a Lui senza barriera, dovete sempre pregare “Padre, la Tua Volontà sia fatta.... ”. Con ciò dichiarate la vostra fiducia nella Sua Guida, Gli sacrificate la vostra volontà, vi sottomettete umilmente alla Sua Volontà e Lo riconoscete come vostro Padre, ed allora siete diventati così come compiace a Dio, pazienti, mansueti, umili, amanti della pace, vi esercitate nell’amore, quando vi rivolgete con misericordia anche al vostro prossimo e cercate di invitarlo allo stesso modo di vivere. Ed il vostro essere si nobilita, e l’anima diventa luminosa e chiara, perché diventa sempre più capace di accogliere la Luce divina e quindi anche di diffonderla. Perciò non lamentatevi quando viene la sofferenza su di voi, portate tutto con pazienza e sappiate che avete ancora bisogno della sofferenza, che la vostra anima è ancora nella miseria e che Dio nel Suo Amore vuole assistervi e la vorrebbe liberare dall’involucro che la opprime ancora. L’anima lotta ancora per la sua libertà, è ancora incatenata da un potere che non vuole liberarla. La propria volontà è ancora troppo debole e per fortificare la sua volontà, deve chiedere la Forza a Dio. Se non lo fa per propria spinta, allora Dio deve cercare di determinarla a ciò tramite la sofferenza, di rivolgersi a Lui per l’Aiuto. E sovente dura indicibilmente a lungo, prima che l’anima prenda la via verso Dio, ed ugualmente si tormenta per tanto tempo e sopporta uno stato che l’opprime e sarebbe così facile liberarsene, ma sovente cede alla spinta dell’avversario e si inalbera contro il suo destino, mormora e si lamenta e perciò non può essere liberata dalla sofferenza. E questo è il vostro errore, che non riconoscete l’Amore di Dio e non Gli siete grati che Egli vi vorrebbe guidare verso l’Alto. Se credete nel Suo Amore, vi sarà anche facile affidarvi a Lui ed ogni giorno, per quanto sia ancora pieno di sofferenza, porterà la benedizione alla vostra anima e sarà di promozione per lo sviluppo spirituale verso l’Alto.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1750 Allacciare collegamenti spirituali sulla Terra L’aiuto degli esseri dall’aldilà

25 dicembre 1940: Libro 27

L’attività degli abitanti del mondo spirituale è inimmaginabilmente vivace ed adempiono il loro compito con una dedizione e perseveranza, che procura loro anche successo. Si avvicinano sempre e sempre di nuovo agli uomini che sono affidati alla loro protezione e cercano di indurli a fare delle domande, per poi poter trasmettere loro mentalmente la risposta, e perciò è di grande importanza che gli uomini utilizzino reciprocamente ogni opportunità per scambiare le loro opinioni. Perché solo ora gli esseri spirituali possono entrare in azione, mentre ispirano agli uomini le domande e risposte, cioè li sussurrano a loro mentalmente, in modo che vengono sollevati dei problemi sempre più profondi e quindi può iniziare l’ammaestramento degli amici dall’aldilà. Un tale scambio di pensieri può essere di incredibile successo, perché stimola anche dopo alla riflessione ed ora gli insegnamenti mentali possono continuare secondo il desiderio rispetto al Chiarimento.

E perciò viene salutato straordinariamente gioioso da quegli esseri spirituali, quando la volontà di una persona allaccia sempre nuovi collegamenti spirituali, perché tutti gli sforzi da questo lato vengono riconosciuti e subito sfruttati nel mondo dell’aldilà, ed ora dipende dalla volontà degli uomini, fin dove sono ora accessibili per questi insegnamenti. Dall’aldilà alla Terra vengono continuamente tessuti dei fili, e quando un figlio terreno aiuta a stabilire tali collegamenti, agli esseri nell’aldilà questo compito viene reso notevolmente più facile, perché la porta del cuore dev’essere un poco aperta e questo è il caso, quando una domanda muove il senso dell’uomo e lui aspetta la risposta. Allora il cuore bada alla voce in sé, allora l’essere dall’aldilà può esprimersi e può contare sul fatto di essere anche sentito. E se perciò l’uomo coglie ogni occasione di guidare i prossimi su problemi spirituali, aiuta contemporaneamente ad aprire la porta del cuore e libera con ciò a quegli esseri la via verso il cuore più interiore.

Questa prestazione d’aiuto è straordinariamente importante, dato che può essere appunto il primo motivo per una totale trasformazione del pensare. Da subito l’uomo può rimanere nel collegamento più intimo con gli esseri donatori dell’aldilà ed a lui può essere trasmesso da loro un sapere voluminoso, se è la volontà dell’uomo di stare nella Verità, e perciò dà ascolto ai sussurri di quegli esseri, che ora adempiono il loro compito con la dedizione più sacrificante.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1751 L’imperfezione – La libera volontà - La Giustizia

26 dicembre 1940: Libro 27

E’ di importanza nella vita terrena solamente ciò che contribuisce alla Redenzione dell’anima. La preghiera per la Forza per questa troverà una costante crescita. L’Amore di Dio cerca di presentare a voi uomini la miseria della vostra anima, mentre Egli fa sentire al corpo la miseria e preoccupazione terreni. Ma le sue sofferenze sono minime nel rapporto dei tormenti di un anima non redenta, e nuovamente lo stato tormentoso è voluto dall’anima stessa, cioè l’essere stesso lo ha provocato e deve anche lui stesso vincerlo. Questo nessun essere lo può fare per l’altro, lo può solo aiutare tramite l’amore. E‘ questo che gli uomini non vogliono comprendere, che non Dio E’ l’Autore dei tormenti e sofferenze, ma l’essere stesso, ma che Dio non può terminare arbitrariamente lo stato di sofferenza malgrado il Suo ultragrande Amore, perché allora rimarrebbe immaturo qualcosa che non avrebbe nessun diritto di vivere nell’Eternità della Beatitudine. Per poter dimorare vicino a Dio, l’essere dev’essere perfetto, e la sua libera volontà deve aver superato tutto ciò che è imperfetto. L’imperfezione però era la propria colpa, mentre la libera volontà si è rivolta a colui, che è l’avversario dello spirituale perfetto. Per diventare perfetto, l’essere deve di nuovo rivolgere la sua libera volontà alla perfezione. Se non lo fa, allora la sua sorte non può essere altro che uno stato tormentoso, perché allora è lontano da Dio e questo significa per l’essere sofferenza e tormento. Dio E’ misericordioso, buono ed amorevole, ma anche giusto. Nel Suo Amore, Benignità e Misericordia può bensì dischiudere all’essere tutte le possibilità di svilupparsi nella perfezione, ma non può raggirare la Giustizia, se risparmia all’essere la sofferenza e gli rivolge l’eterna Magnificenza nello stato imperfetto. Ma Lui non può nemmeno far diventare l’essere perfetto senza la sua volontà, dato che la perfezione è inimmaginabile senza la libera volontà. Ogni stato di sofferenza, se sulla Terra oppure nell’aldilà, è soltanto un fenomeno di accompagnamento dell’imperfezione, perché deve essere contemporaneamente il mezzo per sospendere la stessa. Se la preghiera dell’uomo è ora rivolta allo stato di maturità dell’anima, allora l’uomo riceve smisurata Forza, e gli diventerà facile vincere anche le sofferenze terrene, perché allora ha afferrato il senso e lo scopo di queste. Perciò non pensate troppo a ciò che appare insopportabile al corpo, pensate al fatto che l’anima deve soffrire molto di più sotto il suo stato non libero, e cercate di aiutarla, mentre chiedete nella preghiera la Forza a Dio per poterla assistere, cioè che facciate di tutto per nobilitare il vostro essere, che siate attivi amorevolmente anche nella miseria e sofferenza, che con ciò allentiate le catene intorno all’anima, affinché ora possano anche essere allentate le catene del corpo, la sofferenza, ed abbiate la pace interiore ed esteriore. Perché Dio non manda su di voi la sofferenza, per torturarvi, ma per liberarvi.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

1752 La necessità dell’Agire divino - La Veracità

26 dicembre 1940: Libro 27

Gli uomini hanno bisogno di mediatori fra sé e Dio, perché loro stessi non si mettono in contatto con Lui, ma Dio nel Suo Amore non vuole lasciarli senza Assistenza. E questo è il motivo per cui un diretto contatto dall’aldilà alla Terra viene concesso in una forma, che dovrebbe escludere ogni dubbio sull’Agire divino. Nella situazione di miseria dell’umanità è quindi da ricercare la prima motivazione, ma la Verità inoltre è rappresentata così poco sulla Terra, solo su questa via è possibile guidarla sulla Terra. L’Insegnamento di Cristo attraverso l’agire umano nel corso del tempo ha sperimentato dei cambiamenti e perciò deve di nuovo essere portato all’umanità così com’era in principio, e da ciò è già riconoscibile la necessità dell’Agire divino, perché Dio come l’eterna Verità non può tollerare che venga diffuso come pura Verità qualcosa che non corrisponde a questa. Quindi degli esseri sapienti devono portare la Verità sulla Terra e cercarsi una persona volenterosa, che si dichiara pronta come mediatrice per riceve un Dono spirituale e guidarlo oltre. Il cosciente voler servire Dio la rende ora capace per una straordinaria funzione, di sentire con l’orecchio spirituale e di raccogliere i risultati, per poi poter impiegarli come patrimonio spirituale. Sorge quindi qualcosa di puramente spirituale nella forma umana, attraverso l’Amore divino vengono guidate sulla Terra delle eterne Sapienze e da ciò viene eliminata l’oscurità spirituale e rischiarato lo stato spirituale dell’umanità. E malgrado ciò, la maggior parte degli uomini ne passa indifferente, e questo soprattutto per il fatto, perché non vogliono riconoscere una così evidente Manifestazione di Dio. Finché qualcuno non annuncia pieno di convinzione l’Agire di Dio come avvenimento spirituale, difficilmente troverà seguaci credenti fra gli uomini. E così Dio provvede costoro con grande Forza e fa prestare loro qualcosa di straordinario e così vuole rivolgere a Sé la fede degli uomini. E così Dio dà agli uomini la Verità ed agli annunciatori grande Forza. Fa loro riconoscere, quando è la Volontà di Dio di impiegare questa Forza, ed allora Dio Stesso agisce tramite questi uomini e rivolge l’attenzione al Dono divino offerto dall’Alto. Ed ora si mostrerà che Parola ed Azione coincidono, che tutto che viene annunciato tramite la Verità divina può formare gli uomini in modo, che loro stessi diventino portatori della Forza divina, quindi ora possono anche operare attraverso questa Forza, e che perciò l’uomo può fare tutto se accoglie la Parola trasmessa a lui e l’esegue, dato che in questa dimora la stessa Forza. Allora la Parola divina verrà accettata da molti, perché a loro viene fornita la dimostrazione, che la Parola di Dio in sé è Verità. Ma deve sempre precedere la volontà del figlio terreno, dev’essere disposto a credere e testimoniare in certo qual modo la disponibilità, che faccia ciò che viene preteso da lui attraverso la Parola divina. Allora sente in sé stesso la Forza della Parola, mentre il suo desiderio per questa diventa sempre più grande; e la volontà di servire il Signore, lo rende capace di agire per Lui. E così Dio dimostra all’umanità la Verità di ciò che giunge agli uomini dall’Alto come Verità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

2193 Disposizioni asperrime - Il parlare temerario - La forte volontà

24 dicembre 1941: Libro 31

Ci vogliono uomini con una forte volontà per diffondere temerari le Rivelazioni divine, perché tutto ciò che significa progresso spirituale, ciò che hanno per scopo queste Rivelazioni, avranno per conseguenze disposizioni avverse le più asperrime e ad ogni tendere spirituale verrà dichiarata la lotta. Oltre a questo, le Rivelazioni divine sono così inattendibili per gli uomini finché loro stessi sono di spirito non risvegliato. Ogni Comunicazione dal Regno spirituale richiede una certa fiducia per poter essere accettata con certezza. Dove non esiste la fede, là si rifiuterà e si cercherà anche di combattere i portatori di Luce che vogliono solo dare Sapienze divine. Si vorrà vietare loro di diffondere la Verità ed a questo scopo verranno rilasciati dei comandamenti inadempibili. E chi ora è di volontà debole si adeguerà a questi comandamenti e negherà a Dio la sua collaborazione. Ma l’Amore di Dio vuole che venga diffusa la Verità. Cerca di guidare gli uomini nel sapere e comunica loro a questo scopo il sapere attraverso una persona. Ma ora anche questa persona deve dare oltre in modo temerario ciò che ha accolto attraverso la Grazia di Dio ed il Suo Spirito. Perché appena viene degnata di una così straordinaria Grazia le viene anche resa facile la via verso l’Alto, ma ha il compito di indicare anche ai suoi prossimi la via verso l’Alto, cioè di rendere accessibile pure a loro la Grazia divina. E quindi deve parlare e cercare di ripetere ciò che le è giunto attraverso la trasmissione spirituale. E questo richiede temerarietà nei confronti del potere mondano, benché gli annunciatori della Parola divina devono riconoscere ogni potere terreno, quando non si rivolge apertamente contro i Comandamenti di Dio. Chi cerca di vivere tali Comandamenti in questo senso, riconoscerà anche quando disposizioni mondane hanno la loro giustificazione oppure no e saprà quali Comandamenti deve ora adempiere per primi. Annunciare a costoro le Rivelazioni divine non è senza successo. Verranno accettate perché c’è la fede in un Dio dell’Amore e della Misericordia, della Sapienza ed Onnipotenza. Ma dove non si registra nessuna fede, là l’annunciatore deve combattere con la spada della sua bocca e non deve temere, quando viene imposto un fermo al suo discorso. C’è bisogno di lui come mediatore fra Dio e gli uomini e deve svolgere fedelmente questa precisa funzione. Deve portare oltre con temerarietà la Parola che riceve e menzionare tutto ciò che gli viene rivelato, perché è necessario che l’umanità si risvegli dal sonno e che le giunga l’Annuncio dell’evidente Agire di Dio che è fondato nel Suo Amore per gli uomini che sono vicini al naufragio spirituale. Egli li vuole salvare e guidarli fuori dall’oscurità nella Luce. Egli offre loro la Sua Grazia e li lascia liberi di servirsene. E di questo apporto di Grazia dev’essere parlato coraggiosamente perché è la Volontà di Dio.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

2194 Sapienza, Luce e Forza sono uno

25 dicembre 1941: Libro 31

La Sapienza è Forza, perché sapere è Luce e Luce e Forza sono uno. Chi è saggio, può quindi condividere il suo sapere, costui trasmette la Luce che è Forza da Dio, perché il ricevente percepisce l’afflusso di nuovo come Forza. Colui a cui viene trasmesso il sapere crescerà oltre a sé stesso, perché la Forza spirituale in lui aumenta. Non diminuisce nemmeno, benché l’uomo ne dia di nuovo ad altri. Il suo sapere aumenta costantemente, cioè si unisce Sapienza a Sapienza, si forma una chiara immagine dopo l’altra nel suo interiore dove dapprima era oscurità, quindi un vuoto spirituale. E’ stata accesa una Luce che può mandare da tutte le parti i suoi raggi senza diminuire la sua Forza di splendere, che però può diventare una Fonte di Luce quando vengono accese sempre nuove fiamme e così, dove risplende la Luce, è bandita l’oscurità dello spirito. Quando l’uomo è diventato sapiente, non lascerà mai giacere incolto questo sapere, ma si sentirà spinto a condurlo oltre e così il sapere opera come Forza, perché spinge l’essere insegnante all’attività. Pure così gli esseri sapienti nell’aldilà vorranno diffondere questo sapere con accresciuto fervore. Gli esseri non si accontenteranno mai di stare loro stessi nel sapere, ma gareggiano davvero per dare oltre questo sapere. E così opera la Forza da Dio che affluisce in forma di sapere a tutto ciò che è volenteroso di ricevere, sia questo l’uomo sulla Terra oppure l’essere nell’aldilà che entra nel campo dell’Irradiazione d’Amore di Dio ed ora riceve Luce e Forza in forma di sapere. Ciò che procede da Dio stimolerà sempre all’attività, perché Dio genera costantemente la Vita e tutto ciò che vive è attivo. La Vita spirituale deve essere di conseguenza un’attività spirituale, dev’essere un dare oltre la Corrente di Luce e Forza che ha la sua Origine in Dio come la Fonte di Forza e che deve compenetrare tutto ciò che prima era senza Forza e Luce, cioè l’essenziale che è senza qualsiasi sapere su Dio ed il Suo Agire, dev’essere guidato in questo sapere, perché l’ignoranza è uno stato imperfetto, infelice che dev’essere cambiato in uno stato perfetto, beato, sapendo della Potenza e Magnificenza di Dio. Quindi Luce e Forza significano sapere, lo stato di oscurità viene respinto e cambiato in uno stato di Luce e l’essere diventa contemporaneamente capace di bandire anche l’oscurità di altri esseri e di portare loro vicino la Luce e sfrutterà questa facoltà, perché non può fare altro che essere ininterrottamente attivo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3377 Lo scopo delle Rivelazioni di Dio

24 dicembre 1944: Libro 44

Per portare vicino agli uomini le Verità della fede, Dio Si rivela a loro mentre Si serve di una persona attraverso la quale Egli parla a tutti gli uomini. Egli Si annuncia loro, cioè Egli Si rende riconoscibile in modo che l’uomo volenteroso possa giungere alla profonda fede in una Entità Che E’ oltremodo perfetta, Che E’ colma d’Amore, d’Onnipotenza e Sapienza e Che sta in strettissimo collegamento con le Sue creature come Potenza creatrice. Questo risulta perfettamente dalle Sue Rivelazioni, ma l’uomo è libero di crederle oppure no; E perciò quello che deve credere, gli viene trasmesso attraverso le Sue Rivelazioni; ma non gli viene mai dimostrato in modo che deve credere. Dipende semplicemente dalla sua volontà se il sapere trasmessogli diventi per lui una convinzione interiore, se con ciò diventi credente. E perciò le Rivelazioni di Dio sono tenute in modo che non significano mai una costrizione di fede. Potranno bensì essere riconosciute come Rivelazioni divine, se l’uomo desidera seriamente la Verità, quindi Dio; ma possono anche essere presentate come opera d’uomo, come pensare umano, ed all’uomo viene lasciata la piena libertà come lui stesso vi si dispone. Ma dato che la fede in Dio è assolutamente necessaria per giungere in Alto, Dio Si rivelerà anche sempre di nuovo per dare agli uomini la conoscenza di Sé, del Suo Operare ed Agire. Egli fa appello all’intelletto dell’uomo che costui elabori mentalmente il sapere trasmessogli e con ciò giunga alla giusta fede. Perché appena l’uomo scopre dei collegamenti che sono da mettere in sintonia con l’Essere di Dio, cioè che fanno riconoscere l’Amore, la Sapienza e l’Onnipotenza di Dio, accetta come credibile ciò che gli è stato offerto. Ed ora anche lui stesso cerca stabilire il collegamento con questo onniperfettissimo Essere. E questo è lo scopo delle Rivelazioni di Dio, ch’egli uomini che Lo cercano, percorrano la retta via per trovarLo. Devono poter credere per convinzione e per questo ci vuole un sapere trasmesso loro che hanno elaborato mentalmente ed ora lo riconoscono anche come Verità, perché ciò che Dio esige dagli uomini di credere, deve essere portato vicino a loro in qualche modo. Ma Dio Stesso non può mai parlare a loro apertamente, perché questo non sarebbe libertà spirituale, ma una costrizione che non potrebbe procurare agli uomini nessun grado di maturità più alto. Questo sarebbe bensì una eclatante dimostrazione che sarebbe comunque inutile, perché allora l’uomo sarebbe costretto ad un cammino di vita compiacente a Dio, ma questo dev’essere la conseguenza del profondo amore per Dio. Perché solo l’amore può condurre in Alto, ma l’amore deve nascere nel cuore, nella pienissima libertà della volontà, se è divino e deve condurre a Dio. L’amore è anche la chiave per la sapienza, cioè solo l’uomo amorevole riconosce la Verità e perciò anche soltanto l’uomo amorevole giungerà alla giusta fede. Ma Dio predica l’amore attraverso la Sua Parola e tutto ciò che Egli annuncia agli uomini attraverso la Sua Parola, verrà perciò anche accettato con fede, se non viene escluso l’amore. Dio Si rivela quindi per educare gli uomini nell’amore, per renderli credenti, affinché Egli Si possa avvicinare a loro con il Suo Dono di Grazia che deve aiutare loro alla risalita spirituale.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3378 Esseri viventi – L’attività – Lo stato dell’obbligo - La libera volontà è servire nell’amore

25 dicembre 1944: Libro 44

La volontà per la vita anima tutti gli esseri, cioè l’essenziale aspira ad essere attivo, perché primordialmente era colmo di Forza e la poteva usare illimitatamente. E perciò lo stato dell’inattività è tormentoso per l’essenziale, perché contraddice totalmente la sua vera costituzione e destinazione. Perciò in certo qual mndo viene spinto all’attività, ma nello stato legato, in particolare nella materia solida ne viene ostacolato e questo prepara all’esenziale un grande tormento. L’assenza di Forza è perciò la prima cosa che dev’essere sospesa, per rendere lo stato sopportabile all’essenziale ed il minimo apporto di Forza lo fa diventare attivo con fervore e rivela la vita, cioè ogni essere vivente, dalla più minuscola pianta fino all’Opera di Creazione più altamente sviluppata, l’uomo, è ricevente di Forza ed in differenti gradi è capace ad eseguire un’attività e quindi in questi è la vita. L’attività di ogni essere vivente, eccetto l’uomo, è determinata da Dio e gli esseri viventi eseguono la loro destinazione in una certa legge dell’obbligo, cioè si subordinano alla divina legge della natura secondo la quale ad ogni Opera di Creazione è assegnata una destinazione che deve adempiere. La spinta alla vita però è così forte nell’essenziale, che non si oppone a questa legge, ma adempie la sua destinazione, perché con ciò viene ammesso ad un’attività sempre più vivace. E perciò tutto nella Creazione mostra una fervente attività, tutto dimostra vita, eccetto la dura materia che è apparentemente morta, ma include in sé anche una vita che si manifesta così impercettibilmente all’occhio umano che non viene quasi considerata e perciò la dura materia risulta senza vita, pur vivendo. Ma più l’essenziale è sviluppato, più riconoscibile è per l’uomo anche la sua attività, la sua vita, per il quale ora anche questa vita in ogni Opera di Creazione dev’essere motivo per la riflessione su quale scopo adempie l’intera Creazione. Perché l’uomo come tale è in grado di riflettere su questo, mentre a tutti gli altri esseri viventi manca questa facoltà. Ma l’uomo è in alta misura capace ad essere attivo e cioè per la libera volontà. A lui affluisce continuamente la forza vitale che può usare per la costante attività e quindi si è già notevolmente avvicinato allo stato dell’essere creato primordialmente ed ora può valorizzare l’ultimo stadio per giungere alla totale libertà e smisurata Forza, per poter essere di nuovo attivo creando e formando, come era primordialmente la sua destinazione. Ma l’attività che l’uomo esegue sulla Terra, dev’essere un servire nell’amore. Questo soltanto è determinante, se l’essere arriva alla vera Vita. Egli può anche abusare nella vita terrena della facoltà di essere attivo, mentre è attivo creando e formando nel disamore, mentre utilizza la sua forza vitale a danno del prossimo, perché ha la libera volontà, non è più costretto ad una determinata attività nello stato dell’obbligo, ma la può scegliere liberamente da sé, però ne deve anche rispondere e prendere su di sé le conseguenze. L’uomo che abusa della sua forza, non la vorrà comunque dare via, non vorrà terminare la sua vita terrena; sente che dopo gli viene sottratta ogni forza e perciò teme la morte, la fine del suo stato di forza, mentre l’uomo che è attivo nell’amore servente, è pure convinto che nella Vita nell’aldilà ha a disposizione maggior Forza, in modo che rinuncia volentieri alla vita terrena per via della Vita eterna. Lo stato della pienezza di Forza significa sempre Vita, l’assenza di Forza però sempre morte. L’essenziale teme la morte e desidera la vita. Ma non esiste una vita senza Dio ed Egli E’ l’Amore. Quindi l’essere deve stare nell’amore per poter vivere. Ma se non osserva l’amore, la sua sorte è la morte, quindi assenza di Forza.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3379 La vita terrena, un attimo nell’Eternità - Sofferenze e gioie

25 dicembre 1944: Libro 44

La vita terrena è soltanto di breve durata, persino quando l’uomo raggiunge un’età elevata, perché è soltanto una fase nell’Eternità che può essere valutata come un attimo. E tutto ciò che l’uomo ha da vivere di gioie e sofferenze, passa come un attimo fuggente e lascia sempre soltanto il ricordo. Ma ogni momento può avere effetto su tutta l’Eternità. Dio però ha ben provvisto il destino di ogni uomo e il Suo Amore l’ha formato. Perciò nulla sarà senza senso e scopo. Qualunque cosa l’uomo abbia da vivere, sarà per il bene dell’anima, appena si affida totalmente alla Guida divina e si adegua al suo destino senza mormorare. Dio vuole raggiungere la totale sottomissione dell’uomo, perché soltanto allora Egli può del tutto operare in lui; Egli richiede totale dedizione a Sé per poter inondare con il Suo Amore l’anima dell’uomo. E per questo il suo cuore deve rinunciare ad ogni desiderio che non sia per Lui. La vita terrena è breve e deve essere valutata, deve essere utilizzata per la totale unificazione con Dio ed è perduto ogni giorno in cui delle mete terrene muovono il cuore dell’uomo. E perciò Dio toglie sovente agli uomini ciò che loro da sé stessi non vogliono dare, per offrire Sé Stesso in sostituzione di ciò a cui hanno dovuto rinunciare. E l’uomo poi non è davvero nello svantaggio, egli scambia qualcosa di minimo per Qualcosa di Prezioso, ed egli sarà oltremodo beato, quando riconosce quanto amorevole era la Guida di Dio che l’ha voluto aiutare all’eterna Beatitudine. Perché questo è il Suo Amore e Grazia, che Egli fa regnare la Sua Sapienza, perché riconosce ciò che è utile all’anima umana e ciò che la potrebbe danneggiare in eterno. Egli tiene la Sua Mano protettrice sui Suoi figli che tendono verso Lui e coloro che sono in pericolo di estraniarsi da Lui, perché gli si presenta il mondo con tutte le sue tentazioni. Ma l’uomo deve affidarsi totalmente in piena fiducia alla Guida divina, deve sapere che il Suo Amore ha determinato il corso terreno e che egli un giorno Gli sarà grato, quando il breve tempo terreno è passato, che è soltanto un attimo nell’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3635 Il Significato dell’Opera di Redenzione

24 dicembre 1945: Libro 46

E pensate a Colui il Quale vi ha salvato da ogni peccato. La Sua Opera di Redenzione è di un significato così imponente che non potete essere abbastanza insistentemente ammoniti a chiamarvela a mente. Vi dovete sempre tenere davanti agli occhi che sareste perduti per tempi eterni, se Gesù Cristo non avesse preso su di Sé la colpa di peccato attraverso la Sua morte sulla Croce per redimervi. Ma voi stessi dovete dichiararvi per Lui, se volete aver parte delle Grazie che Egli vi ha conquistato attraverso la Sua morte. Dovete credere in Lui e mettervi coscientemente sotto la Sua Croce, dovete vivere con e per Gesù Cristo, cioè svolgere tutte le opere in memoria di Lui, essere attivi amorevolmente e quindi seguire la Sua Dottrina d’amore, per rendervi degni del Suo Dono di Grazia del Suo Amore, che vi voleva salvare da un tempo infinitamente lungo di tormenti e sofferenze nell’aldilà. Il divino Redentore ha Compassione di tutti i peccatori. Egli ha portato la loro colpa ed ha sofferto ed E’ morto per questa, Egli ha dato Sé Stesso come Espiazione, perché amava gli uomini e voleva diminuire la loro grande miseria spirituale. E così Egli ha offerto agli uomini un Dono che nella sua grandezza gli uomini non possono misurare sulla Terra, ed Egli richiede solo il riconoscimento della Sua Opera d’Amore, il riconoscimento di Sé Stesso ed il cosciente dichiararsi per la Sua morte sulla Croce. Egli richiede una costante memoria di Lui. Gli uomini non lo devono dimenticare, si devono sempre tenere davanti agli occhi che senza di Lui sono perduti per tempi eterni. E così Egli viene sempre di nuovo incontro agli uomini portandoSi a loro in memoria, Egli cerca sempre di nuovo di rivolgere a Sé il loro sguardo, l’uomo viene sempre di nuovo ammonito a portatore della croce lui stesso, di pensare a Lui, ed ogni sofferenza lo deve ricordare Colui, il Quale ha preso sulle Sue Spalle la sofferenza dell’umanità ed aiuta anche l’uomo costantemente di portare la sofferenza, se loro Gliela caricano nella profonda fede nel divino Redentore chiedendo a Lui Grazia ed Amore. Gli uomini non portano la loro sofferenza immeritatamente, ma Gesù Cristo ha preso su di Sé totalmente senza peccato, la colpa di peccato dell’umanità e perciò Egli ha portato un peso molto più pesante sulle Sue Spalle, che era incommensurabilmente pesante in modo che Egli quasi crollava sotto questo, ma Egli ha compiuto l’Opera di Redenzione, perché l’Amore per l’umanità era grande e Gli ha dato la Forza fino alla fine.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3636 L’unione dell’amore - L’unificazione con Dio

25 dicembre 1945: Libro 46

Viene gettato un nastro indissolubile intorno a Dio e l’essenziale che cerca di unirsi con Lui attraverso l’amore. Rimane ora unito inseparabilmente con Dio avvicinandosi sempre di più a Lui, costantemente tendendo verso di Lui, venendo da Lui afferrato e fondendosi nella Beatitudine con l’eterno Amore, quando è diventato perfetto. Questo legame è la meta di tutto l’essenziale che una volta è proceduto dalla Sua Forza. Dio E’ il Centro di Forza dall’Eternità dal Quale tutto è proceduto ed al Quale ritorna anche di nuovo tutto secondo l’eterno Ordine di Dio. Solo quello che è di nuovo presso Dio è beato, è perfetto, irradiato di Forza e Luce e quindi attivo creando e formando. Questo stato non sperimenterà mai un cambiamento che la Beatitudine dell’essere venga diminuito, ma questo aumenta costantemente, perché il perfetto non conosce limiti, perché a Dio come l’Essere sommamente perfetto, tende tutto in tutta l’Eternità. Essere fuso con l’eterna Divinità significa prendere parte nella formazione di Opere di Creazione, significa Guida ed Assistenza dell’essenziale che si cela in queste Creazioni; significa attività salvifica per l’essenziale non-libero, significa Beatitudine ed un armonioso tendere insieme di entità ugualmente mature e Rivelazioni di insospettate Magnificenze che esseri immaturi non sono in grado di contemplare. La Vita eterna non è più uno stato di assenza di Forza ed oscurità, ma solo ancora attività nella Luce e insospettata pienezza di Forza. La Vita eterna che Gesù Cristo ha promesso a coloro che credono in Lui ed osservano i Suoi Comandamenti, che hanno già allacciato il collegamento con Dio sulla Terra, il nastro che unisce sempre più strettamente l’anima con Dio, finché non si unisce totalmente con l’eterno Amore. Quindi l’uomo deve giungere inevitabilmente alla fede in Gesù Cristo come Redentore del mondo, perché diversamente il legame con Dio non può essere stabilito nell’Eternità, perché la distanza attraverso l’imperfezione dell’essere è troppo grande e non può essere diminuita dall’essere stesso, perché la distanza da Dio significa contemporaneamente assenza di Forza. Ma Gesù ha conquistato la Forza per gli uomini attraverso la Sua morte sulla Croce. Perciò Egli E’ venuto sulla Terra per redimere gli uomini dalla loro debolezza di volontà ed assenza di Forza e per mostrare loro la via che conduce all’unificazione con Dio già sulla Terra. Ma senza la fede in Lui e la Sua Opera di Redenzione l’uomo non può mai più superare l’assenza di Forza e la debolezza di volontà, non può mai più librarsi in Alto, perché l’avversario di Dio lo trattiene e vuole impedire la sua vita nell’Eternità. Ma chi crede in Gesù Cristo diventerà beato, adempirà i Suoi Comandamenti, si adopererà di un cammino di vita nell’amore e da questo riceve la Forza a stabilire il collegamento con Dio e Dio non lo lascerà mai più cadere. Egli allaccia il nastro dell’amore intorno a lui e non permette che si allenti, ma lo stringe sempre più strettamente intorno a coloro che tendono verso di Lui, finché non sono uniti inseparabilmente con Lui.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3637 Il Nutrimento per l’anima - La Provvidenza di Dio per i bisogni terreni

26 dicembre 1945: Libro 46

Per prima cosa dev’essere desiderato il Nutrimento dell’anima, ed a questo dev’essere rivolto il desiderio del cuore ed ogni preoccupazione terrena sarà caduca. Questa è la Mia Condizione che Io pongo, per poter provvedere a voi, per poter provvedervi con tutto ciò di cui avete bisogno per la conservazione della vita terrena. Mi assumo volentieri la preoccupazione per voi, ma anche voi dovete adempiere la Mia Volontà, dapprima dovete pensare alla salvezza delle vostre anime, per via delle quali vi ho dato la vita terrena. E le vostre anime possono maturare solamente quando voi le nutrite ed abbeverate, se non le lasciate languire durante il cammino della vostra vita terrena. L’anima deve ricevere del Nutrimento spirituale, perché lei è spirituale e questo Nutrimento le viene costantemente offerto attraverso la Mia Parola. Se quindi ricevete la Mia Parola per saziare la vostra anima, lei potrà perfezionarsi; le viene apportata la Forza che le rende possibile una maturazione. E perciò per primo dovete desiderare il Nutrimento spirituale, dovete avere il desiderio per la Mia Parola ed accoglierla affamati in voi, e così adempite la Condizione che Io pongo e potete guardare incontro ad ogni giorno senza preoccupazione. Io copro tutti i vostri bisogni nella Disponibilità d’Aiuto per voi anche chiaramente riconoscibile. La Mia Preoccupazione è solo per la vostra anima, ma dovete affrontare il lavoro su di voi. Non Io posso formare la vostra anima nella perfezione, ma questa la deve compiere la vostra libera volontà. La maturazione dell’anima è la meta e lo scopo della vostra esistenza terrena e vi aiuterò sempre di raggiungere la meta. E se quindi aspirate seriamente di diventare perfetti, potete impiegare ogni preoccupazione solo per il vostro bene spirituale ed Io vi toglierò la preoccupazione terrena, vi darò tutto ciò di cui avete bisogno, perché gioisco dei Miei figli, se accettano nel desiderio di Me il Nutrimento del Cielo offerto loro, se aprono i loro cuori affamati ed assetati per farsi saziare da Me. Ed ora Io provvedo a loro abbondantemente, nel senso spirituale e terreno. L’affamato dev’essere nutrito, l’assetato dev’essere abbeverato, voglio conservare il corpo finché non decede dalla Terra, finché non ha compiuto il suo scopo di rendere possibile la maturazione dell’anima. Perciò non temete e non preoccupatevi timorosamente, ma lasciate ogni preoccupazione terrena a Me, vostro Padre dall’Eternità, il Quale non vi lascia languire, se soltanto desiderate la Mia Parola che vi viene sempre offerta quando ne avete fame e sete.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3942 Il compito dei messaggeri di Dio prima della fine

24 dicembre 1946: Libro 49

Annunciate la Mia Parola a coloro che Io vi porto. Così è la Mia Volontà, perché il tempo spinge verso la fine. E perciò dovrete sempre percorrere la via, che Io vi ho presegnato dall’Eternità, e riconoscerete sempre la Mia Sapienza ed il Mio Amore nella Mia Guida, imparerete a comprendere, che anche per voi sono necessarie delle difficili situazioni di vita, per maturare anche voi in queste, perché più in alto state voi stessi nello sviluppo, più avrà successo il vostro agire prima della fine, perché allora siete dei rappresentanti vivi della Mia Parola. Ma la Mia Parola deve essere portata agli uomini, devono sapere della grande responsabilità che portano verso la loro anima. Soltanto Io Stesso posso dare loro il giusto chiarimento, e questo tramite voi, perché la bocca d’uomo deve annunciare ciò che procede da M\e e testimonia di Me. Attraverso la bocca d’uomo voglio parlare a tutti gli uomini, e voi Mi dovete essere l’organo, attraverso il quale Io annuncio loro la Mia Volontà. E’ un grande compito che è oltremodo di benedizione per voi stessi e per i vostri prossimi, ed eseguirete con gioia questo compito, voi stessi avrete un sentimento di felicità, quando siete attivi nel Mio Nome, ed il vostro fervente tendere sfrutterà ogni occasione. Ma dovete affidarvi totalmente alla Mia Guida; Io vi guido, quando camminate, e quello che Io vi indico di fare attraverso la Voce dello Spirito, lo dovete eseguire senza ribellione e perciò ascoltare sempre la Voce in voi, e sarete attivi nella Mia Volontà. Innumerevoli anime si trovano nella miseria, perché non sono nella Verità, ed ogni errore è un pericolo per l’anima. Portare loro la Verità è un’opera dell’amore per il prossimo, perché soltanto la Verità rende libero, elimina la miseria, e soltanto la Verità guida a Me, Che Sono l’Eterna Verità Stessa. Chi quindi vuole giungere a Me, non deve percorrere delle vie errate, gli deve essere mostrata la retta via e la deve percorrere. Deve seguire la Parola che procede direttamente da Me e che viene guidata e diffusa dai Miei messaggeri sulla Terra. E perciò Io Stesso guido i Miei servitori agli uomini che desiderano il chiarimento, che camminano nell’errore, e potranno agire in tutti i luoghi, ovunque trovano un buon terreno, dove possono seminare ed edificare, affinché Io possa fare un ricco raccolto il Giorno del Giudizio. Ovunque dove si trova la miseria spirituale, invio i Miei messaggeri, affinché portino agli uomini il puro Vangelo, come Io Stesso l’ho annunciato a loro. Perché il tempo va verso la fine, e la grande miseria spirituale può essere guidata, se voi Mi siete dei servitori volontari, se difendete la Mia Parola e per questo chiedete anche la Mia Benedizione e la Mia Grazia. Perché voi siete i Miei pilastri nell’ultimo tempo prima della fine, voi siete i Miei operai, che Io ho preparato per la Mia Vigna, voi siete i Miei servi, e vi attende un grande lavoro di preparare innumerevoli campi. Innumerevoli anime sono da introdurre nella Verità, e se voi collaborate, la grande miseria spirituale verrà guidata, ed ogni anima che aiutate, ve ne sarà eternamente grata.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3943 La Volontà creativa di Dio - Creazioni spirituali e terrene

25 dicembre 1946: Libro 49

Lo Spirito che domina l’Infinito, è ininterrottamente attivo, perché la Sua Irradiazione di Forza non diminuisce mai, come anche Egli non Si stanca, di usare la Forza in modo creativo e formativo. E così sorgono continuamente nuove Creazioni, spirituali e terrene. Egli fa assumere ai Suoi Pensieri delle forme materiali per la Redenzione dello spirituale ancora non-libero, come Egli però fa sorgere anche delle Opere di Miracoli di ogni genere per la felicità degli esseri di Luce, alle quali sono dischiuse tutte le Magnificenze del Cielo. Il Suo Spirito creativo e la Sua Volontà creativa sono insuperabili e non finiscono mai e guidati sempre dal Suo ultragrande Amore, che vuole rendere felice tutto ciò che è proceduto dalla Sua Forza. Ed anche se passano delle Eternità, le Nuove Creazioni non finiranno, perché la Sua Forza deve agire, per aumentare in Sé stessa. Lo spirituale, quello terreno, quindi materiale, vivifica delle Creazioni, quindi è in costante contatto con il Centro di Forza ed attraverso la ricezione di Forza può di nuovo entrare nella Cerchia della Corrente d’Amore di Dio, dal quale si è una volta allontanato nella libera volontà. Aumenta quindi la propria Forza, come favorisce anche il processo di Redenzione dello spirituale, che si trova ancora al di fuori della Cerchia della Forza d’Amore di Dio. Tutte le Creazioni materiali sono mezzi per la Redenzione dello spirituale, ma le Creazioni spirituali sono lo scopo finale, cioè l’indicibile felicità dello spirituale redento. E la Volontà creativa di Dio non cede mai, perché il Suo Amore è infinito. Egli però lascia anche svanire delle Creazioni, e questo avviene quando non adempiono più il loro scopo, quando lo spirituale in esse non ha più nessuna spinta verso l’Alto, quando si ribella a Dio e distoglie da Lui la sua volontà. Allora Egli Stesso dissolve ciò che ha creato, per far arrivare alla meta lo spirituale in altre riformazioni. Ma la dissoluzione delle Sue Creazioni è prevista solamente in distanze periodiche, come lo ha riconosciuto necessario la Sua Sapienza sin dall’Eternità per lo spirituale legato nelle Creazioni. Le Creazioni spirituali invece sono imperiture, soltanto cambiano continuamente e sorgono sempre meravigliose regioni, come l’intelletto umano non se lo può immaginare ed il cuore umano non può sognare. Ma anche ogni singolo nuovo periodo di tempo ha da mostrare delle Creazioni sempre più meravigliose, deviando dalle precedenti e testimoniando dell’Amore, dell’Onnipotenza e Sapienza di Dio, il Quale Si rivela in tutte le Creazioni. La Forza è invincibile, e perciò Egli non cederà mai ad Essere creativo e formativo, ma l’anima può riconoscere il volume delle Sue Creazioni solamente in un determinato stato di maturità, quando è in grado di contemplare delle Creazioni spirituali e terrene. Soltanto allora sarà colma di riverenza ed amore verso il suo Creatore, il Cui Amore ha creato anche lei, per renderla eternamente beata.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

3944 Lo stato dell’Ordine divino - La Beatitudine - L’Amore - Lo stato primordiale

26 dicembre 1946: Libro 49

Voi tutti siete nati per la Benedizione, ma non per la dannazione. La vostra destinazione è un agire secondo l’Ordine divino ed un tale agire significa sempre Beatitudine, per cui l’Amore divino cerca continuamente a mettervi nello stato dell’Ordine, se voi stessi l’avete abbandonato nella libera volontà. Vivere nell’Ordine divino è quindi la prima ed ultima meta di tutto ciò che è stato creato da Dio in grado di vivere. Ma allora ciò che è creato è anche perfetto, come lo era in principio. E’ attivo nell’amore, perché solo questo significa Vita secondo la Volontà di Dio. Se viene lasciata inosservata la Legge dell’Amore, allora anche la creatura sta al di fuori dell’Ordine divino, perché ad ogni Legge è alla base l’Amore, perché nessuna Legge procedente da Dio è pensabile senza Amore. Quindi l’Amore è anche il Simbolo della Beatitudine, ed il disamore significa dannazione, tormenti ed eterna morte. Appena è stabilito l’Ordine divino, la creatura sa anche di tutto, sta nella conoscenza e quindi nella Luce, compenetra tutto con lo sguardo, riconosce tutto, sa della destinazione di ogni Opera di Creazione per quanto piccola, conosce il collegamento del creato con il suo Creatore e questo stato del sapere è beatificante, perché spinge all’aumentata attività nell’amore ed al costante aumento di Forza, perché l’agire nell’amore genera Forza e quindi la creatura sta in tutta la pienezza di Forza e può fare tutto ciò che vuole. Vivere nell’Ordine divino è uno stato della perfezione, uno stato della libertà e dell’unione con Dio, è lo stato di ciò che era creato primordialmente, che deve essere di nuovo raggiunto inevitabilmente, se è mai stato abbandonato. Perché qualcosa di imperfetto non può rimanere in collegamento con Dio, ma questo collegamento con Lui è Beatitudine. Ma che le creature si trovano in uno stato imperfetto, era la libera volontà che Dio cerca di nuovo di condurre alla perfezione. E quindi Egli mostra loro la via verso l’Ordine divino. Egli mostra loro la via dell’amore, Egli cerca di trasformare la loro volontà affinché entri da sé stessa nell’Ordine divino. Ma Egli urta contro resistenza. Nella loro imperfezione le creature, gli uomini sulla Terra, non riconoscono Dio, lasciano inosservato l’Ordine divino; non sanno nulla del collegamento di sé verso l’eterno Creatore, perché non vivono nell’amore che è l’unico a portare loro la Luce. E perciò sono infelici sulla Terra e lo rimangono anche nel Regno spirituale, perché vivono al di fuori dell’Ordine divino. Ed una volta vi si devono inserire, perché anche la creatura più infelice deve ritornare al Padre, alla sua Origine, Dio non lascia cadere nemmeno la creatura più infelice, ma l’assiste così a lungo, finché non si è alzato da sé stessa, finché non è entrata nello stato dell’Ordine divino, finché non è cambiata nell’amore ed ora attraverso l’unione con Dio può anche giungere all’eterna Beatitudine. Perché alla Sua Legge dall’Eternità è alla base l’Amore e questo non lascia andare perduto nulla, solo che lo stato dell’imperfezione può essere prolungato attraverso la volontà della creatura stessa ed alla creatura viene lasciata da Dio la libertà della sua volontà, ma una volta ritornerà anche la creatura più ribelle a Dio, percorrerà la via dell’amore, si inserirà nel divino Ordine e diventerà beata e lo rimarrà in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4523 Segni della fine

24 dicembre 1948: Libro 52

I segnali sono inconfondibili che annunciano l’ultima fine, ma di significato solo per colui che li osserva in collegamento con lo spirituale, perché si svolgono ancora nella cornice del naturale e perciò vengono riconosciuti come segnali della fine annunciati soltanto, quando gli uomini stessi credono ad una fine, quindi sono predisposti da mettere tutto il creato in collegamento con il Creatore e tutti gli avvenimento con la Sua Volontà. Allora per loro è facile credere in un Operare ed Agire di Dio, allora sanno anche che nulla avviene da sé, ma che tutto viene guidato dalla Volontà di Dio. Ma allora sanno anche che al Libro dei padri dev’essere data fede, che annuncia una fine sin dall’inizio dell’epoca di Redenzione. E questi annunci vengono sostenuti e ripetuti da Gesù Cristo, il Quale in certo qual modo ha portato a conclusione uno stadio di quest’epoca ed ha avviato una nuova, ma sempre con l’indicazione alla fine, alla conclusione di un lungo periodo di Redenzione che ora sta finendo. Affinché questo periodo di Redenzione sia di successo per le anime, Egli Stesso ha compiuto l’Opera di Redenzione e perciò è diventato possibile maturare in breve tempo ad esseri spirituali, che non hanno più bisogno di una Terra materiale. Ma l’Opera di Redenzione è stata usata troppo poco. E così la Terra come stazione di Redenzione dello spirituale non è ancora da escludere, deve soltanto di nuovo sorgere in una nuova forma, se la Redenzione dello spirituale immaturo deve poter procedere, quindi deve dapprima essere distrutta ed annientata, per farne sorgere qualcosa di nuovo. Che questa fase di sviluppo è circoscritta è comprensibile, perché Dio ha concesso allo spirituale sempre un determinato tempo per la liberazione dalla forma, che è legata alla Sua Legge dell’eterno Ordine. Questo tempo è ora trascorso e di conseguenza si devono anche far notare i segnali, perché Dio non lascia mai gli uomini inavvertiti o non ammoniti, affinché possano ancora usare abbondantemente l’ultimo tempo per le loro anime. Ma questo apparirà solo al credente come Verità e perciò anche soltanto il credente riconoscerà gli ultimi segnali e darà loro attenzione, egli saprà che ora vive nell’ultimo tempo e deve pensare seriamente alla sua anima.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4524 Il mondo giacque legato (Messaggio natalizio)

26 dicembre 1948: Libro 52

Pace sia a voi uomini sulla Terra, se siete di buona volontà. Perciò Io Stesso venni sulla Terra come Uomo per portarvi la pace, cioè, per indicare la via sulla quale potete arrivare alla pace del cuore, perché il mondo giaceva nei bandi di Satana e doveva essere gli tolto. Così un Uomo Si è consegnato alla sua malignità, concedendogli tutto il potere e combatterlo. Egli Si è posto a lui nella lotta; non che cercasse di sfuggirgli, ma doveva dischiudere ogni potere su di Lui, ed Egli voleva resistergli, voleva uscire da questa lotta come Vincitore, per salvare gli uomini, per strapparli a Satana, perché il mondo giacque legato. Così ora anche voi siete di nuovo legati ed il Salvatore Gesù Cristo ha portato invano la Sua Opera di Redenzione per gli uomini, che ora camminano sulla Terra e non credono in Lui. La miseria è nuovamente gigantesca, nuovamente Satana infuria ed esercita un gran potere, nuovamente gli uomini sono lontani da Me ed hanno bisogno d’Aiuto. Nuovamente lotto dall’Alto contro di lui, mentre invio la Verità là dove sono rappresentati la menzogna e l’errore come armi di Satana. Il mondo giace legato. Come una catena l’oscurità dello spirito giace sull’umanità, non può liberarsene, perché non vuole che la Luce dell’eterna Verità irrompa nell’oscurità. E’ nel legame di colui che è il padrone dell’oscurità. Così le devo di nuovo Essere il Redentore, ma in un altro modo. Devo svincolare all’avversario il suo potere, lo devo catturare, affinché il bando sia spezzato, affinché regni di nuovo pace fra gli uomini, la Pace in Me che è destinata a tutti coloro che vogliono Me e vivere per Me. Io porto loro la Pace, perché spezzo le catene e do la Libertà a tutti coloro che sono di buona volontà. Ritorno di nuovo alla Terra, comparirò nelle nuvole a tutti coloro che credono in Me e li vengo a prendere per portarli nel Regno della Pace prima che spezzi il bando, che è il loro nemico e che li vuole rovinare. Così sorgerà di nuovo il Salvatore nella più grande miseria. Una volta vi era nato un Bambino. Discese dall’Alto giù sulla Terra, e così dimora anche oggi sulla Terra nello spirito di coloro che si lasciano redimere da Lui, ed Io andrò con loro nella lotta contro Satana, porterò la Pace a coloro che sono di buona volontà.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4801 Sorte beata delle anime mature e stato dell’imperfezione nell’aldilà

24 dicembre 1949: Libro 54

Vi sarà dedicata una sorte beata nella Casa del Padre Mio. Troverete tutto ciò che vi da gioia, se la vostra anima è pura e libera da desideri terreni, se è matura per il Regno spirituale. Ma in che cosa consiste questa beatitudine, le gioie per un’anima pura spiritualizzata, lo potete comprendere voi uomini soltanto quando il vostro tendere sulla Terra è già per beni spirituali, quando la Terra con il suo possesso non vi stimola più. Sono dei godimenti spirituali che preparano all’anima indescrivibili delizie, sono godimenti che toccano la percezione dell’anima nel modo stesso in cui i godimenti terreni toccano il corpo, in modo che è oltremodo felice, perché non brama più nulla di terreno. Come sulla Terra, così l’anima percepisce anche nell’aldilà il bello, e come sulla Terra, conosce anche il sentimento della felicità, ma in misura molto più ampio. La sua nostalgia è continuamente per aumentare beni spirituali e questa nostalgia dell’anima viene anche colmata. Può contemplare e sentire delle Creazioni inimmaginabili e ne attinge costantemente sapienza e forza. Si muove in un ambiente più stimolante, per cui non si trova nessun paragone sulla Terra, perché le Creazioni terrene sono nei confronti povere e misere e per questo manca all’uomo anche la forza d’immaginazione per le cose miracolose dell’Amore divino, che Egli fa vedere ai Suoi figli. E dato che ogni essere è in contatto con anime dello stesso sentimento, la beatitudine viene notevolmente aumentata e la Luce costantemente innalzata. Lo stato degli esseri ancora imperfetti nell’aldilà può essere bensì descritto, perché non si differenzia di molto da quello sulla Terra, in modo che le anime si ritengono sovente ancora viventi sulla Terra, e questo per molto tempo. Come sulla Terra gli uomini vivono nella materia e non possono comprendere come l’uomo che tende verso la spiritualità si ritiri dal mondo ed è lo stesso felice, così i primi vivono anche nel Regno spirituale nello stesso desiderio per la materia, che a loro viene adempiuto nella misura che lei stessa non può più renderli felici finché dopo molto tempo non cominciano a separarsene nella riconoscenza della sua mancanza di valore. Ma il Regno spirituale della Luce con i suoi abitanti è chiuso per questi esseri, è un altro mondo per il quale non hanno ancora nessuna comprensione e nel quale non potrebbero nemmeno sussistere, perché la pienezza di Luce li consumerebbe. Ma ci sono sempre degli esseri di Luce tra di loro che li ammaestrano e cercano di dirigere la loro volontà di staccarsi dalle brame terrene e di tendere a qualcosa di più elevato, per poter entrare sovente dopo lungo tempo nel Regno di Luce. Nell’aldilà possono entrare delle anime con lo stesso grado d’imperfezione, che però necessitano di un tempo differentemente lungo per maturare, a seconda della capacità d’amare dei cuori, che nel Regno spirituale cambiano più velocemente che sulla Terra, ma che possono anche necessitare di molto più tempo per deporre i loro errori e vizi. Per queste anime immature sono comunque sempre dei concetti noti di ciò che vedono, mentre nel Regno di Luce l’anima incontra delle cose totalmente ignote e che fa scaturire una insospettata beatitudine nel contemplare ed ascoltare ed i miracoli non finiscono. Perché la Promessa di Gesù si adempie: “Quello che nessun occhio d’uomo ha mai visto e nessun orecchio d’uomo ha mai udito, è quello che ho preparato per coloro che Mi amano.”

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4802 La motivazione del Ritorno di Cristo

24 dicembre 1949: Libro 54

Una volta ho dovuto scendere sulla Terra, perché gli uomini, le Mie creature, erano nella massima miseria, per la loro propria colpa. Ma il Mio Amore di Padre non li voleva lasciare andare in rovina. Inoltre il Mio avversario si è levato contro di Me, in quanto dominava totalmente le Mie creature, che aveva generato bensì la sua volontà, ma con la Mia Forza, ed in certo qual modo ha tolto loro la libertà della volontà, indebolendo così le Mie creature, che non erano più in grado di usare la loro libera volontà com’era giusto, cioè a Me compiacente. E così ho voluto aiutare le Mie deboli creature nella loro ultragrande miseria. Non era una miseria che si estendeva soltanto alla loro vita terrena, era una miseria che sarebbe durata eternamente, se non li avessi aiutati. Ho avuto Compassione delle Mie creature, benché si fossero distolti da Me nella libera volontà. Ma che questa libera volontà era così debole e si lasciava dominare dal Mio avversario, era soltanto la conseguenza della mancanza d’amore. L’amore è Forza, e dà alla volontà la forza, di difendersi contro gli attacchi del nemico dell’anima. Dov’è l’amore, non vi è nessun pericolo di cadere all’avversario, perché dov’è l’amore, Sono anch’Io presente. Ma gli uomini erano privi di ogni amore al tempo della Mia Discesa su questa Terra, eccetto alcuni pochi, dai quali Sono venuto, per aiutarli in modo particolare, affinché non trovassero la rovina nel loro ambiente totalmente disamorevole. Da questi pochi Sono disceso, perché erano gravemente oppressi e Mi invocavano nella loro miseria. Ma anche la loro fede era diventata debole, nessuno ha più trovato il collegamento con Me, suo Creatore e Padre dall’Eternità nel modo, che potevo esprimerMi udibilmente. Dove vi era ancora amore, là mancava la fede, ed il Mio avversario ha fatto un grande raccolto, perché il suo agire ha tolto ai pochi la fede in Me, nel Mio Amore, Sapienza e Potere. E così Io Stesso Sono venuto sulla Terra. Ho assunto una forma umana, perché I volevo venire come Uomo in Aiuto agli uomini, per dare loro la conferma, che un uomo potesse avvicinarsi a Me e unirsi a Me, se mediante l’amore fortifica la volontà, ed ora combatte coscientemente il nemico della sua anima, il Mio avversario. Il Mio Corpo era puramente umano, soltanto che era abitato da un’Anima di Luce, alla quale però inizialmente era anche stata tolta ogni reminiscenza, finché non aveva avuto luogo l’unificazione con Me tramite l’Amore. Soltanto allora l’Anima ha riconosciuta Sé stessa e la Sua Missione. L’Uomo Gesù è entrato in unione con Me tramite l’Amore, perché l’Amore è Forza, è la Mia Sostanza UR (dall’Eternità), è il Divino, che compenetra tutto, quindi ha formato anche l’Uomo Gesù in un Essere divino, che doveva essere pieno di Forza, Potere e Sapienza. Io quindi ho assunto la Forma umana, dopo che si era formata attraverso l’Amore in dimora per l’eterna Divinità, per voi uomini è difficile afferrare questo Mistero, finché vi manca ancora l’amore, ma dov’è l’amore, là vi è anche la Luce, là Io Stesso posso agire ed illuminare il vostro spirito. Io Sono venuto dai Miei, ma non Mi hanno riconosciuto. Ma volevo farMi riconoscere da loro, perciò dovevo dare loro una Luce, del perché era buio in loro, del perché non Mi riconoscevano, e del perché erano nel massimo pericolo. E perciò ho istruito gli uomini tramite l’Uomo Gesù. Ho portato loro la Mia Parola, che loro stessi non erano più in grado di sentire, che però l’Uomo Gesù sentiva, perché attraverso l’Amore Egli Mi ha lasciato Essere Presente in Sé. Perché la Mia Presenza significa, che voi uomini percepite anche la Mia Voce. Quindi voi potete sentirMi soltanto, quando vi siete cambiati nell’amore, quando permettete la Mia Presenza tramite l’amore. E quando avete in voi l’amore, siete forti e poi non dovete più temere nemmeno il Mio avversario, che vi vuole rovinare.

Per questo dovevo discendere sulla Terra, perché vi mancava questa conoscenza, ma che volevo darvi e per questo vengo anche ora di nuovo dai Miei, perché di nuovo la loro miseria è grande, di nuovo gli uomini non Mi riconoscono, di nuovo il Mio avversario ha un forte potere su di loro, e soltanto pochi Mi invocano per Aiuto. Ma li ascolto, e Sono in mezzo a coloro, che vogliono essere Miei. Ed Io do loro la Mia Parola, soltanto che non Sono fisicamente tra di loro, ma agisco nello Spirito, come l’ho promesso. Ma ritornerò sulla Terra e porterò via i Miei nel Mio Regno. Perché l’agire dell’avversario prende il sopravvento, e perciò è tempo che venga di nuovo legato, è tempo, che vengano separati i caproni dalle pecore. E’ il tempo della fine, com’è scritto, che verrò nelle nuvole per giudicare i vivi ed i morti. Ma chi rimane nell’amore, a costui Sarò Presente, e non avrà da temere l’ultimo Giudizio, per lui Sarò di nuovo il Redentore dalla miseria più profonda, il alvatore, Colui Che verrà dall’Alto, quando Satana crede di aver vinto il gioco, ma allora verrà legato in catene, affinché venga la Pace sugli uomini che sono di buona volontà.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

4803 L’incorporazione di molte anime di Luce nel tempo della fine

24 dicembre 1949: Libro 54

Il mondo terreno serve anche agli esseri di Luce per il loro perfezionamento, perché fornisce le maggiori possibilità per raggiungere la figliolanza di Dio, che anche un essere di Luce può raggiungere soltanto mediante una vita nella carne su questa Terra. Il percorso su questa Terra come uomo però non premette lo sviluppo verso l’Alto nello stato dell’obbligo, ma un’anima di Luce può generarsi direttamente nella carne, per ora eseguire ora la libera decisione di volontà, per cui le vengono sovente imposte delle dure prove. Sempre di nuovo scendono delle anime di Luce sulla Terra, e particolarmente nell’ultimo tempo prima della fine sono concesse molte di tali incorporazioni, perché proprio questo difficile tempo di vita terrena garantisce il massimo grado di maturità, come però anche gli uomini erranti hanno bisogno di guide spirituali, che soltanto tali uomini incorporati come esseri di Luce possono essere. Anche Gesù Cristo Era una tale Anima di Luce che ha presa su di Sé una ultragrande e santa Missione che ha posto la massima Pretesa alla volontà di un Uomo. La Sua anima era bensì perfetta quando è venuta sulla Terra, ciononostante questo grado di Luce non aveva nessuna influenza sulla Vita terrena dell’Uomo Gesù, altrimenti la sua Missione, la Redenzione dell’Umanità, avrebbe perduto nel valore. Erano delle condizioni estremamente difficili, che venivano poste come tali all’Uomo. Lui doveva, come ogni altro uomo, vincere il corpo con i suoi desideri e brame, che in Lui erano sviluppati oltremodo forti e quindi richiedevano oltremodo grande autocontrollo e mortificazione della carne. La Sua Anima doveva resistere a delle tentazioni molto grandi, era una costante lotta che l’Uomo Gesù ha dovuto condurre contro Sé Stesso. E perciò il Suo Amore, la Mansuetudine e la Pazienza erano da valutare molto di più che quelli di un uomo mite, senza brame, che non ha bisogno di vincere nulla, perché nulla o poco lo attrae. L’Anima di Luce sapeva sin dal principio della sua Missione ed ha percorsa la sua via terrena, quando la miseria dell’umanità lo ha richiesta. Quindi Gesù è venuto sulla Terra in un tempo, quando l’istintività si era propagata troppo fra l’umanità ed ora doveva essere dato un esempio agli uomini, che e come era possibile dominare questa istintività. L’amore può tutto, anche la cosa più difficile, mediante la sua Forza. Non esiste nulla di insuperabile per un uomo che vive nell’amore. L’amore stesso è forza e può quindi anche formare la libera volontà ad inaudita forza, in modo che all’uomo tutto è possibile. Se ora nel tempo della fine si svolge una straordinaria numerosa incorporazione di anime di Luce sulla Terra, allora a tutti costoro viene data una missione, che richiede amore e forza di volontà. Ma tutte queste anime hanno in comune una cosa: di diffondere la Parola divina fra gli uomini, perché tramite delle anime sapienti viene loro dischiuso il sapere sulla Terra, cioè portato alla memoria, e li spinge a dare questo sapere ai prossimi che camminano nell’oscurità dello spirito e quindi questo è un segnale di coloro che sono dall’Alto, che sono ferventemente partecipi nella diffusione della Parola divina, ma beninteso, della Parola, che ha avuto la Sua Origine nel Regno spirituale. La Dottrina d’Amore che Gesù Cristo ha annunciato sulla Terra, era la Parola Stessa di Dio pronunciata tramite Gesù e tale rimarrà anche in tutta l’Eternità. E si deve sempre menzionare questa Dottrina d’Amore dove un uomo vuole garantire per Dio. Ora degli esseri di Luce incorporati trovano nella diffusione di questa divina Dottrina d’Amore soltanto la loro felicità terrena, e costoro sono i giusti rappresentanti di Dio sulla Terra. Quello che viene insegnato al di fuori di questa Dottrina, è opera d’uomo. Chi subentra a questa non proviene dal Regno di Luce, ma il regno dell’oscurità è la sua patria. E delle anime di Luce avranno sempre il desiderio di procedere contro tali insegnamenti, cosa che avverrà oltremodo sovente nel tempo della fine.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5026 Affluenze spirituali, domande - La Verità

24 dicembre 1950: Libro 57

Pensieri non espressi muovono sovente il cuore dell’uomo che a lui stesso non sono ben consapevoli, ma a Me visibili in ogni tempo. Cerco anche di rispondere, di nuovo nella forma di pensieri, ma solo quando l’uomo stesso se ne occupa seriamente ed i Miei Pensieri di Risposta possono affluire a lui, cosa che però non è possibile prima. E perciò esigo dei dialoghi mentali con Me, esigo un parlare confidenziale con Me, un presentare a Me tutto ciò che opprime l’uomo, per poter dargli la Risposta in un modo a lui facilmente comprensibile. L’uomo deve soppesare con il Padre tutto ciò che sale dal cuore, allora a lui, pure di nuovo conquistato tramite il suo intelletto, giungerà un chiaro pensiero opposto, saprà ciò che prima non gli era chiaro, si sentirà consigliato da Me e scomparirà ogni dubbio, perché si è rivolto alla giusta Fonte la Quale gli ha dato la Luce. Deve condurre ogni attività di pensieri con il Mio Sostegno, allora è anche garantito il giusto pensare. Ma è molto più difficile trasmettere ad un uomo un sapere, senza che costui sia attivo mentalmente, un sapere che gli è totalmente estraneo, su cui lui stesso non può prendere posizione prima, per giungere ad una risposta. Allora è necessario escludere l’attività dei pensieri, perché allora sono all’opera delle forze che dal Regno spirituale toccano lo spirituale nell’uomo, per cui non sono necessari gli organi corporei. Queste Forze stanno bensì anche con Me in diretto collegamento, perché conducono in certo qual mondo oltre solamente ciò che ricevono da Me. Quindi stabiliscono il collegamento con la scintilla spirituale nell’uomo, escludono in certo qual modo l’uomo organico e lasciano influire delle correnti spirituali nell’anima dell’uomo. Queste correnti spirituali toccano la scintilla spirituale e stabiliscono il collegamento fra lui e lo Spirito del Padre dall’Eternità. (24.12.1950) Le affluenze spirituali procedono quindi primordialmente da Me, persino quando vengono trasmesse a voi uomini da esseri di Luce. E tali affluenze spirituali significano sempre pensieri di Verità e chiara conoscenza. Non voglio lasciare voi uomini su nulla nella non-chiarezza, voglio illuminare il vostro più interiore, appena questa è la vostra stessa volontà. Voglio annunciare agli uomini l’eterna Verità, perché solo tramite la Verità possono diventare beati. Ma si tratta sempre soltanto della vita dell’anima, che può essere raggiunta tramite la Verità, non della vita terrena-materiale, perché quest’ultima dev’essere da voi così retrocessa, come l’ho riconosciuto per voi come scopo e di successo sin dall’Eternità Perciò anche gli Ammaestramenti che Io Stesso vi trasmetto oppure vi vengono date tramite gli esseri di Luce, riguardano il vostro sviluppo spirituale, quindi dovranno essere da voi accolti come Evangelo, un Insegnamento procedente da Dio, che ritorna di nuovo a Dio. Chi è ora seriamente interessato alla risalita spirituale, porrà anche nei pensieri solo delle domande spirituali, condurrà una seconda vita accanto alla quella terrena, che si manifesta bensì nella vita terrena, perché il pensare, volere ed agire rivela la disposizione spirituale. Mentre quindi provvedete alla sua vita spirituale, Io provvedo alla vita terrena, che ora formo in modo da promuovere la sua maturazione. Troppo spesso ora deviano i desideri dell’uomo dalla Mia Volontà, non lascio sempre scorrere la vita come gli aggrada, ma Io sò davvero meglio ciò che gli serve per il suo perfezionamento. Allora l’uomo tiene sovente il dialogo con Me e desidera la Risposta secondo il suo piacere. Ma i suoi sensi devono sempre essere rivolti spiritualmente e deve lasciare a Me tutto il resto. La Luce che è accesa in lui, deve continuare a splendere, non solo illuminare un singolo destino, risplende dal Regno spirituale giù sulla Terra e fornisce da sé un chiaro bagliore. Ma la Luce è sapere, quindi viene guidato sulla Terra un sapere che ha un valore imperituro, che è e dev’essere di valore per tutti gli uomini, altrimenti non sarebbe nessuna Luce dall’Alto. Delle Forze di Luce ve la trasmettono su Incarico Mio e procedendo dalla Fonte eterna, vi può affluire solamente la Verità. E perciò voi uomini dovete considerare con ogni esame, se c’erano dei pensieri spirituali o domande terreno per ricevere la Risposta, appena vi assalgono dei dubbi. Ciò che dovete diffondere fra i prossimi, è solamente del patrimonio spirituale e questo vi giunge anche in tutta la Verità. Vi possono bensì anche essere risposte mentalmente delle domande terrene, ma questa risposta serve quasi sempre solo a colui che domanda, ma non al prossimo, perciò, chi vuole essere istruito dal Regno spirituale, non deve più considerare il mondo e perciò è idoneo come ricevente di Doni spirituali che ora deve diffondere come il Mio Evangelo, per aiutare i prossimi.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5027 La Discesa di Cristo di allora ed ora – L’Opera di Redenzione

24 dicembre 1950: Libro 57

La stessa miseria era sulla Terra al tempo della Mia Discesa, come è ora tra l’umanità, perché camminava nella più profonda oscurità spirituale, come anche ora, Ho avuto Compassione di questo stato, e per aiutare gli uomini, Io Stesso Sono venuto sulla Terra. Io Sono venuto come Salvatore, ed ora esisteva per gli uomini una via dall’oscurità alla Luce, che Io Stesso indicavo loro. Devono soltanto seguirMI, e la loro miseria spirituale ha una fine. Io Sono venuto come Salvatore e li ho liberati dalle catene di Satana, che ha causato la loro grande miseria spirituale, e per fuggire dal quale erano senza forza. La via che ho indicato agli uomini di camminare, poteva essere percorsa da loro; perché Io Stesso precedevo come Guida. conoscevo la Via, perché anch’Io l’ho dovuta percorrere prima, perché Io Stesso Mi Sono incorporato nell’involucro d’un Uomo, e perciò pretendevo dagli uomini soltanto ciò che era loro possibile di compiere. Percorsi la Via dell’Amore, e questa via deve essere percorsa da ogni uomo, che vuole risvegliarsi dall’oscurità spirituale alla Luce della Vita, che vuole liberarsi dalle catene del Mio avversario, che vuole essere salvato dal peccato, che è causa della profonda miseria spirituale dell’umanità. Io Sono venuto sulla Terra come Redentore dell’umanità, che sarebbe sprofondata nell’oscurità senza il Mio Aiuto. E ho $$compiuto$$ l’Opera di Redenzione $$per$$ $$tutti$$ $$i$$ $$tempi$$, per il passato, per il presente e per il futuro, quindi anche per gli uomini del tempo presente, che si trovano nella stessa miseria spirituale ed hanno urgentemente bisogno di aiuto, se non devono sprofondare e precipitare nell’abisso mediante l’agire del Mio avversario. Perché ora il pericolo è ancora molto più grande, perché agli uomini non rimane più tempo, perché presto sarà trascorso il tempo di Grazia, che era stato concesso alla razza umana per la Redenzione. L’umanità si trova alla fine di un periodo di sviluppo, si trova dinanzi ad un importante tratto, si trova davanti all’ultima decisione: davanti alla vita – oppure la morte! Esiste soltanto più un rimanere nell’esistenza – oppure una totale rovina, cioè o una vita secondo la Volontà divina, oppure una morte materiale e spirituale, se l’uomo non emette la giusta decisione. E nuovamente Vengo come Salvatore nella miseria, dapprima in modo spirituale, come l’ho annunciato, che Mi rivelo a coloro che Mi amano ed osservano i Miei Comandamenti. A questi Mi rivelo nella Parola, ed annuncio loro la vicina fine. Ma poi ritornerò nelle nuvole, come Io Sono una volta asceso al Cielo. Io verrò, e coloro che Mi seguono, che hanno percorso la via dell’amore, come ho predicato loro, ed aiuto nella più grande miseria, mentre li porto da Me, via dalla Terra, che ospita soltanto ancora dei diavoli nel massimo numero. Io comparirò di nuovo come Giudice, ma la Mia Venuta formerà una conclusione della Mia Opera di Redenzione sulla Terra. Perché chi non Mi ha ancora riconosciuto, per costuio Io Sono morto invano sulla Croce, non ha accettato la Mia Opera di Redenzione, e perciò rimane nelle catene del Mio avversario, ancora per un tempo inimmaginabilmente lungo; egli verrà legato con tutti i seguaci di Satana nella materia, e la morte spirituale è perciò la sorte di coloro, che non vogliono riconoscerMi. Si sono messi volontariamente sotto la sua influenza ed hanno lasciato inosservata la Mia Opera di Redenzione, e perciò languono poi nei legami dell’oscurità per la loro propria colpa.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5028 La lotta di fede - La grande miseria - Il riconoscere - Il Salvatore

25 dicembre 1950: Libro 57

Rimanete sempre nella fede nel vostro Dio e Padre, Creatore del Cielo e della Terra e Dominatore del Regno spirituale nella Forza e Magnificenza, rimanete nella fede in Lui anche nella miseria più grande e dichiarateLo davanti al mondo. Questa pretesa viene posta a voi uomini e richiederà molta Forza, in particolare nell’ultimo tempo prima della fine. E persevereranno solo gli uomini che richiedono per questo da Me la Forza e la colgono costantemente dalla Mia Parola. Voi tutti capiterete ancora in grave oppressione, vi assaliranno in modo terreno e spirituale per farvi cambiare idea e di rinnegarMi. Persino voi che siete credenti, avete da sostenere gravi prove di fede, che però vengono poste più per via dei prossimi che per via di voi. Voi stessi combatterete, perché avete in voi già molta Forza, perché state in collegamento con Me e questo non verrà nemmeno interrotto, perché vi tengo con il Mio Amore che sentite e rispondete interiormente. Le prove di fede però non vi possono rimanere risparmiate, dato che i prossimi devono appunto riconoscere la vostra perseveranza, da dove traete la Forza e di quale efficacia sia, perché credete in Me. Sarà come era al tempo della Mia Discesa, dove non credevano più in Me persino coloro che valevano come insegnanti dei loro prossimi ed attraverso il loro proprio modo di vivere rivelavano, quanto poca profonda era la loro fede in un Dio dell’Amore, dell’Onnipotenza e della Sapienza. Così saranno anche ora gli uomini senza fede e coloro che li vorranno determinare a rinnegare totalmente Dio, avranno una posizione facile ed urteranno contro poca resistenza, perché per ciò la fede è morta, perché gli uomini vivono alla giornata senza amore. Non credono in un Dio e Creatore dall’Eternità ed ancora meno in un divino Redentore Gesù Cristo, nella Sua Opera di Redenzione e perciò sono nel potere di colui che Mi vuole per sempre svincolare le anime. Non gli riuscirà, perché il Mio Amore non lascia cadere nemmeno lo spirituale sprofondato più in basso. E perciò permetto tutto ciò che Satana s’inventa nel suo odio e nel suo abbaglio. Io lo concedo, perché voglio iniziare un nuovo periodo di Redenzione, appena non c’è più nessuna speranza in un cambiamento degli uomini su questa Terra. E così infurierà, finché non è colma la sua misura, e voi uomini sperimenterete l’effetto del suo odio in tutta l’asprezza, perché procederà contro di voi che Mi appartenete e la sua lotta sarà brutale. Malgrado ciò dovete aspettare questo tempo senza paura, perché anch’Io agisco insolitamente, ma nell’Amore, non nell’odio. E l’Amore vincerà, verrò come il vostro Salvatore, quando la miseria è al massimo, ma vi annuncio anche sempre di nuovo questa miseria, affinché non vacilliate nella fede, ma riconosciate che si adempie tutto ciò che vi annuncio tramite veggenti e profeti, attraverso i Miei discepoli del tempo della fine che sono attivi nel Mio Nome, per trasmettervi la Forza e la Consolazione, quando siete nella miseria. Io Stesso dimoro costantemente vicino a voi e questa certezza vi colmerà con Forza e persevererete fino alla fine anche nella lotta di fede più forte. Combatterò al vostro fianco e la Vittoria sarà Nostra.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5279 Salvatore e Medico

24 dicembre 1951: Libro 58

Vi ho portato la Salvezza nella più grande miseria, quando Sono disceso sulla Terra. A voi è in Verità nato il Salvatore, il Medico delle vostre anime, il Quale voleva aiutarvi a guarire da una grave malattia, il Quale conosceva la vostra sofferenza ed anche come alleviarla. Sono venuto come Salvatore, perché l’umanità era nella più grande miseria. Ma anche oggi si trova nella stessa miseria, gli uomini hanno una malattia che conduce alla morte, se non le viene posto il fermo, se non si approfitta di nuovo del Salvatore, il Quale da Solo può aiutarli alla Vita. Ma gli uomini stessi non riconoscono la loro malattia, non chiamano il Medico, sono incapaci di vivere e non credono, finché hanno ancora la loro vita corporea, che sembra l’unica desiderabile per loro. La miseria è ancora molto più grande di allora, quando Sono disceso sulla Terra, perché gli uomini Mi conoscono e Mi hanno dimenticato, gli uomini sanno di un Medico il Quale può guarirli, e non Lo chiamano, gli uomini non chiamano un Salvatore e si trovano comunque sul bordo dell’abisso. La notte è buia, e gli uomini non vedono la Luce che splende loro. I loro pensieri volteggiano bensì indietro in quel tempo, perché fa parte della tradizione di pensare una volta a Me, il Quale giaceva come bambinello nella mangiatoia. Ma non pensano al Significato della Mia Venuta, perché per questo ci vuole una seria volontà e la conoscenza della miseria spirituale, chi Mi invoca nel cuore, a costui voglio di nuovo Essere un Medico e vero Salvatore; chi porta a Me i suoi peccati, a costui li voglio perdonare, chi Mi offre un amorevole cuore, a colui voglio donare la Grazia, la Luce e la Forza, farMi riconoscere e comprendere la Mia Opera di Redenzione, affinché abbia parte in questa ed Io non Sia morto sulla Croce invano per lui. Io Sono disceso sulla Terra, Io vengo sempre di nuovo ai Miei figli, se soltanto Mi vogliono accogliere, se Mi preparano nei loro cuori la mangiatoia, se l’amore rende il cuore capace di accogliermi. Come vero Medico e Salvatore voglio agire su coloro che vengono a Me malati e gravati di colpa, Io voglio liberarli dalla malattia e dalla sofferenza, dall’oscurità e dal peccato, se appena pensano a Me ed alla Mia Missione sulla Terra, appena credono in Me come il Redentore del mondo, il Quale ha preso una capanna per dimora, perché Egli E’ venuto ai poveri, ammalati e deboli che avevano bisogno di Aiuto nella loro miseria. Nuovamente voglio aiutare e guarire, dove Mi chiamano credenti come Salvatore, prima che il tempo sia compiuto, perché sta andando verso la fine. Ma chi si lascia ancora dapprima guarire da Me, non ha bisogno di temere la fine, perché vivrà nell’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5280 Padre nostro

25 dicembre 1951: Libro 58

Voi figli del Mio Amore, non vi lascio in eterno, anche se passa ancora un tempo infinitamente lungo, prima che siete diventati coscientemente Miei, il Mio Amore rimane comunque immutato e non riposa prima di avervi conquistato. Perciò Io Stesso Sono disceso sulla Terra, perciò Mi Sono lasciato inchiodare sulla Croce, come Uomo, perciò vengo sempre e sempre di nuovo agli uomini nella Parola e cerco di rendervi comprensibile ciò che siete e ciò che dovete diventare. Tutto è sorto per voi, ogni Opera di Creazione è un mezzo attraverso il quale vi vorrei definitivamente conquistare, e tutto ciò che succede sulla Terra ed in tutto l’Universo, è prepensato sin dall’Eternità per via della vostra Beatitudine futura.

Per voi uomini che non siete ancora coscientemente figli Miei, Sono solo il Dio lontano, premesso che credete in generale ancora in un Dio. Ma solo quando Io Sono diventato per voi il Padre, è raggiunta la meta, che vi posso chiudere nel Mio Cuore come figli Miei. Ma ci vuole sovente molto tempo, finché non riconoscete Dio come Padre. E perciò Io Stesso Sono venuto come un Bambinello giù sulla Terra, per attizzare il vostro amore per Me; ma dato che non Mi donate l’amore da figlio al Padre, volevo Essere amato da voi come Bambinello, per attizzare solo ora l’amore in voi, la beata sensazione che vi rende simile a Me, quando aumentate il grado tramite la vostra volontà. Vi Sono venuto vicino come Bambinello, come Bambinello divino volevo conquistare in eterno i vostri cuori. L’amore che portate al Bambinello Gesù, è già un gradino alla conoscenza, è un grado dell’amore figliale per Me, perché si può sviluppare al più alto ardore, quando seguite il Cammino di questo Bambinello sulla Terra che è finito con la sofferenza e la morte più amara sulla Croce. L’amore per il Bambinello Gesù deve aumentare, quando sapete della Sua Missione per l’Opera di Redenzione sull’intera umanità, che era il motivo della Sua Discesa sulla Terra. Chi può donare il suo amore al Bambinello nella mangiatoia, è anche capace per il vero amore di figlio verso di Me, perché l’amore non sta fermo, l’amore è un fuoco che consuma tutto intorno a sé e perciò cresce nel gigantesco. E così l’amore, che è divampato una volta nel cuore dell’uomo, si cerca sempre nuovo nutrimento e l’amore accresciuto trova anche Me come l’eterno Amore. Perché l’amore spinge sempre incontro all’Amore, il figlio riconoscerà sicuramente il Padre suo e Gli porterà ora incontro tutto il suo cuore. Ed il Mio Amore lo aspetta e lo attira totalmente a Sé, perché l’Amore Si E’ fuso, ha unito il figlio con il Padre e lo ha reso inesprimibilmente beato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5281 La Forza dello Spirito poco prima della fine

26 dicembre 1951: Libro 58

Irromperà la Forza dello Spirito con potenza che tutto vince. Allora i Miei testimonieranno di Me e della Mia Magnificenza, ma anche del peccato e dell’oscurità degli uomini che li vorrebbero ben nascondere, ma che vedono scoperti dallo spirito dei Miei senza riserva. Il Mio Spirito diventerà efficace in una dimensione, che anche gli avversari noteranno l’insolito agire tramite i servitori della Luce. Ma questo verrà provocato solo dall’aumentata volontà di rifiuto, perché Satana li spinge all’agire contro i Miei. La Luce e la tenebra si combattono apertamente, e questo è il segno della fine, che la lotta non viene più condotta di nascosta, ma apertamente e si trova buono e giusto che venga dichiarata la lotta alla fede in Me. Allora il Mio avversario crede di aver vinto il gioco. Allora la lotta s’infiamma così veementemente, che interviene anche il mondo di Luce ed è riconoscibile un ininterrotto afflusso di Forza dal Regno spirituale, perché i Miei non saranno più titubanti o timorosi nei confronti delle minacce e disposizioni da parte del potere terreno, saranno colmi della Forza del Mio Spirito, perché testimoniano vivamente con la Forza della convinzione, che colma tutti gli uomini con stupore e cambierà ancora alcuni pochi nell’ultima ora. Perché per i Miei non Sono un Dio lontano, per i Miei Sono diventato in Verità il Padre, al Quale si gettano fiduciosi al Cuore, il Quale invocano pregando nel cuore e che dichiarano in ogni ora davanti al mondo con fede irremovibile e coraggio. Il Mio Spirito opererà apertamente e la Forza del Mio Spirito fluirà sui Miei, affinché rimangano perseveranti e nella lieta certezza della Mia Venuta perdono ogni paura e timore. Ed Io verrò a loro, visibilmente o percettibilmente e li fortificherò, li consolerò ed incoraggerò, Sarò con loro e darò sempre nuovi Segni della Mia Presenza, perché l’ultima lotta di fede richiede grande Forza dai Miei e questa Forza può essere guidata a loro in modo straordinario solo ancora tramite Me Stesso. Allora avverranno segni e Miracoli, com’è annunciato, ma lo opera la Forza del Mio Spirito, perché nell’ultimo tempo questi Miracoli non significano più nessuna costrizione di fede, solo ancora fortificazione per i Miei e Giudizio per i Miei avversari, che nemmeno attraverso tali dimostrazioni del Mio Intervento divino possono essere cambiati nella loro mentalità e tendere, che si consegnano pienamente consapevoli a Satana per via del loro possesso terreno, che procedono contro i Miei per servire lui. E costoro riceveranno la loro ricompensa, dovranno condividere la sorte di colui che è il Mio avversario, che viene legato nel Giorno del Giudizio, quando vengo a prendere i Miei per portarli nel Mio Regno.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5563 Sia Luce (Vigilia di Natale)

24 dicembre 1952: Libro 61

Sia Luce. La Luce E’ venuta sulla Terra, perché sulla Terra era buio e gli uomini non riuscivano più ad uscire dalla notte dello spirito. Allora E’ discesa la Luce dall’Alto per illuminare tutti coloro che erano di buona volontà. Dio ha mandato il Suo Figlio sulla Terra, affinché con la Luce portasse loro anche la salvezza. Ed Egli E’ entrato in un mondo pieno d’odio e disamore e non Era stato riconosciuto dagli uomini come Portatore di Luce e Salvezza. Ma il Suo Amore per gli uomini infelici era così grande che li voleva salvare dall’oscurità, che voleva portare loro la liberazione dalle catene di Lucifero, che aveva causato l’oscurità attraverso il peccato e che aveva strappato con sé tutti gli esseri nell’abisso, dove non c’era nessuna Luce e nessuna libertà. Il Figlio di Dio Era venuto come Salvatore per l’umanità schiavizzata. Era nato il Bambinello Gesù, un’Anima dal Regno della Luce aveva scelta per Sé una forma umana ed Era venuta nel mondo come Bambinello innocente, per cominciare ora il Suo cammino terreno, che terminava con la più grande Opera d’Amore e di Misericordia, perché l’umanità empia doveva essere liberata. La miseria sulla Terra era gigantesca; persino ai giusti era sbarrata la via verso Dio, perché il peccato della caduta di una volta degli spiriti da Dio che gravava su ogni uomo, rendeva impossibile un ritorno a Dio, perché la Giustizia di Dio esigeva per questo peccato anche la rispettiva espiazione che nessun uomo nella vita terrena era in grado di prestare. L’avversario di Dio trionfava, perché gli appartenevano tutte le anime che camminavano come uomo sulla Terra. Egli le aveva precipitate con sé nell’abisso e non le liberava. Ed i giusti gridavano a Dio per l’Aiuto. Gridavano per un Salvatore, Gesù Cristo. Il Figlio di Dio ha liberato il mondo dal suo potere, Egli ha pagato la colpa di peccato con la Sua morte sulla Croce. Ma anche quest’Opera di Redenzione doveva essere compiuta nella libera volontà, l’espiazione doveva essere prestata liberamente, come una volta il peccato contro Dio era stato commesso liberamente. E perciò agli uomini non poteva portare la salvezza una Figura di Luce, ma solo un Uomo Che Si sacrificava liberamente per amore per i prossimi, poteva prestare quest’Espiazione, e di conseguenza l’Uomo doveva nascere sulla Terra e crescere in tutta l’umanità fra i suoi fratelli terreni, perché la volontà umana soltanto era determinante per quest’Opera d’Amore, perché l’amore di un Essere di Luce avrebbe liberata senza dubbio già da lungo tempo l’umanità, se questo avesse corrisposto alla Legge dell’eterno Ordine. Quindi l’Essere di Luce ha deposto la Sua Divinità, E’ diventato un figlio d’uomo con tutte le umane debolezze e caratteristiche, contro cui doveva ora combattere coscientemente per rendere ferrea la Sua Volontà, che Si sacrificava senza costrizione come Redentore dell’umanità, per prestare l’Espiazione a Dio per i suoi peccati. Ed a questo Bambinello Gesù giubilavano tutti gli Angeli nel Cielo e piegavano le loro ginocchia dinanzi a Lui. L’Anima E’ entrata nel Suo corpo ed ha diffusa una chiara Luce. La Luce E’ venuta nella tenebra. Dio ha mandato agli uomini un Salvatore dall’Alto, il Salvatore Gesù Cristo E’ venuto sulla Terra, per liberare gli uomini.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5564 La Voce del Padre (Natale)

25 dicembre 1952: Libro 61

Dovete riconoscere la Voce del Padre in ogni Parola che giunge a voi dall’Alto. E’ il Mio Spirito che vi parla, è la Mia Forza che vi affluisce, è la Luce della Mia Luce che risplende su di voi, affinché Mi comprendiate, affinché adempiate la Mia Volontà, venir consolati nella miseria ed istruiti in tutta la Verità. Solo Uno vi può trasmettere questa Verità, il vostro Dio e Padre dall’Eternità, il Quale vi istruisce, affinché Lo riconosciate ed impariate ad amarLo. Perché Io voglio il vostro amore. Perciò parlo a voi che non Mi potete vedere e di conseguenza non aspirate nemmeno a Me, se non avete nessuna conoscenza a cui potete dare fede. Ma Io voglio che crediate in Me, e perciò faccio di tutto per aiutarvi a questa fede. Mi rivelo a voi. Voi uomini non potete afferrare questo Regalo di Grazia in tutto il suo significato, il Signore dell’Infinito, l’eterno Dio e Creatore, il Quale ha fatto sorgere tutto ciò che è visibile ai vostri occhi ed ha anche creato delle Opere infinite a voi invisibili. Egli Si china a voi amorevolmente, parla al singolo uomo, come però parla anche attraverso costui a tutti gli uomini. Egli vi Si rivela. E solo pochi uomini riconoscono la Mia Voce. Questi pochi però sono anche di spirito illuminato, perché chi Mi può sentire, è anche compenetrato dalla Forza del Mio Spirito, ed ora ha uno sguardo del tutto diverso per ogni avvenimento, per tutto ciò che lo circonda e che esperimenta. Il Mio Spirito illumina il suo pensare e gli dà anche chiarezza su tutti i collegamenti; non può più dubitare, appunto perché riconosce Me Stesso, quando parlo a lui tramite la Mia Parola. Dove agisce il Mio Spirito, là c’è anche il sapere, ed il sapere è Luce che irrompe nell’oscurità. Ma dove trovate voi uomini ancora una Luce sulla Terra? Gli uomini camminano nell’oscurità, sono di spirito oscurato, non riflettono e se riflettessero, non giungerebbero a nessun risultato che fosse costante. C’è l’oscurità sulla Terra, che può essere respinta solo attraverso una Luce. Ma Io Sono sempre pronto ad accendervi una Luce, Sono sempre pronto di compenetrarvi irradiandovi con la Forza del Mio Spirito, se soltanto foste disposti di accettare le Parole del Mio Amore, se soltanto voleste aprire i vostri cuori, per far fluirvi dentro la Corrente del Mio Amore, se voi uomini desideraste soltanto ascoltarMi. Io vorrei che imparaste ad amarMi, perciò Mi dovete ascoltare, dovete accettare le Mie Rivelazioni, e si farà Luce in voi, perché allora penetrare nei Misteri del Mio eterno Amore, nel Mio Piano di Salvezza dall’Eternità, riconoscete voi stessi ed il vostro compito terreno, riconoscete Me e Mi donate poi il vostro amore e bramate la Mia Voce, affinché vi risuoni eternamente.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5565 Il pensare confuso - Miseria spirituale – La libera volontà

26 dicembre 1952: Libro 61

Il pensare degli uomini si è smarrito. E questo è da intendere come miseria spirituale, che sono senza conoscenza, perché sono lontani dalla Verità e perciò anche lontani da Me, perché vivono senza amore, perché l’amore li unisce inevitabilmente con Me e la Verità Come potrebbero essere aiutati loro diversamente se non che vengano sempre soltanto ammoniti e stimolati all’amore. Ma l’amore non può esser loro offerto, può essere presentato loro soltanto come il Comandamento più importante, che deve essere assolutamente adempiuto, se l’uomo vuole raggiungere la sua meta sulla Terra. L’uomo deve sapere che senza l’amore non avanza di un passo, ma non può essere richiesto obbligatoriamente, perché allora non sarebbe più amore, ma nel caso più favorevole soltanto un’azione che vuole dare l’illusione dell’amore. Voi uomini non dovete dimenticare che l’amore è qualcosa di divino, che vi ho dato il Comandamento dell’Amore per mostrarvi la via alla divinazione del vostro essere. Ma non esercito la minima costrizione su di voi di cosa significa un “Comandamento” nel senso della Parola. E così vi ho lasciato in tutto liberi, potevate decidere da voi stessi. Posso portarvi avanti soltanto mediante insegnamenti affinché troviate da voi stessi la giusta via. E per questo MI sforzo continuamente di guidare gli uomini al giusto pensare, di ammaestrarli nel modo giusto, di inviare loro la Mia Parola mediante servi assolutamente dediti a Me, per menzionare loro tutto il Pro e Contro affinché trovino poi da loro stessi la giusta decisione e facciano ciò che porta alla meta, affinché vivano nell’amore e diventino di nuovo ciò che erano in principio. Ma incontro la loro resistenza. Gli uomini non accettano il Mio Insegnamento amorevole, loro si trovano in un pensare così caotico, che non possono più afferrare il semplice pensare chiaro sulle connessioni e non ne hanno nemmeno nessuna volontà, le Mie amorevoli Parole rimbalzano dalle loro orecchie e non penetrano fino al cuore e la Forza della Mia Parola non può agire nell’uomo. La miseria spirituale è ultragrande, perché la volontà degli uomini deve rimanere libera e loro stessi non hanno più una spinta interiore. Loro non hanno nessun desiderio di una giusta chiarificazione, loro si sentono bene nella loro oscurità spirituale, non desiderano la Luce. E quando la Luce viene da loro, non fanno penetrare i suoi raggi nei loro cuori, si distolgono e si rivolgono alle luci d’abbaglio, che guizzano ovunque sulla via. E guardo pieno di Compassione sulle Mie creature, che vorrei rendere felici e che non accettano nulla dalle Mie Mani. Vedo come camminano, ognuno su altri sentieri, ma non s’inoltrano sulla via che conduce in su e certamente da Me. Vedo anche coloro che Mi cercano, ma non si lasciano consigliare dove posso essere trovato – che devono camminare per molte vie, prima che trovino la via giusta. Vorrei risparmiare a tutti le vie inutili, vorrei rendere loro leggera la via che conduce a Me, vorrei dare ad ognuno una guida. Ma posso sempre soltanto esclamare con la Mia Voce allettante: “Venite a Me, voi tutti che siete stanchi ed aggravati, vi voglio ristorare.” Posso soltanto chiamare, ma non costringerli a camminare sulla giusta via. E loro non ascoltano la Mia Chiamata d’Amore, perché non riconoscono la Mia Voce finché sono senza amore. Ed è questo che descrivo come miseria spirituale, che esiste bensì un Aiuto, che voi uomini però non volete accettare e per cui determinate voi stessi la fine a cui andate incontro. Posso aiutarvi, voglio anche aiutarvi, ma dovete anche voler farvi aiutare. Perché la vostra volontà è libera e determinerà in eterno la vostra sorte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5835 Il Bambinello Gesù (Natale)

25 dicembre 1953: Libro 63

A voi uomini E’ nato il Salvatore, il Quale E’ disceso dall’Altura, per liberare voi, per portarvi la Salvezza. Voi uomini eravate nella più grande miseria, perché eravate legati da Lucifero, eravate nel suo potere e non avevate la forza di volontà di liberarvi. Eravate malati nelle vostre anime ed a voi doveva venire un Medico che vi guarisse; doveva venire un forte Salvatore il Quale vi liberasse. Doveva venire Uno il Quale vi portava la Pace. La Salvezza è discesa sulla Terra in un Bambinello il Quale era nato in mezzo a voi uomini, il Quale Era venuto al mondo nella più grande povertà, in una stalla. Ma già solo la Sua Nascita dimostrava la Sua Origine divina, la Sua insolita Destinazione ed il Suo ultragrande Amore per gli uomini, perché sul Bambinello splendeva una ultrachiara Luce e questa Luce cadde nei cuori di coloro che potevano contemplarLo e che riconoscevano il Suo Mandato divino. Perché l’eterna Luce Stessa E’ venuta sulla Terra, risplendeva nell’oscurità, di cui tutta la Terra era ombreggiata. L’eterno Amore Stesso Si Era incorporato nel Bambinello Gesù, ed il Raggio dell’Amore risplendeva chiaramente nella notte significativa, in cui il Fanciullino Gesù Era stato portato nel mondo. E l’umanità avrebbe dovuto giubilare e gioire dell’Opera di Misericordia dell’eterno Amore, di scendere sulla Terra e di portare Luce nell’oscurità. L’umanità però tenne gli occhi chiusi, per non dover vedere la Luce, eccetto pochi che sapevano del loro Salvatore e che gridavano per l’Aiuto, che gridavano per il Salvatore, che si aprivano gioisi alla Luce dall’Alto. (25.12.1953) Ed a questi l’eterno Amore venne in Aiuto, e li colmò con ciò che era stato annunciato da veggenti e profeti molto tempo prima. E’ venuto nel mondo il Messia, il Portatore di Luce, il Figlio di Dio E’ disceso sulla Terra il Quale voleva redimere il mondo dai peccati, perché aveva Compassione dell’umanità, che piegata dalla sofferenza crollava quasi sotto il peso del peccato, che non poteva più difendersi contro l’incatenamento attraverso l’avversario di Dio e che si smarriva sempre di più nell’abisso, che faceva tutto ciò che voleva il nemico dell’anima, perché era troppo debole per prestare resistenza, che con ciò aumentava solo il suo peso di peccato, ma non poteva mai e poi mai più diventarne libera. Il Figlio di Dio discese sulla Terra. Un Sommo Essere di Luce da Dio, il Quale sapeva della miseria del caduto, Si E’ offerto per portare l’infinitamente grande colpa per l’umanità ed all’estinzione attraverso un percorso di Sacrificio sulla Terra come Uomo, attraverso un tormentoso soffrire e morire sulla Croce. Questo Essere di Luce ha preso dimora nel Bambinello Gesù, per compiere la Sua missione, per liberare l’umanità dal peccato e le sue conseguenze. Risplendeva la Luce più chiara, quando nacque il Bambinello, una Luce che richiamava tutti coloro che erano di buona volontà, che aspettavano il loro Messia e che pregavano intimamente Dio nella loro miseria. Era un Atto di Grazia di inimmaginabile importanza, perché vi partecipò l’intero Cosmo. Cielo e Terra si toccavano nel momento della Nascita di Gesù, era fatto il ponte da un Regno all’altro, all’avversario venne dichiarata la battaglia dall’Uomo Gesù, il Quale la vinse anche, perché Egli combatté per Dio e con Dio, il Quale Lo aveva mandato sulla Terra ed ha preso dimora in Lui, perché Egli come l’eterno Amore poteva prendere possesso di un Uomo il Quale aveva portato l’Amore al più alto sviluppo in Sé, il Quale Si era formato in un Vaso dello Spirito divino, ad un Involucro dell’eterna Divinità. Egli poteva dire con ragione: “Il Padre ed Io Siamo Uno.” Egli ha portato la Salvezza agli uomini, ha portato loro la Luce, ha portato la Salvezza alle loro anime, perché Egli ha vinto attraverso la Sua morte sulla Croce colui il quale voleva tenere le anime nell’abisso e dal quale gli uomini non si potevano liberare da soli. Egli Era diventato il loro Salvatore dal peccato e dalla morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

5836 La Luce dall’Eternità irradia Luce

26 dicembre 1953: Libro 63

La Pienezza della Mia Luce vi deve irradiare, se soltanto credete in Me senza dubbio e se volete accogliere da Me Stesso la Luce dell’eterna Verità. Perché dalla Luce Ur procede ogni Raggio di Luce. Ma quello che non procede da Me, non è Luce, non diffonde nessun Chiarore, ma potrebbe soltanto abbagliare, per lasciare dietro di sé ancora maggior oscurità. Ma Io, La Luce dall’Eternità, voglio accendere una chiara Luce nei cuori degli uomini, Io voglio che il Raggio di Luce li tocchi come beneficio, Io voglio che illumini la loro via, che hanno ancora da percorrere sulla Terra, affinché vi camminino senza pericolo e senza smarrirsi, perché devono raggiungere la meta, devono trovare Me, devono desiderare della Luce sempre più chiara, per poi finalmente fondersi con la Luce dall’Eternità ed essere beati in eterno. Perché la Luce è Vita, la Luce è Beatitudine, la Luce è Verità. La Luce è il conoscere i più profondi collegamenti del Creatore con le Sue creature. Camminare nella Luce è uno stato divino, che voi uomini tutti dovete raggiungere, perché questa è la vostra destinazione sin dal principio. Ed ora comprenderete, che soltanto il contatto con Me, con la Luce dall’Eernità, vi assicura l’irradiazione di Luce, perché per poter ricevere qualcosa che procede da Me, deve essere stabilito il contatto con Me. Quindi non potete mai giungere alla Luce, finché vi tenete isolati da Me, finché non credete in Me, finché voi stessi non vi aprite come vaso, nel quale si può riversare la Mia Luce e la Mia Forza d’Amore. E questa è la vostra propria volontà, che vi apriate, che prepariate i vostri cuori per un tale vaso, che lo formiate ad un tempio, nel quale Io, L’Eterna Luce Stessa, possa essere presente e vi illumini ora dall’interno, che Io possa accendere in voi una Luce, che splende chiaramente ed illumina ogni angolo. Dovete di nuovo arrivare alla conoscenza, che avete perduto mediante la vostra caduta nel peccato d’un tempo. E voi formate il vostro cuore in un tempio di Dio, se soltanto osservate i Miei Comandamenti, quando adempite i Miei Comandamenti dell’amore. Allora farete tutto ciò che vi nobilita, purificherete i vostri cuori da desideri ignobili, dai vezzi e vizi di ogni genere, li pulirete da tutte le scorie ed adornerete con le virtù della giustizia, della misericordia, della mansuetudine, pacifismo, umiltà e pazienza. Agirete sempre soltanto nell’amore e Mi attirerete a voi, perché il Mio Amore ora non può più resistere al vostro amore. E se ora Mi avete conquistato, Io posso irradiare la Mia Luce in voi in tutta la Pienezza, ed allora vi sono anche dischiuse le Porte per l’eterna Beatitudine, allora dimorate già nel Mio Regno, anche se vivete ancora sulla Terra, e compenetrati della Luce passate oltre nel Regno spirituale. E saprete di tutto ciò che prima vi era ancora nascosto, e sarete eternamente beati.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6144 Pace agli uomini che sono di una buona volontà

24 dicembre 1954: Libro 66

Pace agli uomini sulla Terra che sono di una buona volontà. Pensate a quella notte, quando E’ venuto sulla Terra il divino Redentore, pensate alla Sua Nascita ed anche alla Sua morte, alla Sua Opera di Redenzione, per via della quale Egli E’ disceso sulla Terra. Pensate al Suo ultragrande Amore che Lo ha indotto di accettare la carne e poi sacrificare Sé Stesso sulla Croce, per portare a voi uomini la liberazione dalla vostra schiavitù. Egli vi voleva portare la Pace, la Salvezza alle vostre anime. Egli voleva strapparvi all’eterna morte, vi voleva dare la Vita. Egli voleva fare delle Sue creature dei figli e riportarli nella Casa del Padre. Il Suo ultragrande Amore Lo ha mosso di discendere sulla Terra, per prestare il lavoro di Salvezza fra gli uomini, per radunare intorno a Sé le Sue pecorelle, per salvare le perdute dalle grinfie del lupo, che aveva fatto irruzione nel Suo gregge, perché nessuno glielo poteva impedire. Tutti gli uomini erano nel potere di colui che era il Suo nemico e perciò E’ disceso il Salvatore dall’Alto, per strapparli dal suo potere. Ma per questo doveva portare un Sacrificio all’avversario, perché costui non liberava i suoi incatenati, perché ne aveva il diritto, perché lo avevano seguito liberamente nell’abisso e erano empi come lui. Ora loro stessi avrebbero dovuto pagare il loro riscatto, ma ne erano troppo deboli. Avrebbero però dovuto prestare a Dio anche l’espiazione da loro stessi per l’incommensurabile peccato della loro ribellione di una volta contro Dio. Questo non sarebbe stato mai e poi mai possibile per loro, e quindi sarebbero rimasti caduti in eterno all’avversario di Dio, se non veniva portato loro l’Aiuto, se Dio Stesso non avesse avuto Pietà di loro. Ed Egli ha espiato la colpa per voi, Egli ha pagato per voi il riscatto. Egli E’ morto per i vostri peccati sulla Croce, Egli Stesso ha liberato voi uomini dal peccato e dalla morte. Solo l’Amore poteva salvare voi uomini e perciò l’eterno Amore Si E’ incorporato in un Uomo, in un Bambinello, il Quale E’ venuto nel mondo puro e senza peccato, e rimaneva anche puro e senza peccato, finché dimorava come Uomo fra gli uomini. L’Uomo Gesù ha accolto in Sé l’Amore divino e questo ultragrande Amore per i prossimi Lo ha fatto compiere un’Opera di Misericordia, come si è svolto solo una volta nel mondo. Egli ha sofferto ed E’ morto sulla Croce, perché Lo ha mosso l’Amore di portare a Dio il Sacrificio dell’Espiazione. Egli ha preso su di Sé tutti i peccati dell’umanità e per questi ha prestato Soddisfazione. L’Amore ha sopportato tutto, per redimere l’umanità. Quando il Salvatore E’ venuto nel mondo, è stata avviata una grande Opera di Compassione. Un Raggio di Luce cadde sulla Terra, risplendeva chiaramente nei cuori di coloro che languivano nella loro miseria e che gridavano a Dio per l’Aiuto. Il Bambino Gesù irradiava la Luce ed alcuni pochi Lo riconoscevano come il Messia, il Quale Era annunciato al mondo attraverso veggenti e profeti. E davano il loro onore al Bambinello. Loro lodavano e glorificavano Dio, il Quale Si Era impietosito di loro e nei loro cuori trovavano la Pace. Ma erano solo pochi, ed anche oggi sono solo pochi che pensano a Lui nel cuore con amore e gratitudine, il Quale ha sacrificato Sé Stesso per l’umanità empia. Ma anche solo questi troveranno la Pace, anche solo questi possono essere redenti, appunto coloro che credono in Gesù Cristo come Figlio di Dio e Redentore e lasciano splendere la Luce nei loro cuori, che piegano umilmente le loro ginocchia dinanzi al loro Salvatore, il Quale E’ venuto nel mondo nel Bambinello Gesù, per redimere gli uomini.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6145 Gesù sentiva la Parola di Dio – Il Mediatore fra Dio e gli uomini

25 dicembre 1954: Libro 66

Quando l’Uomo Gesù camminava sulla Terra era stato stabilito un collegamento fra la Terra ed il Regno spirituale, Dio Stesso poteva di nuovo parlare agli uomini tramite la Bocca dell’Uomo Gesù. La Sua Parola poteva di nuovo risuonare, cosa che dapprima era impossibile a causa della grande lontananza che esisteva fra gli uomini e Dio. Sentire direttamente la Sua Parola è possibile solamente, quando l’anima dell’uomo si è formata in modo che è in grado di sentire la Voce dello Spirito divino in sé; e la formazione dell’anima in questo stato avviene tramite l’agire nell’amore. L’Uomo Gesù Era l’Amore Stesso. Tutto il Suo pensare e tendere era rivolto solamente a fare del bene ai Suoi prossimi, di aiutare in tutte le miserie del corpo e dell’anima. La Sua Anima era luminosa e pura ed il Suo cammino sulla Terra era un camino nell’Amore. Esistevano tutte le pre-condizioni, che davano la possibilità allo Spirito divino di manifesarSi, perché l’Anima dell’Uomo Gesù sentiva la Manifestazione chiara e limpida e perciò poteva trasmettere agli uomini la Parola di Dio. Dio Stesso poteva parlare agli uomini, tramite Lui, il collegamento da Dio agli uomini era stato ristabilito, Gesù Era il Mediatore fra Dio e gli uomini. Ora Gesù istruiva gli uomini a tendere alla stessa cosa, quello che Lui Stesso aveva raggiunto. Egli li istruiva ad esercitare l’amore, per prepararsi ad un vaso per lo Spirito divino, nel quale si poteva ora riversare la Forza dello Spirito, perché ogni uomo doveva e poteva sentire in sé la Voce di Dio, gli veniva indicata la via dall’Uomo Gesù, il Quale come Uomo doveva anche dapprima raggiungere il grado dell’Amore, che Gli assicurava la Presenza di Dio, in modo che Egli Stesso Lo poteva sentire dentro di Sé. Dio parla bensì ad ogni uomo, ma mai quando prima non vengono adempiute le Condizioni, un cuore purificato dall’amore, che ora può accogliere in sé Dio Stesso, il Quale poi dimostra anche la Sua Presenza tramite il Suo Discorso. L’Uomo Gesù possedeva un oltremodo alto grado di Maturità dell’Anima, perché l’Amore Lo colmava totalmente, Quindi anche Dio Stesso poteva colmarLo totalmente ed ora Dio parlava dall’Uomo Gesù, non più l’Uomo Gesù Stesso. Lui ha fatto da Sé ciò che conduceva all’unificazione con Dio. Ma Lui ammaestrava i Suoi prossimi, Egli voleva aiutare anche loro al successo che il Suo Amore Gli aveva procurato, e perciò Egli ammaestrava come Primo l’amore e sempre di nuovo soltanto l’amore. Dal Suo grande Amore procedeva la Sapienza, perché lo Spirito di Dio istruiva gli uomini attraverso Gesù. La Luce della conoscenza splendeva dal Fuoco del Suo Amore. Gesù sapeva che anche gli uomini venivano irradiati dalla Luce della Conoscenza, se soltanto vivevano fino in fondo per primo l’amore, per cui tutto il sapere più profondo non veniva insegnato agli uomini, perché questo era soltanto la conseguenza di una vita d’amore, senza la quale rimane per gli uomini senza alcuna utilità per l’anima. L’amore soltanto è il collegamento dagli uomini a Dio, l’amore soltanto opera, affinché Dio prenda dimora nell’uomo, e l’amore soltanto Lo induce a manifestarSi. Quindi, l’uomo che vive nell’amore sentirà la Parola di Dio in sé, verrà guidato nel sapere più profondo, potrà dire di venir istruito da Dio, sente la Sua Parola e quindi si è collegato da sé stesso con Lui tramite l’amore. L’Uomo Gesù dimostrava agli uomini che è possibile raggiungere questo grado e così indicava loro la via, che conduceva fuori dall’abisso di nuovo verso l’Alto, al Padre. Egli insegnava l’amore, e viveva d’esempio l’amore e coronava infine il Suo Cammino di Vita con la Sua morte sulla Croce, per togliere agli uomini tutte le debolezze che erano la loro parte dal peccato di una volta, affinché gli uomini avessero ora loro stessi la Forza di percorrere la via, affinché ora lo Spirito di Dio poteva effonderSi in tutti coloro che erano volonterosi di seguirLo, che conducevano una vita nell’amore disinteressato per il prossimo, come Lui l’ha vissuto d’esempio per loro sulla Terra.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6433 La Nascita di Gesù – Il Sacrificio della morte

24 dicembre 1955: Libro 69

Nessun essere potrà mai comprendere, quale infinito Amore Mi ha mosso di discendere sulla Terra e di prendere dimora in un Bambinello, Che ora Mi Era Involucro e lo E’ rimasto fino alla Sua morte. L’eterna Divinità Si E’ incorporata in una Creatura formata da Lei Stessa, la Quale Si E’ formata nella libera volontà nella Sua vita terrena in modo che rimaneva degna di accogliere Me. Io volevo discendere sulla Terra per portare a voi uomini la salvezza nella più grande miseria spirituale e per questo avevo bisogno di una Forma che Mi accoglieva, perché dovevo dimorare come Uomo fra voi, per via della libertà della vostra volontà. E questa Forma doveva adempiere tutte le Condizioni, per poter celare in Sé lo Spirito più Alto dell’Infinito, senza scomparire a causa della Mia Forza d’Amore. E quindi questo Uomo doveva dapprima spiritualizzare Sé Stesso attraverso l’Amore in modo che Io, Come l’Amore Stesso, trovassi ora in Lui il giusto Vaso nel Quale potevo effondere Me Stesso, Che quindi poteva celare Me Stesso in Sé, senza scomparire. Il Bambinello Gesù E’ nato senza peccato, Esso Era generato dal Mio Spirito, Lo hanno fatto venire alla Vita la Mia Volontà e la Mia Forza, ed il Mio Spirito poteva già prendere possesso del Bambinello ed esprimerSi, anche se solo temporaneamente, per dare al Suo ambiente un Segno del Suo Mandato divino, e questo Spirito Si E’ sviluppato nell’Uomo Gesù, perché il Suo Amore Gli dava sempre nuovo Nutrimento, perché l’Amore di Gesù Mi costringeva per così dire di effonderMi in Lui in pienezza, affinché l’Uomo Gesù Era ora colmato con Luce e Forza, con Sapienza e Potenza. Io Stesso agivo ora tramite l’Uomo Gesù e quello che ora Egli pensava, parlava o faceva, era la Forza del Mio Spirito, era la Mia Forza d’Amore che compiva tutto in Lui, per la Quale nulla era impossibile. Per Lui non esisteva nessuna limitazione, dopo che aveva avuto luogo l’unificazione con Me attraverso l’ultragrande Amore dell’Uomo Gesù, perché ora Io Stesso Ero in Lui e la Mia Volontà era la Sua, la Mia Forza Lo colmava e così non c’era nulla che fosse stato ineseguibile per l’Uomo Gesù. E malgrado ciò, Egli rimase Uomo, finché non era adempiuta la Sua Missione, finché non ha subìto la morte di Sacrificio sulla Croce per liberare gli uomini. Quando Sono disceso sulla Terra, cominciava un tempo che ora sta terminando. Cominciava il tempo in cui poteva aver luogo la definitiva Redenzione appunto attraverso l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo. Perché ora Io Stesso Ero venuto sulla Terra ed Io parlavo agli uomini in un modo insistente, per conquistarli per Me. E coloro che Mi ascoltavano e seguivano le Mie Parole, potevano ora concludere il loro cammino terreno con la morte del loro corpo, potevano entrare spiritualizzati nel Regno spirituale, perché da loro era stata tolta la vecchia colpa attraverso la morte sulla Croce di Cristo, che dapprima non era stato possibile. Perché la Forma che avevo scelto per Me come dimora, copriva soltanto il Divino Che parlava veramente dall’Uomo Gesù. Ed il Divino Ero Io Stesso e per Me era davvero possibile liberare gli uomini da una catena che li aveva già tenuti legati eternamente. Perciò Ero disceso sulla Terra, perciò ho scelto per Me una Forma umana nella quale compivo l’Opera di Redenzione, per procedere nell’aperta lotta contro colui che vi teneva incatenati e che aveva bisogno di un forte Avversario per poter essere vinto. Per l’ultragrande Amore per voi come lo spirituale caduto, ho assunto una Forma umana e quindi era un momento della più grande Commozione per tutti gli esseri nel Regno spirituale, quando nella Nascita del Bambino Gesù Mi ha fatto discendere sulla Terra, perché era un Atto del più maestoso Amore e Compassione, incorporare Me Stesso in un Bambinello. Perché il Mio Spirito che dominava tutto l’Infinito, ha preso dimora in questo Bambinello e Questo Stesso cominciava ora la Sua Carriera terrena in mezzo agli uomini, che erano di spirito oscuro. E malgrado ciò nel Suo Cuore rimaneva la Luce, perché l’Uomo Gesù non lasciava Dio, perché il Suo Amore era così profondo, che Mi legava sempre di più a Sé, ed infine Si E’ totalmente unito con Me in modo quindi, che solo la Forma esteriore era umana, ma l’Anima e lo Spirito Si erano totalmente uniti con Me e così Io Stesso camminavo sulla Terra ed ho liberato voi uomini tramite la Mia morte sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6434 La Luce dall’Alto – La Parola di Dio

25 dicembre 1955: Libro 69

Il mondo sta sotto una enorme pressione. Gli uomini sulla Terra vengono dominati dalle forze dell’oscurità ed è della massima urgenza che splenda una Luce nell’oscurità, affinché gli uomini vengano colmati con la Forza, per prestare resistenza alle forze che li opprime. Senza Luce sprofondano nell’abisso, senza Luce non trovano la via, nessuna possibilità di sfuggire. E perciò Dio fa splendere sempre di nuovo la Sua Luce sulla Terra, Egli Stesso viene sulla Terra come una volta, soltanto non nell’incorporazione come Uomo, ma nella Sua Parola. Egli Si cerca pure una forma umana, nella quale possa riversare la Sua Luce, affinché risplenda nella notte buia. Egli Si incorporava nello Spirito di coloro che sono volonterosi di servirLo. E’ per così dire una Nascita, perché sulla Terra è stesa la stessa oscurità che impietosisce Dio e perciò Egli lascia di nuovo splendere la Luce sulla Terra, come una volta. Una volta gli uomini si trovavano all’inizio di una via che poteva condurre in Alto, ma ora sono arrivati poco prima della fine della via, ma non è stata raggiunta una grande risalita e presto sarà terminata. Ma ha portato fuori dall’oscurità? Seguiranno gli uomini il Raggio di Luce, che ora splende ancora a loro? Troveranno essi la giusta via nella Luce e vi s’incammineranno, prima che sia troppo tardi? Le potenze oscure esercitano il loro dominio in una misura, che Dio interverrà per preparare una fine. Ciononostante gli uomini non sono esposti a queste forze senza protezione e senz’aiuto, perché Dio Stesso ha acceso una Luce che splende così chiara, che ogni uomo può riconoscere il pericolo in cui vive, perché questa divina Luce d’Amore scopre tutto, svela anche colui che vuole male agli uomini e che sotto una maschera cerca di sedurli. La divina Luce d’Amore splende così chiara che ognuno può vedere che cosa sta succedendo nel mondo, se soltanto apre i suoi occhi, se lui stesso non oscura la Luce attraverso la sua volontà, che è ancora totalmente rivolta all’avversario di Dio. Lui Stesso ha di nuovo acceso la divina Luce d’Amore e risplende giù sulla Terra, perché nel regno terreno oscuro vi è una grande miseria e nuovamente soltanto l’Amore può alleviare questa miseria, come una volta quando la Luce dall’Eternità Stessa è discesa sulla Terra. E Dio Stesso parlava agli uomini attraverso la Bocca dell’Uomo Gesù, il Quale Era colmato dall’Amore come Anima di Luce e perciò era diventato la giusta Forma nella quale Dio poteva celarSi, per parlare a tutti gli uomini attraverso l’Uomo Gesù. Così Dio parla anche oggi di nuovo agli uomini, Egli Stesso parla attraverso la bocca d’uomo, Egli fa risplendere la Luce della Verità nei cuori degli uomini che l’ascoltano volontariamente. Egli guida la Sua Parola sulla Terra e non dovrebbero più camminare nell’oscurità gli uomini che si lasciano irradiare dalla Sua divina Luce d’Amore. Ora davanti a loro si trova chiara e limpida la via che conduce in Alto e non esistono più regioni oscure per colui che si serve della divina Luce d’Amore, perché costui deve soltanto invocare Gesù Cristo e l’oscurità scomparirà da lui, non sarà più esposto alle potenze oscure, perché è sempre ed in eterno la stessa Luce che splende agli uomini sulla Terra, La Luce della Croce, la Conoscenza dell’Opera d’Amore e di Misericordia di Gesù Cristo, la giusta comprensione per la Divenuta Uomo di Dio in Gesù e la fede nel Potere e nella Forza che si trova nell’invocazione del Suo Nome santificato. Gesù Cristo, il divino Redentore, E’ la Luce Che è venuta nel mondo. Ed anche se Egli Stesso E’ venuto sulla Terra, se la Parola dall’Alto Lo annuncia, da Lui Solo risplende la Luce e senza di Lui c’è l’oscurità sulla Terra ed anche nel Regno spirituale, perché Egli Stesso E’ la Luce dall’Eternità, Che splenderà sempre nell’Infinito e Che ora pure splende di nuovo sulla Terra, affinché gli uomini trovino la via verso di Lui, affinché ritornino alla Casa del Padre.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6435 L’Amore ha compiuto l’Opera di Redenzione

26 dicembre 1955: Libro 69

Una volta siete proceduti dal Mio Amore ed il vostro essere era pure amore e quindi anche divino, fino alla vostra caduta da Me, che vi ha derubato di ogni divinità. Attraverso la vostra caduta siete diventati esseri che si potevano bensì ancora chiamare creature Mie, ma che erano molto lontane dal loro stato primordiale. Malgrado ciò, erano prodotti della Mia Forza e pure ancora irradiati dalla Mia Forza, altrimenti non avrebbero potuto sussistere. Io Stesso come sommamente Perfetto non Mi posso comunque accontentare di creature imperfette, persino se la loro propria volontà era colpevole di questa imperfezione. E la meta che Mi Sono posta, è e rimane di ricondurre queste creature apostate di nuovo alla perfezione, di fare di loro di nuovo esseri divini, che erano in principio. Ma l’imperfetto ha costantemente bisogno di sostegno, perché questo è il marchio della loro imperfezione, che sono troppo deboli per fare un tentativo di giungere in Alto, e che sono totalmente senza conoscenza, la quale si sono giocati da sé stessi attraverso la loro caduta nell’abisso e come possono di nuovo riparare la loro ingiustizia. Le creature cadute sono senza Luce e senza Forza e se Io le voglio di nuovo ricondurre a Me ed alla perfezione di allora, allora le devo provvedere con Luce e Forza, ma anche allora sono ancora libere se vogliono accettare da Me Luce e Forza. Il Mio Amore ha fatto sorgere tutti gli esseri e loro possiedono ancora il Mio Amore, benché si siano staccati liberamente da Me e sprofondati nell’abisso. Ed il Mio Amore Si sforza continuamente di cambiare il loro stato senza Luce e Forza. Ma uno è colpevole del loro precipizio e quest’uno ostacola gli esseri di ritornare in Alto, ed egli ha anche potere su loro, perché lo hanno seguito una volta liberamente nell’abisso, perciò Si E’ anche offerto un Essere Che Mi Era rimasto fedele, di opporSi a questo fratello primocaduto e di svincolargli per Me gli esseri caduti. Egli voleva prestare l’Aiuto a coloro che desideravano salire in Alto, voleva aiutare i Suoi fratelli caduti di ritornare al Padre, dov’è la più sublime Beatitudine. Io Stesso non potevo togliere con la Mia Potenza gli esseri al Mio avversario, perché Io rispetto la libera volontà di ogni essere. Ma Era Figlio Mio anche Colui Che Mi voleva aiutare di liberare il caduto, ed anche a Lui ho lasciato la libera Volontà, perché alla Sua Impresa Lo spingeva l’Amore a compiere un’Opera di Salvezza sugli esseri indeboliti, i quali, incorporati come uomo, non avevano la Forza di liberarsi dal loro signore. L’Amore soltanto poteva riparare qualcosa che era stata causata dall’assenza d’amore. Solo un Essere colmo di Forza poteva donare la Sua Forza allo spirituale debole, incapace, ed un Essere poteva essere colmo di Forza solamente Che Era colmo d’Amore. Un tale Essere colmo di Forza e d’Amore E’ disceso sulla Terra per portare la Salvezza nella grande miseria. E per questo ho dato la Mia Benedizione, perché avevo Nostalgie per i figli Miei che quell’Essere di Luce Mi voleva riportare, ai quali voleva mostrare la via verso di Me. Ho mandato il Mio Figlio sulla Terra, il Quale portava in Sé Me Stesso attraverso il Suo ultragrande Amore per Me ed i Suoi fratelli caduti. L’Amore ha compiuto un’Opera di Redenzione, l’Amore Si E’ preso cura di quelle creature infelici, l’Amore ha trasmesso loro la Forza e la Luce che avevano perduto, l’Amore che E’ una Sostanza Primordiale e che colmava l’Essere dell’Uomo Gesù, nel Quale l’Anima di Luce Si Era incorporata. Quindi, l’Amore ha preso possesso di Lui e tutto ciò che ora l’Uomo Gesù ha pensato, detto e fatto, era determinato dall’Amore. E così “l’Amore” ha compiuto l’Opera di Redenzione per gli uomini, l’Amore ha ricondotto i figli al Padre. Io Stesso li ho liberati dalla schiavitù di Satana e donavo loro Luce e Forza, l’Amore Mi ha riportato i figli Miei.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6721 La Redenzione – L’ultima Cena

24 dicembre 1956: Libro 72

Ogni uomo è nella miseria al quale Io Stesso non ho potuto ancora venire per salvarlo, perché Mi tiene ancora chiusa la porta del suo cuore, perché voglio portare la salvezza alla sua anima, Io voglio che in lei si faccia Luce e perciò vengo a voi uomini nella Parola come la “Luce dall’Eternità”. Perciò busso alla vostra porta, e chi Mi apre, da lui entro e tengo con lui la Cena e lui la tiene con Me. Ma chi Mi apre gioiosamente e volontariamente la porta del suo cuore? Chi prende dalla Mia Mano, con gratitudine, il Dono che gli offro? Chi si ristora con Cibo e Bevanda, preparato da Me Stesso, affinché sia un nutrimento fortificante per la vostra anima? Vengo quasi sempre davanti a porte chiuse ed il Mio bussare rimane non udito; gli uomini non vogliono quasi mai che Io parli a loro, benché le loro anime siano affamate e languano ed il peso del peccato abbia l’effetto di debolezza per l’essere legato. Non posso portarl loronessuna Redenzione, perché questa richiede la disponibilità di accogliere Me Stesso nel cuore, perché l’uomo deve credere in Me vivamente, allora Mi apre anche la porta e Mi accoglie, poi adorna la dimora del suo cuore per Me in Ricevimento, Mi lascia Essere Ospite ed egli è comunque il Mio ospite, al quale ora posso distribuire la Cena per la sua salvezza. L’amore per Me e la fede in Me gli assicura anche la Redenzione e lo libera dalla miseria dell’anima. Ma l’amore e la fede sono diventati rari negli uomini, e le loro anime si trovano in uno stato di miseria, che è sempre più difficile da eliminare, perché anche se Io Stesso discendo giù sulla Terra nella Parola, non vengo più riconosciuto, vengo molto di più respinto che accettato, quando voglio rendere felici le Mie creature e persino la Luce, che accompagna la Mia Comparsa, non viene vista, perché gli uomini chiudono coscientemente gli occhi, perché non hanno nessun desiderio per la Luce, perché si sentono meglio nell’oscurità e perciò temono una chiara Luce. Vorrei portare la salvezza agli uomini, ma non l’accettano. Vorrei offrire loro del Cibo delizioso, ma loro non sentono né fame né sete. Vorrei sfilare le catene dalle loro anime, vorrei liberarli dal loro stato legato, vorrei liberarli dalla colpa, dalla miseria e dalla violenza del Mio avversario. Ma loro non desiderano questa Libertà, rimangono volontariamente in quel potere, anche se le loro anime languono nella loro miseria. Perciò ora sta andando alla fine un tempo di Grazia. Inizia un nuovo tratto di Redenzione ma dapprima vengo Io Stesso sulla Terra, perché l’ho promesso e questo Mio Ritorno è fra poco. Coloro che Mi hanno accettato prima, li accolgo nel Mio Regno, coloro che Mi hanno tenute chiuse le loro orecchie, li lascerò sulla Terra, ma in uno stato che non desiderano, perché verranno di nuovo relegati nelle Creazioni della Terra, perché non si sono lasciati redimere, quindi rimangono legati ancora per tempi eterni. Non ho potuto portare loro la salvezza, non ho potuto avvicinarMi a loro come Salvatore e Redentore, perché non Mi conoscevano, oppure non Mi riconoscevano. Ma i Miei ora rimarranno in intimo contatto con Me, Io Stesso Sarò in mezzo a loro e provvederò ai Miei figli del corpo e dello spirito, perché la nuova Terra sarà la loro abitazione, dove si adempiono le Mie promesse, che dimoro fra loro e ricompenserò il loro amore e la loro fede, che Io donerò loro delle Beatitudini, che possano essere attivi nella Luce e nella Forza ed ora sono liberi da ogni miseria, che ora è pace fra gli uomini, perché sono di una buona volontà.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

6722 La grande Grazia di ricevere la Parola

26 dicembre 1956: Libro 72

Non potete misurare la grande Grazia che significa per voi una diretta ricezione della Parola, che l’Eterna Divinità Stessa Si china su di voi e vi dice delle Parole d’Amore e di Compassione, delle Parole d’incoraggiamento e di Conforto, Parole d’Ammonimento e della Promessa, che Io Stesso parli a voi come un padre parla ai suoi figli. Non afferrate la misura dell’Amore che questo Mio diretto Discorso vi dimostra, perché non avete nessuna comprensione, qual infinita grande distanza ci sia da voi a Me, perché Io Sono l’Essere più perfetto e vi manca ancora infinitamente molto per il vostro perfezionamento. Ma l’Amore per voi che è pure così infinito, ci lega e questo Amore vi vuole attirare sempre di più a Me, e perciò per prima cosa vi vuole aiutare per diminuire la grande distanza da Me. Perciò vi parlo, e con ogni Parola vi affluisce quindi il Mio Amore, e quando può toccare il vostro cuore, allora s’accenderà anche in voi l’amore e dato che l’Amore spinge sempre verso l’amore, vogliate anche voi giungere a Me ed Io vi vengo incontro. Ogni Raggio di Luce d’Amore che viene guidato a voi uomini sulla Terra in forma della Mia Parola, è una dimostrazione del Mio infinto Amore per voi, che non dovete respingere, ma dovete aprire il vostro cuore, affinché vi possa illuminare e riscaldare interiormente, perché se prima non accendete in voi stessi il fuoco d’amore, siete solo delle forme morte, inutili allo scopo, persino quando vi credete “viventi” sulla Terra, perché la vera Vita richiede Luce e Calore, e vi voglio donare proprio questa vera Vita tramite il Mio Raggio d’Amore, che deve accendersi in voi. Dovete giungere alla Vita, quindi dapprima siete morti e rimanete anche tali così a lungo finché l’Eterna Vita Stessa non trovi l’accesso ai vostri cuori. Ma Mi sforzo in continuazione, Io Stesso vengo a voi, busso alla porta del vostro cuore e desidero entrare, perché Io Stesso Sono la Parola dall’Eternità, Io Sono la Luce, l’Amore e la Vita. L’incommensurabile Grazia di sentire Me Stesso, dovrebbe farvi rabbrividire ed ammutolire, ma voi uomini non la potete afferrare, perché siete dei bambinelli minorenni anche se sentite la Voce del vostro Padre, ma non siete in grado di afferrare il senso delle Sue Parole in tutta la sua profondità e perciò non valutate nemmeno l’insolito Regalo di Grazia nella sua grandezza. La Parola Stessa viene a voi e sapete che la Parola è diventata Carne, che Io Stesso Sono disceso sulla Terra in un Involucro carnale, per poter parlare agli uomini che non potevano sentire la Mia Voce, ma dovevano sentire la Mia Parola, per risvegliarsi pure alla Vita. Ma anche loro dovevano lasciar penetrare la Mia Parola nel loro cuore, prima di percepire la Forza della Parola, anche loro dovevano accendere in sé l’amore, dovevano aprire i loro cuori a Me, affinché Io potessi entrare, per parlare a loro stessi. Questa Discesa sulla Terra era un’Opera di Misericordia per gli uomini, che erano caduti nella morte ed ai quali volevo donare la Vita. Ma anche quest’Opera di Redenzione non veniva afferrata in tutta la sua profondità, non veniva valutata, altrimenti avrebbe dovuto condurre alla definitiva Redenzione, perché la via verso di Me poteva essere percorsa con facilità e senza fatica. La volontà degli uomini però non era ancora disposta d’accendere in sé la fiamma dell’amore. E questa volontà non può essere costretta, ma sempre soltanto influenzata tramite il Mio amorevole Discorso. Solo la Mia Parola può procurare un cambiamento della volontà, e dato che agli uomini non rimane più molto tempo su questa Terra, Mi chino sempre di nuovo e parlo a loro, mostro loro sempre di nuovo la via che devono soltanto intraprendere, perché Io Stesso vengo loro incontro e li attiro verso il Cielo. Ma non rimane più molto tempo, e la Mia Parola risuonerà perciò sempre più insistente dall’Alto, le Mie Parole d’Amore risplenderanno sempre più infiammate e le loro scintille di Luce toccheranno comunque ancora alcuni cuori ed attizzeranno in loro un fuoco d’amore. Perciò la misura della Mia Grazia aumenta, più si avvicina la fine ed una volta sarà chiaro per tutte le Mie creature, che cosa veniva loro offerto, perché la Vita a la Beatitudine si avvicinano così tanto ad ogni uomo, il Mio Regno nella sua Magnificenza si avvicina a voi ed ognuno di voi che Mi ascolta, che Mi apre la porta del suo cuore, lo può conquistare, quando busso e chiedo d’entrare.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7001 Il Problema-Cristo – La Trinità

24 dicembre 1957: Libro 75

Tutti gli Angeli si sono chinati profondamente dinanzi al Signore, il Quale discendeva sulla Terra, perché sapevano, che con ciò cominciava un Atto di Redenzione per lo spirituale caduto, perché l’Amore di Dio Stesso veniva in Aiuto alle Sue creature che dimoravano nell’abisso. Lo spirituale rimasto con Dio nel mondo di Luce era colmo d’amore per il caduto, e questo amore diventava sempre più ardente, più riconoscevano quale Opera di Compassione doveva venir compiuta per il caduto. Loro sapevano della profonda voragine che doveva essere pontificata, affinché questo spirituale caduto potesse di nuovo giungere in Alto. Così Si è offerta un’Anima, uno Spirito d’Angelo creato primordialmente, per edificare questo ponte, che Si è offerta di prestare per i Suoi fratelli caduti la Soddisfazione a Dio come l’Eterno Amore per il loro peccato di una volta contro di Lui. L’Amore di quest’Anima verso Dio ed i fratelli dimoranti nell’abisso fu così grande, che cercava di unire ambedue di nuovo, e l’Amore, Che l’animava, Era Dio Stesso.

E quando l’Anima della Luce Si incorporava sulla Terra nel Bambinello Gesù, discese quindi l’Eterno Amore Stesso sulla Terra e così “Dio” E’ diventato “Uomo”. E l’Involucro umano doveva a sua volta spiritualizzarsi attraverso il suo cammino terreno, doveva lasciar splendere la sua Luce, che risplendeva in lei, in mezzo ad un ambiente oscuro, attraverso una Vita d’Amore doveva lasciarsi irradiare totalmente dall’Eterno Amore. Così si è svolta la Divinizzazione, che tutto nell’Uomo Gesù diventava Amore e così Gesù E’ diventato “Dio”.

La Divenuta Uomo di Dio in Gesù non può essere spiegata diversamente che l’Eterna Divinità – l’Amore – Si E’ manifestato nell’Uomo Gesù, perché Lui, come Anima di Luce discesa sulla Terra, ha formato il Suo Involucro umano attraverso l’Amore in modo, che Dio potesse prendervi dimora, cosa che in un uomo disamorevole, peccaminoso, non sarebbe stato possibile. E così il Divenire Uno di Gesù e Dio è pure da comprendere soltanto come totale Divinizzazione dell’Uomo Gesù attraverso l’Amore.

Dio ha inviato Suo Figlio sulla Terra. Queste Parole vi devono essere la dimostrazione per il fatto, che l’Anima dell’Uomo Gesù Era dall’Alto, che un supremo Spirito di Luce Si E’ offerto per una Missione sulla Terra, che però Dio Stesso, l’Eterno Amore, ha eseguito in Lui, perché l’Amore ha compiuto l’Opera di Redenzione, l’Amore ha estinto la colpa di peccato, l’Amore ha portato al caduto la Salvezza dal peccato e dalla morte. Ma per voi uomini il concetto ‘Amore’ è ancora incomprensibile, perché voi stessi non vi siete ancora formati nell’amore. E fino ad allora nemmeno la Divenuta Uomo di Dio vi sarà inafferrabile, e delle Parole non sono in grado di darvi su ciò il chiarimento, finché in voi stessi non è stato acceso l’amore e possa illuminare il vostro spirito.

Ma non dovete immaginarvi due Esseri in “Dio” e “Gesù Cristo”, non dovete parlare del “Padre” e del “Figlio” in collegamento con lo “Spirito Santo” nel senso, come vi siete immaginati finora la “Trinità di Dio”. Dio E Cristo E’ Uno, e la Forza dello Spirito risplende da questa Unità, perché fa nuovamente parte inseparabile del Suo Essere, perché Dio E’ Amore, Sapienza e Forza, qualcosa di Spirituale, che nessuno è in grado di contemplare. Ma nell’Uomo Gesù Si E’ manifestata l’eterna Divinità ed E’ diventata un Dio contemplabile per gli esseri da Lui creati. E tutti gli Angeli nel Cielo Lo glorificano e Lo lodano, Colui che Era disceso sulla Terra per Amore per tutte le sue creature, che desideravano vederLo. Ed Egli ha aperto a tutti le Porte per l’eterna Beatitudine.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7002 Il desiderio interiore garantisce il Discorso di Dio

25 dicembre 1957: Libro 75

Voi potete attingere da ogni Fonte che vi è stata aperta da Me Stesso. Vi potete ristorare e fortificare sulla vostra via della vita terrena. Ma soltanto dalla Mia fonte di Vita fluisce l'Acqua vivente, e perciò dovete sempre esaminare, quando siete invitati a nutrirvi ed a bere, non dovete accettare ovunque del nutrimento per la vostra anima, non potete sempre aspettarvi che verrete condotti alla Mia fonte, quando risuona al vostro orecchio la chiamata di andarvi a prendere la Forza; perché anche dei commercianti tengono pronte delle brocche colme, che vi offrono una bevanda soltanto per affari. Dischiudo la Mia Fonte sempre là dov'è grande il desiderio di venir fortificato da Me per la via peregrina sulla Terra. Quindi là risuona la Mia Parola nei cuori che vogliono essere ristorati, là Io Stesso parlerò agli uomini e verrà dischiuso un piccolo pozzo che presto verrà assediato da anime assetate, da uomini, che vogliono essere interpellati da Me e che sentono quindi indirettamente il Mio Discorso. Non Mi terrò mai muto, dove il cuore e l'orecchio Mi vogliono sentire, non lascerò mai andare da Me per la sua via un viandante non fortificato che fa una breve sosta, per attingere una bevanda vivificante, perché costui troverà anche certamente una Fonte che gli fa affluire l'Acqua più limpida, più pura, che ora soltanto gli dà anche la forza per continuare la sua via che conduce in Alto. A tutti voi deve bastare quest'indicazione, che il vostro desiderio per la Mia Parola vi fa anche certamente trovare una Fonte, che il Mio Amore vi ha dischiusa. Ma ci sono luoghi a sufficienza, dove viene offerta apparentemente anche la “Mia Parola”, dove dovrebbe anche risuonare la Mia Parola, ma dove non può venir promesso nulla della Mia Fonte, delle correnti della Mia Acqua di Vita, perché non esiste il desiderio per il Mio diretto Discorso e perciò non può nemmeno mai venir sentita la Mia Parola, persino quando sono le stesse parole che vi vengono offerte come “l'Acqua della Vita”. E così vi sia detto, che potete sempre bere alla Mia Fonte, quando ne avete il desiderio, di accogliere dalle Mie Mani il bicchiere che offro ad ognuno che desidera, e che perciò potete anche sentire la Mia Voce ovunque si trovi una cerchia che è di seria volontà, che Io Stesso dimori fra loro. Perché questa seria volontà garantisce anche la Mia Presenza, e dove Sono Io, Mi voglio anche manifestare. In quale modo questo avviene, dipende dal grado di maturità di questi Miei figli. Posso ispirare loro dei giusti pensieri, posso indurli a parlare e mettere ora le Parole in bocca, in modo che parlino in modo giusto e vero, cosa che è di Benedizione per i loro prossimo. Ma Io Stesso posso servirMi della bocca di un uomo per parlare tramite lui. Posso anche dettargli la Mia Parola nella penna, se è la Mia Volontà che venga diffusa. Ed ovunque scorre quindi un pozzetto, puro e limpido, è benedetto colui che vi bada, che si china e vi attinge, perché solo alla Fonte il pellegrino terreno può essere sicuro che l'Acqua sia pura da aggiunta oppure qualsiasi impurità, solo dalla Fonte ha la Forza guaritrice e purificante, e chi è preoccupato per la salute della sua anima, deve sempre cercare la Fonte, quando ha sete e desidera la fortificazione e refrigerio. Allora non avrà nulla da temere di venir provveduto scarsamente, non avrà da temere che la sua anima debba languire o abbia del danno. E nessun uomo deve credere che Io rimango in silenzio, se Mi vuole sentire, ma deve fare attenzione in quale modo Io gli parlo, perché ogni uomo è Mio figlio, appena desidera soltanto essere intimamente unito con Me. Ed Io parlo sempre al Mio figlio, ma non a coloro che si accontentano soltanto di una formalità, che aprono bensì le loro orecchie, ma non i loro cuori e che perciò non si ritrovano presso la giusta Fonte, dove viene loro offerta l'Acqua della Vita pura e limpida. Perché costoro non attingono dalla Mia Fonte dell'Amore e perciò non possono nemmeno sperimentare la dimostrazione del Mio Amore: che Io Stesso parlo a loro e somministro del Nutrimento alle loro anime, con cui guariscono e giungono alla Vita.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7003 L’Afflusso della Forza di Dio richiede la dedizione

26 dicembre 1957: Libro 75

Ognuno di voi dovrà darsi a Me, se vuole ricevere da Me la forza ed il grado della sua dedizione determina ora anche la misura della Forza che ora gli affluisce. Il vostro rapporto primordiale verso di Me vi assicura un costante affluire della Mia Forza, eravate così intimamente uniti con Me tramite l’amore che colmava tutto il vostro essere, che anche il Mio Amore irradiava costantemente attraverso di voi, che quindi vi colmava anche con la Forza e la Luce e perciò eravate incommensurabilmente beati. Da Parte Mia nulla è cambiato, cioè Io Sono pronto proprio come allora d’irradiare attraverso di voi il Mio Amore, come una volta, ma avete cambiato il vostro essere e siete diventati incapaci di accogliere il Mio Amore, oppure Mi avete prestato resistenza e perciò la Mia Forza d’Amore ha anche perduto il Suo effetto. Se ora rinunciate alla resistenza, allora anche il Mio Amore diventa di nuovo efficace e rinunciare alla resistenza significa che vi date di nuovo a Me nell’amore, come era in principio.

La vostra dedizione a Me consiste nella totale sottomissione alla Mia Volontà. Siete stati creati con una libera volontà, che una volta vi ha fatto cadere e che vi deve di nuovo far prendere la via verso di Me. Ora questa libera volontà determina il vostro pensare, volere ed agire ed attraverso la libera volontà vi sentite come creature autonome, che decidono su sé stesse, che possono formarsi la loro vita terrena secondo il proprio misurare e che perciò si sentono anche sovente abbastanza forti per affrontare la loro vita terrena. Dovete riconoscere tuttavia che non potete nulla con la vostra propria forza. Dovete sapere che solo la Mia Forza vi veniva data in forma di forza vitale, ed inoltre dovete sapere, che voi stessi potete impiegare anche erroneamente questa forza vitale, che però Uno ve la può anche aumentare illimitatamente, quando tutto il vostro volere e pensare è rivolto a questo Uno, quando vi date a Me così come siete e vi affidate del tutto alla Mia Guida, se lasciate a Me il volere e pensare.

Apparentemente questo è uno stato d’indifferenza verso la vostra esistenza terrena, che può anche venir interpretato dai vostri prossimi come indifferente verso i vostri doveri terreni. Ma vi assicuro che in Verità farò sbrigare anche questi doveri terreni per voi dai Miei Angeli, dagli esseri di Luce, affinché tutto abbia il suo regolato percorso, quando è preceduta questa intima dedizione a Me, che Mi date anche il Diritto di consegnare voi e le vostre faccende terrene a coloro il cui amore diventa ora attivo per voi, perché è la Mia Volontà. Nulla vi deve aggravare, quando avete di nuovo ristabilito il giusto rapporto di figlio con Me in cui stavate una volta. E comunque tutto si avvicina ora a voi, non vi deve opprimere, ma lo dovete consegnare fiduciosi solamente a Me, perché la minima ribellione contro ciò è già di nuovo una manifestazione della propria volontà, che dovete appunto sottomettere incondizionatamente a Me.

La dedizione a Me ha luogo quando siete in grado di staccarvi totalmente da desideri e brame di ogni genere, quando i vostri pensieri sono sempre soltanto rivolti a Me, al vostro perfezionamento spirituale ed il vostro servizio per Me ed il Mio Regno. Ma finché perseguite ancora delle proprie mete, finché siete colmi di desideri terreni oppure cercate di formare ostinatamente la vostra vita, fino ad allora la vostra volontà percorre le proprie vie, non si è ancora del tutto subordinata alla Mia Volontà, ed allora non posso nemmeno lasciar fluire nella piena misura la Mia forza in voi. Ed ora percepirete anche la mancanza di Forza nella diminuzione della forza vitale, perché altrimenti non lo conquisto del tutto per Me durante il breve tempo della vita terrena.

E così voi uomini potete giudicare da voi stessi, quale grado di maturità avete già raggiunto, se vi sentite senza forza oppure se siete totalmente compenetrati dalla Mia Forza. Quest’ultima cosa la comprenderete solamente, quando avete sperimentato una volta questo afflusso della Mia Forza, quando avete percepito una volta la Mia Vicinanza in modo che ogni debolezza cade da voi e vi sentite come rinati. Solo allora comprendete che cosa intendo sotto dedizione a Me, allora Mi loderete e glorificherete e Mi ringrazierete in eterno, che avete potuto sperimentare visibilmente il Mio Amore, che però Si deve ancora tenere indietro, finché la totale dedizione a Me non ha avuto ancora luogo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7237 La Vigilia di Natale 1958 La Nascita di Gesù

24 dicembre 1958: Libro 76

La Salvezza è venuta dall’Alto. Quante labbra pronunciano questa, e quante volte il cuore non vi partecipa in quanto l’uomo non riflette nemmeno una volta seriamente, che cosa ha da significare la Discesa di Gesù Cristo sulla Terra. Un Bambinello Era nato, la cui Anima E’ discesa dal Regno di Luce, perché in questo Bambinello Dio Stesso Si voleva incorporare. Il Bambinello Gesù Era un Uomo, nato da Maria, la Vergine, che Lo aveva concepito dalla Forza dello Spirito. L’Uomo Gesù cominciava la Sua Via terrena come ogni altro uomo, ma i fenomeni che accompagnavano la Sua Nascita non erano quelli di un uomo normale, ma indicavano al fatto, che un Involucro straordinario celava anche un Fanciullino straordinario, che doveva essere l’Involucro dell’Eterna Divinità, che poteva manifestarSi solamente in un Uomo puro, senza peccato, come Lo Era il Fanciullino Gesù. Perché Costui aveva da adempiere una Missione di un Significato così grande, che per questa anche le premesse erano insolite. Dio Stesso voleva prendere Dimora in questo Bambinello Gesù, ed ha scelto per Sé una Forma, che Era immacolata e celava anche un’Anima immacolata, nella Quale ora l’Eterna Divinità poteva prendere Dimora, per compiere l’Opera di Redenzione per l’intera umanità. Che Dio Stesso E’ disceso sulla Terra, era un’Opera ultragrande di Misericordia, perché la Terra giaceva nella più profonda oscurità e pure così tutti gli abitanti della Terra, erano dominati e torturati dal principe dell’oscurità, e languivano sotto la pressione della non-libertà nel peccato e nel tormento. E Dio sapeva di questa miseria delle Sue creature, che una volta si erano liberamente separate da Lui e, ingarbugliati in una oscurità sempre più profonda, non trovavano più nessuna via d’uscita e gridavano per un Salvatore, affinché le liberasse. Dio ha sentito la loro chiamata ed ha mandato il Suo Figlio sulla Terra, un Essere pure proceduto dal Suo Potere ed Amore, il Quale E’ rimasto nella Sua pienezza di Luce, quando i Suoi fratelli stessi si precipitavano giù nell’oscurità. L’Anima di Gesù Era dedita a Dio nell’ultragrande Amore, ma amava anche i Suoi fratelli caduti e voleva aiutarli al ritorno nella Casa del Padre, perché sapeva che soltanto nella Presenza di Dio c’era la felicità e la beatitudine e lontano da Lui miseria, tormento ed oscurità. Gesù conosceva le due situazioni ed il Suo Amore per gli infelici Lo ha mosso di offrire Sé Stesso a Dio come Sacrificio, per espiare la colpa del peccato, che era incommensurabilmente grande e non avrebbe mai potuto essere espiato dallo spirituale diventato empio. Ma un’Anima pura, senza peccato, voleva sacrificarSi per i loro peccati, per estinguere la colpa e per dare Soddisfazione alla Giustizia di Dio; perché l’Anima Era Amore. L’Amore Era Dio. Dio o l’Amore colmava l’Uomo Gesù, in modo che potesse compiere un’Opera delle più grandi sofferenze e tormenti, per via di quei fratelli caduti. E così Dio Stesso discese sulla Terra in Gesù ed assunse una Forma umana che corrispondeva a tutte le premesse, per celare in Sé l’Eterna Divinità Stessa, senza dover scomparire. Il Bambinello Gesù Era colmo d’Amore, e tutto ciò che entrava nel Suo Raggio d’Amore, veniva colmato nel cuore dal canto d’amore, di lode e di ringraziamento, perché alla mangiatoia del Bambinello venivano soltanto degli uomini, il cui cuore era puro e dedito a Dio e che perciò percepivano anche l’Amore che irradiava il Bambinello, e s’infiammavano nell’ardente amore per il Bambino Gesù. Certo, i procedimenti intorno alla Nascita di Gesù vengono solo ancora considerati come leggenda, ma chi è colmo dello Spirito di Dio, il cui spirito è risvegliato, sa anche, che tutto è Verità ciò che si è ancora conservato come sapere fra gli uomini della Nascita di Gesù. Miracoli su Miracoli avvenivano intorno al Bambino Stesso, nella natura, nel Cielo e sulla Terra e tutti gli Angeli nel Cieli piegavano le ginocchia dinanzi a Colui, il Quale Si incorporava nel Bambinello Gesù, così come anche uomo ed animale erano afferrati dal più santo timore e silenzio, quando si svolgeva il Miracolo più grande, la Divenuta Uomo di Dio in Gesù. E chi ha lo spirito risvegliato, il suo cuore pronuncerà anche convinto le parole: “La Salvezza è venuta dall’Alto.... ” Perché anche su di lui irradia lo Splendore d’Amore del Salvatore Gesù Cristo, lui fa parte di coloro per la cui Salvezza il Salvatore E’ venuto sulla Terra, lui fa parte dei redenti, per i quali è stata compiuta l’Opera di Misericordia sulla Croce, perché voleva che anche lui venisse redento dal peccato e dalla morte. E costui non parlerà soltanto con le labbra della Nascita di Cristo, nel suo cuore seguirà in pensieri tutto ciò che si è svolto in quella notte, quando la Luce del mondo E’ discesa sulla Terra, quando il Bambinello Gesù ha visto la Luce del mondo. E s’intonerà nel canto di Lode: “Pace sulla Terra e benevolenza agli uomini che sono di buona volontà.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7238 Il 1. Giorno di Natale 1958 La Nascita di Cristo

25 dicembre 1958: Libro 76

Nessun uomo può misurare la profondità dell’Amore divino che Si manifestava nel Fatto che Dio Stesso discese sulla Terra per compiere l’Opera di Redenzione per gli uomini. Aveva Compassione per l’incommensurabile colpa di peccato degli uomini, perché non la si poteva estinguere attraverso i peccatori stessi, perché l’infrazione contro l’Amore di Dio consisteva nella pienissima consapevolezza della colpa, non perché una “imperfezione” dell’essere non faceva riconoscere l’infrazione contro Dio, ma perché questi esseri stavano nella Luce più limpida e perciò riconoscevano anche Dio nel Suo Potere e nella Sua Magnificenza. Ma non Lo vedevano e perciò seguivano contro ogni miglior conoscenza colui, che presentava sé stesso come Dio e Creatore, lo seguivano, perché lo potevano vedere, anche se sapevano, che anche lui era un prodotto della Volontà del Creatore e della Forza di Dio. In questo consiste la grandezza della colpa, che gli esseri stavano nella Luce della conoscenza e malgrado ciò si sono allontanati dal loro Dio e Creatore dall’Eternità. Loro non potevano più estinguere questa grande colpa, non potevano più rendere non avvenuto il peccato, ne rimanevano aggravati ed esisteva soltanto ancora una possibilità, che Dio Stesso estinguesse la colpa, cosa che però poteva anche soltanto avvenire di nuovo nella Cornice della Giustizia divina, perché ogni colpa esige un’espiazione per poter essere estinta. Per prestare quest’Espiazione per l’umanità, Dio E’ disceso sulla Terra ed ha compiuto l’Opera di Redenzione nell’Uomo Gesù. Dio Stesso non poteva soffrire, ma Egli voleva prendere su di Sé la sofferenza, che l’umanità aveva meritata per via del peccato dell’allontanamento di un tempo da Dio. Perciò l’Uomo ha preso su di Sé questa sofferenza, nel Cui Involucro Dio Stesso Si è incorporato, l’Eterno Amore, che ora voleva portare il Sacrificio, il Sacrificio di Riscatto per la grande colpa. Un Uomo il Cui Cuore era colmo d’Amore, Si è lasciato mettere sulla Croce per l’intera Umanità, soltanto l’Amore Lo ha mosso a quest’Opera di Misericordia. Un Uomo con tutte le debolezze e paure umane ha percorso un’amara via terrena, l’Amore in Lui cresceva sempre di più, perché Dio Stesso Era in quest’Uomo e perciò sempre soltanto l’Amore determinava l’Uomo Gesù al Suo Parlare ed Agire, come anche infine l’Amore percorse l’amara via di sofferenza, soffrì e morì sulla Croce. Non era un Atto arbitrario di un Uomo, il Quale Si era sacrificato per i prossimi per un vantaggio, ma semplicemente l’Amore Lo spingeva a quest’Opera di Misericordia, perché sapeva che per loro la Via verso il Regno di Luce era e doveva rimanere chiusa, se dapprima non venivano liberati dalla loro colpa di peccato. Lui sapeva in che cosa consisteva la colpa primordiale e che non avrebbero mai potuto estinguere la loro colpa con la loro propria forza. Perciò Egli Si offerse a Dio per portare il Sacrificio d’Espiazione, per liberare i Suoi prossimi. In Verità però era l’Amore in Lui che Lo induceva a questo; era l’Eterno Amore Stesso Che quindi voleva redimere gli uomini dalla loro incommensurabile colpa, perché nell’Uomo Si celava l’Eterna Divinità in tutta la Pienezza dell’Amore. Se gli uomini comprendono in questo modo la Divenuta Uomo di Dio, che l’Eterno Amore Si è incorporato in un Uomo, Che ha preparato Sé Stesso affinché l’Eterno Amore potesse prendere dimora in Lui e che ora tutto ciò che l’Uomo Gesù ha fatto nella vita terrena, in Verità lo ha fatto Dio Stesso in Lui, che “l’Amore” determinava l’Uomo Gesù al Suo Volere, Pensare ed Agire, quindi ha bensì sofferto l’Uomo ed è morto sulla Croce, ma Dio Stesso Era in quest’Uomo, quindi Egli ha compiuto l’Opera di Redenzione per tutti gli uomini. Solo quando gli uomini comprendono, che Dio E’ l’Amore, comprenderanno anche il problema della Divenuta Uomo di Dio e capiranno, che Dio e Gesù E’ Uno, che non sono due Persone, ma la divina Unità non deve essere messa in discussione, perché l’Amore colmava l’Involucro umano, e con ciò la Forma esteriore dell’Uomo Gesù era anche la Forma visibile dell’Amore divino Stesso, che non erano degli Esseri separati, ma appunto sempre Dio Stesso. Soltanto così è da risolvere il problema della Divenuta Uomo di Dio, ma allora sarà anche facile all’uomo il riconoscere Gesù, di rifugiarsi in Lui e con l’invocazione a Lui invoca Dio Stesso, quindi Lo riconosce. La sua colpa primordiale sarà cancellata, perché Dio Stesso E’ disceso sulla Terra per questa sua colpa ed ha compiuto per lui l’Opera di Redenzione dell’Espiazione.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7239 Il cosciente distacco dall’avversario tramite Gesù Cristo

26 dicembre 1958: Libro 76

Il percorso terreno riporta a voi uomini poco successo, se non vi trovate la liberazione dalla vostra prigionia, se non diventate liberi dal peccato della ribellione di una volta contro di Me, se non trovate il Perdono tramite Gesù Cristo Che E’ morto sulla Croce per il vostri peccati. Un percoso terreno senza Gesù Cristo è invano, nel migliore dei casi l’uomo può aver conquistato sulla Terra tanta conoscenza del divino Redentore, che nell’aldilà gli è poi ancora possibile di riconoscerLo e di invocarLo per Grazia e Misericordia. Allora non gli è sbarrata la via per l’ulteriore sviluppo, ma non raggiungerà più la meta che poteva raggiungere sulla Terra. Malgrado ciò vi è ancora una grande Benedizione che gli è stato una volta guidato sulla Terra il sapere, benché non era credente e perciò è deceduto dalla Terra non redento.

Ma chi accetta con fede questo sapere, chi dispone sé stesso in modo giusto verso Gesù Cristo e con ciò stabilisce anche il giusto legame con Me, Che Sono passato sulla Terra nell’Uomo Gesù per via dell’umanità empia, può quindi già trovare il Perdono sulla Terra, può già essere redento sulla Terra da peccato e morte e la sua morte corporea è poi solo ancora una conclusione della sua vita su questa Terra, ma contemporaneamente l’entrata nella Via che dura in eterno. Ed allora anche la vita terrena è stata di successo, perché l’uomo ha di nuovo cercato per propria spinta l’unificazione con Me, dal Quale si è una volta separato nella libera volontà, in cui consisteva il peccato primordiale, la caduta da Me ed il precipizio nell’abisso come seguito della Mia entità prima creata, della portatrice di Luce, che si è posta contro di Me nell’arroganza, che voleva dominare sull’esercito degli esseri spirituali, che erano sorti dalla sua volontà sotto l’utilizzo della Mia Forza.

Quindi dissolve questo legame quell’uomo che si rivolge di nuovo a Me in Gesù e con ciò è di nuovo entrato nel giusto rapporto con Me. Per questo scopo gli è stata data la vita terrena e perciò la vita terrena deve anche essere condotta secondo lo scopo, cioè in modo che l’uomo viva nell’amore, attraverso la vita nell’amore giunge alla Luce della conoscenza, in questa Luce riconosce Gesù Cristo come il divino Redentore e tramite Gesù Cristo prende ora la via verso di Me. Io Stesso Mi Sono incorporato nell’Uomo Gesù per procurarMi l’accesso a voi, per liberarvi da quel potere che vi ha portato alla caduta, che vi vuole rovinare ed al quale dovete sfuggire per diventare di nuovo beati.

Ma se l’uomo non vive nell’amore, allora difficilmente riconoscerà e vorrà credere nella Missione dell’Uomo Gesù. Ed è comunque di Benedizione, quando viene a sapere di Lui, quando non gli rimane sconosciuto la Vita e l’Agire di Gesù sulla Terra, perché anche nella vita nell’aldilà gli viene portato l’annuncio di Gesù Cristo e la Sua Opea di Redenzione. Anche nel Regno dell’aldilà Mi prendo Cura di coloro che non sono redenti e poi è di Benedizione, se sanno di Lui ed ora anche là possono prendere di nuovo posizione verso questo sapere. Ma la loro libera volontà rimane intoccata anche nel Regno dell’aldilà, perché l’anima stessa si deve decidere, deve di nuovo cercare liberamente il legame con Me in Gesù Cristo, lei stessa Lo deve chiamare e chiedere la Redenzione.

E perciò sulla Terra Gesù Cristo non può Essere annunciato con abbastanza fervore, dato che si tratta della salvezza di innumerevoli anime che sono ancora aggravate dal peccato primordiale e decedono anche sovente dalla vita terrena con questo peso. E persino quando non vogliono credere, un buon annunciatore può procurare in loro un ritorno, che nel Regno dell’aldilà crea loro già un alleggerimento e li può guidare più rapidamente alla conoscenza. Perché non esiste nessuna Redenzione dal peccato e dalla morte senza Gesù Cristo, e la vita terrena è stata vissuta secondo lo scopo solamente, quando l’uomo Lo ha trovato ed ha ottenuto da Lui il Perdono della sua colpa, allora può entrare liberato nel Regno spirituale, perché è di nuovo unito con Me, come era in principio.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7485 Natale

24 dicembre 1959: Libro 79

Tutti gli Angeli nel Cielo giubilavano e gioivano, quando Sono disceso sulla Terra, per redimere gli uomini. Loro sapevano che i loro fratelli caduti erano perduti in eterno senza salvezza, se Io non Mi fossi impietosito di loro, se Io non avessi cercato e trovato una via, sulla quale potevano di nuovo ritornare a Me. Ed erano beati al pensiero, di sapere di nuovo salvi i loro fratelli caduti dopo un tormento infinitamente lungo dell’essere legato dal potere opposto. Ho avuto compassione per l’umanità che non era capace di liberare sé stessa da quel potere, che aveva assolutamente bisogno di Aiuto, un Salvatore, che estingueva la loro grande colpa, che compiva l’Opera d’Espiazione per l’umanità, che non ne era capace. Ed ho inviato il Mio Figlio sulla Terra. Io Stesso discesi sulla Terra, per redimere gli uomini, e lo dovevo fare in una forma umana, nella quale Io Stesso ho preso dimora, per compiere come “Uomo” questa Opera di Redenzione, perché Io non potevo soffrire come “Dio”. Quindi non avrei nemmeno potuto espiare la colpa, che ostruiva agli uomini la via verso la beatitudine. Per questo motivo venne nel mondo il fanciullino Gesù, nel quale si celava un’Anima di Luce, che ora Mi preparava una dimora umana in un luogo, che potevo prendere come soggiorno, per compiere l’Opera della Redenzione per l’umanità. Tutti gli Angeli nel Cielo Mi giubilavano quando entrai nell’involucro del fanciullino Gesù, quando Mi Sono chinato alla più profonda bassezza ed il Mio Spirito divino colmava totalmente il fanciullo Gesù, in modo che già alla sua Nascita avvenivano dei Miracoli della specie più diversa. Ogni avvenimento nella natura e nel Bambinello stesso indicava la straordinaria missione, che questo Bambinello aveva da compiere, e coloro che erano intorno a Lui, riconoscevano anche la Luce che splendeva da Lui; loro sapevano che era una Luce che veniva dall’Alto e che risplendeva chiaramente. E loro Mi ringraziavano sulle loro ginocchia, che avevo mandato loro il Salvatore, che doveva liberarli dalla miseria più grande. Perché coloro che Mi erano dediti nell’amore, percepivano anche la loro miseria spirituale in mezzo al mondo disamorevole, che era il regno del Mio avversario. Ed in mezzo a questo mondo peccaminoso Mi Sono incorporato, e Mi dovevo affermare come Uomo Gesù in mezzo a questo mondo. Doveva limitare la Mia Pienezza di Luce ed adeguare la Mia Anima alla sfera, nella quale aveva preso dimora. Dovevo rinunciare per così dire alla “Luce”, ma non ho rinunciato all’ “Amore” in Me, che divampava ultraforte per i fratelli sofferenti, che erano caduti nell’abisso. E questo Amore era la Forza in Me, che Mi serviva, per poter compiere l’Opera di Redenzione come Uomo. L’Amore Mi ha fatto discendere sulla Terra, e l’Amore Mi spingeva a spiritualizzare totalmente il Mio Corpo, in modo che Corpo, Anima e Spirito diventavano Uno e così potevano seguire del tutto l’Amore divino, Che Si celava in Me, che aveva scelto come dimora il Mio Corpo, per soffrire e morire come Uomo per l’umanità peccaminosa, per eliminare la sua colpa e di aprire di nuovo la Porta nel Regno di Luce, che era chiusa a causa della caduta da Me e rimaneva chiusa per ogni entità caduta, fino al giorno della Mia morte sulla Croce, della grande Opera di Redenzione, che apriva di nuovo le Porte e liberava la via nella Casa del Padre, a Me ed alla Vita Eterna.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7486 La responsabilità nella vita terrena

25 dicembre 1959: Libro 79

Vi trovate già in una Altura insospettata, quando percorrete la via sulla Terra, misurato all’abisso, nel quale vi siete trovati dopo la vostra caduta, dopo il vostro precipizio giù nell’oscurità più profonda. Da parte vostra sono davvero soltanto più da percorrere pochi passi, misurato alla via infinitamente lunga, che avete già alle spalle. E’ soltanto ancora un breve tratto di via da fare per voi, per essere arrivato alla meta, che vi è posta dall’Eternità: poter soggiornare come figlio di Dio nella Mia più vicina Vicinanza, poter godere le Magnificenze del Cielo in tutta la beatitudine, di essere unito con Me nel più intimo, com’era in principio. Vi trovate poco prima della vostra perfezione, quando potete gioire della Grazia dell’ultima incorporazione come uomo, e dopo una breve prova di volontà potete entrare in quel Regno della Meraviglia, che Io vi ho promesso con le Parole: “Ciò che nessun occhio d’uomo non ha mai veduto e nessun orecchio d’uomo non ha mai udito, è quello che Io ho preparato per coloro che Mi amano.... ” Voi potete raggiungere la vostra ultima meta in questa vita terrena soltanto breve, misurato a quel tempo che avete già passato. Ma potete anche di nuovo cadere inabissalmente, potete di nuovo ritornare nei luoghi, che dall’Eternità avete lasciato con il Mio Aiuto, per percorrere la via verso l’Alto. Se vi immaginate questo, che il lungo percorso del vostro sviluppo antecedente può essere stato invano, che dovete ancora una volta rifare il percorso durato delle Eternità, se v’immaginate che vi giocate il Mio Regno con la sua Magnificenza, soltanto per via di brevi godimenti corporei, allora un grande sentimento di responsabilità dovrebbe farvi tendere con doppio fervore per raggiungere la vostra meta ancora sulla Terra. Dovete fare di tutto, per conquistarvi il Mio Regno con la sua Magnificenza, per sfuggire alla sorte di una Nuova Rilegazione e di concludere il vostro percorso di sviluppo, che vi liberiate dalla forma e che possiate entrare come essere di Luce nel Regno dell’aldilà. Solo pochi passi sono ancora da fare, e ce l’avete fatta. Raccoglietevi ancora tutta la forza e non fate in modo che dobbiate pentirvi della difficile saluta, seguite le Mie Parole, fate tutto ciò che vi dico, cercate di adempiere la Mia Volontà, e Mi sarete eternamente grati, che vi ho fatto pervenire questo serio Ammonimento sempre e sempre di nuovo, per salvarvi da una ripetuta caduta nell’abisso. Io vi parlo sempre continuamente e cerco di svegliare in voi il sentimento della responsabilità, vi lascio pervenire sempre e continuamente la Forza mediante la Mia Parola, il Mio Amore si sforza sempre per aiutarvi verso l’Alto, che percorriate l’ultimo breve tratto di via con il Mio Sostegno, che non diventiate troppo deboli, per completare il vostro percorso di pellegrino. Vi conduco sempre di nuovo ad una Fonte, dove potete attingere la Mia Acqua della Vita, affinché vi procuriate Forza e Vigore sulla vostra via da pellegrino. Vi presento sempre di nuovo davanti agli occhi lo stato atroce di una Nuova Rilegazione, soltanto per spronarvi a perseguire la vostra meta, a stabilire il legame con Me ed osare al Mio Fianco l’ultima breve salita, che certamente non è inutile, ma vi conduce davvero alla meta, se soltanto aspirate seriamente a questa meta. Io non voglio, che il vostro cammino terreno sia stato inutile, che possiate presto rallegrare della pienissima libertà nella Luce e nella Forza. Io voglio, che ritorniate a Me come figli Miei, che desideriate di tutto cuore di sfuggire all’abisso e di appartenere a Me, i Cui figli siete poi divenuti, quando avete superato l’abisso. Io voglio di nuovo sapervi beati, che creiate nella Luce, nella Forza e nella Libertà, Io voglio che adempiate la vostra destinazione, che vi è stata assegnata dal principio, che però premette il vostro cambiamento da “creatura” a “figlio”, che ora nella vita terrena dovete completare. Per questo Io parlo continuamente a voi e vi ammonisco di ascoltare la Mia Voce. E vi inseguirò con il Mio Discorso fino alla fine, perché Io non voglio, che le Mie creature siano infelici. Io voglio, che diventino e rimangano beati eternamente.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7487 La Grazia del diretto Discorso di Dio

26 dicembre 1959: Libro 79

Vi viene data l’ultragrande Grazia che Io Stesso Mi chino a voi e vi parlo, come un figlio viene interpellato dal padre suo, ma non potete afferrare nel suo valore questa grande Grazia. Cogliete il Mio Discorso come qualcosa di naturale e non vi rendete conto della grandezza del Dono di Grazia che potete cogliere giornalmente dalla Mia Mano. E non lo potreste nemmeno sopportare, se afferrereste il significato più profondo del Mio Discorso, perché state ancora in una sfera molto terrena e non entrate in collegamento con il Regno spirituale, benché il Mio Amore vi crea questo legame. Perché per poter sentire il Mio Discorso, dovete essere uniti con Me, perché voi stessi stabilite questo legame nella libera volontà, per cui Io Mi chino a voi e vi parlo, che premette però una libera dedizione a Me. Ed allora si svolge un Miracolo del Mio Amore, Mi potete sentire, potete sentire il Mio Discorso e sentire sempre l’Amore del vostro Padre nel Cielo, che Si manifesta a voi nel modo che vi parla. Perché le Mie Parole sono anche Parole d’Amore e di Misericordia, Parole di Preoccupazione per voi e da ciò procedono Parole di urgente Ammonimento ed Avvertimento, perché il Padre Si preoccupa dei figli Suoi e li vuole aiutare in ogni tempo. Voi uomini dovete camminare sulla Terra nella Mia Volontà; e se lo fate, allora adempite anche i Miei Comandamenti dell’amore per Dio e per il prossimo e riceverete la Forza nella forma più diversa, ed allora potrò anche parlarvi e trasmettervi direttamente la Mia Forza. E per esortarvi sempre di nuovo all’adempimento della Mia Volontà, vi parlo e vi annuncio personalmente la Mia Volontà. Finché posso parlare ai figli Miei, finché Mi aprono orecchio e cuore, quando voglio parlare a loro, fino ad allora è ancora possibile il diretto apporto di Forza di cui voi uomini avete così urgentemente bisogno. Perché senza aiuto non potete procedere verso l’Alto, vi muoverete sempre soltanto sulla Terra piana, perché la meta è in Alto ed è questa che dovete raggiungere. Perciò vi parlo dall’Alto, affinché solleviate i vostri occhi a Me, affinché Mi vediate e tendiate alla Meta che Io Stesso voglio Essere per voi. E perciò dapprima voglio conquistare il vostro amore, attraverso il Mio Discorso voglio accendere questo amore in voi e poi dovete lasciare tutto dietro a voi e poi volete ascoltare solo ancora Me per il tempo e per l’Eternità. Voglio conquistare il vostro amore e perciò vi parlo, perché nelle Mie Parole dovete sentire il Mio Amore e corrisponderlo nei vostri cuori, finché il cuore non è del tutto colmato con l’amore ed Io Stesso posso prendervi dimora per rendervi eternamente felici. Il Mio infintio Amore Si manifesta tramite la Mia Parola che Io guido sempre di nuovo a voi, attraverso la quale vi voglio conquistare, che vi deve rendere felici nel tempo e nell’Eternità e guidarvi a Me, il Quale Sono la Parola dall’Eternità. Voglio sempre di nuovo parlare a voi persino, quando non potete afferrare la grandezza di questo Dono, ma una volta saprete che cosa ha significato per voi l’apporto della Mia Parola. E beato chi l’ha accettato, che l’ha ascoltato e messo in pratica, beato colui che accetta la Mia Parola e la muove nel cuore. Perché sperimenterà la sua Benedizione ancora finché vive sulla Terra, verrà afferrato dal Mio Amore che non lo lascia più, e si unirà costantemente con Me, finché non si piò mai più di nuovo separare da Me, finché non è inesprimibilemnte beato nel costante legame con Me. Perciò cercate di immaginarvi il profondo Amore del Padre vostro, il Quale manda sempre di nuovo la Sua Parola sulla Terra, il Quale vi parla sempre di nuovo per conquistre il vostro cuore, Che Si china al più piccolo e più basso, per renderlo beato attraverso la Sua Parola. Ascoltatela, muovetela nel vostro cuore e vivetela fino in fondo, e sperimenterete sempre di più l’Amore del vostro Padre, Egli toccherà i vostri cuori e questi corrisponderanno il Suo Amore, verrete a Me nella libera volontà e vi unirete con Me e sarete e rimarrete beati eternamente.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7780 La Luce discese sulla Terra

24 dicembre 1960: Libro 81

Il mondo giaceva legato. Comprendetelo, non poteva liberarsi dalla catena di Satana nessun uomo che passava sulla Terra, che viveva nel mondo di Lucifero, che celava lo spirituale legato. Li teneva legati ed egli non li avrebbe nemmeno liberati in eterno, perché in lui non c’era nessun amore, in lui c’era l’odio e la ribellione contro di Me Che Sono l’eterno Amore e dal Quale egli stesso era proceduto. Il mondo giaceva legato e per questo Sono disceso Io Stesso sulla Terra, per sciogliere questi legacci, per far saltare le catene, per aiutare lo spirituale caduto per giungere di nuovo in Alto, per salvare gli uomini dal suo potere. Che Io Sia disceso sulla Terra era un’Opera della più grande Misericordia, perché gli uomini erano in questo stato d’infelicità per propria colpa, perché una volta lo avevano seguito liberamente. Si trovavano nell’oscurità e nessun lumino avrebbe trovato accesso a questo spirituale caduto, se Io non Mi fossi impietosito e non gli avessi acceso una Luce, per indicare loro la via che conduce a Me, per il ritorno al loro Padre, Che avevano lasciato una volta liberamente. Per questo la Luce Stessa è discesa sulla Terra. L’Eterna Luce Si E’ incorporata in un Bambinello per iniziare la via come Uomo su questa Terra ed il Bambinello Gesù divenne il Mio Involucro. Era la forma umana della quale Mi servivo, per compiere l’Opera di Redenzione, per vincere il Mio avversario nella lotta aperta e togliergli quelle anime che avevano la volontà ed il desiderio di ritornare a Me. Ho pagato per queste anime il prezzo di riscatto, ho dato la Mia Vita sulla Croce, li ho riscattati dal Mio avversario con il Mio Sangue. Ho iniziato quindi la via terrena come Uomo con la nascita del Bambino Gesù, che si svolgeva già in modo insolito, perché quest’Uomo Gesù aveva anche da compiere una Missione insolita: servire Me Stesso come Involucro, perché l’umanità empia non Mi avrebbe potuto sopportare nella Mia Pienezza di Luce e perciò la “Luce dall’Eternità” Si doveva avvolgere. Ciononostante, già il Bambino Gesù irradiava una insolita Luce, ma visibile soltanto a coloro che attraverso un cammino di vita nell’amore erano in grado di sopportare la Luce e che perciò venivano anche ammessi nella Mia Vicinanza, perché sapevo chi possedeva questa maturità interiore ed ho attratto a Me i pochi uomini che ora Mi adoravano come Bambinello nella mangiatoia come il loro Re, perché le loro anime semplici Mi riconoscevano e Mi adoravano. La Mia Nascita si svolgeva nel nascondimento, perché la Pienezza di Spirito, che irradiava attraverso il Bambinello Gesù alla Sua Nascita, permetteva gli avvenimenti più meravigliosi (miracolosi) e così alcuni pochi potevano riconoscere, che si adempivano gli annunci di molti profeti, che preannunciavano il Messia, il Quale doveva portare la Salvezza agli uomini nella miseria più profonda. Coloro che credevano ancora in un Dio ed i cui cuori erano volonterosi d’amare, attendevano il loro Messia con nostalgia, ed a loro si esaudivano le loro speranze attraverso la Mia Nascita. Ma non sapevano che Io Stesso Ero disceso sulla Terra, non sapevano che il loro Dio e Creatore giaceva davanti a loro nella mangiatoia, benché fossero afferrati da un santo brivido e tutto il loro essere veniva spinto verso il Bambinello, Che giaceva nella mangiatoia, perché dal Bambinello splendeva loro incontro il Mio Amore, che toccava i loro cuori. La Mia Missione cominciava con il distribuire Amore per risvegliare negli uomini l’amore corrisposto. Ho preso su di Me la vita come Uomo, Mi Sono adeguato a tutte le leggi della natura, ho percorso coscientemente una via terrena, la cui meta era stata sofferenza e morte sulla Croce. Ed anche se a volte il Mio Spirito irrompeva e Si manifestava, non avevo nessun altro vantaggio sugli altri uomini, perché dovevo cercare di vincere tutto il non-spirituale che Mi opprimeva, proprio com’è posto il compito a voi uomini, perché volevo vivere per voi la Vita d’Esempio, che corrispondeva alla Volontà del Padre Che Era in Me. Dovevo formare e spiritualizzare anche il Mio Corpo carnale in modo che l’Eterno Amore poteva prendervi dimora. Il Mio cammino terreno Me ne dava costantemente l’occasione, dato che ho percorso la Mia Vita come “Uomo”, perché tutti voi uomini dovete seguire il Mio Esempio e preparare il vostro corpo ad un vaso per lo Spirito divino, come quindi ho dovuto fare anch’Io e l’ho fatto nell’Infanzia e negli anni della Mia vera Attività d’Insegnamento. Ed il Padre ha preso dimora nell’Uomo Gesù, Che Si E’ formato in modo che Mi serviva da dimora, che quindi Io come l’Uomo Gesù Ero “Colmo dello Spirito”, che insegnavo ed operavo Miracoli, perché il Padre Stesso Era in Me, cosa che può raggiungere ogni uomo, se soltanto ha la serissima volontà di servire come vaso allo Spirito divino, nel quale Egli Si può effondere ed allora è capace anche ogni uomo di liberarsi dai legacci dell’avversario, perché appena è entrato in contatto con Me in Gesù Cristo, Io Stesso sciolgo le catene e lo libero, perché Sono passato sulla Terra per liberare gli uomini, ho portato agli uomini la Luce, che ora trovino anche la via e la possano percorrere, che riconduce a Me, di ritorno nella Casa del Padre.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

7781 L’Opera di Salvezza di Gesù Cristo

26 dicembre 1960: Libro 81

Il ritorno a Me era garantito mediante la Mia Opera di Salvezza. Una volta tutto lo spirituale potrà rimanere di nuovo con Me, tutti gli esseri una volta proceduti da Me verranno di nuovo irradiati dal Mio Amore, come era in principio, perché con la Mia morte di Sacrificio sulla Croce ho fatto il ponte dall’abisso verso l’Alto, dal regno dell’oscurità al Regno della Luce e della Beatitudine. – Mediante la Mia morte sulla Croce è stata estinta la grande colpa che separava tutti quegli esseri da Me che hanno seguito il Mio avversario nell’abisso. Fino alla Mia Venuta sulla Terra, fra gli uomini e ME esisteva un crepaccio insuperabile che loro stessi avevano creato, che però loro stessi non potevano più superare perché erano troppo deboli, perché il peso del peccato li schiacciava a terra e venivano anche ostacolati dal Mio avversario nel fare delle mosse per superare quel crepaccio. E così ho edificato un Ponte, mentre Io Stesso Sono disceso sulla Terra ed ora ho estinto la grande colpa, caricando il peso del peccato sulle Mie Spalle e con ciò ho percorso la via verso la Croce. Quello che prima era impossibile, ora è diventato possibile: che gli uomini di buona volontà si uniscano a Me e percorrano la via della croce; che si attengano soltanto a Me e non Mi lascino più, che vogliano appartenere a quelli per i quali Io Sono morto sulla Croce e che ora trovino il totale perdono della loro colpa e che possano di nuovo ritornare da Me, nel Regno della Luce. Non ho lasciato gli uomini soli nella loro miseria, ho dato loro l’Aiuto, Mi Sono celato nell’involucro di un Uomo ed ho compiuto in quest’Uomo Gesù ora l’Opera di Salvezza, perché volevo tracciare la via che conduce dall’abisso di nuovo in Alto. Il Mio cammino terreno era fino alla Mia morte un cammino nell’Amore, perché agli uomini mancava l’amore, e per questo l’ho vissuto d’esempio per loro, perché soltanto l’amore è salvifico, perché l’Amore è la Legge dell’eterno Ordine e perché, chi vuole ritornare a Me, deve irrevocabilmente modificare il suo essere in amore, per potersi di nuovo unire con Me, Che Sono Io Stesso l’Amore. Quindi è stato fatto un ponte dal Regno della Luce alla Terra, quando Io Stesso Sono disceso sulla Terra. E tutti voi uomini dovete camminare su questo ponte per giungere di nuovo da Me, Che fino allora Sono stato irraggiungibile per voi a causa della vostra propria colpa ed il Mio Amore ha cercato una via d’uscita, ha di nuovo cercato di stabilire il collegamento tra voi e Me, che era stato interrotto da voi.

26.12.1960 E così ho trovato una via: Il Mio Amore Stesso ha estinto la colpa ed ha liberato la via del ritorno a Me. Ora è stato creato un collegamento dal Regno della Luce alla Terra, perché un’Anima di Luce è discesa sulla Terra, nella quale Io Stesso potevo incorporarMI; perché quest’Anima ha rivestita la carne, è nato l’Uomo Gesù che ha fatto il percorso sul quale voi potete giungere nel Regno di Luce e poi è compiuto il vostro ritorno a Me Il Mio Amore ha costruito per voi questo ponte, perché il Mio Amore è entrato in questo involucro ed ha fatto per voi la via verso la Croce, cioè ha estinto l’incommensurabile colpa che ha comportato la vostra caduta da Me, la quale ha creato il crepaccio insuperabile tra il Regno della Luce e della tenebra. Il Mio Amore per voi è illimitato, e vuole anche riconquistare voi, le Mie creature. Ma la Mia Giustizia non ha permesso che vi accogliessi di nuovo senza che fosse estinta la vostra colpa. E così il Mio Amore ha assunto l’estinzione della colpa, un “Uomo” ha portato per voi il Sacrificio di penitenza ed in quest’Uomo Ero Io Stesso. Quello che non era possibile prima della Mia morte sulla Croce, è stato reso possibile mediante la morte sulla Croce: che voi potete di nuovo avvicinarvi a Me, che voi potete di nuovo ritornare nella vostra Patria, nel Regno di Luce, dove potete di nuovo creare nella Luce, Forza e libertà come in principio. Ora la via verso Me è di nuovo libera, ora potete lasciare indietro la vostra colpa sotto la Croce, potete consegnarvi all’Amore e Grazia di Gesù, vostro Salvatore, perché Egli vi apre ora la Porta della Beatitudine, al Regno di Luce. Ma anche questa vostra Salvezza è una faccenda della vostra libera volontà, altrimenti tutto lo spirituale potrebbe trovarsi di colpo di nuovo nel Regno della Luce, ma allora non sarebbe raggiunta la Mia Meta di istruirvi a figli. – Voi dovete prendere la via verso la Croce nella libera volontà, dovete chiedere il perdono del vostro peccato nella libera volontà e nella libera volontà desiderare la vostra Salvezza e venire da Me Stesso in Gesù Cristo. Ed allora vi verrà data anche la Salvezza – e ritornerete di nuovo e verrete gioiosamente accolti da Me, vostro Padre, Che Egli Stesso E’ disceso sulla Terra per salvarvi.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8068 L’Eterna Luce E’ discesa sulla Terra

25 dicembre 1961: Libro 85

Quello che serviva a voi uomini nell’oscura notte, ve l’ho portato Io quando Sono disceso sulla Terra: una Luce, che doveva illuminarvi la via verso di Me, di ritorno nella Casa del vostro Padre. Ho inviato il Mio Figlio sulla Terra, un’Anima di Luce, che risplendeva chiaramente e che ha percorso la via come Uomo sulla Terra, che da Bambinello Gesù ha iniziato la via terrena, Che poi è finito sulla Croce, affinché voi uomini aveste potuto diventare beati. Un’Anima di Luce è discesa nell’oscuro regno del Mio avversario ed in quest’Anima di Luce Mi Sono incorporato Io Stesso, perché l’Uomo Gesù Mi ha attirato con tutta la potenza come l’Eterno Amore, perché Egli ha accolto Me Stesso nel Suo Cuore, che era colmo d’Amore per Me ed i Suoi prossimi. Nel Bambinello Gesù si celava un’Anima di Luce, che ha bensì dato la sua Luce, perché come Uomo Gesù doveva soggiornare fra gli uomini, il Quale però era anche pieno d’Amore e non rinunciava a questo Amore, ma lo ha accresciuto, in modo che era colmo della Forza d’Amore ed operava Miracoli ed ha insegnato in tutta la Sapienza sulla Terra. Egli era un Uomo, perché la Missione dell’Uomo Gesù era di insegnare ai Suoi prossimi la via che conduceva a Me, al Padre e di precedere loro questa via, di condurre Lui Stesso una vita nell’amore, che da sola riporta a Me gli uomini, Che Io Stesso Sono l’Amore. Ma questo si è svolto secondo la Legge, veniva vivificato un corpo umano con un Anima. Ma la Sua Anima era un’Anima di Luce. Ciononostante come Uomo era esposta alle stesse tentazioni, come ogni altro uomo. Ma dato che l’Anima di Gesù era colma d’Amore, questo Amore le dava anche la Forza di resistere alle tentazioni, aveva rinunciato alla Luce, cioè l’Uomo Gesù all’inizio del Suo cammino terreno era come ogni altro uomo senza sapere, ma l’Amore in Lui illuminava molto presto il suo Spirito, l’Amore in Lui risplendeva presto nella Luce più chiara, in modo che Gesù ha riconosciuto la grande miseria dell’umanità ed anche la sua causa, che era da ricercare nel peccato primordiale dell’umanità. Gesù aumentava sempre di più nella Sapienza e Forza, perché l’Amore lo colmava sempre di più, perché stava nel più stretto legame con Me e la Mia Luce d’Amore Lo poteva totalmente irradiare. Ed ora Egli irradiava di nuovo la Luce, Egli istruiva gli uomini nella Sapienza, operava Miracoli grazie al Suo Potere, che era motivato nel Suo grande Amore. L’Uomo Gesù Si è spiritualizzato durante il Suo cammino terreno, perché il Suo Amore ha portato a compimento la condizione che il Suo Corpo si sottoponesse volontariamente al desiderio dell’Anima, perché il Corpo e l’Anima tendevano sempre allo stesso: di aiutare gli uomini nella loro miseria, di essere attivi in modo salvifico spiritualmente e terrenamente. Egli guariva gli ammalati, perché voleva dimostrare agli uomini anche la Forza dell’Amore e manifestarla sensibilmente a loro dapprima in modo terreno, per poi anche conquistarli per Sé, che accettavano la Sua divina Dottrina dell’Amore e si sforzavano, di seguirLo sulla via dell’Amore. Ma gli uomini stavano ancora nel potere del Mio avversario, che non voleva lasciarli liberi e che li indeboliva in ogni modo nella loro volontà. E l’Uomo Gesù voleva spezzare questo potere dell’avversario, voleva vincerlo con la Mia Forza, perché l’Amore in Lui era ultrapotente, e con questo Amore costringeva Me sempre di più alla Manifestazione del Mio Amore, Egli Mi attirava come “l’Eterno Amore” a Sé, e così Io Ero in Lui ed in questa intimissima Comunione con Me l’Uomo Gesù ha compiuto l’Opera di Redenzione, cioè Egli ha sopportato le più grandi sofferenze e tormenti, perché l’Amore in Lui, Io Stess, Gli ha dato la Forza per quest’Opera di Redenzione. Quindi Egli ha condotto la lotta come Uomo contro il Mio avversario, e mediante la Sua morte sulla Croce ha conquistato la Vittoria su di lui e sulla morte. Quello che non era possibile prima per gli uomini, di separarsi dal suo potere, è diventato per loro possibile dopo l’Opera di Redenzione. Il Salvatore, il Quale Era disceso sulla Terra, ha portato agli uomini l’Aiuto in questa grande miseria, ma questo poteva avvenire soltanto tramite “l’Amore”, e questo Amore Ero Io Stesso. Che “l’Amore” scegliesse per Sé una Forma, era necessario per via degli uomini, perché ora dovevano riconoscere in Gesù Colui, nel Quale Si E’ manifestata la Pienezza divina, perché Io Stesso non potevo essere visibile agli uomini e perciò Mi dovevo servire di un Involucro. E che questo Involucro potesse offrirMelo soltanto un’Anima di Luce, era nuovamente spiegabile, perché non avrei potuto prendere dimora in un’anima impura. Inoltre l’Involucro umano doveva precedere agli uomini la via sulla Terra, che Io ho iniziato in Gesù. E perciò l’Uomo doveva essere appunto costituito nel modo Suo, come era fatto ogni altro uomo, altrimenti gli uomini non avrebbero potuto seguirLo. Ma gli uomini hanno sempre a fianco come Aiutante il divino Redentore Gesù Cristo, mentre l’Uomo Gesù ha approfittato soltanto della Forza dell’Amore, che però Lo colmava totalmente, in modo che quindi “l’Amore” ha compiuto l’Opera, che significava per gli uomini la Redenzione dal peccato e dalla morte. Io cerco sempre di nuovo di svelare a voi uomini questo Mistero, ma lo potete afferrare in tutta la sua profondità, quando voi stessi vi siete cambiati nell’amore. Allora si farà Luce anche in voi, allora la divina Luce d’Amore vi irradierà di nuovo, com’era in principio, e sarete beati.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8362 Messaggio di Natale 1962

25 dicembre 1962: Libro 88

Io Stesso Sono venuto da voi, perché avete bisogno di Me nella vostra grande miseria spirituale. Sono disceso sulla Terra, Sono entrato nel regno dell’oscurità ed ho portato una Luce chiaramente splendente, perché Io Stesso Ero la Luce dall’Eternità, Che irradiava costantemente il Suo Splendore nell’oscurità. E perciò ho assunto la Figura di un Uomo, perché solo Io come Uomo ho potuto compiere ciò che significava per voi la Salvezza dalla grande miseria. E quest’Uomo Era il Bambinello Gesù Che vi Era nato nella Santa Notte. Perché questo Bambinello Era stato generato dalla Mia Potenza ed Amore puro e senza peccato e perciò accoglieva anche in Sé Me Stesso come l’Eterno Amore. La Sua Anima Era dalla Luce Che Mi poteva anche servire come Dimora, perché Mi potevo celare solo in un Vaso puro, perché altrimenti il Mio Amore non avrebbe potuto irraggiare nella Sua chiara Luce. Il Bambinello Era colmo dello Spirito d’Amore, perché la Sua Anima ha portato l’Amore sulla Terra. Era uno Spirito Ur non caduto, Che non Si E’ chiuso all’Amore Stesso Che irraggiava Lui da Me costantemente. E questo Amore non ha rinunciato a questo Spirito Ur, quando Si E’ incorporato nel Bambinello Gesù, rasolo smorzato la Sua raggiante pienezza di Luce, per non irraggiare gli uomini con una Forza di splendore che non avrebbero sopportato per via del loro stato imperfetto. Ma alla Sua Nascita avvenivano cose insolite, gli uomini che erano colmi d’amore, davano la dimostrazione che il Messia promesso Era venuto nel mondo. Ma solo pochi Lo riconoscevano ed il Bambinello Gesù ha iniziato il Suo percorso terreno come ogni altro uomo, perché la Missione che aveva da compiere, non doveva per nulla esercitare una costrizione di fede sugli uomini, perché Lui (Gesù) doveva indicare loro solo la via che ogni uomo deve prendere per salire dall’abisso alla Luce. Ma l’Amore agiva a volte ultrapotente nel Bambinello Gesù, perché l’Amore Ero Io Stesso, Che avevo quindi scelto l’Involucro umano per compiere la più grande Opera di Misericordia per l’umanità empia, che però poteva prestare un Uomo Che Era capace di soffrire, per espiare la colpa primordiale della caduta degli esseri da Me. Io Stesso discesi sulla Terra e Mi Sono incorporato in un’Anima di Luce, che voleva percorrere liberamente il cammino terreno, per servire Me Stesso come dimora. (25.12.1962) Già molto tempo prima era annunciato agli uomini il Messia attraverso veggenti e profeti e gli uomini, che Mi erano ancora devoti nell’amore, aspettavano Lui con nostalgia ed erano costoro che Lo riconoscevano presto nel Fanciullo Gesù, che riconoscevano la Sua insolita Sapienza e sapevano, che Io Lo avevo mandato a loro, Che doveva portare loro la Salvezza. Ma nemmeno Gesù attraverso la Sua straordinaria Forza e Sapienza non doveva fare nessuna costrizione agli uomini. E perciò a volte irrompeva la Sua chiara Luce d’Amore ed il Mio Spirito Si manifestava attraverso Lui, ma per ritirarSi sempre di nuovo e l’Uomo Gesù passava attraverso la vita terrena come ogni altro uomo, perché voleva vivere per loro la vita d’esempio che dovevano condurre anche gli uomini che volevano staccarsi dal Mio avversario, che era da vincere solo attraverso e con l’amore. E dato che l’Anima, anche se discesa dal Regno della Luce, doveva ora muoverSi in mezzo al mondo luciferino ed anche il Corpo era fatto di sostanza spirituali non maturate, per l’Uomo Gesù era una dura lotta rimanere Vincitore contro tutte le tentazioni che il Mio avversario impiegava per portarLo alla caduta. Ma Gesù non aveva rinunciato all’Amore, la Sua Anima Era colma d’Amore per Me, Suo Dio e Padre dall’Eternità, che quindi Era anche colmo di Forza e Luce e perciò operava Miracoli e poteva istruire i Suoi prossimi in tutta la Sapienza. Ma il Suo Corpo gli imponeva sempre ancora restrizioni umane, finché non era ancora totalmente maturato, per cui veniva utilizzato da Lui il Suo percorso terreno, finché non ha compiuto la vera Opera di Redenzione che terminava il Suo soffrire e morire sulla Croce. Il Suo Corpo era già quasi spiritualizzato attraverso la Sua Vita d’Amore, ma come Uomo debole aveva preso su di Sé la Sua morte sulla Croce. Ed ha rinunciato liberamente ad ogni divina Forza d’Amore per le ultime ore della Sua Opera di Misericordia, per soffrire e morire ora indicibilmente come solo Uomo e così, attraverso la più grande Opera d’Espiazione di tutti i tempi, ha estinto la grande colpa primordiale dell’intera umanità. Era solo Amore Che Lo aveva mosso a quest’Opera e questo Amore Ero Io Stesso. Ma non lo comprenderete eternamente, a meno che anche voi non diventate amore, come eravate in principio. Solo allora comprenderete l’Essere dell’Amore, solo allora saprete del Perché Io Stesso devo Essere riconosciuto da voi come il vostro Redentore dal peccato e dalla morte, ed allora comprenderete anche, che e perché Gesù ed Io E’ Uno, perché “Dio” vi può Essere immaginabile solo in “Gesù”, e comprenderete, perché un “Uomo” doveva compiere quest’Opera di Redenzione sulla Terra, perché un’Espiazione per una colpa così immensa come la vostra caduta di una volta da Me, poteva prestare solo un Uomo Che Era colmo d’Amore, nel Quale Io come l’Eterno Amore potevo prendere dimora, come Lo Era Stato l’Uomo Gesù. Era davvero un unico Atto e l’Effetto di questo Atto di Grazia non finirà mai in modo, che tutto lo spirituale una volta caduto possa trovare la sua completa Redenzione, perché Gesù E’ morto sulla Croce per tutti gli uomini del passato, del presente e del futuro e non è più necessaria eternamente un’Espiazione per la grande colpa. Ma sarà sempre ed eternamente necessaria la libera volontà dell’uomo stesso per trovare la Redenzione dalla sua colpa. Quando il Bambinelle Gesù E’ venuto nel mondo, ha cominciata la lotta con il Mio avversario, che finora teneva incatenato tutto lo spirituale caduto. Ma Gesù ha sciolto le catene e gli ha svincolato le anime che si sono rifugiate in Lui nella loro miseria, che approfittavano della Sua Opera di Redenzione e che volevano liberarsi dall’avversario. E sono ritornate a Me le prime anime, i primi spiriti primordiali una volta caduti, ritornavano di nuovo come figli nella Casa del Padre, che una volta avevano abbandonati liberamente, perché l’Uomo Gesù aveva pagato la colpa con la Sua morte sulla Croce ed ogni anima diventa libera che Lo riconosce, che riconosce in Lui il loro Dio e Padre, il Quale E’ morto per l’umanità sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8363 „Io Sono con voi tutti i giorni.... “

26 dicembre 1962: Libro 88

“Io Sono con voi tutti i giorni fino alla fine.... ” Non siete mai abbandonati, anche quando siete gravati con miserie terrene, perché l’Uno E’ sempre pronto ad aiutarvi. Io cammino sempre accanto a voi, appena permettete soltanto la Mia Presenza, appena richiedete coscientemente la Mia Guida. Voi stessi quindi decidete, se Io posso stare presso di voi, perché appena Mi opponete ancora una difesa interiore, Io Mi ritiro, cioè voi non potrete più sentire il Mio Amore, persino non rinuncia in eterno a voi. Ma Io vi ho promesso, che Io rimango con voi fino alla fine. E potete davvero dare credibilità a questa Promessa, perché ogni Parola che fluisce dalla Mia Bocca, è Verità. Ma quando Io Sono con voi, non avete nemmeno bisogno di temere un disastro, perché Io posso deviarlo e lo voglio anche deviare, se vi collegate con Me mediante la preghiera e l’agire d’amore. Voi siete dunque costantemente nella Mia Provvidenza, voi che volete appartenere a Me. E continuamente Io vi fornisco una dimostrazione di ciò parlando a voi come un Padre parla con i Suoi figli. Io vi ammonisco ed avverto, Io vi annuncio la Mia Volontà e vi do il chiarimento sul Mio Essere, affinché in voi divampi l’amore per Me, che poi garantisce anche la Mia costante Presenza. Ma quello che significa Esservi presente, lo saprete nel tempo che arriva, quando intorno a voi tempesterà e scroscerà, dove dovete passare attraverso un tempo dell’afflizione, perché questa deve venire per via dell’intera umanità, se ancora dei singoli uomini devono essere salvati dalla rovina. Voi, che siete Miei, sperimenterete costantemente la Mia Protezione ed il Mio Aiuto, ma la grandezza della miseria richiederà anche da voi una forte fede, altrimenti non potete stare saldi nei confronti delle oppressioni, alle quali siete esposti dal Mio avversario, e nelle quali dovete affermarvi. Non avete bisogno di temere queste tempo di miseria, perché appena vi affidate a Me, appena Mi invocate, Io vi Sarò sempre presente, perché questo vi ho promesso, quando Io Stesso passavo sulla Terra. Permettete soltanto questa Mia Presenza presso di voi desiderandola, non lasciandovi catturare dal mondo, che vi si presenta ultraforte con le sue tentazioni. Ma fareste un cattivo scambio, perché è temporaneo, come tutto ciò che vi circonda, che molto presto cadrà all’annientamento com’è annunciato nella Parola e nella Scrittura. E quello che gli uomini possiedono, lo perderanno e saranno poveri e nudi nel giorno del Giudizio. Ma vi potete sapere sempre custoditi nella Mia Protezione ed i vostri beni saranno davvero imperituri; vi assicurano l’entrata nel Regno di Luce, se decedete ancora prima della fine da questa Terra, oppure vi procurerà una vita nel paradiso della nuova Terra, nel quale entrerete poi con una grande ricchezza ed ora potete agire nella beatitudine. Ed allora potrete sperimentare Me Stesso, allora la Mia Promessa sarà evidentemente esaudita, perché “Io rimango con voi”, perché Mi porterete l’amore, che rende possibile la Mia Presenza presso voi uomini. Pensate sempre a queste Mie Parole e non temete, qualunque cosa avvenga, perché Io ve l’ho predetto, che un tempo dell’afflizione passa sulla Terra, che annuncia la fine e che deve anche essere vissuto dagli uomini. E vi dovete procurare molta Forza già prima, vi dovete sempre aprire a Me e permettere in voi la Mia Presenza, affinché la vostra fede diventi irremovibile e voi non lascerete più la Mia Mano che vi guida e vi conduce amorevolmente attraverso tutte le miserie. E se non Mi lascerete fuori dai vostri pensieri, allora nemmeno Io vi lascerò, Io vi colmerò Forza insolita, affinché percepiate la Mia Presenza e Mi doniate costantemente più amore, che vi lega sempre più intimamente a Me. Perché un periodo di Redenzione viene concluso e ne inizia uno nuovo, come Io l’ho predetto all’inizio di questo periodo mediante veggenti e profeti. E tutto si compirà, perché la Mia Parola è Verità. E voi potete sentire questa Mia Parola fino alla fine, perché Io rimango con voi e la Mia Presenza Si dimostra mediante il Mio Discorso a voi, che desiderate sentirMi, che siete Miei e lo volete rimanere in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8707 Natale 1963

25 dicembre 1963: Libro 91

Con gratitudine e gioia dovete pensare alla Mia Discesa sulla Terra, perché per voi questo era un Atto dell’incommensurabile Amore e Misericordia, per voi sorse una Luce, che vi doveva illuminare la via dall’oscura notte dello spirito, per voi uomini si compiva una spanna di tempo della più profonda assenza di speranza, per voi cominciava un nuovo periodo di sviluppo. Vi veniva preparata la via che conduceva nuovamente a Me e l’Uomo Gesù ha vissuto d’esempio questa via per voi, Suoi fratelli caduti, perché Mi voleva riportare i Miei figli che già da delle Eternità erano lontani da Me e languivano nella più profonda infelicità. Nell’involucro umano di Gesù entrava un’Anima di Luce, un Essere una volta irradiato da Me, Che Mi era dedito nell’Amore ed è rimasto con Me, quando l’esercito di spiriti creati ur (primordialmente) erano decaduti da Me. Quest’Anima Si celava nel Bambinello Gesù, e Miracoli su Miracoli testimoniavano già alla Sua Nascita dello Spirito divino Che dimorava in questo Bambinello. Ma l’Uomo Gesù doveva, come ogni altro uomo, iniziare la Sua Vita terrena, venne partorito da Maria, la Vergine, che era oltremodo pura e quindi poteva anche mettere al mondo il Bambinello divino senza aver mai peccato. Quest’Anima Gesù doveva entrare in un corpo puro, perché Io Stesso volevo prendere Dimora nel Suo Involucro umano esteriore e quindi anche il Suo corpo era puro e senza peccato e lo è rimasto, perché benché Egli venisse costantemente oppresso dagli esseri dell’oscurità che volevano farLo cadere, Egli ha comunque resistito loro ed ha redento tutta l’impurità che si aggrappava alla Sua Anima, attraverso il Suo ultragrande Amore, ha prestato resistenza a tutte le tentazioni ed ha spiritualizzato tutto lo spirituale immondo che opprimeva il Suo Corpo perché Egli viveva in questo mondo materiale, ha reso adeguato il Corpo ai Desideri della Sua Anima, perché Egli era colmo d’Amore e l’Amore ha vinto tutto, anche il nemico più grande. L’Uomo Gesù doveva dapprima portare alla maturazione tutte le sostanze immature che erano ancora attaccate al Corpo, soltanto allora Io Stesso come l’Eterno Amore, potevo prendere dimora in Lui, e soltanto allora poteva essere compiuta la grande Opera di Redenzione, che Egli voleva compiere per la colpa di peccato dell’intera umanità. Quando discesi sulla Terra, nacqui come il Bambinello Gesù, il Mio Spirito era in Lui, perché il corpo terreno celava in sé un’Anima perfetta, quindi era intimamente unita con Me ed Io Stesso potevo manifestarMi attraverso Lui. E così avvennero delle cose alla Sua Nascita, che voi vorreste trasferire nel reame della leggenda, che però sono avvenute in Verità, perché ad uno Spirito perfetto tutto è possibile. Ma soltanto pochi sperimentavano questi Miracoli nel Bambino Gesù, i cui cuori erano colmi d’amore e che riconoscevano nel Bambinello Gesù il Messia promesso e Lo adoravano. Appena Gli venivano vicino degli uomini i cui cuori non erano puri, costoro vedevano soltanto un Bambino, come era fatto ogni altro bambino. Ma Gli venivano vicino quasi soltanto degli uomini che erano spinti a Lui dal loro spirito, che sentivano il Miracolo che si svolgeva in questa notte, e che ora Gli tributavano l’adorazione, perché vedevano in Lui il Messia promesso. Ma era il più grande Miracolo di tutti i tempi che non si ripeterà mai più, che Dio Stesso veniva sulla Terra ed ha preso dimora in un Bambinello, perché l’Amore veniva sulla Terra, il Bambino Gesù Era colmo d’Amore, perché il grande Amore per lo spirituale una volta caduto, per gli infelici, Lo ha indotto a rivestirSi della carne e per estinguere ora la colpa ur, che poteva venir estinta appunto soltanto dall’Amore, perché consisteva nel fatto che era stato peccato contro l’Amore. E l’Uomo Gesù Stesso ha compiuto quest’Opera, che Egli Stesso ha dato la Sua Vita per Amore, che Egli ha compiuto il Sacrificio più grande, che mai un Uomo su questa Terra abbia compiuto e compirà, che Egli Stesso ha rinunciato a tutta la Luce e ad ogni Potere, Che erano Suoi Propri attraverso l’Amore dimorante in Lui, che in mezzo al mondo oscuro Egli ha sofferto solo come Uomo ed ha subito la morte più atroce sulla Croce. Gesù, un Essere dal Regno di Luce, Si è offerto liberamente per questa Missione, di camminare sulla Terra come Uomo e di compiere un’Opera d’Espiazione d’inafferrabili sofferenze e dolori, per aiutare i fratelli caduti. Tutti gli esseri che erano proceduti da Me e che sono rimasti con Me erano colmi d’amore, quando Lucifero si è allontanato da Me ed ha tirato giù nell’abisso innumerevoli esseri spirituali. L’more di Gesù era così grande, che voleva prestare a Me l’Espiazione per l’incommensurabile peccato contro di Me, loro Dio e Creatore, contro l’Eterno Amore Stesso. Ed Io ho accettato quest’Amore, che Gesù Mi ha portato, e così anche il Suo Sacrificio, perché lo ha portato l’Amore e soltanto attraverso l’Amore il peccato ur poteva essere estinto. E così l’Essere di Luce ha assunto la Carne e camminava sulla Terra come tutti gli altri uomini, aggravato con un pesante corpo terreno, che era una catena per l’Essere stando nella Libertà e nella Luce, che l’Anima percepiva oltremodo il tormento. Ma doveva percorrere la via terrena come Uomo, perché voleva servire d’Esempio per i prossimi, affinché Lo seguissero. Egli doveva combattere con le stesse debolezze e resistenze, che aggravano per natura ogni uomo, perché si trattava di privarsi di tutte le debolezze ed errori attraverso il proprio lavoro sull’anima. L’Uomo Gesù stava in mezzo al mondo terreno, nella regione che apparteneva al Mio avversario, e per l’Anima proveniente dal Regno di Luce era doppiamente difficile di affermarSi in questa regione oscura, di resistere a tutte le tentazioni sataniche per farLo cadere, e di agire con Amore su tutto lo spirituale immondo nella carne e nell’ambiente, perché anche il Suo Corpo veniva duramente oppresso dallo spirituale immaturo, che l’Anima di Gesù non ostacolava, perché nella Sua Sapienza ha riconosciuto che anche questo spirituale voleva essere redento ed il Suo Amore era sempre disposto a portare l’Aiuto a tutto ciò che era ancora infelice. La Sua Anima soffriva indicibilmente attraverso l’ambiente, Lei era abituata alla Libertà, alla Luce ed all’Amore e quindi alla più sublime Beatitudine ed ora si trovava nell’oscurità, legata da un Corpo e nell’ambiente più disamorevole. Così anche il Suo percorso terreno sin dall’Infanzia era uno stato di sofferenza, attraverso il quale espiava moltissima colpa dei Suoi prossimi, finché Egli compiva il grande Sacrificio d’Espiazione, che Egli Stesso Si è dato per la colpa ur di tutti gli uomini del presente, del passato e del futuro. Voi uomini non potrete mai afferrare quest’Opera della Misericordia, perché nessun uomo sarebbe in grado di prendere su di sé una tale misura di sofferenze consapevole dell’origine, perché Gli stava costantemente davanti agli Occhi la Sua Fine e non lasciava sorgere in Lui nessuna allegrezza; Egli percepiva come Uomo e viveva anche fino in fondo tutti gli stati di paura, che scaturiva da ogni pensiero di ciò che era davanti a Lui. Egli resistette fino alla fine, l’Amore in Lui per Me e per tutto lo spirituale non redento aumentava costantemente e Gli dava anche la Forza per l’esecuzione della Sua Opera di Redenzione. Io Stesso potevo totalmente irradiarLo, Io Stesso Ero in Lui nel Mio Essere Ur, e così Ero Io Che estinguevo la colpa di peccato per gli uomini, perché era l’Amore, che dava all’Uomo Gesù la Forza di soffrire e morire sulla Croce, per redimere l’umanità, per espiare la grande colpa ur, che trovava la giusta Espiazione attraverso un’Opera d’Amore, come l’ha compiuta l’Uomo Gesù sulla Croce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8708 Che cosa è la Grazia? - La Parola di Dio è un insolito Dono di Grazia

26 dicembre 1963: Libro 91

Accontentatevi della Mia Grazia, perché appena la valutate, raggiungete la vostra meta sulla Terra, di perfezionarvi a figli Miei, che devono assumere l’Eredità del Padre. Da voi stessi non siete altro che soltanto uomini deboli, ai quali manca ogni Forza e Luce. Ma siete costituiti così per propria colpa. E tutto ciò che Io ora faccio per voi per rivolgervi di nuovo Forza e Luce, è Grazia, è un Dono che non meritate, dato che avevate respinto liberamente il Mio Amore. Ma non vi ho lasciato cadere e non lo farò, perché vi amo. E così vi provvedo continuamente con le Grazie, e se le accettate, non vi mancherà nulla, aumenterete in Luce e Forza, diventerete di nuovo ciò che eravate in principio: degli esseri sublimemente perfetti, che stavano nella Luce raggiante e che erano potenti. Perciò dico: “Accontentatevi della Mia Grazia allora siete davvero da chiamare ricchi, allora non potete più risprofondare nell’oscurità, attraverso le Grazie giungerete alla conoscenza di ciò che eravate, quello che siete e ciò che dovete di nuovo diventare.... ” Riconoscerete il vostro Dio e Creatore come vostro Padre, il Cui Amore che Egli vi vuole rivolgere, è illimitato. Le Grazie sono dei Doni che vi offre l’Amore. Solo Chi è colmo d’Amore, elargisce i Doni di Grazia, perché l’Amore provvede quegli uomini o esseri che si sono giocati il diritto per propria colpa, di venir provveduti con i Doni dal Padre, ma Lui glieli dà malgrado ciò, perché l’Amore non cessa di voler rendere felici, e benché i Doni non vengono pretesi o richiesti, l’Amore è sempre pronto a donarli, e queste sono delle Grazie che non rimangono mai senza effetto, se soltanto vengono accettati e valutati liberamente. Accontentatevi della Mia Grazia, perché allora non avete davvero bisogno di altro, i Miei Doni di Grazia includono in sé tutto ciò che vi rende felici e che vi aiuta all’ultimo perfezionamento. Ed Io non elargisco davvero scarsamente, riverso su di voi le Grazie, e più vi aprite per riceverle, più abbondantemente vi affluiscono. E nessun uomo che si muove nel Reame del Sole della Mia Grazia, può andare perduto, egli riceve ininterrottamente da Me la Corrente d’Amore, che contribuisce al suo perfezionamento ancora sulla Terra. Per quanto l’uomo possa essere debole, se soltanto si apre ai Miei Doni di Grazia, verrà colmato di Forza e non dovrà temere nessuno stato di debolezza. Ed una tale Corrente di Grazia, un Regalo immeritato, che aiuta gli uomini a ricevere Forza e Luce, è la Mia Parola divina, che viene guidata continuamente sulla Terra, che si riversa come una inesauribile Corrente di Grazia nei cuori degli uomini, che porta a tutte le anime sulla Terra oppure anche nell’aldilà una sicura fortificazione nel loro stato ancora indebolito, che fa risplendere anche in tutti i cuori una chiara Luce, che penetra con la sua Forza e rende ogni anima capace di perfezionarsi. Con la Mia Parola irrompo nell’oscurità ed accendo una Luce ovunque i cuori desiderano la Luce, perché la Mia Parola è davvero un Dono di Grazia, un Regalo che porto agli uomini infelici, che sono ancora troppo deboli per richiederla coscientemente, ma che devono arrivare ad entrare coscientemente in contatto con Me e poi chiedano l’apporto di Grazia, che riceveranno davvero senza limiti. La Mia Parola è un insolito Regalo di Grazia, e chi la desidera, costui ha raggiunto presto davvero la sua meta, perché la Mia Parola deve indicare ad ogni uomo la via che conduce al perfezionamento. La Mia Parola trasmetterà agli uomini contemporaneamente Forza e Luce e cadranno ogni oscurità e debolezze, l’uomo entrerà nella Cerchia della Corrente della divina Luce d’Amore, e sarà in grado di compiere colmo di Forza tutto ciò che viene preteso da lui, adempirà volentieri e gioioso la Mia Volontà e con ciò riconoscerà anche il senso e lo scopo della vita terrena e condurrà ora il cammino terreno secondo la Mia Volontà. Allora ha utilizzato le Grazie, allora la Mia Parola lo ha aiutato affinché percorra la via del ritorno a Me, che il cammino della sua vita terrena non sia stato invano, che ha di nuovo ritrasformato il suo essere nell’essere primordiale, dove stava nella Luce e poteva disporre di smisurata Forza. Solo la Mia Grazia può aiutare gli uomini a raggiungere questa meta, perché il Mio Amore vi deve donare ciò che vi manca, affinché troviate la via d’uscita dal vostro stato di debolezza e diventiate di nuovo ciò che eravate in principio, degli esseri oltremodo perfetti, che erano beati nell’incommensurabile pienezza di Luce, Forza e Libertà, perché il loro amore si è unito inseparabilmente con Me, perché Io Stesso Sono l’Amore dall’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8899 Risposta per Habermann (La posa in stampa) – (Stampa e diffusione delle Comunicazioni)

24 dicembre 1964: Libro 93

Che la diffusione della Verità sia oltremodo importante vi è stato già detto sovente, perché dalla predisposizione degli uomini verso la Verità dipende la loro vita nell’Eternità, e perciò dev’essere fatto di tutto per sottoporre loro quindi la Verità. Ma Io conosco il cuore di ogni uomo, Io so chi ne è ricettivo e conosco anche le vie per raggiungere tutti questi uomini che sono ancora ricettivi, che hanno un cuore volenteroso d’amare e che quindi hanno anche la comprensione per la Parola che viene loro offerta dall’Alto Faccio loro prendere conoscenza di questo fatto, mentre allaccio i più strani fili e guido la Mia Parola là, dove viene accolta con cuore grato. Ed anche là troverà nuovamente la diffusione, anche se soltanto raramente, dato che gli uomini del mondo non la desiderano e sono soltanto pochi coloro che possono essere avvicinati. Ma una cosa non dev’essere dimenticata, che la Mia Parola dev’essere offerta nell’amore, per poter diventare efficace e che dev’essere un cuore amorevole, che la riceve. Perciò è benedetto ogni lavoro che viene eseguito sotto questo punto di vista. Ed ora comprenderete che amo ogni piccolo lavoro, dove Io Stesso posso parlare ad ogni cuore d’uomo e che viene anche percepito come il Mio diretto Discorso, come benedirò anche ogni collaboratore, che si adopera altruisticamente per la diffusione della Mia Parola. Perché provvedo davvero per ognuno che Mi serve come Mio servo, provvedo a lui come un buon Padre di Casa, in modo che possa trasmettere la Mia Parola ad ognuno precisamente come lui stesso l’ha ricevuta da Me: come un Dono d’Amore. Inoltre la Mia Parola non è una merce di commercio, cosa che lo diventerà sempre quando se ne occupano degli uomini non illuminati, che non sanno né proteggere il suo valore né possono averne la necessaria comprensione e ne fanno un articolo di massa, cosa che toglie il valore al Tutto e viene ora di nuovo guidato a coloro che non la degnano nemmeno come il Mio Discorso. La cerchia di coloro che da ciò possono ancora essere impressionati, è molto piccola e verrà certamente afferrata da Me. Troverete sempre di nuovo delle singole anime che però sono poi anche del tutto convinte del Mio Amore e della Mia Grazia. Ma voler rivolgersi con questa alle masse, è un inutile sforzo d’amore. Perché gli uomini vengono catturati sempre di più dal mondo, e loro preferiscono molto di più ascoltare la voce del mondo. Ogni uomo il cui spirito è risvegliato sa, quanto sia difficile conquistare i loro prossimi per accogliere la Parola dall’Alto, lui sa che l’agire dell’avversario è ovunque così evidente, che non hanno nessun desiderio per un Dono d’Amore, offerto dalla Mia Mano. E già questo dovrebbe darvi da pensare, che con la molta letteratura, che pure è rivolta allo spirituale, che però non ha Me Stesso come Origine, vi si aggiunge soltanto ancora una, per cui è necessario il risveglio spirituale, per poterla riconoscere come “la Mia Parola”, ma questo risveglio non si trova quasi più. Ma Io Stesso conosco le anime alle quali posso guidare la Mia Parola. Quale spanna di tempo è ancora a vostra disposizione, il saperlo è inutile per la vostra anima, ma sareste inorriditi, se lo sapeste, quanto vicini siete alla fine. Perciò invito sempre di nuovo gli operai della Mia Vigna alla fervente attività, ognuno deve fare ciò che è nelle sue forze, non deve stancarsi, perché tutto ciò che veniva e viene ancora guidato agli uomini, lo seguirà una volta come ricco Tesoro nell’Eternità oppure gli darà consolazione e forza nei tempi della grande miseria spirituale che è ancora davanti a voi. Io Stesso però Sarò con tutti coloro che Mi servono e benedirò la loro attività, perché è oltremodo importante e dev’essere perciò rivolta a tutti coloro che sono ingarbugliati nell’errore e che desiderano di tutto cuore la Verità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8900 Il Discorso di Dio alle anime nell’aldilà

25 dicembre 1964: Libro 93

Voglio parlare a tutti coloro che Mi vogliono ascoltare, sia sulla Terra come anche nell’aldilà, coloro che vogliono sapere che il Salvatore E’ venuto sulla Terra per tutti gli uomini per salvarli, perché voi tutti non potete diventare beati se non chiedete a Me il Perdono della vostra colpa e perciò dapprima dovete riconoscerMi come il Figlio di Dio, nel Quale Dio Stesso Sono diventato Uomo, per compiere quest’Opera di Redenzione. A questo sapere dovete giungere già sulla Terra, affinché vi possano poi venir aperte le Porte nel Regno di Luce. E se siete entrati nel Regno dell’aldilà aggravati con la vostra colpa, allora di là dovete sperimentare, del perché Mi dovete riconoscere in Gesù Cristo, perché senza di Lui camminate nell’oscurità dello spirito, senza di Lui non potrete contemplare nessuna Luce, senza di Lui le Porte alla Beatitudine vi rimarranno chiuse. La vostra esistenza sulla Terra è soltanto breve misurato all’Eternità, ma bastano completamente affinché in questo tempo giungiate alla Luce della conoscenza, ma dovete credere e la fede dipende di nuovo dall’amore, allora giungerete anche facilmente al sapere del perché dovete riconoscere Gesù Cristo, imparerete a comprendere la motivazione ed il significato della Sua Opera di Redenzione per entrare nella chiara Luce nel Regno dell’aldilà. Ma sia l’amore come anche la fede mancano a voi uomini e la conseguenza di questo è che possono entrare nel Regno di Luce sempre soltanto pochi, mentre agli altri le Porte rimangono chiuse finché non Lo abbiano riconosciuto ed accettato, finché non chiedano a Lui il Perdono della loro colpa, che grava su di loro e non li fa giungere in Alto. AscoltateMi, Che vi porto un lieto Messaggio di Salvezza, che voi tutti non andate ancora perduti, ma devo pretendere da voi la fede in Me e nella Mia Opera di Redenzione, se volete giungere alla contemplazione di Dio. AscoltateMi, quando vi dico che siete delle creature una volta cadute da Me, che però devono di nuovo ritornare a Me se soltanto non vi ribellate e poi il Mio avversario non ha più nessun potere su di voi. Sono venuto sulla Terra per spezzare il suo potere, e per pagare il prezzo di riscatto per le vostre anime, dato che una volta lo avete seguito liberamente. Il Mio ultragrande Amore ha vinto l’avversario, e voi tutti dovete ora trarre l’utilità dalla Mia Opera di Redenzione. Ma dovete volere voi stessi di far parte di coloro per i quali ho dato la Mia Vita sulla Croce, perché non posso liberarvi dalla sua schiavitù contro la vostra volontà, dato che ha lo stesso diritto su di voi, perché una volta lo avete seguito liberamente. Ma vi potete liberare, ed Io cerco sempre di nuovo di darvi conoscenza di questo, di qual grande Importanza per voi tutti sia la Mia Opera di Redenzione, che la dovete credere e vi che potete liberare dalla tenebra, nella quale camminate voi uomini sulla Terra come anche voi anime nell’aldilà. E si farà Luce in voi, se soltanto vi occupate in pensieri con il più grande Benefattore, Che la Terra abbia mai avuto. Pensate a Lui e non rifiutateLo, perché Lui Solo può portarvi la Salvezza, Lui Solo prende su di Sé la vostra colpa di peccato, se lo chiedete a Lui. Ma senza di Lui non trovate in eterno nessuna Redenzione, perché anche se il Mio Amore per voi non cambierà nell’Eternità, non vi può accogliere nel Regno della Luce e della Beatitudine aggravati di una colpa, perché la Giustizia fa ugualmente parte della Perfezione e questa deve dapprima essere soddisfatta, per ristabilire di nuovo la Legge dell’eterno Ordine, nella quale si deve muovere ogni essere, che si può (se vuole) unirsi di nuovo con Me in eterno. Perciò muovete tutti questi pensieri nei vostri cuori e lasciatevi istruire e portarvi la Luce. Non passate oltre da una Fonte, dalla quale potete attingere uno squisito refrigerio. Ascoltate ciò che voglio dire a tutti coloro che non sono di mala voglia di ascoltarMi, e desiderate il chiarimento, ed avrete la Risposta ad ogni domanda che vi muove. Soltanto, non rifiutateMi, perché Io Solo posso portarvi la Salvezza, che posso cambiare lo stato in cui vi trovate ancora, in uno stato oltremodo beato, se soltanto riconoscete Me Stesso come il Redentore del mondo, il Quale E’ anche morto per i vostri peccati. Perché non voglio che rimaniate infelici, non voglio che dobbiate soffrire, vi voglio dare la Vita eterna, che non potete mai più perdere. Ma non posso desistere dalla Mia Legge dell’eterno Ordine, che pretende da voi il riconoscimento di Me Stesso in Gesù, perché il vostro peccato di una volta consisteva nel fatto, che Mi avete rifiutato questo riconoscimento, e che quindi ora dovete dichiararvi nella totale libera volontà di nuovo per Me, Che Sono diventato per voi un Dio visibile nell’Uomo Gesù, il Quale ora rimane anche esistente in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich

8901 Le anime nell’aldilà vengono interpellate da Dio

26 dicembre 1964: Libro 93

Fate in modo che le Parole dall’Alto non siano state pronunciate invano per voi. Quando vi risuonano, allora aprite i vostri cuori, fate che trovino l’accesso e riflettete su queste, ma non rifiutatele, perché una volta sentirete un amaro pentimento, quando la Mia Parola giudicherà voi stessi. Perché pretenderò la responsabilità da voi tutti e non potrete sottrarvi da questa responsabilità. E’ una ultragrande Grazia, che prima della fine Io discendo a voi uomini nella Parola, ma chi apprezza questa Grazia? Voi uomini rimanete attaccati al mondo e non badate a ciò che serve di Salvezza per la vostra anima. Ed il numero è molto piccolo di coloro ai quali posso rivolgerMi, perché pensano di più alle loro anime ed alla vita dopo la morte. Ma questa Grazia viene offerta a tutti voi, dovete soltanto far sorgere in voi un pensiero sullo scopo ed il senso della vostra esistenza terrena. Dovete soltanto desiderare seriamente la Verità su questa e vi risponderò, verrete del tutto sicuramente guidati alla Fonte, dove potete accogliere la pura Verità. Ma chi coltiva un tale pensiero, e chi si occupa seriamente con la vita dopo la morte? Ma Io non posso costringervi, perché questo desiderio deve nascere in voi nella libera volontà, per poter essere anche interpellati da Me. Ma allora vi verrà davvero dato il giusto Chiarimento e verrete guidati sempre più vicino alla Verità, perché aspetto per poter parlare a voi. Ma in Verità, sono soltanto molto pochi che ascoltano ancora la Mia Voce, ma che so anche afferrare e guidarli alla Fonte, dalla quale fluisce l’Acqua viva. Ma il numero è molto più grande delle anime, che possono essere interpellate da Me tramite i Miei servitori nel Regno dell’aldilà, quelle anime, che vengono anche guidate là ed accolgono pieno di desiderio il Cibo e la Bevanda, le quali voglio preservare dalla via di ritorno nell’abisso, le quali possono sempre soltanto essere interpellate mentalmente. Voi, Miei servitori, lo dovete comprendere nel modo giusto: Voi date loro il giusto Nutrimento, quando pronunciate ad alta voce o mentalmente la Mia Parola e siete così circondati da una schiera infinita di quegli esseri, che desiderano e ricevono anche il Chiarimento da voi. Allora diffondete una grande Benedizione e potete sempre essere certi del Mio Aiuto. E queste anime sono intorno a voi in un numero infinito, e l’amore che voi dimostrate loro, viene percepito da loro con gratitudine, perché anche loro rivalutano il loro sapere ed agiscono anche sugli uomini che vivono ancora, per conquistarli pure per la Parola offerta dall’Alto. Perciò è di importanza sempre soltanto ciò che può essere considerato come lavoro sull’anima, ciò che viene portato a loro nella piena consapevolezza del Mio divino Discorso, perché questo non rimarrà davvero senza effetto. E per queste anime lotto in particolare, per preservarle da una ripetuta Nuova Relegazione, e perciò richiamo ancora molti uomini dalla Terra, per dare loro ancora la possibilità di recuperare nell’aldilà ciò che hanno mancato di fare sulla Terra, che sulla Terra non si lasciano interpellare, ma che devono assolutamente trovare Gesù, per poter salire in Alto. Voi tutti, che sentite il Mio Discorso oppure Lo leggete mentalmente, siete circondati da innumerevoli anime, che accolgono avidamente la Mia Parola e che cercano sempre di nuovo di agire su di voi, per farsi dare da voi del vostro patrimonio spirituale, che riconoscono come apporto di Forza ed ora utilizzano la Forza nei confronti di coloro che sono nella stessa miseria, come lo erano loro. E così la vostre attività si allarga in ampì cerchi, anche se viene meno considerato dagli uomini. Perché l’oscurità sulla Terra è troppo grande, ma le poche scintille di Luce guizzano ovunque si trova un’anima, la quale è interpellabile. E questa la conduco a voi del tutto certamente, affinché possiate portare anche a lei la Mia Parola.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich